Lavaggio, l'acqua deve essere potabile
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DOSSIER<br />
MUNGITURA<br />
Una corretta gestione<br />
delle operazioni<br />
di pulizia parte<br />
dalla conoscenza<br />
delle temperature<br />
e dei tempi<br />
dei flussi<br />
per detergere,<br />
disinfettare<br />
e risciacquare<br />
l’impianto<br />
36•<br />
IZ•<br />
n. 11 / 2008•<br />
di<br />
MAUROCODELUPPI<br />
Nella vita e nella gestione<br />
dell’impianto di<br />
mungitura, per non<br />
incorrere ad un peggioramento<br />
della qualità del latte, il lavaggio<br />
è momento fondamentale<br />
nelle operazioni di mungitura.<br />
La carica batterica del<br />
latte, infatti, si moltiplica in<br />
modo esponenziale nell’intervallo<br />
tra le mungiture, in particolare<br />
con temperature primaverili<br />
ed estive. Ogni residuo<br />
di latte <strong>deve</strong> <strong>essere</strong><br />
rimosso ogni fine mungitura<br />
dai componenti della macchina<br />
mungitrice e dalle attrezzature<br />
utilizzate. Un’attenta<br />
ispezione all’interno dei componenti<br />
della macchina mungitrice<br />
porterà ad identificare<br />
diverse pellicole o depositi che<br />
indicano la non corretta procedura<br />
di lavaggio e disinfezione.<br />
I depositi di latte sono di<br />
due tipi: molli e duri. I primi<br />
sono costituiti da grasso e altri<br />
residui del latte, sono facilmente<br />
riconoscibili dal colore<br />
giallo biancastro e dalla presenza<br />
di goccioline d’acqua,<br />
che rimangono attaccate alle<br />
superfici dei componenti della<br />
macchina mungitrice. La presenza<br />
delle goccioline sulla superficie<br />
dei componenti della<br />
macchina mungitrice è indice<br />
di un lavaggio insufficiente. I<br />
depositi duri sono prevalente<br />
<strong>Lavaggio</strong>, l’acqua<br />
<strong>deve</strong> <strong>essere</strong> <strong>potabile</strong><br />
mente di natura minerale, noti<br />
come pietra del latte.<br />
IMMEDIATAMENTE DOPO<br />
È obbligatorio lavare l’impianto<br />
di mungitura immediatamente<br />
dopo il termine la mungitura.<br />
Per eseguire il lavaggio<br />
è necessario: svuotare completamente<br />
dal latte, le condutture<br />
dell’impianto di mungitura,<br />
togliere il filtro latte e verificarne<br />
lo stato. Il filtro è lo “<br />
specchio nascosto “ che indica<br />
le procedure di mungitura.<br />
Collegare i prendicapezzoli alle<br />
coppette di lavaggio e controllarne<br />
la posizione, togliere<br />
il lattodotto di trasferimento<br />
dal serbatoio refrigerante e sistemarlo<br />
in posizione di lavaggio.<br />
È raccomandabile far<br />
funzionare il sistema di pulsazione<br />
durante il lavaggio Accertarsi<br />
del funzionamento<br />
dell’iniettore d’aria, (serve per<br />
aumentare la turbolenza della<br />
soluzione di lavaggio).<br />
Effettuare, la pulizia esterna<br />
dei gruppi di mungitura,<br />
dei vasi, dei lattometri, dei<br />
lunghi tubi latte, utilizzando<br />
una spazzola e una soluzione<br />
detergente disinfettante. La<br />
<strong>deve</strong> <strong>essere</strong> fatta manualmente,<br />
indossando appositi guanti.<br />
Dopo la detersione e la disinfezione<br />
si <strong>deve</strong> effettuare<br />
un abbondante risciacquo con<br />
acqua <strong>potabile</strong> a temperatura<br />
ambiente, se l’acqua utilizzata<br />
è tendenzialmente dura, settimanalmente<br />
si effettua la pulizia<br />
esterna con un prodotto a<br />
