Untitled - Il Bandolo della Matassa di Severino Proietti
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piccole. In tale processo è impegnata una dozzina circa <strong>di</strong> enzimi,<br />
ciascuno specifico per ogni passaggio. Nella cellula autonoma<br />
dell'organismo unicellulare parte <strong>di</strong> tale energia viene utilizzata<br />
per realizzare le proprie funzioni e il resto viene <strong>di</strong>ssipato<br />
nell'ambiente sotto forma <strong>di</strong> calore; nell'organismo pluricellulare,<br />
dove vige la collaborazione, le cellule sono, così, "consapevoli" che<br />
il resto energetico viene immagazzinato in legami particolari<br />
denominati "fosfati ad alta energia" tra molecole <strong>di</strong> composti<br />
persistenti: questi legami successivamente demoliti forniranno alle<br />
cellule l'energia necessaria per la loro attività specifica. Questo è il<br />
ciclo scoperto da A.Krebs (1900-1981) che con altre scoperte gli ha<br />
meritato il premio Nobel per la fisiologia nel 1953.<br />
L'efficienza del metabolismo può essere misurato dalla quantità<br />
<strong>di</strong> energia termica che un organismo emette nel corso <strong>di</strong> una<br />
giornata. E' detto "metabolismo basale" la misura dell'energia<br />
emessa da un organismo a "riposo totale" cioè quando<br />
l'organismo svolge solo le funzioni necessarie per mantenersi vivo.<br />
Oggi si calcola misurando il rapporto tra la quantità <strong>di</strong> ossigeno<br />
assunto e la quantità <strong>di</strong> anidride carbonica emessa nelle 12 ore<br />
dopo l'ultimo pasto: il risultato detto "quoziente respiratorio" dà<br />
l'energia termica emessa e quin<strong>di</strong> la misura del metabolismo base<br />
dell'organismo.<br />
<strong>Il</strong> lavoro rappresentato dal metabolismo contiene un<br />
elemento <strong>di</strong> "<strong>di</strong>screzione" e <strong>di</strong> "cernita" che è stato<br />
in<strong>di</strong>viduato nel nucleo che "riconosce" e seleziona gli<br />
elementi che devono passare la membrana cellulare per<br />
costituire il materiale del protoplasma. Questo materiale<br />
contiene idrogeno, ossigeno, carbonio, azoto, calcio, fosforo,<br />
so<strong>di</strong>o, potassio, zolfo, magnesio, fluoro, ferro, ecc. Tutti questi<br />
elementi non si trovano nel protoplasma allo stato puro ma<br />
come composti comuni, come l'acqua che unisce idrogeno e<br />
ossigeno o come composti organici cioè sostanze speciali a<br />
base <strong>di</strong> carbonio che solo gli organismi riescono a<br />
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