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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento<br />
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona<br />
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) Fabriano-Matelica euro 1,20 n. 3 Anno CII 19 gennaio 2<strong>01</strong>3<br />
>Fabriano 5<br />
Cittadella<br />
degli Studi:<br />
lavori in corso<br />
Sta nascendo a Santa<br />
Croce il Campus<br />
scolastico che ospiterà i<br />
Licei fabrianesi: siamo<br />
andati a vedere il mega<br />
cantiere aperto.<br />
Politica,<br />
un servizio<br />
Un po’ come scalare il Tourmalet in pieno<br />
inverno o fare un giro alle montagne russe<br />
in un qualsiasi parco-divertimenti in fase di<br />
digestione. Non servono esempi estremizzati<br />
per introdurre il tema della politica. Ma se<br />
abbiamo voluto aprire l’argomento con due<br />
immagini è perché le parole che possono<br />
sintetizzare il dibattito di questi giorni sono<br />
la fatica eccessiva nel ritrovare uno straccio<br />
di ducia (da qui appunto la scalata impervia<br />
verso una vetta pirenaica) ed una sorta di<br />
voltastomaco nell’approccio con il problema<br />
politico, proprio per l’incrinatura fatale nel<br />
rapporto tra cittadino ed istituzioni (ed ecco<br />
infatti il salto alle giostre per antonomasia<br />
più pericolose in un momento del corpo<br />
umano che richiederebbe maggior rilassatezza).<br />
Fiducia ai minimi storici e idiosincrasia<br />
quasi totale al confronto su tutto quello che<br />
riguarda la famosa Casta. Tutto sembrerebbe<br />
invogliare a lasciar perdere: dal sistema<br />
elettorale sempre dato in procinto di novità<br />
ma poi in fase di stallo, alla confusione dei<br />
partiti tra salti della quaglia e nomi che si<br />
sovrappongono ai vecchi no alla ricorrente<br />
impressione che il potere come forma<br />
egemonica di una parte su tutti gli altri –<br />
Pasolini parlava di “omologazione” – sia<br />
il movente di troppe azioni e strategie. A<br />
questo si aggiunge una straordinaria capacità<br />
di molti uomini politici e dei mass-media<br />
che narrano i loro percorsi, di essere sempre<br />
concentrati – e di farci concentrare – su tesi<br />
secondarie, trascurando quelle più gravi.<br />
Come ad esempio l’occupazione o il livello<br />
di povertà crescente che colpisce sempre più<br />
le famiglie. Invece si litiga o si vuole porre<br />
l’attenzione sul nulla. In un momento come<br />
questo è più chiaro che l’azione politica e lo<br />
stesso interesse per essa sono direttamente<br />
legati ad una questione educativa: infatti<br />
lo scopo di un impegno politico è che la<br />
persona – ciascuno di noi – acquisti sempre<br />
più consapevolezza di sé vivendo la storia e<br />
in questo modo diventi più libera, capace di<br />
riconoscere – e quindi di aderire – alla verità<br />
e che la persona sia unita, in se stessa e con<br />
gli altri. Allora visto così, il coinvolgimento<br />
nella politica non è da biasimare, tutt’altro,<br />
specie quando è mosso da un impeto ideale<br />
e si fonda sulla certezza che la vita presente<br />
della persona e della società merita di essere<br />
servita. Il servizio, appunto. Non è possibile,<br />
infatti, per l’uomo che voglia servire il proprio<br />
popolo nella politica – dall’esercizio del<br />
voto all’assunzione di un incarico – evitare<br />
la serietà e la gravità delle domande che tale<br />
concetto di servizio porta con sé. Per noi<br />
uomini la radice e la sintesi di tale responsabilità<br />
stanno nell’esperienza della carità,<br />
nel darsi ed aprirsi agli altri.<br />
(Segue a pagina 2)<br />
Carlo Cammoranesi<br />
>Fabriano 6<br />
Monumento<br />
ai Caduti...<br />
dimenticati?<br />
Finora sono stati raccolti<br />
solo 500 euro<br />
per ristrutturare il memoriale<br />
ai giardini pubblici.<br />
Prosegue la sottoscrizione<br />
pubblica.<br />
>Matelica 14<br />
Rinascimento<br />
matelicese<br />
per due ragazzi<br />
Sono trentenni innamorati<br />
dell'arte.<br />
Alessandro curerà una<br />
mostra in Brasile, Angela<br />
restaura opere e<br />
realizza il suo sogno.<br />
>Sport 25<br />
Un altro<br />
grande ritorno:<br />
la scherma!<br />
Presso la palestrina<br />
dell'Agraria inizia<br />
l'attività del Club Scherma<br />
Fabriano: rivive una<br />
tradizione che nel passato<br />
esisteva in città.<br />
La Pinacoteca<br />
che “attacca”<br />
Sì, una Pinacoteca che “attacca”, che si rinnova, che può affascinare e attrarre. Una Pinacoteca, allo stesso tempo<br />
al centro di un “attacco”, di un vortice di critiche e proposte. Il nostro focus settimanale verte sul destino di uno<br />
degli istituti culturali cittadini più discussi da sempre e che per il 2<strong>01</strong>3 subirà qualche cambiamento. Abbiamo<br />
illustrato i pro e i contro attinenti a ciò che è stato fatto nora e a ciò che presumibilmente si farà per migliorarne<br />
la fruizione. Allargando ancora una volta un dibattito per coinvolgere davvero tutta la comunità.<br />
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè, Laura Antonelli e a pag. 9 di Giampiero Donnini e Marisa Bianchini<br />
<strong>01</strong> <strong>prima</strong>.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.48
2 >EDITORIALI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Sir, il punto<br />
di partenza<br />
di PAOLO BUSTAFFA<br />
per quanto ci<br />
riguarda, essere giudicati e<br />
veri cati sull’obiettività, sul<br />
“Vorremmo,<br />
rigore del linguaggio, sulla<br />
documentazione, sull’attenzione alle cause e<br />
ai risvolti dell’avvenimento religioso piuttosto<br />
che sulla sua strumentale, brillante ed ef mera<br />
utilizzazione per la curiosità del momento...”.<br />
È un passo dell’editoriale del primo numero del<br />
Sir, Servizio Informazione Religiosa, pubblicato<br />
il 13 gennaio 1989. Da allora, considerando<br />
il tempo della progettazione e delle prove, sono<br />
trascorsi 25 anni. Un quarto di secolo.<br />
Il pensiero e l’impegno di questa Agenzia,<br />
radicata nella storia e nella vita delle quasi 190<br />
testate del territorio riunite nella Federazione<br />
italiana settimanali cattolici, si sono snodati<br />
nel tempo con la volontà professionale di cogliere<br />
le molte s de che, a volte con impeto,<br />
si sono presentate sia sul terreno dei contenuti<br />
sia su quello delle tecnologie: non a caso il Sir<br />
è stato, alla ne del 1994, tra i primi media<br />
cattolici a entrare in Internet. L’intuizione iniziale,<br />
diventata stile permanente, di mettere in<br />
comunicazione la testimonianza e la responsabilità<br />
delle Chiese locali con la testimonianza<br />
e la responsabilità di sintesi della Conferenza<br />
episcopale italiana, ha consentito e consente<br />
di offrire un’informazione originale e in grado<br />
di mostrare la bellezza e la grandezza dell’unità<br />
nella diversità. Sir ha camminato con la<br />
volontà di ascoltare, pensare e raccontare una<br />
Chiesa che ha scelto di stare con amore e con<br />
il suo contributo speci co di pensiero dentro la<br />
storia del territorio e, insieme, dentro la storia<br />
dell’Europa e di tutto il mondo. Un percorso<br />
Direttore responsabile<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />
n.11 del 6/09/1948<br />
Amministratore<br />
Giovanni Chiavellini<br />
Sorta nel 1911<br />
soppressa nel 1925<br />
risorta nel 1945<br />
www.lazione.com<br />
di ENZO GABRIELI*<br />
professionale laico nel sof o del Concilio.<br />
Così non è mai mancata in questa esperienza<br />
una costante attenzione ai media non cattolici:<br />
l’invito di Benedetto XVI a “costruire ponti<br />
di comunicazione e comprensione tra la realtà<br />
ecclesiale e l’opinione pubblica” è stato<br />
letto a questo riguardo anche come conferma<br />
della bontà di una scelta e di uno stile criticodialogico.<br />
Dopo 25 anni “senza presunzione,<br />
con realistico senso dei nostri limiti ma con<br />
concreta determinazione, il Sir - arricchito da<br />
nuovi servizi tra i quali Sir Quotidiano e Sir<br />
Europa e rafforzato da una crescente presenza<br />
nel digitale - vuole dare il suo contributo<br />
concreto a spogliare l’informazione religiosa<br />
da quei modelli riduttivi che la selezionano,<br />
la divulgano, la interpretano con un’ottica<br />
esclusivamente ideologica, politica e partitica”.<br />
Non c’è bisogno di scrivere quanto sia impegnativo<br />
il compito indicato nell’editoriale del<br />
primo numero ma più che mai se ne avverte<br />
l’importanza e l’urgenza. Se ne avverte anche<br />
il fascino grazie all’immagine del Cortile dei<br />
gentili dove fede e ragione si confrontano nel<br />
comune e appassionato desiderio, scritto nella<br />
coscienza di ogni uomo e di ogni donna, di<br />
cercare e d’incontrare la verità. E questo certamente<br />
può avvenire anche nei media di diversa<br />
ispirazione, siano essi antichi o nuovi, purché<br />
la parte scelta sia quella di un’informazione<br />
pensata e che aiuti a pensare: un obiettivo a<br />
cui tendere non certo con presunzione ma con<br />
inquietudine, umiltà e qualità. Sono questi i<br />
tre pilastri della professionalità che il Sir ha<br />
scelto e con la quale ogni giorno è chiamato<br />
a misurarsi nel torrentizio scorrere di fatti,<br />
problemi e idee. Un quarto di secolo dal primo<br />
editoriale Sir. È bello, per chi scrive, ricordare<br />
Direzione, redazione e amministrazione<br />
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />
60044 Fabriano (An)<br />
Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />
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Impaginazione<br />
Tania Bugatti<br />
Ferruccio Cocco<br />
Daniela Pedica<br />
Editore<br />
Fondazione di Culto e Religione<br />
“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />
Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />
in abbonamento postale gr. 1 -<br />
Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />
Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/20<strong>01</strong>.<br />
Stampa<br />
Rotopress International srl<br />
via Brecce - Loreto (An)<br />
Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />
alcune righe di Giuseppe Cacciami, uno dei<br />
padri fondatori dell’Agenzia: “Ci pare di poter<br />
dire che le tappe del ruolino di marcia che ci<br />
eravamo pre sse e che de nivamo ‘punto di<br />
partenza’ non sono state disattese o sostituite, e<br />
soprattutto hanno costituito il tessuto interiore<br />
di tutta questa lunga fatica. Lo diciamo non<br />
per stupide voglie celebrative ma soltanto per<br />
sottolineare che la fedeltà al ‘punto di partenza’<br />
è stata per noi il gesto obiettivo e fraterno<br />
con cui abbiamo cercato di rispettare il patto<br />
leale fatto con i nostri lettori e fruitori”. Sir è<br />
arrivato al 25° anno, lo attendono altre mete.<br />
Resta chiaro e fermo il “punto di partenza”,<br />
cioè una fedeltà pensata e pensante. Una fedeltà,<br />
declinata con rigore professionale, a Dio<br />
e all’Uomo, alla Chiesa e alla Città.<br />
La Chiesa fa il punto<br />
sugli immigrati<br />
lascia la propria terra lo fa perché cerca un futuro migliore”. Quando<br />
papa Benedetto XVI ha pronunciato queste parole all’Angelus di domenica,<br />
ricordando la 99ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, mi è<br />
“Chi<br />
sembrato di risentire la storia di Mohammed, i racconti di Louis, migranti<br />
che vivono nelle nuove favelas italiane, fatte di lamiera, eternit e baracche di fortuna. Ce<br />
n’è una grossa nella zona tra Rosarno e San Ferdinando, in Calabria, dove migliaia di loro<br />
stanno assiepati in condizioni miserevoli. Non sono per niente felici. Basta attraversarne<br />
una e vedi volti rassegnati, uomini abbandonati a se stessi. Più che di un pellegrinaggio si<br />
tratta di una Via Crucis di uomini senza dignità.<br />
Dovremmo ancora gridare “Ecce Homo”, ma di Pilato molte volte ne sappiamo imitare solo<br />
l’ignavia, lavandoci le mani della vita dell’altro. “Invece di un pellegrinaggio - ha scritto<br />
infatti il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato - animato<br />
dalla ducia, dalla fede e dalla speranza, migrare diventa un ‘calvario’ per la sopravvivenza,<br />
dove uomini e donne appaiono più vittime che autori e responsabili della loro vicenda”.<br />
Queste parole di Benedetto XVI sono tremendamente visibili nella terra calabrese, fra le<br />
colline della Piana. Eppure si tratta di persone che vivono nel totale abbandono, di fratelli<br />
che hanno attraversato il mare, hanno cercato le coste della speranza, così come fecero tanti<br />
italiani, tanti calabresi che cercarono “l’America”. L’America era il sogno e la speranza; da<br />
per la restituzione di copie non consegnate.<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />
Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />
Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />
Africa, Asia e America € 165,00<br />
Oceania € 175,00<br />
C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
C.C.B. IT21B0614021110<strong>01</strong>0570009048<br />
intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />
Politica,<br />
un servizio<br />
E la mancanza di punti di riferimento<br />
sicuri, ed invece la presenza dei “soliti<br />
noti”, sono la conseguenza di un<br />
dogmatismo culturale che ha eretto il<br />
dubbio ed il sospetto come criteri per<br />
affrontare la realtà, dal particolare<br />
della vita personale al problema che<br />
investe la totalità della comunità.<br />
Al termine della sua grande notte,<br />
l’Innominato de “I Promessi Sposi”,<br />
alla disperata ricerca di una nuova<br />
positività su cui rifondare la propria<br />
vita ed un nuovo rapporto con se stesso<br />
ed il reale, apre le nestre. Sarebbe<br />
restato un uomo solo, alle prese con<br />
terribili pensieri. Ma il genio cattolico<br />
del Manzoni propone a quel punto la<br />
scena che ricrea un’ipotesi di bene, di<br />
positiva ripresa per quella vita che si<br />
era oscurata. La nestra si apre su un<br />
popolo che si reca ad un appuntamento<br />
con il Cardinale Borromeo, pieno di<br />
memoria del fatto cristiano che ha<br />
reso visibile e vera la loro pur dif cile<br />
esistenza. Nel corso della sua storia la<br />
Chiesa ha insegnato che il più grande<br />
realismo è la fede e l’uomo, se non<br />
si para gli occhi con il preconcetto<br />
della propria pretesa di misura e di<br />
possesso, può leggere in ogni gesto,<br />
pur faticoso e duro, la potenza positiva<br />
di questa azione ed il richiamo<br />
a concepire il valore dell’esistenza in<br />
rapporto al mistero di qualcuno che<br />
la fa e la regge questa esistenza. E<br />
quel gesto che fonda la positività di<br />
ogni dettaglio – “il Dio dei dettagli”,<br />
esclamava Pasternak, è per così dire ricostituito,<br />
risalvato e rilanciato. Come<br />
anche, inaspettatamente, l’interesse e<br />
la passione per la politica.<br />
Carlo Cammoranesi<br />
qui si partiva con la valigia di cartone, si<br />
attraversava l’Oceano e dopo venti, trenta<br />
giorni di traversata iniziava una storia nuova,<br />
si riaccendeva una ammella di speranza.<br />
In Calabria per molti migranti non è così:<br />
c’è delusione e amarezza, c’è sfruttamento<br />
e povertà, c’è anche poco lavoro. Tutto<br />
questo unito a un disinteresse alimentato<br />
da promesse e lunghi silenzi, da politiche<br />
di respingimenti, espulsioni o interventi fatti<br />
con la forza per demolire quei monumenti<br />
della vergogna.<br />
Demolizioni che arrivano non per risolvere<br />
ma per rimuovere quel fastidio psicologico<br />
che ricorda una presenza fatta di qualche<br />
tavola raccattata qua e là e coperta con teli<br />
di fortuna. Un anno fa l’iniziativa del Governo, con tanto d’inaugurazione di un campo<br />
modello per circa trecento persone; un intervento in emergenza, dopo i fatti di Rosarno,<br />
poi più nulla. Finiti i nanziamenti è ritornato il buio. I sindaci lanciano appelli, la Chiesa<br />
fa sentire la sua voce, stanzia qualche fondo dell’8xmille, poi di nuovo il silenzio, mentre<br />
i numeri continuano a crescere.<br />
I migranti, intanto, sono attratti da quella misera paga di 25 euro al giorno e, quindi, tornano<br />
ancora più numerosi nella Piana calabrese per mettere da parte qualche soldo da inviare ai<br />
familiari che stanno come loro o peggio di loro. Hanno lasciato le loro case, le loro famiglie,<br />
per inseguire un sogno: la possibilità di un futuro, non di un futuro migliore. Dalle loro parti<br />
questa parola è stata nanche cancellata dal vocabolario. Ma poi, tanti di loro, intercettati su<br />
gommoni e barche della fortuna, vengono assiepati nei centri di accoglienza. Altri vivono di<br />
espedienti, sono raggiunti solo dalla solidarietà di chi si lascia toccare il cuore. Mille e più<br />
migranti, nella sola Rosarno, sono stati assoldati quest’anno per la raccolta delle arance e<br />
altri arriveranno a popolare le nuove favelas per pochi spiccioli. Come Abramo sono partiti,<br />
dandosi di Dio, del loro Dio, quello nel quale credono, ma molti di loro non si deranno<br />
più dell’uomo, quello che doveva essere fratello e molte volte si rivela Caino, disinteressato<br />
sfruttatore o anche disturbato da chi gli chiede conto di come ha custodito Abele.<br />
*Direttore “Parola di Vita” (Cosenza-Bisignano)<br />
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />
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lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />
della legge 250 del 7/8/1990.<br />
02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.50
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >INCHIESTA<<br />
3<br />
di LAURA ANTONELLI<br />
E’<br />
indiscutibile il fatto<br />
che la Pinacoteca<br />
Molajoli sia un<br />
importante punto di<br />
raccolta artistica. E’ da questo assunto<br />
che dovrebbe partire ogni tipo<br />
di ri essione. Parlando con Andrea<br />
Paoli, direttore in via provvisoria<br />
da luglio 2<strong>01</strong>0, e con Walter Bernardini,<br />
storico dell’arte e guida,<br />
ciò che abbiamo riscontrato è che<br />
nonostante le critiche e i progressi<br />
ancora da fare, sono stati mossi<br />
dei passi in avanti. Con la mostra<br />
“Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento”<br />
del 2006 si è consacrata<br />
la rinascita. La serie degli arazzi<br />
amminghi del XVI e XVII secolo<br />
trovano nalmente un’ottimale collocazione,<br />
anche se lo spazio ridotto<br />
ha permesso l’esposizione solo di<br />
otto arazzi su tredici. I restanti non<br />
giacciono nei depositi a causa del<br />
disinteresse o di una presunta trascuratezza,<br />
ma poiché lo spazio non<br />
è suf ciente per rendere una visione<br />
di qualità di tutti e tredici gli arazzi.<br />
Inoltre va riconosciuto che trattare<br />
gli arazzi non è semplice come si<br />
potrebbe erroneamente pensare: anche<br />
esporli a rotazione richiede un<br />
costo non indifferente. Ritornando<br />
alla storia recente della Pinacoteca<br />
ricordiamo che nel 2008 venne<br />
indetto un concorso pubblico vinto<br />
da Melissa Riccardi, che diventò la<br />
nuova direttrice della Pinacoteca,<br />
della Biblioteca e dell’Archivio<br />
comunale.<br />
Il suo primo impegno da direttrice<br />
congiunta di questi istituti è stato<br />
quello di trasferire la Biblioteca<br />
comunale da via Bruno Buozzi<br />
all’attuale sede delle Conce. Un<br />
importante progetto per come è<br />
stato svolto, che ha impegnato a<br />
lungo la direzione non permettendo<br />
di intervenire direttamente<br />
sulla Pinacoteca. Non ci si è però<br />
dimenticati di questa struttura. E’<br />
per questo che dal 2008 sono state<br />
molte le attività svolte, e anche i<br />
progetti in corso non mancano:<br />
Partiranno le botteghe di Allegretto<br />
Abbiamo interpellato l’assessore<br />
alla Cultura Patrizia Rossi sulle<br />
dinamiche della Pinacoteca Molajoli<br />
prendendo in esame progetti,<br />
proposte e iniziative per il 2<strong>01</strong>3.<br />
Intanto sono stati riattivati, dopo<br />
ben tre anni di stop, i nove climatizzatori<br />
posizionati all’interno dello<br />
stabile per mantenere costante la<br />
temperatura nelle sale. “Abbiamo<br />
appena rmato”, sostiene Rossi, “la<br />
convenzione con la nuova società<br />
che si occuperà della manutenzione<br />
ordinaria degli impianti donati al<br />
Comune da Francesco Merloni e<br />
sistemati nei locali in occasione<br />
della Mostra sul Gentile del 2006”.<br />
Per 1.300 euro l’anno è stato raggiunto<br />
l’accordo per provvedere<br />
al controllo e al funzionamento di<br />
questi impianti al ne di evitare<br />
ogni rischio di deterioramento delle<br />
opere ospitate in modo permanente<br />
nella struttura. Tra le altre decisioni<br />
dell’amministrazione comunale la<br />
messa in rete di tutte le strutture<br />
museali dell’area dentro le mura<br />
e che attengono a carta, stampa,<br />
pianoforte, biciclette e arte con un<br />
solo ticket cumulativo di accesso<br />
a 16 euro e sconti per gruppi (13<br />
euro) e studenti (10 euro). “Vogliamo<br />
valorizzare il progetto dei<br />
Mille Passi”, aggiunge l’assessore.<br />
“Da gennaio sarà operativa l’offerta<br />
culturale, un viaggio nel cuore della<br />
città riservato principalmente al<br />
turismo scolastico ma adattabile, a<br />
richiesta, anche a gruppi organizzati.<br />
Si propone una full immersion<br />
durante la quale entrare anche nella<br />
Pinacoteca Molajoli, de nita da importanti<br />
critici d’arte come Federico<br />
Zeri e Vittorio Sgarbi, tra le più<br />
importanti del centro Italia per la<br />
sezione di opere del Trecento e del<br />
Quattrocento”. Ci potrebbero essere<br />
novità anche per ciò che concerne<br />
l’organico: “Stiamo ri ettendo, ma<br />
per ora è solo un’idea tra le altre,<br />
di assegnare una direzione onoraria<br />
ad un personaggio fabrianese<br />
che per riconosciuta competenza e<br />
professionalità valuti la possibilità<br />
di allestire mostre, di fare convegni,<br />
incontri didattici ecc., al anco di<br />
un comitato scienti co che selezioni<br />
le richieste provenienti dalla sfera<br />
dei privati”. Nelle settimane scorse,<br />
attraverso il nostro settimanale, il<br />
critico e storico dell’arte Giampiero<br />
Donnini ha lanciato proprio<br />
la proposta di allestire un gruppo<br />
di lavoro speci co e responsabile<br />
che riavvicini la cittadinanza e gli<br />
studenti al mondo dell’arte. “Sono<br />
d’accordo”, riferisce Patrizia Rossi.<br />
“Sarebbe interessante valorizzare<br />
l’esistente utilizzando materiale<br />
che giace nei depositi, che pur<br />
non avendo un valore eccelso è<br />
emblematico di epoche storiche<br />
del passato da riscoprire. In tal<br />
senso attiveremo una sinergia con<br />
la vicina Umbria e con pinacoteche<br />
che vantano la presenza di opere<br />
che ci permetterebbero, attraverso<br />
dei prestiti, di mettere in piedi<br />
delle estemporanee signi cative”.<br />
Positivo viene riconosciuto anche<br />
Pinacoteca:<br />
un gran tour<br />
I progetti in cantiere sulla struttura<br />
L’intervento sulla Pinacoteca<br />
uscito sul penultimo numero<br />
de L’Azione di Giampiero<br />
Donnini ha scatenato un<br />
vivace dibattito che abbiamo<br />
voluto sviluppare in modo<br />
più organico, coinvolgendo<br />
le istituzioni e chi dirige tale<br />
struttura. Non è una polemica<br />
in atto, ma è un’occasione<br />
seria e propizia per valorizzare<br />
maggiormente questo privilegiato<br />
contenitore culturale,<br />
anche per la felice ubicazione<br />
in pieno centro storico.<br />
Lo stesso Donnini ha voluto<br />
riproporre (in altra pagina)<br />
alcune idee per ribadire che<br />
il tema della Pinacoteca è<br />
qualcosa che sta a cuore a chi<br />
ama questo territorio.<br />
infatti la Pinacoteca di Fabriano fa<br />
parte del progetto MAB Marche<br />
(musei, archivi, biblioteche), cioè<br />
la sezione regionale di un coordinamento<br />
permanente esteso a<br />
livello nazionale per l’esplorazione<br />
di prospettive di convergenza tra<br />
mestieri ed istituti in cui operano<br />
i professionisti degli archivi, delle<br />
biblioteche e dei musei stessi. Il<br />
MAB Marche e l’assessorato alla<br />
l’evento proposto sempre da Donnini<br />
di presentare una singola tavola<br />
di Allegretto Nuzi raccontandola<br />
con un discorso accessibile a tutti<br />
tra arte, scienza e favola. Intanto<br />
Patrizia Rossi è intenzionata a<br />
predisporre in tempi brevi i cosiddetti<br />
laboratori didattici che saranno<br />
de niti “La bottega del Trecento”<br />
o “La bottega di Allegretto”. Spazi<br />
nei quali far lavorare dei giovani<br />
che riprodurranno le tecniche usate<br />
nel Trecento e Quattrocento. Si<br />
tratta di far vedere dal vivo come si<br />
ricavava il colore, uno degli aspetti<br />
più suggestivi nella costruzione di<br />
un’opera: una sorta di artigianato<br />
artistico che metta in luce la lavorazione<br />
delle tinte, delle polveri, dei<br />
minerali, dei lapislazzuli.<br />
In ne saranno esposti altri cinque<br />
arazzi oltre agli otto che già si<br />
possono vedere. La spettacolare<br />
collezione degli arazzi amminghi<br />
(seconda metà del Cinquecento,<br />
primo del Seicento, ndr) fu donata<br />
dal Marchese Stefano Montani del<br />
Grillo alla Cattedrale nel 1816 ed<br />
è divisa in serie tematiche. Quattro<br />
