[Alessandro Arvigo] Les demoiselles d'Avignon - 2011 ... - Arvales.net
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«Il resto invece è da buttare, vero?» scherzò la donna, che<br />
doveva sapere bene quanto con quel corpo e quel viso suscitasse<br />
l'interesse e l'ammirazione degli uomini.<br />
«Non posso risponderti come meriteresti Federica; in primis,<br />
perché sarebbe contrario al nostro codice deontologico e, secondo,<br />
perché sono un uomo felicemente sposato. Comunque»<br />
continuò lo psicologo che aveva notato un lieve e fugace rossore<br />
colorare le guance della donna, «Non sta a me giudicare quello<br />
che è da tenere o da buttare; lo deciderai tu stessa quando avrai<br />
imparato a capire come funzionano i processi che ti fanno<br />
essere ciò che sei.»<br />
Pronunciate quelle parole lo psicologo inforcò nuovamente<br />
gli occhiali e consultò l'agenda.<br />
«Se per te va bene, faremo la prima seduta lunedì dodici, alle<br />
dieci e trenta.»<br />
Lo psicologo consegnò alla nuova paziente un foglio prestampato<br />
dello studio, che riportava alcuni consigli dietetici e il<br />
numero di telefono di un cellulare da usare in caso di necessità.<br />
A quel numero di telefono, attivo giorno e notte, rispondeva<br />
Giovanna, la segretaria dello studio, che registrava il problema<br />
del paziente e lo comunicava al dottor Encara o al suo socio.<br />
Prima di congedare la donna, non era mancata la raccomandazione<br />
di usare quel numero di telefono solo in casi di emergenza.<br />
La signorina Tortorici era appena uscita che bussarono alla<br />
porta: era il dottor Adornato il quale, tanto per mischiare un po'<br />
le carte, entrò direttamente nella stanza senza attendere la risposta<br />
di chi si trovava dall'altra parte della porta.<br />
«Accidenti, Antonio, ho appena salutato la signorina Tortorici<br />
che se ne andava: quella donna è sensazionale!» esordì il suo<br />
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