l Per un corretto lavaggio<br />
collegare i prendicapezzoli alle<br />
coppette di lavaggio e togliere<br />
il lattodotto dal serbatoio<br />
refrigerante<br />
base acida. Nessun prodotto<br />
da solo riesce a svolgere le diverse<br />
funzioni sopra riportate,<br />
per detergere disinfettare e disincrostare<br />
un impianto di<br />
mungitura, di conseguenza<br />
diventa importante leggere attentamente<br />
le indicazioni delle<br />
case produttrici di detergenti<br />
e disinfettanti, consultando<br />
quanto riportato sia nelle<br />
schede tecniche sia in quelle di<br />
sicurezza , in merito alle modalità<br />
d’impiego del prodotto<br />
o dei prodotti.<br />
ASCIUGARE<br />
Dopo il lavaggio è necessario<br />
drenare completamente l’impianto<br />
e asciugarlo. Negli impianti<br />
di mungitura progettati
e installati da personale molto<br />
qualificato e preparato, al termine<br />
del ciclo di lavaggio e<br />
disinfezione, automaticamente<br />
avviene l’asciugatura e il<br />
drenaggio dei componenti È<br />
buona norma, prima della<br />
mungitura successiva, prevedere<br />
un’ulteriore disinfezione<br />
e successivo risciacquo, con<br />
prodotto clorato o una soluzione<br />
di acido peracetico per<br />
sanitizzare l’impianto. Questa<br />
regola è indicata in particolare<br />
agli impianti di mungitura<br />
a lattodotto fissi in stalla o impianti<br />
in sala con misuratori<br />
latte o con flussometri complessi<br />
(abbatte lieviti e muffe).<br />
Nei prodotti dove è presente<br />
il cloro è decisivo il ruolo della<br />
temperatura dell’acqua, in<br />
quanto <strong>deve</strong> garantire l’attività<br />
del cloro.<br />
Le temperature elevate, riducono<br />
il tempo d’attività del<br />
cloro, mentre se troppo fredde<br />
si ha difficoltà nell’asportare<br />
lo sporco, in particolare il<br />
grasso. L’ottimale per molti<br />
prodotti è la temperatura di<br />
ricircolo intorno ai 55 ° C, partendo<br />
con acqua ad una temperatura<br />
di 65 °C., in un ciclo<br />
di 12/15 minuti garantirebbe<br />
l’attività del cloro di almeno<br />
10 minuti. L’elemento principale<br />
per la pulizia delle macchine<br />
mungitrici come dei<br />
serbatoi di stoccaggio latte in<br />
stalla, è l’acqua. L’allevatore<br />
<strong>deve</strong> sapere che tutte le superfici<br />
che entrano in contatto<br />
con gli alimenti, dopo la sanificazione,<br />
devono <strong>essere</strong> risciacquate,<br />
con acqua <strong>potabile</strong><br />
( circolare Ministero della<br />
Sanità n° 10 del 05 maggio<br />
1991). Si definisce <strong>potabile</strong><br />
un’acqua le cui caratteristiche<br />
siano quelle espresse nel<br />
D.P.R. 236 del 24 maggio 1991.<br />
LA PROCEDURA<br />
Per un corretto lavaggio dell’impianto<br />
di mungitura un<br />
fattore essenziale che entra in<br />
gioco e non sempre è utilizzato<br />
correttamente sono le caratteristiche<br />
del flusso della soluzione<br />
di lavaggio e dell’acqua,<br />
dalla sua velocità e dalla turbolenza<br />
del suo moto. In mungitura<br />
l’obiettivo è di avere un<br />
moto laminare, durante il lavaggio,<br />
per lavare completamente<br />
tutta la superficie delle<br />
condutture e dei componenti<br />
interessati al passaggio del latte<br />
il moto all’interno dell’impianto<br />
<strong>deve</strong> <strong>essere</strong> turbolento.<br />
La velocità del fluido di lavaggio<br />
dovrebbe avere valori<br />
compresi fra gli 8 e 10 m/sec.<br />
Durante il lavaggio all’interno<br />
