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12 La Lanterna - numero 1 - febbraio 2011 La Festa di Capodanno... Un appuntamento sempre ben rallegrato dal numeroso concorso dei soci è quello di ogni fine d’anno quando, con il commiato da rivolgere alla sua spirante esistenza, si saluta fragorosamente la nascita del suo neonato successore tra il fragore dei tappi di champagne e l’incontenibile ondata di voti augurali cordialmente scambiati con tutti. E’ la tradizionale serata del cenone che il 31 dicembre 2010 ha visto completamente affollato il ristorante della Lanterna dove la sperimentata coppia Bruna-Rino ha riconfermato la sua professionalità dispensando un gustoso menù ben accolto dagli avventori. Non è mancato poi il programma musicale affidato alla sensibile tastiera di Riccardo Tosti, un artista che da solista è capace di riempire con sobrietà le ore dedicate alle danze nelle diverse versioni, dai lenti, ai valzer fino alle più contemporanee forme di rock. La serata si è lietamente protratta fino alle prime ore del neonato 2011 da tutti concordemente auspicato migliore del precedente.
La Lanterna - numero 1 - febbraio 2011 MICHELANGELO E RAFFAELLO il racconto della fine di un’epoca Una nuova , interessante pubblicazione marinara ha recentemente arricchito la selettiva nicchia libraria dedicata alla storia dei transatlantici, quelle favoleggiate navi passeggeri che dall’inizio del secolo scorso hanno collegato l’Europa al continente americano ed agli Stati Uniti in particolare. Vengono subito alla mente, soprattutto della nostra gente, i cari nomi di Vulcania e Saturnia, di tutta la schiera dei vari Conte Grande, Conte Biancamano, Conte di Savoia, Conte Rosso, Conte Grande, del Rex , detentore dell’ambito Nastro Azzurro, seguito in anni successivi da Victoria, Oceania, Giulio Cesare, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, dallo sfortunato Andrea Doria e da altri ancora fino ai due ultimi prestigiosi Michelangelo e Raffaello che per diversi aspetti , come vedremo, hanno segnato, suggellandola, un’irripetibile epoca. Ad essi poi saldamente si legano i nomi delle storiche compagnie di navigazione triestine, prima fra tutte la Cosulich, attive fin dagli anni dell’amministrazione austroungarica e quelli dei cantieri e delle fabbriche , degli studi di La Michelangelo arriva in porto progettazione e di arredo rinomati per le loro innovative applicazioni, per la loro eleganza e il loro buon gusto. La recente opera cui ci riferiamo riguarda proprio i due citati ultimi transatlantici la cui storia viene magistralmente raccontata nel bel volume “Michelangelo e Raffaello - La fine di un’epoca”, curato da Simone Bandini e Maurizio Eliseo e pubblicato dalla U.Hoepli di Milano. Un’opera di notevole spessore che ha richiesto circa sei anni di paziente impegno per il reperimento di documentazione tecnica, fotografica, testimonianze e quant’altro necessario ad elaborare compiutamente la storia delle due infelici navi che nei dieci anni della loro breve esistenza hanno fatto conoscere al mondo la potenzialità e le realizzazioni della cantieristica nazionale espresse dalle sue intelligenti risorse , iniziando dalle esperte maestranze impiegate, per finire agli studi di progettazione e di allestimento. L’elegante, patinato ponderoso volume conta 322 pagine e include in appendice la dettagliata riproduzione dei piani generali di costruzione . 13 Il racconto della vita di queste due splendide creature del mare si snoda con la fluente leggerezza di una gradevole narrazione , tanto più apprezzabile perchè contestualmente evidenzia lo scenario, tratteggiato con intelligenti richiami alla situazione economico- politica dell’Italia del miracolo, a ridosso degli anni in cui concomitanti fattori avversi imponevano radicali cambiamenti e sacrifici che finiranno per incidere anche sulla triste sorte dei due lussuosi transatlantici. Il riferimento alla loro manifesta inadeguatezza di fronte alla rapida affermazione del mezzo aereo , più veloce ed economico, con la severa crisi petrolifera in atto , provocano congiunti effetti negativi. Ad essi purtroppo si somma la carente lungimiranza dello Stato azionista che non seppe cogliere per tempo l’irreversibilità dei mutamenti alle porte. Ricordano a tal proposito gli autori che nei primi anni di esercizio (entrambe le gemelle entrarono in servizio nel 1965) , la presenza di passeggeri, richiamati da un’offerta superiore per qualità e comfort, fu del tutto appagante: la rotta per il nord America , per
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