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N.81 dicembre - la Notizia

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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20<br />

GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA ANNO XIV N. 81 - DICEMBRE 2008<br />

La Banda a<br />

New York<br />

Don Libero<br />

nuovo parroco<br />

Lettere anonime,<br />

un vizietto antico<br />

1


2<br />

sommario<br />

3 Editoriale:<br />

Lettere anonime, un vizietto antico<br />

4 Numeri utili<br />

5 Don Libero Zilia<br />

6 Tacabanda<br />

12 Salute<br />

14 Noi e <strong>la</strong> legge<br />

15 Noi e il Fisco<br />

16 Anima e cuore<br />

17 L’Acquario di Genova<br />

18 Ricette tradizionali<br />

22 Psicologia<br />

24 Poesia alle montagne<br />

26 Cronaca<br />

31 Quattro bagole<br />

34 Appunti di viaggio<br />

35 Arte & dintorni<br />

Il sole politico di Guareschi<br />

Il Neorealismo in Italia<br />

Pellegrini e pellegrinaggi<br />

Ortografia e stile<br />

Marange<strong>la</strong> Cappa<br />

43 Istituto Statale d’Arte<br />

44 Notizie dell’Amministrazione Comunale<br />

La Banda di Guidizzolo<br />

sfi<strong>la</strong> per le vie di New York<br />

Don Libero Zilia ha preso<br />

ufficialmete posseso del<strong>la</strong><br />

parrocchia di Guidizzolo<br />

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003<br />

I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de "<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro<br />

possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei<br />

dati od opporsi al trattamento stesso.


editoriale Andrea Dal Prato<br />

Nel nostro paese in questi ultimi mesi sono state diffuse, anche a mezzo posta, tre<br />

diverse lettere anonime.<br />

Secondo alcuni lo scrivere lettere anonime è il massimo del<strong>la</strong> libertà di espressione<br />

e l’unico modo per essere veramente se stessi: un “vo<strong>la</strong>re nel cielo del<strong>la</strong> libertà,<br />

senza alcun freno, liberi e felici…”.<br />

Sì, è proprio vero: “senza alcun freno”, anche quello del<strong>la</strong> “responsabilità”; e infatti<br />

<strong>la</strong> lettera anonima è espressione di irresponsabilità, vergognosa irresponsabilità.<br />

E’ pur vero che si può dare libero sfogo, confidare, cioè, al proprio diario “segreto” i<br />

propri sogni - anche brutti -, le proprie fantasticherie, i propri sfoghi, le proprie emozioni,<br />

i propri sentimenti, le proprie arrabbiature, le proprie ribellioni: quelle pagine<br />

sono “segretate”; l’autore le tiene ben nascoste perché sono “confidenze a se stesso”<br />

e restano per suo rigoroso “uso interno”.<br />

Così si esprime, per analizzare il fenomeno delle lettere anonime, Pietro Pàstena<br />

ad un convegno nazionale forense a Palermo nel 2006. “Quello delle lettera anonima<br />

è un fenomeno assai diffuso, anche più di quel che si potrebbe pensare. In<br />

una sua possibile tipologia, troverebbe innanzitutto posto <strong>la</strong> denuncia anonima. Nei<br />

regimi totalitari, questa pratica si ritrova<br />

spesso incoraggiata dalle autorità:<br />

così è avvenuto ad esempio sotto lo<br />

Lettere anonime,<br />

un vizietto antico<br />

stalinismo, mentre durante il fascismo<br />

una ragnate<strong>la</strong> di de<strong>la</strong>zioni anonime denunciava<br />

i cittadini ritenuti di sinistra e,<br />

dopo le leggi razziali e soprattutto dopo<br />

l’8 settembre, gli Ebrei… Nel nostro<br />

ordinamento, le lettere anonime non<br />

costituiscono fonte probatoria, però possono originare indagini su cui promuovere,<br />

eventualmente in seguito, l’azione penale… Secondo alcuni giuristi, si farebbe spesso<br />

un uso improprio del<strong>la</strong> denuncia anonima secondo una prassi che, se potrebbe<br />

trovare una giustificazione in un impianto inquisitorio, non dovrebbe trovare posto in<br />

un sistema accusatorio… Le denunce anonime vengono inviate non solo all’autorità<br />

giudiziaria: si vedano ad esempio quelle, numerose, che giungono agli uffici delle<br />

imposte secondo una prassi già denunciata da Edmondo De Amicis addirittura del<br />

1896. O anche, quelle inviate ai dirigenti degli uffici pubblici riguardanti, è il caso più<br />

frequente, presunti comportamenti censurabili di un impiegato, da cui trae spesso<br />

origine un’indagine amministrativa interna. E’ stato rilevato che chi ha esperienza di<br />

uffici direttivi sa bene che in genere <strong>la</strong> lettera anonima è tra le cose più considerate<br />

dall’amministrazione statale: viene letta con irrefrenabile curiosità, sottolineata, sig<strong>la</strong>ta,<br />

postil<strong>la</strong>ta, commentata…”<br />

Chiara <strong>la</strong> panoramica del giurista, anche con sintetici e “significativi” riferimenti storici.<br />

Ed ora veniamo al “nostro” caso. Noi non intendiamo né possiamo assolutamente<br />

entrare nel merito delle lettere “liberamente” circo<strong>la</strong>nti in Guidizzolo: sarebbe prendere<br />

in considerazione testi che si squalificano da sé perché non sottoscritti. La semplice<br />

citazione tra virgolette anche solo di qualche passo di tali lettere costituirebbe<br />

colpevole e irresponsabile divulgazione da parte nostra, fosse anche per ribatterne<br />

e contestarne falsi contenuti. Una lettera anonima non può essere presa in considerazione<br />

- fosse anche, per assurdo, elogiativa - ed è un gesto inqualificabile ed<br />

irresponsabile quando - ed è pressoché <strong>la</strong> norma - è diffamatoria. L’uomo è tale in<br />

quanto soggetto consapevole e responsabile del proprio operato. Se gli manca il<br />

coraggio delle proprie azioni, che uomo è?<br />

Essendo l’uomo fallibile per natura, tutti potremmo trovarci coinvolti o come vittime<br />

o…come attori in atti di ingiustizia, di sopruso, di prepotenza. Ebbene, come vittime<br />

abbiamo mezzi adatti per farci sentire, protestare e denunciare a viso scoperto e a<br />

fronte alta, e come attori il dovere di rimediare.<br />

In una società che si definisce civile non c’è proprio posto per gesti inqualificabili<br />

tesi, forse più che ad altro, a screditare, offendere ed infangare le persone.<br />

3


4<br />

DIRETTORE<br />

RESPONSABILE<br />

Andrea Dal Prato<br />

CAPO REDATTORE<br />

Graziano Pelizzaro<br />

REDAZIONE<br />

Giulia Avanzi<br />

Sergio Desiderati<br />

Laura Leorati<br />

Elodio Perani<br />

Giovanni Zangobbi<br />

COLLABORATORI<br />

Giorgio Arienti<br />

Francesca Cappa<br />

Francesca Cargnoni<br />

Filippo Cerini<br />

Cristina Delmenico<br />

Francesco Gandellini<br />

Martina Grandelli<br />

Francesca Lugoboni<br />

Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Franco Mondadori<br />

Francesca Pesci<br />

Luca Piazza<br />

Mariavittoria Spina<br />

Giulia Stuani<br />

Sandra Tosi<br />

Davide Truzzi<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />

EDITORE<br />

Centro Culturale<br />

“San Lorenzo”<br />

via Virgilio, 25<br />

46040 Guidizzolo (MN)<br />

Tel. 348 3115232<br />

e-mail:<br />

redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />

Aut. Tribunale di Mantova<br />

N° 8/95 del 30-05-1995<br />

Stampa:<br />

Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />

Cellofanatura e spedizione<br />

postale Coop Service s.c.r.l.<br />

Virle Treponti (BS)<br />

COSTO MODULI<br />

1 modulo verticale:<br />

mm 60 x 39 E. 40,00<br />

2 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 82 E. 70,00<br />

4 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 170 E. 110,00<br />

1/2 pagina:<br />

mm 124 x 170 E. 180,00<br />

Pagina intera:<br />

mm 277 x 170 E. 340,00<br />

MUNICIPIO - tel. 0376 819201<br />

E-mail: info@comune.guidizzolo.mn.it<br />

CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112<br />

VIGILI URBANI - tel. 0376 840241<br />

PRO LOCO Guidizzolo - tel. 346 4901177<br />

GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />

BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435<br />

Teatro Comunale - tel. 335 422406<br />

Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />

FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120<br />

FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059<br />

ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023<br />

Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />

PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602<br />

PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />

POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091<br />

SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />

PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388<br />

Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13<br />

Sabato: dalle 10 alle 12<br />

Ufficio Tecnico:<br />

lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30<br />

sabato dalle 10 alle 12<br />

Assistente sociale:<br />

martedì dalle 11 alle 13 e giovedì dalle 9,30 alle 13<br />

Polizia Municipale:<br />

mercoledì e sabato dalle 9 alle 11<br />

Su appuntamento tel. 0376 840241<br />

Segreteria e protocollo:<br />

Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12,30<br />

Ufficio scuo<strong>la</strong>:<br />

Da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30<br />

sabato dalle 10 alle 12<br />

APERTURA invernale estivo<br />

lun. 9-12 / 14,30-18,30 9-12 / 15-19<br />

mar. giov. 14,30-18,30 15-19<br />

mer. ven. 9-12 9-12<br />

sab. 9-12<br />

Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />

AVIS - tel. 0376 840177 - AIDO - tel. 0376 840177<br />

Rhapael - Ambu<strong>la</strong>torio Castel Goffredo 0376 771292<br />

Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />

Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />

Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />

Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419<br />

Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />

CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />

Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />

GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />

Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />

• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733<br />

Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)<br />

Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />

Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13<br />

• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - abitazione 0376 819096<br />

Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />

Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />

• Dr. Giuliano Ponti<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - abitazione 0376 819177<br />

Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30<br />

Giovedì: dalle 16,30 alle 19<br />

• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti - tel. 338 2619350<br />

Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30<br />

Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />

Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12<br />

Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19<br />

Pediatra di base<br />

• Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena - tel. 3491047387<br />

Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30<br />

Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17<br />

• Dr.ssa Giancar<strong>la</strong> Cavalli - tel. 0376 868173<br />

NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />

tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />

Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />

Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705<br />

Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />

Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />

Servizio medicina del <strong>la</strong>voro - tel. 0376 846733<br />

Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14,30 alle 17,30<br />

Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30<br />

ORARIO DI APERTURA DOMENICALE<br />

Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00<br />

Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30<br />

GUIDIZZOLO<br />

estivo<br />

invernale<br />

Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 17<br />

Prefestivi: 19 18<br />

Feriali:<br />

BIRBESI<br />

7,30 - 18 17,30<br />

Festivi: 9,30<br />

prefestivi 18,30 18,00<br />

Feriali: mart. giov. 8,30<br />

REBECCO Prefestivi 18 17<br />

Tutti i giorni dalle 8 alle 19


Don Libero Zilia<br />

Non dobbiamo avere paura: accanto a noi c’è il Signore<br />

Guidizzolo in festa ha abbracciato il nuovo<br />

parroco, don Libero Zilia, accolto sul sagrato<br />

del<strong>la</strong> chiesa dal sindaco Graziano Pelizzaro,<br />

dal presidente del consiglio Giovanni Zangobbi,<br />

dal<strong>la</strong> giunta comunale, dai comandanti dei<br />

carabinieri e del<strong>la</strong> polizia locale Mario Fierro<br />

e Ramona Tarchini. Era presente il consigliere<br />

regionale Carlo<br />

Maccari. Il corteo,<br />

con sacerdoti e ministranti<br />

e preceduto<br />

dal<strong>la</strong> banda musicale,<br />

si è mosso dal<strong>la</strong><br />

casa canonica ed è<br />

arrivato sul sagrato.<br />

Il sindaco ha presentato<br />

a don Libero un<br />

paese che, insieme<br />

al ringraziamento a<br />

don Adriano Avanzi<br />

per i suoi 37 anni di<br />

servizio, gli dà il benvenuto<br />

assicurando<br />

sempre <strong>la</strong> massima<br />

col<strong>la</strong>borazione, facendogli<br />

dono di una<br />

medaglia del prof.<br />

Dal Prato raffigurante<br />

il Vescovo mons.<br />

Carlo Ferrari. Don<br />

Zilia ha ringraziato;<br />

“…siamo qui sul sagrato,<br />

ha detto, luogo<br />

molto importante in<br />

quanto paradigma<br />

delle differenze che<br />

ci contraddistinguono<br />

ma anche simbolo<br />

di confronto e dialogo.<br />

Oltre quel<strong>la</strong> porta,<br />

come Mosè, tutti<br />

dobbiamo toglierci i<br />

sandali: è luogo sacro”.<br />

Il canto del<strong>la</strong><br />

corale ed un primo<br />

lungo app<strong>la</strong>uso hanno<br />

accolto il parroco<br />

che si è fermato in<br />

preghiera davanti all’altare. Il rito sacro è stato<br />

aperto dal vicario don Giangiacomo Sarzi Sartori<br />

il quale, anche a nome del vescovo mons.<br />

Busti, ha esordito dicendo: “Vi consegniamo<br />

don Libero che viene in mezzo a voi nel nome<br />

del Signore, recando il messaggio del Vangelo.<br />

Guidizzolo vive un anno partico<strong>la</strong>re: don Adriano<br />

che <strong>la</strong>scia <strong>la</strong> parrocchialità, don Giampaolo<br />

chiamato ad un altro incarico ministeriale:<br />

segno che <strong>la</strong> Chiesa vive non sui preti ma sul<br />

Signore.” Danilo Toniato ha quindi portato il<br />

saluto del consiglio pastorale e don Libero, visibilmente<br />

commosso, ha risposto ringraziando<br />

nuovamente ricordando le comunità dove precedentemente<br />

ha servito e <strong>la</strong> sua famiglia che<br />

lo ha sempre aiutato. Poi i saluti: ai giovani, alle<br />

famiglie, agli anziani<br />

ed agli amma<strong>la</strong>ti,<br />

“…ai miei amici sacerdoti”.<br />

“Ora però,<br />

<strong>la</strong>sciamo il posto al<br />

Signore”.<br />

La celebrazione è proseguita<br />

con le letture.<br />

Il vangelo, il passo<br />

del<strong>la</strong> vigna in cui gli<br />

operai ed il figlio vengono<br />

uccisi, è stato<br />

preso da don Libero<br />

nel<strong>la</strong> sua toccante<br />

e profonda omelia:<br />

“Quel<strong>la</strong> che abbiamo<br />

ascoltato è una paro<strong>la</strong><br />

molto forte. Cogliamo<br />

<strong>la</strong> delusione di<br />

Dio di fronte all’agire<br />

dei vignaioli che non<br />

hanno capito il suo<br />

amore. Quell’amore<br />

che lo porterà a piantare<br />

una croce sul<br />

calvario ed a salirvi<br />

per mostrare <strong>la</strong> Sua<br />

vicinanza all’uomo,<br />

in ogni circostanza,<br />

quando soffre, quando<br />

è solo ed anche<br />

quando sbaglia. E <strong>la</strong><br />

resurrezione ci dice<br />

che Lui ha ragione”.<br />

Perdono, amore e<br />

speranza saranno allora<br />

le linee guida del<br />

suo ministero il quale,<br />

nel ricordo di Maria<br />

che Guidizzolo celebrava<br />

come patrona,<br />

sarà vissuto in disparte ma sempre attento alle<br />

necessità del<strong>la</strong> comunità.<br />

Prima di dare il mandato agli operatori parrocchiali<br />

ed impartire dal sagrato <strong>la</strong> benedizione<br />

a tutte le famiglie, don Libero ha confessato:<br />

“Non nascondo che ho un po’ di paura; so quali<br />

sono le attese e le necessità. So anche, però,<br />

che accanto a noi c’è il Signore”.<br />

Sergio Desiderati<br />

5


6<br />

<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa<br />

Soddisfazione per <strong>la</strong> trasferta mantovana al Columbus Day.<br />

Al<strong>la</strong> parata sul<strong>la</strong> Fifth Avenueerano presenti: Maccari, Lucchini, il Corpo Bandistico<br />

di Guidizzolo ed un seguito di guidizzolesi<br />

Si è conclusa positivamente e con grande soddisfazione<br />

dei partecipanti <strong>la</strong> trasferta dei mantovani<br />

che hanno preso parte alle celebrazioni<br />

per il Columbus Day a New York. Lunedì 13 ottobre,<br />

infatti, <strong>la</strong> tradizionale parata sul<strong>la</strong> Quinta<br />

Strada che celebra l’italianità nel mondo e <strong>la</strong><br />

col<strong>la</strong>borazione tra i popoli italiano e statunitense,<br />

ha visto <strong>la</strong> partecipazione del<strong>la</strong> delegazione<br />

inviata, su invito del<strong>la</strong> Columbus Citizen<br />

Foundation, dal Consiglio Regionale del<strong>la</strong> Lombardia,<br />

nel<strong>la</strong> quale era presente una nutrita<br />

rappresentanza mantovana.<br />

L’onore di aprire <strong>la</strong> sfi<strong>la</strong>ta del<strong>la</strong> delegazione<br />

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lombarda è, infatti, toccato al<strong>la</strong> Banda di Guidizzolo,<br />

che, con il prestigio garantito da ben<br />

170 anni di storia, ha aperto <strong>la</strong> parata sul<strong>la</strong> celeberrima<br />

Fifth Avenue. Il corpo bandistico del<br />

comune mantovano ha offerto l’accompagnamento<br />

musicale al<strong>la</strong> delegazione lombarda e<br />

preceduto il palcoscenico in movimento realizzato<br />

dall’altra realtà storica regionale invitata<br />

dal Consiglio a rappresentare <strong>la</strong> Lombardia: <strong>la</strong><br />

Sartoria Brancato, il <strong>la</strong>boratorio sartoriale di<br />

Mi<strong>la</strong>no da decenni responsabile del<strong>la</strong> realizzazione<br />

dei costumi per il Teatro al<strong>la</strong> Sca<strong>la</strong>.<br />

Tra i sette consiglieri lombardi inviati dal Consi-


glio Regionale c’erano i due componenti mantovani<br />

dell’Ufficio di Presidenza: il Consigliere<br />

Segretario al<strong>la</strong> Presidenza del Consiglio Regionale<br />

Carlo Maccari e il Vice Presidente del Consiglio<br />

Regionale Enzo Lucchini. Con loro gli altri<br />

rappresentanti dell’ente lombardo: il Segretario<br />

al<strong>la</strong> Presidenza Battista Bonfanti e i consiglieri<br />

Paolo Valentini, Sveva Dalmasso, Silvia Ferretto,<br />

Carlo Porcari e Franco Mirabelli.<br />

Ad accompagnare <strong>la</strong> Banda di Guidizzolo, presente<br />

con 37 elementi diretti dal maestro Nico<strong>la</strong><br />

Ferraresi, anche il sindaco del Comune<br />

Graziano Pelizzaro. La Banda ha eseguito un<br />

repertorio musicale ispirato alle atmosfere ed<br />

alle composizioni di inizio Novecento. L’edizione<br />

di quest’anno del Columbus Day era, infatti,<br />

dedicata al terremoto di Messina del 1908,<br />

occasione nel<strong>la</strong> quale gli Stati Uniti fornirono<br />

numerosi aiuti al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione italiana.<br />

Una partico<strong>la</strong>re soddisfazione per <strong>la</strong> scelta del<br />

