N.81 dicembre - la Notizia
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42<br />
GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO<br />
“COLLI MORENICI”<br />
<strong>Notizia</strong>rio del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti<br />
Elementi di micotossicologia<br />
Commestibilità ed inquinamento dei funghi commestibili - 2ª parte<br />
E’ inoltre necessario, ovviamente, che il fungo<br />
presenti caratteri organolettici accettabili.<br />
Laccar<strong>la</strong> amethystina nonostante <strong>la</strong> dimostrata<br />
presenza di arsenico, e così via.<br />
Quanto al<strong>la</strong> digeribilità, occorre ricordare che<br />
i miceti contengono chitina (elemento del<strong>la</strong><br />
struttura degli insetti) sostanza che li rende<br />
partico<strong>la</strong>rmente “pesanti”.<br />
Laccaria amethystina<br />
Da qui derivano alcune norme di comportamento<br />
alle quali conviene attenersi:<br />
• Considerare i funghi un alimento di contorno:<br />
evitare pasti copiosi.<br />
• Non darli da mangiare a persone appartenenti<br />
a categorie a rischio: bambini, anziani e persone<br />
con difficoltà digestive.<br />
• È buona norma non darli a donne in gravidanza<br />
anche per un ipotizzabile danno per il feto.<br />
Composizione dei funghi<br />
La percentuale d’acqua è notevole, superiore al<br />
90% del peso totale; c’è poi un 2-5% di proteine<br />
(in gran parte inutilizzabili), 1-2% di zuccheri e<br />
1% di grassi. L’insieme di questi nutrienti porta<br />
a raggiungere poco più di 20 Kcal per 100 g. di<br />
sostanza fresca; si tratta quindi di un alimento<br />
a basso contenuto calorico, ricco di fibra e,<br />
come detto sopra, pesante da digerire.<br />
Inquinamento dei funghi commestibili<br />
Dato che i funghi nascono un po’ dappertutto,<br />
<strong>la</strong> raccolta deve tener conto di questo, non<br />
potendosi escludere <strong>la</strong> possibilità di contaminazioni<br />
con sostanze utilizzate in agricoltura,<br />
come anticrittogamici, insetticidi ed erbicidi, e<br />
con inquinanti legati a residui di <strong>la</strong>vorazione o a<br />
traffico veico<strong>la</strong>re, come metalli pesanti (piombo<br />
e mercurio) e non pesanti (cromo, arsenico<br />
e rame). Gli Agaricus arvensis, silvico<strong>la</strong>, augustus<br />
etc. (prataioli) noti come ottime specie<br />
commestibili, sarebbero invece specie da non<br />
raccogliere, perché sono funghi che accumu<strong>la</strong>no<br />
cadmio.<br />
Di sicura utilità per il raccoglitore è una serie<br />
di informazioni riguardanti l’inquinamento radioattivo<br />
dei funghi, da tenere in considerazione<br />
soprattutto per una eventuale tossicità di<br />
tipo cronico. Dopo l’esplosione del<strong>la</strong> centrale<br />
nucleare di Chernobyl (1986) è stata portata<br />
l’attenzione sul problema dell’inquinamento radioattivo,<br />
che tuttavia già preesisteva. La contaminazione<br />
può avvenire.<br />
Segue sul prossimo numero