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Luigi Gatta. La Chiesa Abbaziale Santa Maria della Luce in Mattinata

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<strong>Luigi</strong> <strong>Gatta</strong>. <strong>La</strong> <strong>Chiesa</strong> <strong>Abbaziale</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>della</strong> <strong>Luce</strong> <strong>in</strong> Matt<strong>in</strong>ata<br />

e <strong>della</strong> Scuola Materna parrocchiale e del <strong>La</strong>boratorio femm<strong>in</strong>ile con l’arrivo delle<br />

Suore Discepole di Gesù Eucaristico.<br />

Si deve anche a lui l’impegno per la rivendicazione <strong>della</strong> Autonomia<br />

Comunale da Monte Sant’Angelo, fi nalmente conseguita il 4 agosto 1955.<br />

Uomo di grande cultura, ci ha lasciato tra le altre cose una preziosa eredità<br />

grazie alle sue pubblicazioni a partire dal periodico «<strong>La</strong> Voce del Pastore» che per<br />

circa quaranta anni ha raggiunto e <strong>in</strong>formato i matt<strong>in</strong>atesi sparsi nel mondo.<br />

Non <strong>in</strong> secondo piano le due Guide turistiche, primo tentativo di dare<br />

dignità turistica al nostro territorio e il Vocabolarietto dialettale.<br />

Di ben altro spessore la monografi a dedicata all’Abazia Benedett<strong>in</strong>a <strong>della</strong> SS.<br />

Tr<strong>in</strong>ità di Monte Sacro, e il volume Matt<strong>in</strong>ata, la nuova Mat<strong>in</strong>um, prezioso saggio<br />

storico-etnografi co, tutte opere ormai <strong>in</strong>trovabili se non nelle biblioteche di pochi<br />

bibliofi li.<br />

Gli ultimi anni di don Salvatore furono segnati dal dramma derivante dal<br />

furto sacrilego del quadro <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong> <strong>Luce</strong> perpetrato da ignoti nella notte<br />

del 29 marzo 1971, dolore portato nella tomba il giorno <strong>della</strong> sua morte avvenuta<br />

nell’ottobre 1974 (all’età di 72 anni, dopo 43 anni alla guida <strong>della</strong> parrocchia).<br />

Sarebbe il caso che oggi, a distanza di tanti anni ci si attivasse per il<br />

ritrovamento del dip<strong>in</strong>to, segnalandolo ancora al Comando per la tutela del<br />

patrimonio culturale dell’Arma dei Carab<strong>in</strong>ieri istituito a partire dal 2004 perché<br />

l’immag<strong>in</strong>e <strong>della</strong> nostra Verg<strong>in</strong>e <strong>della</strong> <strong>Luce</strong> venga <strong>in</strong>serita nell’apposita Banca Dati<br />

dei Beni Culturali illecitamente sottratti.<br />

Il nostro quadro trafugato senz’altro su commissione potrebbe essere oggi<br />

dimenticato nella collezione privata di qualche amante dell’arte pittorica privo di<br />

scrupoli.<br />

E un miracolo <strong>in</strong> questo caso non sarebbe impossibile grazie alle nuove<br />

tecnologie <strong>in</strong>formatiche ed <strong>in</strong>vestigative!<br />

A don Salvatore è subentrato il suo vice parroco don Francesco <strong>La</strong> Torre, ancora<br />

felicemente <strong>in</strong> mezzo a noi. Tutti ricordiamo il giorno dell’ord<strong>in</strong>azione sacerdotale<br />

di questo giovane prete quel 30 luglio 1966 e <strong>in</strong> tanti gli siamo stati <strong>in</strong>torno nelle tante<br />

<strong>in</strong>iziative <strong>in</strong>traprese soprattutto nell’ambito dell’associazionismo giovanile.<br />

A lui si deve l’opera di ristrutturazione più recente e importante che, dopo<br />

qualche anno di forzata chiusura <strong>della</strong> chiesa con le funzioni liturgiche ospitate<br />

<strong>in</strong> questo Salone parrocchiale dal 1985, grazie all’<strong>in</strong>tervento progettato e diretto<br />

dall’<strong>in</strong>gegner Franco Piemontese, nel settembre 1990 permise che la chiesa fosse<br />

riaperta al culto e dedicata dall’Arcivescovo Monsignor V<strong>in</strong>cenzo D’Addario.<br />

Sembra appena ieri, ma sono passati ben venti anni: la chiesa è stata arricchita<br />

da nuove statue, da artistiche vetrate e soprattutto da un importante Battistero,<br />

mentre è <strong>in</strong> progetto la costruzione <strong>della</strong> Sala <strong>della</strong> Riconciliazione.<br />

Un ultimo doveroso pensiero al restante clero matt<strong>in</strong>atese da don Michele<br />

Prencipe fu Antonio, <strong>in</strong>segnante, a don Francesco Prencipe fu Lorenzo, cappellano<br />

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