Corpo Bandistico di Guidizzolo viene da Carlo<br />

Maccari, che in questo comune risiede da<br />

servizi ecologici<br />

spurghi civili ed industriali<br />

<strong>la</strong>vaggio tubazioni ad alta pressione<br />

videoispezioni<br />

servizio 24h<br />

Guidizzolo (MN) tel. 0376 849544 cell. 335 7587441<br />

Sulle scalinate del<br />

Metropolitan Museum<br />

con <strong>la</strong> delegazione del<br />

Consiglio Regionale<br />

del<strong>la</strong> Lombardia<br />

Autorità del<strong>la</strong> Regione<br />

e di Guidizzolo<br />

Vescovi al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong><br />

messa nel<strong>la</strong> St. Patrick’s<br />

Cathedral<br />

Il sindaco Graziano<br />

Pelizzaro, Enzo Lucchini<br />

Carlo Maccari, M°<br />

Nico<strong>la</strong> Ferraresi,<br />

Silvia ed Elisa<br />

I ballerini del<br />

palcoscenico in<br />

movimento con le<br />

autorità<br />

7


8<br />

La splendida<br />

New York di notte<br />

Gruppo<br />

Alpini<br />

Guidizzolo<br />

tel. 0376 819516<br />

sempre e per sette anni ha ricoperto l’incarico<br />

di sindaco. .<br />

.<br />

.<br />

IL CORPO BANDISTICO DI GUIDIZZOLO<br />

STORIA<br />

La Banda di Guidizzolo vanta una storia prestigiosa,<br />

lunga ben 170 anni e, nel suo percorso,<br />

ha toccato numerosi momenti fondamentali<br />

del<strong>la</strong> storia d’Italia, rispecchiandone le difficoltà<br />

e gli umori.<br />

Nasce nel 1839 con il nome di Società Fi<strong>la</strong>rmo-<br />

Pizza al taglio<br />

Tonda da asporto<br />

Guidizzolo via Solferino,66<br />

tel. 0376 840494<br />

Castiglione via Ordanino, 36<br />

tel. 0376 632677


nica Guidizzolese e si inserisce subito a pieno<br />

titolo nel<strong>la</strong> vita culturale del<strong>la</strong> comunità del<br />

paese mantovano. Un primo momento di stallo<br />

si ha in corrispondenza del primo conflitto<br />

mondiale, ma nonostante il difficile periodo<br />

<strong>la</strong> banda non si scioglie e, subito dopo <strong>la</strong> fine<br />

del<strong>la</strong> guerra, il gruppo guidato dal maestro Giovanni<br />

Gitti manifesta <strong>la</strong> volontà di riprendere le<br />

prove e le esibizioni. Durante il periodo tra le<br />

due guerre <strong>la</strong> Banda di Guidizzolo cresce e si<br />

migliora ma <strong>la</strong> seconda guerra mondiale porta<br />

un nuovo stop. L’antico gruppo musicale viene<br />

ricostituito nel 1945. Al<strong>la</strong> guida il maestro Rodolfo<br />

Spaniciati, che dirige <strong>la</strong> Banda in numerosi<br />

concerti e concorsi.<br />

Nel 1966 sopraggiungono importanti difficoltà<br />

economiche, tanto che si arriva al<strong>la</strong> decisione<br />

di sciogliere lo storico Corpo Bandistico. Il merito<br />

del<strong>la</strong> sua rinascita e del<strong>la</strong> vigorosa crescita<br />

che segue vanno al cav. Curzio Bonazzi, che<br />

sostiene finanziariamente il progetto. A dirigere<br />

<strong>la</strong> Banda c’è, ora, Francesco Pastorello. Siamo<br />

nei primi anni Ottanta, un momento partico<strong>la</strong>r-<br />

mente felice. La Banda di Guidizzolo, rinvigorita,<br />

aumenta <strong>la</strong> sua attività e avvia una Scuo<strong>la</strong><br />

di Musica che inizia a licenziare i primi allievi.<br />

Non mancano col<strong>la</strong>borazioni con le scuole per<br />

l’insegnamento del<strong>la</strong> musica.<br />

Un’altra data fondamentale corrisponde all’anno<br />

1999. Grazie all’impegno dell’Amministrazione<br />

comunale di Guidizzolo, del<strong>la</strong> Fondazione<br />

Cariplo e di vari altri sostenitori, <strong>la</strong> Banda locale<br />

e <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di Musica trovano una sede<br />

stabile e definitiva. E’ il riconoscimento dell’alta<br />

qualità raggiunta dal corpo Bandistico, nonché<br />

del suo significativo ruolo all’interno del<strong>la</strong> comunità.<br />

Nel 2005 il salto di qualità con <strong>la</strong> partecipazione<br />

al<strong>la</strong> Maratona delle bande europee<br />

in Lussemburgo. Gli ultimi anni sono segnati da<br />

una fitta agenda di appuntamenti in concerti,<br />

sfi<strong>la</strong>te, feste paesane, appuntamenti sociali e<br />

culturali, rievocazioni storiche come <strong>la</strong> celebrazione<br />

del<strong>la</strong> battaglia di Solferino e San Martino<br />

(2007). La Banda di Guidizzolo offre anche<br />

l’accompagnamento musicale a importanti<br />

manifestazioni sportive ospitate nel mantova-<br />

In marcia lungo <strong>la</strong><br />

Fifth Avenue<br />

9


Preparativi in attesa di dare<br />

inizio al<strong>la</strong> parata<br />

10<br />

Con alcuni componenti di<br />

una banda newyorkese<br />

La Chiesa di Nostra Signora<br />

del Rosario in State Street<br />

no, come <strong>la</strong> partita di rugby Italia-Inghilterra e<br />

quel<strong>la</strong> di volley Italia-Giappone.<br />

LA SCUOLA<br />

Una tra le attività col<strong>la</strong>terali di maggior pregio<br />

del Corpo Bandistico di Guidizzolo è <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />

di Musica. Una realtà che, nel tempo, ha saputo<br />

costruire una sua specifica identità e ha, per<br />

questo, ottenuto un grande successo. Dal 2005,<br />

<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di Musica ha, infatti, preso il nome di<br />

AUTOFFICINA<br />

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Circolo Diapason e ha variato <strong>la</strong> sua attività aggiungendo<br />

una nuova funzione. Il Circolo Diapason<br />

offre, infatti, corsi legati al<strong>la</strong> formazione<br />

professionale di insegnanti di musica e degli<br />

strumenti musicali. Caratteristica peculiare<br />

del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> è l’affiancamento di tradizione e di<br />

innovazione. Ci sono corsi dove si insegnano gli<br />

strumenti c<strong>la</strong>ssici: pianoforte, c<strong>la</strong>rinetto, f<strong>la</strong>uto,<br />

sax, tromba, corno, trombone, tuba, batteria,


percussioni, chitarra, canto moderno, fisarmonica,<br />

violino. Ma anche proposte partico<strong>la</strong>ri<br />

pensate per i più piccoli e per le famiglie, come<br />

i corsi che utilizzano l’innovativo metodo Suzuki<br />

per l’avvicinamento dei bambini all’esperienza<br />

musicale, attraverso canto, musica e movimento.<br />

La scuo<strong>la</strong> prevede, infatti, corsi per tutte le<br />

età. Per le fasce d’età più giovani ci sono anche<br />

campus estivi.<br />

Il successo del Circolo Diapason si legge nei<br />

suoi numeri: oltre 240 allievi e una sessantina di<br />

giovani musicisti. Nel 2007 un’importante novità:<br />

l’apertura del<strong>la</strong> sede distaccata di Cavriana<br />

e nel 2008 a Roverbel<strong>la</strong>.<br />

Al Circolo aderiscono anche l’Orchestra Sinfonica<br />

dei Colli Morenici, il quintetto dei Solisti<br />

Laurentini ed il Quartetto Diapason.<br />

Sito WEB: www.bandaguidizzolo.it<br />

La perfetta riuscita del<strong>la</strong> manifestazione è stata resa possibile<br />

grazie Consiglio Regionale Lombardia e alcuni sponsor:<br />

Fondazione NONSOLOARTE Franco Bombana, RI.VA.S s.r.l. di<br />

Sartori Luigino, Furio Geom. Sandro, BBF S.r.l. di Gambetti<br />

fotografie di:<br />

Andrea Dal Prato<br />

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www.rivas.it<br />

Il Chrysler Building con i<br />

suoi 319 metri d’altezza<br />

In posa con un<br />

cagnolino vio<strong>la</strong><br />

New York vista<br />

dal mare<br />

Roberto Lucchini, Marco<br />

Gottardi, il console<br />

generale a New York,<br />

Francesco Maria Talò<br />

e Carlo Maccari al<strong>la</strong><br />

serata di ga<strong>la</strong><br />

11


12<br />

salute<br />

Argomenti medici semplificati da Elodio Perani di Guidizzolo<br />

Mente e cervello:<br />

da evidenze sacre e filosofiche<br />

a cenni di neuroscienze<br />

In tono semplicistico ma molto pratico<br />

il cervello si definisce un organo materiale che<br />

ospita <strong>la</strong> mente, produttrice del pensiero.<br />

Il pensiero è il generatore di tutte le<br />

idee.<br />

Dall’Evangelo di Giovanni apprendiamo<br />

che, quando Dio Padre ha creato l’uomo<br />

a sua immagine e somiglianza (Et ait Deus: faciamus<br />

hominem ad imaginem et similitudinem<br />

nostram...) e gli ha trasmesso il proprio Verbo<br />

(In principio erat Verbum et Verbum erat apud<br />

Deum...) si è riferito al<strong>la</strong> persona del figlio Gesù<br />

Cristo perchè, essendo incarnato, si assimi<strong>la</strong>va<br />

all’uomo terreno.<br />

Il Verbo è <strong>la</strong> Sapienza e <strong>la</strong> Sapienza si<br />

esprime attraverso le facoltà mentali.<br />

La filosofia razionalistica di Cartesio,<br />

basata esclusivamente sul<strong>la</strong> teoria innatistica<br />

del<strong>la</strong> conoscenza (Cogito ergo sum) capovolgeva<br />

completamente <strong>la</strong> logica biblica ma già<br />

i cartesiani, anzichè puntare esclusivamente<br />

sull’evidenza del “cogito”, posero <strong>la</strong> possibilità<br />

di raggiungere <strong>la</strong> conoscenza attraverso l’opera<br />

di Dio.<br />

A mio avviso, Scienza e Fede hanno<br />

sempre “finto” di contrapporsi ben sapendo<br />

che <strong>la</strong> dinamica cerebrale non può prescindere<br />

dal “Verbum” trasmesso da Dio.<br />

A questo punto, per mia inadeguatezza,<br />

non intendo entrare nell’assoluto insegnamento<br />

di Benedetto XVI che ci stà dimostrando<br />

come si possa razionalizzare <strong>la</strong> fede (gli unici<br />

che non hanno capito sono i “cervelloni” di<br />

Bratis<strong>la</strong>va e del<strong>la</strong> “Sapienza” di Roma).<br />

Tenterei invece di fare alcuni cenni di neuroscienze<br />

con <strong>la</strong> speranza di poter idealmente<br />

concludere con “Sum ergo cogito”.<br />

Il cervello è una struttura modu<strong>la</strong>re<br />

che, secondo calcoli, dall’origine dell’uomo<br />

(anni 10 -9 ) ad oggi, aumenta di 10 neuroni all’anno.<br />

Rappresenta e divulga dei concetti,<br />

partendo da immagini proprie che pesca in un<br />

magazzino, anche inconscio, di notizie con una<br />

velocità di 10 23 .<br />

Si pensi che quel<strong>la</strong> del computer, per<br />

noi strabiliante, è di 10 15 .<br />

Il cervello quindi e<strong>la</strong>bora anche al di<br />

fuori del<strong>la</strong> coscienza ribadendo che l’inconscio,<br />

pur essendo un magazzino di notizie, per<br />

rappresentare e divulgare dei concetti ha bisogno<br />

di immagini; ne sono prova gli animali che<br />

rispondono non per imitazione ma per vantaggio.<br />

Le emozioni, ad esempio, sono reazioni<br />

fisiologiche che in un certo senso ostaco<strong>la</strong>no<br />

il ragionamento ma favoriscono <strong>la</strong> normale conoscenza.<br />

Esse sono governate da ormoni neuromodu<strong>la</strong>tori<br />

che facilitano l’attenzione (sistema<br />

noradrenergico), <strong>la</strong> selettività (sistema colinergico),<br />

control<strong>la</strong>no le risposte (sistema serotoninergico)<br />

e <strong>la</strong> loro velocità (sistema dopaminergico).


Nell’ipotesi di un evento patologico<br />

(neuroabduzione) si può arrivare al<strong>la</strong> confusione,<br />

al delirio, allo stupore (mancanza di attività<br />

spontanea), al coma o stato vegetativo (sindrome<br />

apallica) ma quando si usa <strong>la</strong> definizione<br />

“mutismo acinetico”, per significare coma<br />

vigile, non ci può essere espressione perchè<br />

il concetto corticale di “vigile” non è materialmente<br />

accettato.<br />

Il recentissimo capovolgimento concettuale<br />

secondo cui non è più possibile sentenziare<br />

lo stato mortale in presenza di un E.<br />

E. Gramma piatto deriva dal fatto che <strong>la</strong> morte<br />

vera non è quel<strong>la</strong> cerebrale ma quel<strong>la</strong> del tronco<br />

encefalico che è <strong>la</strong> sede di tutte le attività<br />

biologiche SETTEMBRE 2008 e vitali.<br />

Per quanto riguarda il versante del<strong>la</strong><br />

motricità finalizzata dobbiamo par<strong>la</strong>re di “neuroni<br />

minor” o visumotori o premonitori che percepiscono<br />

stimoli, essendo specifici per ogni<br />

forma di oggetto da toccare o da prendere,<br />

w w w . c a i o l a . c o m<br />

però funzionano anche con l’immaginazione e<br />

formano le mappe motorie che sono molte per<br />

ogni organo o parte del corpo.<br />

L’esempio più chiaro è quello del bambino<br />

che segna<strong>la</strong> <strong>la</strong> decisione, dopo che il cervello<br />

l’ha già fatto, indicando e toccando quello<br />

che lo colpisce e ciò dimostra che l’attività cerebrale<br />

produce il comportamento.<br />

Il suo cervello in utero si sviluppa in<br />

maniera impressionante: da zero grammi in<br />

270 giorni arriva a pesare 400 grammi (circa 1,5<br />

grammi/giorno).<br />

Nei primi 6 mesi dopo <strong>la</strong> nascita il cranio<br />

del bambino con il cervello aumentano il<br />

loro volume di circa 1 cm3 al mese mentre nei<br />

NOVEMBRE 2008<br />

secondi 6 mesi incrementano di 1/5 cm3 .<br />

Lo sviluppo cerebrale del primo anno<br />

di vita non può essere ripetuto nemmeno in tutto<br />

il resto del<strong>la</strong> vita di una persona longeva.<br />

Per quanto riguarda il valore funzionale<br />

lo sviluppo in ognuno dei primi 6 mesi del<br />

bambino è paragonabile a quello di un anno negli<br />

altri tempi del<strong>la</strong> vita e in ognuno dei secondi<br />

6 mesi è paragonabile a quello di 6 mesi dello<br />

stesso adulto.<br />

Si deduce quindi che il valore dei tempi<br />

di sviluppo neurofunzionale del primo anno di<br />

vita è fondamentale e che il bambino per crescere<br />

cerebralmente non abbisogna di partico<strong>la</strong>ri<br />

attenzioni mentre l’autocoscienza viene<br />

acquisita quando si riconosce allo specchio.<br />

Nel mondo animale solo gli scimpanzè<br />

hanno questa facoltà.<br />

Voglio infine accennare al problema<br />

del<strong>la</strong> memoria procedurale del neuroleso che<br />

F A L E G N A M E R I A<br />

ha stimoli pur asserendo di non averli.<br />

In realtà sono più veri durante il sonno<br />

perchè sono avulsi da condizionamenti di vario<br />

genere.<br />

Se poi entriamo nel<strong>la</strong> sfera specifica<br />

del videoleso scopriamo che nell’emicampo<br />

considerato cieco esiste ugualmente una visione<br />

alterata inconscia, completamente percettiva,<br />

di figure fra campo integro e campo cieco.<br />

Questo fenomeno è registrabile con<br />

l’esame dei potenziali evocati.<br />

Qui fermo il mio argomento sperando<br />

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w w w . c a i o l a . c o m<br />

“La casa dei tuoi sogni”<br />

ancora una volta di essere accettato per lo<br />

scopo e il significato di questi nostri incontri.<br />

F A L E G N A M E R I A<br />

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13


14<br />

Noi e <strong>la</strong> legge<br />

A cura di Laura Leorati, avvocato<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Guida in stato di ebrezza<br />

Le recenti modifiche in materia introducono<br />

pene progressivamente in aumento in re<strong>la</strong>zione<br />

al maggior tasso alcolemico riscontrato nonché<br />

al<strong>la</strong> pericolosità sociale del conducente.<br />

Ne derivano tre distinte fattispecie di reato,<br />

rubricate alle lettere a), b) e c) dell’articolo 186<br />

Codice del<strong>la</strong> Strada.<br />

“Chiunque guida in stato di ebbrezza è<br />

punito, ove il fatto non costituisca più<br />

grave reato:<br />

a) con l’ammenda da euro 500 a euro<br />

2000, qualora sia stato accertato un<br />

valore corrispondente ad un tasso<br />

alcolemico superiore a 0,5 e non superiore<br />

a 0,8 grammi per litro (g/l).<br />

All’accertamento del reato consegue<br />

<strong>la</strong> sanzione amministrativa accessoria<br />

del<strong>la</strong> sospensione del<strong>la</strong> patente di<br />

guida da tre a sei mesi;<br />

b) con l’ammenda da euro 800 a euro<br />

3.200 e l’arresto fino a tre mesi, qualora<br />

sia stato accertato un valore corrispondente<br />

ad un tasso alcolemico<br />

superiore a 0,8 e non superiore a 1,5<br />

grammi per litro (g/l). All’accertamento<br />

del reato consegue in ogni caso <strong>la</strong><br />

sanzione amministrativa accessoria<br />

del<strong>la</strong> sospensione del<strong>la</strong> patente di<br />

guida da sei mesi ad un anno;<br />

c) con l’ammenda da euro 1.500 a<br />

euro 6.000, l’arresto fino a sei mesi,<br />

qualora sia stato accertato un valore<br />

corrispondente ad un tasso alcolemico<br />

superiore a 1,5 grammi per litro<br />

(g/l). All’accertamento del reato consegue in<br />

ogni caso <strong>la</strong> sanzione amministrativa accessoria<br />

del<strong>la</strong> sospensione del<strong>la</strong> patente di guida da<br />

uno a due anni”.<br />

Qualora il conducente in stato di ebbrezza abbia<br />

provocato un incidente stradale, le pene sono<br />

raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo<br />

del veicolo, di proprietà del conducente, per<br />

novanta giorni.<br />

Come si evince dal sopra indicato testo normativo,<br />

all’accertamento del reato consegue<br />

<strong>la</strong> sanzione amministrativa del<strong>la</strong> sospensione<br />

del<strong>la</strong> patente di guida. Secondo le parole del<strong>la</strong><br />

suprema corte, trattasi di provvedimento preventivo<br />

ed irrogabile dal Prefetto, avente natura<br />

caute<strong>la</strong>re e provvisoria volta ad impedire che,<br />

nelle more del processo penale, il conducente<br />

arrechi reiteratamente pericolo ad altri soggetti.<br />

Avverso l’ordinanza prefettizia è ammessa<br />

opposizione al Giudice di Pace territorialmente<br />

competente entro 30 giorni dal<strong>la</strong> data del<strong>la</strong><br />

notifica per chiedere, in via principale, di sospendere<br />

l’applicazione del<strong>la</strong> sanzione di sospensione<br />

del<strong>la</strong> patente e, quindi, l’immediata<br />

restituzione del<strong>la</strong> stessa o, in subordine, <strong>la</strong> riduzione<br />

al minor tempo possibile del<strong>la</strong> durata di<br />

tale sanzione. Il ricorso in opposizione troverà<br />

verosimilmente accoglimento nel<strong>la</strong> misura in<br />

cui si riesca a dimostrare che non sussistono<br />

fondati elementi di responsabilità in ordine al<strong>la</strong><br />

lesione dell’altrui incolumità.<br />

Esemplificando, <strong>la</strong> linea difensiva sopra esposta<br />

sarà ragionevolmente sostenibile qualora<br />

sussistano obiettive condizioni quali <strong>la</strong> riconducibilità<br />

del tasso alcolemico accertato al<strong>la</strong><br />

prima fascia (superiore a 0,5 e non superiore a<br />

0,8 grammi per litro) re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> più lieve fattispecie<br />

di reato, <strong>la</strong> circostanza che il conducente<br />

non si sia reso colpevole di aver provocato<br />

un sinistro stradale o, in generale, l’assenza di<br />

accertamento in ordine a circostanze sintomatiche<br />

dello stato di ebbrezza, desumibili in partico<strong>la</strong>re<br />

dallo stato del soggetto e del<strong>la</strong> condotta<br />

di guida.


