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L'Alto Medioevo (ppt)

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Il “<strong>Medioevo</strong>”: 476 - 1492<br />

Le lettere e liberali studi […] per più di ottocento anni sono<br />

state in modo dimenticate dal mondo […], che tutto quello che si<br />

truova in carte o marmi per grammatica scritto fra questo tempo<br />

meritatamente si possa chiamare grossaggine rozza. […] [I nostri<br />

tempi invece] più fioriscono di eccellenti arti d’ingegno che altri<br />

tempi sieno stati già mille anni passati.» (Matteo Palmieri, Vita<br />

civile).<br />

1. idea negativa di regresso della cultura europea<br />

sviluppatasi nei 1000 anni dopo la fine dell’impero romano<br />

2. idea di sviluppo storico analogo alle fasi della vita:<br />

alla fase di fioritura segue la crisi invernale e poi la rinascita<br />

(concezione organicistica)


Una nuova periodizzazione della storia<br />

universale si impone dal XVII secolo…<br />

Età antica<br />

<strong>Medioevo</strong><br />

Età moderna


Termini a quo e ad quem del <strong>Medioevo</strong>:<br />

476: caduta dell’Impero romano d’Occidente<br />

1492: scoperta dell’America<br />

337: morte di Costantino<br />

oppure<br />

1453: caduta di Costantinopoli nelle<br />

mani dei Turchi (C. Keller, 1688)<br />

oppure<br />

VII sec: espansione degli arabi islamizzati (Pirenne, XX sec)<br />

oppure<br />

1770: inizio della rivoluzione industriale (Les Annales).


Diverse periodizzazioni del <strong>Medioevo</strong> …<br />

… a seconda degli approcci utilizzati …<br />

… e della focalizzazione su elementi o fattori diversi<br />

Non un solo <strong>Medioevo</strong>:<br />

ma tanti “Medioevi”


Un ulteriore suddivisione:<br />

1. Alto <strong>Medioevo</strong> (V-X sec): prevalgono elementi di crisi,<br />

decadenza, insicurezza<br />

2. Basso <strong>Medioevo</strong> (XI-XV sec): prevalgono elementi di<br />

sviluppo, la ripresa demografica ed economica


I. Gli eventi dell’Alto <strong>Medioevo</strong><br />

Invasioni di popolazioni nomadi<br />

Fine dell’Impero romano d’Occidente<br />

Impero di Carlo Magno<br />

Nascita di nuovi imperi<br />

Impero islamico


Progressiva<br />

cristianizzazione<br />

I regni romano-germanici


Il destino dell’Italia<br />

1. V sec.: insediamento degli Ostrogoti<br />

2. VI sec.: insediamento dei Longobardi<br />

Spartizione della penisola:<br />

Nord: Longobardi<br />

Sud: Bizantini<br />

774: conquista di Carlo Magno


L’Impero romano d’Oriente (395-1453)<br />

1. VI sec: tentativi di riconquista dei territori occidentali<br />

2. VII-XV sec: lotta per la sopravvivenza contro la pressione di slavi e persiani


L’espansione dell’Islam<br />

622: Maometto si rifugia a Medina: l’anno<br />

dell’egira (emigrazione) è l’inizio del calendario<br />

islamico.<br />

661-750: Dinastia degli Omayyadi. Seconda<br />

espansione dell’Islam fino all’India, e alla penisola<br />

iberica (711). La sua avanzata è fermata dai Franchi<br />

guidati da Carlo Martello a Poitiers nel 732.<br />

610: Maometto inizia la<br />

predicazione dell’Islam a La<br />

Mecca<br />

632-661: Califfato elettivo. Prima espansione dell’Islam fino alla Libia e all’Iran.