dei componenti l’impianto<br />
dovrebbero alternarsi<br />
tappi di fluido e tappi di aria,<br />
questi tappi si possono misurare<br />
e dovrebbero <strong>essere</strong> 20+<br />
5 il minuto.<br />
LAVAGGIO EFFICIENTE<br />
Nell’impianto di mungitura<br />
per rendere il lavaggio efficiente<br />
<strong>deve</strong> <strong>essere</strong> presente<br />
l’iniettore di aria, si tratta di<br />
una valvola che sollecitata au<br />
LE OPERAZIONI FONDAMENTALI<br />
Tutte le operazioni di lavaggio dell’impianto<br />
di mungitura, come quelle del contenitore<br />
refrigerato devono <strong>essere</strong> fatte esclusivamente<br />
con acqua <strong>potabile</strong>.<br />
Le modalità possono <strong>essere</strong> così riepilogate:<br />
3 prelavaggio con acqua a perdere ad una<br />
temperatura di 35° 40° C per asportare la<br />
parte di residui lasciati dal latte (evitare acqua<br />
troppo calda)<br />
3 detersione con prodotto a base alcalina e<br />
disinfezione (prodotto combinato) con ricircolo<br />
da eseguirsi alla temperatura consigliata per il<br />
tomaticamente alterna immissione<br />
di aria nell’impianto<br />
(formazione tappi). Questo richiede<br />
di variare i parametri<br />
della macchina mungitrice,<br />
durante il lavaggio, quindi è<br />
necessario avere la disponibilità<br />
di una portata delle pompe<br />
del vuoto maggiore, come<br />
l’intensità del vuoto. Gli impianti<br />
progettati e installati<br />
da ditte e tecnici preparati<br />
prevedono questi accorgimenti.<br />
Per un corretto lavaggio<br />
dell’impianto di mungitura<br />
in fase di realizzazione prevedere<br />
condutture di<br />
lavaggio con pendenze tali da<br />
evitare il rallentamento dei<br />
flussi e delle turbolenze. In fase<br />
di installazione del nuovo<br />
impianto è basilare prevedere<br />
l’ispezione e l’apertura del separatore<br />
igienico, come la rubinetteria<br />
necessaria per<br />
l’ispezione e il lavaggio della<br />
conduttura del vuoto.<br />
Per avere certezza che il lavaggio<br />
in tutte le mungiture<br />
sia fatto correttamente è indispensabile<br />
avere la macchina<br />
lavatrice. Le più semplici so<br />
RIDURRE L’INQUINAMENTO<br />
L e ricerche di strategie per poter continuare ad utilizzare<br />
detergenti e disinfettanti, riducendo il potenziale inquinamento<br />
dell’ambiente e il costo dell’energia seguono queste<br />
strade principali:<br />
3 utilizzo di minori quantità d’acqua;<br />
3 prodotti formulati con molecole ed enzimi con maggior<br />
concentrazione;<br />
3 migliorare l’effetto fisico meccanico nella circolazione delle<br />
soluzioni all’interno delle parti impianto mungitura;<br />
3 riutilizzo dell’acqua di lavaggio, per altri usi.l<br />
DOSSIER<br />
MUNGITURA<br />
prodotto impiegato per almeno 12 – 15 minuti.<br />
Se i prodotti utilizzati non esplicano l’azione<br />
combinata (detersione e disinfezione) è necessario<br />
effettuare due cicli. Il primo ciclo detersione<br />
con prodotto alcalino successivamente<br />
con un prodotto con potere disinfettante;<br />
3 risciacquo con acqua <strong>potabile</strong>, meglio con<br />
acqua tiepida.<br />
Una o due volte la settimana in base al tipo di<br />
prodotto utilizzato e alle caratteristiche di durezza<br />
dell’acqua, effettuare il lavaggio con prodotto<br />
acido, per eliminare la pietra da latte.l<br />
no costituite da una valvola a<br />
tre vie e da un temporizzatore<br />
controllati da una scheda elettronica<br />