Noi e il fisco<br />

A cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Un nuovo obbligo<br />

Da poche settimane è entrato in vigore un<br />

provvedimento legis<strong>la</strong>tivo che impone ai datori<br />

di <strong>la</strong>voro di comunicare al medico competente<br />

l’elenco dei dipendenti che svolgono mansioni<br />

che potrebbero provocare incidenti in stato di<br />

tossicodipendenza, anche occasionale. Sul<strong>la</strong><br />

base di nominativi forniti verranno avviati poi gli<br />

accertamenti sanitari periodici sul<strong>la</strong> tossicodipendenza.<br />

Tale norma è stata varata per evitare che persone<br />

che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti,<br />

anche in modo occasionale, non possano svolgere<br />

mansioni che possano comportare rischi<br />

per <strong>la</strong> sicurezza, l’incolumità e <strong>la</strong> salute propria o<br />

di terzi. L’obbligo è quindi previsto, indipendentemente<br />

dalle informazioni personali di cui i datori<br />

di <strong>la</strong>voro posso essere a conoscenza, per tutti i<br />

dipendenti che svolgono ruoli inerenti attività di<br />

trasporto (ad. esempio <strong>la</strong> conduzione di mezzi<br />

di trasporto che richiedano <strong>la</strong> patente B, C, D o<br />

E) o una delle attività elencate nell’allegato I al<br />

provvedimento del 30 ottobre 2007, emesso dal<strong>la</strong><br />

Conferenza Unificata tra cui figurano ad esempio:<br />

- I conducenti, conduttori, manovratori e addetti<br />

agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o<br />

di apparecchi di sollevamento (anche i muletti),<br />

esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera<br />

a terra e di monorotaie;<br />

- gli addetti ai pannelli di controllo del movimento<br />

nel settore dei trasporti;<br />

- gli addetti al<strong>la</strong> guida di macchine di movimentazione<br />

terra e merci.<br />

Il provvedimento contemp<strong>la</strong> due distinti livelli<br />

di accertamento: il primo, interamente affidato<br />

al medico competente, e un altro, di secondo<br />

livello, a cura delle strutture competenti con<br />

compiti di approfondimento diagnostico- accertativo.<br />

Il medico competente si attiva non appena<br />

il datore di <strong>la</strong>voro gli trasmette – per iscrit-<br />

to - i nominativi dei <strong>la</strong>voratori da sottoporre ad<br />

accertamento di assenza di tossicodipendenza<br />

e di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope,<br />

anche saltuaria. Se il <strong>la</strong>voratore risulta<br />

positivo agli accertamenti di primo livello viene<br />

inviato dal medico al<strong>la</strong> struttura sanitaria competente<br />

per <strong>la</strong> visita medica; se egli rifiuta viene<br />

sospeso dalle mansioni a rischio. Si ricorda che<br />

tale circostanza non può costituire da so<strong>la</strong> motivo<br />

di licenziamento; il <strong>la</strong>voratore trovato positivo<br />

agli esami che decide di ricorrere al trattamento<br />

di riabilitazione viene sospeso, ma ha diritto al<strong>la</strong><br />

conservazione del posto di <strong>la</strong>voro. I contratti e<br />

gli accordi collettivi nazionali possono dettare<br />

regole più dettagliate, anche per <strong>la</strong> concessione<br />

dell’aspettativa.<br />

Il datore di <strong>la</strong>voro ha l’obbligo di inoltrare una<br />

nuova comunicazione al medico competente,<br />

ad ogni cambio delle mansioni di <strong>la</strong>voratori già<br />

in servizio o all’atto dell’ingresso di nuovi dipendenti.<br />

In ogni caso, tale comunicazione ha cadenza<br />

minima annuale.<br />

L’onere economico di tale nuovo obbligo è a carico<br />

del datore di <strong>la</strong>voro.<br />

E’ estremamente importante che tale obbligo<br />

venga osservato poiché per il datore di <strong>la</strong>voro<br />

che, in caso di svolgimento di una delle mansioni<br />

che comportano rischi per <strong>la</strong> salute e l sicurezza,<br />

ometta di far eseguire gli accertamenti prescritti<br />

prima dell’assunzione o quelli periodici, ovvero,<br />

in caso di accertato stato di tossicodipendenza,<br />

non faccia cessare il <strong>la</strong>voratore dallo svolgimento<br />

delle mansioni a rischio, viene punito<br />

con l’arresto da 2 a 4 mesi o con un ammenda da<br />

5.164,00 e 25.822,00 euro. Sono quindi sanzioni<br />

pesantissime.<br />

15


16<br />

Anima e cuore<br />

A cura di Sandra Tosi<br />

Per un raggio di sole che si chiama Simone<br />

Sei nato in un freddo giorno d’inverno da una<br />

donna che ti ha amato talmente tanto da donarti<br />

<strong>la</strong> vita. Poteva abortire, <strong>la</strong> legge italiana lo<br />

permette, ma ti ha fatto nascere e ti ha <strong>la</strong>sciato<br />

nel<strong>la</strong> cul<strong>la</strong> termica di un ospedale, certa che<br />

un’altra mamma e un papà ti avrebbero amato<br />

quanto lei.<br />

Tu, Simone, piccolo tesoro,<br />

non sei consapevole di<br />

quanto <strong>la</strong> tua nascita abbia<br />

rega<strong>la</strong>to a chi ti sta intorno.<br />

Ricordo, anni fa, quando ho<br />

conosciuto <strong>la</strong> tua mamma,<br />

in ospedale. Io non giovanissima,<br />

lei bel<strong>la</strong> come il<br />

sole, <strong>la</strong> vita che le sorrideva<br />

e un marito tenerissimo<br />

accanto.<br />

Un intervento e quel<strong>la</strong> diagnosi:<br />

difficilmente avrà<br />

una gravidanza…<br />

Per chi sogna una famiglia<br />

numerosa con tanti bambini,<br />

una sentenza simile<br />

sconvolge: non sei più una<br />

donna sei solo “una pancia<br />

vuota”.<br />

La prima reazione è <strong>la</strong> rabbia,<br />

i medici si sono sbagliati,<br />

poi <strong>la</strong> speranza del miracolo, tutti i mesi.<br />

E il dolore peggiore è quando ti ricoverano per<br />

accertamenti e, per mancanza di posti letto<br />

(??!) ti mettono in stanza con donne ricoverate<br />

per abortire. Stanno buttando via quello che<br />

per te sarebbe il dono più prezioso che Dio può<br />

farti e il tuo dolore si incastra stridendo con il<br />

loro…<br />

Il tempo passa e pensi a tutto l’amore che hai<br />

dentro, che cresce a dismisura quando i media<br />

danno notizie di bambini buttati nei cassonetti<br />

La Pael<strong>la</strong><br />

Menù del<strong>la</strong> casa:<br />

Antipasti di pesce<br />

Pael<strong>la</strong> al pescado<br />

Tel. 0376 818697<br />

via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN)<br />

www.ristorante<strong>la</strong>collinetta.it<br />

dell’immondizia, orfani, affamati o sfruttati.<br />

Io e <strong>la</strong> tua mamma abbiamo condiviso tutto<br />

questo e anche altro…<br />

Posso dire con un pizzico d’orgoglio che anche<br />

le mie esperienze, non tutte negative, hanno<br />

contribuito a portare papà e mamma fino a te,<br />

con l’iter burocratico per l’adozione.<br />

Loro hanno avuto <strong>la</strong> fortuna<br />

di trovare, fin dall’inizio,<br />

operatori stupendi che li<br />

hanno aiutati a crescere,<br />

capire, accettare. E io che<br />

li conoscevo bene, non<br />

avevo dubbi sull’esito finale:<br />

erano meravigliosi<br />

già prima di iniziare questa<br />

“gestazione”. E il tuo<br />

papà non accarezzava il<br />

pancione del<strong>la</strong> tua mamma<br />

perché era una “gravidanza”<br />

diversa <strong>la</strong> loro e<br />

molto più sofferta. Tu non<br />

eri nel<strong>la</strong> pancia, eri nel<br />

cuore, che diventava sempre<br />

più grande, ogni giorno<br />

che passava. E quando<br />

è arrivata <strong>la</strong> telefonata dal<br />

Tribunale dei Minori quel<br />

grande cuore si è aperto e<br />

sei arrivato tu.<br />

Ricordo le parole del tuo papà quando ti ha cul<strong>la</strong>to<br />

<strong>la</strong> prima volta: al<strong>la</strong> vita non posso chiedere<br />

di più! E qui mi fermo perché tu, come un raggio<br />

di sole, sei riuscito a cancel<strong>la</strong>re ricordi troppo<br />

dolorosi, che riemergono ogni tanto, annebbiati.<br />

Di W. Goethe ti regalo: “La felicità non va considerata<br />

una gioia passeggera, è invece una<br />

forza segreta che agisce lungo tutta una vita”.<br />

E-mail: sandratosi@gmail.com


L’Acquario di Genova<br />

Questa è <strong>la</strong> meta che <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse del “41” ha scelto per l’annuale gita organizzata dal<br />

Centro Culturale San Lorenzo in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Pro Loco.<br />

Una giornata splendida. Pullman al completo e<br />

alle 6 pronti per l’escursione verso il misterioso<br />

mondo che da oltre dieci anni è dedicato al<strong>la</strong><br />

vita nel mare.<br />

Un po’ di storia. L’Acquario di Genova è stato<br />

costruito in occasione di Expo ’92, celebrazione<br />

del quinto centenario del<strong>la</strong> scoperta del Nuovo<br />

Mondo da parte di Cristoforo Colombo, con l’intenzione<br />

di ristrutturare e valorizzare un’area,<br />

piena di storia e tradizioni, situata nel cuore del<br />

centro storico di Genova: il Porto Antico. Il progetto<br />

dell’area e dell’Acquario è dell’architetto<br />

genovese Renzo Piano, che ha voluto realizzare<br />

un’opera che diventasse parte integrante del<strong>la</strong><br />

città, abbattendo i muri di delimitazione che per<br />

anni hanno tenuto i genovesi lontani dai moli.<br />

Dall’estate del ‘98, l’Acquario di Genova si è arricchito<br />

con il rinnovamento di tutto il percorso<br />

e l’arrivo del<strong>la</strong> Grande Nave Blu, una vera nave<br />

con 2.500 metri quadrati di esposizione.<br />

Il tema dominante, <strong>la</strong> biodiversità, è sviluppato<br />

attraverso <strong>la</strong> riproduzione di ambienti e l’esposizione<br />

di animali tipici del Madagascar, scelto<br />

come paese simbolo per <strong>la</strong> ricchezza delle specie<br />

che in esso vivono.<br />

Con 1.300.000 visitatori annui, si colloca tra le<br />

principali mete turistico-culturali in Italia.<br />

L’Acquario consta di 70 vasche che riproducono<br />

ambienti marini, <strong>la</strong>custri e terrestri. Sono<br />

circa 800<br />

le specie ospitate, con oltre 10.000 esemp<strong>la</strong>ri<br />

tra pesci, rettili, anfibi, mammiferi, uccelli ed<br />

invertebrati.<br />

Al termine del<strong>la</strong> visita, con gli occhi ancora pie-<br />

ni delle meraviglie appena viste e con il desiderio<br />

di tornare per una visita più approfondita.<br />

Dopo un pranzo, rigorosamente a base di pesce,<br />

si è potuto visitare il “Galeone Neptune”<br />

che era servito per il film “I pirati”, e <strong>la</strong> Genova<br />

vecchia che si affaccia sul porto con i suoi caratteristici<br />

vicoli.<br />

Oriano Parmeggiani, con il suo pullman e <strong>la</strong> sua<br />

disponibilità, è stato uno squisito anfitrione e ci<br />

ha offerto un’abbondante co<strong>la</strong>zione e una gustosa<br />

cena al ritorno.<br />

Filippo Cerini<br />

Nelle foto:<br />

Un “corallo molle”<br />

e una splendida “medusa”,<br />

fotografati durante <strong>la</strong> visita<br />

17


18<br />

Finocchio alle noci<br />

a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Ricetta per 4 persone<br />

Ingredienti<br />

Ingredienti<br />

4 finocchi grossi<br />

100 g di fontina<br />

100 g di parmigiano grattugiato<br />

30 g di burro<br />

12 gherigli di noce<br />

10 g di farina integrale<br />

noce moscata<br />

sale e pepe<br />

Preparazione<br />

Mondate i finocchi, <strong>la</strong>vateli, affettateli a spicchi<br />

e fateli lessare in acqua sa<strong>la</strong>ta per 15 minuti<br />

circa.<br />

A fine cottura sgoccio<strong>la</strong>teli molto bene e asciugateli<br />

tamponandoli con carta da cucina.<br />

Disponeteli in una pirofi<strong>la</strong> imburrata e spolverizzata<br />

con <strong>la</strong> farina.<br />

Tagliate a dadini <strong>la</strong> fontina; tritate finemente i<br />

gherigli di noce.<br />

Distribuite uniformemente sui finocchi <strong>la</strong> fontina,<br />

il trito di noci, una grattata di noce moscata<br />

e il parmigiano grattugiato; insaporite infine con<br />

un pizzico di sale e una “macinata” di pepe.<br />

Completate cospargendo con qualche fiocchetto<br />

di burro e cuocete i finocchi nel forno<br />

già caldo a 180 °C per 15 minuti finché saranno<br />

gratinati e si formerà una crosticina dorata.<br />

Servite subito.<br />

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19


20<br />

La Camorra<br />

di Martina Grandelli<br />

“Te devi capì che <strong>la</strong> camorra nun ce stà!” Antonio,<br />

pugliese.<br />

Negli ultimi mesi si è par<strong>la</strong>to molto di Roberto<br />

Saviano e del suo libro “Gomorra” che denuncia<br />

le organizzazioni camorriste e i loro traffici<br />

internazionali. E <strong>la</strong> gente si meraviglia. Si chiede<br />

come sia possibile tutto ciò e mette in dubbio<br />

le parole di Saviano. Ipocrisia. Ipocrisia di<br />

chi fa finta di non vedere e di chi vive in una<br />

campana di vetro. La camorra è sempre esistita.<br />

Fin dal<strong>la</strong> nascita dell’Italia come nazione,<br />

c’è sempre stato chi ha <strong>la</strong>vorato per queste<br />

organizzazioni, sebbene ancora non avessero<br />

il nome di Camorra.<br />

Le violenze sono pesanti, quasi da togliere il<br />

respiro: ricatti, pressioni, minacce; poi ci sono<br />

anche le morti, quelle scomode, taciute per<br />

paura. È <strong>la</strong> paura a nutrire i camorristi e a renderli<br />

forti.<br />

Ieri, mi ha colpito un fatto di cronaca nera al<br />

telegiornale: un uomo che aveva coinvolto tutta<br />

<strong>la</strong> famiglia in un traffico illegale di droga. Dalle<br />

immagini si vedeva il nipote di circa otto anni<br />

che, affacciandosi al<strong>la</strong> finestra al piano terreno<br />

dell’abitazione, porgeva velocemente <strong>la</strong> droga<br />

ad un acquirente, arrivato in moto. In un attimo<br />

hanno trabal<strong>la</strong>to i miei ideali di “famiglia” e si è<br />

figurata in me l’idea di “c<strong>la</strong>n”. Per chi ha letto il<br />

libro “Gomorra” o ha visto il film, è facile ricordare<br />

le scene girate a Scampia e Castelvolturno,<br />

in abitazioni dalle piccole squallide stanze,<br />

dove il c<strong>la</strong>n si riunisce (uso il presente, perché<br />

questa è una dura realtà) ad escogitare piani<br />

ed ad organizzare traffici e ricatti. Immagino il<br />

fumo nelle stanze, delle banconote appoggiate<br />

su di un anonimo tavolo in legno e le armi,<br />

dai coltelli ai ka<strong>la</strong>shnikov, in mano anche ai più<br />

piccoli.<br />

Nelle zone del sud Italia dove <strong>la</strong> camorra è realtà<br />

viva, i bambini non esistono: crescono troppo<br />

in fretta, passando dai giocattoli a questioni<br />

più grandi di loro. Si ispirano a falsi modelli<br />

con auto costose e soldi in tasca: i camorristi<br />

sanno come comprare i giovani e questi ultimi<br />

sono disposti a vendere l’anima per il denaro,<br />

<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>rità ed il “rispetto” dei loro coetanei.<br />

Diventare grandi non è facile, gli “eroi” cui far<br />

riferimento o sono negativi o del tutto nulli, e<br />

gli appigli di salvezza per uscire da questi c<strong>la</strong>n<br />

diventano sempre più radi. La risalita è un continuo<br />

scivo<strong>la</strong>re su una parete di vetro. Manca<br />

<strong>la</strong> volontà, e soprattutto il saper comprendere<br />

cosa è giusto: capire che non si può bruciare<br />

il negozio di un commerciante che non paga<br />

il pizzo, né uccidere il fratello di un uomo che<br />

ha denunciato le violenze subite. Sembra una<br />

realtà lontana da noi, eppure questi fatti, all’ordine<br />

del giorno, risuonano come “normali” nelle<br />

teste dei giovani pugliesi. E ora non si vuole<br />

fare di tutta l’erba un fascio, solo spiegare che<br />

molti non afferrano a fondo <strong>la</strong> gravità delle loro<br />

azioni: <strong>la</strong>sciano presto <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, impugnano le<br />

armi e vengono iniziati a questa “carriera”.<br />

Nonostante le forze dell’ordine cerchino di<br />

contrastare questo fenomeno, <strong>la</strong> situazione è<br />

grave e l’organizzazione ramificata ed internazionale.<br />

Non per niente ora Saviano non vive<br />

più: è costretto a girare con <strong>la</strong> guardie del corpo<br />

a cui fa rischiare <strong>la</strong> vita continuamente.<br />

È davvero inutile spiegare perché egli ora cerchi<br />

tranquillità all’estero, lontano, almeno in<br />

parte, dagli uomini che l’hanno minacciato di<br />

morte e dai giornali che gridano continuamente<br />

il suo nome.<br />

Saviano è diventato uno spettro che si trascina<br />

di convegno in convegno, lontano dal<strong>la</strong><br />

famiglia e più ancora dal pensar di crearsene<br />

una. Amici, ex compagni di scuo<strong>la</strong>, parenti, tutti<br />

cancel<strong>la</strong>ti. Questo il prezzo del<strong>la</strong> verità.<br />

Molti politici hanno detto “L’Italia è con lui”,<br />

ma chi davvero, tra di noi, avrebbe avuto tale<br />

coraggio? Questi sono gli eroi da cui prendere<br />

esempio, altro che veline e calciatori!<br />

I camorristi continueranno a dettar legge finche<br />

esisterà <strong>la</strong> paura, il terrore di dire <strong>la</strong> verità,<br />

di ribel<strong>la</strong>rsi. È vero sì che l’ultimo pugliese che<br />

ha avuto il coraggio di denunciare un c<strong>la</strong>n si<br />

è trovato <strong>la</strong> fabbrica bruciata e ora non ha più<br />

niente se non <strong>la</strong> sua forza di volontà e <strong>la</strong> sua<br />

voglia di giustizia, ma quando diremo basta ai<br />

camorristi? Quando decideremo di non essere<br />

più pecore, ma leoni?<br />

La paura può avere fine?<br />

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Games area<br />

a cura di Davide Truzzi<br />

I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale<br />

Le grandi uscite invernali<br />

Propongo, al lettore, le grandi uscite videoludiche di questo ricchissimo inverno<br />

2008, specificandone <strong>la</strong> data e <strong>la</strong> piattaforma di appartenenza.<br />