arazzi, contornati da cornici ricche<br />
di elementi simbolici (i quattro elementi<br />
della natura e la Cornucopia<br />
dell’Abbondanza), raffigurano i<br />
fatti di Alessandro Magno. Completano<br />
la serie tre arazzi con il tema<br />
della Caccia e una rappresentazione<br />
tratta dagli Atti degli Apostoli. Se<br />
ne aggiungeranno quindi altri cinque<br />
a completare la collezione.<br />
Alessandro Moscè<br />
Cultura della Regione Marche<br />
propongono un Gran Tour Cultura<br />
sul tema musei-archivi-biblioteche:<br />
anche la Pinacoteca sarà uno dei ori<br />
all’occhiello di questo progetto.<br />
Si pensa ad un iter tra letteratura<br />
e immagini, di far veder le opere<br />
di un determinato periodo storico<br />
attraverso le poesie di quello stesso<br />
arco temporale, di lasciarsi ispirare<br />
dall’arte visuale per penetrare<br />
meglio le parole. Qualità e crescita<br />
saranno sempre i punti chiave con<br />
cui ci si muoverà nei riguardi della<br />
Pinacoteca. E’ per questo che Andrea<br />
Paoli non rinnega le debolezze<br />
nella campagna comunicativa con i<br />
fruitori, ma si dice pronto a partire<br />
da queste debolezze per promuovere<br />
la Pinacoteca al meglio.<br />
Intanto nel costo del biglietto è<br />
inclusa la possibilità di visitare la<br />
Pinacoteca con la guida proponendo<br />
un percorso di qualità che dura<br />
in media più di un’ora, ma che<br />
può estendersi in relazione alle<br />
domande del visitatore. Si entra<br />
gratuitamente in Pinacoteca per circa<br />
una decina di eventi annuali tra<br />
cui durante la kermesse “Poiesis”<br />
e quando ci sono le inaugurazioni<br />
delle mostre al piano terra. Nell’ottica<br />
di venire incontro alle esigenze<br />
di riduzione del costo del biglietto<br />
si potrebbe pensare di favorire i<br />
residenti, i quali partecipano già alle<br />
spese del bene pubblico con le tasse<br />
comunali, oppure prevedere un ingresso<br />
a donazione come avviene in<br />
grandi musei come il Metropolitan<br />
Museum di New York, il quale propone<br />
un costo d’ingresso indicativo<br />
ma non obbligatorio. Per quanto<br />
concerne la questione degli orari di<br />
apertura la Pinacoteca resta aperta<br />
tutti i giorni della settimana eccetto<br />
il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16<br />
alle 19. Eventualmente si potrebbe<br />
pensare ad un orario continuato dal<br />
venerdì alla domenica proponendo<br />
l’apertura dalle 10 alle 19.<br />
Nel corso degli anni ci sono state<br />
anche numerose proposte di aperture<br />
serali, ad esempio nel 1995<br />
sotto la Giunta Castagnari, oppure<br />
l’estate scorsa con la manifestazione<br />
“Tora Tora Kamikaze culturali”<br />
(dal 31 luglio al 6 settembre ogni<br />
martedì, mercoledì e giovedì).<br />
Quindi c’è la proposta di migliorare<br />
l’illuminazione della Pinacoteca ed<br />
eventualmente di affacciarsi anche<br />
alla modernità con l’introduzione<br />
di Qr-code vicino ad ogni opera, in<br />
modo tale che il visitatore munito<br />
di un supporto di lettura di questi<br />
codici a barre possa accedere direttamente<br />
alle informazioni su ciò<br />
che si trova di fronte. Il percorso è<br />
in costruzione e si può migliorare.<br />
~ Un sostanziale disinteresse<br />
alla gestione da parte delle amministrazioni<br />
che si sono succedute negli<br />
anni<br />
~ La mancanza di un comitato scientifico<br />
~ L’assenza di progetti stimolanti<br />
e di qualità<br />
~ Il probabile incarico<br />
ad un direttore<br />
onorario<br />
~ La nascita della<br />
“bottega del Trecento”<br />
~ L’intenzione<br />
di allestire mostre<br />
estemporanee<br />
avvalendosi della<br />
sinergia con altre<br />
pinacoteche<br />
03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.51
4 <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Compro e Vendo<br />
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VENDESI appartamento ammobiliato a Sassoferrato, zona centrale, Via<br />
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Notizie Liete<br />
Congratulazioni Elena<br />
Il giorno 15 dicembre<br />
Elena Pasqualini<br />
ha conseguito la<br />
Laurea Magistrale<br />
in "Marketing Management"<br />
presso<br />
l'università Bocconi<br />
di Milano, con la votazione<br />
di 110/110.<br />
Felicitazioni e auguri<br />
per una brillante<br />
carriera dai nonni,<br />
dai genitori, dagli zii<br />
e dai cugini.<br />
Al grande amore<br />
della mia vita...<br />
50° di matrimonio<br />
... per ricordarti che la mamma<br />
sogna, sogna sempre per il suo<br />
Pulcino. Come in un sogno ti tengo<br />
stretto fra le mie braccia senza<br />
pensare che hai messo le ali con il<br />
Tricolore, che ti fa volare lontano.<br />
Quando tu metterai i piedi in terra, sarà la tua mamma che inizia a volarti intorno, allora<br />
capirai che la mamma invecchia e si allontana sempre di più, lasciandoti un grande ricordo<br />
e un immenso amore. Un pensiero grande, non dimenticarti mai della tua affettuosa mamma<br />
e il tuo adorato babbo. Vittoria e Tersilio<br />
3 a candelina<br />
per Chiara<br />
Chiara Zampetti il 18 gennaio festeggia<br />
il 3° compleanno, auguri dai genitori<br />
Monica e Giulio, il fratello Diego e<br />
dai nonni, gli zii e le cuginette Eva e<br />
Maria Stella.<br />
Giancarlo e Isa Mosciatti hanno festeggiato lo scorso 30 dicembre il loro 50° anno<br />
di matrimonio circondati dall’affetto dei familiari e degli amici. Hanno voluto<br />
rinnovare la promessa fatta nel lontano 1962 scegliendo la chiesa barocca delle<br />
Monachette di Matelica, recentemente riaperta, grazie al gruppo Scout locale che<br />
ne ha curato la sistemazione e il restauro. La celebrazione è stata of ciata da don<br />
Piero Allegrini.<br />
I gatti di Daniela hanno bisogno di una casa<br />
Daniela Fabello è morta il 5 gennaio scorso. Ha<br />
lasciato tutti nella tristezza e i suoi sette gatti che<br />
amava da morire e che si trovano ancora nella<br />
sua casa a Fabriano. Bisogna liberare la casa e<br />
questi dolcissimi gatti devono trovare famiglie<br />
disposte ad adottarli. Daniela amava tutti gli<br />
animali ed era una splendida volontaria dell’Associazione<br />
Animalisti Italiani di Fabriano. I gatti<br />
sono dolcissimi, adulti, sterilizzati. A Fabriano<br />
non c’è un gattile. Invitiamo chi legge, tutti gli<br />
amici di Daniela, coloro che hanno conosciuto<br />
la sua generosità e la sua disponibilità e coloro<br />
che hanno pianto la sua scomparsa, ad adottare<br />
uno dei suoi gatti. L'ultimo, grande, vero gesto<br />
d'amore per Daniela. L'unica vera grande prova<br />
di amicizia che Daniela vorrebbe da tutti. Daniela,<br />
che ha sempre dato una mano a chi aveva<br />
bisogno, persone o animali, adesso ha bisogno di noi. info@animalistifabriano.it 3381159663 - 073224<strong>01</strong>9.<br />
18 anni per Alessio<br />
20 gennaio 2<strong>01</strong>3:<br />
Tantissimi auguri<br />
Alessio per i tuoi<br />
attesissimi 18 anni<br />
dai tuoi genitori, da<br />
tua sorella Gaia, dai<br />
nonni, dagli zii e dai<br />
cugini.<br />
Alessio<br />
Conti<br />
Tanti auguri<br />
Ginevra<br />
Ginevra Bisolfati, il 20 gennaio compirà 3 anni, auguroni<br />
dal fratellino Rocco, dai genitori G. Luca e Antonella, i<br />
nonni, le nonne, gli zii, la zia, e la cugina Gloria.<br />
Gli annunci vanno portati<br />
in redazione entro il martedì mattina<br />
Tanti auguri<br />
Nicolò<br />
A Nicolò Dolce, dai genitori Paola e Roger,<br />
dai nonni e gli zii, auguroni per il 4° compleanno.<br />
65 anni di nozze<br />
Adria Rosorani e<br />
Primo Montanari<br />
Alessia Buselli<br />
Auguri per i 65<br />
anni di matrimonio<br />
e per tanti altri<br />
anni ancora insieme.<br />
Dalle glie, le<br />
nipoti, la pronipote.<br />
Auguri Alessia!<br />
Martedì 15 gennaio hai compiuto 5 anni. Tanta felicità da babbo<br />
Luciano, mamma Letizia, i nonni e gli zii.<br />
04 mercatino.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.32
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
>CRONACA<br />
La Cittadella degli Studi dovrebbe essere pronta per il 2<strong>01</strong>4/15<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Il 21 aprile 2<strong>01</strong>2 veniva posata<br />
la <strong>prima</strong> pietra della “Cittadella<br />
degli Studi” di Fabriano, cioè<br />
il grande polo scolastico nanziato<br />
dalla Provincia di Ancona che<br />
andrà a sorgere nella zona Santa<br />
Croce-Brosciano (vicino al già esistente<br />
Itcg “Morea-Vivarelli”) e che<br />
ospiterà il Liceo Classico “Stelluti”,<br />
il Liceo Scienti co “Volterra” ed il<br />
Liceo Artistico “Mannucci”. Dopo<br />
una <strong>prima</strong> fase in cui i lavori – almeno<br />
nell’evidenza – sono andati<br />
avanti abbastanza lentamente, negli<br />
ultimi mesi l’attività sembra aver<br />
preso una piega decisamente più<br />
spedita. “I lavori sono a pieno regime<br />
- riferisce il sindaco di Fabriano,<br />
Giancarlo Sagramola – Il fatto è che<br />
la <strong>prima</strong> fase ha riguardato più che<br />
altro le pratiche amministrative e<br />
tecniche per l’allestimento del cantiere,<br />
mentre nei mesi successivi,<br />
cioè gli ultimi, si è proceduto con<br />
gli sbancamenti di terra ed ora è in<br />
corso la realizzazione delle fonda-<br />
Fabio De Luigi<br />
Massimo Zamparini<br />
zioni. Da quel che mi risulta, si sta<br />
rispettando il cronoprogramma delle<br />
opere”. “L’opera sarà completata<br />
entro luglio 2<strong>01</strong>4 – ha dichiarato<br />
l’assessore ai lavori pubblici, Claudio<br />
Alianello, rispondendo ad una<br />
interpellanza in Consiglio comunale<br />
– Peraltro, nel contratto, sono previste<br />
anche penali intermedie qualora<br />
non vengano rispettate tutte le tappe<br />
del cronprogramma”. Basta andare a<br />
fare un giro nella zona di via Santa<br />
Croce, via Pavoni o via Matterella<br />
per rendersi conto della portata di<br />
questa mega opera pubblica, il cui<br />
costo si aggira intorno ai 21 milioni<br />
di euro, nanziati dalla Provincia<br />
attraverso una formula chiamata<br />
“leasing in costruendo”. Nonostante<br />
la recinzione del cantiere non<br />
consenta una visione integrale di<br />
tutta l’attività in corso, da lontano<br />
si possono scorgere enormi sbancamenti<br />
di terreno, dove sorgerà<br />
il Campus scolastico più grande -<br />
probabilmente - di tutte le Marche,<br />
pari a 95 mila metri quadrati. “Sarà<br />
il fiore all’occhiello del settore<br />
Lo hanno associato all’attore italiano<br />
Fabio De Luigi, anche se lui si<br />
schermisce: “Sì, me l’ha detto anche<br />
una collega di lavoro, conosco il<br />
personaggio, ma forse dovrei farmi<br />
crescere un po’ i capelli...”.<br />
Questo non impedisce a Massimo<br />
Zamparini, educatore della Casa<br />
Madonna della Rosa, di avere il<br />
proprio spazio di notorietà, magari<br />
in futuro anche lui davanti ad un set<br />
cinematografi co!<br />
Il cantiere a Santa Croce:<br />
sorgeranno qui il Liceo Classico,<br />
il Liceo Scienti co e il Liceo Artistico<br />
Scuole, decollano i lavori<br />
scolastico cittadino”, aggiunge il<br />
sindaco Sagramola. Dopo tanta<br />
attesa dal terremoto del 1997, che<br />
lasciò alcuni istituti superiori fabrianesi<br />
senza casa, questa nalmente<br />
dovrebbe essere la volta buona.<br />
Non guasta ricordare nel dettaglio<br />
che cosa verrà costruito. Il plesso<br />
prenderà la forma di una “S” e sarà<br />
composto da più edi ci, separati<br />
strutturalmente tra loro e con accessi<br />
indipendenti: uno ospiterà il Liceo<br />
Classico (34 aule e 11 laboratori<br />
per un massimo di 850 studenti),<br />
uno il Liceo Scienti co (24 aule e<br />
8 laboratori per 600 studenti) e uno<br />
il Liceo Artistico (11 aule e 13 la-<br />
Un altro scorcio dei lavori<br />
per la realizzazione degli istituti<br />
scolastici in zona Santa Croce<br />
In questa immagine ricreata al computer, ecco come sarà<br />
la Cittadella degli Studi una volta terminati tutti i lavori<br />
boratori per 250 studenti). Inoltre si<br />
sposterà qui il Centro per l’Impiego.<br />
Prevista anche una palestra con travi<br />
lamellari in legno e due pedane polivalenti<br />
per l’attività sportiva. Una<br />
piazza d’aggregazione armonizzerà<br />
i nuovi edi ci collegandoli con il già<br />
esistente Itcg “Morea”. Altri dettagli<br />
tecnici: impianto di recupero delle<br />
acque piovane, impianti fotovoltaici<br />
sulle coperture, fabbisogno termico<br />
garantito da una pompa di calore<br />
condensata con acqua di falda. In-<br />
ne, per quanto riguarda la viabilità<br />
della zona, “verranno potenziate le<br />
attuali strade”, conclude il sindaco<br />
Sagramola.<br />
5<br />
taccuino<br />
FABRIANO<br />
FARMACIE<br />
Sabato 19 e domenica 20 gennaio<br />
COMUNALE 2<br />
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Atrio stazione FS<br />
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 15.30-19,<br />
sabato 8.30-12.30<br />
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lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19<br />
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Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)<br />
05 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.57
6<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Monumento dimenticato?<br />
Finora raccolti solo 500 euro per ristrutturare il memoriale ai Caduti<br />
Rilanciata la sottoscrizione<br />
pubblica per risistemare il<br />
Monumento ai Caduti dei<br />
giardini pubblici Regina<br />
Margherita. Il nuovo invito, già<br />
fatto nell’ottobre scorso, è stato<br />
reiterato dall’amministrazione di<br />
Fabriano che su richiesta delle<br />
Associazioni Artiglieri, Alpini,<br />
Bersaglieri d’Italia, Carabinieri,<br />
Famiglie Caduti e Dispersi in<br />
Guerra, Mutilati e Invalidi di<br />
Guerra, Granatieri e Istituto Nastro<br />
Azzurro, ha deciso di intraprendere<br />
un’operazione non soltanto di<br />
restauro estetico o funzionale, ma<br />
punta invece a rafforzare il ne e<br />
l’onorabilità per cui è stata costruita<br />
la struttura. Ben de nita dunque<br />
la sollecitazione, meglio ancora, il<br />
coinvolgimento collettivo (ad oggi<br />
sono stati raccolti non più di 500<br />
euro!) attraverso il quale si vuol<br />
dare ai defunti, a quanti sono morti<br />
per l’amor di patria, il decoro e la<br />
rispettabilità che meritano. E' stato<br />
il sindaco Giancarlo Sagramola,<br />
alla presenza dei rappresentanti<br />
dei gruppi promotori, a rendere<br />
noto i termini di un intervento che<br />
riquali ca una parte importante di<br />
una area urbana del centro storico.<br />
“Costo del progetto poco più di cir-<br />
Gran Concerto di Natale a San Venanzio<br />
il 21 dicembre scorso; concerto<br />
che puntualmente ogni anno<br />
attira gran parte della cittadinanza<br />
per assaporare insieme le prime<br />
note della festa del calendario più<br />
bella ed emozionante.<br />
Attraverso la loro singolare performance,<br />
il Coro Santa Cecilia,<br />
direttore il Maestro Marcello<br />
Marini, nonché il Coro delle voci<br />
bianche “Le Verdi Note”, diretto<br />
dalla Maestra Milly Balzano, questa<br />
volta, con nostra meraviglia e stupore,<br />
hanno raggiunto un risultato<br />
ad un passo dalla perfezione, sia<br />
tecnicamente che umanamente<br />
poiché il frutto del loro lavoro è<br />
stato completamente devoluto in<br />
bene cenza alla Caritas diocesana<br />
di Fabriano.<br />
Quest’anno, ad accompagnare la<br />
Transennata la chiesa del Crocifi sso<br />
Torna a far parlare di sé la chiesa del Croci sso,<br />
monumento di origine medievale che si trova in<br />
fondo al Ponte della Canizza, per la precisione<br />
all’intersezione tra viale IV Novembre e via delle<br />
Fontanelle. La situazione della chiesetta, da tanti<br />
anni diroccata, negli<br />
ultimi tempi è drasticamente<br />
peggiorata:<br />
il tetto è andato giù<br />
del tutto, il piccolo<br />
campanile vacilla e<br />
il muro della facciata<br />
sembra incombere<br />
pericolosamente sulla<br />
strada. L’Associazione<br />
per la Tutela e Valorizzazione<br />
del Centro<br />
Storico, visto che<br />
nessuno se ne prende<br />
cura, per salvaguardare<br />
l’incolumità pubblica,<br />
recentemente ha<br />
richiesto l’intervento<br />
del Vigili del Fuoco,<br />
ca 50.000 euro – ha detto il primo<br />
cittadino – e ad oggi il Comune non<br />
ha la possibilità di nanziare che<br />
poche migliaia. Per questo abbiamo<br />
deciso di fare questa sottoscrizione<br />
pubblica e aperta all’intera<br />
collettività”. Si potranno versare<br />
le donazioni sul conto corrente<br />
IT13Z0614021110<strong>01</strong>0570065725<br />
Cassa di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana - liale di Corso<br />
della Repubblica, presso l’Urp –<br />
Uf cio Relazioni con il Pubblico<br />
in Piazza del Comune n.<br />
1 aperto dal lunedì al sabato<br />
dalle 9 alle 12.30 e il martedì<br />
e giovedì dalle ore 15.30 alle<br />
18, nelle sedi dell’Associazione<br />
Nazionale Mutilati Invalidi di<br />
Guerra - Viale Zonghi n. 6 il<br />
mercoledì dalle 10 alle 11.30<br />
e in quella dell’Associazione<br />
Nazionale Famiglie Caduti e<br />
Dispersi in Guerra – Viale Zonghi<br />
n.6 il giovedì dalle 16 alle<br />
18. A tutti coloro che faranno<br />
una donazione sarà rilasciato<br />
un attestato personalizzato rmato<br />
dal sindaco del Comune<br />
di Fabriano e dal presidente<br />
del Comitato promotore. Mensilmente,<br />
inoltre, l’elenco dei<br />
cittadini che hanno effettuato<br />
una donazione, a prescindere<br />
dall’entità della stessa, verrà<br />
pubblicato nei giornali locali e nel<br />
sito istituzionale del Comune. “Si<br />
può donare - ha dichiarato il presidente<br />
dell’associazione Alpini,<br />
Pio Riccioni - qualsiasi cifra, non<br />
c’è un minimo o un massimo, ogni<br />
contributo sarà prezioso perché<br />
entro settembre del 2<strong>01</strong>4, i lavori<br />
di sistemazione del mausoleo dovranno<br />
essere terminati in quanto<br />
in questo mese si terrà a Fabriano,<br />
un grande raduno regionale degli<br />
Concerto di Natale<br />
all'insegna della carità<br />
voce dei Cori con superba maestria,<br />
è stato invitato il Brass Quintett<br />
“Simposio Strumentale”; Claudio<br />
Menci e Nolito Bambini alle<br />
trombe, Marco Venturi al corno,<br />
Giovanni Comanducci al trombone<br />
e Danilo Tamburo al basso<br />
tuba; cinque professionisti uniti<br />
al servizio della bella musica. Un<br />
notevole arricchimento è stato apportato<br />
dal auto di Andrea Biagini<br />
e dall’organo di Sauro Argalia e,<br />
dulcis in fundo, dalle dirompenti<br />
voci dei cantanti solisti; la soprano<br />
Giovanna Pazzaglia ed il baritono<br />
Ferruccio Finetti. Un concerto che<br />
ti rapisce dal primo istante e ti<br />
riconsegna alla realtà solo alla sua<br />
conclusione, grazie soprattutto al<br />
suo effetto di sorpresa continua,<br />
che denota una scaletta studiata<br />
minuziosamente e con grande gusto<br />
e capacità artistica.<br />
Personalmente non avevo mai<br />
sentito cantare in latino un coro<br />
nella sua sede più naturale, ed è<br />
da lì, dal “coro” della chiesa, che<br />
si producono gli effetti più sugge-<br />
che sabato 5 gennaio hanno provveduto a transennare<br />
l’edi cio nel lato di via Fontanelle ed ora indirizzeranno<br />
una segnalazione al Comune di Fabriano ed<br />
alla Prefettura. La chiesetta, tra l’altro, contiene un<br />
affresco di Giovanni Loreti risalente al XVIII secolo.<br />
“E’ necessario che<br />
il Comune intervenga<br />
- dice Paolo Panfili,<br />
presidente dell’Associazione<br />
per la Tutela<br />
e Valorizzazione del<br />
Centro Storico – E’<br />
vero che la proprietà<br />
della chiesetta è<br />
privata, ma in simili<br />
circostanze il Comune<br />
ha tutti gli strumenti<br />
legislativi per fare un<br />
intervento d’urgenza<br />
coatto e poi giungere<br />
persino all’esproprio,<br />
come prescritto dalle<br />
normative”.<br />
f.c.<br />
Alpini”. Vediamo, dunque, come<br />
si sostanzia il programma d’intervento<br />
che porta la rma di Renzo<br />
Barbarossa. Dodici colonne di travertino<br />
con basamento ove su due<br />
lati saranno incisi i nomi dei nostri<br />
caduti in ordine alfabetico (circa<br />
700 i nominativi) nelle colonne a<br />
sinistra 1915-1918 e a destra 1940-<br />
1945. Le colonne saranno unite da<br />
catene fermate con apposti ganci e<br />
nel cappello in pietra, saranno poste<br />
scritte di bronzo con gli anni<br />
delle guerre. In ne, sarà modi -<br />
cato l’impianto d’illuminazione<br />
ed eliminata l’aiuola sottostante<br />
e all’ingresso del monumento a<br />
lavori ultimati (40 giorni i tempi<br />
stimati per restauro conservativo<br />
delle sculture del monumento,<br />
scritte e preparazione lastre<br />
e dei dodici pozzetti con tubi di<br />
ferro) con l’asfaltatura dell’area<br />
antistante. “La realizzazione del<br />
progetto - sono ancora parole di<br />
Riccioni - dipende, in larghissima<br />
parte, dal successo che potrà<br />
avere la pubblica sottoscrizione.<br />
Ma, perché il successo ci sia, è<br />
'conditio sine qua non' che i cittadini<br />
fabrianesi comprendano<br />
bene le esigenze insopprimibili<br />
che sono all’origine del progetto,<br />
e le facciano proprie – ha<br />
rilevato ancora il presidente<br />
stivi, e gli acuti<br />
della Pazzaglia<br />
credo abbiano fatto<br />
correre brividi<br />
ovunque.<br />
Ogni spazio della<br />
Cattedrale era<br />
intriso di un armoniosocolloquio<br />
musicale,<br />
un andirivieni di<br />
voci, strumentali<br />
e non, a volte<br />
soliste, a volte<br />
unite in magica<br />
sinergia; quella<br />
sinergia che nasce<br />
quando si lavora<br />
bene insieme<br />
raggiungendo il top della bellezza.<br />
Confidiamo nei dolci angioletti<br />
delle Verdi Note af nché rappresentino<br />
concretamente un giorno<br />
il futuro del Santa Cecilia.<br />
Mi sento di ringraziare il Vescovo<br />
don Giancarlo Vecerrica per il messaggio<br />
che a ne concerto ha voluto<br />
donare ai presenti, lo sponsor Airforce<br />
nella gura di Urbano Urbani<br />
dell’Associazione Alpini. Il Monumento<br />
ai Caduti della nostra<br />
città reca queste semplici parole<br />
e null’altro: 1915 - 1918 AI 490<br />
FIGLI MORTI PER LA PATRIA<br />
FABRIANO CONSACRA – XXIX<br />
GIUGNO MCMXXVI ED AI 206<br />
CADUTI NELLA 2° GUERRA<br />
MONDIALE. I nomi di quei gli<br />
della nostra terra, morti nelle due<br />
grandi guerre del secolo scorso,<br />
non ci sono. Tutti sconosciuti.<br />
Potremmo chiamarlo, molto propriamente:<br />
Monumento ai Militi<br />
Ignoti. Ci sembra, questa, una<br />
grave ed inaccettabile carenza su<br />
una struttura eretta per perpetuare<br />
la memoria di quei caduti. Molte,<br />
purtroppo, sono state le persone a<br />
noi care che hanno perso la vita per<br />
eventi bellici nella nostra zona, ed<br />
in particolare per i terribili bombardamenti<br />
che hanno colpito la<br />
città di Fabriano, oltre che per le<br />
rappresaglie delle truppe tedesche.<br />
Il dolore per la loro perdita è ancora<br />
vivo in molti di noi. Nomi e<br />
cognomi di tutte le vittime civili<br />
gureranno pertanto incisi nelle<br />
colonnine, poste accanto a quelle<br />
dei soldati. In questo modo il nostro<br />
Monumento ci consentirà veramente<br />
di ricordare ed onorare tutti i<br />
Caduti delle due grandi, sanguinose<br />
guerre del secolo scorso.<br />
al suo quinto anno del “Concerto<br />
di Natale per Fabriano” impegnato<br />
sempre in <strong>prima</strong> persona e tutti gli<br />
addetti ai lavori che, con enorme<br />
sacri cio e duro lavoro, continuano<br />
a rendersi dono di simili meraviglie,<br />
soprattutto in questo periodo in cui<br />
la speranza e l’ottimismo cominciano<br />
a scricchiolare.<br />
Sandra Balducci<br />
06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.58
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />
7<br />
E' battaglia sulla vetrina!<br />
La collezione di soldatini del dottor Benvenuto in esposizione da Frati<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
Incuriositi dalla vetrina Frati, in Corso della Repubblica,<br />
ci siamo messo sulle tracce del collezionista che l’ha<br />
allestita: Benvenuto Mezzanotte. Fabrianese di cinquantotto<br />
anni, noto medico della divisione di Ortopedia e<br />
Traumatologia dell’Ospedale di Fabriano oltre ad essere un<br />
musicista di lungo corso, coltiva da anni un’altra grande passione:<br />
realizzare, costruire e riparare soldatini con materiali<br />
diversi con i quali ha strutturato fortini, accampamenti, campi<br />
di battaglie. Il risultato, come detto, lo abbiamo osservato<br />
dalla vetrina Frati. Luogo in cui campeggia da mesi l’esposizione<br />
della sua vasta collana privata. C’è di tutto: soldatini<br />
da collezione attuali, dipinti a mano, soldatini e ambienti,<br />
giocattoli anni ‘70 riparati e modi cati, soldatini di carta del<br />
“Corriere dei Piccoli” anni ‘60 realizzati in compensato con<br />
tecnica al traforo. Per saperne di più l’abbiamo incontrato.<br />
“Nell’esposizione sono visibili alcuni diorami realizzati inizialmente<br />
per far divertire mio glio. A volte è piacevole e<br />
defaticante. Il più grande di questi è realizzato con soldatini<br />
di plastica scala 1/32 dipinti a mano rappresentanti i Roger’s<br />
