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7° Congresso Internazionale SOI

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Semina e trasporto del prelievo<br />

Dopo aver eseguito il prelievo è bene inoculare subito il materiale<br />

in un mezzo solido. Inoculare d’abitudine sia in agar sangue che in<br />

agar-cioccolato così come in ogni altro mezzo di coltura indicato.<br />

Si rotola l’applicatore (spatola o cotton fioc) sulla superficie della<br />

piastra, evitando di rompere la superficie del terreno ed inoculare<br />

profondamente. Per evitare l’affollamento delle proliferazioni e<br />

quindi le difficoltà interpretative è bene usare una piastra di agar<br />

per ogni occhio in caso di infezioni bilaterali. Quando le piastre non<br />

sono disponibili, si può usare un terreno di trasporto. Il mezzo di<br />

trasporto più comunemente utilizzato è una provetta di vetro con<br />

tappo a vite contenente un brodo di coltura (tioglicollato, triptosio).<br />

In questo caso si toglie il tappo, si pone la punta dell’applicatore<br />

nella provetta di brodo fino a immergerla nel terreno, quindi<br />

si richiude chiude il tappo strettamente. Esistono kit per il trasporto<br />

di prelievi per colture preparati commercialmente (Amies,<br />

Stuard o altri). Sono facilmente disponibili e consistono di un cotton<br />

fioc sterile confezionato con un contenitore cilindrico contenente<br />

il terreno di trasporto che evita il disseccamento e deterioramento<br />

del campione (Figura 6). Si usa il cotton fioc per il prelievo<br />

che viene poi fatto scivolare indietro nel contenitore in modo che<br />

la sua estremità arrivi a livello del terreno contenuto sul fondo della<br />

provetta costituito da una colonnina di agar gel o da un mezzo<br />

liquido, che consente il mantenimento di organismi aerobi o anaerobi<br />

facoltativi. Il tampone viene inserito sterilmente in una colonna<br />

di agar gel oppure si spreme la fiala sul fondo della provetta<br />

rompendo il sigillo e permettendo al mezzo liquido di circondare<br />

la punta dell’applicatore. Si richiude il contenitore e si invia al laboratorio.<br />

Qualsiasi terreno utilizzato (piastre o terreni liquidi) deve essere<br />

conservato a temperatura ambiente fino all’invio in laboratorio e in<br />

nessun caso refrigerato.<br />

È bene etichettare il campione con il nome del paziente e del medico<br />

che ha effettuato il prelievo, data ed ora del prelievo, occhio<br />

destro o sinistro, farmaci antibiotici usati e se sono stati interrotti 8 .<br />

Interpretazione degli esami microbiologici<br />

Gli studi di laboratorio fanno perno su due esami principali: esame<br />

batterioscopico ed esame microbiologico.<br />

Mentre gli studi batterioscopici consentono l’identificazione di bat-<br />

teri, funghi e protozoi per visualizzazione diretta mediante colorazioni<br />

specifiche, le tecniche di coltura microbiologica sono utilizzate<br />

per la crescita e l’isolamento di batteri e funghi. Gli studi colturali<br />

sono quelli più comunemente eseguiti e consistono nella<br />

semina su terreni di coltura di materiale proveniente dall’occhio<br />

interessato dall’infezione. Dopo il prelievo, prima della semina in<br />

un terreno solido, il materiale può essere posto per alcuni giorni in<br />

un terreno liquido di trasporto liquido (brodo) per favorire la prolifera<br />

microbica. Una piccola quantità di liquido viene stesa su piastre<br />

che vengono riposte in incubatori a 35-3<strong>7°</strong>C. Dopo alcuni<br />

giorni le piastre vengono controllate per verificare la proliferazione<br />

batterica. La formazione di colonie multiple o confluenti lungo le<br />

linee di inoculazione su una piastra di agar indicano con molta probabilità<br />

l’isolamento di un agente patogeno, soprattutto se i<br />

microrganismi isolati presentano le stesse caratteristiche dei germi<br />

osservati in batterioscopia. Qualsiasi sviluppo al di fuori delle striature<br />

è considerato una contaminazione. Le caratteristiche di sviluppo<br />

sono specifiche per ciascun microrganismo. Quando vengono<br />

utilizzati dei mezzi liquidi le contaminazioni non possono essere<br />

distinte dai patogeni. Per questo la crescita di batteri in un<br />

brodo, in assenza di una conferma di crescita su un mezzo solido o<br />

di una microscopia positiva, deve essere interpretato con cautela.<br />

Dopo lo sviluppo e l’isolamento di ciascun microrganismo, vengono<br />

descritte le caratteristiche di ciascun patogeno e studiata la sensibilità<br />

dei microrganismi a specifici antibiotici per ricercare eventuali<br />

antibiotico-resistenze (antibiogramma). È importante considerare<br />

che i dischi di diffusione per testare la sensibilità all’antibiotico<br />

contengono l’antibiotico in una concentrazione simile alla<br />

concentrazione plasmatica considerata terapeutica per l’antibiotico<br />

in esame, che risulta spesso molto inferiore alla concentrazione che<br />

l’antibiotico raggiunge durante un trattamento topico intensivo 9 .<br />

Occorrono da 48 a 72 ore prima che i risultati della coltura siano<br />

pronti, tuttavia i risultati preliminari possono essere disponibili<br />

entro 24 ore o prima se è stato eseguito un vetrino per la batterioscopia.<br />

Terreni di coltura<br />

Il kit per lo scraping corneale a disposizione nell’ambulatorio<br />

di pronto soccorso, dovrebbe prevedere al minimo un vetrino<br />

per la batterioscopia e una piastra di agar sangue o un brodo<br />

Figura 6. Terreni di coltura solidi piastre agar e agar sangue (sinistra), terreni di coltura liquidi tioglicollato (centro), mezzo di trasporto con terreno di Amies (destra).<br />

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