31 Ottobre 2008<br />

- Fallout 3, disponibile per Xbox 360, Ps3, PC.<br />

7 Novembre 2008,<br />

- Gears of war 2, disponibile per Xbox 360.<br />

- Little Big P<strong>la</strong>net, Disponibile per Ps3.<br />

11 Novembre 2008,<br />

- Call of Duty: World at War, disponibile<br />

per tutte le piattaforme.<br />

14 Novembre 2008,<br />

- Naruto: The Broken Bond, disponibile<br />

per Xbox 360.<br />

- Spiderman: Il regno delle ombre, disponibile<br />

per tutte le piattaforme.<br />

- Mirror’s Edge, Disponibile per Xbox 360, Ps3.<br />

20 Novembre 2008,<br />

- The Last Remnant, Disponibile per Xbox 360.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

21 Novembre 2008,<br />

- Need for Speed: Undercover, Disponibile<br />

per Xbox 360.<br />

- Left 4 Dead, Disponibile per Xbox 360.<br />

28 Novembre 2008,<br />

- Resistance 2, Disponibile per Ps3.<br />

- LocoRoco 2, Disponibile per Psp.<br />

5 Dicembre 2008,<br />

- Prince of Persia, Disponibile per Xbox<br />

360, Ps3, PC.<br />

- Damnation, Disponibile per Xbox 360,<br />

Ps3, Pc.<br />

15 Dicembre 2008,<br />

- Rock Band 2, Disponibile per Xbox<br />

360, Ps3.<br />

<br />

<br />

<br />

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21


22<br />

Psicologia<br />

a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

La paura dell’Altro<br />

Negli ultimi anni assistiamo sempre più frequentemente<br />

al popo<strong>la</strong>rsi delle nostre città da parte<br />

di immigranti da Paesi stranieri, cosa che peraltro<br />

il nostro Paese ha fatto fino a non molti decenni<br />

fa nei confronti di altri Paesi considerati<br />

più ricchi. Questa migrazione di massa, non solo<br />

nelle città, ma anche nei nostri paesini, potrebbe<br />

essere considerata un’opportunità di scambio e<br />

di crescita, di condivisione, di conoscenza; basti<br />

pensare all’esempio londinese, in cui le varie<br />

razze e culture convivono serenamente.<br />

Tuttavia, nel nostro Paese si sta verificando<br />

sempre più facilmente quel<strong>la</strong> che può essere<br />

definita “<strong>la</strong> paura dell’Altro”, il timore del diverso,<br />

tanto da sentire sempre più frequentemente<br />

persone dire che non vogliono più uscire da sole<br />

di sera perché si sentono minacciate dalle persone<br />

di diversa etnia che frequentano le nostre<br />

strade in tarda serata.<br />

Ma da cosa viene questa paura? Indubbiamente<br />

le abitudini, i credo religiosi e quindi le condotte<br />

comportamentali che si adottano, i valori, le lingue<br />

così differenti tra loro pongono a volte dei<br />

limiti che possono sembrare inconciliabili con i<br />

nostri, ma non è solo tutto questo che porta al<strong>la</strong><br />

paura.<br />

Piuttosto, <strong>la</strong> paura viene concepita, si insinua<br />

nell’homo italicus a partire dalle informazioni<br />

che ad esso arrivano quotidianamente; quante<br />

volte succede di sentire un telegiornale dire<br />

“albanese uccide <strong>la</strong> moglie” o “marocchino travolge<br />

sul<strong>la</strong> strada un anziano” e così via? Come<br />

mai succede di rado di sentir dire “italiano spara<br />

a connazionale”? Perché <strong>la</strong> provenienza di una<br />

persona che commette un misfatto è importante<br />

solo se questa non è italiana? In fin dei conti,<br />

molti dei crimini commessi in Italia vengono<br />

svolti da italiani!<br />

Il risultato di questa “manovra” d’informazione è<br />

un legame nell’inconscio collettivo che unisce il<br />

non-italiano al crimine, pertanto tutti coloro che<br />

non sono nati in Italia saranno sicuramente persone<br />

che commetteranno crimini o, comunque,<br />

di cui non ci si può fidare. In qualche modo succede<br />

che si faccia di tutta l’erba un fascio.<br />

Con queste righe non si vuole negare che esistano<br />

persone di provenienza straniera che<br />

commettono reati, ma si vorrebbe precisare che<br />

ne esistono altrettante, se non di più, sul nostro<br />

territorio, che svolgono gli stessi crimini e sono<br />

italiani al cento per cento.<br />

Succede poi che questa erronea generalizzazione<br />

inconscia trovi supporto, considerato tangibile,<br />

nel momento in cui gli immigrati <strong>la</strong>vorano al<br />

posto degli italiani, comprano le loro case, i loro<br />

figli vanno nelle nostre scuole non pagando ciò<br />

che un italiano paga facendo i salti mortali…in<br />

qualche modo “rubano il territorio e <strong>la</strong> vita che<br />

di diritto è dell’italiano”. Cerchiamo però di fare<br />

una considerazione: se tutto questo succede,<br />

dipende forse dal fatto che il nostro Stato arriva<br />

a permettere questo, non perché “lo straniero<br />

cattivo” lo prende a forza! Non è compito di una<br />

psicologa analizzare politicamente l’argomento,<br />

ma si vuole in questa sede far riflettere sul fatto<br />

che se una re<strong>la</strong>zione (italiano-straniero) non<br />

funziona, <strong>la</strong> colpa è di entrambe le parti che si<br />

re<strong>la</strong>zionano e di tutto ciò che nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione entra<br />

a farne parte (illusioni, false credenze, generalizzazioni,<br />

Stato poco protettivo e chi più ne ha<br />

più ne metta). A voi <strong>la</strong> scelta di potervi sentire<br />

non minacciati


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Bimbi nati nel 2008<br />

Come è tradizione, nel primo numero dell’anno, “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” pubblica le fotografie dei<br />

bimbi nati nell’anno precedente, il 2008. I genitori che desiderano aderire all’iniziativa<br />

aperta, oltre che ai guidizzolesi, a tutti coloro che ricevono “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” e che sono in<br />

qualche modo legati al nostro paese.<br />

Le foto devono essere consegnate entro<br />

il 10 gennaio 2009 presso:<br />

- Sede del<strong>la</strong> Redazione:<br />

via Virgilio, 25 tel. 348 3115232<br />

e-mail: redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />

- Municipio:<br />

UIfficio Anagrafe sig.re Marianna Conchieri<br />

e Laura Trevini<br />

- Foto & Video di Bottoli e Bertani,<br />

via IV Novembre, 2 - 0376 840112<br />

Presso lo studio fotografico Bottoli & Bertani,<br />

è possibile eseguire gratuitamente <strong>la</strong> foto da<br />

pubblicare.<br />

23


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Poesia alle montagne<br />

Quanto sono grandi e luminosi il cuore e <strong>la</strong> mente dei bimbi! I loro occhi incantati trasfigurano <strong>la</strong><br />

realtà, <strong>la</strong> superano, <strong>la</strong> ricreano e ce <strong>la</strong> restituiscono “trasognata”. Tale è il poeta.<br />

Così è del tutto “normale” per gli occhi estatici di Irene vedere l’imponenza dei giganti di roccia<br />

che, toccando il cielo, si stagliano nell’azzurro; e sono vivi per il verde dei pini, mentre il selvatico<br />

sottobosco li rende fieri e superbi.<br />

Sono anche chiacchierini per il gorgoglìo dei ruscelli e minacciosi per l’impeto dei torrenti. E<br />

intriganti per l’intricato <strong>la</strong>birinto di felici sentieri d’incontri e di scoperte.<br />

Né possono mancare al quadro vibrante e multicolore tocchi di pennello per abbracciare, come<br />

nell’arcobaleno, luci ed ombre. Tale è il pittore.<br />

Filippo Cerini<br />

o<br />

Poesia alle montagne<br />

Oh montagne regnate dai pini<br />

<strong>la</strong> natura rappresentate.<br />

Oh montagne fatte di roccia<br />

l’imponenza voi siete.<br />

Oh montagne popo<strong>la</strong>te di ‘‘selvatico’’<br />

nel<strong>la</strong> fierezza vi ergete.<br />

Oh montagne che toccate il cielo<br />

stampate nell’azzurro vi presentate.<br />

Oh montagne solcate dai fiumi<br />

sono <strong>la</strong> potenza che vi accompagna.<br />

Oh montagne di luci e ombre schizzate<br />

un arcobaleno voi sembrate.<br />

Oh montagne di sentieri un <strong>la</strong>birinto<br />

sono <strong>la</strong> felicità che donate.<br />

Poesia di: Irene Biancardi (anni 10) Valle Dorizzo Maggio 2008<br />

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Frutta di stagione: Kiwi<br />

Vengono coltivati a pergo<strong>la</strong>to robusto, perché i frutti pesano. D’estate il fogliame,<br />

folto e rigoglioso, crea una piacevole frescura, mentre d’inverno, dopo <strong>la</strong> caduta<br />

delle foglie, restano i frutti appesi sui tralci spogli: uno spettacolo a vedersi!<br />

Possono anche essere raccolti a novembre e conservati in casa, al riparo dal<strong>la</strong><br />

luce, fino al<strong>la</strong> primavera.<br />

Felice Poletti dopo aver mostrato, con orgoglio,<br />

<strong>la</strong> sua “piantagione” racconta <strong>la</strong> sua passione, il<br />

suo hobby:” vivo in campagna e ho sempre coltivato<br />

frutta: di ogni specie, con tante varietà, con<br />

produzione abbondante (per <strong>la</strong> famiglia), in modo<br />

da raccoglierne tutti i mesi dell’anno. Mi sono cimentato<br />

con successo anche nel<strong>la</strong> coltivazione<br />

del Kiwi (a livello commerciale). Possiedo diverse<br />

piante femminili e maschili: da tempo raccolgo<br />

diversi quintali di frutti ogni anno”. La tangibile<br />

soddisfazione del signor Poletti per i suoi kiwi ci<br />

ha incuriosito tanto, desiderando così conoscere<br />

vita, morte e miracoli del kiwi. E siamo rimasti soddisfatti!<br />

Il kiwi (Actinidia chinensis) è una pianta<br />

originaria del<strong>la</strong> Cina (nota con il nome yang-tao).<br />

Il nome kiwi è stato dato al<strong>la</strong> pianta in Nuova Ze<strong>la</strong>nda<br />

(dal nome dell’uccello che rappresenta il<br />

simbolo di questa nazione); è proprio in Nuova Ze<strong>la</strong>nda<br />

che ebbe inizio <strong>la</strong> coltivazione intensiva dei<br />

kiwi, che poi si è diffusa in molte altre nazioni. Attualmente<br />

l’Italia è il maggior produttore mondiale<br />

di kiwi (300.000 tonnel<strong>la</strong>te su 800.000 globali).<br />

Il kiwi nostrano è reperibile sul mercato da novembre<br />

a giugno.<br />

I kiwi vengono soprattutto consumati freschi, ma<br />

possono anche essere utilizzati per <strong>la</strong> preparazione<br />

di conserve, macedonie, marmel<strong>la</strong>te, sciroppi<br />

e succhi.<br />

Viene chiamato il frutto del<strong>la</strong> salute, forse per le<br />

Principali componenti<br />

per 100 g di kiwi<br />

Acqua<br />

Proteine<br />

Lipidi<br />

Sodio<br />

Potassio<br />

Ferro<br />

Calcio<br />

Fosforo<br />

Vitamina C<br />

g<br />

g<br />

g<br />

mg<br />

mg<br />

mg<br />

mg<br />

mg<br />

mg<br />

84,6<br />

1,2<br />

0,6<br />

5<br />

400<br />

0,5<br />

25<br />

70<br />

85<br />

sue notevoli proprietà benefiche: infatti è un concentrato<br />

di nutrienti di alto valore biologico. Dal<br />

punto di vista nutrizionale vanta una quantità di<br />

vitamina C superiore a quel<strong>la</strong> degli agrumi. Infatti<br />

nel kiwi ci sono 85 mg di vitamina C ogni 100 g,<br />

mentre in arance, limoni e pompelmi <strong>la</strong> quantità<br />

varia fra i 50 e i 60 mg. I kiwi vengono solitamente<br />

venduti acerbi, per una migliore conservazione,<br />

per cui vanno fatti maturare dopo l’acquisto, attendendo<br />

qualche giorno prima di consumarli.<br />

Filippo Cerini<br />

25


26<br />

Festa a Birbesi<br />

E’ tradizione seco<strong>la</strong>re che nel<strong>la</strong> Parrocchia di<br />

Birbesi, <strong>la</strong> seconda domenica di ottobre, venga<br />

festeggiata <strong>la</strong> Madonna del Santo Rosario.<br />

Da quanto si conosce attraverso i documenti,<br />

esisteva, nel XVIII secolo, una Compagnia del<br />

Santo Rosario che curava l’aspetto devozionale<br />

ed era dotata di proprie rendite e che aveva<br />

contribuito all’erezione dell’omonimo altare, risalente<br />

all’anno 1749.<br />

Grandi e intensi erano gli onori tributati al<strong>la</strong><br />

Madonna nel<strong>la</strong> sua festa e tra questi una processione<br />

che si snodava per le vie del paese.<br />

La tradizione è continuata nel corso dei secoli<br />

tanto da arrivare fino a noi. Quest’anno, poi,<br />

Birbesi ha vissuto un momento partico<strong>la</strong>rmente<br />

intenso, in quanto vi è stata <strong>la</strong> presenza alle<br />

celebrazioni del vescovo emerito di Mantova<br />

mons. Egidio Caporello.<br />

La sagra del<strong>la</strong> Madonna del Rosario è stata<br />

spiritualmente preparata durante <strong>la</strong> settimana<br />

con <strong>la</strong> recita del Santo Rosario in chiesa, al<strong>la</strong><br />

quale ha partecipato un buon numero di fedeli.<br />

Domenica 12 ottobre, poi, vi è stata <strong>la</strong> sentita<br />

e affol<strong>la</strong>ta Messa, solennizzata dai canti del<strong>la</strong><br />

locale corale parrocchiale, a cui è seguita <strong>la</strong><br />

processione.<br />

Il tutto è stato concluso da un rinferesco in oratorio.<br />

E’ <strong>la</strong> seconda volta che un vescovo guida una<br />

processione a Birbesi: il primo fu mons. Do-<br />

cronaca<br />

menico Menna nell’anno 1934 (in quel caso<br />

fu portato il simu<strong>la</strong>cro del Sacro Cuore) ed<br />

ora mons. Caporello, il quale ha ricordato che<br />

nello stesso giorno, ma di ventidue anni fa, ad<br />

un mese dal suo ingresso in Diocesi, era già<br />

a Birbesi a celebrare <strong>la</strong> Santa Messa, in occasione<br />

dell’inaugurazione dei restauri del<strong>la</strong><br />

chiesa parrocchiale. Ad accoglierlo, allora, trovò<br />

quattro sacerdoti: il parroco di Birbesi don<br />

Sergio Malvardi, don Umberto Bordini di Vasto,<br />

don Cassio Marcomini di Castelgrimaldo e don<br />

Pietro Pe<strong>la</strong>ti, nativo di Birbesi; tutti e quattro<br />

sono scomparsi e nessuna delle tre parrocchie<br />

da loro rette ha un parroco residente; segno<br />

evidente del<strong>la</strong> rivoluzione diocesana di questi<br />

anni. La chiesa di Birbesi, infatti, è officiata da<br />

quattro anni dal parroco di Cereta, don Renato<br />

Beduschi, che ha fatto gli onori di casa.<br />

Nel 1999 c’era stata <strong>la</strong> presenza del vescovo<br />

ausiliare di Brescia, mons. Olmi, che aveva incoronato<br />

<strong>la</strong> nuova statua del<strong>la</strong> Madonna, commissionata<br />

allo scultore di Ortisei Ferdinand<br />

Prinoth dall’allora parroco don Dario Ge<strong>la</strong>ti.<br />

L’attuale è <strong>la</strong> terza statua ad occupare <strong>la</strong> nicchia<br />

dell’altare. La prima era un manichino<br />

rivestito con abiti di stoffa. Venne sostituita<br />

agli inizi del ventesimo secolo con l’immagine<br />

dell’Immaco<strong>la</strong>ta, fino al 1999.<br />

Di fatto, delle tante processioni del passato,<br />

questa è ormai l’unica che sussiste; è forse per<br />

questo che molti, e non so<strong>la</strong>mente di Birbesi,<br />

partecipano sempre numerosi.<br />

Notte Celeste: II edizione<br />

Il 12 Dicembre 2008 si svolgerà a Guidizzolo <strong>la</strong><br />

2ª edizione del<strong>la</strong> “Notte Celeste” organizzata<br />

dal Laboratorio Artistico dell’Oratorio Parrocchiale.<br />

L’idea, nata lo scorso anno nell’ambito di un<br />

progetto più ampio di “pastorale di strada”,<br />

vuole portare <strong>la</strong> proposta dell’Oratorio fuori dai<br />

soliti schemi, ma soprattutto fuori dagli ambienti<br />

“canonici” per usare come luogo d’incontro<br />

<strong>la</strong> strada.<br />

Quest’anno il tema sarà: LA NOTTE, con tutte<br />

le sue ombre e luci, con le contraddizioni e le<br />

paure che si porta dietro. LA NOTTE, come momento<br />

di riflessione e di bellezza, di rumore e


di silenzio.<br />

La formu<strong>la</strong> del<strong>la</strong> serata è <strong>la</strong> stessa dell’edizione<br />