Ranger e gli Indiani Algonchini e Irochesi di Passaggio a<br />
Nord-Ovest”, afferma Mezzanotte. Ispirato al libro di Kennet<br />
Luis Roberts (1937) o al lm omonimo del regista americano<br />
King Vidor con protagonista il maggiore Roger, interpretato da<br />
Spencer Tracy e ambientato durante la guerra franco-indiana<br />
che si combatté tra gli inglesi e i francesi a metà del XVIII<br />
secolo nel Nord America. Altra chicca è il villaggio Sioux<br />
della metà del XIX secolo realizzato con soldatini scala 1/72<br />
dell’Atlantic, molto rari, quasi introvabili sul mercato perché<br />
lo stampo venne perso durante la I° Guerra di Libano nel<br />
1983. Sono tutti rigorosamente dipinti a mano con tende in<br />
pelle e ogni cosa assolutamente auto-costruita eccezion fatta<br />
per qualche albero di origine commerciale. Ci sono poi il Fort<br />
Ticonderoga, liberamente ispirato alla guerra franco-indiana<br />
del 1775, quella de "L’ultimo dei Mohicani" per intenderci,<br />
completamente auto-costruita e con soldatini Air x e Revell<br />
Bollette ai postini<br />
Nei giorni scorsi è stata presentata una importante innovazione<br />
tecnologica che riguarderà le Poste Italiane. Presso gli<br />
uf ci del centro di distribuzione delle Poste Italiane di Piazza<br />
Miliani, è stata illustrata la tecnologia e la modalità che permetterà<br />
ai cittadini fabrianesi di poter pagare a domicilio i<br />
bollettini delle grandi utenze. Un miglioramento tecnologico<br />
che permetterà a tutti i fabrianesi di poter pagare direttamente<br />
ai portalettere i bollettini di pagamento premarcati. Sarà<br />
quindi possibile pagare, in pochi e semplici gesti, bollettini<br />
delle grandi utenze come ad esempio Enel, Telecom, Hera,<br />
Rai e molte altre ancora. Una volta consegnato il bollettino al<br />
destinatario, il postino potrà acquisire i dati per la validazione<br />
dello stesso tramite la scansione del codice a barre. Una volta<br />
completata questa <strong>prima</strong> operazione, si potrà procedere al<br />
pagamento con l'inserimento della carta di credito (ora tutte<br />
accettate) nel lettore Pos in dotazione al portalettere. Un'innovazione<br />
partita proprio da Fabriano e che sarà valida su<br />
tutto il territorio comunale frazioni comprese da subito. Una<br />
volta completato questo periodo iniziale, il servizio verrà<br />
allargato a tutta la regione.<br />
Le Poste Italiane aprono un'ulteriore fase di evoluzione e<br />
sempli cazione dei servizi con questo nuovo servizio offerto<br />
alla cittadinanza. L’obiettivo dichiarato è quello di fare leva su<br />
strumenti telematici capaci di unire semplicità ed ef cienza,<br />
aumentando e migliorando la qualità del servizio fornito ai<br />
clienti. Il palmare in dotazione a tutti i portalettere offrirà<br />
quindi la possibilità di rendere più rapido ed ef ciente il<br />
metodo di consegna delle missive, automatizzando le attività<br />
ed aprendo ad un allargamento della gamma di opportunità<br />
fornite ai cittadini. Il centro di distribuzione di Fabriano<br />
provvede al momento alla consegna delle corrispondenze<br />
anche per Cerreto d'Esi, per un totale complessivo di 9.317<br />
civici a cui corrispondono 15.524 famiglie e 2.512 attività<br />
commerciali divise in 19 zone di recapito urbano.<br />
Saverio Spadavecchia<br />
scala 1/72 dipinti a mano e due semplici diorami con cariche<br />
di cavalleria inglesi e francesi, ispirati alla battaglia di Waterloo,<br />
in scala 1/32 e 1/72. Sempre con soggetti di plastica<br />
sono esposti soldatini giocattolo attuali e d’epoca anni ’70,<br />
di cui molti restaurati e modi cati, ancora a soggetto western<br />
e con un fortino dello stesso periodo simpaticamente<br />
donati da Sandro Conti. In ne tre pezzi della collezione<br />
di soldatini di carta, realizzati al traforo su compensato.<br />
E qui Mezzanotte apre una parentesi: “Questa tecnica mi è<br />
stata insegnata da mio padre, molto bravo, quando ero piccolissimo.<br />
Conservo gelosamente le sue realizzazioni, oltre al<br />
catalogo dei lavori risalente agli anni ’40, da cui si potevano<br />
a mezzo posta, ordinare le mascherine poi applicate con colla<br />
di farina sul compensato per lavorarle al traforo, distaccarle e<br />
procedere all’assemblaggio dei vari elementi niti, ricavando<br />
vere opere d’artigianato artistico. Acquisita progressivamente<br />
e perfezionata questa tecnica l’ho trasmessa a mio glio,<br />
Sono nove anni che la San<br />
Vincenzo de’ Paoli fabrianese<br />
organizza “il pranzo della<br />
solidarietà”, una lodevole<br />
iniziativa comunitaria che<br />
permette, alle tante persone<br />
che vivono da sole, di<br />
trascorrere una giornata in<br />
serena e allegra compagnia.<br />
Questa edizione vede la<br />
partecipazione e la collaborazione<br />
della Caritas Diocesana,<br />
con il direttore<br />
Edmondo Ercolani<br />
e l’Unitalsi guidata<br />
dal presidente Mario<br />
Gagliardini. E’ una<br />
domenica speciale il<br />
giorno dell’Epifania<br />
per il presidente del<br />
Consiglio centrale<br />
della San Vincenzo,<br />
Enzo Corrieri e del<br />
presidente regionale<br />
della San Vincenzo,<br />
Salvatore Mirabella<br />
che si sono impegnati<br />
a realizzare questa<br />
memorabile giornata.<br />
Sono stati circa<br />
150 i partecipanti al<br />
convivio, ospitati nel<br />
confortevole modulo<br />
di legno di San<br />
Nicolò concesso dal<br />
La San Vincenzo da nove anni<br />
parroco don Luigi Forotti.<br />
Il pranzo ha avuto inizio con<br />
il saluto di Mons. Giancarlo<br />
Vecerrica che ha ringraziato<br />
tutti i volontari per la loro<br />
testimonianza di solidarietà e<br />
carità in favore delle persone<br />
più deboli e bisognose della<br />
nostra comunità. Presenti<br />
coautore di molti degli oggetti esposti. Il Corriere dei Piccoli<br />
fu la fonte quasi inesauribile per soddisfare tale necessità. Il<br />
giornale, infatti, pubblicava periodicamente tavole disegnate<br />
da famosi artisti, Toppi, Battaglia, Ugo Pratt ecc., ispirate a<br />
soldatini di varie epoche, greci, egiziani, romani, cartaginesi,<br />
medievali, rinascimentali, far-west, napoleonici, risorgimentali,<br />
moderni e altri. Un universo di storia e di uniformi di<br />
tutte le fogge che appassionava noi ragazzi. A cura degli stessi<br />
disegnatori pubblicava le squadre di calcio del campionato<br />
di serie A e i ciclisti del Giro d’Italia e di alcuni campionati<br />
mondiali”. Aggiunge Benvenuto Mezzanotte: “In tanti anni<br />
credo di aver aggiunto alla mia collezione praticamente tutte<br />
le tavole. Quelle esposte in vetrina rappresentano la Battaglia<br />
del Little Big Horn tra il 7° Cavalleria del Colonnello Custer e<br />
gli indiani di Cavallo Pazzo e Toro Seduto. Inoltre un villaggio<br />
del far-west con personaggi al saloon e una rapina alla banca<br />
che avviene alla presenza di famosi scerif , i fratelli Earp,<br />
Masterson, Hickoc, e di altrettanto noti banditi, Billy the<br />
Kid, Jassie James, Cole Jounger. Di fronte e in alto rispetto<br />
a questi due ho posto una piccola ambientazione composta da<br />
un’abitazione apache con donne e bambini, alcuni guerrieri<br />
con i famosi capi Cochise, Geronimo, Chato e Victorio di<br />
anco ai quali sono esposti degli apache in plastica scala 1/32<br />
dipinti a mano e di recentissima realizzazione. Sullo sfondo la<br />
pittorica Monument Valley, attuale riserva Navaho e sito della<br />
realizzazione d’innumerevoli scenogra e western”. Oltre alle<br />
tavole del Corriere dei Piccoli Mezzanotte ha raccolto 10.000<br />
soldatini, molti già completati dal punto di vista cromatico<br />
e che attendono una collocazione su diorama, ma tantissimi<br />
da dipingere. “Toccherà ai miei eredi realizzare questi lavori<br />
augurando loro di trovare anche lo spazio per collocarli.<br />
Per il momento l’ospitalità cortesemente concessami dagli<br />
amici delle famiglie Pierosara-Bernardi e Gagliano nella loro<br />
vetrina, ha permesso a tanti coetanei di tornare per qualche<br />
momento al tempo della loro infanzia, ma si è notato un<br />
notevole interesse anche da parte di giovani e giovanissimi”,<br />
conclude Mezzanotte.<br />
Il pranzo di solidarietà all'Epifania<br />
il sindaco Giancarlo Sagramola<br />
e l’assessore ai Servizi<br />
sociali Giorgio Saitta. Il<br />
presidente Enzo Corrieri ha<br />
ringraziato per il generoso<br />
contributo l’imprenditore<br />
Urbano Urbani, titolare<br />
dell’azienda Airforce, che<br />
da diversi anni sostiene con<br />
grande partecipazione questa<br />
iniziativa per la nostra città.<br />
Un saluto particolare è stato<br />
rivolto agli Scout di Fabriano<br />
2 che con impegno e umiltà<br />
hanno espletato con grande<br />
professionalità il servizio a<br />
tavola, guidati dal loro capogruppo<br />
Rodolfo Maccari.<br />
Come negli anni precedenti<br />
la ditta RistorArt di Fabrizio<br />
Palanca ha curato l’allestimento<br />
della tavola e<br />
servito un ottimo e<br />
abbondante pranzo.<br />
Nel pomeriggio,<br />
come da tradizione,<br />
si è svolta una simpatica<br />
ed emozionante<br />
tombolata, ricca di<br />
numerosi premi che<br />
ha rallegrato e completato<br />
una magni ca<br />
giornata trascorsa<br />
insieme con tanti<br />
amici.<br />
Al termine della serata<br />
un premio speciale<br />
è andato alla persona<br />
più anziana, una signora<br />
di 93 anni, che<br />
ha battuto altre due<br />
concorrenti sopra i<br />
novanta.<br />
Sandro Tiberi<br />
07 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.59
8 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Scene da dietro le quinte<br />
Lo scenario delle Politiche 2<strong>01</strong>3: ecco i candidati tra i fabrianesi<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Sono candidati alle politiche<br />
nazionali, tra i fabrianesi:<br />
Francesco Casoli (capolista<br />
al Senato con il Pdl);<br />
Maria Paola Merloni (capolista<br />
al Senato con Monti per l’Italia);<br />
Serenella Fucksia (capolista al<br />
Senato con il Movimento 5 Stelle);<br />
Patrizia Terzoni (alla Camera con<br />
il Movimento 5 Stelle), Marco<br />
Ottaviani (alla Camera con l’Udc).<br />
Il colpo di coda, per non dire il<br />
vero coup de théâtre, l’ha sferrato<br />
all’ultimo Marco Ottaviani,<br />
contraddicendo la sua vocazione<br />
che non è scenica ma meditativa.<br />
La spada di Damocle che pende<br />
sulla testa di Ottaviani è da anni la<br />
solita da lui stesso provocata, “chi<br />
si teme non si invita”: la sindrome<br />
della paura, insomma, rimasuglio<br />
infantile dell’archetipo dell’uomo<br />
nero o dell’insegnante di latino al<br />
cospetto dell’altro. Diktat che emerge<br />
chiaramente anche nell’intervista<br />
sul seguitissimo blog di Gian Pietro<br />
Simonetti a Maurizio Benvenuto,<br />
PSICOLOGICA...MENTE<br />
a cura della psicologa Valeria Catufi *<br />
Non sarà<br />
la posta<br />
del cuore,<br />
tutt'altro...<br />
coordinatore provinciale di Italia<br />
Futura. La conseguenza è che Ottaviani<br />
si sveste dei panni del medico<br />
compassato e sale in campo nel giro<br />
di un’ora con lo stile berlusconiano<br />
di chi occupa gli spazi, mentre altri<br />
scendono negli spogliatoi senza<br />
aver in lato nemmeno la tuta. Lo fa<br />
con l’Udc, un partito indispensabile<br />
nella formazione della Fabriano<br />
montiana, scompaginando i piani<br />
più pronosticabili. E lo fa anche<br />
rivendicando la primogenitura di<br />
una formazione centrista separata<br />
dal Pd e di stampo civico.<br />
Ottaviani, tacciato di elitarismo, ha<br />
un bacino di voti cospicuo e per ben<br />
due volte dimostrato. Ma nessuno,<br />
dico nessuno, ha nora colto il fatto<br />
più signi cativo e da <strong>prima</strong> pagina<br />
delle elezioni politiche fabrianesi,<br />
che invece meriterebbe una doverosa<br />
attenzione. Vale a dire il ruolo<br />
di capolista, nella Fabriano degli<br />
elettrodomestici e delle cappe in dismissione,<br />
di Serenella Fucksia del<br />
Movimento 5 Stelle. Sarà suf ciente<br />
superare la soglia di sbarramento<br />
posta all’8% e verrà eletta nel segno<br />
“Io ascolto. Molti non lo fanno. Accade qualcosa di davvero interessante<br />
e passa proprio lì, in mezzo alle persone”. Ted Koppel<br />
Psicologica…Mente è una nuova rubrica che ha l’obiettivo di approfondire<br />
i temi che vi stanno a cuore e di favorire la conoscenza e la<br />
diffusione di una cultura psicologica.<br />
Psicologica…Mente non è “la posta del cuore” e non si propone di<br />
fornire risposte esaustive, né tanto meno risolutive, ma vuole essere un<br />
momento di ri essione, di comprensione e di informazione di alcune<br />
tematiche da un punto di vista diverso da quello solitamente adottato.<br />
Gli articoli presentati tratteranno argomenti di vita quotidiana,<br />
prendendo spunto da ciò che accade attorno a noi o direttamente da<br />
quesiti o curiosità posti da voi tramite contatto email.<br />
Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere<br />
generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza<br />
professionale.<br />
Le email saranno protette dal più stretto riserbo e nel caso in cui<br />
venisse riportato il quesito posto, sarà compito dell’esperta rimuovere<br />
i dati sensibili in modo da tutelarne la privacy.<br />
*Psicologica…Mente è curata dalla dottoressa Valeria Catu , psicologa<br />
Clinica e di Comunità, psicologa dell’Emergenza, socia e<br />
consulente psicologa presso l’Atd (Associazione per la Tutela del<br />
Diabetico, Fabriano) e Sipem (Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza)<br />
SoS Marche; Psicologa presso l’Ipse (Istituto Europeo di<br />
Psicologia ed Ergonomia, Ancona).<br />
Laureata presso l’Università degli Studi di Bologna, specializzanda<br />
presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Ancona. Svolge attività<br />
clinica come libera professionista.<br />
dell'antipolitica, del rovesciamento<br />
del già scritto e del già visto. Fino<br />
al punto che Fucksia (e chissà, forse<br />
anche Patrizia Terzoni, in terza posizione<br />
alla Camera) sovverte i vaticini<br />
e offusca i paracadutati Francesco<br />
Casoli e Maria Paola Merloni. La<br />
Appunti...<br />
d'arte<br />
Sabato 26 gennaio alle ore 17<br />
presso la Biblioteca pubblica “Romualdo<br />
Sassi” si svolgerà il nissage<br />
della mostra Appunti. Mostra<br />
d’arte pittorica a Fabriano dal 1800<br />
al 1950, dedicato agli artisti esposti<br />
della mostra, allestita presso la Pinacoteca<br />
civica “Bruno Molajoli”.<br />
Al termine dell’incontro è prevista<br />
una visita gratuita alla mostra.<br />
L’esposizione è una collettiva di 65<br />
opere che rappresentano la traccia<br />
lasciata da alcune personalità artistiche<br />
fabrianesi che hanno operato<br />
nell’ambito dell’arte pittorica, in<br />
un arco di tempo che va dal 1800<br />
al 1950.<br />
Appunti nasce dalla ricerca di Tobia<br />
Battelli e Sebastiano Paglialunga,<br />
ricerche effettuate nel corso di due<br />
anni.<br />
Il nome della mostra, curata dall’associazione<br />
culturale InArte, richiama<br />
proprio il diario delle ricerche<br />
effettuate nel corso di due anni.<br />
Nella ricerca sono stati coinvolti<br />
eredi, collezionisti, gli e nipoti<br />
che hanno accolto la proposta di<br />
rispolverare la propria memoria e<br />
la richiesta di prestare le opere che<br />
saranno esposte, tutte appartenenti<br />
a collezioni private, tutte del tutto<br />
inedite.<br />
L’evento è inserito nel circuito<br />
“Grand tour cultura 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3”<br />
intitolato “I luoghi ‘comuni’ della<br />
creatività”.<br />
Elisabetta Monti<br />
Un'immagine del Parlamento a Roma<br />
<strong>prima</strong> vince le parlamentarie, i secondi<br />
sono nominati sulla base di<br />
una legge orribile che privilegia una<br />
consegna sic et simpliciter. Non mi<br />
pare cosa da poco. Eppure c'è ancora<br />
un altro aspetto che dovremmo menzionare,<br />
il più sentito e il più oscuro,<br />
il più viscerale e il più urgente,<br />
che non fa capo alle persone ma ai<br />
programmi, e quindi alle necessità<br />
collettive. Cosa fare per Fabriano?<br />
Un interrogativo talmente ovvio da<br />
risultare banale, abusato. Se Casoli<br />
dice la sua ai giornalisti anche da<br />
Shangai (e di questo gliene va dato<br />
atto), di Merloni non c'è traccia da<br />
mesi. Ottaviani non indice neppure<br />
una conferenza stampa e i grillini,<br />
viceversa, parlano sul blog. Ora<br />
la responsabilità è pesante per chi<br />
sarà eletto: dovrà dimostrare con i<br />
fatti che gli sta a cuore la Fabriano<br />
del collasso, della disoccupazione,<br />
della cassa integrazione e delle<br />
liquidazioni.<br />
Il più enucleato e quindi il più solido<br />
appare anche il più disinteressato<br />
alla competizione: il sindaco Giancarlo<br />
Sagramola. Non cerca elogi<br />
né onori. Ascolta senza boria. Non<br />
recita e non promette. Va avanti.<br />
Mentre Gulliver Gian Marione<br />
sorveglia dall’alto con un occhio a<br />
Bersani e l’altro a Monti e Robertino<br />
il Parlatore è in attesa di un incarico<br />
per grazia ricevuta.<br />
Consiglio in attività<br />
Il presidente Pariano traccia il bilancio<br />
Anche se non previsto dallo Statuto<br />
comunale il presidente del Consiglio<br />
comunale Giuseppe Pariano (nella<br />
foto) ha presentato la relazione<br />
sull’attività svolta dal Consiglio<br />
nello scorso anno.<br />
L’organismo si è insediato il 9<br />
giugno. Nel mese di luglio si sono<br />
insediate le Commissioni consiliari<br />
così composte: 1° Commissione<br />
- Area Istituzionale; 2°<br />
Commissione - Area Tecnica;<br />
3° Commissione - Area<br />
Economica e Finanziaria.<br />
L’aula si è riunita dodici<br />
volte. L’attività consiliare<br />
si è concretizzata nella<br />
discussione e produzione<br />
di ben 133 atti tra cui 50<br />
interpellanze ed interrogazioni,<br />
12 ordini del giorno<br />
e 6 mozioni. La conferenza<br />
dei capigruppo si è riunita<br />
nove volte. Come si può<br />
desumere dai dati pubblicati<br />
anche sul sito del Comune,<br />
la presenza dei consiglieri<br />
alle adunanze è stata costante. Il<br />
numero di assenze, tutte giusti cate,<br />
risulta irrilevante.<br />
La diminuzione dei consiglieri (da<br />
30 si è passati a 24) e delle riunioni<br />
del Consiglio ha consentito una diminuzione<br />
della spesa per i gettoni<br />
di presenza pari a 5.800 euro corrispondente<br />
ad un risparmio del 20%<br />
rispetto allo stesso periodo dello<br />
scorso anno. Sempre riferito allo<br />
stesso periodo, per quel che riguarda<br />
il risparmio sui gettoni di presenza<br />
per le commissioni consiliari, si è<br />
avuto un risparmio di 3.600 euro<br />
pari al 40%.<br />
Tra gli atti importanti trattati dal<br />
Consiglio vanno ricordati: la riduzione<br />
del gettone presenza per la<br />
partecipazione alle Commissioni<br />
Consiliari (passato dai 60 euro della<br />
passata legislatura agli attuali 32,54<br />
euro) e l’intero importo dei gettoni<br />
presenza della seduta consiliare del<br />
giorno 16 luglio 2<strong>01</strong>2 (2.070 euro)<br />
devoluto a favore dell’evento “Fabriano<br />
per l’ Emilia” per contribuire<br />
a dare un aiuto alle popolazioni<br />
colpite dal terremoto in Emilia.<br />
Tutto il Consiglio comunale, durante<br />
la seduta consiliare del 4<br />
ottobre 2<strong>01</strong>2 protratta no al giorno<br />
successivo, ha votato per la rinuncia<br />
del doppio gettone di presenza. Il<br />
20 ottobre 2<strong>01</strong>2 è stato organizzato<br />
un Consiglio comunale tematico e<br />
aperto alla cittadinanza invitando<br />
alcune grandi aziende presenti sul<br />
territorio con all’ordine del giorno<br />
il tema “Il monitoraggio e la salvaguardia<br />
dell’occupazione”.<br />
08 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.00
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />
9<br />
Nella vigna buona<br />
Pinacoteca: l'esempio fruttuoso di Fano<br />
di GIAMPIERO DONNINI<br />
La vigna buona dà sempre<br />
buoni frutti. E’ il<br />
caso di scomodare<br />
il vecchio adagio<br />
contadino per aprire il discorso<br />
sulla città di Fano<br />
(la vigna) e la bella mostra<br />
dell’opera pittorica di Simone<br />
Cantarini (il vino), che per tutta<br />
la scorsa estate ha dato lustro alla<br />
Pinacoteca di San Domenico.<br />
Il Cantarini, detto il Pesarese, ha<br />
lasciato a Fano alcune notevoli<br />
prove della sua vocazione artistica,<br />
alimentando in esse l’antica<br />
tradizione critica che indicava<br />
le Marche quale terra di origine<br />
della sua formazione culturale<br />
e stilistica. E il progredire degli<br />
studi ha dato forza a quella che, in<br />
addietro, sembrava solo essere una<br />
sparata campanilistica dei soliti<br />
eruditi locali.<br />
Il prologo fanese vuole<br />
semplicemente sottolineare<br />
la tendenza intelligente<br />
di recente perseguita da<br />
tanti direttori di pinacoteche e<br />
di musei italiani, che è quella di<br />
mostrare i gioielli di casa.<br />
Di esporre e di valorizzare, cioè,<br />
per mezzo di appositi eventi, la<br />
varietà e la ricchezza dei beni artistici<br />
esistenti nel territorio. Spesso<br />
si tratta di una ricchezza e di una<br />
varietà di opere per lo più neglette,<br />
la cui colpa è stata quella di essere<br />
rimaste appese allo stesso chiodo<br />
per troppi decenni. Il fatto di averle<br />
rimosse ed esposte in un diverso e<br />
più mirato contesto gurativo ne<br />
ha provocato automaticamente la<br />
rivalutazione e una più affettuosa<br />
attenzione.<br />
Il gioco è semplice e comporta<br />
spese facilmente sostenibili.<br />
Difronte alla latitanza dello Stato<br />
e degli enti pubblici, le amministrazioni<br />
locali stanno aguzzando<br />
l’ingegno per trovare l’aiuto indispensabile<br />
di collaboratori informati<br />
e, soprattutto, svincolati dai<br />
fardelli suicidi della burocrazia e<br />
della politica.<br />
Con loro sarà più facile stilare un<br />
elenco di iniziative che risollevino<br />
le sorti di organismi inerti come<br />
pinacoteche e musei, al ne di riportare<br />
su di loro l’interesse di un<br />
pubblico ampio, compreso quello<br />
studentesco.<br />
Adesso un comitato scientifi co<br />
La nostra Pinacoteca<br />
civica, ricca<br />
di preziose opere<br />
del 300/400, che<br />
documentano un<br />
fulgido passato di storia e di<br />
arte, rispecchia e vive la crisi della<br />
globalizzazione capitalista, che si<br />
fonda platealmente sul disprezzo<br />
della storia e della cultura. Non<br />
si spiega altrimenti, a livello di<br />
scelte politiche ed economiche,<br />
perché l’unica risorsa di cui è<br />
fornita 1’Italia, quella artistica e<br />
paesaggistica, che tutto il mondo<br />
ci invidia, non riesca a generare<br />
una industria culturale, capace di<br />
attrarre investimenti e dare lavoro,<br />
in primis ai giovani formati in tale<br />
direzione, oltre ad artigiani del<br />
vasto settore dei beni culturali.<br />
Di fronte a tali cecità così diffuse<br />
e diseducative, in una società per<br />
la quale la cultura, non è altro che<br />
evasione e divertimento ed il museo<br />
un magazzino, come muoversi<br />
per dare un senso ad un dibattito<br />
delle idee utili e partecipate?<br />
“Ignorantes docere” è scritto su<br />
un riquadro ad affresco del nostro<br />
Oratorio della Carità ed è anche<br />
la definizione delle finalità del<br />
museo: “Esporre delle opere ai<br />
ni di studio, di educazione e di<br />
diletto”. Lo studio viene per primo,<br />
poi vengono l’educazione e<br />
per ultimo, solo per ultimo, questo<br />
bel termine usato da Poussin “il<br />
diletto”. “Docere et delectare” il<br />
motto è antico come l’arte, e ciò<br />
non signi ca fare di una pinacoteca<br />
una ludoteca, dove questa funzione<br />
nisce per occupare uno spazio<br />
eccessivo, che priva la bellezza<br />
dell’opera d’arte delle sue fondamenta<br />
e del suo senso profondo.<br />
E’ormai prassi consolidata di ogni<br />
museo quello di attivare laboratori<br />
didattici, che permettano appunto<br />
di far lezione in modo piacevole e<br />
pro cuo e di realizzare una “catena”<br />
di richiami intergenerazionali.<br />
La nostra pinacoteca può de nirsi<br />
un “museo locale” nel senso che la<br />
raccolta di opere emana da un certo<br />
contesto socio-culturale e nello<br />
stesso tempo lo ri ette: è quello<br />
che A. Mottola Mol no de nisce<br />
“il piccolo museo,che racconta<br />
e preserva la storia dei luoghi e<br />
permette di rivivere ogni speciale<br />
e particolare “genius loci”. Dove è<br />
il continuo aggiornamento dei suoi<br />
strumenti interpretativi che lo rende<br />
contemporaneo, cioè partecipe del<br />
proprio tempo. Quindi la creazione<br />
di un gruppo di persone dalle competenze<br />
certi cate nel settore artistico-museale<br />
potrebbe costituire<br />
quel comitato scienti co, in grado<br />
di indicare, nel modo più corretto,<br />
a scelte relative all’utilizzo e alla<br />
gestione dei nostri beni culturali,<br />
come pure alle varie destinazioni<br />
d’uso, all’interno di un progetto<br />
complessivo, che eviti dispendiosi<br />
ripensamenti o, peggio, soluzioni<br />
improvvisate insegne del dilettantismo<br />
e della super cialità pure<br />
malevole immotivate preclusioni.<br />
