Il luogo del conflitto - In-Formazione-Psicologia
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apprendimento (Casadio 2010b), cioè quel processo che permette di creare presupposti<br />
relazionali direttamente dalle relazioni vissute dal soggetto – come dei luoghi di<br />
apprendimento fondamentali per la definizione <strong>del</strong> carattere.<br />
Prendiamo un esempio di doppio legame: “Un giovanotto che si era abbastanza ben<br />
ripreso da un eccesso di schizofrenia ricevette in ospedale una visita di sua madre.<br />
Contento di vederla, le mise d’impulso il braccio sulle spalle, al che ella s’irriggidì.<br />
Egli ritrasse il braccio, e la madre gli domandò: “non mi vuoi più bene?” il ragazzo<br />
arrossì, e la madre disse ancora: “Caro non devi provare così facilmente imbarazzo e<br />
paura dei tuoi sentimenti”. <strong>Il</strong> paziente non poté stare con la madre che per pochi<br />
minuti ancora, e dopo la sua partenza aggredì un’inserviente e fu messo nel bagno<br />
freddo” (Bateson, Jackson, Haley, Weakland 1956, pagina 262).<br />
Appare chiaro che questo episodio descrive un <strong>conflitto</strong>, una sorta di trappola<br />
relazionale insostenibile per il giovane che non riesce a districarsi tra i diversi livelli<br />
comunicativi e rimane bloccato senza riuscire a dare un senso né a quel singolo<br />
episodio, né alle emozioni che prova né, infine, alla relazione con la madre. L’identità<br />
stessa <strong>del</strong> giovane diviene un elemento indecidibile, una sorta di rebus enigmistico che<br />
lui stesso non riesce a risolvere.<br />
<strong>In</strong> due diversi articoli, entrambi <strong>del</strong> 1958 (“Le nuove premesse concettuali <strong>del</strong>la<br />
ricerca sul comportamento” e “I problemi culturali sollevati da uno studio <strong>del</strong> processo<br />
schizofrenico”) il doppio legame viene descritto da Bateson come un’invalidazione <strong>del</strong><br />
Sé di un soggetto, dovuto alla partecipazione ad una situazione paradossale. Come<br />
scrive Bateson: “nello schizofrenico, nel doppio legame, l’adattamento esterno è<br />
possibile solo al prezzo di un non adattamento interno, ad uno stravolgimento interno<br />
[…] nell’ambiente familiare il paziente si adatta mediante forme di comportamento<br />
comunicativo in cui il mondo interno o quello esterno, o entrambi, sono negati in modo<br />
implicito, o addirittura esplicito” (1958a, pagina 185).<br />
<strong>In</strong> questo caso, con il termine doppio legame non possiamo considerare solo una<br />
situazione contingente, ma piuttosto un problema di adattamento <strong>del</strong> Sé – cioè <strong>del</strong>la<br />
narrazione che ognuno ha di se stesso – a un determinato contesto relazionale. <strong>Il</strong><br />
vincolo esterno, nel caso precedente la relazione con la madre, fa saltare la<br />
rappresentazione interna <strong>del</strong> soggetto e non permette la formazione di una narrazione<br />
coerente. <strong>Il</strong> legame di senso che connette tra loro narrazioni, rappresentazioni e<br />
comportamenti, diviene così paradossale.<br />
Tale accezione <strong>del</strong> doppio legame, descrive quindi un’insieme di interazioni che<br />
non permettono al singolo di formulare una storia coerente su se stesso o di creare<br />
connessioni possibili tra le azioni che lui stesso compie e le emozioni che sperimenta,<br />
in quanto il soggetto è preso in una relazione che lo disconferma, lo spiazza<br />
continuamente.<br />
Devo ricordare che, secondo Bateson, è proprio la connessione tra le diverse azioni,<br />
le metafore e le narrazioni <strong>del</strong> soggetto che costituisce la base da cui emerge il Sé. E<br />
nelle situazioni a doppio vincolo: “il sé preesistente non può sopravvivere in alcun<br />
modo […], il paradigma <strong>del</strong> doppio legame possiede una distruttività specifica nei<br />
confronti <strong>del</strong>l’identificazione <strong>del</strong> sé” (1958b, pagina 194). Per concludere che: “in<br />
effetti il doppio legame è una sorta di battaglia per stabilire chi avrà il Sé distrutto”<br />
(ibidem, pagina 203).<br />
Come vedete, il doppio legame appare la descrizione di un <strong>conflitto</strong><br />
contemporaneamente interno ed esterno al singolo. E Bateson coglie le interdipendenze<br />
tra questi diversi aspetti. Secondo l’epistemologo inglese, infatti, nella situazione di<br />
doppio legame il soggetto non riesce a costruirsi un nucleo coerente tra le diverse<br />
esperienze vissute, un presupposto da cui narrare quella storia particolare che è il Sè.<br />
Riflessioni Sistemiche - N° 4 maggio 2011 33