2007, vale a dire: prima parte in Teatro,<br />

quest’anno, con un Concerto Rock del gruppo<br />

MIRADAVAGA ,“impastato” con testimonianze<br />

significative di ospiti “interessanti”.<br />

Dopo una ricreazione a base di ciocco<strong>la</strong>ta calda<br />

e dolci, <strong>la</strong> seconda parte del<strong>la</strong> serata, continuerà<br />

in una sa<strong>la</strong> attigua al cortile del Comune,<br />

dove ci sarà <strong>la</strong> possibilità, da parte dei ragazzi,<br />

di esprimersi in prima persona sul tema che abbiamo<br />

proposto, nel<strong>la</strong> forma e nei modi a loro<br />

più congeniali. Seguirà un momento di riflessione<br />

guidata, con letture, danza e musica; per<br />

finire con <strong>la</strong> celebrazione del<strong>la</strong> S.Messa intorno<br />

alle 03 del mattino.<br />

Non è stato facile mettere mano al<strong>la</strong> formu<strong>la</strong><br />

delle “NOTTI BIANCHE” ormai così consolidata<br />

in ogni situazione e luogo, come momento di<br />

allegria ed evasione. Ci piaceva l’idea di proporre<br />

un momento notturno che toccasse le<br />

corde dell’animo umano nel divertimento senza<br />

“additivi”, nello “stare svegli” senza “pozioni<br />

magiche”, nel piacere di comunicare con <strong>la</strong><br />

paro<strong>la</strong> guardandosi negli occhi e non solo con<br />

sms guardando una tastiera. Anche <strong>la</strong> scelta<br />

del periodo pre-Natalizio non è un caso. Rinascere<br />

sul serio, cambiare vita o solo <strong>la</strong> prospettiva<br />

su noi stessi e sugli altri, mette a dura prova<br />

le nostre coscienze e allora lo devi volere a tutti<br />

i costi, ti devi scomodare! C’è disagio nel freddo<br />

dell’inverno, tanto che uscire di casa non è<br />

invogliante, ma un viaggio dentro se stessi, anche<br />

se breve, val bene un po’ di brividi!<br />

Alternativamente<br />

Nel contesto di un percorso amministrativo attento<br />

alle problematiche ambientali, si colloca<br />

<strong>la</strong> Seconda Rassegna di Soluzioni Tecnologiche<br />

Ecosostenibili “Alternativamente”, tenutasi a<br />

Medole dal 3 al 5 ottobre. L’iniziativa, promossa<br />

dall’Amministrazione Comunale e coordinata<br />

dall’Assessore all’Ambiente Sabrina Salvadori,<br />

in col<strong>la</strong>borazione con numerose associazioni<br />

del territorio attente al<strong>la</strong> tematica dello sviluppo<br />

ecosostenibile, è stata patrocinata dal<br />

Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia e<br />

Provincia di Mantova.<br />

cronaca<br />

L’importanza dell’evento è stata sottolineata<br />

dal<strong>la</strong> presenza qualificante di rappresentanti<br />

politici, nazionali e regionali.<br />

La Rassegna di Soluzioni Tecnologiche Ecosostenibili<br />

si è aperta venerdì 3 ottobre con<br />

l’inaugurazione del nuovo impianto fotovoltaico<br />

realizzato dal Comune, instal<strong>la</strong>to sul tetto del<strong>la</strong><br />

palestra delle scuole medie. Con questa scelta,<br />

l’Amministrazione Comunale ha reso concreto<br />

e visibile a tutti i cittadini che è possibile produrre<br />

energia elettrica dal sole, senza dover<br />

dipendere dai combustibili fossili. Un pannello<br />

visualizzatore applicato al<strong>la</strong> facciata del<strong>la</strong> palestra<br />

informa in tempo reale i cittadini sul quantitativo<br />

di energia prodotta, riducendo così <strong>la</strong><br />

quantità di CO2 immessa nell’atmosfera.<br />

“Alternativamente” è stata luogo di confronto<br />

e di pubblicità di soluzioni tecnologiche compatibili<br />

con lo sviluppo economico del paese,<br />

nel rispetto dell’ambiente, proposte da molte<br />

aziende del settore. Bioedilizia, automobili a<br />

gas, bici e motorini elettrici, motori a olio vegetale,<br />

raccolta differenziata dei rifiuti sono solo<br />

alcuni dei temi affrontati dal<strong>la</strong> Rassegna, che<br />

si inserisce armoniosamente in un progetto<br />

complessivo del territorio, <strong>la</strong> cui peculiarità è<br />

l’attenzione al<strong>la</strong> qualità ambientale ai fini del<strong>la</strong><br />

ricettività turistica.<br />

27


28<br />

L’alpino Pietro Bertazzo<br />

Lo scorso 28 settembre, presenti le delegazioni<br />

alpine di Guidizzolo e del<strong>la</strong> vicentina Pianezze,<br />

è stato ricordato l’alpino Pietro Bertazzo, c<strong>la</strong>sse<br />

1914 scomparso nel 1999, da sempre molto<br />

legato al corpo degli alpini che servì in divisa,<br />

ed ai suoi commilitoni vicentini come lui che<br />

era nativo di Marostica. Presenti il sindaco di<br />

Guidizzolo Graziano Pelizzaro e quello di Pianezze<br />

Gaetano Rizzo, le due delegazioni alpine,<br />

guidate rispettivamente dai presidenti Virgilio<br />

Bignotti e Guido Bressan hanno deposto una<br />

corona di fiori al<strong>la</strong> tomba di Pietro Bertazzo. E’<br />

seguita <strong>la</strong> celebrazione del<strong>la</strong> Santa Messa officiata<br />

da padre Bruno Rapis presso <strong>la</strong> chiesetta<br />

del<strong>la</strong> frazione cavrianese di San Giacomo dove<br />

Francesco Bertazzo, visibilmente commosso,<br />

ha ringraziato per il calore dimostrato. Durante<br />

il pranzo, offerto dal<strong>la</strong> famiglia Bertazzo, c’è<br />

stato lo scambio di doni tra le due civiche amministrazioni<br />

e tra le sezioni alpine presenti.<br />

Intimità vio<strong>la</strong>ta<br />

Sono tanti, troppi, gli episodi di violenza contro<br />

le donne. La vio<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> loro intimità fatta<br />

di soprusi, violenze fisiche, sessuali o psicologiche,<br />

svalorizzazione, eccesso di controllo,<br />

iso<strong>la</strong>mento, intimidazioni, dipendenza economica.<br />

Tra i 6 ed i 7 milioni le donne colpite in<br />

cronaca<br />

un’età che va dai 16 ai 70 anni. E spesso, anche<br />

qui troppo, avviene tra le mura domestiche,<br />

all’interno di quel<strong>la</strong> famiglia che al contrario<br />

dovrebbe essere il luogo più sicuro del mondo.<br />

E le conseguenze, soprattutto quelle psicologiche,<br />

possono essere devastanti. Ne ha par<strong>la</strong>to<br />

lo scorso 24 ottobre il prof. Roberto Cadonati,<br />

psicologo e psicoterapeuta, professore presso<br />

l’Università di Siena e <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di Optometria<br />

di Mi<strong>la</strong>no. L’occasione era una serata promossa<br />

da Gruppo Volontari e Pro-Loco con l’Associazione<br />

Donne Padane ed il Comune nell’ambito<br />

del mese dedicato al<strong>la</strong> sicurezza. Dopo il<br />

saluto del presidente del GVG Emanuele Pa<strong>la</strong>giano,<br />

del Sindaco Graziano Pelizzaro e del<strong>la</strong><br />

sen. Irene Aderenti presidente provinciale del<strong>la</strong><br />

Donne Padane, davanti ad un folto pubblico<br />

principalmente femminile il re<strong>la</strong>tore ha iniziato<br />

<strong>la</strong> sua seguitissima re<strong>la</strong>zione. Corredata all’inizio<br />

di indicazioni numeriche sul fenomeno per<br />

passare poi ai diversi aspetti psicologici. A<br />

quel<strong>la</strong> matrice del<strong>la</strong> violenza che origina sin<br />

dall’infanzia, da una partico<strong>la</strong>re evoluzione del<br />

rapporto madre (o figura femminile)-figlio non<br />

sempre favorevole nel creare le condizioni per<br />

una crescita libera. E se viene meno l’indipendenza<br />

questo può trasformarsi poi in esagerata<br />

ricerca di ‘potere’ che si manifesta anche nel<br />

volere il predominio sull’altro. In modo variamente<br />

violento. Non si può barattare il bisogno<br />

di amore con <strong>la</strong> promessa di potere. In forme<br />

di dissociazione del proprio essere che portano<br />

al<strong>la</strong> ricerca di emozioni forti, magari nello sballo<br />

o con le dipendenze. Temi indubbiamente importanti,<br />

molto sentiti e di estrema attualità che<br />

hanno prodotto al<strong>la</strong> fine numerosi interventi da<br />

parte del pubblico.<br />

Gite in dono alle scuole<br />

Ricordate il concorso di una nota marca di caffè<br />

dove si vedevano dei ragazzini accompagnati<br />

in gita grazie proprio all’azienda produttrice<br />

di quel caffè? Il concorso era ‘Tutti in gita con<br />

Lavazza’ sostenuto dal Ministero del<strong>la</strong> pubblica<br />

Istruzione che così ha valorizzato <strong>la</strong> possibilità<br />

di apprendere in un luogo non formale. Un’occasione<br />

di formazione oltre <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, di ricostruzione<br />

del sapere troppo spesso frazionata<br />

dagli insegnamenti disciplinari; un prezioso<br />

aiuto per modificare <strong>la</strong> didattica, per riposizionarsi<br />

anche rispetto a se stessi, guardandosi<br />

nel mondo, diceva il pieghevole illustrativo<br />

dell’iniziativa. Ebbene, a quel concorso ha<br />

partecipato anche una guidizzolese, <strong>la</strong> sig.ra<br />

Emilia Piadena <strong>la</strong> quale non è nuova a queste<br />

vincite (ha già partecipato ad una crociera, ad<br />

un viaggio in Tunisia, ad un altro a Londra; ha<br />

vinto una macchina fotografica e… e non finisce<br />

qui). Ed anche <strong>la</strong> Lavazza le ha comunicato<br />

di aver vinto: un buono acquisto di E. 3.400,00<br />

da utilizzare entro il prossimo 31 <strong>dicembre</strong> per<br />

gite sco<strong>la</strong>stiche. Prontamente <strong>la</strong> signora ha investito<br />

del<strong>la</strong> cosa il sindaco Graziano Pelizzaro


e l’Assessore alle politiche sco<strong>la</strong>stiche Laura<br />

Toniato che a loro volta hanno girato il buono<br />

all’Istituto Comprensivo di Guidizzolo che porterà<br />

in gita sco<strong>la</strong>stica le c<strong>la</strong>ssi seconde, terze<br />

e quinte del<strong>la</strong> primaria e seconde e terze del<strong>la</strong><br />

secondaria di 1° grado. Ed alcuni giorni fa, in<br />

Comune, presenti il sindaco e l’assessore, <strong>la</strong><br />

signora Emilia ha consegnato <strong>la</strong> vincita.<br />

L’Atletica in gran forma<br />

E’ stata <strong>la</strong> formazione di casa dell’Atletica Guidizzolese<br />

ad aggiudicarsi <strong>la</strong> prima edizione del<br />

‘Trofeo Memorial Alberto Pelizzaro’, torneo di<br />

tamburello intito<strong>la</strong>to all’ex tamburellista scomparso<br />

l’estate scorsa. Al torneo han preso parte<br />

inoltre le compagini del Solferino, Ponti sul<br />

Mincio e Medole c<strong>la</strong>ssificatesi nell’ordine alle<br />

spalle del Guidizzolo e dopo aver dato vita ad<br />

incontri partico<strong>la</strong>rmente interessanti dal punto<br />

di vista agonistico. Ha arbitrato gli incontri<br />

Guidetti di Cavriana. Alle premiazioni, avvenute<br />

sullo sferisterio intito<strong>la</strong>to al Cav. Curzio Bonazzi,<br />

hanno preso parte il sindaco Graziano Pelizzaro,<br />

l’assessore allo sport Cesare Maccari,<br />

il presidente dell’Atletica Guidizzolese Luca<br />

Madel<strong>la</strong> ed il rappresentante del tamburello<br />

provinciale Leonardo Vicari. Era presente anche<br />

Andrea Bonazzi, figlio del Cav. Curzio, che<br />

dette il nome ad una delle formazioni tamburellistiche<br />

tra le più forti degli anni ’70. Andrea<br />

Bonazzi, presenti Cesare Maccari e Giovanni<br />

Bassignani che con Alberto Pelizzaro militarono<br />

nel<strong>la</strong> ‘Litografica Bonazzi’, ha consegnato<br />

una targa di riconoscimento all’arbitro.<br />

Impianti a gas<br />

cronaca<br />

La formazione vincente del Guidizzolo era composta<br />

da Lorenzo Pelizzaro (figlio di Alberto),<br />

Enzo Gallina, Carlo Ogliosi, Giancarlo Saetti,<br />

Angelo Besacchi e Mario Zampolli.<br />

Altra importante vittoria è il titolo provinciale<br />

mantovano di ‘S-ciancol’, vinto dal<strong>la</strong> formazione<br />

dell’Atletica Guidizzolese che ha battuto Ludicamente<br />

Mantova.<br />

Par<strong>la</strong>ndo di s-ciancol, o ‘S-Cianco’, per molti<br />

di coloro che hanno in testa qualche capello<br />

bianco di troppo è sicuramente come tornare<br />

indietro al<strong>la</strong> loro gioventù quando il gioco era<br />

molto diffuso. Oggi anche lo S-Cianco, un po’<br />

come altri giochi quali lippa, pandolo o pirlo,<br />

è ritornato un po’ in auge soprattutto durante<br />

le manifestazioni promozionali nei confronti di<br />

giochi non elettronici. Lo S-Ciancol si gioca, in<br />

pratica, con due pezzi di legno di cui uno più<br />

corto, lo S-Cianco appunto, ed uno più lungo, il<br />

manico. Scopo del gioco è quello di allontanare<br />

il più possibile lo S-Cianco dal punto di battuta<br />

colpendolo con il manico. La manifestazione<br />

di Guidizzolo ha avuto un prologo <strong>la</strong> mattina<br />

quando, è stato possibile per tutti esercitarsi<br />

nel gioco; non sempre con risultati esaltanti.<br />

Ma poco importa; ciò che conta è riscoprire<br />

<strong>la</strong> voglia di stare insieme, lontani dal<strong>la</strong> tecnologia<br />

e dall’anonimato in cui ci sbatte il video<br />

che abbiamo davanti, con giochi spesso invasi<br />

da strane figure con le quali, magari, pensiamo<br />

anche di riuscire ad interagire. S-ciancol invece<br />

è aria aperta, voglia di divertirsi, costi inesistenti<br />

e sempre nuovi amici. In carne ed ossa.<br />

ADOLFO NEGRI<br />

Vendita e assistenza<br />

Ci siamo trasferiti<br />

Statale Goitese<br />

Via Henri Dunant (zona industriale) 46040 Guidizzolo (MN) tel. 0376 847016<br />

29


30<br />

La bellezza è eternità che si contemp<strong>la</strong> allo specchio.<br />

Ma voi siete l’eternità e siete lo specchio.<br />

E un uomo chiese: «Par<strong>la</strong>ci del<strong>la</strong> Conoscenza».<br />

Ed egli rispose, dicendo:<br />

«I vostri cuori conoscono in silenzio i segreti del giorno e del<strong>la</strong> notte.<br />

Ma le vostre orecchie hanno sete di sentir pronunciare ciò che sa il vostro cuore.<br />

Vorreste esprimere a parole ciò che avete sempre saputo nel pensiero.<br />

Vorreste toccare con le dita il corpo nudo dei vostri sogni.<br />

Ed è bene che sia così.<br />

La nascosta sorgente del<strong>la</strong> vostra anima dovrà certo scaturire un giorno<br />

e correre mormorando verso il mare.<br />

E il tesoro del<strong>la</strong> vostra infinita immensità dovrà sve<strong>la</strong>rsi ai vostri occhi.<br />

Ma non <strong>la</strong>sciate che <strong>la</strong> bi<strong>la</strong>ncia pesi questo tesoro ignoto.<br />

E non sondate le profondità del<strong>la</strong> vostra conoscenza con l’asta o lo scandaglio.<br />

Perché l’io è un mare immenso e sconfinato.<br />

Non dite: “Ho trovato <strong>la</strong> verità”, ma piuttosto: “Ho trovato una verità”.<br />

Non dite: “Ho trovato <strong>la</strong> via dell’anima”.<br />

Dite piuttosto: “Ho incontrato l’anima sul mio sentiero”.<br />

Perché l’anima cammina su ogni strada.<br />

L’anima non segue una linea retta, e neppure cresce dritta come una canna.<br />

L’anima si chiude come un fiore di loto dai mille petali».<br />

Auguri Susanna<br />

Kahlil Gibrand<br />

tel. 0376-819798 - Via don Sturzo, 3 - Guidizzolo Mn


- Ciao!<br />

- Come va? Sei contento che ha vinto Obama?<br />

- Una cosa mi è piaciuta: quello che ha perso ha<br />

ammesso <strong>la</strong> sconfitta e ha detto “Obama è il mio<br />

presidente…”<br />

- Cioè?<br />

- Non capisci che lezione di democrazia che ci ha<br />

dato l’America?<br />

- Beh, loro di certo hanno smesso da un po’ di<br />

litigare sul<strong>la</strong> guerra di secessione….<br />

- E poi, non ha mica detto: Adesso faccio il mio<br />

governo ombra…<br />

- Chissà se i telegiornali americani sono abituati<br />

a dire sempre cosa dice il governo e cosa dice il<br />

governo-ombra, su tutti i problemi…<br />

- Bisognerebbe chiederlo a quelli che sono stati a<br />

New York di recente…<br />

- Mah, mi dicevano che non c’erano manifesti<br />

elettorali ad ogni angolo, come succede da<br />

noi…<br />

- Forse erano impegnati nel<strong>la</strong> sfi<strong>la</strong>ta…<br />

- Certo che è stata una bel<strong>la</strong> affermazione per <strong>la</strong><br />

nostra Banda, poter sfi<strong>la</strong>re e suonare a New York,<br />

in una giornata così, poi….<br />

- E’ un vanto per tutto il nostro paese, per il nostro<br />

territorio…<br />

- Sono d’accordo…ma il merito è tutto loro…<br />

- E di chi è riuscito a farceli andare, in America…<br />

- Eh, l’America….<br />

- Sai, pensavo che un’altra cosa ci ha insegnato:<br />

che le minoranze possono arrivare a comandare,<br />

a cambiare le cose, ma prima devono diventare<br />

maggioranza…<br />

- Già, non come da noi che con <strong>la</strong> scusa di non<br />

vio<strong>la</strong>re i diritti delle minoranze, al<strong>la</strong> fine che ci<br />

rimette è sempre <strong>la</strong> solita maggioranza silenziosa…<br />

- Cioè?<br />

- Guarda <strong>la</strong> faccenda Alitalia. E’ mai possibile che<br />

un centinaio di dipendenti blocchino tutto? A me<br />

non sembra giusto…<br />

- Beh, allora… Qualche migliaio di studenti che<br />

impediscono di entrare a scuo<strong>la</strong> o in università a<br />

quelli che vogliono studiare?<br />

- Ma sai… da noi ogni motivo è buono per scioperare…<br />

- Ma è vero che in Italia ci sono più bidelli che<br />

carabinieri?<br />

- Sembra proprio di sì. Però chissà come sono<br />

pulite le scuole…<br />

- Certo, soprattutto quando i ragazzi sono fuori a<br />

fare sciopero…<br />

- E che ci sono corsi universitari che hanno più<br />

docenti che studenti?<br />

- Abbiamo il doppio dei corsi di <strong>la</strong>urea del<strong>la</strong> media<br />

europea…<br />

- Ma allora, quelli che dicono sempre che dobbiamo<br />

allinearci con l’Europa, come fanno a difendere<br />

questo stato di cose?<br />

- Io comunque mi ricordo che ogni progetto di riforma<br />

sco<strong>la</strong>stica ha sempre portato gli studenti a<br />

scioperare…<br />

- E’ che rimane sempre una rego<strong>la</strong>… bisogna studiare!<br />

- Comunque, il cambiamento comporta sempre<br />

qualche sacrificio, per qualcuno…<br />

- Già, siamo sempre d’accordo per cambiare,<br />

purchè i sacrifici li facciano gli altri…<br />

- Mah, qualche novità positiva, ci sarà no?<br />

- Si, <strong>la</strong> benzina è ca<strong>la</strong>ta...<br />

- E poi?<br />

- Finalmente è venuto a piovere…<br />

- E allora…<br />

- Dicevano che i cannoni di Rebecco portavano le<br />

nuvole a piovere da un’altra parte…<br />

- Ma è assurdo…<br />

- Certo, anche perché se bastasse instal<strong>la</strong>re dei<br />

cannoni per decidere dove far piovere e dove no,<br />

sai che cambiamento nel clima mondiale potremmo<br />

organizzare…?<br />

- Meglio di no… ci sarebbe comunque qualcuno<br />

che sciopera…<br />

- Te salude!<br />

Forniture idrauliche - Arredo bagno<br />

via D. Chiesa, 41 - Guidizzolo MN<br />

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31


32<br />

Ange<strong>la</strong> Acconciature<br />

Idee regalo e curiosità<br />

fuori dal comune<br />

Dal 9 al 24 <strong>dicembre</strong><br />

aperto tutte le domeniche e lunedì<br />

Riceve su appuntamento<br />

martedì e giovedì:<br />

mercoledì:<br />

venerdì:<br />

sabato:<br />

8,30 - 11 14,30 -19<br />

9-18 (continuato)<br />

13-21<br />

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Salone acconciature e non solo<br />

Guidizzolo, assiste ad una nuova iniziativa commerciale dove <strong>la</strong> protagonista è una giovane e affermata<br />

parrucchiera, Ange<strong>la</strong> Giacomazzi. che da oltre un anno ha scelto Guidizzolo come sede del<strong>la</strong><br />

sua appassionante attività.<br />

Ange<strong>la</strong> organizza <strong>la</strong> sua giornata <strong>la</strong>vorativa ricevendo le clienti su appuntamento per poter accogliere<br />

e soddisfare al massimo le richieste del<strong>la</strong> donna d’oggi.<br />

Questo modo di <strong>la</strong>vorare senza <strong>la</strong> frenesia, che purtroppo oggi è una costante, le permette di offrire<br />

alle clienti il piacere di sentirsi “cocco<strong>la</strong>te e ascoltate” nel realizzare piccoli ma importanti cambiamenti<br />

del<strong>la</strong> propria immagine.<br />

Il tempo dedicato a far due chiacchiere, gustare un buon caffè, o per un piacevole massaggio è fondamentalie<br />

per dare alle clienti un momento di ri<strong>la</strong>ssante e piacevole comfort che, unito al<strong>la</strong> competenza<br />

professionale, permette di ottenere dalle sedute il massimo.<br />

Oggi è stato ampliato l’angolo per idee regalo di originali prodotti etnici e bigiotteria, anche questo è<br />

un momento importante, per mantenere un rapporto piacevole con questa giovane professionista.