che stabilisce i tempi<br />
delle diverse fasi. A bordo,<br />
sono presenti i contenitori (<br />
per liquidi o solidi) per i detergenti/disinfettanti<br />
da addizionare<br />
all’acqua, o, una<br />
pompa per pescarli direttamente<br />
dal fustino. Le lavatrici<br />
di ultima generazione possono<br />
effettuare il controllo del<br />
lavaggio e disinfezione dell’impianto,<br />
registrando quantità<br />
di prodotto, temperature,<br />
tempi, pH delle soluzioni, per<br />
poi scaricarli su computer,<br />
utili per i controlli di filiera.<br />
NUOVE FRONTIERE<br />
L’aumento del numero delle<br />
vacche da mungere per allevamento,<br />
ha portato ad un<br />
aumento del numero dei<br />
gruppi mungitura e la presenza<br />
dei misuratori individuali,<br />
di conseguenza, per la<br />
pulizia e disinfezione si utilizza<br />
una quantità d’acqua,<br />
prodotti detergenti disinfettanti,<br />
contenitori, notevolmente<br />
superiore, il loro smaltimento<br />
oltre ai costi maggiori,<br />
provoca notevoli danni<br />
all’ambiente. I ricercatori<br />
dell’industria chimica da<br />
una parte, e, i ricercatori di<br />
nuove tecnologie di mungitura<br />
dall’altra stanno lavorando<br />
per poter ugualmente<br />
detergere e disinfettare le attrezzature<br />
di mungitura ri<br />
• IZ•<br />
n. 11 / 2008•<br />
37
DOSSIER<br />
MUNGITURA<br />
ducendo l’inquinamento<br />
dell’ambiente e il costo dell’energia<br />
(vedi box).<br />
Per ottenere i massimi benefici<br />
nell’utilizzo di queste<br />
nuove tecnologie è importante<br />
progettare e realizzare i<br />
locali della sala e l’impianto<br />
di mungitura, in modo tale<br />
da permettere la circolazione<br />
delle soluzioni di lavaggio<br />
senza risalite e con il minimo<br />
numero di curve,dimensionare<br />
correttamente i diametri<br />
delle condutture, le condutture<br />
dovranno <strong>essere</strong> di acciaio<br />
e i raccordi sempre in<br />
acciaio mandrinati, a perfetta<br />
tenuta. Bisognerà accertarsi<br />
che ad ogni gruppo arrivi<br />
la giusta quantità di soluzione<br />
detergente disinfettante,<br />
indicata dal fornitore dell’impianto,<br />
che ad ogni gruppo<br />
arrivi la soluzione disinfettante<br />
alla velocità e temperatura<br />
indicata dal fornitore<br />
del prodotto e che la vaschetta<br />
di lavaggio sia collocata il<br />
più possibile vicino al gruppo<br />
terminale. In base al tipo<br />
di lattodotto, aperto o chiuso,<br />
si dovrà installare correttamente<br />
sia l’iniettore d’aria,<br />
sia la corretta distribuzione<br />
della soluzione di lavaggio,<br />
evitando prolungamenti del<br />
lattodotto e condutture di lavaggio<br />
inutilizzate. Le con<br />
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IZ•<br />
n. 11 / 2008•<br />
l L’aumento del numero delle vacche e dei gruppi mungitura<br />
ha determinato un notevole consumo di acqua e disinfettanti<br />
dutture di lavaggio dovranno<br />
<strong>essere</strong> isolate, per limitare<br />
la dispersione del calore; le<br />
temperature della soluzione<br />
di lavaggio sia all’inizio, sia<br />
al termine lavaggio dovranno<br />
<strong>essere</strong> quelle indicate dal<br />
fornitore dei prodotti. Importante<br />
è regolare il dispositivo<br />
automatico di dosaggio<br />
dei prodotti, per ottenere la<br />
concentrazione consigliata.<br />
Infine, si dovrà considerare<br />
la possibilità di realizzare<br />
tunnel sotto i passaggi per<br />
collocare le condutture e rendere<br />
