IL LINGUAGGIO FIGURATO - Il Crocevia

dell'espressione e dello stile.
e) SINEDDOCHE
La sineddoche, che vuol dire comprensione, consiste nel nominare una cosa o una
persona invece che col suo nome proprio, col nome di un'altra cosa o persona che abbia
con essa un rapporto di quantità. Il trasferimento di significato avviene cioè estendendo al
tutto o restringendo alla parte il valore semantico di un termine. Così ci troviamo dinanzi
a una sineddoche allorchè viene indicata la parte per il tutto o il tutto per la parte:
- sette candide vele andavano andavano (vele = barche); tornare al tetto natio
(tetto = casa); cappello di castoro (= di pelo di castoro)
il singolare per il plurale o viceversa:
- l'Arabo, il Parto, il Siro in suo sermon l'udì (= gli Arabi, ecc.)
non ci sono più le Giuditte le Laure (= non c'è più Giuditta, ecc.)
il genere per la specie o viceversa:
- o animal grazioso e benigno ( animale = uomo); non ha pane per i figli ( pane =
cibo)
la materia per l'oggetto:
- l'acciaro (= la spada), i sacri bronzi (= le campane)
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Come le altre figure, anche la metonimia e la sineddoche producono un risultato
espressivo, realizzano sensi associati. Vediamo un esempio:
Sul molo il vento soffia forte. Gli occhi
hanno un calmo spettacolo di luce.
Va una vela piegata, e nel silenzio,
la guida un uomo quasi orizzontale ....
La figura si basa sulla relazione di una parte (vela) con il tutto (barca). Essa produce
l'effetto di visualizzare nitidamente la parte aerea dell'imbarcazione; nonostante
l'attenuazione prodotta dall'aggettivo (piegata) dà un'idea di verticalità e di volo che crea
una viva impressione cromatica contrastante con i colori del mare e del cielo; dà il senso
di un silenzioso movimento nella immobilità della luce (74)
N.B. - La trattazione delle figure seguenti sarà pronta a breve.
b) figure sintattiche o di costruzione
c) figure di pensiero
d) figure morfologico-metriche
e) figure fonologiche o di suono.
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