Marisa Bianchini<br />
Di eventi come quello di<br />
Fano sopra descritto ne<br />
accadono da tempo anche a<br />
Jesi, a Foligno, a Camerino.<br />
E tutti sono mirati a porre<br />
in luce il proprio patrimonio<br />
artistico, abbinandolo con<br />
altri esemplari locali e talvolta<br />
integrandolo con qualche<br />
prestito forestiero.<br />
A Foligno, ad esempio, è rimasta<br />
aperta sino all’Epifania<br />
una piccola rassegna d’arte<br />
medievale nel ricordo di una<br />
mistica locale, la Beata Angela.<br />
In mostra figurava anche la<br />
Croce dipinta della Pinacoteca di<br />
Camerino, che la Cassa di Rispar-<br />
A Fabriano esiste il Rotary da<br />
tanti anni e tutti lo sanno. Meno<br />
nota è invece l'esistenza di due<br />
clubs rotariani giovanili che, oltre<br />
a tanto divertimento ed amicizia,<br />
permettono ai "ragazzi" di condividere<br />
lo stesso spirito di Servizio<br />
dei "grandi". Con risultati di tutti<br />
rispetto per il Rotaract (giovani<br />
dai 18 ai 30 anni) che ha meritato<br />
negli scorsi anni i più alti rico-<br />
BREVI DA FABRIANO<br />
~ 93 ANNI DI ENERGIA<br />
Fabriano, giorni fa. Suona il telefono dei<br />
VdF: “Una vicina, anziana è caduta in casa,<br />
volevo aiutarla ma non riesco ad aprire la<br />
porta, accorrete”. I pompieri giungono,<br />
salgono sul balcone dove la fi nestra è<br />
aperta, entrano, la soccorrono e lei, che<br />
ha 93 anni, riprende vigore: infatti sembra<br />
che non fosse caduta per malore, ma per<br />
un inciampo. Quindi il personale medico<br />
del 118 la cura, ma quando le propongono<br />
il Pronto Soccorso per controlli, rifi uta: “Ho<br />
solo un indolenzimento, non è niente, resto<br />
qui, grazie”. Telefonano ad un familiare<br />
che acconsente: “Lasciatela a casa con<br />
la signora che vi ha chiamato, passerò io<br />
da lei, con il medico di famiglia”; allora la<br />
energica 93enne, tra i rimbrotti a voce alta<br />
rivolti a se stessa per la caduta, sorride<br />
e ringrazia.<br />
~ BRONTOLONE<br />
Via Ciccacci. Chi percorre questa via<br />
corta e a senso unico, dopo 10 metri<br />
incrocia a destra via Valpovera dove<br />
sono presenti due segnali: senso unico<br />
e direzione obbligatoria; di fronte, a 5<br />
metri, incrocia a destra via Bosima - da<br />
mio della Provincia<br />
di Macerata acquistò<br />
direttamente dal<br />
conte Augusto Fornari,<br />
proprietario<br />
negli anni Trenta di<br />
cartiere a Fabriano.<br />
Maestro<br />
dei Crocefi ssi<br />
francescani,<br />
Croce dipinta,<br />
Camerino<br />
Pinacoteca<br />
(già a Fabriano<br />
collezione Fornari)<br />
Rotary sempre baby!<br />
noscimenti del Club e del Distretto<br />
2090 per le tante attività condotte<br />
con dedizione e passione. Con la<br />
tenerezza che ci ispira l'ancora più<br />
giovane Interact (ragazzi dai 13 ai<br />
18 anni), attualmente presieduto<br />
da Cecilia Pignati, specie quando,<br />
come in questo caso, si fanno<br />
promotori di una iniziativa della<br />
quale negli ultimi tempi si è persa<br />
quasi irrimediabilmente l'utilità<br />
sociale. Passare due ore al giorno<br />
alla Casa di Riposo Vittorio<br />
Emanuele II di Fabriano a “far<br />
sorridere” gli ospiti per quasi 2<br />
mesi in periodo natalizio, non si<br />
sentiva dagli anni della nostra<br />
(non vicinissima) giovinezza.<br />
E dire che quella volta si trattava<br />
di servizi “correzionali<br />
e coatti” per giovani socialmente<br />
… esuberanti. Bravi<br />
quindi i ragazzi dell’Interact<br />
di Fabriano. Siamo certi<br />
che i decori realizzati per<br />
le festività 2<strong>01</strong>2 saranno<br />
ricordati come i più belli<br />
di sempre. Senz’altro dagli<br />
anziani presenti ma anche<br />
dai giovani volontari che<br />
ne conserveranno, speriamo,<br />
il ricordo per molti anni.<br />
qui possono provenire i veicoli - ed a<br />
sinistra via Cavallotti; c’è una direzione<br />
obbligatoria verso via Cavallotti ma tale<br />
segnale non può essere seguito se si<br />
deve girare a destra.<br />
Necessità di togliere una direzione obbligatoria:<br />
o di Valpovera o di Cavallotti.<br />
~ RUBATI APPARECCHI PER MUSICA<br />
Via Veneto. Dal Centro di aggregazione<br />
giovanile Sant’Antonio fuori le Mura,<br />
rimasto chiuso dal 22 dicembre fi no al<br />
6 gennaio scorso, sono stati rubati un<br />
mixer e due casse, per un valore totale<br />
di 300 euro.<br />
I gestori se ne sono accorti alla riapertura,<br />
ma il locale non è stato fruibile dal<br />
pubblico per ulteriori verifi che. Indagini<br />
della Polizia.<br />
~ GRANDE CORDOGLIO<br />
Fabriano, 7 gennaio. Grande costernazione<br />
anche nella cittadinanza fabrianese<br />
e nella stampa locale per la morte<br />
a 14 anni del ragazzo sassoferratese<br />
Daniele Ruggeri, a causa della leucemia<br />
riscontratagli qualche anno fa. Ampio<br />
spazio sulla pagina di Sassoferrato.<br />
09 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.<strong>01</strong>
10<br />
Video di bronzo<br />
Premio per la giornalista Cardinaletti<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Successo per la giovane<br />
giornalista fabrianese Giorgia<br />
Cardinaletti in ambito<br />
nazionale. Si è conclusa la<br />
<strong>prima</strong> edizione del premio “Professione<br />
Reporter” indetta dall’Agenzia<br />
Ansa per valorizzare il lavoro e<br />
incoraggiare il talento degli allievi<br />
delle scuole di giornalismo riconosciute<br />
dall’ordine. Settantaquattro<br />
i lavori presentati, suddivisi in tre<br />
categorie: video, reportage e fotonotizia.<br />
La giuria, presieduta da Giulio Anselmi<br />
(Presidente Ansa) e composta<br />
da Ferruccio de Bortoli (“Corriere<br />
della Sera”), Ezio Mauro (“La Repubblica”),<br />
Paolo Garimberti (ex<br />
presidente della Rai), Paolo Mieli<br />
(presidente di RCS Libri), Roberto<br />
Napoletano (“Il Sole 24 Ore”), Mario<br />
Calabresi (“La Stampa”), Sarah<br />
Varetto (Sky Tg24), Mario Orfeo<br />
(“Il Messaggero”), Clemente J. Mimun<br />
(Tg5), ha decretato i primi tre<br />
classificati. Ad aggiudicarsi il primo<br />
posto il video reportage “Aspirante<br />
precaria” realizzato da Sara Angrisani<br />
della Scuola di Giornalismo<br />
Suor Orsola Benincasa di Napoli.<br />
Al secondo posto si è classificato<br />
Avis, Fabriano dona sangue<br />
Mamma, papà<br />
perché non andate<br />
a donare il<br />
sangue? Questa<br />
domanda è stata<br />
rivolta da una<br />
diciottenne ad<br />
entrambi i genitori,<br />
da poco<br />
iscritta ad una<br />
sede dell’Avis.<br />
Che bell’esempio<br />
se tutti gli<br />
adulti, di sana<br />
costituzione, diventasserodonatori!<br />
In Italia,<br />
oggi, sono circa<br />
1.220.000 i soci<br />
donatori con una media di due<br />
donazioni all’anno. Nella nostra<br />
provincia, Fabriano è la città più<br />
sensibile con 5.200 donazioni su<br />
2.250 iscritti per una popolazione<br />
di 31.000 abitanti, segue Ancona<br />
>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Giorgia Cardinaletti con Giulio Anselmi (presidente dell'Ansa)<br />
il video reportage “Il Paese che<br />
odia i libri” di Adele Grossi del<br />
Master Biennale di Giornalismo<br />
della Libera Università di Lingua e<br />
Comunicazione di Milano (IULM).<br />
Terzo posto ex aequo per il video<br />
reportage “L’ultima puntata” firmato<br />
proprio dalla fabrianese Giorgia<br />
Cardinaletti del Centro Italiano di<br />
Studi Superiori per la formazione e<br />
l’aggiornamento al giornalismo Radiotelevisivo<br />
di Perugia, e l’articolo<br />
con 4.900 donazioni<br />
su 2.100<br />
iscritti per una<br />
popolazione di<br />
1<strong>01</strong>.000 abitanti<br />
e Senigallia<br />
con 3.350 donazioni<br />
su 1.540<br />
iscritti per una<br />
popolazione di<br />
44.000 abitanti.<br />
Questi dati sono<br />
confortanti ma<br />
sono una piccola<br />
parte del potenziale<br />
umano che<br />
purtroppo non<br />
coglie questa<br />
edificante opportunità<br />
di far parte della grande<br />
famiglia dell’Avis. Cosa significa<br />
essere donatori di sangue? Essere<br />
consapevoli di compiere uno dei<br />
gesti più nobili e morali, su base<br />
volontaria, a favore di tutta la socie-<br />
“Panettone e azoto: così i piccoli<br />
artigiani reinventano il Made in<br />
Italy” di Filippo Santelli della Scuola<br />
di Giornalismo Walter Tobagi di<br />
Milano”. Giorgia Cardinaletti ha<br />
raccontato in chiaroscuro una storia<br />
dell’Italia al tempo della crisi, uno<br />
spaccato del paese che fotografa<br />
i tanti volti della quotidianità. In<br />
particolare il suo lavoro è dedicato<br />
al fenomeno del gioco d’azzardo, in<br />
forte e preoccupante crescita.<br />
tà con un grande contributo all’operatività<br />
della sanità nazionale.<br />
Oggi per una persona che desidera<br />
essere donatore di sangue, all’atto<br />
dell’iscrizione ad un centro Avis,<br />
con un semplice prelievo di sangue<br />
si eseguiranno una serie di controlli<br />
molto rigidi che vanno da analisi<br />
immunoematologici a chimico-clinici,<br />
virologici per virus di epatite<br />
B e C - HIV e CMV, controlli elettrocardiografici<br />
e radiologici. Solo<br />
se l’esito è negativo il donatore può<br />
effettuare la sua <strong>prima</strong> donazione,<br />
che ricordiamo può essere di sangue<br />
intero o solo plasma.<br />
Forse chi non è ancora un donatore,<br />
non può immaginare quale utile<br />
servizio svolge l’Avis per la prevenzione<br />
sulla salute di chi è iscritto.<br />
Donare il sangue è donare la vita<br />
altrui è un gesto di solidarietà ma,<br />
è anche un benessere per la persona<br />
da non sottovalutare.<br />
Sandro Tiberi<br />
Che sorpresona:<br />
la Befana è atterrata<br />
a Campodonico!<br />
La Befana è arrivata a Campodonico<br />
con una carrozza, tirata da due<br />
cavalli bianchi e guidata da Babbo<br />
Natale, un sogno che diviene realtà.<br />
Già dalle prime ore del pomeriggio<br />
c’era fermento in piazzetta, i<br />
bambini avevano avuto la notizia<br />
dell’arrivo della magica vecchietta<br />
che porta doni ai bambini buoni,<br />
così alle ore 18 quando il carro ha<br />
fatto ingresso in paese, moltissime<br />
persone grandi e piccoli erano ad<br />
attendere, speranzosi di ricevere<br />
doni invece di carbone.<br />
Le grida di gioia dei bambini hanno<br />
fatto da colonna sonora al momento<br />
da fiaba, facendo emozionare anche<br />
i più grandi, che erano con gli occhi<br />
lucidi ricordando le loro attese del<br />
6 gennaio, quando erano bambini.<br />
Tra i presenti una simpatica e dolce<br />
presenza, Quartina che pochi giorni<br />
dopo ha festeggiato i suoi 1<strong>01</strong> anni,<br />
e che si e schierata tra i numerosi<br />
bambini a festeggiare come quando<br />
era bambina. Tanti auguri a Quartina<br />
per il suo compleanno.<br />
La Befana ha poi distribuito i regali<br />
ai bambini uno a uno, poi ha lasciato<br />
ai piccoli il suo carro che condotto<br />
da Babbo Natale, ha fatto fare<br />
loro dei giretti per Campodonico.<br />
A questo punto, tutti si avvicinavano<br />
al tavolo dove le “pie donne”<br />
del paese avevano allestito un buffet<br />
composto di prodotti e dolci locali,<br />
tra cui era servito anche un ottimo<br />
the marocchino, preparato dalla<br />
signora Najet.<br />
Mentre tutti si avvicinavano al<br />
Qui sopra e nella foto sotto,<br />
la Befana a Campodonico<br />
tavolo, da lontano si udiva l’avvicinarsi<br />
di una musica e dei canti,<br />
era il Gruppo del “Cantamaggio”<br />
che onorava con la loro presenza<br />
il bellissimo pomeriggio con i loro<br />
stornelli e la loro musica popolare,<br />
un tocco di classe come epilogo<br />
al già magico momento, che ha<br />
trasformato la favola della Befana<br />
in realtà.<br />
Si ringraziano tutti i partecipanti<br />
e gli organizzatori, in primis il<br />
presidente dell’Asd Campodonico<br />
Maurizio Pangrazi che ha avuto<br />
la magnifica idea di far arrivare<br />
nel grazioso e attivo paesino la<br />
simpatica vecchina, per la gioia e<br />
l’emozione di grandi e piccini.<br />
Sandro Barocci,<br />
Asd Campodonico<br />
10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.03
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />
11<br />
Giovani: quale benessere?<br />
di CHIARA TIBERI<br />
Si è svolta venerdì 11 gennaio<br />
all’Oratorio della Carità<br />
la cerimonia di consegna<br />
dei diplomi ai ragazzi del<br />
Liceo Classico Francesco Stelluti.<br />
Ad omaggiare il traguardo raggiunto<br />
l’illustre presenza della dottoressa<br />
Maria Armezzani, ex studentessa<br />
del liceo e glia del professor Renzo<br />
Armezzani, il preside che ha dato<br />
maggior prestigio e luce alla scuola.<br />
Professoressa associata di Psicologia<br />
dinamica, docente di Psicologia<br />
delle relazioni interpersonali e di<br />
tecniche di indagine della personalità<br />
all’Università di Padova, si<br />
occupa di ricerca e sperimentazione<br />
di tecniche costruttiviste per le diagnosi<br />
psicologiche e di metodologie<br />
fenomenologiche per l’indagine sui<br />
signi cati.<br />
Presenti all’incontro anche il Magni<br />
co Rettore dell’Università di<br />
Camerino il professor Fabio Corradini,<br />
il professor Mauro Pettinari<br />
e il presidente della Fondazione<br />
Carifac il d ottor Guido Papiri.<br />
Maria Armezzani sceglie come<br />
tema della conferenza da lei svolta<br />
il benessere e il malessere giovanile:<br />
“Ho scelto questo tema perché<br />
mi sembrava il più adatto in una<br />
Felicità a tema nella consegna dei diplomi del Classico<br />
Lo studente Tommaso Melacotte (nella foto con Guido Papiri, Francesco Orsolini e la<br />
Prof. Maria Armezzani) e lo studente Vasil Mima hanno ricevuto i complimenti dal<br />
direttore della Fondazione Carifac, che ha assegnato loro due borse di studio per aver<br />
frequentato con profi tto il 1° anno del corso musicale di formazione pre accademica<br />
"Muse&Musica", promosso da Liceo Stelluti in convenzione con l'Istituto Superiore di<br />
Studi Musicali "G. B. Pergolesi" di Ancona.<br />
situazione nella quale avrebbero<br />
preso parte molti giovani e in<br />
quanto il benessere psicologico si<br />
trova negli ultimi anni al centro<br />
di un interesse piuttosto forte”. La<br />
dottoressa affronta la discussione<br />
ripercorrendo gli orientamenti e i<br />
metodi adottati nelle ricerche effettuate<br />
sul tema. Il quesito che ci<br />
si è sempre posti è se il benessere<br />
sia soggettivo o oggettivo. Da cosa<br />
dipende allora il nostro benessere?<br />
I tratti della personalità e l’eredità<br />
genetica sono dei fattori, lo sono<br />
anche la soddisfazione dei bisogni<br />
<strong>prima</strong>ri e secondari, e non ultimo,<br />
anzi di estrema importanza il confronto<br />
con le persone cha abbiamo<br />
intorno, l’esigenza di avere ciò<br />
che corrisponde alla desiderabilità<br />
sociale, ciò che la nostra cultura e<br />
il nostro sistema ci mette di fronte.<br />
Ma non basta. “Bisogna affrontare<br />
la ricerca seguendo la prospettiva<br />
fenomenologica costruttivista<br />
che si incentra sulla generazione<br />
di signi cati. I metodi di ricerca<br />
devono essere coerenti con tale<br />
idea, dunque non useremo più test<br />
e questionari ma ci avvarremo del<br />
linguaggio espressivo, parleremo<br />
con le persone, chiederemo loro<br />
come si sentono e che cos’è per loro<br />
il benessere”. La ricerca si è svolta<br />
dunque su un campione di 2265 giovani,<br />
tra i 16 e i 23 anni, dalla quale<br />
è emerso che il benessere è per<br />
loro tranquillità, mancanza di preoccupazioni,<br />
autonomia, sicurezza<br />
economica, condivisione dei valori,<br />
riconoscimenti esterni, buone relazioni<br />
sociali. “Quello che ho capito<br />
in tutti questi anni di ricerche è che<br />
non si può generalizzare, i giovani<br />
non sono una razza, sono persone,<br />
ognuna con le proprie diversità,<br />
dunque indagini statistiche troppo<br />
generalizzate non funzionano. Ho<br />
deciso di andare ancora più a fondo,<br />
utilizzando uno strumento clinico a<br />
struttura piramidale, basato su una<br />
rete di opposizioni e implicazioni<br />
reciproche”, ci spiega la dottoressa.<br />
Questo studio ha dimostrato che i<br />
giovani hanno un proprio stile. E<br />
se lo stile è il modo in cui ognuno<br />
di noi disegna il mondo in cui vive<br />
dandogli la sua impronta, la maniera<br />
è il suo opposto, quel modo di<br />
essere che sembra personale ma che<br />
in realtà è una sorta di copiatura di<br />
un modello ideale. Il manierismo in<br />
psicologia è una nevrosi che porta<br />
la persona a perdere il proprio senso<br />
del sé a tal punto da nire con<br />
l’identi carsi completamente alla<br />
maschera indossata. La condizione<br />
alla quale dovremmo auspicare è<br />
l’Eudaimonia, l’essere in armonia<br />
con il nostro Daimon, il nostro io.<br />
Dunque il benessere dei giovani si<br />
può favorire lasciandoli liberi di<br />
essere se stessi, di fare quello per<br />
cui sono nati.<br />
La società dovrebbe assicurare alle<br />
persone la libertà di scegliere tra<br />
una serie di vite possibili, senza<br />
imporre standard o percorsi omologanti.<br />
Forse la felicità e il benessere<br />
consistono proprio in questo, nella<br />
ricerca del nostro Daimon, della nostra<br />
vocazione, nella realizzazione<br />
della nostra autenticità e dei nostri<br />
desideri più profondi, genuini,<br />
non alterati né condizionati dalle<br />
circostanze.<br />
11 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.04
12 >EVENTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Razionalità rosa<br />
Lezione loso ca di Angela Giuffrida<br />
di MARIA LUISA DI BLASI*<br />
Lunedi 21 gennaio alle ore<br />
17 all’Oratorio della Carità<br />
di Fabriano sarà ospite<br />
la losofa Angela Giuffrida,<br />
con una lezione magistrale da<br />
titolo "La razionalità femminile e la<br />
guerra". L’evento, patrocinato dalla<br />
Città di Fabriano, nasce nell’ambito<br />
del progetto “Le parole della politica<br />
delle donne” ideato e condotto<br />
dalla scrittrice Maria Luisa Di Blasi<br />
(nella foto con Mariagrazia Napolitano),<br />
che lo promuove anche<br />
in qualità di presidente del locale<br />
C.I.F. Centro Italiano Femminile.<br />
Va segnalata l’importante adesione<br />
all’iniziativa dei docenti di loso a<br />
del Liceo Scienti co Vito Volterra<br />
di Fabriano che, assieme alla loro<br />
Dirigente, hanno raccolto l’invito a<br />
far incontrare l’autrice con i giovani<br />
delle classi quinte nella mattina della<br />
stessa giornata. Angela Giuffrida<br />
vive e lavora nel Veneto. Di origine<br />
catanese, ha avviato da oltre un<br />
decennio un’importante ri essione<br />
critica sul sistema concettuale<br />
dominante, elaborando una nuova<br />
teoria della conoscenza, pubblicata<br />
nel 2002 nell’opera fondamentale<br />
Il corpo pensa. La teoria del corpo<br />
pensante risponde alla necessità<br />
di aprire nel panorama culturale<br />
internazionale un paradigma inter-<br />
La notte dell'Epifania diventa benefi ca<br />
Una befana speciale si è presentata al Teatro Gentile la sera del 5 gennaio!<br />
E’ proprio il caso di dire che l’Epifania non tutte le feste si porta via<br />
perché l’associazione culturale “Amici del Teatro” come sempre trova<br />
nuove occasioni per festeggiare.<br />
Nata nel 1994, l’associazione, organizzatrice dell’evento “2<strong>01</strong>3 Applausi<br />
aspettando la befana”, è da diversi anni che costituisce con la scuola di<br />
danza Centro Effedue un team eccezionale. Una squadra, sì, aperta ad ogni<br />
iniziativa: "Non siamo gelosi di quello che facciamo, quando si organizzano<br />
eventi in nome della solidarietà, ascoltiamo ogni idea e accettiamo l'aiuto<br />
di tutti af nchè si possa sempre migliorare per fare di più". Queste sono<br />
le parole di Fabrizio Zavalloni che con la moglie Fabrizia Martini dirige la<br />
scuola di danza Effedue, famosa per la professionalità degli insegnanti e per<br />
lo spirito di solidarietà che la distingue da sempre. La<br />
danza quindi non è solo arte e cultura, ma anche fonte<br />
di aiuto: questo anno il ricavato dello spettacolo del 5<br />
gennaio è stato devoluto a Telethon, ma in passato ci<br />
sono state anche altre collaborazioni di bene cenza<br />
come con la fondazione Marco Mancini che si occupa<br />
di raccogliere fondi per la ricerca e la cura dei tumori<br />
e leucemie dei bambini.<br />
I gruppi più giovani della scuola di danza si sono<br />
esibiti nella rappresentazione del celebre balletto “Lo<br />
schiaccianoci”, ma non solo la danza è stata protagonista<br />
della serata! Sara Palpacelli ha contribuito con<br />
la sua voce nella creazione di un bellissimo clima di<br />
arte, cultura e, ovviamente, spettacolo dove i bambini<br />
si sono divertiti. L’atmosfera natalizia, non ancora<br />
terminata, ha dato un tocco quasi magico a questa<br />
bellissima serata animata anche dal circo dei pirati<br />
Takimiri che ormai da anni è presente allo spettacolo.<br />
Il cabaret è stato un altro protagonista; l’arte tanto<br />
amata dai bambini e dagli adulti ha divertito l’intero<br />
teatro. La ressa per ricevere il dono della befana è<br />
consuetudine in questo evento che si ripresenta ogni<br />
anno: la befana arriva anche per i bambini del Teatro<br />
Gentile forse alcuni ancora poco consapevoli di quanto<br />
questa sia speciale.<br />
La bene cenza è quindi lo scopo dell’evento e tante<br />
altre manifestazioni vengono organizzate dall’associazione,<br />
ricordiamo “Musica sotto le stelle”, i concorsi di<br />
poesia e ancora le esibizioni musicali. Tutto questo è<br />
per dimostrare quanto l'unione, il confronto amichevole,<br />
semplicemente lo stare insieme siano importanti per<br />
la creazione di iniziative che oltre a regalare emozioni<br />
attraverso la cultura, possono aiutare tanta gente che<br />
ha bisogno: gli “Amici del Teatro” e il centro danza<br />
Effedue svolgono ogni anno un ottimo lavoro e non si<br />
può fare altro che augurare che questa collaborazione<br />
pretativo nuovo, capace di indicare<br />
la via del superamento dei limiti e<br />
delle lacune del sapere convenzionale.<br />
Per promuovere la transizione<br />
da un’impostazione mentale che<br />
blocca la vitale creatività della<br />
specie a una che la favorisce, l’autrice<br />
ha promosso corsi di studio e<br />
seminari, ha partecipato a convegni<br />
e scritto numerosi articoli. Nel libro<br />
La razionalità femminile unico antidoto<br />
alla guerra (2<strong>01</strong>1) l’eterno<br />
tema della guerra viene affrontato<br />
come problema interno al pensiero<br />
dominante: l’oblio del vivente e<br />
delle sue necessità. La violenza<br />
in tutte le sue forme, compresa la<br />
guerra, non potrà essere cancellata<br />
dalla faccia della terra ntantoché<br />
l’assetto cognitivo che la produce<br />
continuerà a detenere il monopolio<br />
del pensiero dell’umanità. Anche la<br />
violenza rivoluzionaria, considerata<br />
giusta perché volta ad abbattere il<br />
giogo dell’oppressione si è rivelata<br />
incapace di impedire che tale giogo<br />
si ripresentasse. Da millenni la<br />
storia umana non è che la stanca<br />
ripetizione del medesimo copione,<br />
mimetizzato sotto forme diverse.<br />
Scrive l’autrice: “La possibilità di<br />
usare gli esseri umani come semplici<br />
mezzi, in iggendo loro inenarrabili<br />
sofferenze compresa la morte<br />
ha la sua origine nella metafora del<br />
corpo come cosa. Per superare il<br />
generale deprezzamento della vita e<br />
l’esasperato antagonismo che s gurano<br />
le comunità umane, necessita<br />
un radicale cambio di prospettiva.<br />
Solo le donne possono assicurarlo<br />
perché, in sintonia con l’esperienza<br />
del loro corpo, accolgono nella<br />
mente il reale contenendolo nella<br />
sua interezza, complessità e intima<br />
coesione. La comprensione di ciò<br />
che un vivente è, la matura accettazione<br />
delle sue possibilità e dei suoi<br />
limiti caratterizzano la razionalità<br />
femminile che, nutrendosi di vita<br />
non di illusioni, è in grado di gestire<br />
sistemi aperti quali noi siamo”. E,<br />
da sistema aperto qual è, il Centro<br />
Italiano Femminile invita uomini<br />
e donne ad ascoltare in diretta il<br />
pensiero di Angela Giuffrida partecipando<br />
a un dialogo con lei che sia<br />
preludio a iniziative di formazione<br />
e “riprogrammazione” della nostra<br />
razionalità, verso un’autentica civiltà<br />
dei rapporti.<br />
*Presidente Centro Italiano<br />
Femminile Fabriano<br />
continui perché sono in grado di ottenere grandi successi. E’ uno stimolo<br />
che incoraggia tanti altri enti e associazioni oltre che un esempio per diverse<br />
iniziative; soprattutto è una grande dimostrazione di umanità. Questo<br />
anno è doveroso ricordare l'aiuto dato da parte della Cassa di Risparmio<br />
di Fabriano e Cupramontana che proprio per questa loso a di stimoli<br />
ha ricevuto l’input per poter contribuire nella realizzazione dell’evento<br />
diffondendo quindi l’ideale di solidarietà. In una società in cui spesso<br />
la cultura viene denigrata in quanto non considerata fonte di ricchezza è<br />
sicuramente confortante vedere che eventi come questo possono ricavare<br />
denaro secondo le logiche di un mercato a cui dovremmo dare la priorità:<br />
quello dell'umanità.<br />
