Il Rinascimento (testi di approfondimento/Scheda 2)
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PERCORSO 2. IL RINASCIMENTO/ SCHEDA 2<br />
tutto. Ciò però a parere <strong>di</strong> lui solo, perché non sa cattivarsi un amico, non è amico <strong>di</strong> nessuno; anzi non<br />
esiterebbe a mandare al <strong>di</strong>avolo gli stessi dèi: tutto quello che si fa nella vita è per lui follia, oggetto <strong>di</strong><br />
condanna e <strong>di</strong> scherno. Orbene, un <strong>testi</strong>mone <strong>di</strong> tal fatta è il filosofo arciperfettissimo. Ora, <strong>di</strong>temi in<br />
cortesia, se la quistione dovesse decidersi coi voti, qual esercito lo desidererebbe a comandante supremo?<br />
Anzi qual donna si prenderebbe un marito cosiffatto o lo sopporterebbe, quale ospite un tal convitato, qual<br />
servo un padrone <strong>di</strong> tali costumi? Ognuno preferirebbe un qualsiasi uomo, preso a caso <strong>di</strong> mezzo alla folla<br />
<strong>di</strong> uomini comuni, che non son certo mostri <strong>di</strong> sapienza, il quale, senz'avere un gran cervello in zucca,<br />
sappia comandare o ubbi<strong>di</strong>re a uomini senza cervello e piacere ai suoi simili, anzi al maggior numero<br />
possibile; che si mostri affabile con la moglie, piacente agli amici, commensale garbato, ospite alla mano,<br />
infine nulla <strong>di</strong> umano reputi estraneo a se stesso. (Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia)<br />
Testo 3. Elogio della riflessione interiore.<br />
Certo l’uomo <strong>di</strong> senno non ha perduto nulla se ha se stesso […]. Ecco che cosa vuol <strong>di</strong>re scegliere<br />
bene i tesori che possano essere esenti da danno , e nasconderli in luogo dove non vada alcuno e tale che<br />
non possa esser tra<strong>di</strong>to che da noi stessi. Bisogna avere moglie, figli e sostanze, e soprattutto la salute, se si<br />
può; ma non attaccarvisi in maniera che ne <strong>di</strong>penda la nostra felicità. Bisogna riservarsi una retrobottega<br />
tutta nostra, del tutto in<strong>di</strong>pendente, nella quale stabilire la nostra vera libertà […].<br />
Noi abbiamo un'anima capace <strong>di</strong> ripiegarsi in se stessa; essa può farci compagnia; ha i mezzi per<br />
assalire e <strong>di</strong>fendere, per ricevere e per donare; non dobbiamo temere <strong>di</strong> marcire d'ozio noioso in questa<br />
solitu<strong>di</strong>ne. […]<br />
Abbiamo vissuto abbastanza per gli altri, viviamo per noi almeno quest'ultimo resto <strong>di</strong> vita.<br />
Riconduciamo a noi e al nostro piacere i nostri pensieri e le nostre intenzioni. […]<br />
Bisogna scegliere quei legami così forti e d'ora in poi amare questa e quella cosa, ma sposare solo<br />
se stessi. Vale a <strong>di</strong>re: il rimanente sia nostro, ma non unito e incollato in modo che non lo si possa staccare<br />
senza scorticarci e strappar via insieme con esso qualche pezzo <strong>di</strong> noi. La più grande cosa del mondo è<br />
saper essere per sè.<br />
(Michel de Montaigne, Essais)<br />
Testo 4. Cusano: l'universo infinito, senza centro né circonferenza<br />
<strong>Il</strong> mondo è explicatio <strong>di</strong> Dio e quin<strong>di</strong> non può avere limiti, pur non essendo propriamente infinito. Se non ha<br />
limiti, non ha neppure un centro né una circonferenza: il cosmo aristotelico-tolemaico viene messo in<br />
<strong>di</strong>scussione, anche se con qualche incertezza.<br />
<strong>Il</strong> centro del mondo coincide con la circonferenza. Ma il mondo non ha circonferenza. Se avesse un centro,<br />
il mondo avrebbe anche una circonferenza, e avrebbe in se stesso, al suo interno, l'inizio e la fine, e avrebbe<br />
dei limiti in rapporto a qualcosa d'altro e, al <strong>di</strong> fuori del mondo, vi sarebbe dell'altro evi sarebbero altri<br />
luoghi ancora. Affermazioni tutte senza verità. Essendo impossibile che il mondo si racchiuda fra un centro<br />
corporeo e una circonferenza, il mondo risulta inintelligibile, e Dio stesso ne è centro e circonferenza. E<br />
sebbene il mondo non sia infinito, tuttavia non lo si può concepire nemmeno finito, mancante com'è <strong>di</strong><br />
termini che lo racchiudano.<br />
Perciò quella Terra, che non può essere il centro del mondo, non è del tutto priva <strong>di</strong> moto. È necessario che<br />
essa si muova <strong>di</strong> tal moto che possa <strong>di</strong>venire minore <strong>di</strong> quello che è 1 , all'infinito. Come la Terra non<br />
costituisce il centro del mondo, così nemmeno la sfera delle stelle fisse ne costituisce la circonferenza,<br />
sebbene, paragonando fra loro la Terra e quel cielo, la prima appaia essere più vicina al centro e il secondo<br />
1 La Terra non può essere il centro perché il centro del mondo è Dio, ma è vicina al centro del mondo. Cusano non si è<br />
ancora del tutto liberato dal modello tolemaico, <strong>di</strong> conseguenza la terra deve muoversi in quanto non è centro, ma il<br />
suo movimento deve poter decescere all’infinito, tendendo verso il centro e verso Dio.