Le divisioni nel mondo islamico: SUNNITI / SCIITI<br />

1. Sunniti :<br />

Successore di Maometto è ogni<br />

maschio adulto<br />

La sunna (condotta di Maometto) è<br />

fonte legittima per la dottrina<br />

islamica.<br />

L’imam (capo della comunità<br />

religiosa) ha poteri esecutivi, ma<br />

non interpreta la legge religiosa<br />

(compito degli esperti di diritto)<br />

2. Sciiti (minoranza presente<br />

soprattutto in Iran) :<br />

Successore di Maometto è fu Alì e i<br />

califfi furono usurpatori.<br />

La sunna non è fonte legittima per la<br />

dottrina islamica, ma i poteri<br />

profetici di Maometto si sono<br />

trasmessi ai successori.<br />

L’imam (capo della comunità religiosa<br />

e politica) deve essere un<br />

discendente di Alì, designato da<br />

Dio, solo e infallibile interprete<br />

della legge religiosa


II. I popoli dell’Europa altomedievale<br />

Nell’Impero romano:<br />

Tutti gli uomini liberi erano cittadini (dal 212 d.C), cioè<br />

godevano di certi diritti e avevano certi doveri.<br />

Cittadinanza: Condizione giuridica di appartenenza di un individuo ad un<br />

particolare Stato. Per effetto di tale appartenenza l’individuo gode di particolari<br />

diritti politici e civili che variano da Stato a Stato. A seconda degli ordinamenti si<br />

può essere cittadini o perché si è nati in un certo Paese (ius soli) o perché si è<br />

figli di genitori nati in quel Paese ius sanguinis).<br />

L’esercizio del potere politico era centralizzato, così come<br />

l’amministrazione del territorio, garantita dalla burocrazia.<br />

La legge emanava dall’apparato dello Stato e valeva per<br />

tutti i cittadini e sudditi del territorio dell’Impero. L’ordine<br />

era mantenuto anche attraverso l’esercito statale.


I “barbari” dell’Europa occidentale e orientale: germani e slavi<br />

L’organizzazione sociale: Nelle società dei popoli “barbari”, in genere<br />

nomadi o seminomadi, gli uomini erano distinti in “liberi”, “semiliberi”,<br />

“schiavi”. L’organizzazione sociale era basata sul clan. Una<br />

organizzazione caratteristica era anche il “comitatus”, cioè il seguito dei<br />

compagni d’armi delle persone di maggior prestigio e ricchezza.<br />

L’esercizio del potere politico: gli uomini liberi si riunivano periodicamente<br />

in assemblee per prendere le decisioni più importanti. I re erano in<br />

genere eletti e restavano in carica temporaneamente, perché non si<br />

poneva il problema dell’amministrazione del territorio. Non esiste la legge<br />

scritta e l’amministrazione della giustizia è privata (faida)


Popoli e regni dell’Europa altomedievale:<br />

L’incontro-scontro tra “barbari” e popolazioni romane o romanizzate:<br />

Da nomadi a stanziali, le popolazioni “barbare” adottano nuovi stili di vita<br />

e nuove norme di comportamento, frutto dell’integrazione con le usanze<br />

delle popolazioni romane: l’adesione al cristianesimo fu un elemento<br />

fondamentale di questo processo.<br />

I regni romano-barbarici<br />

Non esiste un apparato di potere centralizzato. Il re era eletto ed<br />

esercitava il potere – molto limitato - attraverso pochi funzionari, i conti.<br />

Si contrapponeva al potere centrale la grande aristocrazia che esercitava<br />

di fatto il controllo su ampi territori. Fondamentale era il legame di<br />

fedeltà tra re e le famiglie più importanti. In caso di successione al<br />

trono a volte il regno era spartito tra gli eredi o tra i successori, come se<br />

esso fosse un patrimonio del sovrano.


Il legame tra potere politico e potere religioso<br />

I sovrani dei nuovi regni romano-barbarici<br />

assumono i caratteri di re-cristiani (unzione<br />

sacra), legittimano e rafforzano il loro potere.<br />

Clodoveo I riceve dalla Colomba (Spirito Santo) la Sacra Unzione<br />

Legittimità: condizione che rende giusta un’azione politica, un comportamento ecc<br />

. In ambito politico la legittimità del potere è dipesa da molti fattori relativi anche alle<br />

credenze diffuse presso un popolo circa l’origine dell’autorità. Un governo può<br />

essere giudicato legittimo perché voluto da Dio, perché fondato sull’autorità<br />

popolare, perché voluto dalla tradizione o per altre ragioni ancora. La legittimità ha<br />

che fare con la sfera dei valori e si distingue dalla legalità che riguarda il rapporto<br />

con la legge.


