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STORIA G.S.M. (in pdf) - Gruppo Speleologico Marchigiano CAI ...

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Gli speleologi del G.S.M. allargando il campo geografico della loro<br />

attività, dopo una prima visita effettuata già nel 57', decisero l'anno<br />

successivo di tentare di "sfondare" nella famosa "Grotta di Stiffe"<br />

che si trova nell'Abruzzo aquilano.<br />

Con tre ravvic<strong>in</strong>ate spedizioni, Leonardo Rot<strong>in</strong>i, Dario Berti ed<br />

altri, superato un sifone naturale che impediva il proseguimento oltre<br />

la "Sala dei Romani", scoprirono nuovi enormi sviluppi <strong>in</strong>oltrandosi<br />

nel cuore dell'ipogeo. Questo risultato, da annoverarsi tra i più<br />

significativi dal punto di vista esplorativo, fu ottenuto superando<br />

grandissime difficoltà tecniche, l'ultima risalita non fu una<br />

passeggiata e qualche polemica sorse con i colleghi romani che ,<br />

dopo di noi, term<strong>in</strong>arono le esplorazioni superando cascate e<br />

passaggi molto impegnativi.<br />

Ancora oggi, con la grotta parzialmente aperta al pubblico, viene<br />

ricordato il ruolo fondamentale avuto nelle esplorazioni dal G.S.M.<br />

1959-1967<br />

Il 18 giugno 1960 soci del G.S.M. esplorarono compiutamente, probabilmente per primi, le antiche<br />

grotte artificiali di Atri.<br />

Nel 1962 un giovane di nome Pietro Pazzaglia chiese di fare parte del G. S. M e forse nessuno<br />

immag<strong>in</strong>ava che, con l'aiuto di Leonardo Rot<strong>in</strong>i, sarebbe stato proprio lui a rilanciare<br />

gloriosamente le sorti nel nostro <strong>Gruppo</strong> <strong>Speleologico</strong>.<br />

Impegni di lavoro e di famiglia, con gli anni, per un processo ciclico statisticamente riscontrato <strong>in</strong><br />

tutti i gruppi speleologici, causarono un rallentamento generazionale delle attività ma nuove leve,<br />

piano piano, <strong>in</strong>iziarono a dare corpo alla loro passione.<br />

Circa alla metà del decennio si iscrisse Piero Mirabella,<br />

storicamente uno dei più grandi speleologi del G.S.M., tanto<br />

bravo quanto sfortunato. Fu lui <strong>in</strong>fatti che <strong>in</strong>tuì<br />

presumibilmente per primo quale poteva essere il passaggio<br />

per entrare nel cuore di una delle grotte più profonde del<br />

mondo, la "Grotta del Monte Cucco", e che, anzitempo,<br />

cercò conv<strong>in</strong>to della sua esistenza il collegamento sopra il<br />

"Pozzo dei Cristalli" nella Grotta del Fiume.<br />

Un' ulteriore prova che il processo di ricambio generazionale<br />

cont<strong>in</strong>uava positivamente fu quella dell'entrata nel gruppo di<br />

Giuseppe Gambelli, uno studente iscritto alla facoltà di<br />

Geologia che dimostrò subito di racchiudere <strong>in</strong> se,<br />

straord<strong>in</strong>ariamente, il massimo che si possa richiedere a chi<br />

fa speleologia: entusiasmo, spirito di gruppo, coraggio,<br />

generosità, tecnica e competenza geologica.<br />

Nel giro di poco tempo, lo sparuto gruppo di speleologi rimasto <strong>in</strong> attività dopo il 1963, aumentò<br />

sensibilmente nel numero e nella qualità anche con l'iscrizione di altri giovani che dopo poco<br />

dimostrarono di essere anche loro degli splendidi elementi: Gianni Cieri, Maurizio Bologn<strong>in</strong>i,

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