Francesca Agostinelli<br />
Festa di Sant'Antonio<br />
a Campodiegoli<br />
Domenica 20 gennaio alle ore 15,30, nei pressi della chiesa di<br />
Campodiegoli, si terrà la festa di Sant’Antonio con la benedizione<br />
degli animali. È l’occasione anche per ringraziare il Signore per i<br />
frutti della terra e per ogni dono di cui riempie la nostra vita.<br />
San Francesco di Sales,<br />
i giornalisti si incontrano<br />
In occasione della festività del patrono di S. Francesco di Sales, i<br />
giornalisti del territorio si ritroveranno giovedì 24 gennaio alle 18.30<br />
per una S. Messa presso S. Giuseppe Lavoratore, celebrata da don<br />
Tonino Lasconi. Sarà presente anche il Vescovo Mons. Giancarlo<br />
Vecerrica. Verrà anche distribuito il messaggio del Papa Benedetto<br />
XVI per la giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali.<br />
Incontro con l'educatore<br />
Roberto Drago<br />
Il 17 gennaio alle 18 presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo<br />
Marco Polo l’educatore Roberto Drago tratterà il tema “Nei ragazzi<br />
di oggi l’uomo di domani: famiglia, scuola e società corresponsabili<br />
del suo futuro”. Genitori, docenti, rappresentanti della società<br />
civile sono caldamente invitati ad intervenire, nella consapevolezza<br />
dell'importanza dell’argomento trattato per il futuro dei nostri ragazzi<br />
e della società in cui viviamo. Gli organizzatori: Genitori in crescita,<br />
Aimc, Uciim e dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi.<br />
I Garden Boys<br />
sono intramontabili:<br />
calendario al Gentile<br />
Ennesima iniziativa del gruppo calcistico dei Garden Boys: un calendario<br />
da protagonisti! Ma la cosa particolare è stato lo scenario scelto per fare<br />
da contorno al numeroso gruppo di “atleti” in posa avanti alla macchina<br />
fotogra ca di Cico: il Teatro Gentile di Fabriano, grazie all’amico Tonino<br />
Solinas che ha reso possibile il reportage. All’uscita dal teatro, il sole e il<br />
clima tiepido li ha inoltre convinti a spogliarsi e a mettersi in posa davanti<br />
“al luogo del delitto”, cioè lo Chalet dei giardini dove nel lontano 1968<br />
prendeva il via la magica aba dei “ragazzi del giardino”, che ancora oggi<br />
li vede protagonisti attivi nel rettangolo da gioco. Il calendario si aggiunge<br />
ad altre importanti iniziative realizzate in questo anno calcistico, giunto<br />
a metà percorso proprio in questi giorni, visto che il campionato Amatori<br />
nirà a maggio. La <strong>prima</strong> era stato il ritiro pre-campionato a Campodonico,<br />
poi l’acquisto di una nuova divisa da gioco, quindi i borsoni per tutti gli<br />
atleti, poi il regalo dell’amico-fondatore Cosimo Alterio, che ha donato al<br />
gruppo, in memoria del glio, sette giacconi raf guranti sulle spalle il loco<br />
e la scritta “ricordando Cristian”, che indosseranno ogni gara i panchinari,<br />
il guardalinee e l’allenatore: un grazie al mitico Cosimino. Ora in un anno<br />
che tutto sembra realizzabile, si chiedono ancora due cose, una fondamentale<br />
per una squadra di calcio (vincere qualche partita in più... o perderne<br />
qualcuna in meno) per quali carsi alla fase nale, poi in estate riuscire a<br />
partecipare ad un torneo lontano da Fabriano, dove li attenderebbero tre<br />
giorni da vivere insieme tra calcio e amicizia.<br />
Sandro Barocci<br />
Il presepe<br />
ancora aperto<br />
Il Museo del presepe permanente situato<br />
nel seminterrato del complesso di San<br />
Benedetto a Fabriano sarà aperto tutti<br />
i sabati (ore 16-19) e le domeniche<br />
(ore 10-12<br />
e 16-19) di<br />
gennaio. Informazioni<br />
al<br />
numero 348<br />
2256911.<br />
12 eventi.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.36
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >SPAZIO LAVORO<<br />
13<br />
2<strong>01</strong>3: sarà un anno in salita<br />
Dalla Cna emergono numeri preoccupanti e... anche per il futuro<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
I<br />
dati del centro studi Sistema<br />
Cna Marche, che mettono a<br />
confronto il 2<strong>01</strong>1 e il 2<strong>01</strong>2 no<br />
al III trimestre 2<strong>01</strong>2, confermano<br />
un dato generale negativo per<br />
l’economia dell’area di Fabriano.<br />
Dell’argomento, particolarmente<br />
complesso, spinoso e non privo di<br />
elementi di grande preoccupazione<br />
per la tenuta socio economica della<br />
città, ne abbiamo discusso con il<br />
presidente ed il segretario della Cna<br />
di Fabriano, Mauro Cucco e Mirco<br />
Gaggiotti.<br />
La cosa che preoccupa maggiormente?<br />
“La grave crisi che<br />
interessa la zona perdura da troppo<br />
tempo ed è tra le più rilevanti nel<br />
panorama italiano se non europeo.<br />
A questa si è sommata la recessione<br />
dell’area euro che ha pesato in maniera<br />
particolare sul nostro Paese”.<br />
Nella vostra, esperienza quotidiana,<br />
quali sono i fattori e situazioni<br />
che emergono con più frequenza?<br />
“Notiamo che alla scomparsa consistente<br />
di aziende storiche di vari<br />
settori non segue più quel ricambio<br />
costituito da imprese giovani con<br />
una struttura in grado di garantire la<br />
Come diversifi care<br />
la realtà produttiva<br />
Proviamo a fare una sintesi: in un<br />
anno il tasso di sviluppo del Fabrianese<br />
ha perso una quota percentuale<br />
del -1,3%. Nel singolo Comune di<br />
Fabriano la curva, parimenti in discesa,<br />
si è assestata a -0,2%. Queste<br />
le evidenze che emergono dalla<br />
analisi congiunturale effettuata da<br />
Confartigianato aggiornata ai dati<br />
di III trimestre 2<strong>01</strong>2. “Il territorio”<br />
– risponde Simone Clementi,<br />
segretario Confartigianato Fabriano<br />
- soffre ancora per le dinamiche<br />
negative innescate dalla crisi e<br />
dalle conseguenze della caduta del<br />
colosso ex Ardo. Capitolazione che<br />
ha portato al cortocircuito di quello<br />
che era un indotto artigiano storico<br />
e orente. Con il crollo del gigante<br />
degli elettrodomestici – rileva -<br />
sono state spazzate via piccole e<br />
medie aziende che contribuivano<br />
con i loro prodotti e servizi al<br />
mantenimento di un tessuto econo-<br />
Mauro Cucco<br />
continuità nel corso degli anni: troppo<br />
spesso assistiamo alla chiusura<br />
di neo imprese dopo poco tempo”.<br />
Proviamo ad analizzare i dati<br />
nello speci co… “Alcuni comparti<br />
che un tempo trainavano l’economia<br />
del territorio sono sempre più<br />
ridimensionati. Il ramo della manifattura<br />
registra un saldo negativo<br />
di 18 posizioni con 11 iscrizioni e<br />
29 cessazioni nell’area fabrianese”.<br />
Per quanto concerne le categorie?<br />
“Il tessile abbigliamento rispetto al<br />
2<strong>01</strong>1 in termini percentuali segna<br />
un –15,1 % contro un trend provin-<br />
mico vitale e competitivo. Anche i<br />
piccoli centri dell’entroterra non si<br />
sono dimostrati immuni da queste<br />
dinamiche di recessione e non si<br />
arresta a oggi la scia di chiusure<br />
di attività. Purtroppo, e questo è<br />
noto – rileva ancora il segretario<br />
della Cgia - il Distretto vive una<br />
profonda crisi occupazionale, mese<br />
dopo mese, cresce il numero di chi<br />
è senza impiego o in cassa integrazione”.<br />
A dir poco, un quadro<br />
inquietante… “Sì ed è auspicabile,<br />
quanto necessario, mettere subito,<br />
in campo tutti gli strumenti per<br />
evitare un ulteriore e gravissimo<br />
peggioramento. Tuttavia è possibile<br />
apprezzare la volontà di reagire di<br />
chi a questa logica del declino non<br />
si piega e intende far forza su ogni<br />
risorsa disponibile pur di ricostruire<br />
il proprio futuro”. Cosa fare per<br />
rispondere alla stasi del mercato<br />
del lavoro? “Si ricorre all’auto<br />
ciale per lo stesso settore di –2,9%,<br />
da segnalare anche l’entrata in crisi<br />
di diverse imprese locali strutturate<br />
della moda. La metalmeccanica<br />
segna un – 6,3% contro un 2,7 % a<br />
livello provinciale. Il settore edile<br />
non è da meno, venendo da anni di<br />
forti contrazioni anche nel corso<br />
del 2<strong>01</strong>2 segna il passo con un –<br />
1,1% rispetto all’anno precedente.<br />
Per trovare dati in controtendenza<br />
occorre andare sul settore terziario<br />
con un +1,2 % rispetto al 2<strong>01</strong>1, percentuale<br />
frutto un buon andamento<br />
del settore legato alla ristorazione<br />
che segna un +2,7 % rispetto al<br />
2<strong>01</strong>1 in questo caso stiamo parlando<br />
di nuove imprese che si sono<br />
costituite nel corso del 2<strong>01</strong>2”.<br />
Esempli chiamo con iscrizioni e<br />
cancellazioni nel corso del 2<strong>01</strong>2<br />
no a settembre, nei singoli campi…<br />
“L’edilizia vede la nascita di<br />
16 nuove imprese e la cancellazione<br />
di 28 posizioni con un dato di –12<br />
nel suo complesso. Il trasporto continua<br />
a soffrire una crisi strutturale<br />
e di settore con una sola attività avviata<br />
e 10 cessazioni. Il commercio<br />
all’ingrosso segna un differenziale<br />
negativo di 20 posizioni: 7 aperture<br />
contro 27 chiusure; il commercio al<br />
Simone Clementi<br />
imprenditorialità. Il territorio di<br />
fronte alla crisi si reinventa. Chi<br />
apre una attività investe sulla propria<br />
creatività per crearsi un lavoro<br />
e costruire un futuro per sé e per<br />
altri. Per questo è vitale che vi sia<br />
attenzione e supporto per le start up<br />
di impresa innovative che possono<br />
produrre nel territorio la tanto attesa<br />
rigenerazione del tessuto produttivo<br />
che a oggi necessita di idee nuove<br />
da spendere competitivamente su<br />
mercati in continua evoluzione. A<br />
tal ne è inoltre opportuno favorire<br />
la diversi cazione dell’economia<br />
con nuovi progetti”.<br />
d.g.<br />
dettaglio indica in 24 le aperture e<br />
40 le chiusure –20. In generale osserviamo<br />
la nascita di 211 attività e<br />
la chiusura di ben 255 imprese, con<br />
un –44 che pesa sull’intera sistema<br />
economico dell’entroterra”.<br />
Questo, dunque lo scenario:<br />
voi come Cna cosa proponete?<br />
“L’esigenza in primis di difendere<br />
e guidare la riconversione del sistema<br />
di piccole imprese locali che<br />
necessitano di aiuti per riproporsi<br />
a nuovi mercati non solo locali ma<br />
nazionali e perché no internazionali.<br />
Cercare di innovare il prodotto ed<br />
il processo produttivo. Dotarsi di<br />
reti commerciali in grado di assolvere<br />
al meglio la ricerca sempre più<br />
dif cile e necessaria di nuovi clienti.<br />
Per fare tutto questo occorrono<br />
risorse che vanno trovate da parte<br />
delle istituzioni politiche, economiche<br />
e nanziarie a tutti livelli. Serve<br />
incentivare e sorreggere al meglio<br />
la nascita di nuove imprese che<br />
abbiano un progetto sostenibile e<br />
molto spesso queste idee non si concretizzano<br />
per mancanza di risorse<br />
da parte di giovani che ci mettono<br />
impegno e testa ma non disponendo<br />
di risorse nanziarie non riescono<br />
senza l’ausilio delle banche ad<br />
SPAZIO LAVORO<br />
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />
Mirco Gaggiotti<br />
avviare una attività. Segnaliamo,<br />
infine che per le nostre ditte il<br />
ricorso alla cassa integrazione ordinaria<br />
ed in deroga nel corso del<br />
2<strong>01</strong>2 è aumentata sensibilmente.<br />
Questi strumenti sono essenziali<br />
per tamponare un’emergenza ma, in<br />
mancanza di progetti per il futuro<br />
e per la ripresa, rischiano di essere<br />
soltanto strumenti di conservazione<br />
dell’esistente che una volta terminati<br />
lasceranno il territorio nel<br />
più grande disagio economico e<br />
sociale, occorre far presto”.<br />
~ TIROCINI PRESSO LA COMMISSIONE EUROPEA<br />
La Commissione Europea organizza due volte l’anno dei tirocini che<br />
durano dai tre ai cinque mesi per giovani laureati, senza escludere<br />
coloro che - nel quadro dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita<br />
- hanno ottenuto di recente un diploma universitario e sono all’inizio<br />
della carriera professionale.<br />
I periodi di formazione iniziano il 1° marzo ed il 1° ottobre di ogni anno. L’obiettivo<br />
del tirocinio è di: offrire ai tirocinanti un’idea generale sugli obiettivi e i problemi legati<br />
al tema dell’integrazione europea; fornire una conoscenza pratica del lavoro che si<br />
svolge presso gli uffi ci della Commissione; offrire l’opportunità di acquisire esperienze<br />
personali attraverso i contatti presi nel corso del lavoro quotidiano; offrire l’opportunità<br />
di approfondire e mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi e in<br />
particolare in aree specifi che di competenza.<br />
I tirocinanti vengono selezionati generalmente tra i cittadini degli Stati membri delle<br />
Comunità Europee e dei paesi candidati che benefi ciano di una strategia di pre-accesso,<br />
tuttavia può essere accettato un numero limitato di cittadini degli stati non membri. I<br />
tirocinanti devono: aver completato il primo ciclo di un corso di istruzione superiore<br />
(istruzione universitaria) e ottenuto un diploma di laurea o il suo equivalente entro la<br />
data di scadenza per la presentazione delle domande; non aver portato a termine un<br />
tirocinio presso un’altra istituzione o organismo UE; possedere un’ottima conoscenza<br />
dell’inglese, del francese o del tedesco; per coloro che sono cittadini di uno Stato<br />
membro, possedere un’ottima conoscenza di una seconda lingua comunitaria.<br />
Il tirocinante potrà ricevere una borsa che è attualmente di 1071,19 euro mensili. I<br />
tirocinanti disabili riceveranno un supplemento alla borsa. Le domande per i tirocini di<br />
ottobre vanno presentate entro il 31 gennaio. Ulteriori info. sul sito www.ec.europa.eu,<br />
oppure sul nostro sito alla pagina ESTERO > LAVORARE ALL’ESTERO > LEONARDO<br />
E ALTRI STAGE.<br />
~ TIROCINIO PRESSO LA BANCA MONDIALE<br />
La Banca Mondiale offre due programmi di tirocinio ai giovani interessati ad approfondire<br />
temi di carattere economico e sociale che riguardano la vita di popoli intorno<br />
al mondo. I programmi offrono l’opportunità di acquisire esperienza pratica nei settori<br />
in questione. L’obiettivo del Programma di tirocinio è di offrire a studenti laureati<br />
l’opportunità di migliorare le proprie capacità e acquisire esperienza di lavoro in un<br />
contesto internazionale.<br />
I tirocini retribuiti sono disponibili per l’inverno e l’estate. I candidati devono essere<br />
cittadini di un paese membro, in possesso di un diploma di laurea o iscritti ad un<br />
corso di laurea, e devono aver approfondito le seguenti materie: economia, fi nanza,<br />
sviluppo delle risorse umane (salute pubblica, istruzione, nutrizione, popolazione),<br />
scienze sociali (antropologia, sociologia), agricoltura, ambiente, sviluppo del settore<br />
privato, altre discipline affi ni.<br />
Si richiede una buona conoscenza dell’inglese.<br />
La Banca provvede ad una paga oraria per tutti i tirocinanti e, se del caso, offre un’indennità<br />
per le spese di viaggio. I tirocinanti devono provvedere in maniera autonoma<br />
alle spese di alloggio.<br />
La maggior parte dei posti disponibili sono presso gli uffi ci di Washington, con una<br />
durata minima di quattro settimane. La domanda per effettuare il tirocinio in estete<br />
(giugno-settembre) va presentata entro il 31 gennaio. Ulteriori info. sul sito www.<br />
worldbank.org, oppure sul nostro sito alla pagina ESTERO > LAVORARE ALL’ESTERO<br />
> LEONARDO E ALTRI STAGE.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />
concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S.<br />
Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail:<br />
cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario<br />
di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00.<br />
13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.09
14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Un matelicese in Brasile<br />
Lo storico dell'arte Delpriori curerà una mostra sul Rinascimento<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Dap<strong>prima</strong> conosciuto<br />
con l’immancabile<br />
camicia<br />
azzurra e il fazzoletto<br />
biancorosso, dell’amato<br />
gruppo Scout.<br />
Ora apprezzato critico d’arte<br />
e curatore di mostre dal<br />
blasone sempre più nobile.<br />
Anche se lui ama ricordare<br />
scherzando che quando<br />
gli si chiede che mestiere<br />
faccia, alla risposta “Lo<br />
storico dell’arte”, si sente<br />
replicare: “Ah bello, ma per<br />
vivere…?”.<br />
A pensarci bene, c’è una relazione<br />
tra gli scout e l’attuale<br />
carriera di storico dell’arte di<br />
Alessandro Delpriori.<br />
A instradarlo all’analisi delle<br />
pennellate è stato infatti<br />
quel Don Piero che era (ed<br />
è tuttora) sì direttore del<br />
Museo Piersanti, ma anche<br />
infaticabile animatore dello<br />
scoutismo matelicese. Dopo<br />
un corso universitario in Storia<br />
e Conservazione dei Beni<br />
Culturali a Macerata, alla<br />
corte del professor De Vecchi<br />
(quello del manuale Arte nel<br />
"Dottoressa" del restauro: il laboratorio di Angela<br />
C’è un luogo, al Museo Piersanti,<br />
dove le opere d’arte riprendono<br />
luce, colore, ritrovano un’anima.<br />
Dove la scienza, a partire dalla<br />
chimica, è un elemento fondamentale,<br />
al servizio del bello. E’ un<br />
laboratorio di restauro. A lavorarci,<br />
la giovane restauratrice matelicese<br />
Angela Allegrini. Appena entrati,<br />
sarà stata suggestione, ma ci ha<br />
colpito quell’atmosfera di serena e<br />
calma operosità che immaginiamo<br />
fosse peculiare delle botteghe artistiche<br />
e artigiane del ‘400 e del<br />
‘500. Siamo andati a trovarla perché,<br />
in un periodo in cui sempre si<br />
parla di una disoccupazione giovanile<br />
crescente e di una generazione<br />
che non sa cosa può e deve fare (e<br />
se può farlo in Italia…), questa ci è<br />
Tempo, sopra il quale hanno<br />
sudato tanti liceali), inizia la<br />
sua avventura come organizzatore<br />
di mostre ed eventi,<br />
mentre inizia un dottorato a<br />
Firenze.<br />
Tra le cose più recenti, ha<br />
curato una mostra di Vittore<br />
Crivelli a Sarnano e di Luca<br />
Signorelli a Perugia.<br />
E ora Alessandro?<br />
“Ora c’è questa mostra in<br />
Brasile, che ha un’impostazione<br />
molto divulgativa:<br />
una sorta di manifesto, lo<br />
scopo è quello di presentare<br />
l’Italia in Brasile e l’idea è<br />
quella di…mostrare un po’ i<br />
muscoli, a livello culturale.<br />
E che cosa, dunque, più del<br />
Rinascimento?”.<br />
Come avete pensato di<br />
strutturare l’esposizione?<br />
“Il progetto è quello di<br />
presentare la pluralità del<br />
Rinascimento, che non è<br />
stato solo Roma o Firenze<br />
ma anche Urbino, Venezia,<br />
Mantova… Una pluralità<br />
che è anche la pluralità<br />
delle specificità turistiche<br />
dell’Italia. Abbiamo dunque<br />
pensato questa mostra come<br />
sembrata una storia da raccontare.<br />
Già il logo scelto per la sua attività<br />
parla chiaro: “Angela Allegrini.<br />
Una vita per l’arte”.<br />
“Eh sì, n da piccola ho sempre<br />
amato disegnare. Questo mi ha<br />
portato dritta all’Istituto d’Arte a<br />
Macerata, dove mi sono diplomata<br />
nel 1999”.<br />
Quando hai iniziato a subire il<br />
fascino del restauro?<br />
“Ci portavano a vedere i musei, le<br />
pinacoteche. Ma volevo vedere le<br />
opere da vicino, respirarle, toccarle<br />
e mi dispiaceva non poterlo fare”.<br />
Un bisogno quasi sico di vivere<br />
l’universo artistico dunque.<br />
“Da lì è nata la scintilla e ho capito<br />
che volevo fare la restauratrice.<br />
Angela Allegrini con Vittorio Sgarbi e Mons. Francesco Brugnaro,<br />
dopo il restauro di un'opera della mostra "Meraviglie del Barocco nelle Marche"<br />
Il Cristo Redentore di Raffaello, uno dei pezzi forti dell'esposizione<br />
un percorso, un viaggio<br />
nell’Italia del Quattrocento.<br />
E il messaggio che deve pas-<br />
sare è: questo viaggio potete<br />
farlo anche oggi! La mostra<br />
sarà inaugurata a luglio, a<br />
Dunque, una volta diplomata,<br />
sono andata a Firenze, dove ho<br />
frequentato l’Istituto per l’Arte e il<br />
Restauro Palazzo Spinelli, a Firenze.<br />
Lì ho affrontato i primi lavori<br />
di restauro”.<br />
E nalmente hai potuto accarezzare<br />
un’opera d’arte, e lavorarci<br />
per riportarla alle origini. E la<br />
<strong>prima</strong> volta…<br />
"... Ho pianto! Mi è venuto istintivo”,<br />
ammette con candore. Da lì ha<br />
inizio la sua attività. “Prima per una<br />
ditta di Urbino che lavorava per la<br />
Soprintendenza di Urbino e poi, nel<br />
2006, mi sono messa in proprio”.<br />
Lavori più con il pubblico o con<br />
i privati?<br />
“All’inizio i privati, poi sono arrivate<br />
diverse committenze pubbliche”.<br />
Ti trovi davanti un nuovo dipinto<br />
da restaurare. Quali sono i diversi<br />
passi da compiere?<br />
“La <strong>prima</strong> cosa è creare una precisa<br />
documentazione fotogra ca, poi si<br />
deve analizzare lo stato di conservazione<br />
dell’opera, quindi la tecnica<br />
e tutti i vari strati di preparazione<br />
che il dipinto presenta. Con tutte<br />
le informazioni acquisite si fa una<br />
relazione tecnica delle varie fasi<br />
di restauro previste che si invia<br />
alla Sovrintendenza, naturalmente<br />
parlo dei restauri di opere museali<br />
o comunque protette dalla Sovrintendenza<br />
stessa. Se tale relazione<br />
viene vistata e approvata, ci si mette<br />
al lavoro, con la <strong>prima</strong> fase, ossia<br />
la pulitura. Dopo questo si deve<br />
riavere l’ok del sovrintendente.<br />
Ogni fase deve essere controllata”.<br />
Le tempistiche?<br />
“A volte anche un mese di attesa”.<br />
Qual è stato il restauro che ha<br />
richiesto il lavoro più complesso?<br />
“Un dipinto che si trova a San Filippo,<br />
è stato il più complesso per<br />
le grandi dimensioni e soprattutto<br />
per le tempistiche strette che avevo,<br />
Brasilia”.<br />
Quali sono i…pezzi da<br />
novanta che i brasiliani<br />
potranno ammirare?<br />
“La Soprintendenza di Venezia<br />
ci ha prestato opere<br />
di Bellini, Tiziano, Palma il<br />
Giovane, Tintoretto e Lotto.<br />
Poi ci sono tre dipinti di<br />
Raffaello, uno da Urbino,<br />
uno di Parma e uno di Brescia<br />
(in foto)” quel Cristo<br />
Redentore che ai brasiliani<br />
non potrà non far pensare alla<br />
statua che domina Rio dal<br />
Pan di Zucchero, “e poi un<br />
Leonardo Da Vinci dalla galleria<br />
Borghese a Roma, due<br />
disegni di Michelangelo da<br />
Casa Buonarroti a Firenze.<br />
Non mancheranno naturalmente<br />
Botticelli, Perugino,<br />
Pinturicchio, Ghirlandaio. E<br />
poi c’è quel Trittico di Cascia<br />
di Reggello, di Masaccio, che<br />
è considerato la <strong>prima</strong> opera<br />
del Rinascimento Italiano”.<br />
Come è nata la tua partecipazione<br />
a questo evento?<br />
“Ad organizzare l’esposizione,<br />
voluta e pagata nientemeno<br />
che dal Banco Nazionale<br />
del Brasile, è una società<br />
italo-brasiliana che si chiama<br />
ma anche il più bello, il più affascinante<br />
da eseguire. Era un’opera<br />
di Giacinto Brandi (l’immagine in<br />
foto), da restaurare per una mostra<br />
a San Severino, curata da Vittorio<br />
Sgarbi”.<br />
Periodo?<br />
“Siamo in pieno ‘700. E’ un quadro<br />
stupendo e, nel curarlo, ero proprio<br />
emozionata. Non dal valore o<br />
dal nome dell’artista, ma proprio<br />
dall’immagine che vedevo: mi<br />
trasmetteva una sensazione incredibile”.<br />
Quali sono stati i dipinti di maggior<br />
pregio affrontati?<br />
“Sicuramente quelli restaurati alla<br />
scuola a Firenze, dove lavoravamo<br />
al deposito degli Uf zi. Qui a Matelica<br />
ho restaurato una natura morta<br />
di Carlo Maratta (importante artista<br />
del tardo Barocco italiano n.d.a.)”.<br />
C’è un periodo storico le cui<br />
opere ti creano qualche dif coltà<br />
in più?<br />
“Sì, diciamo dal ‘300 al ‘400,<br />
quando le pitture erano per lo più<br />
su tavola: c’è la presenza del legno,<br />
che con il suo continuo movimento<br />
mette sempre in dif coltà il restauratore.<br />
Altre dif coltà sono legate<br />
agli artisti che improvvisavano, che<br />
volevano sperimentare nuove tecniche,<br />
per vari motivi. Un esempio è<br />
stata proprio la predella del ‘500,<br />
ora in mostra al Piersanti. L’anonimo<br />
autore forse non aveva soldi o<br />
non aveva tempo, fatto sta che non<br />
fece la preparazione preliminare<br />
del legno”.<br />
Che tipo è il cliente tipico che si<br />
rivolge a te?<br />
“Beh, c’è un 70% che sa quello che<br />
ha, il 30% invece si prende cura di<br />
un dipinto più per una questione<br />
affettiva. Il primo cliente che ho<br />
avuto qui apparteneva alla <strong>prima</strong><br />
categoria ma… E’ una storia particolare.<br />
Aveva comprato un dipinto<br />
Base Sette. E’ stata questa<br />
società a rivolgersi alla Civita,<br />
di Roma, per chiedere<br />
un progetto su questi temi. Io<br />
avevo già gestito dei progetti<br />
con Civita, sono in un certo<br />
senso il loro referente per<br />
il Rinascimento. Sono stati<br />
dunque loro a chiamarmi<br />
e a coinvolgermi in questa<br />
iniziativa”.<br />
