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[Alessandro Arvigo] Les demoiselles d'Avignon - 2011 ... - Arvales.net

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tranne un leggero ronzio dentro le proprie orecchie; i letti accanto all'ingresso,<br />

e fin dove gli riusciva di vedere, erano vuoti e accuratamente rifatti. Stava<br />

per tornare indietro e uscire quando davanti a sé, nell'oscurità dove avrebbe<br />

dovuto trovarsi il lato opposto della tenda, scorse una luce gialla<br />

molto tenue che pulsava con un ritmo irregolare: era come la luce di un faro<br />

molto lontano che, a causa della tempesta, è visibile solo quando si viene<br />

sollevati in alto dalla cresta delle onde. Si avvicinò a quella luce, guardandosi<br />

a destra e a sinistra per controllare se nei letti c'era qualcuno, e quando<br />

riuscì a vedere la tela del fondo della tenda capì che solo l'ultimo letto alla<br />

sua sinistra era occupato, e che la luce vista dall'ingresso era una candela<br />

appoggiata sul comodino del letto occupato. Mentre si avvicinava, prima<br />

ancora di vederne il volto, seppe che l'uomo coricato in quel letto era l'antiquario<br />

di Reggio Calabria. Lentamente si avvicinò ancora al letto per controllare<br />

il volto della persona: sembrava dormire su un fianco, girata di<br />

schiena, ma prima che potesse raggiungere l'altra sponda del letto e vederlo<br />

in faccia si svegliò.<br />

Al ritorno della coscienza, l'ultima immagine impressa nella<br />

mente di Antonio apparteneva al suo archivio: era il fondo del<br />

cassetto del comodino semiaperto accanto al letto dell'Antiquario;<br />

lo stesso che aveva visto all'ospedale di Reggio Calabria,<br />

quando accanto a dei fazzoletti di carta aveva notato per la prima<br />

volta quello strano anello di pietra scura. Come faceva sempre,<br />

quando si svegliava da un sogno Theta, guardò l'ora, ma dovette<br />

accendere la luce perché la stanza era immersa nell'oscurità:<br />

erano le diciannove e trentadue. Considerato che ne aveva la<br />

possibilità, decise di prendere subito degli appunti, ma prima<br />

passò dalla cucina e preparò la caffettiera, poi, in attesa che uscisse<br />

il caffè, andò in bagno e si fece una doccia.<br />

La stesura del racconto di ciò che ricordava del sogno lo<br />

impegnò per quasi un'ora. Mentre buttava giù alla rinfusa la de-<br />

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