Pubblicazione delle opere 2012 - Parrocchia di San Martino a Vado
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Nona e<strong>di</strong>zione – Novembre <strong>2012</strong> pag.<br />
so dove andremo o forse si, nel cielo, cioè nel Para<strong>di</strong>so, dove forse mio nonno che è<br />
defunto ci è andato. Io penso che dopo la morte si vada in un luogo dove vivremo<br />
per sempre e ritroveremo tutti i nostri parenti che oramai saranno li da qualche<br />
anno o forse più.<br />
Normalmente non si sente mai parlare <strong>di</strong> morte, perché se uno accenna alla morte,<br />
tutti quelli che gli stanno accanto <strong>di</strong>cono che ha magari un esaurimento nervoso e<br />
deve andare a farsi trattare da degli specialisti. Infine il Para<strong>di</strong>so sarà la nostra<br />
seconda casa dove ci risiederemo per tutta la nostra vita.<br />
Ilies J. V. classe III A<br />
La nostra vera casa non è qua sulla terra, ma in cielo dal Signore. Sinceramente non<br />
mi immagino come siano l’Inferno, il Para<strong>di</strong>so o il Purgatorio, ma <strong>di</strong> sicuro mi<br />
immagino le persone che vi sono all’interno: nell’Inferno coloro che nella loro vita<br />
terrena fanno peccato molto, nel Purgatorio coloro che si sono pentiti dei propri<br />
peccati e nel Para<strong>di</strong>so coloro che hanno un’anima pura. Per meritarci un posto<br />
degno nel cielo non dobbiamo avere una vita sregolata sempre piena <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimenti<br />
ma una vita sobria e senza eccessi. Il <strong>di</strong>vertimento ci deve essere ma non sempre e<br />
non bisogna sempre desiderare cose nuove da comprare. Il Para<strong>di</strong>so è la casa <strong>di</strong> Dio<br />
dove si ritrovano i nostri cari defunti. Almeno spero sia così.<br />
Leonardo T. classe III A<br />
Cosa c’è dopo la morte? Cosa ci Aspetta? Sono tutte domande che ognuno si pone o<br />
si è posto almeno una volta nella vita. Ma <strong>di</strong> cui nessuno ha mai trovato la risposta.<br />
La morte è comunque un passaggio da cui non possiamo scappare. Ognuno <strong>di</strong> noi<br />
prima o poi la affronterà. Secondo me non è la morte che ci fa paura, ma il pensiero<br />
<strong>di</strong> morire, un pensiero che non capiamo perché non sappiamo cosa ne sarà <strong>di</strong> noi,<br />
dei nostri cari, dei nostri amici. Perdere una persona senza riuscire a comprendere<br />
dov’è finita, ci rende davvero tristi. E’ il pensarci che ci rende tristi. Secondo me non<br />
bisogna pensare alla morte, ma goderci la vita.<br />
Niccolò M. classe III A<br />
Alcune volte mi pongo <strong>delle</strong> domande, degli interrogativi a cui non riesco dare una<br />
risposta logica. Ho provato a chiederle alle persone più fidate, ma non ho avuto una<br />
risposta. Tutto questo è stato, è e rimarrà forse un mistero. Possiamo solo<br />
immaginare ciò che ci accadrà dopo la morte, pensiamo che sia la cosa più brutta<br />
che ci sia mai capitata, ma non sappiamo se ci piacerà o no. La vita è un bene<br />
prezioso che non va sprecato. Non bisogna pensare solo al <strong>di</strong>vertimento, ma anche a<br />
costruire qualche cosa che ci serva per il futuro. Alcune volte quando ci muore una<br />
persona a cui tenevamo molto, ca<strong>di</strong>amo in una grande tristezza e ci sembra che il<br />
tempo si sia fermato e che non riparta più, ma è proprio l’ che capiamo il vero<br />
significato della vita. Ci accorgiamo sempre tar<strong>di</strong> <strong>di</strong> quanto volevamo bene ai nostri<br />
Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Culturale e <strong>di</strong> Fede ”In cammino… con Gesù”<br />
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