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Luigi Gatta. La Chiesa Abbaziale Santa Maria della Luce in Mattinata

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Antonio <strong>La</strong>t<strong>in</strong>o<br />

Stabilimento di Monte Sant’Angelo che ne amm<strong>in</strong>istrava i beni) e si acquista nel<br />

1844 una seconda campana su cui sono scolpite le immag<strong>in</strong>i <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong><br />

<strong>Luce</strong> e di San Michele, campana che andava ad affi ancare la campana grande del<br />

1605 donata a devozione del Popolo di Matt<strong>in</strong>ata.<br />

<strong>La</strong> questione dell’istituzione <strong>della</strong> parrocchia sarà sollevata ancora<br />

dall’Arcivescovo Monsignor Dentice nel 1818 e da Monsignor Salvem<strong>in</strong>i nel 1834.<br />

Il 26 aprile 1835, solo a due anni di distanza dall’istituzione <strong>della</strong> Delegazione<br />

Municipale di Matt<strong>in</strong>ata, il S<strong>in</strong>daco di Monte Sant’Angelo Domenico Giordani<br />

si appellava al Decurionato perché deliberasse <strong>in</strong> tal senso. Bisognerà comunque<br />

aspettare il 1847 per accogliere nella frazione matt<strong>in</strong>atese il primo parroco nella<br />

persona di don Gennaro Roberti, uomo colto (a lui si deve, dopo il suo ritorno nel<br />

capoluogo nel 1855 come primo Arciprete di <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> del Carm<strong>in</strong>e, la riscoperta<br />

<strong>della</strong> Tomba dI Rotari) e noto anche per l’impegno profuso per la pacifi ca resa di<br />

tanti briganti nel territorio di Monte Sant’Angelo e Matt<strong>in</strong>ata.<br />

Nel 1856 gli subentra don Giuseppantonio Azzarone, uomo di forte tempra e<br />

risoluto coraggio, famoso per i suoi <strong>in</strong>teressi culturali (a lui si devono le prime scoperte<br />

archeologiche nel territorio matt<strong>in</strong>atese), ma anche imprenditoriali con la costruzione<br />

del primo mul<strong>in</strong>o a vapore e di un trabucco per la pesca ai piedi di Monte Saraceno.<br />

Ma don Giuseppantonio fu protagonista anche <strong>in</strong> campo politico capeggiando<br />

nel turbolento periodo post-unitario la fazione fi lo borbonica che <strong>in</strong>torno a lui si<br />

riuniva e che fomentava la reazione affi data alle bande di briganti delle quali la più<br />

famosa fu quella capitanata da Palumbo <strong>Luigi</strong>, detto il Pr<strong>in</strong>cipe all’<strong>in</strong>terno <strong>della</strong><br />

quale militarono molti matt<strong>in</strong>atesi, uom<strong>in</strong>i e donne.<br />

Anche la parrocchia di Matt<strong>in</strong>ata fu teatro di questi episodi per la rivalità<br />

politica che contrapponeva il parroco don Giuseppantonio al viceparroco don<br />

<strong>Luigi</strong> Basso, fedele ai Savoia e fratello del liberale montanaro e più volte S<strong>in</strong>daco<br />

Filippo Basso, il quale dimorava nella tenuta di famiglia del Papone il cui frantoio<br />

fu più volte bruciato per motivi di vendetta.<br />

A don Giuseppantonio Azzarone si devono i più importanti <strong>in</strong>terventi di<br />

trasformazione <strong>della</strong> chiesa, la missione parrocchiale del 1900 e la posa <strong>della</strong> Croce<br />

a metà del viale <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> (oggi scomparsa) e l’istituzione <strong>della</strong> Confraternita *<br />

Congrega di <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Luce</strong>. Restò alla guida <strong>della</strong> parrocchia per 53 anni.<br />

Alla sua morte nel 1909 gli successe il vice parroco don Michele Prencipe<br />

fu Lorenzo, il quale tra le altre cose cont<strong>in</strong>uò l’opera di <strong>in</strong>novazione <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong><br />

<strong>in</strong>trapresa dal suo predecessore. Fu nel contempo più volte Delegato Municipale e<br />

tra i fondatori del Circolo Mat<strong>in</strong>um.<br />

Nel 1931 a don Michele, nel frattempo deceduto, successe il suo vice parroco<br />

e nipote don Salvatore Prencipe, l’<strong>in</strong>dimenticabile parroco per tutta una serie di<br />

motivi: dall’impegno profuso per l’abbellimento e il decoro <strong>della</strong> chiesa da lui<br />

amm<strong>in</strong>istrata, per l’associazionismo parrocchiale, dall’Azione Cattolica nei suoi<br />

vari rami, all’Apostolato <strong>della</strong> Preghiera, alle ACLI, la fondazione <strong>della</strong> Biblioteca<br />

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