Il sogno di Camil<strong>la</strong><br />

GRAZIE!<br />

Questa è <strong>la</strong> ricevuta del bonifico a favore<br />

dell’Associazione Aiuta Camil<strong>la</strong> effettuato in<br />

data 28 ottobre 2008, per <strong>la</strong> cifra di 3.365,00<br />

Euro, frutto delle tantissime donazioni raccolte<br />

durante il Mercatino per Camil<strong>la</strong> organizzato<br />

domenica 26 ottobre.<br />

La giornata è stata bellissima e non solo perché<br />

c’era il sole...<br />

Dal mattino e per tutto il giorno è stato un andirivieni<br />

costante di gente che, con fervore e<br />

gioia, ha partecipato all’iniziativa.<br />

La soddisfazione cresceva di ora in ora e <strong>la</strong><br />

sera, al conteggio finale, siamo rimasti senza<br />

parole. I genitori di Camil<strong>la</strong>, in ospedale con <strong>la</strong><br />

bimba, mi hanno risposto commossi e felici al<strong>la</strong><br />

notizia del<strong>la</strong> cifra raccolta in un solo giorno.<br />

Ero talmente contenta che sarei andata in banca<br />

ad effettuare il versamento immediatamente,<br />

se non fossero state le 21 di domenica!<br />

Questo articolo non vuole essere solo <strong>la</strong> doverosa<br />

condivisione del risultato del <strong>la</strong>voro svolto,<br />

ma vuole soprattutto essere un grande e<br />

profondo ringraziamento.<br />

Questo messaggio è per ogni persona che ha<br />

partecipato al mercatino, con il proprio aiuto, il<br />

proprio tempo, il proprio denaro.<br />

Credo che riuscire ad anteporre alle proprie<br />

difficoltà personali, piccole o grandi esse siano,<br />

quelle di qualcun altro anche solo per un<br />

momento, sia davvero un segno di grande<br />

grandissima generosità ed altruismo.<br />

Madre Teresa di Calcutta diceva:<br />

“Non importa quanto si dà, ma quanto amore si<br />

mette nel dare”; se il 26 ottobre fosse stata con<br />

noi, di amore, allegria ed entusiasmo ne avrebbe<br />

visto tanto.<br />

Grazie di cuore a tutti.<br />

Pame<strong>la</strong> Gamba Pizzini<br />

Sabrina, Maura , Laura,<br />

<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> Gaia, Pame<strong>la</strong>,<br />

e Sonia, <strong>la</strong> mamma di<br />

Camil<strong>la</strong><br />

33


34<br />

Don Camillo<br />

e dintorni<br />

“Ecco il paese, il piccolo mondo di un piccolo<br />

mondo, piantato in qualche parte dell’Italia del<br />

Nord. Là in quel<strong>la</strong> fetta di terra grassa e piatta<br />

che sta tra il fiume Po e l’Appennino. Nebbia<br />

densa e ge<strong>la</strong>ta l’opprime d’inverno, d’estate<br />

un sole spietato picchia martel<strong>la</strong>te furibonde<br />

sui cervelli del<strong>la</strong> gente, e qui tutto si esapera,<br />

qui le passioni politiche esplodono violente e <strong>la</strong><br />

lotta è dura, ma gli uomini rimangono sempre<br />

uomini...”.<br />

Così Giovannino Guareschi aveva descritto il<br />

mondo di Don Camillo e Peppone che in Brescello<br />

(provincia di Reggio Emilia) aveva trovato<br />

l’ambiente ideale, con <strong>la</strong> gente ideale, i luoghi<br />

ed il clima più<br />

caratteristico<br />

del<strong>la</strong> Bassa<br />

Padana.<br />

È comunque<br />

giusto sottolineare<br />

che<br />

Brescello non<br />

è solo il paese<br />

di Don Camillo,<br />

ma anche<br />

e soprattutto<br />

un borgo ricco<br />

di storia e<br />

di arte, che<br />

merita una più<br />

approfondita<br />

visita.<br />

Percorrendo,<br />

infatti, via<br />

Giglioli, tratto<br />

orientale<br />

d e l l ’ a n t i c o<br />

decumano romano,possiamo<br />

osservare<br />

prima l’antico<br />

ospedale e poi<br />

l’edificio del<strong>la</strong><br />

posta, già attivo<br />

in epoca<br />

estense; e proprio<br />

qui è conservata <strong>la</strong> campana utilizzata in<br />

uno dei film del<strong>la</strong> serie.<br />

Proseguiamo fino al termine del<strong>la</strong> via giungendo<br />

nel cuore di Brescello, costituito da Piazza<br />

Matteotti. Immediatamente veniamo catapultati<br />

a ritroso nel tempo: si ha, infatti, <strong>la</strong> percezione<br />

che nul<strong>la</strong>, rispetto <strong>la</strong> realtà raccontata dai<br />

film, sia cambiato. Sul<strong>la</strong> piazza si affacciano rispettivamente<br />

il Municipio e <strong>la</strong> Chiesa di Santa<br />

Maria Nascente, sfondo delle tante avventure<br />

di Francesca Lugoboni<br />

raccontate.<br />

Alle estremità<br />

si possono osservare<br />

le statue<br />

bronzee dei<br />

due personaggi<br />

riprodotti ad altezza<br />

naturale,<br />

inaugurate nel<br />

2001, a ricordo<br />

dei cinquant’anni<br />

dal primo ed<br />

indimenticabile<br />

film del grande<br />

regista francese<br />

Julien Duvivier .<br />

La piazza, cinta<br />

sui due <strong>la</strong>ti da porticati, è di fatto dominata dal<strong>la</strong><br />

chiesa, all’interno del<strong>la</strong> quale, custodito in<br />

una picco<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> <strong>la</strong>terale, si trova il celebre<br />

crocifisso col “Cristo Par<strong>la</strong>nte”.<br />

Da qui ci dirigiamo verso via Cavallotti dove,<br />

pochi metri dopo, raggiungiamo l’antico complesso<br />

di San Benedetto, edificato dagli Este<br />

nel lontano ‘500 per le monache benedettine<br />

che, ancora oggi, conserva parte dell’antica<br />

struttura architettonica con arcate, volti e pi<strong>la</strong>stri<br />

in cotto, tipici del tardo romanico. Oggi è<br />

<strong>la</strong> sede del Centro Culturale di Brescello che<br />

ospita l’imperdibile Museo di Don Camillo e<br />

Peppone: qui sono esposti tutti i curiosi cimeli<br />

utilizzati nei vari film del<strong>la</strong> saga, unitamente ad<br />

un notevole repertorio di foto dal set .<br />

Questa gita “fuori porta” a Brescello, fattibile<br />

comodamente in una giornata, non può prescindere<br />

da un’escursione fino al Grande Fiume,<br />

raggiungibile a piedi dopo una bellissima<br />

camminata, immersi tra querce e pioppi, magari<br />

avvolti anche da una sottile coltre di nebbia<br />

che rende magico il paesaggio.<br />

Brescello fa parte di quel<strong>la</strong> fascia di piccoli e<br />

medi comuni del<strong>la</strong> Bassa reggiana che si affacciano<br />

sul<strong>la</strong> riva destra del Po, tra cui Boretto,<br />

Gualtieri, Guastal<strong>la</strong> e Luzzara. Si tratta<br />

di una zona lunga circa venti km che svolge<br />

un’intensa attività turistico-fluviale e che fa<br />

perno sul caratteristico porto di Boretto dove,<br />

passeggiando, si possono ammirare le tipiche<br />

imbarcazioni da pesca.<br />

Lungo l’argine del Po è piacevole pranzare in<br />

una delle tante trattorie presenti. Qui i prodotti<br />

tipici di certo non mancano: Parmigiano Reggiano,<br />

Lambrusco, sa<strong>la</strong>mi, prosciutti, cu<strong>la</strong>telli e<br />

mostarde aspettano tutti coloro che intendano<br />

assaporare <strong>la</strong> vera cucina del<strong>la</strong> Bassa, tanto<br />

cara a Guareschi.


Il sole politico di Guareschi<br />

«Il primo sole che i miei occhi vedono è il sole<br />

del<strong>la</strong> mattina del 1° maggio 1908. Un sole politico».<br />

Giovannino Guareschi nasce il 1° maggio<br />

1908 a Fontanelle di Roccabianca, in provincia<br />

di Parma. Il giorno partico<strong>la</strong>re in cui viene al<strong>la</strong><br />

luce lo mette a contatto diretto con <strong>la</strong> politica e,<br />

in partico<strong>la</strong>re, con le iniziative socialiste. Infatti<br />

nasce in “Casa Balocchi”, esattamente nel<strong>la</strong><br />

stanza adiacente al<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> Cooperativa<br />

Socialista. Per l’occasione del<strong>la</strong> festa dei <strong>la</strong>voratori,<br />

era stato organizzato un comizio e Giovannino,<br />

appena nato, viene preso in braccio<br />

da Giovanni Faraboli, il «capo di quei rossi», e<br />

viene mostrato con orgoglio a tutte le persone<br />

raccolte sotto casa Guareschi come il futuro<br />

del Partito socialista. Narrando l’avvenimento,<br />

l’autore, al<strong>la</strong> luce del suo maturato orientamento<br />

politico, aggiunge col suo consueto umorismo:<br />

«Se il 1° maggio del 1908 avesse potuto<br />

avermi tra le mani qualche capo dei nuovi rossi<br />

nei paraggi di una finestra aperta, non avrebbe<br />

esitato a buttarmi nel cortile…» .<br />

Allora Guareschi è di destra? Ma come <strong>la</strong> mettiamo<br />

con gli attacchi al<strong>la</strong> DC di De Gasperi?<br />

L’equazione Guareschi = uomo di destra, è<br />

troppo semplice, anzi troppo semplicistica.<br />

Sfiora quasi <strong>la</strong> strumentalizzazione.<br />

Nel 1942, Guareschi disse pubblicamente ciò<br />

che pensava del fascismo e lo sfogo gli costò<br />

l’arresto e il richiamo alle armi. Nel ’43, dopo<br />

l’armistizio, si rifiutò di col<strong>la</strong>borare con tedeschi<br />

e fascisti e per questo venne deportato<br />

in un <strong>la</strong>ger. In occasione delle elezioni politiche<br />

del ’48 svolse una campagna elettorale<br />

intensissima a favore del<strong>la</strong> DC di De Gasperi<br />

e contro il Fronte Popo<strong>la</strong>re, definendo i comunisti<br />

“trinariciuti” (paro<strong>la</strong> coniata dall’autore<br />

per indicare uomini dotati di una terza narice<br />

da cui fuoriesce <strong>la</strong> materia grigia del cervello<br />

e attraverso cui entrano le direttive del partito).<br />

Lo stesso De Gasperi, però, lo porterà in<br />

tribunale nel ’54. Intanto, nel ’50, l’autore era<br />

stato condannato per vilipendio nei confronti<br />

del Presidente del<strong>la</strong> Repubblica, Luigi Einaudi,<br />

a causa di una vignetta umoristica…<br />

Ma allora, dove possiamo collocare politicamente<br />

Guareschi? Come lo possiamo c<strong>la</strong>ssificare?<br />

Questa “smania da c<strong>la</strong>ssificazione”<br />

talvolta diventa un vizio per <strong>la</strong> nostra società.<br />

Abbiamo bisogno di aggrapparci a c<strong>la</strong>ssificazioni,<br />

di inquadrare tutto entro caselle ben nitide,<br />

altrimenti siamo persi. Guareschi, con <strong>la</strong> testimonianza<br />

del<strong>la</strong> sua vita, è <strong>la</strong> prova che, una<br />

volta scelti con coerenza e fedeltà dei princìpi<br />

e dei valori di riferimento, tutte le altre c<strong>la</strong>ssificazioni<br />

vengono meno. «Non sono ingolfato in<br />

nessuna idea e non appartengo a nessun partito<br />

e a nessuna corrente. Io sono per <strong>la</strong> libertà<br />

e <strong>la</strong> difendo». Un valore, non uno schieramento<br />

partitico. Aggiunge ancora Guareschi: «Il<br />

giorno in cui vedessi che comunismo vuol dire<br />

libertà mi batterei per il comunismo». La sua<br />

opposizione al comunismo, non è, dunque, fine<br />

a se stessa o basata su determinati contenuti.<br />

Si tratta, invece, del rifiuto di una modalità che,<br />

agli occhi del Guareschi, costringeva l’uomo ad<br />

abdicare al<strong>la</strong> propria coscienza individuale per<br />

obbedire alle direttive di partito.<br />

L’uomo perde in libertà se non è messo nel<strong>la</strong><br />

condizione di poter e saper scegliere da solo<br />

il bene per sé e per gli altri. Ma proprio qui potrebbe<br />

inserirsi il ruolo costruttivo del partito,<br />

offrendosi come supporto in questo percorso di<br />

acquisizione di consapevolezza e come luogo di<br />

crescita del senso di responsabilità civile. Dopotutto,<br />

sbaglieremmo (cadendo nell’esasperazione<br />

opposta), pensando di poter annul<strong>la</strong>re<br />

il ruolo dei partiti in una società democratica.<br />

Il 1° maggio 1908, Giovannino viene al<strong>la</strong> luce,<br />

nel<strong>la</strong> luce di un sole politico. E un «sole politico»<br />

illuminerà tutta <strong>la</strong> sua vita, se intendiamo<br />

per politica quel<strong>la</strong> volontà di porsi al servizio<br />

del<strong>la</strong> verità, del<strong>la</strong> dignità e libertà di ogni persona,<br />

ben lungi da qualsiasi tentativo di strumentalizzazione<br />

del<strong>la</strong> coscienza individuale.<br />

A cento anni dal<strong>la</strong> sua nascita, Giovannino fa<br />

dire ancora molte cose di sé e ha ancora molte<br />

cose da dirci.<br />

arte &<br />

dintorni<br />

recensioni<br />

Francesca Pesci<br />

35


arte &<br />

dintorni<br />

36<br />

cinema<br />

Francesca Piazza<br />

Il Neorealismo in Italia<br />

Il termine Neorealismo fu introdotto negli anni<br />

Trenta per designare <strong>la</strong> letteratura e le arti figurative<br />

dell’epoca, ma fu nel 1943 che assunse<br />

grande rilievo con l’uscita del film “Ossessione”<br />

di Luchino Visconti.<br />

Più che una scuo<strong>la</strong> o una corrente cinematografica,<br />

il Neorealismo fu un nuovo modo di vedere<br />

e rappresentare <strong>la</strong> realtà di un paese appena<br />

uscito dal<strong>la</strong> guerra civile e dal<strong>la</strong> resistenza.<br />

I suoi portavoce avevano vissuto<br />

venti anni di regime fascista ed<br />

avevano dunque subito il clima<br />

di tensione e repressione di quei<br />

tempi; dopo <strong>la</strong> liberazione erano<br />

divenuti consapevoli del loro delicato<br />

ruolo all’interno di una società<br />

in profonda trasformazione,<br />

influenzata culturalmente dal verismo<br />

di Verga per <strong>la</strong> sua indagine<br />

sociale. La visione neorealista ,<br />

affermando il primato del “popo<strong>la</strong>re”,<br />

vuole dunque contrapporsi<br />

a quel<strong>la</strong>” piccolo-borghese” del<br />

cinema fascista.<br />

Roberto Rossellini, ritenuto da<br />

molti il padre del Neorealismo, lo<br />

ha definito come uno stato interiore<br />

e un modo di sentire, o più<br />

semplicemente come una rappresentazione<br />

umile del mondo,<br />

un atto di coraggio che aspira ad<br />

accettare l’uomo quale esso è.<br />

Al<strong>la</strong> base del Neorealismo vi sarebbe<br />

dunque un atteggiamento<br />

morale d’umiltà cristiana che porterebbe ad una<br />

rappresentazione del<strong>la</strong> realtà, colta nel suo farsi.<br />

Traspare infatti nelle sue opere un’ansia di verità<br />

e <strong>la</strong> ricerca di un nuovo modo di narrare <strong>la</strong><br />

drammaticità del reale, con una diversa coscienza<br />

politica ed ideale e con un forte desiderio<br />

di cambiamento, che sarà al<strong>la</strong> base dei film di<br />

quegli anni.<br />

Nelle opere di De Santis (“Riso Amaro”,1949),<br />

Lattuada (“Senza pietà”, 1948) e Visconti (“La<br />

terra trema” 1948,“Bellissima” 1951, “Rocco e i<br />

suoi fratelli” 1960) invece l’essenza del Neorealismo<br />

si combinava con elementi spettaco<strong>la</strong>ri,<br />

drammatici o passionali.<br />

Cesare Zavattini fu uno dei maggiori teorici del<br />

movimento, egli insistette sul valore d’agitazione<br />

dei film e sul nesso politica-informazione, era<br />

così forte in lui <strong>la</strong> responsabilità sociale che le<br />

sue sceneggiature si riducevano talvolta ad una<br />

trascrizione del<strong>la</strong> realtà delle c<strong>la</strong>ssi popo<strong>la</strong>ri,<br />

con re<strong>la</strong>tivi limiti dialettali e caricaturali. La sua<br />

prosa, che si avvicina al<strong>la</strong> favo<strong>la</strong> e al<strong>la</strong> poetica<br />

del<strong>la</strong> meraviglia, presenta un’influenza surrealista,<br />

ed il suo umorismo, sottile e raffinato, nasce<br />

dall’amore per l’umanità e dal<strong>la</strong> pietà per i limiti<br />

e le debolezze dell’uomo. Come sceneggiatore<br />

<strong>la</strong>vorò con i grandi registi del cinema italiano ed<br />

internazionale: Visconti, B<strong>la</strong>setti, Antonioni,, Fellini,<br />

Germi, Monicelli, Risi, Rossellini e tanti altri;<br />

ma il sodalizio con Vittorio DeSica fu senz’altro il<br />

più celebre e l’unico che gli permise di esprimere<br />

pienamente e liberamente le proprie capacità<br />

artistiche nei grandi film neorealisti: “Sciuscià”(<br />

1946), “Ladri di Biciclette (1948), “Miracolo a Mi<strong>la</strong>no”<br />

(1951) e “Umberto D.” (1952).<br />

I film del<strong>la</strong> stagione neorealista definirono un<br />

territorio ed una tipologia nazionali in aperto<br />

contrasto con <strong>la</strong> cultura cosmopolita dei film hollywoodiani.<br />

Girati in epoche e da registi diversi<br />

presentarono elementi comuni, come le riprese<br />

in esterni, <strong>la</strong> presenza di attori non professionisti,<br />

l’adozione di uno stile “documentaristico”, <strong>la</strong><br />

narrazione di vicende ispirate al<strong>la</strong> quotidianità o<br />

ai fatti di cronaca, l’attenzione all’universo degli<br />

“umili”, e lo spirito di denuncia.<br />

Negli anni Cinquanta <strong>la</strong> realtà nazionale è mutata,<br />

<strong>la</strong> situazione socio-economica si è stabilizzata,<br />

mentre in politica l’instaurazione di un<br />

regime democristiano filo-americano ed il ritorno<br />

al progressismo da parte delle sinistre fanno sì<br />

che i forti ideali sociali, tanto propugnati precedentemente,<br />

siano trascurati in favore di un forte<br />

individualismo.<br />

Portatore di una precisa quanto utopistica poetica,<br />

che tendeva a rompere gli schemi spettaco<strong>la</strong>ri<br />

del cinema tradizionale per fare dell’immagine<br />

un mezzo espressivo al<strong>la</strong> portata di tutti, Zavattini<br />

dovette amaramente constatare che non si<br />

può fare del cinema neorealista quando <strong>la</strong> vita<br />

nazionale non può più essere Neorealista.