l’impianto più lineare e<br />
di minor volume e la possibilità<br />
di collocare serbatoi per il<br />
recupero delle acque utilizzate<br />
per il lavaggio dell’im<br />
pianto, da riutilizzare per i<br />
pavimento sala di attesa e sala<br />
di mungitura.<br />
ABBANDONARE IL CLORO<br />
La ricerca di nuovi prodotti<br />
per la detersione e disinfezione<br />
degli impianti di mungitura<br />
è orientata ad abbandonare<br />
il cloro e lo iodio per<br />
altre molecole o principi attivi.<br />
Uno studio francese (Billon<br />
Iteb) ha testato in campo<br />
un prodotto proposto da una<br />
nota multinazionale a base di<br />
enzimi. Questi enzimi provengono<br />
dal siero di latte. In<br />
pratica il risparmio economico<br />
e il minor inquinamento<br />
ambientale non tardano ad<br />
arrivare. Infatti in diversi pa<br />
CARATTERISTICHE MINIME PER PULIZIA<br />
E DISINFEZIONE NELLA DOCUMENTAZIONE<br />
3 il potere lavante della soluzione<br />
espressa (> … ppm)<br />
3 il potere disinfettante della soluzione<br />
espressa (>…. ppm)<br />
3 lavaggio alcalino (pH)<br />
3 lavaggio acido (pH)<br />
3 formazione dei cuscinetti (numero al minuto)<br />
3 temperatura acqua in partenza (° C)<br />
3 quantità acqua calda in<br />
caricamento (litri)<br />
3 quantità prodotto detergente<br />
disinfettante (g)<br />
3 quantità prodotto acido (g)<br />
3 temperatura acqua in ricircolo (°C)<br />
3 tempo del ricircolo (minuti)<br />
3 temperatura acqua in scarico (°C)<br />
3 temperatura acqua di risciacquo (°C)<br />
3 quantità acqua risciacquo (litri)<br />
CARATTERISTICHE DELL’ACQUA UTILIZZATA<br />
PER IL LAVAGGIO:<br />
3 potabilità, durezza acqua<br />
3 prodotto detergente<br />
3 prodotto disinfettante<br />
3 prodotto disincrostante<br />
esi europei sono già utilizzati<br />
per la pulizia e disinfezione<br />
delle attrezzature di mungitura<br />
prodotti formulati con<br />
enzimi provenienti dal siero<br />
di latte. In alternativa ai prodotti<br />
con presenza di cloro, e,<br />
per avere un minore impatto<br />
sull’ambiente ricercatori dell’industria<br />
chimica , stanno<br />
mettendo a punto, prodotti e<br />
metodi di lavaggio diversi<br />
con risultati soddisfacenti.<br />
Uno di questi prodotti è in<br />
polvere, il principio attivo<br />
sanitizzante è una base combinata<br />
d’ossigeno attivo e<br />
acido peracetico. Sciolto in<br />
acqua dà origine ad una reazione<br />
tra il “persale” e “l’attivatore”<br />
che sviluppa il principio<br />
sanitizzante. Sempre<br />
per ridurre l’utilizzo di prodotti<br />
a base di cloro una ditta<br />
fornitrice di impianti di<br />
mungitura sia in Italia sia in<br />
altri paesi europei propone,<br />
per la pulizia e disinfezione<br />
dell’impianto di mungitura,<br />
dopo il prelavaggio con acqua<br />
a perdere ad una temperatura<br />
di 35 °C, un passaggio<br />
di circa 12 litri di acqua a<br />
95°C, per gruppo di mungitura,<br />
con una soluzione di<br />
acido sulfammico all’1,5%.<br />
Almeno una due volte la settimana<br />
è necessaria un lavaggio<br />
alcalino tradizionale.<br />
In diversi paesi europei a vocazione<br />
lattiera per l’igienizzazione<br />
delle apparecchiature<br />
di mungitura si utilizzano<br />
prodotti alle dosi e concentrazioni<br />
minime, ma ad ogni<br />
mungitura sì alternato l’utilizzo<br />
del prodotto alcalino al<br />
prodotto acido.<br />
LE NORME ISO<br />
Le metodiche, i sistemi, le<br />
procedure, i parametri, i programmi<br />