Il Sacro Romano Impero<br />

Si richiama all’antico impero<br />

romano<br />

Fa del cristianesimo la propria<br />

fonte di legittimazione<br />

Carlo Magno incoronato imperatore<br />

nell'anno 800 dal papa Leone III


L’organizzazione del Sacro Romano Impero<br />

La pratica del vassallaggio


843: divisione del Sacro romano Impero<br />

877 capitalore di Querzy-sur-Oise:<br />

ereditarietà delle contee<br />

1037 Constitutio de feudis:<br />

ereditarietà dei feudi minori<br />

X-XI secolo: feudalesimo, frammentazione del potere politico


Il feudalesimo<br />

Trasformazione delle signorie terriere in signorie politiche<br />

Immunità e diritti di banno<br />

(esercizio della giustizia, imposizione delle tasse…)<br />

Processo dell’incastellamento<br />

Processo di fortificazione di villaggi e residenze signorili attuato tra la<br />

fine del IX secolo e il XII in ampie zone dell'Europa occidentale. Le<br />

fortificazioni furono spesso una risposta alle incursioni operate da saraceni e<br />

ungari, ma anche ai pericoli dovuti a un endemico stato di disordine politicomilitare.<br />

I castelli furono sempre centri di attrazione demografica, e<br />

furono quindi utilizzati in alcune regioni come strumenti per indirizzare o<br />

favorire movimenti di popolazione, stimolando o sostenendo la creazione di<br />

nuovi centri abitati, ma furono numerose anche le fortificazioni poste attorno<br />

o a fianco di insediamenti già formati. I centri fortificati, oltre a difendere i<br />

patrimoni signorili e i contadini che vi abitavano, divennero, in quei secoli in<br />

crescita, centri di snodo per il commercio.


Unificazione delle leggi nei regni<br />

romano-barbarici<br />

Editto di Rotari (643 dC)


Impero Bizantino<br />

Stabile organizzazione territoriale<br />

Amministrazione della giustizia<br />

Fisco efficiente<br />

Forte integrazione fra Stato e<br />

Chiesa d’Oriente<br />

Giustiniano Corpus iuris civilis<br />

Recupero del diritto romano, cioè dell’insieme delle regole elaborate nel corso<br />

dei secoli per dare forma stabile ai rapporti sociali, base del diritto occidentale.


Dominazione arabo-islamica<br />

Civiltà ricca e dinamica conquista diverse parti dell’Europa (Spagna, Sicilia,<br />

alcune enclaves lungo le coste del Mediterraneo<br />

La religione agisce come collante tra i popoli dell’impero islamico<br />

Impone comportamenti, credenze, idee, divieti<br />

Consapevolezza di far parte di una comunità di credenti<br />

Separazione tra religione e politica, poiché non c’è un clero interprete della<br />

volontà di Dio e mediatore di tale volontà nei confronti del potere politico.


La Chiesa come istituzione politica e religiosa<br />

313: Editto di Milano. Costantino riconosce la libertà di culto ai cristiani<br />

380: editto di Tessalonica. Teodosio riconosce il cristianesimo<br />

come religione ufficiale dell’Impero<br />

Dopo la fine dell’impero, La chiesa sopravvive<br />

come struttura politico-amministrativa.<br />

Dalla progressiva indipendenza della Chiesa dal potere politico …<br />

Amministrazione diretta di Roma e di altre terre, legittimata<br />

da alcuni sovrani (Donazione di Sutri 728 e donazione del<br />

patrimonio di San Pietro da parte di Carlo Magno)<br />

… alla pretesa superiorità del potere religioso su quello politico<br />

Teocrazia


La vita cristiana dei monaci<br />

3. Ora et labora<br />

Benedetto da Norcia fonda il<br />

monachesimo occidentale.<br />

La regola benedettina:<br />

1. Vita cenobitica<br />

2. Povertà, castità e obbedienza


Una società rurale governata da una ristretta aristocrazia<br />

Processo di ruralizzazione dell’economia<br />

Crisi delle città e dell’economia urbana (attività artigiane e<br />

commerciali sulla lunga distanza. Ritorno a forme di baratto )<br />

Generale calo demografico


Una società rurale governata da una ristretta aristocrazia<br />

Aristocrazia terriera e guerriera<br />

Contadini liberi, semiliberi o schiavi<br />

Pratica della commendatio<br />

Progressiva affermazione del sistema feudale

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