Di cosa ti stai occupando<br />
ora, oltre a questo progetto?<br />
“Dopo aver nito il dottorato<br />
di ricerca a Firenze, ho<br />
iniziato a fare il curatore e<br />
conservatore di una raccolta<br />
privata molto importante,<br />
sempre nella città medicea”.<br />
In pratica…<br />
“…Studio collezioni, curo i<br />
restauri e qualche volta anche<br />
le vendite”.<br />
E la tesi di dottorato?<br />
“L’Arte a Spoleto nel ‘300,<br />
che si adombrava potesse<br />
esserci, ma senza conferme”.<br />
E…?<br />
“... E c’è, con caratteri suoi<br />
particolari, pur derivanti dal<br />
ceppo dell’arte assisiate.<br />
A breve dovrei pubblicare<br />
comunque il lavoro”.<br />
Angela Allegrini al lavoro<br />
a Roma. Si tratta di una battaglia<br />
navale ma, lavorandoci, nelle spaccature<br />
del colore non vedo lo strato<br />
preparatorio sotto, ma colori diversi.<br />
Intuisco che poteva esserci sotto<br />
un’altra immagine. Porto il dipinto<br />
nel laboratorio specializzato di un<br />
chimico, ad Urbino, e i raggi X<br />
confermano l’ipotesi. Con il consenso<br />
della proprietaria riportiamo<br />
alla luce la vecchia immagine. Era<br />
il ritratto di un uomo nobile, che<br />
fa letteralmente piangere la mia<br />
cliente, appena lo vede: il ritratto<br />
aveva una somiglianza incredibile<br />
con un suo nonno!”.<br />
Il cliente più dif cile?<br />
“In generale gli antiquari, perché<br />
sanno valutare cosa hanno e vogliono<br />
che il lavoro venga eseguito<br />
velocemente”.<br />
Lavori in corso d’opera?<br />
“Adesso sto lavorando ad un ritratto<br />
di Fidanza. E’ incredibile come, con<br />
tre tocchi di matita, riuscisse a dare<br />
un’anima alle sue immagini”.<br />
a.g.<br />
14 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.38
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Telecom agita Regina Pacis<br />
Ma il tecnico: “L’importante è un monitoraggio periodico”<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Ha creato un po’ di scompiglio<br />
la notizia dell’antenna<br />
che la Tim avrebbe<br />
intenzione di impiantare<br />
nel popoloso quartiere di Regina<br />
Pacis. Quando il luogo individuato<br />
si è saputo essere la zona del campo<br />
sportivo (dove ci sono i campi da<br />
calcio e da tennis), alcuni abitanti<br />
del luogo si sono preoccupati e hanno<br />
chiesto di sapere, chiedendosi<br />
se fosse vero che il Comitato di<br />
quartiere, richiesto di un parere dal<br />
sindaco, avrebbe avallato la scelta.<br />
Va detto comunque che una richiesta<br />
uf ciale da parte dell'azienda<br />
non è stata inoltrata. Tutto è partito<br />
da alcune lamentele per uno scarso<br />
segnale della rete Tim, non tanto<br />
riferita alle telefonate quanto per<br />
il traf co dati (il 3G). Di qui l’esigenza<br />
della compagnia di muoversi<br />
per migliorare il servizio. Ai sopralluoghi<br />
fatti dai tecnici della società<br />
telefonica ha partecipato anche il<br />
presidente del Comitato Regina<br />
Pacis, Massimo Marini, che spiega<br />
nel dettaglio l’iter della vicenda: “A<br />
noi la notizia è stato comunicata dal<br />
sindaco, che ha chiesto al Comitato<br />
di quartiere di capire quale potesse<br />
essere l’ubicazione migliore. Come<br />
presidente ho avuto un incontro con<br />
i tecnici, incontro nel quale si è cercato<br />
di mediare tra le loro e le nostre<br />
esigenze: non essendo competente<br />
in materia, mi sono avvalso di un<br />
tecnico esperto, coinvolgendo Paolo<br />
Todini, che fa questo tipo di installazioni<br />
ed è parte in causa sia come<br />
abitante della zona sia, in un certo<br />
senso, come concorrente. Devo<br />
dire che i tecnici Tim hanno avuto<br />
un approccio molto costruttivo. La<br />
mia <strong>prima</strong> idea era quella di un posizionamento<br />
in collina, nella zona<br />
del serbatoio di Sainale, ma i tecnici,<br />
e Todini lo ha confermato, lo hanno<br />
scartato, per motivi estetici e tecnici,<br />
in quanto avrebbero dovuto potenziare<br />
il segnale, proprio perché era<br />
più lontano. La scelta sarebbe stata<br />
quindi controproducente. Durante<br />
questo sopralluogo i tecnici hanno<br />
trovato che la posizione migliore<br />
sia accanto alla tribuna del Campo<br />
sportivo. Ci sono anche i tralicci per<br />
l’illuminazione del campo, quindi<br />
il ripetitore si mimetizzerebbe al<br />
meglio e non avrebbe alcun impatto<br />
visivo. In questa posizione, la potenza<br />
del ripetitore potrebbe essere<br />
bassa e in alcun modo, ci hanno<br />
riferito, pericolosa.<br />
Non essendo competenti in materia,<br />
ci siamo limitati a indicare queste<br />
conclusioni al Comune. Abbiamo<br />
però chiesto all’amministrazione<br />
di far monitorare all’Arpam le<br />
frequenze e abbiamo chiesto che<br />
ci sia un divieto di installazione di<br />
ulteriori antenne nel quartiere”.<br />
Prevedete di fare comunque un’assemblea<br />
pubblica di quartiere?<br />
“Sinceramente non ne vedo il<br />
motivo. In primis il progetto non<br />
l’abbiamo visto. E poi noi siamo<br />
un semplice organo consultivo<br />
che non può esprimere né divieti<br />
né approvazioni. Non era neanche<br />
opportuno chiedercelo forse, la<br />
cosa ha provocato anche qualche<br />
mal di pancia infatti, anche se è<br />
vero che siamo stati proprio noi in<br />
passato a chiedere alla Giunta di<br />
essere più coinvolti nel processo<br />
decisionale. La verità è che l’ultima<br />
parola spetta alla Tim, che poi verrà<br />
valutato dagli organi competenti<br />
che sono il Comune e l’Arpam.<br />
Lo stesso Paolo Todini mi aveva<br />
Un libro racconta il rapporto tra il presidente Eni e Matelica<br />
Si torna a parlare di Enrico<br />
Mattei e del suo rapporto con<br />
la città di Matelica. Il la lo<br />
dà la presentazione del libro<br />
di Maurizio Verdenelli: “La<br />
leggenda del Santo Petroliere.<br />
Enrico Mattei e Matelica”, che<br />
si terrà domenica 27 gennaio,<br />
alle 17. La location non poteva che essere il Salone<br />
del Monastero della Beata Mattia Nazzarei,<br />
visto il rapporto particolare che Enrico, da buon<br />
matelicese, aveva con il monastero, dove a volte<br />
entrava per visitare le monache e che contribuì<br />
a restaurare. Anche per questo, all’interno della<br />
presentazione, la Madre Badessa suor Rosamaria<br />
leggerà dei brani tratti dai verbali redatti dalle<br />
Madri Superiori una volta concluse le visite di<br />
Enrico Mattei al Monastero. Oltre alla…padrona<br />
di casa, insieme all’autore del libro la presen-<br />
BLOCK NOTES<br />
Ernest & Celestine<br />
Titolo originale: Ernest & Celestine<br />
Genere: Fantastico / Animazione<br />
Durata: 79 min.<br />
Regia: Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner<br />
Sceneggiatura e dialoghi: Daniel Pennac<br />
Voci Italiane:<br />
Claudio Bisio: Ernest<br />
Alba Rohrwacher: Celestine<br />
Mattei torna<br />
d’attualità<br />
tazione coinvolge un…<br />
casting di tutto rispetto:<br />
a partire dal Vescovo<br />
Vecerrica, alla prof.ssa<br />
Maria Fiorella Conti,<br />
all’ex manager Giuseppe<br />
Accorinti, al sindaco Sparvoli. Interessante promette<br />
di essere anche la testimonianza, che verrà resa<br />
telefonicamente, da Milano, da Egidio Egidi, ex<br />
commissario e presidente Eni, l’ultimo matelicese<br />
ad aver ricoperto quel ruolo prestigioso.<br />
Con il nuovo anno, torna anche la nostra rubrica Block Notes. Ogni settimana proporremo un lm, o una<br />
mostra, o un libro. Comunque… sarà un consiglio, una proposta per passare un pomeriggio, o una serata,<br />
piacevoli, stimolanti, non banali. Buon divertimento!<br />
C’è un mondo popolato popolato da orsi e topi, un mondo dai dai colori autunnali e tratteggiato con la delicatezza dell’acquarello, un mondo<br />
dove Ernest l’orso vaga affamato nel freddo inverno e Celestine, la topolina orfanella che viene dal mondo “di sotto”, si addormenta<br />
in un bidone dell’immondizia. Ernest e Celestine si incontrano così, lui che per vivere fa l’artista di strada, lei che è costretta<br />
a fare la “dentista” ma che vorrebbe fare la pittrice. Nasce un’amicizia che va oltre la diversità e il pregiudizio, un’amicizia che<br />
va oltre i loro mondi separati, un’amicizia fatta per due che si incontrano a metà strada percorrendo il ponte dell’arte. Il fi lm è<br />
delizioso, adatto ai bambini ma non banale, capace di catturare il cuore e l’immaginazione dei più piccoli e la razionalità dei più<br />
grandi con temi importanti (come l’accettazione del diverso, il giudizio della società, la folla gretta, la massa indistinta), il tutto<br />
godendo del bellissimo lavoro di scrittura effettuato sulla sceneggiatura dal pluripremiato scrittore francese Daniel Pennac (La<br />
fata carabina, Signor Malaussène, Come un romanzo). Lo stile morbido e retrò dell’animazione forse per qualcuno non regge<br />
il confronto con i moderni cartoon in 3D ma per chi lo ha visto sono i moderni cartoon in 3D che non reggono il confronto con<br />
un’opera così poeticamente magica. Un piccolo, adorabile, gioiello.<br />
Riconoscimenti: Presentato alla Quinzaine des Realisateurs (selezione di fi lm parallela alla selezione uffi ciale<br />
del Festival di Cannes) la storia di “Ernest & Celestine” nasce nei libri disegnati da Gabrielle Vincent (tradotti in<br />
molti Paesi del mondo). Gabrielle Vincent è considerata una delle più grandi illustratrici del XX secolo e dalla sua<br />
tavolozza di pittrice sono usciti, tra gli altri, questi due personaggi semplici ma, allo stesso tempo, straordinariamente<br />
raffi nati a livello grafi co. Una delicatezza nel tocco e nel colore che il fi lm mantiene e fa propria.<br />
In programma all’ex Cinema Teatro domenica 20 gennaio, ore 16,00.<br />
Al Cinema Teatro inoltre continua l’iniziativa “Cinema Sottocosto” che per lo spettacolo pomeridiano della domenica prevede<br />
un biglietto per i più piccoli (sino ai 12 anni) pari ad 1 solo euro e di soli 4 euro per gli adulti. Informazioni: 0737 787882.<br />
s.n.<br />
subito avvisato che queste sono<br />
scelte strategiche della compagnia<br />
ed è dif cile opporvisi. Da quanto<br />
so, quando è stata fatta l’antenna<br />
Vodafone alle Serre, c’era stata<br />
anche una battaglia legale, ma è un<br />
fatto che l’antenna ora è lì. Di qui<br />
la scelta di avere un approccio il<br />
più costruttivo possibile con i tecnici<br />
Tim. Una riunione con Paolo<br />
Todini al Comitato, per capire che<br />
implicazioni e pericoli ci possano<br />
essere, è stata comunque fatta”.<br />
Lo stesso Todini ci conferma la<br />
dif coltà di opporsi, ma tiene anche<br />
a precisare che un’antenna come<br />
quella non crea grossi problemi<br />
alla salute: “si tratta di un ripetitore<br />
a bassa frequenza, tra i 50 e i 100<br />
watt. In base a calcoli tecnici poi,<br />
dopo appena 20 metri l’intensità<br />
decade e diventa in nitesimale. Per<br />
questo il ripetitore ha un’altezza di<br />
30 metri, cercata proprio perché il<br />
cono dell’impulso resti sopra i tetti<br />
delle case più vicine in quel breve<br />
raggio in cui l’intensità è signi cativa.<br />
Ma quello che vorrei ribadire<br />
è che non ha senso preoccuparsi di<br />
un’antenna come questa, quando<br />
poi ci teniamo il cellulare vicino,<br />
15<br />
il router wi acceso 24 ore su 24,<br />
un forno a microonde che quando<br />
funziona, è molto molto più potente<br />
di un antenna a bassa frequenza.<br />
Durante un sopralluogo sono poi<br />
venuto a conoscenza della linea<br />
dell’alta tensione privata (e per<br />
questo non ancora interrata) che<br />
collega la Cartiera di Fabriano con<br />
quella di Pioraco. Ecco, io mi preoccuperei<br />
più del campo magnetico<br />
che sprigiona quell’alta tensione.<br />
Riguardo all’antenna, da tecnico<br />
e da abitante del quartiere, dico<br />
che la cosa veramente importante<br />
è che il monitoraggio dell’Arpam<br />
sia periodico, perché si eviti che<br />
la compagnia, a distanza di tempo,<br />
elevi l’intensità del segnale”.<br />
I ‘leoni’ tornano alla carica<br />
È appena iniziato il nuovo anno che i Lions del locale club matelicese tornano a far<br />
parlare di sé con un doppio service, o meglio un unico service dal doppio risvolto,<br />
che vedrà la sua attuazione nei prossimi giorni. All’interno del service promosso dal<br />
presidente internazionale Lions Wayne A. Madden e incentrato sulle nuove alfabetizzazioni<br />
con particolare riferimento all’accesso alla digitalizzazione, il club cittadino ha<br />
strutturato una doppia donazione: una Lim (Lavagna Interattiva Multimediale completa<br />
di impianto audio e pc per i bambini della Scuola Elementare) e alcuni computer per<br />
la Biblioteca comunale anch’essi completi di tutti i software necessari. Il service verrà<br />
attuato in due giornate di cui riportiamo brevemente il programma con l’invito a tutta<br />
la cittadinanza alla partecipazione.<br />
Il 19 gennaio, presso l’I.C. “E. Mattei” di Matelica – Scuola Primaria “G. Spontini”.<br />
Alle ore 12 saluti del dirigente scolastico prof. Antonio Trecciola e del presidente<br />
Lions Club Matelica M. Gilda Murani Mattozzi. Alle ore 12.15, relazione del prof.<br />
Luca Di Dio, “Nuovi orizzonti didattici per un apprendimento motivato ed ef cace<br />
attraverso l’uso della Lim”. Il 26 gennaio, presso la Biblioteca comunale “L. Bigiaretti”.<br />
Alle ore 18,30 relazione del prof. Antonio Trecciola, “La Collezione Pettinelli<br />
della Pinacoteca Raffaele Fidanza” e a seguire Cerimonia di consegna dei computer,<br />
dono del Lions Club Matelica e visita guidata alla Pinacoteca.<br />
15 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.27
16 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Consiglio comunale<br />
aperto sulle Insalubri<br />
Casoni: “Serve chiarezza”. De Leo: “Nessuna delega in bianco”<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Dopo un periodo di breve sosta<br />
natalizia, si rialza nuovamente il<br />
dibattito politico. I motivi? Da una<br />
parte le dichiarazioni rese, nello<br />
scorso numero del nostro giornale e poi nella<br />
stampa quotidiana, dal sindaco<br />
Sparvoli, su alcune aziende che<br />
sarebbero in procinto di costruire<br />
degli impianti nei lotti oggetto<br />
dell’ormai famosa/famigerata<br />
Variante. Dall’altra il prossimo<br />
Consiglio comunale aperto,<br />
ormai certo, proprio sul tema<br />
delle industrie insalubri. La data<br />
non è ancora stata uf cializzata,<br />
verrà comunicata il 17 gennaio,<br />
nel corso della riunione dei capigruppo.<br />
Un dibattito, quello nato<br />
su questa vicenda, più che mai<br />
2.0, giocato spesso su Facebook.<br />
Ecco allora che Alessandro Casoni<br />
(a sinistra) digita: Ho preso<br />
atto delle varie dichiarazioni apparse questi<br />
giorni sulla stampa e su fb. Fra qualche giorno<br />
però si terrà il consiglio comunale aperto<br />
sulle industrie insalubri a rischio incidente<br />
rilevante. Mi auguro che in quella sede, a<br />
dispetto di indovinelli e/o proclami, si adoperi<br />
il linguaggio della chiarezza e rispettoso<br />
Sapere è un diritto<br />
Rivolto a tutte le mam-<br />
Rivolto a tutte le mamme:<br />
fate attenzione a cosa<br />
mangiano i vostri gli? A<br />
quello con cui vengono<br />
in contatto? All’igiene<br />
dell’ambiente in cui ver-<br />
ranno su? Leggete tutte le etichette<br />
dei prodotti che comprate per i vostri gli?<br />
Dareste qualcosa a vostro glio senza leggere<br />
l’etichetta? Bene, forse vi conviene leggere<br />
questo articolo. Perché comprare a scatola<br />
chiusa?<br />
Ho una glia di sette mesi e sua mamma è<br />
molto attenta alla sua salute. Da questo punto<br />
di vista mi dovrei davvero vergognare perché<br />
sono decisamente meno informato e vigile su<br />
ciò che potrebbe nuocere ai nostri piccoli. Ad<br />
esempio, la mamma che allatta non dovrebbe<br />
mangiare la cioccolata o le fragole perché<br />
contengono allergeni che potrebbero sviluppare<br />
intolleranze nel poppante. Oppure bisognerebbe<br />
fare attenzione quando si acquistano<br />
saponi e creme idratanti perché particolari<br />
sostanze potrebbero nuocere ai neonati e via<br />
dicendo (spero di non dire troppe corbellerie,<br />
ripeto, l’esperta è lei).Immagino che tutte le<br />
mamme facciano particolare attenzione per<br />
evitare che sostanze nocive possano entrare<br />
in contatto con i bambini piccoli: dall’alimentazione<br />
ai vestiti, dai giocattoli ai luoghi<br />
frequentati. Le stesse mamme si preoccupano<br />
del futuro dei loro piccoli, della loro educazione,<br />
dell’ambiente socioeconomico in cui<br />
farli crescere. Proprio alle mamme allora mi<br />
taccuino<br />
FARMACIE<br />
Sabato 19 e domenica 20 gennaio<br />
COMUNALE Viale dei Martiri tel. 0737 83640<br />
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MATELICA<br />
Inquinamento e salute<br />
dell'ambiente: occhio<br />
alla raccolta di rme<br />
rivolgo. Ci sono, purtroppo, buone possibilità<br />
che a Matelica siano impiantate industrie<br />
insalubri a rischio di incidente rilevante. Al<br />
momento, a causa della reticenza del sindaco,<br />
non sappiamo di quali industrie si trattino e<br />
quali siano i rischi, ma questo non dovrebbe<br />
tranquillizzarci, anzi: molte delle industrie<br />
classi cate in questo modo sono pericolose e<br />
dannose per la salute perché trattano sostanze<br />
vene che.<br />
In data 9 novembre 2<strong>01</strong>1 l’Istituto Superiore<br />
di Sanità ha presentato una mappa al convegno<br />
dell’Associazione italiana di epidemiologia<br />
a Torino (studio poi pubblicato come<br />
supplemento sulla rivista Epidemiologia &<br />
Prevenzione) che ritrae la situazione sanitaria<br />
di 44 luoghi altamente inquinati (attenzione,<br />
è un progetto nanziato dal Ministero della<br />
salute).<br />
“Nel loro complesso, queste aree sono caratterizzate<br />
da una mortalità in eccesso rispetto<br />
alle medie regionali. C’è un pezzo non<br />
piccolo d’Italia, pari a 298 Comuni con 5,5<br />
milioni di abitanti (un decimo della popolazione)<br />
che sta decisamente peggio degli altri.<br />
Non solo perché, abitando in aree industriali<br />
o comunque degradate, la popolazione ha<br />
in media un reddito e una scolarizzazione<br />
più bassa dei loro vicini. Ma anche perché<br />
alle diseguaglianze economiche e sociali si<br />
dei lavoratori e dei cittadini. Spero inoltre<br />
che questa volta sia presente il vicesindaco<br />
Canil”. Di analogo tenore il commento di<br />
Adriano De Leo (a destra): “Il sindaco parla<br />
di due industrie che vorrebbero impiantarsi<br />
nei lotti della zona industriale Cavalieri, ma<br />
non ne rivela il nome "per non turbare in<br />
alcun modo le trattative". Ora, con<br />
il de cit di credibilità dimostrato da<br />
questa Giunta, credo che non esista<br />
alcuna delega in bianco a trattare per<br />
l'ingresso in città di nuove industrie,<br />
senza informare le forze di opposizione,<br />
i movimenti politici non presenti<br />
in consiglio, le associazioni e i<br />
cittadini. La trasparenza è un valore,<br />
e lo è ancora di più dopo la vicenda<br />
sulle industrie insalubri. Le troppe<br />
bugie, le negazioni dell'evidenza,<br />
le contraddizioni hanno totalmente<br />
delegittimato la Giunta e la maggioranza<br />
di fronte a tutta la città”.<br />
Inutile dire che, durante il Consiglio,<br />
ne vedremo delle belle.<br />
aggiunge un ambiente più insalubre, tanto<br />
da far correre più rapidamente il pallottoliere<br />
della mortalità.” [testo tratto da un articolo di<br />
Luca Carra dell’agenzia Zadig di giornalismo<br />
scienti co]<br />
Non c’è da scherzare: l’area inquinata è degradata<br />
e offre meno opportunità, oltre che<br />
dannosa per la salute.<br />
Pensate che questi luoghi altamente inquinati<br />
siano chissà dove? Invece son proprio qui,<br />
vicino a noi. Un esempio: la bassa valle del<br />
Chienti (Civitanova e dintorni, per capire, il<br />
polo degli scarpà) dove si segnalano,<br />
sempre ad esempio, incrementi di<br />
malattie neurologiche come il morbo<br />
di Parkinson che potrebbero essere<br />
attribuite alle emissioni di piombo,<br />
mercurio e solventi organoalogenati.<br />
Ne volete un altro? Falconara, con la<br />
sua raf neria. Lì un discreto aumento<br />
di decessi è legato anche a malformazioni<br />
congenite. Nessuno vi aveva mai<br />
parlato di questo? Vi siete mai chieste<br />
perché?<br />
Aggiungo di mio solo una piccola considerazione.<br />
Nel giorno 20 dicembre<br />
2<strong>01</strong>2 ero in corso Vittorio Emanuele<br />
e ho sentito un forte odore di gas,<br />
tanto che ho chiesto ad una signora che mi<br />
era vicino se anche lei lo sentisse. Mentre<br />
la signora confermava, un’altra avventrice<br />
ha detto che era normale, si trattava solo<br />
dell’odore proveniente dall’ex Antonio Merloni<br />
dove rigenerano contenitori che hanno<br />
già contenuto gas. Quindi il gas residuo col<br />
vento aveva raggiunto il centro di Matelica.<br />
Ora quel gas in natura non ha odore, l’odore<br />
lo mettono i produttori per segnalare pericolose<br />
dispersioni. Forse le eventuali emissioni<br />
dannose potrebbero non disturbare il nostro<br />
sensibile naso, ma sicuramente arriverebbero<br />
n dentro le nostre case. Riassumendo: fate<br />
attenzione a cosa mangiano i vostri gli? A<br />
quello con cui vengono in contatto? All’igiene<br />
dell’ambiente in cui verranno su? Leggete<br />
tutte le etichette dei prodotti che comprate per<br />
i vostri gli? Bene, forse conviene fare attenzione<br />
anche a cosa respireranno, alla salubrità<br />
dell’ambiente in cui vivranno. Fareste meglio<br />
allora a costringere il sindaco a rivelare cosa<br />
sarà insediato a Matelica. Magari non sarà<br />
niente di pericoloso, ma dareste qualcosa a<br />
vostro glio senza leggere l’etichetta? Perché<br />
comprare a scatola chiusa?<br />
In questi giorni a Matelica c’è una raccolta di<br />
rme che chiede soprattutto la verità. Firma.<br />
I tuoi gli ringraziano.<br />
Gianni Balbini<br />
Cittadinanzattiva:<br />
“Preoccupati<br />
per la Casa<br />
di Riposo”<br />
Anche il Tribunale per i<br />
Diritti del Malato dice la<br />
sua in merito agli ultimi<br />
fatti accaduti alla Casa<br />
di Riposo. Lo fa con<br />
questa lettera che pubblichiamo<br />
qui sotto e indirizzata, oltre al<br />
Presidente della struttura Franco Calisti e<br />
a tutti i componenti del Consiglio di amministrazione,<br />
anche a sindaco e assessore ai<br />
Servizi sociali, al responsabile di Distretto<br />
della Asur, dott. Ranciaro e ai Mmg (Medici<br />
di Medicina Generale) interessati.<br />
Abbiamo ricevuto lamentele da parte dei<br />
parenti degli ospiti della Casa di Riposo di<br />
Matelica, contrari a cambiamenti in seno<br />
alla struttura, che modi cassero in peggio<br />
la qualità dei servizi erogati. A questo<br />
cambiamento, cioè alla non riconferma del<br />
coordinatore infermieristico, era contrario<br />
anche il coordinatore medico, tanto che,<br />
ritenendo la perdita rilevante per la gestione<br />
dell’aspetto sanitario, ha preferito dimettersi<br />
dall’incarico, dopo dieci anni di pro cua<br />
presenza nella struttura.<br />
Sulla ef cienza di questa compagine non<br />
abbiamo mai avuto lamentele e non ci risulta<br />
che ci siano state da parte dell’Asur. Anzi<br />
abbiamo rilevato segni di apprezzamento,<br />
oltre che dai parenti degli ospiti, anche da<br />
parte di sanitari, per i risultati lusinghieri<br />
ottenuti sulla gestione dei casi più complessi,<br />
vantando da tempo l’assenza di piaghe da<br />
decubito. Vogliamo ricordare al sindaco di<br />
Matelica, al presidente ed ai componenti<br />
del Consiglio di amministrazione che una<br />
Casa di Riposo gestita con nalità diverse<br />
dal volere la sanità e la piena soddisfazione<br />
degli ospiti è gestita male.<br />
E questa vicenda non depone a favore di<br />
una gestione trasparente che cerca il bene<br />
dei ricoverati. La protervia non è mai buona<br />
consigliera, è stato demolito un servizio<br />
funzionante ed apprezzato con estrema e<br />
preoccupante disinvoltura. L’incapacità di<br />
gestire problemi interpersonali non si dovrebbe<br />
risolvere con il depauperamento della<br />
struttura che un dirigente accorto dovrebbe<br />
sempre tutelare. Invece sulla stampa si rivendica<br />
la necessità di ridurre i costi di gestione<br />
e di avere padronanza dei processi organizzativi,<br />
il tutto in presenza di un incidente<br />
gravissimo! I processi organizzativi sanitari<br />
lasciamoli ai sanitari di provata esperienza<br />
ed avremo, oltre che un risparmio, anche i<br />
risultati che i pazienti si aspettano.<br />
Preghiamo i Mmg, che ci leggono per conoscenza<br />
e che hanno pazienti presso la<br />
struttura, di porre nelle visite periodiche ai<br />
propri assistiti attenzione particolare alle<br />
piaghe da decubito perché sono il segno<br />
incontrovertibile dello scadimento del servizio<br />
e segnalarlo ai parenti dei pazienti,<br />
perché chiamino l’attuale gestione che non<br />
ha saputo e/o voluto tutelare un patrimonio<br />
professionale di provata ef cienza, a rispondere<br />
del proprio operato. Il Tribunale per i<br />
Diritti del Malato intanto, avanza formale<br />
richiesta della Carta dei Servizi della Casa<br />
di Riposo E. Mattei.<br />
Dante Reale,<br />
CittadinanzAttiva Marche,<br />
coordinatore Assemblea Territoriale di Matelica<br />
