download rivista PDF - Regione Piemonte
download rivista PDF - Regione Piemonte
download rivista PDF - Regione Piemonte
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
per calafatare le navi, è una nuova e<br />
bella meta di tutti i turisti che vogliono<br />
visitare il parco. E calafate viene chiamato<br />
ora l'arbusto che cresce in tutta la<br />
zona (gli indigeni lo chiamavano "calchen"),<br />
arbusto spinoso dai fiori gialli e<br />
bacche nere; si usa dire che chi le mangia<br />
vi ritornerà di sicuro.<br />
In Patagonia si va soprattutto per visitare<br />
l'immenso Parque de Los Glaciares,<br />
una parte dello Jelo Patagonico che<br />
copre una superficie di 17.900 km 2, corrispondente<br />
a cinque volte quella di tutti<br />
i ghiacciai delle Alpi. L'area protetta<br />
comprende 6.000 km 2; è stata istituita<br />
dal governo nel 1937 e viene gestita dal<br />
1985 con la collaborazione dell'UNE-<br />
SCO.<br />
Fino ad ora per visitare il parco bisogna<br />
atterrare a Rio Gallegos e percorrere in<br />
pullman un tragitto di circa 350 km su<br />
strade non proprio confortevoli, ma almeno<br />
si vede che cos'è quest'immenso<br />
spazio patagonico. Oggi, però, il turismo<br />
richiede tempi più brevi ed è in corso la<br />
costruzione di un grande aeroporto per<br />
grandi aerei proprio a Calafate. Peccato!<br />
Il Lago Argentino, di color verdoso, conosciuto<br />
come leche glaciaria, è naturalmente<br />
di origine glaciale, si trova a<br />
185 m slm ed ha un'estensione di 1500<br />
km 2. Da qui una buona strada sterrata<br />
conduce a Puerto Banderas, da cui ci<br />
si imbarca sui catamarani per la navigazione<br />
sul lago.<br />
Entrando dalla stretta Bocca del diablo,<br />
abbiamo percorso il brazo norte, disseminato<br />
da iceberg di diverse gradazio-<br />
38<br />
ni di azzurro, a seconda del grado di<br />
compattezza e di rifrazione della luce,<br />
fino al ghiacciaio Upsala; immenso<br />
ghiacciaio, alimentato a sua volta da<br />
numerosi ghiacciai, con una superficie<br />
complessiva di circa 1.000 km 2. Prende<br />
il nome dalla città sveva omonima,<br />
la cui università patrocinò all'inizio del<br />
secolo il primo studio glaciologico della<br />
regione. Nell'ultima decade ha avuto<br />
una notevole retrocessione.<br />
Una splendida passeggiata nel cuore<br />
di una foresta di faggio con foglie dai<br />
colori autunnali rosso, arancione, giallo,<br />
tra muschi e licheni, tronchi caduti<br />
sul sentiero ci ha consentito di raggiungere<br />
dalla fronte del ghiacciaio la<br />
magica Laguna Onelli, dove le forme<br />
degli iceberg sono le più fantasiose.<br />
Ma il Perito Moreno, uno dei pochi<br />
ghiacciai al mondo in fase di avanzamento,<br />
che si trova sempre sul Lago<br />
Argentino al di là del canal de los tempanos,<br />
è lo spettacolo più maestoso.<br />
Non per nulla, secondo Borges "Guardarlo<br />
è vederlo sempre per la prima volta".<br />
Si può navigare sul suo fianco e poi<br />
lo si può ammirare da un terrazzo panoramico<br />
affacciato sulla sua lingua terminale.<br />
Purtroppo, la Patagonia ha vissuto una<br />
triste storia di sterminio dei suoi abitanti<br />
originari: colonizzatori impietosi, mentre<br />
diffondevano l'allevamento del bestiame<br />
si preoccupavano di sterminare<br />
gli indigeni; come i teheulce, i yamana,<br />
gli alacuf, gli ona. Del resto, anche<br />
Darwin aveva espresso un giudizio crudele,<br />
quando aveva scritto il 17 dicembre<br />
1832 nel suo diario di viaggio:<br />
"...non avrei mai creduto che tanto grande<br />
fosse la differenza tra l'uomo civile<br />
e quello selvaggio; è maggiore di quella<br />
fra un animale selvatico e uno domestico,<br />
perché nell'uomo vi è una<br />
maggiore capacità di miglioramento".<br />
La Patagonia oggi, nei dipinti<br />
di Teresa Pereyra