9. Giardini nell'antichità - Edu.lascuola.it

ne gli umidi occhi tremulo e lascivo.
Sovra lui pende 45 : ed ei nel grembo molle
le posa il capo, e 'l volto al volto attolle 46 ,
e i famelici sguardi avidamente 19
in lei pascendo 47 si consuma e strugge.
S'inchina, e i dolci baci ella sovente
liba 48 or da gli occhi e da le labra or sugge,
ed in quel punto ei sospirar si sente
profondo sì 49 che pensi: "Or l'alma fugge
e 'n lei trapassa peregrina 50 ". Ascosi
mirano i due guerrier gli atti amorosi.
• Ritrova nella descrizione del giardino di Armida:
- i tratti tipici del locus amoenus;
- gli elementi della descrizione che fanno pensare a un incantesimo
operato da una maga;
- i segni di una sensualità accesa della descrizione che, in un autore
cristiano come Tasso, non possono non assumere un valore simbolico: di
che cosa? (l'otium voluttuoso dell'eroe contrasta con i suoi doveri di
guerriero impegnato nella liberazione del sepolcro di Cristo a
Gerusalemme);
• L'idea del traviamento è estranea al concetto di giardino in generale,
quale emerge dalle descrizioni riportate sin qui? Rispondi adducendo
esempi.
• Ripeti con tue parole, poi commenta la seguente riflessione di uno
studioso: "Accanto all'illusionismo magico, altri fattori concorrono a dare
corpo, nel canto, a un tema dominante: lo scambio di apparenza e realtà.
È il caso dell'emulazione fra 'caso' e 'artificio' (ottava 10), dell'imitazione
della voce umana da parte del pappagallo (ottava 13). Questa
45
pende: è china.
46
il volto ... attolle: e rivolge il suo volto verso il volto di lei.
47
e i famelici... pascendo: saziando gli sguardi avidi con la vista di lei.
48
liba: assapora.
49
profondo sì: così profondamente.
50
Or ... peregrina: ora la sua anima sta per fuggire per congiungersi con quella dell'amata.