16 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.14
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Gennaio di festa<br />
a Santa Maria<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Il più famoso è quello del<br />
grande Antonello da Messina,<br />
esposto alla Gemaelde Galerie<br />
a Dresda. Stiamo parlando di<br />
San Sebastiano, che si festeggia<br />
il 20 gennaio ed è, tra gli altri, il<br />
santo cui è dedicata la chiesa del<br />
Suffragio, in Piazza Enrico Mattei.<br />
E per questo don Lorenzo, parroco<br />
di Santa Maria, come consuetudine<br />
sposterà, domenica 20 gennaio, due<br />
Messe proprio nella chiesa delle<br />
Anime, quella delle 8 del mattino<br />
e quella solenne delle 17.30. Un<br />
invito ai vigili e agli atleti, due “categorie”<br />
che hanno il santo nato a<br />
Narbona come il proprio protettore.<br />
Ma le iniziative che vedono protagonista<br />
la parrocchia della Concattedrale<br />
non niscono certo qui.<br />
Due sono gli appuntamenti tradi-<br />
Si rompe il silenzio...<br />
alla Casa di Riposo<br />
Il Consiglio di Amministrazione<br />
della Fondazione della Casa di<br />
Riposo rompe il silenzio stampa e<br />
invia un comunicato con cui intende<br />
chiarire le scelte fatte, ribadire<br />
la volontà di recuperare il rapporto<br />
con il dottor Modesti e, in generale,<br />
tranquillizzare parenti e personale<br />
della struttura.<br />
I componenti del Cda della Fondazione<br />
“Tommaso De Luca - Enrico<br />
Mattei” intendono chiarire costruttivamente<br />
le recenti vicende d’interesse<br />
degli ospiti della struttura.<br />
Preliminarmente si rende necessario<br />
chiarire che le scelte fatte e<br />
quelle da fare sono improntate al<br />
benessere degli ospiti e la gestione<br />
ottimale della struttura. Inoltre si<br />
vogliono considerare le critiche<br />
ed il confronto come costruttivi e<br />
ben accetti.<br />
E’ necessario chiarire che nel<br />
precedente comunicato quando si<br />
è fatto riferimento ad eventuali<br />
decisioni che la magistratura potesse<br />
o dovesse prendere, si faceva<br />
riferimento ai fatti che taluni hanno<br />
ritenuto di riferire ed esporre<br />
all'autorità giudiziaria e non certamente<br />
alla raccolta di rme.<br />
Nessun malservizio o conseguenza<br />
disastrosa, come propinate ai<br />
cittadini e alle associazioni, si<br />
veri cherà in conseguenza di un<br />
avvicendamento aziendale nell’organico.<br />
La Casa di Riposo funziona<br />
24 ore al giorno per 365 all’anno e<br />
l’assistenza agli ospiti viene garantita<br />
da un’equipe multidisciplinare<br />
con professionalità e competenza.<br />
Nessun esperimento viene fatto<br />
sulla pelle degli assistiti, anzi in<br />
ogni scelta si cerca di attivare<br />
metodologie improntate alla continuità<br />
quantitativa e qualitativa<br />
dei servizi; cosi come difatti si sta<br />
dimostrando in questo primo mese<br />
di gennaio per quanto riguarda il<br />
servizio infermieristico.- Quanto al<br />
ruolo del coordinatore dei Medici<br />
di Medicina Generale (Mmg) con<br />
dispiacere si è preso atto delle dimissioni<br />
del dottor Modesti, al qua-<br />
le va l’attestato di stima dell’Ente.<br />
Nessuna preclusione esiste verso il<br />
dottor Modesti, tanto più che si spera,<br />
col tempo di ricucire il rapporto<br />
di ducia tra lo stesso e l’ente e tra<br />
lo stesso ed il servizio infermieristico.<br />
Nella Residenza Protetta - come<br />
da convenzione - valgono nell’assistenza<br />
<strong>prima</strong>ria tutte le norme<br />
riconducibili all’assistenza domiciliare<br />
dei cittadini. In particolare:<br />
a - il medico di Medicina Generale<br />
(Mmg) ha la responsabilità clinica<br />
del proprio paziente e si prende<br />
cura della continuità terapeutica;<br />
b - il Medico di Medicina Generale<br />
è tenuto inoltre ad assicurare visite<br />
e interventi anche in situazioni<br />
non programmate, come in caso<br />
di urgenza, con le stesse modalità<br />
previste a domicilio, dal vigente<br />
Accordo Collettivo per la Medicina<br />
Generale e relativi Accordi<br />
Integrativi Regionali; c - la continuità<br />
assistenziale e l’emergenza<br />
territoriale assicurano l’attività per<br />
i casi di loro competenza. I Mmg<br />
effettueranno ai propri assistiti,<br />
inseriti nella convezione, due visite<br />
al mese più eventuali visite urgenti.<br />
Sarà poi compito del direttore del<br />
Distretto, nell’ambito della contrattazione<br />
locale, attivare modalità di<br />
collaborazione con i medici di medicina<br />
generale che ne assicurino la<br />
presenza giornaliera programmata.<br />
Per quanto riguarda l’organizzazione<br />
dei servizi, è allo studio del<br />
Cda una soluzione ottimale – previa<br />
concertazione sindacale - che<br />
garantisce ai dipendenti di ruolo<br />
nessuna modi ca del loro status e<br />
trattamento economico.<br />
Quanto al comitato degli ospiti e/o<br />
dei familiari degli ospiti lo stesso<br />
ha compiti consultivi non vincolanti.<br />
E’ stata predisposta una bozza di<br />
regolamento per il funzionamento<br />
di questo organo, che sarà approvato<br />
dopo aver sentito suggerimenti<br />
dei familiari degli ospiti.<br />
Il Consiglio di amministrazione,<br />
Fondazione “Tommaso De Luca-Enrico<br />
Mattei”<br />
>MATELICA< 17<br />
A destra, i giovani battezzati del 2<strong>01</strong>2;<br />
a sinistra il San Sebastiano<br />
di Antonello da Messina<br />
zionali del calendario di gennaio<br />
della comunità parrocchiale. Domenica<br />
scorsa, 13 gennaio giorno<br />
della celebrazione del Battesimo di<br />
Gesù, sono stati invitati tutti i battezzati<br />
del 2<strong>01</strong>2 nella parrocchia, in<br />
occasione della Festa dei Battesimi.<br />
Venti sono stati i bambini presenti,<br />
con l’occasione “accompagnati”<br />
dai propri genitori (foto di gruppo).<br />
Numeri in controtendenza rispetto<br />
all’anno precedente, quando i<br />
battezzati erano stati più numerosi<br />
ma, si sa, c’è la crisi delle nascite.<br />
Ancora più caratteristica è la celebrazione<br />
che ci sarà domenica<br />
prossima, il 20 gennaio, sempre<br />
Il Barcellona? A Matelica, anche.<br />
No, non stiamo dicendo<br />
che Messi, Iniesta e compagni<br />
verranno a snocciolare calcio e<br />
numeri nella città del Verdicchio.<br />
Stiamo parlando invece di uno<br />
dei ori all’occhiello della Polisportiva<br />
calcio, il gruppo dei<br />
Giovanissimi (classe ’98, per<br />
intenderci).<br />
Qualche numero? Hanno appena<br />
chiuso il girone provinciale con<br />
14 vittorie su 14 gare disputate<br />
con 100 gol fatti e solo 3 subiti.<br />
Si sono quali cati per il girone<br />
regionale che si disputerà a partire<br />
dal 20 gennaio.<br />
In preparazione a questo importante<br />
appuntamento, la squadra<br />
ha disputato una amichevole con<br />
i pari età del Gubbio che militano<br />
nel campionato nazionale<br />
della categoria. Un confronto<br />
più che autorevole dunque, dove<br />
i nostri hanno dimostrato una<br />
certa superiorità, per gioco e<br />
concretezza.<br />
E’ stato un calcio tutto fraseggi<br />
e palla a terra. Il risultato vede<br />
la Polisportiva Junior Matelica<br />
prevalere sul Gubbio per 5-4.<br />
Ma quello che conta è stato, per<br />
il mister Mauro Amico e per il<br />
responsabile Tecnico Francesco<br />
Palombi, rendersi conto del<br />
reale valore e dalla condizione<br />
raggiunta dai ragazzi.<br />
E proprio con Francesco e<br />
Mauro abbiamo parlato, per<br />
capire come lavora sul campo la<br />
Polisportiva. Allora Francesco, il<br />
presidente Gambini è entusiasta<br />
di questa squadra, di questo<br />
gioco: “Ma guarda, ti dico, il<br />
discorso del gioco palla a terra<br />
è frutto di un lavoro che inizia<br />
già da bambini. Noi alla scuola<br />
calcio facciamo un discorso<br />
formativo, non di risultati. I<br />
ragazzini non devono imparare<br />
a vincere, devono <strong>prima</strong> imparare<br />
a giocare e quindi gli<br />
istruttori, e non gli allenatori,<br />
devono insegnare i fondamentali<br />
tecnici, anche senza palla. Ora<br />
parliamo dei ’98 che hanno una<br />
buona base di talento, ma i ’97<br />
durante la Messa delle 10.30.<br />
Questa volta protagoniste saranno<br />
le coppie sposate. Saranno invitati<br />
tutti coloro che si sono sposati nel<br />
2<strong>01</strong>2 e quelli che, nel 2<strong>01</strong>2, hanno<br />
festeggiato le nozze d’argento (i<br />
venticinque anni) e le nozze d’oro<br />
(i cinquanta anni). Saranno circa<br />
quaranta le coppie in totale che<br />
verranno a festeggiare. Un buon numero?<br />
Ma pensate, notizia negativa<br />
e positiva allo stesso tempo, che<br />
diciotto di queste sono quelle che<br />
hanno festeggiato le nozze d’oro,<br />
cioè mezzo secolo di vita percorsa<br />
insieme. Segno di solidità delle<br />
coppie di un tempo e di un…lavo-<br />
ro da svolgere per quelle di oggi.<br />
Non è un caso che don Lorenzo, a<br />
seguire, informa che il 25 gennaio<br />
cominciano i corsi per danzati,<br />
cioè per tutti coloro che vogliono<br />
sposarsi nel 2<strong>01</strong>3.<br />
Venerdì 25 sarà il primo di sei<br />
incontri, per coloro che risiedono<br />
nella parrocchia di Santa Maria.<br />
Per gli innamorati di Regina Pacis<br />
invece, l’appuntamento è per il<br />
giorno successivo, il 26 gennaio.<br />
E se i giovani promessi sposi<br />
vogliono…studiare come si fa,<br />
possono sempre andare a prendere<br />
appunti domenica prossima, dai<br />
trentasei giovani anziani d’oro.<br />
Il Barcellona a Matelica<br />
I Giovanissimi della Polisportiva<br />
ore all’occhiello dell’associazione<br />
sono i primi che hanno fatto tutto il<br />
percorso. E anche loro hanno fatto<br />
una bella gura, sia l’anno scorso<br />
che quest’anno. Solo ora Mauro<br />
inizia, con i suoi ragazzi, ad essere<br />
anche allenatore oltre che istruttore.<br />
Il gioco comincia ad essere quello<br />
dei grandi, ma non dimentica che<br />
noi siamo una scuola-calcio: quindi<br />
non viene mai dimenticata l’attività<br />
di base. Noi non abbiamo una <strong>prima</strong><br />
squadra e lavoriamo solo sui<br />
ragazzi. Non facciamo selezione e<br />
teniamo anche chi magari comincia<br />
a faticare un po’ di più. Ma a tutti<br />
richiediamo lo stesso sforzo, lo<br />
stesso impegno. E questo è importante<br />
per tutto l’ambiente. Questa<br />
crescita è la cosa più importante da<br />
quando, otto anni fa, una persona<br />
come Sigismondo Mosciatti si è inventato<br />
una cosa come questa”. Ma<br />
se l’è inventata o è uno schema che<br />
esiste già? “Ne esistono diverse, ma<br />
dipende cosa si vuole ottenere. Qui<br />
noi pensiamo ai ragazzi di Matelica,<br />
a dare loro le basi tecniche e<br />
comportamentali migliori, le quote<br />
richieste sono minime e non ci sono<br />
altre motivazioni.<br />
Diamo loro le armi per competere,<br />
poi sta a loro se e come utilizzarle<br />
nel futuro”.<br />
Un discorso, questo delle regole<br />
per tutti, del rispetto reciproco e<br />
dell’importanza dell’individuo più<br />
che del risultato ripreso anche dal<br />
mister Mauro Amico, entusiasta del<br />
proprio lavoro: fa l’allenatore<br />
già da cinque anni e potrebbe<br />
farlo anche in squadre senior,<br />
“ma adesso non ci penso, sinceramente.<br />
Potrei farlo ma mi realizza<br />
questo che sto facendo ora.<br />
Io tendo a considerare quello<br />
che faccio come una missione.<br />
Da ragazzo, anche se non dovrei<br />
dirlo, non sono mai stato tanto<br />
attratto dalla scuola. Ma ho imparato<br />
molto da questo ambiente,<br />
ho imparato il rispetto per il<br />
compagno, per l’autorità. Sono<br />
stati insegnamenti di vita e cerco<br />
a mia volta di ritrasmetterli.<br />
Vedo il ruolo dell’allenatore<br />
come quello di un educatore,<br />
che non può ovviamente occuparsi<br />
della crescita del ragazzo,<br />
ma può aiutare a completarne la<br />
formazione.<br />
E’ un qualcosa che va al di là<br />
del gioco stesso e devo dire che<br />
mi piace in particolare stare con<br />
ragazzi di questa fascia di età,<br />
quella dell’adolescenza”. Come<br />
sono questi ragazzi che hai ora?<br />
Di solito il talento va a braccetto<br />
con l’indisciplina. “No, sono<br />
molto disciplinati, si rispettano<br />
reciprocamente e questo li aiuta<br />
sicuramente anche in campo.<br />
Tanto la domenica è solo il<br />
frutto del lavoro fatto durante<br />
l’anno, con gli alti e bassi che<br />
ci stanno, devono starci!”.<br />
a.g.<br />
17 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.16
18 >SASSOFERRATO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Befana in festa<br />
Giochi e divertimento con la Caritas<br />
Sabato pomeriggio, 5 gennaio,<br />
è arrivata alla Caritas<br />
di Sassoferrato Genga la<br />
befana ed ha portato dolci,<br />
regali e un bel pomeriggio per 27<br />
bambini accompagnati dai loro<br />
genitori. Il pomeriggio di allegria,<br />
animato dai volontari della Caritas<br />
e della Protezione Civile di Sassoferrato,<br />
è iniziato con una serie di<br />
tombole con ricchi premi (foto),<br />
un piccolo rinfresco e, per tutti<br />
coloro che non sono stati fortunati<br />
al gioco della tombola, si è svolta<br />
una lotteria con altri premi, perché<br />
tutti fossero vincitori e nessuno perdente.Alla<br />
ne è avvivata la befana<br />
che ha portato ad ogni bambino un<br />
giocattolo. È stato un pomeriggio<br />
bellissimo dove sul volto dei bambini,<br />
e anche di tutti gli adulti, si è<br />
potuto leggere il vero signi cato<br />
delle feste natalizie, quello della<br />
condivisione e della gioia nella<br />
semplicità e nell’improvvisazione.<br />
Certo, improvvisazione, perché<br />
Il nostro amico<br />
simpatico<br />
e pieno di energia<br />
Per l'affi damento<br />
due appuntamenti<br />
promossi dall'Ambito<br />
Ciao Daniele, ti immaginiamo come un angelo<br />
“Meno male che arriva la ne del<br />
mondo – scriveva Daniele Ruggeri,<br />
14 anni, su facebook il 20 dicembre<br />
scorso – niente più aghi nel corpo,<br />
medicine per il fegato”.<br />
Una ri essione che ha condiviso<br />
a ridosso della mezzanotte tramite<br />
cellulare e che la dice lunga<br />
sulla battaglia contro la malattia<br />
che combatteva da tre anni. Una<br />
battaglia impari che diciotto giorni<br />
dopo, purtroppo, ha perso. Lunedì 7<br />
gennaio, Daniele è morto, stroncato<br />
dalla leucemia. Era stato ricoverato<br />
nel reparto rianimazione al Salesi.<br />
Per dirgli addio si sono mobilitate<br />
le comunità di Sassoferrato e Genga<br />
che hanno riempito la chiesa di San<br />
Facondino e voluto accompagnare,<br />
a piedi, il feretro portato in spalla,<br />
no al cimitero cittadino. Per essere<br />
un’ultima volta vicino al piccolo<br />
e, soprattutto, per far sapere alla<br />
mamma Maria Cristina, al papà<br />
Ruggero, a Nicolò suo fratello, alle<br />
due sorelline, ai nonni, che, af anco<br />
a loro, c’è tanta gente. Addii dolorosi,<br />
resi ancora più strazianti per<br />
la piccola bara bianca, adornata di<br />
ori candidi, sormontata dall’immagine<br />
di un Daniele sorridente<br />
vestito della maglia rossonera della<br />
sua squadra di calcio. Toccante<br />
l’omelia di don Giovanni Mosciatti,<br />
neo parroco di San Facondino che,<br />
af ancato dal parroco di Genga,<br />
da quello di Colleponi e da un<br />
il tutto è stato deciso poco <strong>prima</strong><br />
di Natale, quando i bambini del<br />
catechismo della parrocchia di San<br />
Pietro Apostolo hanno preparato i<br />
loro giocattoli più cari da donare<br />
ad altri bambini. La Caritas di<br />
vicaria ringrazia tutti coloro che<br />
hanno reso possibile il pomeriggio<br />
sacerdote venuto da Roma, amico<br />
di famiglia, ha spiegato quanto nel<br />
dolore si deve cercare speranza.<br />
Come toccante è stata la sua idea di<br />
parlare direttamente ai ragazzi della<br />
scuola media del loro compagno<br />
Daniele, della morte e della vita.<br />
“Al ritorno dalla settimana bianca,<br />
Daniele era febbricitante e si lamentava<br />
che si sentiva stanco - racconta<br />
un’insegnante. E’ così che si è<br />
scoperto che era malato”.<br />
Una malattia che vede la famiglia<br />
correre da Roma ad Ancona, da<br />
ospedale ad ospedale. Per accorgersi<br />
che questa è una malattia<br />
complessa, e che, crudele, sotto<br />
dolorose cure, sembra cedere ed<br />
invece ruba sempre più forze al loro<br />
piccolo. Una malattia che tutti sono<br />
convinti di poter debellare al punto<br />
che, per alcune settimane, l’anno<br />
scorso, Daniele era riuscito ad andare<br />
a scuola. Mentre quest’anno,<br />
sotto richiesta dei genitori, il ragazzo<br />
frequentava la sua classe via<br />
web tramite la lavagna interattiva.<br />
Un percorso di formazione a cui si<br />
aggiungevano lezioni - soprattutto<br />
di lingua - a tu per tu, sempre via<br />
internet, e corsi di sostegno a domicilio.<br />
“Ti abbiamo conosciuto<br />
poco - commenta Simona, l’alunna<br />
a cui la III media ha delegato il<br />
compito di parlare al funerale - ma<br />
ti immaginiamo come un angelo”.<br />
Un cammino troppo breve...<br />
L’Istituto, e soprattutto noi alunni della III A dell’IC Bartolo da Sassoferrato, vorremmo<br />
salutare un compagno di classe che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere meglio<br />
quest’anno. Abbiamo condiviso con Daniele un tratto, purtroppo breve, del nostro<br />
cammino, pochi momenti in cui ci ha rivelato le sue doti speciali; testimone di un<br />
impegno nell’affrontare il proprio dovere anche nella sofferenza, che resterà impresso<br />
nelle nostre menti. Ora che non possiamo più stringerti tra le nostre braccia, ma che<br />
ti pensiamo infi nitamente felice tra quelle del Signore, ti salutiamo con questa lettera.<br />
Caro Daniele,<br />
non abbiamo avuto molto tempo per conoscerti, ma quel poco ci è bastato per capire<br />
che bella persona sei.<br />
Dio aveva bisogno di un nuovo angelo, in quell’attimo ti trovavi in un prato, eri un fi ore<br />
dall’animo forte e coraggioso ed è proprio per questo che Dio ha scelto te.<br />
Chiunque ti conosceva ti ricorderà come una persona unica e indimenticabile.<br />
Ricorderemo sempre il tuo sorriso.<br />
Ti salutiamo con un grande e caloroso abbraccio.<br />
Ciao Dani<br />
di festa e le autorità che sono intervenute.<br />
In particolare i bambini<br />
del catechismo, la Protezione Civile<br />
di Sassoferrato, la San Vincenzo<br />
de’ Paoli e i supermercati Coop<br />
Adriatica di Fabriano, Sma e Coal<br />
di Sassoferrato.<br />
u.c.<br />
Due incontri pubblici per trattare un tema di valenza sociale, in particolare<br />
quello dei bambini e dei ragazzi minorenni dati in af damento alle famiglie.<br />
Entrambi gli appuntamenti, inseriti nel quadro dell’iniziativa “Af do:<br />
una famiglia per crescere”, si terranno nella sala convegni di Palazzo<br />
Oliva il 19 gennaio alle ore 17 e il 2 febbraio alla stessa ora. Promossa<br />
dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 di Fabriano, l’iniziativa è realizzata<br />
in collaborazione con il Comune di Sassoferrato, il Distretto Sanitario di<br />
Fabriano, l’Associazione “Famiglie per l’Accoglienza” e il Gruppo Af do<br />
(composto dai seguenti soggetti: Associazione Papa Giovanni XXII, Caritas<br />
Diocesana, Azione Cattolica Diocesana, Consultorio Familiare CIF, Centro<br />
Edimar Fabriano, Mosaico Coop.Soc., Associazione Genitori in Crescita).<br />
L’incontro di sabato 19 prevede un momento introduttivo e la proiezione del<br />
documentario “La mia casa è la tua”, di E. Exitu, incentrato sul racconto<br />
di sei storie di famiglie con esperienza di af do e accoglienza di bambini e<br />
ragazzi minorenni. Nel successivo appuntamento del 2 febbraio, dal titolo,<br />
“L’af do, un sostegno e una ricchezza per tutti”, si parlerà, attraverso le<br />
testimonianze di due nuclei familiari af datari, delle motivazioni e delle<br />
ragioni che spingono le famiglie a vivere l’esperienza dell’accoglienza ai<br />
minori. Ai citati incontri prenderanno parte il presidente dell’associazione<br />
Famiglie per l’Accoglienza, Massimo Orselli e gli operatori dell’Équipe<br />
Integrata Af do dell’ATS 10, ovvero la psicologa Laura Cascia e l’assistente<br />
sociale Maria So a Rossetti. Saranno presenti, inoltre, il sindaco di<br />
Sassoferrato Ugo Pesciarelli, l’assessore ai servizi sociali Lorena Varani<br />
e il consigliere comunale con delega al volontariato Daniela Donnini. In<br />
entrambi gli appuntamenti, che fanno parte dell’iniziativa culturale “Gli<br />
incontri di Palazzo Oliva”, è previsto uno spazio ludico per i bambini.<br />
Un bagno di folla per l'ultimo saluto<br />
La vicenda ha fatto riaf orare il ricordo della piccola So a<br />
Veronique Angeletti Straordinaria la risposta alla richiesta dei familiari di<br />
non inviare ori ma di sostenere la ricerca.<br />
“Nella mia esperienza quasi ventennale di imprenditore<br />
nelle onoranze funebri - commenta Sandro Belardinelli<br />
- non avevo mai visto una così lunga la di persone<br />
in attesa di fare una donazione e di rmare il registro.<br />
Contributi sono arrivati addirittura dai bimbi dell’asilo,<br />
dagli alunni della scuola <strong>prima</strong>ria e delle medie e dai<br />
liceali del Vito Volterra”.<br />
Una generosità che prova il profondo rispetto della<br />
gente per il dolore della famiglia ed attesta di come la<br />
collettività cerca di reagire con concretezza di fronte ad<br />
una morte che va contro il normale ordine delle cose.<br />
Un funerale che ha purtroppo fatto riaf orare il triste<br />
ricordo di un altro angelo sassoferratese, So a Piccioni,<br />
8 anni, che nel novembre 2007 se n’è andata, vinta da<br />
un'immunode cienza congenita.<br />
“Ho voluto scrivere un libro sulla storia della breve ed<br />
intensa vita della mia piccola <strong>prima</strong> di tutto per reagire<br />
al dolore - spiega la mamma Marina Ottavi - poi perché<br />
ho pensato che So a potrà continuare ad esistere nel<br />
cuore delle persone che leggeranno la sua storia, che è<br />
A 14 anni il pensiero della morte è troppo lontano, pensi<br />
che non ti debba mai riguardare. Ma poi un giorno succede<br />
che un tuo amico, un tuo coetaneo, si ammali e combatta<br />
per tre anni a testa alta una dura battaglia contro qualcosa<br />
di più grande di lui; e che, alla ne, nonostante tutto il suo<br />
coraggio, debba arrendersi e morire. E allora capisci che<br />
a volte la morte ti s ora nel pieno della vita, quando meno<br />
te lo aspetti. Daniele era (per noi amici “è”) un ragazzo<br />
simpatico, generoso e anche un po’ spericolato: non aveva<br />
paura di farsi male, per questo a volte combinava qualche “ragazzata”. All’apparenza si voleva dimostrare<br />
forte e spavaldo, ma chi lo conosceva bene come noi sapeva che aveva un animo buono e sensibile: quando<br />
poteva aiutare qualcuno, lo faceva. A Daniele piacevano molte cose, tra cui il lavoro del padre; infatti, a<br />
noi raccontava di quanto fosse bello e stimolante quel lavoro, tanto che aveva deciso nel suo piccolo di<br />
aiutare suo padre. Quando ha iniziato le scuole medie, Daniele era un ragazzo energico, pieno di sé; era<br />
“bello come il sole”, e non era dif cile immaginare che sarebbe diventato l’idolo delle ragazzine. Poi, <strong>prima</strong><br />
di Natale, è arrivata la settimana bianca e, al ritorno, Daniele era già ammalato. Una malattia dal nome<br />
terribile, un tunnel buio e doloroso da cui Daniele non è più riuscito ad uscire. Durante questi tre lunghi<br />
anni Daniele ha affrontato molte s de, tra cui la più dif cile, ma anche quella che ha riacceso in tutti noi un<br />
lampo di speranza, è stata il trapianto del midollo. Ma qualcosa è andato storto e il suo banco a scuola è<br />
rimasto ancora vuoto. Eppure lui ha continuato a lottare no alla ne e non si è vergognato di farsi vedere<br />
in pubblico, anche negli ultimi tempi, quando ormai era prigioniero del proprio corpo. Poi, durante le scorse<br />
vacanze di Natale, la situazione è precipitata: Daniele è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, ma ormai<br />
non c’era più niente da fare. Ma noi, gli amici della classe ’98, noi che lo conoscevamo bene, vogliamo<br />
ricordarci del “vero” Daniele: quello sano, pieno di energia, con la battuta sempre pronta, grande tifoso<br />
del Milan. Ciao, Daniele: hai dato a tutti noi una grande lezione di vita, che non dimenticheremo mai.<br />
Gli amici della classe ‘98<br />
quella di tanti bambini e genitori che lottano contro le<br />
malattie rare, spesso nell’indifferenza delle istituzioni.<br />
In ne perché quando So a era ancora in vita cercavo,<br />
disperatamente, nelle librerie storie e testimonianze<br />
che mi facessero sentire meno sola nella lotta contro la<br />
malattia. E’ così che ho autopubblicato il mio libro Il<br />
tempo dell’Arco Baleno sul sito www.ilmiolibro.it del<br />
circuito Feltrinelli per squarciare il velo pietoso che<br />
avvolge le cosiddette malattie orfane e la solitudine<br />
di tante famiglie, per far ri ettere il mondo scienti co<br />
sulla settorialità di una medicina iper-specializzata,<br />
per coinvolgere professionalmente ed emotivamente<br />
ricercatori, medici, neuropsichiatri, psicologi, educatori,<br />
insegnanti”.<br />
“Inoltre - conclude - poiché l’amore genera altro amore,<br />
il ricavato del mio libro mi aiuterà a sostenere l’Associazione<br />
