Pubblicazione delle opere 2012 - Parrocchia di San Martino a Vado
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Nona e<strong>di</strong>zione – Novembre <strong>2012</strong> pag.<br />
aver paura e per non pensarci bisogna sempre fare qualcosa. “travaillons sans<br />
raisonner” in francese. Le persone che non hanno buon senso, purtroppo usano<br />
<strong>delle</strong> droghe come hashish, cocaina, eroina, alcool o magari un viaggio, ma solo per<br />
<strong>di</strong>vertirsi ed esplorare il mondo ma per affari. Insomma io penso che, prima <strong>di</strong> tutto i<br />
viaggi si dovrebbero fare per visitare e conoscere il mondo (dove siamo ospitati da<br />
Dio) e non solamente per affari e secondo bisogna smettere <strong>di</strong> gettare rifiuti per<br />
terra e danneggiarsi con le droghe. Secondo me la casa in cielo è reale e io ci credo<br />
perché sono cattolico e non so come è fatta, ma forse un’idea ce l’avrei: sarà tutto<br />
bianco come il nulla.<br />
Marco B. classe III A<br />
Chi sono, che cosa è la vita e che cosa c’è dopo la vita? sono domande <strong>di</strong> senso che<br />
non ci poniamo quasi mai, così come non si parla della morte e <strong>di</strong> Gesù. La morte è<br />
una cosa che fa male. Mi ricordo che quando il mio nonno è morto, ho pianto tanto<br />
e ancora oggi quando ci ripenso, io <strong>di</strong>vento triste e mi viene da piangere. Forse è per<br />
questo che non si parla mai della morte.<br />
Lorenzo P. classe III A<br />
La morte è una cosa molto dolorosa ma naturale della vita che prima o poi toccherà<br />
a tutti. Nella vita <strong>di</strong> tutti i giorni non ne parliamo mai perché siamo presi dalla<br />
scuola, dal lavoro (per chi ha la fortuna <strong>di</strong> averne ancora uno), dai problemi<br />
quoti<strong>di</strong>ani o forse riteniamo che non sia un argomento interessante. Insomma, la<br />
nostra vita terrena e frenetica e spesso le persone, invece <strong>di</strong> parlare o <strong>di</strong> creare un<br />
confronto nella fede con la preghiera, si chiudono nel silenzio o cercano <strong>di</strong> risolvere i<br />
problemi con viaggi o peggio ancora con droghe e alcool. Anche <strong>di</strong> un’altra cosa<br />
dovevamo parlare: come sarà la nostra vita in cielo? Ci sarà davvero un’altra vita? In<br />
cielo a me non interesserebbe avere una casa grande, della, con tutti i confort, ma<br />
soltanto una casa piena <strong>di</strong> amore, felicità e tanta salute. Purtroppo per me, il io<br />
babbo ha già la sua casa in cielo.<br />
Simone M. classe III A<br />
Per me dopo la morte, il cielo è la nostra casa, cioè il Para<strong>di</strong>so. Io non me lo<br />
immagino come è, ma come ci si sente. E se si pensa ai nostri parenti e si guarda giù,<br />
si vede o l’allegria e il <strong>di</strong>vertimento o la tristezza. Ma se saranno tristi, io li aiuterò da<br />
lassù. Io spero che non solo la vita dei parenti, ma quella <strong>di</strong> tutti, buoni e cattivi, sia<br />
fatta solo <strong>di</strong> allegria e quando moriranno anche loro verranno tutti a casa mia, e sarà<br />
la nostra casa in cielo.<br />
Salvatore D.F. classe III A<br />
La morte è il problema principale della vita, parole <strong>di</strong> Benedetto XVI. A questa<br />
affermazione viene in mente la domanda: perché non parliamo mai della morte?<br />
Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Culturale e <strong>di</strong> Fede ”In cammino… con Gesù”<br />
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