di pulizia e disinfezione<br />
corrette dell’impianto<br />
di mungitura devono <strong>essere</strong><br />
indicati per iscritto dal forni
DOSSIER<br />
MUNGITURA<br />
tore dell’impianto, al momento<br />
del collaudo iniziale,<br />
come previsto dalle norme<br />
Iso 3918. 2001. L’ impianto<br />
di mungitura è formato da<br />
diversi materiali, vetro, plastica,<br />
gomma, acciaio, alluminio,<br />
eccetera, sono tutti diversi<br />
da pulire e disinfettare,<br />
perciò i prodotti da utilizzare,<br />
devono possedere le qualità<br />
di pulire e disinfettare<br />
bene senza intaccarli. Per<br />
avere certezza che le operazioni<br />
di pulizia e disinfezione<br />
avvengano con metodo, è<br />
importante avere installato<br />
una attrezzatura per produrre<br />
acqua calda in quantità, alla<br />
temperatura e diametri<br />
condutture richieste dal fornitore<br />
dell’impianto di mungitura.<br />
Ogni impianto di<br />
mungitura dovrebbe <strong>essere</strong><br />
dotato di documentazione<br />
40•<br />
IZ•<br />
n. 11 / 2008•<br />
dove sono riportate le caratteristiche<br />
minime dei parametri<br />
della pulizia e disinfezione<br />
( vedi box). La conoscenza<br />
di questi mette in<br />
condizione di scegliere tecnicamente,<br />
in modo corretto, i<br />
prodotti che garantiscono<br />
pulizia e disinfezione all’impianto<br />
di mungitura e di utilizzarli<br />
nella dose corretta.<br />
VERIFICARE<br />
LA SANIFICAZIONE<br />
I sistemi che normalmente<br />
sono utilizzati per verificare<br />
la corretta sanificazione di<br />
una superficie sono il metodo<br />
microbiologico, quello<br />
organolettico e quello della<br />
bioluminescenza. Il metodo<br />
microbiologico è il più sicuro<br />
perché consente l’individuazione<br />
specifica degli<br />
agenti patogeni e di altri mi<br />
crorganismi. Richiede, però,<br />
tempi lunghi e perciò i risultati<br />
sono disponibili quando<br />
il latte ha già lasciato l’impianto.<br />
È comunque uno<br />
strumento valido per garantire<br />
la salubrità, la qualità e<br />
la sicurezza del prodotto finito.<br />
Il metodoorganolettico<br />
è il controllo più immediato<br />
ed è eseguito dall’operatore.<br />
Comporta la verifica visiva,<br />
l’assenza di odori anomali e<br />
l’assenza di residui al tatto.<br />
Il metodo della bioluminescenza<br />
consente di determinare<br />
la quantità di adenosina<br />
trifosfato (ATP) su una<br />
superficie lavata e disinfettata.<br />
L’ATP è presente in tutte<br />
le cellule degli organismi<br />
viventi, inclusi microrganismi,<br />
animali, piante, alimenti,<br />
la presenza ad alti livelli è<br />
indice di scarsa pulizia e sa<br />
nificazione. È un metodo rapido<br />
e in pochi minuti si può<br />
definire se una superficie è<br />
pulita, prima ancora di contaminare<br />
il latte. E’ importante,<br />
di conseguenza, che i<br />
prodotti utilizzati per la detersione<br />
sanificazione e disincrostazione<br />
garantiscono<br />
sicurezza anche per gli operatori.<br />
Devono <strong>essere</strong> muniti<br />
di scheda di sicurezza e<br />
scheda tecnica. È buona<br />
norma, che gli stabilimenti<br />
dI produzione siano dotati<br />
di Certificazione di Qualità<br />
(Iso 9.000) e anche certificazione<br />
per l’ambiente (Iso<br />
14.000). I prodotti sono normalmente<br />
utilizzati in soluzione<br />
all’ 1%. Un buon prodotto<br />
dovrebbe avere almeno<br />
500/600 ppm di cloro<br />
attivo in soluzione durante<br />
l’impiego. l