Pellegrini e pellegrinaggi<br />

In carrozza a cavalli e in treno<br />

Alessandro Todeschini circa “nel mezzo del<br />

cammino di sua vita” si recò a Roma per l’acquisto<br />

dell’indulgenza nell’anno santo 1775.<br />

Farmacista a Guidizzolo (era originario di Medole)<br />

assai esperto nel<strong>la</strong> sua arte fu pure un<br />

benefattore del<strong>la</strong> chiesa. Generoso con il popolo,<br />

con i poveri, prestava senza usura a chi si<br />

trovava nel bisogno.<br />

Il pellegrinaggio a Roma fu per lui un’esperienza<br />

fondamentale e spesso <strong>la</strong> rievocava nel<strong>la</strong><br />

conversazione. Morì a 61 anni, nel 1775 ne aveva<br />

38.<br />

Nell’aprile del 1913 C. M., E.B., E.C., partecipano<br />

a un pellegriaggio con meta Roma, Napoli,<br />

Pompei.<br />

Roma è bellissima, le catacombe sono suggestive,<br />

ma fanno paura.<br />

Il 2 aprile, dopo <strong>la</strong> Comunione generale, visita a<br />

San Pietro e ai musei. Impossibile immaginare<br />

le meraviglie esposte. E i marmi, le sculture e<br />

nel<strong>la</strong> galleria delle Carte geografiche dipinte su<br />

enormi pareti era segnata anche Goticciolo.<br />

Venerdi 4 aprile udienza dal Papa nell’au<strong>la</strong> delle<br />

Benedizioni.<br />

Un sole squil<strong>la</strong>nte nel cielo di un azzurro denso<br />

e uguale.<br />

Le donne vestite di nero col velo fin sul<strong>la</strong> fron-<br />

te. Il Papa è Pio X, Papa Sarto, già Vescovo<br />

di Mantova, ed era l’anno che precedette <strong>la</strong><br />

conf<strong>la</strong>grazione europea. Il Papa, con <strong>la</strong> faccia<br />

rosea e sorridente di amor paterno, cominciò<br />

a passare davanti a ciascuno dei visitatori inginocchiati,<br />

rivolgendo a tutti una paro<strong>la</strong>. C. M.,<br />

emozionatissima, non riuscì ad aprir bocca, ma<br />

a casa racconterà di aver chiesto <strong>la</strong> benedizione<br />

per le figlie e per le persone care, gli amici,<br />

i conoscenti. Perfino per gli animali di casa, il<br />

gatto, le galline, le tortorine.<br />

“L’ho visto proprio bene. Vi dirò tutto al mio ritorno”<br />

scrive alle figlie.<br />

A Roma fa caldo e i gigli sono fioriti come da<br />

noi in giugno.<br />

Lunedi 7 aprile partenza per Napoli, alle ore<br />

7,30. La tabel<strong>la</strong><br />

di marcia prevede una sosta all’Abbazia di<br />

Montecassino, il martedi 8 <strong>la</strong> comitiva raggiunge<br />

Napoli e <strong>la</strong> Valle di Pompei col Santuario<br />

mariano. L’itinerario non specifica una visita<br />

agli scavi archeologici, forse non ancora aperti<br />

al pubblico.<br />

Nel ritorno tappa a Loreto il giorno 11 e per Ancona,<br />

Rimini e Bologna, rientro a Mantova <strong>la</strong><br />

sera del 12. Da Bologna il treno parte alle 18,15<br />

e arriva a Mantova alle 21,22.<br />

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arte &<br />

dintorni<br />

<strong>la</strong> nostra storia<br />

Franco Mondadori<br />

37


arte &<br />

dintorni<br />

<strong>la</strong> nostra lingua<br />

Mariavittoria Spina<br />

38<br />

Ortografia e Stile<br />

Giunti al numero conclusivo di quest’anno, oltre<br />

a ringraziare i lettori che hanno voluto contribuire<br />

allo sviluppo di questa rubrica (grazie per<br />

i preziosi suggerimenti e per le gradite segna<strong>la</strong>zioni,<br />

continuate a scrivermi!) sembra opportuno<br />

trarre le fi<strong>la</strong> del nostro discorso linguistico.<br />

L’appropriato uso del linguaggio implica <strong>la</strong> padronanza<br />

sia dei contenuti sia delle forme ad<br />

esso connessi. Al fine di rendere il discorso<br />

scritto efficace quanto il par<strong>la</strong>to, l’ortografia ha<br />

stabilito alcune regole che sarà utile ricordare,<br />

avendo tra l’altro <strong>la</strong> fortuna di poterci cimentare<br />

con una lingua scritta rimasta praticamente<br />

invariata, poiché restia a qualsiasi tipo di riforma<br />

ortografica, salvo <strong>la</strong> divisione delle parole e<br />

<strong>la</strong> distinzione tra u e v imposte nel sistema tipografico<br />

al<strong>la</strong> fine del ‘600 per rendere più leggibile<br />

il testo stampato. La re<strong>la</strong>tiva stabilità delle<br />

regole ortografiche invita all’apprendimento in<br />

un’unica soluzione di quei piccoli accorgimenti<br />

formali che, al di là dello stile personale, rendono<br />

ogni testo scritto piacevole da leggere.<br />

In materia ortografica, una prima utile distinzione<br />

è quel<strong>la</strong> tra elisione e troncamento, poiché<br />

nel primo caso si avrà l’uso dell’apostrofo, che<br />

invece non deve comparire in finale di parole<br />

tronche, ad eccezione di po’ (un po’ di pace),<br />

be’ (be’, vedremo), mo’ (a mo’ di esempio), to’<br />

(to’, prendi, derivato dall’antico significato del<br />

verbo ‘togli’) e degli imperativi tronchi da’ (dai)<br />

e di’ (dici) per non confonderli con i loro omografi<br />

aventi funzione di preposizione. Siamo<br />

sempre in presenza di un troncamento quando<br />

<strong>la</strong> caduta del<strong>la</strong> vocale finale avviene davanti ad<br />

una paro<strong>la</strong> che inizi con una consonante, oppure<br />

nei casi in cui <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> che ha perduto <strong>la</strong><br />

vocale possa essere anteposta, nel<strong>la</strong> sua forma<br />

tronca, ad una paro<strong>la</strong> dello stesso genere<br />

che cominci per consonante; diversamente si<br />

ha un’elisione e quindi deve essere usato l’apostrofo<br />

(un amico, un giovane; l’amica, ma non l’<br />

donna). L’elisione è obbligatoria in alcune formule<br />

fisse (senz’altro, mezz’ora, d’ora in poi…)<br />

e con gli aggettivi bello e santo (bell’amico,<br />

Sant’Agostino…), tuttavia questi ultimi costitu-<br />

iscono un troncamento davanti a parole singo<strong>la</strong>ri<br />

maschili inizianti per consonante (bel gioco,<br />

San Pietro…).<br />

In seconda istanza, teniamo presente l’uso<br />

dell’accento grafico, che si pone sul<strong>la</strong> vocale<br />

del<strong>la</strong> sil<strong>la</strong>ba tonica, obbligatorio in corrispondenza<br />

di parole tronche (perché, altroché, caffè,<br />

mezzodì…), per i monosil<strong>la</strong>bi che altrimenti<br />

si confonderebbero con termini di diverso significato<br />

(là/<strong>la</strong>, sì/si, tè/te…), per altre partico<strong>la</strong>ri<br />

parole brevi (più, può, ciò, già, giù, piè)<br />

e per i composti di tre, re, blu e su (trentatré,<br />

viceré, rossoblù, quassù…). Al fine di rendere<br />

<strong>la</strong> lettura più agevole, l’accento è consigliabile,<br />

sebbene facoltativo, in tutti i casi di omografia<br />

(leggere/leggère, nocciolo/nocciòlo…) e di<br />

pronuncia incerta (ecchìmosi, rubrìca, persuadére,<br />

edìle…), facendo però bene attenzione a<br />

distinguere l’accento grave, assai diffuso, da<br />

quello acuto, il quale si usa solo sulle vocali e<br />

ed o chiuse (perché, ancóra…).<br />

Un altro aspetto formale spesso sottovalutato<br />

nel<strong>la</strong> composizione di testi scritti è l’interpunzione,<br />

procedimento in realtà utilissimo per<br />

scandire il ritmo e le intonazioni espressive del<br />

discorso. Consideriamo alcune norme re<strong>la</strong>tive<br />

ai principali segni di punteggiatura previsti<br />

dall’italiano. La virgo<strong>la</strong> consente <strong>la</strong> più breve<br />

tra le pause, fondamentale nel garantire <strong>la</strong> leggibilità<br />

degli elenchi e per separare <strong>la</strong> proposizione<br />

reggente dalle varie subordinate, non<br />

deve mai separare gli elementi del<strong>la</strong> frase che<br />

dal punto di vista logico sono strettamente interconnessi,<br />

ad es. il verbo e il complemento<br />

oggetto, oppure il soggetto ed il verbo. Il punto<br />

e virgo<strong>la</strong> è una buona soluzione intermedia per<br />

indicare una pausa più marcata del<strong>la</strong> virgo<strong>la</strong><br />

ma non così netta come quel<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>ta dal<br />

punto fermo; nelle enumerazioni è utile per separare<br />

gli elementi elencati quando essi sono<br />

accompagnati da apposizioni e espansioni. I<br />

due punti rappresentano una pausa breve e introducono<br />

necessariamente una conseguenza<br />

di quanto si è affermato in precedenza; rappresentano<br />

un’alternativa al<strong>la</strong> ripetizione del solito<br />

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che per introdurre una frase oggettiva, ma non<br />

è possibile frapporli tra verbo e complemento<br />

oggetto, nemmeno nei casi in cui quest’ultimo<br />

è costituito da un elenco. Il punto esc<strong>la</strong>mativo<br />

e il punto interrogativo non necessariamente<br />

devono essere seguiti da un’iniziale maiusco<strong>la</strong>;<br />

in una rapida serie di domande o esc<strong>la</strong>mazioni,<br />

infatti, possono essere seguiti da parole<br />

minuscole per indicare <strong>la</strong> stretta corre<strong>la</strong>zione<br />

tra le stesse frasi. Le interrogative retoriche di<br />

registro familiare ammettono l’uso del punto interrogativo<br />

unito a quello esc<strong>la</strong>mativo, che indica<br />

precisamente stupore misto a sdegno (sei<br />

pazzo?!). I puntini di sospensione si usano canonicamente<br />

nel numero fisso di tre, con moderazione<br />

se non proprio parsimonia, poiché in<br />

generale indicano un’omissione volontaria nel<br />

discorso, rendendolo <strong>la</strong>conico e a volte puerilmente<br />

reticente; sono piuttosto comuni invece<br />

al termine di elenchi incompleti. Un caso<br />

partico<strong>la</strong>re è costituito da […] che è il segno<br />

convenzionale con il quale si indica un’omissione<br />

all’interno di una citazione. Le parentesi<br />

quadre, infatti, indicano un commento dell’autore,<br />

mentre quelle tonde delimitano gli incisi<br />

che ai fini di chiarezza del testo non possono<br />

essere omessi, in tutti gli altri casi evitiamo il<br />

proliferare di interpunzione e frasi secondarie<br />

superflue. Il trattino, da non confondersi con <strong>la</strong><br />

lineetta, oltre a segna<strong>la</strong>re <strong>la</strong> sil<strong>la</strong>bazione di una<br />

paro<strong>la</strong> a fine riga, è assai diffuso nel<strong>la</strong> creazione<br />

di composti e di sintagmi sintetici che indicano<br />

una compresenza non oppositiva (ad es.<br />

vice-cancelliere, ex-moglie; il dialogo governosindacati);<br />

l’idea di un contrasto può essere<br />

resa invece dal<strong>la</strong> barra obliqua (le polemiche<br />

idealisti/marxisti). Le virgolette doppie in genere<br />

delimitano il discorso diretto e le citazioni,<br />

mentre quelle scempie indicano piuttosto una<br />

corrispondenza di significato (ad es. nel<strong>la</strong> definizione<br />

di ortografia: dal greco orthòs ‘retto’<br />

[corretto] e gràpho ‘scrivo’).<br />

E’ pur vero che gli aspetti sopra brevemente<br />

descritti fanno parte delle regole grammaticali<br />

sulle quali è possibile glissare per ottenere<br />

Chiuso il lunedì<br />

Tel. 0376 838249<br />

Volta Mantovana<br />

Strada dei Colli nord, 25<br />

determinati effetti grafici o stilistici. Questo<br />

testo, ad esempio, contiene alcune deroghe<br />

alle sopra citate regole, piccole eccezioni che<br />

tuttavia non devono compromettere <strong>la</strong> chiarezza<br />

del messaggio veico<strong>la</strong>to. L’importante è<br />

esserne consapevoli: una punteggiatura sconclusionata<br />

e un’ortografia sciatta sono in grado<br />

di pregiudicare <strong>la</strong> piacevolezza di testi anche<br />

contenutisticamente rilevanti. Infine, ci sono<br />

almeno due raccomandazioni stilistiche meritevoli<br />

di essere ribadite, in riferimento al<strong>la</strong> semplice<br />

constatazione che un testo noioso probabilmente<br />

è un testo mal scritto, tanto quanto<br />

un testo mal scritto risulta noioso; per questo<br />

sarebbe una buona abitudine cercare di rinnovare<br />

continuamente <strong>la</strong> propria competenza<br />

linguistica. Come? Vincendo <strong>la</strong> pigrizia e diventando<br />

curiosi: acquistiamo familiarità nell’uso<br />

dei sinonimi, anche di quelli quasi scomparsi<br />

dai discorsi che si sentono per strada o in televisione,<br />

ma dei quali i dizionari sono impazienti<br />

di spiegarci il corretto utilizzo, e rispettiamo i<br />

congiuntivi che consentono sfumature di significato<br />

precluse all’inf<strong>la</strong>zionato indicativo.<br />

Poiché ortografia e interpunzione sono state<br />

create allo scopo di indicare <strong>la</strong> cadenza, l’intonazione<br />

del testo, che nel caso di un discorso<br />

orale verrebbe assai naturale osservare,<br />

al pari di una certa attinenza allo scopo delle<br />

nostre parole, in ultima analisi il consiglio per<br />

evitare errori imbarazzanti è sempre lo stesso:<br />

leggere e rileggere il testo, anche ad alta voce,<br />

per saggiarne il ritmo e l’effetto sonoro, sino<br />

a quando esso appaia corrispondente a tutte<br />

le nostre esigenze espressive, sia dal punto di<br />

vista semantico sia per quanto concerne <strong>la</strong> forma<br />

prescelta.<br />

Mariavittoria Spina<br />

Dott. In Lingue e Letterature straniere<br />

Teja.derdunkelritter@gmail.com<br />

arte &<br />

dintorni<br />

<strong>la</strong> nostra lingua<br />

39


arte &<br />

dintorni<br />

recensioni<br />

40<br />

Mariange<strong>la</strong> Cappa<br />

vicino a una sua<br />

opera e il manifesto<br />

dell’ultimo<br />

incontro nazionale<br />

dei Madonnari<br />

Sfumature dipinte<br />

Il 7 Dicembre 2008 sarà inaugurata presso <strong>la</strong> “Trattoria BirBesi” in via Sajore a Birbesi<br />

di Guidizzolo una esposizione personale di opere del<strong>la</strong> Maestra Madonnara Mariange<strong>la</strong><br />

Cappa. Inaugurazione alle ore 10.30 e apertura fino al 10 gennaio 2009.<br />

L’opera pittorica di Mariange<strong>la</strong> Cappa inizia<br />

quando giovinetta scopre <strong>la</strong> magia del<strong>la</strong> comparsa<br />

dell’immagine da semplici segni <strong>la</strong>sciati<br />

sul foglio.<br />

Diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte “Alessandro<br />

Dal Prato” di Guidizzolo, si avvicina<br />

successivamente all’arte del gessetto con <strong>la</strong><br />

<br />

<br />

frequentazione del<br />

mondo dei Madonnari<br />

presso Curtatone<br />

(Mn) dove<br />

annualmente si<br />

svolge da 36 anni,<br />

nel<strong>la</strong> splendida<br />

cornice del Santuario<br />

delle Grazie,<br />

<strong>la</strong> manifestazione<br />

– concorso conosciuta<br />

ormai in tutta<br />

Europa.<br />

Consegue il titolo<br />

<br />

di Maestra Madonnara nel concorso del 2006<br />

e ben presto diviene un’ esponente di spicco<br />

vincendo il concorso dei maestri nel 2007.<br />

Mariange<strong>la</strong> pur cosciente del valore irripetibile<br />

dell’opera di strada propone l’opera anche su<br />

supporti che garantiscono durabilità al dipinto<br />

forte del<strong>la</strong> salvaguardia poetica dei soggetti<br />

scelti e del rispetto del<strong>la</strong> tecnica acquisita.<br />

L’esposizione comprende una quindicina di<br />

opere dei concorsi svolti e delle commissioni<br />

private avute.<br />

La tecnica pittorica del gessetto si ottiene per<br />

sfregamento e deposito delle polveri colorate<br />

sul supporto senza aggiunta di col<strong>la</strong>nti e consente<br />

di sfumare con i polpastrelli una miriade<br />

di tonalita’ e tinte illimitate che l’artista riesce<br />

a ottenere nei suoi dipinti con un effetto di<br />

assoluta morbidezza e vivacita’.”E’ questa <strong>la</strong><br />

caratteristica per <strong>la</strong> quale ho adottato questa<br />

tecnica che chiamerei… dello sfumo”dice Mariange<strong>la</strong>.<br />

La sfumatura quindi come elemento cardine<br />

del<strong>la</strong> poetica dell’artista.<br />

La sfumatura in questo caso come superficie<br />

di contemp<strong>la</strong>zione dove perdersi o ritrovarsi,<br />

venire o allontanarsi da una grafia imperante<br />

determinata dal<strong>la</strong> velocità dei media contemporanei.<br />

La sfumatura creata da una materia quasi<br />

impalpabile <strong>la</strong> polvere di gesso colorato che<br />

vo<strong>la</strong> via al primo soffio di vento foriero di nuvole<br />

dense di pioggia che <strong>la</strong>verà quei selciati e<br />

quelle piazze.<br />

Un’arte che ci fa incantare ogni volta <strong>la</strong> si guardi<br />

come <strong>la</strong> meraviglia dei bambini quando <strong>la</strong>sciano<br />

cadere i colori sul foglio bianco.<br />

<br />

<br />

Piero Signori


Agenzia Ghedi<br />

Tel. 030 9031225<br />

Dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 12,30 15,30 - 18,30<br />

Sub Agenzia di Guidizzolo<br />

via don Luigi Sturzo, 5<br />

(ex Amico Giò)<br />

Apertura: Lunedì e Mercoledì dalle 9,30 alle 12 - Tel. 0376 1818240<br />

41


42<br />

GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO<br />

“COLLI MORENICI”<br />

<strong>Notizia</strong>rio del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti<br />

