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[Alessandro Arvigo] Les demoiselles d'Avignon - 2011 ... - Arvales.net

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mare; poi lo spessore della linea aumentò sempre di più e sempre più rapidamente,<br />

finché la riconobbe: era l'Onda. Un'onda immensa, che si avvicinava<br />

a una velocità spaventosa, e tanto più si avvicinava quanto più tendeva<br />

a occupare una fascia sempre più ampia di visuale. Sapeva che l'onda lo<br />

avrebbe travolto e che doveva fuggire se non voleva morire annegato, ma non<br />

poteva muovere nemmeno un muscolo: era come se la vista di quell'immenso<br />

muro d'acqua blu lo avesse pietrificato. L'onda si avvicinava, cresceva in<br />

altezza, e a un tratto gli parve anche di udire il fragore del frangente. Ebbe<br />

appena il tempo di prendere consapevolezza di quel pensiero che già i suoi<br />

occhi ammiravano atterriti la spumeggiante cresta che rotolava sulla sommità<br />

dell'onda: bianca come se fosse neve, e morbida come il latte bollito che<br />

trabocca da un recipiente. Al centro del frangente, appena delineata, l'ombra<br />

di un volto. In quello stesso istante vide un punto di luce gialla pulsante<br />

brillare dentro la sua mente; comprese di essere in un sogno, e la sua coscienza<br />

di Sognatore si trasferì dentro quel punto di luce che percepiva immediatamente<br />

dietro il suo campo visivo. L'onda era scomparsa e il mare<br />

pareva talmente immobile che ebbe la sensazione di continuare a guardare<br />

sempre lo stesso fotogramma, come se il tempo si fosse fermato. Una voce,<br />

alle sue spalle, disse qualcosa a proposito dell'abbondanza di pesce: la voce<br />

che arrivò al sognante era quella di Giuseppe, il pescatore di Pizzolungo 1 ,<br />

ma il Sognatore realizzò che a parlare era stato il veggente fenicio; le gambe<br />

cedettero ed ebbe la <strong>net</strong>ta sensazione di essere seduto sulla sabbia. Avrebbe<br />

voluto girarsi, per vedere chi aveva parlato, ma era come se i muscoli del collo<br />

del sognante non fossero più sotto il controllo del Sognatore, o come se<br />

mani invisibili costringessero il capo a rimanere immobile con lo sguardo<br />

fisso sull'orizzonte.<br />

Prima vide l'onda sonora delle parole sotto forma di una vibrazione<br />

dell'aria intorno a lui, poi la percepì come una pressione sullo sterno, e infine,<br />

accanto al Sognatore, comparve un altro punto di luce pulsante e bian-<br />

1 Vedi il romanzo: “Il sogno blu” dello stesso autore.<br />

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