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[Alessandro Arvigo] Les demoiselles d'Avignon - 2011 ... - Arvales.net

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se tra sé al pensiero che forse non aveva bisogno del sonnifero<br />

e, dopo aver preso un bicchiere di vetro dal bagno, lo riempì col<br />

contenuto di entrambe le bottigliette di vodka.<br />

Quando anche l'ultimo processo cosciente si dissolse nel sibilo dell'aria<br />

condizionata, e lo schermo della sua mente fu totalmente sgombro da immagini,<br />

si attivò una sequenza di piccole macchie circolari di luce arancione che<br />

parevano sorgere dal basso dell'area di percezione visiva, e s'ingrandivano<br />

per poi scomparire quando lasciavano il posto alla successiva. Questo gioco<br />

di luci nella sua mente continuò per qualche decina di secondi, finché comparve<br />

una sorta di varco luminoso all'estrema destra del campo di percezione<br />

visiva. Lasciò che la sua coscienza fluttuasse verso quella luce che diveniva<br />

sempre più grande e, quando la coscienza fu solo luce, si trovò seduto sul<br />

terrazzo di casa sua a contemplare una luna immensa sospesa sopra le<br />

montagne della costa calabra. La luna era stupenda, di un bianco argentato<br />

così vivido da illuminare quasi a giorno il mare dello Stretto, e lui si sentiva<br />

felice e non voleva nient'altro che continuare a contemplare la bellezza<br />

celestiale di quel paesaggio. Udì il suono del campanello della porta di casa<br />

e corse subito ad aprire, perché aveva un suono così forte che temeva potesse<br />

svegliare i bambini. Appena la porta si aprì e la vide, percepì un caldo<br />

fremito di piacere attraversargli il corpo e una forte sensazione di calore alla<br />

base del collo: era Federica. Lo sguardo si soffermò sui suoi seni grandi,<br />

pieni e turgidi, che la camicetta trasparente lasciava apprezzare come se fosse<br />

nuda. Antonio stava per gettarsi tra le sue braccia quando percepì una<br />

strana sensazione e la guardò negli occhi: quelli non erano i suoi occhi!<br />

Quella consapevolezza attraversò come una freccia la sua coscienza che si<br />

ritrasse in due diverse direzioni, dividendosi nel Sognatore e nel sognante.<br />

In quello stesso istante si trovò a contemplare l'alba dalla collina di una<br />

valle desolata. Mentre un sole arancione sorgeva lentamente, da un punto<br />

lontano, in fondo alla valle, percepì il levarsi di una leggera brezza, che pareva<br />

emanata dalla luce dell'astro: il vento era tiepido come uno scirocco in-<br />

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