Elementi di micotossicologia<br />

Commestibilità ed inquinamento dei funghi commestibili - 2ª parte<br />

E’ inoltre necessario, ovviamente, che il fungo<br />

presenti caratteri organolettici accettabili.<br />

Laccar<strong>la</strong> amethystina nonostante <strong>la</strong> dimostrata<br />

presenza di arsenico, e così via.<br />

Quanto al<strong>la</strong> digeribilità, occorre ricordare che<br />

i miceti contengono chitina (elemento del<strong>la</strong><br />

struttura degli insetti) sostanza che li rende<br />

partico<strong>la</strong>rmente “pesanti”.<br />

Laccaria amethystina<br />

Da qui derivano alcune norme di comportamento<br />

alle quali conviene attenersi:<br />

• Considerare i funghi un alimento di contorno:<br />

evitare pasti copiosi.<br />

• Non darli da mangiare a persone appartenenti<br />

a categorie a rischio: bambini, anziani e persone<br />

con difficoltà digestive.<br />

• È buona norma non darli a donne in gravidanza<br />

anche per un ipotizzabile danno per il feto.<br />

Composizione dei funghi<br />

La percentuale d’acqua è notevole, superiore al<br />

90% del peso totale; c’è poi un 2-5% di proteine<br />

(in gran parte inutilizzabili), 1-2% di zuccheri e<br />

1% di grassi. L’insieme di questi nutrienti porta<br />

a raggiungere poco più di 20 Kcal per 100 g. di<br />

sostanza fresca; si tratta quindi di un alimento<br />

a basso contenuto calorico, ricco di fibra e,<br />

come detto sopra, pesante da digerire.<br />

Inquinamento dei funghi commestibili<br />

Dato che i funghi nascono un po’ dappertutto,<br />

<strong>la</strong> raccolta deve tener conto di questo, non<br />

potendosi escludere <strong>la</strong> possibilità di contaminazioni<br />

con sostanze utilizzate in agricoltura,<br />

come anticrittogamici, insetticidi ed erbicidi, e<br />

con inquinanti legati a residui di <strong>la</strong>vorazione o a<br />

traffico veico<strong>la</strong>re, come metalli pesanti (piombo<br />

e mercurio) e non pesanti (cromo, arsenico<br />

e rame). Gli Agaricus arvensis, silvico<strong>la</strong>, augustus<br />

etc. (prataioli) noti come ottime specie<br />

commestibili, sarebbero invece specie da non<br />

raccogliere, perché sono funghi che accumu<strong>la</strong>no<br />

cadmio.<br />

Di sicura utilità per il raccoglitore è una serie<br />

di informazioni riguardanti l’inquinamento radioattivo<br />

dei funghi, da tenere in considerazione<br />

soprattutto per una eventuale tossicità di<br />

tipo cronico. Dopo l’esplosione del<strong>la</strong> centrale<br />

nucleare di Chernobyl (1986) è stata portata<br />

l’attenzione sul problema dell’inquinamento radioattivo,<br />

che tuttavia già preesisteva. La contaminazione<br />

può avvenire.<br />

Segue sul prossimo numero


Istituto Statale d’Arte<br />

Notizie dall’Argentina<br />

Gentile Prof. Dal Prato,<br />

La ringrazio per il cortese invio de La <strong>Notizia</strong>, che ho<br />

fatto vedere qui a tutti.<br />

Anche <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Malharro è molto interessata ad<br />

organizzare una mostra di elementi di Mantova,<br />

Guidizzolo e l`Istituto Statale d’Arte.<br />

In allegato, articoli sul giornale locale Diario “La<br />

Capital”, che mostra l´ultima attività del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />

Martin Malharro, ed annuncia il gemel<strong>la</strong>ggio.<br />

Cordiali saluti.<br />

Fernando Rizzi<br />

Consigliere Comunale di Mar del P<strong>la</strong>ta, Argentina<br />

Presidente dell´Unione Regionale Lombarda di<br />

Mar del P<strong>la</strong>ta<br />

Il sole a scuo<strong>la</strong><br />

La Provincia di Mantova ha coinvolto l’Istituto<br />

Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato” di Guidizzolo<br />

in un progetto nazionale di finanziamento<br />

finalizzato all’istal<strong>la</strong>zione di una serie di pannelli<br />

fotovoltaici montati sul<strong>la</strong> pensilina del <strong>la</strong>to sud<br />

del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>. L’Isituto è stato scelto tra una rosa<br />

di pochi altri istituti ed ha ricevuto il compito di<br />

coinvolgere studenti e famiglie nell’analisi del<br />

problema sul fronte energetico. Le c<strong>la</strong>ssi interessate<br />

dovranno produrre un “audit” dell’edificio<br />

sco<strong>la</strong>stico, sarà poi al termine del progetto<br />

che tutti i rilievi raccolti verranno tradotti in un<br />

opuscolo da diffondere e distribuire.<br />

Le c<strong>la</strong>ssi interessate sono già al <strong>la</strong>voro, cominciato<br />

a Settembre con l’inizio del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>.<br />

Il compito a cui sono chiamati è piuttosto artico<strong>la</strong>to<br />

e diviso in varie fasi che culmineranno nel<strong>la</strong><br />

trasformazione informatica dei dati misurati, calco<strong>la</strong>ti<br />

e disegnati. I docenti che col<strong>la</strong>borano al<br />

progetto , e che già dallo scorso maggio sono<br />

impegnati nel<strong>la</strong> corretta realizzazione, sono<br />

A cura del<strong>la</strong> Prof.ssa Fiorenza Travagliati<br />

esperti nell’ambito del<strong>la</strong><br />

problematica e del risparmio<br />

energetico in edilizia.<br />

Il Prof. Baccinetti Italo é<br />

architetto ed è specializzato<br />

in certificazioni energetiche<br />

a livello civile ed<br />

industriale, mentre il Prof.<br />

Coppiardi é un esperto nel<strong>la</strong><br />

conoscenza e nell’uso di<br />

tutte le forme di energia.<br />

Si sono già svolti diversi incontri tra l’ Istituto<br />

e gli esperti del<strong>la</strong> Provincia, per incentivare e<br />

diffondere tra tutti gli allievi questa forma alternativa<br />

e per far conoscere sempre di più<br />

questa cultura che sarà il futuro delle prossime<br />

generazioni.<br />

Ancora una volta l’Istituto d’Arte affronta con<br />

rigore e professionalità le sfide del domani,<br />

con un occhio rivolto al<strong>la</strong> flessibilità dei suoi<br />

programmi.<br />

Autotrasporti<br />

SIMIONI<br />

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46040 Guidizzolo - MN<br />

43


Il tavolo dei re<strong>la</strong>tori<br />

da sinistra: Paolo Castagna,<br />

Carlo Maccari, Graziano<br />

Pelizzaro e l’Ing. Francesco<br />

Martinelli<br />

44<br />

Notizie<br />

dall’Amministrazione<br />

A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO<br />

Obiettivo sicurezza<br />

Partico<strong>la</strong>re attenzione alle difficoltà degli anziani<br />

e dei disabili nell’accesso ai sepolcri. E’<br />

l’argomento che è stato affrontato, nel<strong>la</strong> mattinata<br />

di sabato 25 ottobre, presso il teatro comunale<br />

di Guidizzolo, in un incontro promosso<br />

dal Comune, con partner <strong>la</strong> ditta Progif srl e<br />

l’Upa Confartigianato, che aveva come maggior<br />

attrattiva <strong>la</strong> presentazione di una novità<br />

assoluta in campo nazionale: un elevatore cimiteriale<br />

per visitatori (ECV), prodotto appunto<br />

dal<strong>la</strong> Progif.<br />

Dopo il saluto agli intervenuti, provenienti da<br />

diverse provincie, il sindaco Graziano Pelizzaro<br />

ha ricordato<br />

come questa<br />

iniziativa<br />

rientrasse<br />

nell’ambito<br />

del programma<br />

di<br />

i n c o n t r i<br />

dedicati al<br />

tema del<strong>la</strong><br />

sicurezza,<br />

p r o m o s s i<br />

dall’amministrazione<br />

comunale.<br />

S i c u r e z z a<br />

sulle strade,<br />

s i c u r e z z a<br />

domestica,<br />

ma anche sicurezza in quei luoghi tanto partico<strong>la</strong>ri<br />

quanto spesso poco considerati che<br />

sono i cimiteri.<br />

E’ seguito poi l’intervento del consigliere regionale<br />

Carlo Maccari che ha ribadito come<br />

sia significativa l’attenzione posta su un tema<br />

tanto delicato, che tocca <strong>la</strong> sfera degli affetti e<br />

del<strong>la</strong> memoria collettiva e come sia importante<br />

che l’amministrazione comunale si impegni non<br />

solo ad amministrare, ma anche ad offrire al<strong>la</strong><br />

collettività momenti di riflessione e di incontro,<br />

utili al<strong>la</strong> crescita umana e sociale tanto dei singoli<br />

quanto dell’intera comunità.<br />

Occorre quindi che siano posti in essere tutti<br />

quei provvedimenti che possono contribuire ad<br />

assicurare maggior sicurezza, partico<strong>la</strong>rmente<br />

per gli utenti a mobilità ridotta, ovvero gli anziani<br />

ed i disabili in carrozzina.<br />

Più che opportuno, come ha sottolineato Pelizzaro,<br />

che questi provvedimenti siano inseriti<br />

nell’ambito di quel<strong>la</strong> pianificazione cimiteriale<br />

che peraltro è imposta dal<strong>la</strong> normativa regionale<br />

che, tra l’altro, obbliga e richiede ai Comuni<br />

di considerare <strong>la</strong> necessità di ridurre e<br />

abbattere le barriere architettoniche e favorire<br />

<strong>la</strong> sicurezza dei visitatori.<br />

La materia del<strong>la</strong> sicurezza dei visitatori e degli<br />

operatori cimiteriali è stata poi affrontata<br />

nell’esaustivo e app<strong>la</strong>udito contributo dell’ing.<br />

Francesco Peri.<br />

Dopo l’illustrazione di come è nata l’idea e come<br />

si è addivenuti<br />

al<strong>la</strong> realizzazione<br />

di questo<br />

innovativo<br />

strumento<br />

da parte<br />

d e l l ’ i n g .<br />

Francesco<br />

M a r i n e l l i ,<br />

gli intervenuti<br />

si sono<br />

t r a s f e r i t i<br />

presso il<br />

c i m i t e r o<br />

locale, per<br />

vedere in<br />

f u n z i o n e<br />

l’elevatore<br />

e finalmente capire di cosa si trattasse: una<br />

macchina che in assoluta sicurezza si può guidare<br />

e far scorrere lungo <strong>la</strong> campata di loculi,<br />

accessibile anche da un disabile in carrozzina<br />

senza accompagnatore, che con pochi semplici<br />

comandi solleva <strong>la</strong> persona fino all’altezza del<br />

quarto o quinto loculo, consentendogli di accudire<br />

il sepolcro, senza rischi, diversamente da<br />

quello che succede con le tradizionali scale.<br />

“E’ possibile anche richiedere finanziamenti o<br />

contributi regionali, partico<strong>la</strong>rmente in materia<br />

di abbattimento delle barriere architettoniche<br />

– ci ricorda il Sindaco – purchè nell’ambito di<br />

un progetto complessivo, ed è quello che faremo,<br />

dal momento che nel<strong>la</strong> parte vecchia del<br />

cimitero avevamo già in animo di rimediare al<br />

disagio presente nelle zone oggi munite di so<strong>la</strong><br />

ghiaia”.


Una rete di attenzione verso le dipendenze<br />

L’idea è quel<strong>la</strong> di creare una “Rete invisibile”,<br />

ma non troppo. Una rete di attenzioni, una rete<br />

protettiva soprattutto nei confronti dei più giovani,<br />

dei sempre più giovani che si <strong>la</strong>sciano attrarre<br />

dai miraggi di una quotidianità effimera.<br />

Se n’è par<strong>la</strong>to alcune sere or sono durante un<br />

approfondito incontro promosso dall’Arca di<br />

Mantova, Centro Mantovano di Solidarietà, con<br />

il patrocinio del Comune di Guidizzolo che ha<br />

ospitato <strong>la</strong> serata. Presenti il sindaco Graziano<br />

Pelizzaro e l’asessore alle politiche sociali Emi<br />

Ghisolfi. In sottofondo un interrogativo che interpel<strong>la</strong><br />

tutte le nostre coscienze: “Sono forse<br />

io il responsabile del<strong>la</strong> sorte di mio fratello?” Ad<br />

introdurre i <strong>la</strong>vori il presidente dell’Arca Maurizio<br />

Mirando<strong>la</strong> il quale ha par<strong>la</strong>to delle molte<br />

trasformazioni subite dal variegato mondo delle<br />

dipendenze e del fatto che orami sempre più<br />

difficilmente “si chiede aiuto” per cui è urgente<br />

essere molto più attenti al territorio: bisogna <strong>la</strong>vorare<br />

insieme. Concetto ampiamente ripreso<br />

dal dr. Maurizio Gobbetto, responsabile Ser. D.<br />

mantovano. Il suo è stato un intervento che ha<br />

preso in esame dati concreti e prospettive. Se<br />

da un <strong>la</strong>to <strong>la</strong> cocaina è oggi <strong>la</strong> forma di droga<br />

tra le più presenti, ed anche tra le più subdole,<br />

le dipendenze sono molteplici: tabacco (al primo<br />

posto a livello generale), seguito da alcol,<br />

psicolfarmaci e droghe per quanto attiene alle<br />

Il consiglio dei ragazzi<br />

Emozionati, come conviene in queste occasioni,<br />

accompagnati dal col<strong>la</strong>boratore vicario<br />

Antonio Lanza ed accolti dal sindaco Graziano<br />

Pelizzaro, dal presidente del consiglio Giovanni<br />

Zangobbi, dall’assessore alle politiche sco<strong>la</strong>stiche<br />

Laura Toniato e dal consigliere Elena<br />

Zaccagni, i giovani eletti nel nuovo consiglio<br />

comunale dei ragazzi hanno fatto per <strong>la</strong> prima<br />

volta il loro ingresso nell’au<strong>la</strong> consiliare. In programma<br />

<strong>la</strong> loro prima riunione durante <strong>la</strong> quale<br />

si doveva definire l’ufficio di presidenza.<br />

Prima di iniziare i <strong>la</strong>vori il sindaco, il presidente<br />

e l’assessore hanno ricordato l’importanza di<br />

questo organismo che abitua all’impegno civile<br />

e dal quale possono arrivare importanti suggerimenti<br />

all’Amministrazione. Nico<strong>la</strong> Gialdini,<br />

c<strong>la</strong>sse 1ª A del<strong>la</strong> media, è stato eletto presidente<br />

mentre Michele Mocellin, 2ª C, sarà il vice.<br />

Segretario e vice segretario, rispettivamente<br />

Andrea Del<strong>la</strong> Fontana e Andrea Tencheni. Eusaurita<br />

questa fase ed indossata <strong>la</strong> fascia di<br />

presidente del consiglio comunale dei ragazzi,<br />

Gialdini ha <strong>la</strong>nciato subito all’amministrazione<br />

alcune proposte. Le richieste principali hanno<br />

riguardato <strong>la</strong> palestra, <strong>la</strong> sicurezza, il tempo libero,<br />

un parco per i cani.<br />

Sindaco e assessore hanno risposto: sul<strong>la</strong> palestra<br />

si interverrà a breve; al parco Barriera<br />

dipendenze da sostanze. Alle quali si affiancano<br />

le cosiddette dipendenze da processo: cibo,<br />

internet, affettive, sessuali, carriera, shopping,<br />

cellu<strong>la</strong>re, e via dicendo. Anche queste necessitano<br />

di attenzione. Perché se tutti, nel settore,<br />

siamo “osservatori”, molti sono “assaggiatori”,<br />

diversi “consumatori” ed infine in quantità<br />

fortunatamente minore “tossicodipendenti”. E’<br />

proprio su queste ultime due categorie dove<br />

serve prestare l’attenzione maggiore. Sul<strong>la</strong><br />

stessa lunghezza d’onda, partrendo dal<strong>la</strong> considerazione<br />

che sta aumentando drammaticamente<br />

l’uso di cocaina, l’intervento di Tiziano<br />

Fassi, responsabile dei colloqui Arca. Quest’ultimo<br />

ha insistito sul<strong>la</strong> necessità di ‘fare rete’ in<br />

quanto forte è <strong>la</strong> preoccupazione nei confronti<br />

di chi non si riesce a raggiungere. Era presente<br />

il consigliere regionale Carlo Maccari il quale,<br />

raccogliendo alcuni interventi del pubblico<br />

preoccupato per l’abbassamento dell’età in cui<br />

si inizia ad esempio a fumare o bere, ha giudicato<br />

estremamente positiva <strong>la</strong> serata invitando<br />

tutti a riprendere questi contatti, ampliandoli<br />

sempre più, a par<strong>la</strong>rne, a sviluppare le attenzioni<br />

(termine emerso più volte), tutti quanti, dai<br />

singoli alle agenzie educative, dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> allo<br />

sport al<strong>la</strong> parrocchia, confermando sempre<br />

e comunque <strong>la</strong> presenza dell’Ente pubblico.<br />

All’incontro ne seguiranno altri: per fare rete.<br />

sorgerà una nuova struttura per il tempo libero,<br />

accanto al<strong>la</strong> nuova materna che sarà edificata<br />

molto presto; su viabilità e sicurezza molto<br />

è legato al<strong>la</strong> nuova tangenziale che sposterà<br />

dal centro l’attuale pericolo e consentirà di ridisegnare<br />

il sistema viabilistico; in primavera si<br />

sperimenterà il “pedibus” per dare maggior sicurezza<br />

nel tragitto di andata e ritorno da casa<br />

a scuo<strong>la</strong>; infine per i cani già oggi esistono spazi<br />

verdi dove possono muoversi liberamente: ai<br />

loro proprietari l’onere del<strong>la</strong> pulizia.<br />

Nico<strong>la</strong> Gialdini veste<br />

<strong>la</strong> fascia di presidente<br />

consiglio dei ragazzi<br />

45


46<br />

1° Memorial<br />

Luciano Gazzo<strong>la</strong><br />

Equipaggi e pubblico delle grandi occasioni al “Delta Raduno”<br />

Probabilmente, nemmeno gli organizzatori<br />

si attendevano un simile successo. 80 equipaggi,<br />

equamente distinti tra Delta e Tuning/<br />

estetica, si sono presentati all’appuntamento<br />

del IV Delta Raduno “1° Memorial Luciano<br />

Gazzo<strong>la</strong>”promosso dai giovani del Delta Raduno<br />

con Pro-Loco, Avis, Abeo e Aido Guidizzolo,<br />

Associazioni Ufficiali di Gara mantovani e con<br />

il patrocinio del Comune di Guidizzolo, assessorato<br />

al<strong>la</strong> sicurezza. La zona industriale di<br />

Guidizzolo si è così riempita di un arcobaleno<br />

di vetture attorniate da un numero veramente<br />

inatteso di spettatori, soprattutto giovani probabilmente<br />

venuti per poter ammirare da vicino<br />

questi autentici e rari mezzi sempre più appassionanti;<br />

e non solo per gli addetti ai <strong>la</strong>vori. Accanto<br />

agli equipaggi provenienti da una <strong>la</strong>rga<br />

fetta d’Italia (Sinalunga, Siena, Saint Vincent,<br />

La Spezia, Venezia, Darfo, per citarne alcuni)<br />

c’erano il sindaco Graziano Pelizzaro, l’assessore<br />

al<strong>la</strong> sicurezza C<strong>la</strong>udio Busca, il prof. Aldo<br />

Ferrara dell’Università di Siena coautore di<br />

un interessante volume sui fattori biodinamici<br />

in auto, Margherita Freddi, vedova di Lorenzo<br />

Bandini pilota Ferrari scomparso a Montecarlo<br />

nel 1967, <strong>la</strong> moglie e <strong>la</strong> figlia di Luciano Gazzo<strong>la</strong>,<br />

troppo prematuramente scomparso alcuni<br />

anni fa, appassionato di rally e Delta, autore<br />

di un significativo gesto di generosità nel<strong>la</strong> volontaria<br />

donazione di organi che ha ridato vita<br />

e speranza a diverse persone. Seguitissime le<br />

prove, tutte nel<strong>la</strong> massima sicurezza stradale<br />

per piloti e spettatori grazie al<strong>la</strong> severe misure<br />

di sicurezza ed al<strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> Protezione<br />

Civile. Tra i piloti ricordiamo Guglielmo Scalzotto,<br />

Wilmar Rizzi, Gianfranco Conti, C<strong>la</strong>udio Ferrari.<br />

Dopo le premiazioni un ringraziamento è<br />

andato agli organizzatori Ivan Pellegri, Alessio<br />

Cattabriga, Giuseppe Mazzoleni e Alessandro<br />

Pasquali ai quali è stato richiesto di ripetere<br />

l’evento.<br />

Sergio Desiderati


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47

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