guardati dall'uomo con un solo libro - Omeopatia
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Anzi, le <strong>con</strong>seguenze che seguono gli accadimenti stessi, sono figlie<br />
proprio di questo terreno. E’ per questo che ogni individuo reagisce in<br />
modo diverso dall’altro alle varie sollecitazioni, perché il miasma è<br />
diverso e individuale.<br />
Che si tratti di <strong>un</strong> virus, di <strong>un</strong>a cattiva notizia, di <strong>un</strong> insulto termico, di <strong>un</strong><br />
trauma; qualsiasi sollecitazione stressante procura <strong>un</strong>a reazione differente<br />
(fisiologica, psicologica, emozionale, patologica ecc…) nei singoli<br />
individui.<br />
Queste differenze sono legate alla diversa predisposizione nel reagire alle<br />
sollecitazioni.<br />
Perché - a titolo d’esempio - nel diciassettesimo secolo, alc<strong>un</strong>i<br />
ammalavano di peste ed altri no, magari all’interno della medesima<br />
abitazione, se l’epidemia era ubiquitaria? Perché tra quelli che<br />
ammalavano, <strong>solo</strong> alc<strong>un</strong>i riuscivano a guarire?<br />
Perché diverso era il miasma in ogn<strong>un</strong>o. E quindi differente era la reazione<br />
al medesimo insulto (nella fattispecie la Yersinia pestis).<br />
Ogni individuo eredità dalle generazioni che l’hanno preceduto, delle<br />
peculiarità proprie.<br />
E queste peculiarità influenzano la singola suscettibilità alle malattie, così<br />
come a tutti gli eventi della vita. Lo rendono cioè più o meno sensibile agli<br />
stimoli esterni, ambientali di qualsiasi natura essi siano.<br />
Ma queste caratteristiche peculiari che fanno parte del fardello<br />
miasmatico, specificano anche per le reazioni agli stimoli stessi, così tanto<br />
variabili ed esclusive da soggetto a soggetto.<br />
A sua volta, ogni persona, dopo aver ricevuto questo bagaglio, lo<br />
trasmetterà alla discendenza, arricchito dalle esperienze vissute, dalle<br />
malattie eventualmente <strong>con</strong>tratte, da ciò, in sostanza, che la vita gli ha<br />
riservato.<br />
Attualmente gli autori <strong>con</strong>temporanei <strong>con</strong>cordano che la prima<br />
programmazione (epigenetica) avvenga in utero, per quanto Hahnemann<br />
sembri dare importanza alla sola fase post-natale.<br />
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