4 termine “aspetto”, anche se perde il vigore del concetto originario. Tutta la Torah, secondo Rabbi Nachman e così tutta la Realtà sarebbe un infinito rincorrersi di molteplici “Bechinah”, allusioni di una realtà ad un’altra apparentemente completamente estranea. M atutto ciò diventa scolastica, mentre Rabbi Nachman è vita. Abbiamo scelto una cinquantina o poco più di brani scelti dal Liquey Mohara”N per illustrare il suo pensiero. Gennaio 2010 Shvat 5770 Luciano Tagliacozzo
Le Parole e i Giorni 5 Queste sono le parole di Rabbi Nachman di Breslav, brucianti come è insegnato nel Talmud “La pergamena brucia” ed è aggiunto “ma le lettere si librano in cielo”. Il libro si chiama Raccolto, in ebraico “LIQUTE’ “Perché è scritto “Israele , principio del Mio raccolto. Esso è un libro di pensieri, sentenze, ragionamenti di Rabbi Nachman, espressi a voce e per iscritto raccolti dalla pietà dei suoi seguaci, per primo Rabbi Natan di Nemirov. Esso è stato edito in edizione parziale nel 1810, ancora durante la vita terrena del Maestro. Con il Liqutè MohaRaN , il chassid di Breslav, nato in Ucraina e sepolto ad Uman erede e discendente del Baal Shem Tov, del MahaRaL di Praga, del Re Davide, si colloca nella linea dei Giusti di Israele la cui anima è essa stessa parte dell’anima divina, come dice Rabbi Haym Vidal a lui sia pace: “Lo spirito volava sulla superficie delle acque, ed esso è lo spirito del Re Messia” Il libro in sé stesso è scritto come un flusso continuo di pensieri, che saltano da un’immagine ad un’altra senza nessuna sosta come ha detto Rabbi Nachman “Ciascuno è l’immagine (Behinnah) di quel che segue e di quel che lo precede, secondo i gradini di una scala” ; per leggerlo bisogna sapersi abbandonare al flusso dello scritto come ad un fiume che scorre senza che vi sia nulla più come sistema a cui aggrapparsi salvo le parole ,le lettere l’armonia della Torah, che ha pervaso da millenni l’animo ebraico, fino a diventare pensiero cosmico. Questo testo, chassidico e cabalistico insieme, rappresenta una innovazione radicale , creazione geniale di un uomo che ha saputo “Rinnovare ogni giorno le opere della Creazione”. E’ dunque un viaggio fra i mondi, perché narrare le opere di un Giusto è esso stesso viaggio fra gli universi, e anticipa il moderno umanesimo ebraico . Esso è il figlio di un periodo di grande vuoto e tormento; sono gli anni delle guerre Napoleoniche; Rabbi Nachman stesso viaggia in Israele negli anni dell’invasione Napoleonica dell’Egitto, e il libro viene stampato in prima edizione alla vigilia dell’invasione francese della Russia. Sono anni di crisi del movimento chassidico in Polonia e Ucraina, in cui cominciano a radicarsi vere e proprie dinastie Rabiniche. Niente di tutto ciò appare nel pensiero di Rabbi Nachman . Il continuatore in assoluto della scuola dell’ARI, di Rabbi Izchaq Luria e della scuola di Zfat, fa crescere il proprio pensiero nei piccoli villaggi ucraini, spesso in contraddizione aperta con l’ortodossia chassidica. Possiamo seguire la genesi e lo sviluppo del libro nella biografia spirituale del Maestro, il Hayyè MoharaN , scritta da Rabbi che narra la novella di ogni parola di Rabbi Nachman e ci
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