Immunode cienze Primitive, l’Associazione<br />
Marchigiana Bambini con leucemie e tumori e il Baule<br />
dei Sogni, l’associazione di Clownterapia”.<br />
Per chi vuole leggere o comprare la storia di So a:<br />
www.ilmiolibro.it scheda libro 833996.<br />
v.a.<br />
18 sasso.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.18
<strong>L'Azione</strong> 19 gennaio 2<strong>01</strong>3 >CERRETO D'ESI<<br />
19<br />
"No alla delocalizzazione!"<br />
Forte preoccupazione per i 125 licenziamenti in arrivo alla Best<br />
Il Consiglio comunale di Cerreto<br />
d’Esi, riunito all’unanimità,<br />
esprime forte preoccupazione<br />
per la crisi che ha colpito<br />
la società Best s.p.a., crisi che<br />
si rifletterà sull’intero territorio<br />
con pesantissime ripercussioni di<br />
carattere occupazionale. Infatti, la<br />
società Best, di proprietà del gruppo<br />
americano Northek, procedeva già<br />
nel settembre 2<strong>01</strong>1, con metodi<br />
poco ortodossi, alla chiusura dello<br />
stabilimento di Montefano, trasferendo<br />
in modo “furtivo” le linee<br />
produttive in Polonia. La medesima<br />
società oggi ritorna alla cronaca con<br />
l’intenzione di inviare una lettera di<br />
licenziamento per mobilità a 125<br />
dipendenti dello stabilimento di<br />
Cerreto d’Esi, comunicando candidamente<br />
che i programmi aziendali<br />
non prevedono più il loro impiego,<br />
causa perdita di competitività del<br />
manufatto prodotto, la cui nuova<br />
Dal gruppo Scout<br />
grazie alla Fondazione<br />
Scriviamo queste poche righe per<br />
mettere nero su bianco tutta la<br />
nostra riconoscenza per la disponibilità,<br />
puntualità e appoggio che<br />
abbiamo potuto cogliere nel contributo,<br />
che la Fondazione Carifac ha<br />
dato per supportarci nel nostro percorso<br />
di crescita e di miglioramento<br />
delle ambiente destinato alle attività<br />
del gruppo scout di Cerreto d’Esi<br />
(foto). Un gruppo scout è l’insieme<br />
verticale di tre o più unità scout, ovvero<br />
branco/cerchio, reparti e Clan/<br />
Fuoco, oltre ad un certo numero<br />
di capi proporzionato al numero<br />
dei ragazzi iscritti, che si ritrovano<br />
settimanalmente e costantemente<br />
in una sede. La sede è un bene<br />
prezioso, custodisce le tradizioni<br />
del Gruppo, ne racconta la storia,<br />
educa al rispetto del bene comune.<br />
In sede ci piace sentirci come a<br />
casa, la vogliamo accogliente, la<br />
vogliamo sentire nostra. La “sede”<br />
è per gli scout il luogo in cui ci si<br />
incontra, si discute: «È un luogo per<br />
socializzare, laboratorio di manualità,<br />
rifugio per sognare e progettare<br />
imprese e campi. Il primo vero passo<br />
per l’educazione all’essenzialità<br />
parte dal rispetto della roba e dal<br />
non buttarla via, dalla capacità di<br />
utilizzare al meglio i materiali e<br />
da non accettare per troppo tempo<br />
l’incompetenza che porta allo spreco.<br />
I posti hanno sempre un valore<br />
educativo. Pensiamo che siamo<br />
influenzati dai luoghi! Ci danno<br />
le loro emozioni, che derivano da<br />
quello che sono e dalla storia che lì<br />
ci è passata. Cogliamo l’occasione<br />
anche per invitare tutti i bambini e<br />
i ragazzi che vogliono provare questa<br />
esperienza divertente ma nello<br />
stesso tempo formativa invitandoli<br />
a venire nella nostra sede, siamo<br />
presenti tutti i sabati per le riunioni<br />
settimanali. Ribadiamo il grazie<br />
all’appoggio della Fondazione, che<br />
ci ha permesso di inserire un bagno<br />
per diversamente abili nella nostra<br />
sede, ora possiamo vivere al meglio<br />
questo luogo e a nome di tutto il<br />
gruppo di ragazzi, dei capi e dei genitori,<br />
che con noi vivono le gioie e<br />
le problematiche delle attività scout,<br />
produzione verrà delocalizzata<br />
altrove. Alla luce di quanto sopra,<br />
nel confermare la nostra contrarietà<br />
al processo di delocalizzazione,<br />
invitiamo caldamente le organizzazioni<br />
sindacali e la proprietà<br />
aziendale a cercare un punto di<br />
incontro, mettendo al centro di<br />
tutto la persona umana, anteponendola<br />
alla logica del solo profitto<br />
immediato. Si sollecita altresì la<br />
Regione Marche nell’istituire un<br />
tavolo con la proprietà e le parti<br />
sindacali al fine di attivare tutte le<br />
procedure per la tutela dei posti di<br />
lavoro prendendo particolarmente<br />
in esame la possibilità di accordi di<br />
solidarietà che consentano a tutti i<br />
dipendenti di mantenere gli attuali<br />
livelli occupazionali pur nei limiti<br />
di ovvi sacrifici dal lato reddituale.<br />
Si richiede inoltre di mettere in<br />
atto qualunque iniziativa utile ad<br />
assicurare le dovute tutele ai lavo-<br />
vogliamo comunicare la nostra più<br />
viva riconoscenza. Inseriamo anche<br />
un foto dei ragazzi scout che dal 27<br />
al 29 dicembre 2<strong>01</strong>2 hanno vissuto<br />
insieme, all’interno dei locali del<br />
complesso del monastero di Santa<br />
Chiara a San Severino, l’esperienza<br />
del Campo Invernale. Stando insieme<br />
e giocando attraverso il metodo<br />
scout, si può capire quali sono i<br />
nostri talenti e capire che “non<br />
possiamo sotterrarli” ma cercare<br />
di svilupparli acquisendo nuove<br />
conoscenze ed imparando nuove attività:<br />
dalla catechesi alla preghiera,<br />
dai giochi ai “bans”, dalle attività<br />
creative di costruzione di ambientazioni<br />
fantastiche del mondo degli<br />
gnomi allo spostarsi e orientarsi<br />
attraverso una cartina vera, dai<br />
siparietti comici fino ai laboratori<br />
che hanno visto i capi nelle vesti<br />
di docenti di cucina. Ringraziamo il<br />
nostro assistente ecclesiastico Don<br />
Gabriele per la sua visita e per il<br />
tempo passato con noi: profondo,<br />
mai banale e con riflessioni adatte<br />
e appropriate ai nostri ragazzi. Durante<br />
la tre giorni tre nuovi ragazzi<br />
hanno fatto la “promessa”: essa<br />
consiste nell’impegno di fedeltà nei<br />
confronti dei princìpi del movimento.<br />
La promessa viene pronunciata<br />
dallo scout solitamente dopo un periodo<br />
iniziale in cui viene verificata<br />
la sua disponibilità ad appartenere<br />
al movimento scout. Tutti i ragazzi<br />
hanno dimostrato interesse, partecipazione,<br />
entusiasmo e, soprattutto,<br />
gioia nel vivere un’esperienza del<br />
genere e noi, capi, non possiamo<br />
che essere contenti e soddisfatti<br />
della riuscita di questo evento! Non<br />
possiamo concludere se non con un:<br />
“ci vediamo in sede ragazzi!”<br />
Comunità Capi scout Cerreto d’Esi 1<br />
La manifestazione di protesta degli operai della Best lunedì mattina<br />
ratori della Best, ivi compresa ove<br />
possibile l’estensione dei benefici<br />
relativi all’accordo di programma<br />
di cui godono i lavoratori della ex<br />
Antonio Merloni, nell’intento di<br />
Cerreto va<br />
in... pista<br />
La parrocchia di Cerreto d’Esi, capitanata<br />
dall’arciprete don Gabriele<br />
Trombetti, ha organizzato una giornata<br />
spettacolare sotto le vacanze<br />
scolastiche natalizie coinvolgendo i<br />
ragazzi delle medie, delle superiori,<br />
il coro dei giovani. Presenti anche<br />
il seminarista Ruben Bisognin e<br />
alcuni catechisti e genitori. L’escursione<br />
è iniziata con una bella<br />
scivolata al pala ghiaccio di Ussita.<br />
Chi alle prime armi, chi già esperto,<br />
i ragazzi hanno passato due ore di<br />
puro divertimento.<br />
La pausa pranzo ha portato il numeroso<br />
gruppo a Visso. La temperatura<br />
mite, il bel sole, il mercato settimanale<br />
in piazza, scherzi e giochi dopo<br />
mangiato hanno fatto da cornice a<br />
tante risate.<br />
Dopo pranzo siamo andati a visitare<br />
il castello di Caldarola, con una<br />
“bella” guida che ci spiegava la<br />
storia e gli arredi del castello. Tante<br />
curiosità del ’700, il ponte levatoio<br />
e un pino che ha 400 anni di storia.<br />
Ma don Gabriele ha voluto continuare:<br />
“E’ presto! Andiamo a<br />
Tolentino a vedere il Presepio della<br />
Basilica di San Nicola!”. Detto<br />
fatto eravamo a Tolentino e dopo<br />
aver visto il presepe, la Basilica<br />
e averci goduto il centro storico<br />
in libertà siamo tornati a Cerreto.<br />
Bella giornata! La domanda nasce<br />
spontanea: “Don Gabriè, quando ne<br />
organizzi un’altra d’uscita!”.<br />
Armando Ferrantino<br />
I pattinatori cerretesi ad Ussita<br />
superare questo momento di crisi<br />
e non perdere preziose capacità<br />
professionali ed occupazionali, ricordando<br />
il valore prodotto dal<br />
“made in Italy” nel mondo.<br />
Alessandroni<br />
convoca<br />
le istituzioni<br />
A seguire, il testo dell'Ordine del Giorno<br />
del Consiglio Comunale di Cerreto d'Esi<br />
inviato dal sindaco David Alessandroni<br />
al presidente della Regione Marche Gian<br />
Mario Spacca, all’assessore regionale<br />
Marco Luchetti, al sindaco del Comune<br />
di Fabriano Giancarlo Sagramola e alle<br />
organizzazioni sindacali: "Considerata<br />
la gravità occupazionale della nostra<br />
cittadina, si chiede la vostra disponibilità<br />
per una riunione urgente, qui a Cerreto<br />
d’Esi, per discutere dei problemi del<br />
lavoro in generale ed in particolare<br />
della situazione dei lavoratori della Best<br />
Spa. Certi della vostra disponibilità, la<br />
data utile può essere già individuata per<br />
sabato 19 gennaio alle ore 10".<br />
Accordo di programma:<br />
abbassare il "tetto"<br />
“L’accordo di programma andrebbe<br />
modificato in alcuni capitoli<br />
sostanziali, altrimenti rischia di<br />
essere poco attrattivo e di rivelarsi<br />
un flop”. Il sindaco di Cerreto<br />
d’Esi David Alessandroni scende<br />
in campo per chiedere apertamente<br />
una nuova rimodulazione del<br />
provvedimento destinato a fornire<br />
agevolazioni e sgravi agli imprenditori<br />
che decidono di investire sul<br />
territorio.<br />
Sindaco, che correttivi propone?<br />
“Il primo su tutti riguarda il tetto<br />
minimo di investimento per ricevere<br />
benefit. Attualmente è 300mila<br />
euro, ma credo che la cifra sia troppo<br />
alta specie per i piccoli artigiani<br />
che decidono di rischiare in proprio.<br />
Sarebbe più giusto e logico dimezzare<br />
il limite, in quanto 150mila<br />
euro potrebbero rivelarsi una quota<br />
più alla portata in un periodo difficile<br />
come questo”.<br />
Con gli animali<br />
Presso la parrocchia di S. Maria Assunta<br />
a Cerreto d’Esi giovedì 17, venerdì 18 e<br />
sabato 19 gennaio ci sarà la distribuzione<br />
del pane benedetto per le case ad opera<br />
della Confraternita di S. Antonio Abate.<br />
Giovedì 17 e venerdì 18 alle ore 18 nella<br />
chiesa Collegiata giorni di preghiera in<br />
preparazione festa del Santo. Sabato 19<br />
gennaio ore 17 nella chiesa Collegiata<br />
S. Messa prefestiva con i ragazzi. Domenica<br />
20 gennaio Ss. Messe ore 8.30<br />
– 11.15. Ore 12 davanti alla Collegiata<br />
la benedizione degli animali, nel piazzale<br />
della stazione, benedizione dei trattori ed<br />
esposizione dell’immagine del Santo alla<br />
chiesa di S. Maria della Porta.<br />
E sui settori?<br />
“Non capisco perché non sia stata<br />
inserita l’agricoltura. Giusto sostenere<br />
le industrie manifatturiere,<br />
ma non solo. In un periodo di crisi<br />
come quello attuale in tanti stanno<br />
riscoprendo l’antica vocazione<br />
agreste. Mettiamoci, poi, che la nostra<br />
è una zona ricca di terreni che<br />
possono essere adibiti alle colture<br />
e dunque sarebbe il caso di favorire<br />
anche la nascita di cooperative di<br />
settore”.<br />
Il sindaco di S. Severino ha scritto<br />
al Ministro per includere anche<br />
la sua città nei territori sostenuti<br />
dall’accordo di programma: lei<br />
che ne pensa?<br />
“Anche in questo caso mi sembra<br />
che non tutto è perfetto. Non capisco<br />
perché il perimetro dei Comuni<br />
in cui valgono i benefit sia stato<br />
allargato fino alla costa, quando,<br />
invece, le uniche zone realmente<br />
colpite dalla crisi dell’ex Ardo sono<br />
quelle dell’entroterra. Anche in<br />
termini di sussidi, insomma, l’area<br />
andava più circoscritta”.<br />
Intanto il 2<strong>01</strong>3 proprio a Cerreto<br />
d’Esi è iniziato con l’annuncio dei<br />
125 licenziamenti in arrivo alla<br />
Best: quanto la preoccupa?<br />
“Di sicuro le istituzioni devono<br />
fare squadra. Penso ad un compito<br />
dei sindaci dell’entroterra con Fabriano<br />
ovviamente capofila. Ormai<br />
sono tante le aziende in affanno e<br />
quando si devono tutelare i posti<br />
di lavoro un conto è il potere contrattuale<br />
di un singolo sindaco, un<br />
conto presentarsi con tutti i primi<br />
cittadini. Sono finiti i tempi in cui<br />
ognuno poteva permettersi di curare<br />
gelosamente solo il suo orticello”.<br />
19 cerreto.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.20
20 <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
>CHIESA<br />
Anche noi siamo con loro<br />
di FRANCESCO BONINI<br />
Comincia, dal cuore dell’Italia, la<br />
“visita ad limina” dell’episcopato<br />
italiano, la seconda a Benedetto<br />
XVI. È un appuntamento periodico,<br />
previsto dalle norme giuridiche della<br />
Chiesa, ma è anche un momento sostanziale,<br />
l’incontro dei vescovi e, attraverso di loro, di<br />
tutte le Chiese dell’Italia, con il Papa. Vuole<br />
innanzitutto testimoniare quanto gli italiani<br />
vogliono bene al Papa e, in particolare, a Benedetto,<br />
che ha pian piano, silenziosamente,<br />
macinato molti record di af usso di pellegrini,<br />
secondo i dati periodicamente diffusi dalla<br />
Prefettura apostolica. Gli italiani vogliono<br />
bene e si riconoscono spontaneamente nel<br />
Papa, che a sua volta li ricambia, sia pure<br />
nelle forme sobrie ma convincenti che gli<br />
sono consuete. Questo legame spontaneo, di<br />
popolo, è un legame profondo, che va al di<br />
là dell’attualità o della cronaca.<br />
Guarda alla sostanza e alla realtà della vita.<br />
Gli italiani guardano al Papa come a un<br />
riferimento appunto paterno, cioè sicuro,<br />
autorevole e comprensivo.<br />
I vescovi vanno dal Papa, con le loro comunità,<br />
in un momento signi cativo della vita<br />
pastorale della Chiesa. Sono ormai avviati<br />
da qualche anno gli Orientamenti pastorali<br />
Come ogni anno, le Chiese e comunità cristiane vivono un<br />
momento di unità nella preghiera per chiedere al comune<br />
Signore che si realizzi nalmente il suo desiderio espresso<br />
<strong>prima</strong> della sua passione: "..che [tutti i credenti in Lui]<br />
siano una sola cosa"(Gv 17,21), confessando con questo<br />
che solamente il Signore sarà in grado rimuovere tutta la<br />
polvere della storia, i pregiudizi, le incomprensioni che<br />
ostacolano nel concreto la realizzazione di questo obiettivo. Si tratta della "Settimana di<br />
preghiera per l'unità sei cristiani" che va, come ogni anno, dal 18 gennaio, festa della cattedra<br />
di San Pietro no al 25 gennaio, festa della conversione di San Paolo. Questa settimana di<br />
preghiera fu ideata, nel 1907/1908 da due ministri protestanti, l’anglicano Spencer Jones e il<br />
presbiteriano Francis Wattson, diventato poi cattolico, sacerdote e frate francescano. Oggi è<br />
una realtà per tutte le Chiese e comunità cristiane ed ogni anno viene scelto un tema biblico<br />
di ri essione e di stimolo alla preghiera scelto da un gruppo internazionale ecumenico composto<br />
da rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e del Ponti cio Consiglio per<br />
la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Quest'anno il tema scelto è tratto dal profeta Michea<br />
(Michea 6, 6-8): "Quel che il Signore esige da noi”. Il libro del profeta Michea esorta il<br />
popolo a camminare verso il Signore: “«Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del<br />
Dio di Giacobbe; egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri» (Michea<br />
4,2). Questa è infatti la sola strada praticabile perché si realizzi l'unità visibile di tutti i<br />
credenti in Cristo: un cammino di conversione, certamente dif cile, verso il Signore e la sua<br />
volontà, af nché sia Lui a dirci quale è la strada da percorrere per ritrovarci tutti insieme nel<br />
suo unico ovile e intorno all’unico Pastore. La ricerca dell'unità di tutti i credenti in Cristo<br />
è un impegno inderogabile di tutti i cristiani, perché questa è la volontà del Signore e af nché<br />
la testimonianza della nostra fede sia ef cace e senza contraddizioni, infatti il Signore<br />
nella preghiera nella sua ultima cena chiede al Padre che "che siano tutti una sola cosa ...<br />
af nché il mondo creda" (Gv. 17,21). Infatti come potremmo essere credibili nella nostra<br />
testimonianza della fede di fronte ad un mondo scettico e relativista se non siamo capaci<br />
da secoli di condividere tra noi la stessa fede? Talvolta i credenti non si rendono conto di<br />
VIVERE IL VANGELO<br />
di Don Aldo Buonaiuto<br />
Domenica 20 gennaio<br />
Dal Vangelo secondo Giovanni<br />
(Gv 2, 1-11)<br />
Una parola per tutti<br />
La trasformazione dell’acqua in vino a Cana di Galilea<br />
in occasione di uno sposalizio rappresenta il primo<br />
miracolo di Gesù di Nazareth. Il Vangelo di Giovanni<br />
per questo secondo decennio del secolo,<br />
“Educare alla vita buona del Vangelo”, e si<br />
sta lavorando al prossimo Convegno ecclesiale,<br />
il quinto dal 1976, che sarà sul tema<br />
della fede. Si tratta di riaffermare l’essenziale,<br />
nalizzandolo in concreto alla vita, e<br />
mostrando come la fede sia rilevante per la<br />
“vita buona” dei singoli e delle comunità.<br />
La Chiesa esiste per annunciare il Vangelo<br />
che, presentando gli Orientamenti pastorali,<br />
il cardinale Bagnasco giustamente de niva<br />
“fermento di crescita e germe di felicità<br />
vera”. Gli Orientamenti pastorali, infatti,<br />
riprendono l’intuizione e il pressante appello<br />
di papa Benedetto XVI a proposito<br />
Settimana di preghiera<br />
per l'unità dei cristiani<br />
specifi ca Cana “di Galilea” per distinguerla dall’omonima<br />
città situata in Fenicia.<br />
Il Messia si rivolge a Maria con il termine “donna”,<br />
parola comunemente usata nel linguaggio ebraico, corrispondente<br />
al nostro “signora”. Chiamandola con tale<br />
appellativo il Figlio di Dio indica così il ruolo redentivo<br />
della Vergine, madre non solo del Salvatore, ma di tutta la<br />
Chiesa. La Madonna, fi n dal concepimento, è nel regime<br />
della grazia vivendo nei “tempi nuovi” e sapendo che il<br />
suo ruolo la porta ad intervenire secondo “i tempi del<br />
Signore”. Maria precede costantemente il popolo di Dio<br />
sulle vie della fede.<br />
L’ora di Gesù è un momento ben preciso nel cammino<br />
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)<br />
La visita "ad limina"<br />
dei Vescovi italiani<br />
a Benedetto XVI<br />
dell’“emergenza educativa”. La vita buona<br />
del Vangelo, che la Chiesa in Italia ha affermato<br />
al centro della sua azione pastorale<br />
allora diventa un aiuto per tutti a rimettere<br />
le cose in ordine, a vincere le tentazioni alla<br />
frammentazione e all’individualismo, come<br />
pure a ri utare le seduzioni materialistiche,<br />
un materialismo che ormai è applicato alla<br />
vita e alla sessualità.<br />
Certo è un’Italia più povera quella che va<br />
dal Papa e i vescovi si sono fatti interpreti<br />
dei tanti problemi sociali che la crisi genera,<br />
della richiesta di lavoro, di giustizia, di solidarietà.<br />
Ma è anche un’Italia che deve credere<br />
nella propria identità e nelle proprie risorse.<br />
questo. Il profeta Michea, scelto quest’anno come guida<br />
per la nostra preghiera, ci dice che esiste un ecumenismo<br />
possibile e doveroso per tutti i credenti, quell’”ecumenismo<br />
spirituale” suggerito dal Card. Kasper, ex presidente<br />
del Ponti cio Consiglio per la promozione dell’Unità dei<br />
cristiani, fatto di preghiera e di sforzo di conoscenza di<br />
tutte le realtà dell’ecumene cristiano. L’ecumenismo, in<br />
questo modo va oltre il dialogo tra i teologi ed i responsabili delle varie Chiese e comunità<br />
cristiane, per diventare impegno concreto di ogni cristiano.<br />
Enrico Pierosara<br />
Il Papa ringrazia per gli auguri<br />
Il messaggio che è arrivato da parte del Papa per ringraziare il Vescovo Vecerrica<br />
degli auguri natalizi.<br />
"Eccellenza Reverendissima, il Sommo Ponte ce ha ricevuto con vivo compiacimento<br />
le fervide espressioni augurali, che Ella, anche a nome di codesta Comunità diocesana,<br />
Gli ha fatto pervenire nella solenne ricorrenza delle Festività Natalizie, assicurando<br />
speciali preghiere per la Sua persona e il Suo ministero. Sua Santità desidera manifestare<br />
viva riconoscenza per la premurosa testimonianza di affetto ed auspica che<br />
la nascita di Gesù Cristo, “il Dio potente, apparso come bambino e mostratosi a noi<br />
come Colui che ci ama e mediante il quale l’amore vincerà” (Benedetto XVI, omelia,<br />
Notte di Natale 2<strong>01</strong>1), aiuti a riscoprire la vera gioia e la vera luce di Natale. Con tali<br />
voti il Santo Padre, mentre invoca la celeste intercessione dell’Immacolata Madre del<br />
Salvatore, è lieto di inviare a Vostra Eccellenza e a quanti sono af dati alle sue cure<br />
pastorali l’implorata Benedizione Apostolica. Pro tto della circostanza per confermarmi<br />
con sensi di distinto ossequio".<br />
della salvezza: è il Suo sacrifi cio, messo in atto per tutti<br />
gli uomini, con l’innalzamento in croce e poi in cielo.<br />
La morte e la resurrezione di Cristo sono anticipate dai<br />
miracoli, “segni” della potenza e dell’amore di Dio che<br />
salva l’uomo.<br />
Come la possiamo vivere<br />
Sono la fede e la speranza a guidare la nostra giornata o<br />
piuttosto l’incredulità e la sfi ducia? Affi diamo al Signore<br />
ogni nostra azione e non resteremo mai delusi!<br />
I cristiani attingono dal magistero della Chiesa Cattolica,<br />
fonte di insegnamento e modello di vita sicuro.<br />
Il miracolo operato da Gesù a Cana costituisce un segnale<br />
estremamente importante perché mostra l’azione di un<br />
Dio sempre presente ed attivo nella storia dell’uomo.<br />
La famiglia è il luogo dell’amore, della fedeltà, dell’accoglienza<br />
e dell’apertura alla vita. Il sacramento del matrimonio,<br />
basato sul principio di unità ed indissolubilità,<br />
è un modo mirabile per partecipare alla vita di Dio.<br />
E’ nella gratuità e nel dono di se stessi, senza riserve,<br />
che i cristiani possono testimoniare al mondo la novità<br />
di Cristo.<br />
Rivolgiamoci nella preghiera alla Madre di Dio che<br />
ci prende per mano guidandoci verso l’Onnipotente!<br />
Assieme a lei la festa e la gioia dell’incontro col Signore<br />
continua e non ha mai fi ne!<br />
20 chiesa.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.22
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
>CHIESA<<br />
Festa al Collegio Gentile<br />
Il 25 gennaio il 174° anniversario della Fondazione della Congregazione<br />
Il 25 gennaio, i fratelli di<br />
Nostra Signora della Misericordia,<br />
del Collegio Gentile<br />
celebrano l’anniversario di<br />
fondazione del loro Istituto. Nel<br />
lontano 1839, i primi religiosi furono<br />
accolti dal Vescovo di Malines<br />
(Belgio) per iniziare un cammino<br />
di testimonianza evangelica verso<br />
i detenuti, i ragazzi indigenti e<br />
bisognosi di istruzione e ancora<br />
verso le persone anziane e malate.<br />
Fondatore di simile iniziativa è<br />
stato un giovane sacerdote di 36<br />
anni: Vittore Scheppers, venuto da<br />
una famiglia nobile, ma educato<br />
in un’esperienza cristiana, provata<br />
dalla sofferenza e dalla scomparsa<br />
prematura di una madre e di due<br />
sorelle. Vittore Scheppers, al tempo<br />
del suo apostolato ha saputo capire<br />
la sofferenza delle persone e, con<br />
l’aiuto della Divina Provvidenza,<br />
ha teso la mano ai giovani in cerca<br />
di lavoro e di dignità, è entrato nelle<br />
carceri per rianimare persone ormai<br />
smarrite e senza speranza per il<br />
futuro, ha capito la solitudine degli<br />
anziani dando, ad ogni settore di<br />
opere sociali, soluzioni pratiche<br />
ed ef caci. Il campo d’azione era<br />
immenso e il sacerdote Vittore non<br />
era in grado di risolvere tutte le problematiche<br />
da solo e ha inteso trovare<br />
dei collaboratori che capissero<br />
il suo carisma: altre braccia, altri<br />
cuori ardenti di amore e disponibili<br />
al sacri cio per amore del Vangelo.<br />
Durante il tempo dedicato agli<br />
esercizi spirituali, Vittore, intese<br />
un impulso interiore di dare vita ad<br />
una Congregazione di persone che<br />
dessero aiuto nelle opere di carità<br />
che personalmente aveva iniziato.<br />
La data del 25 gennaio 1839 è una<br />
data storica, perchè con la gerarchia<br />
della Chiesa, il Vescovo di Malines<br />
e la sua paterna benedizione, è nata<br />
la Congregazione con tre giovani<br />
a cui Vittore stesso dette un nuovo<br />
Il venerabileVittore Scheppers<br />
e le opere di Misericordia vissute<br />
da lui e dai suoi religiosi<br />
nome. Al primo giovane dette il<br />
nome di Vincenzo, a ricordo di<br />
San Vincenzo de’ Paoli, particolare<br />
patrono dei poveri e dei carcerati.<br />
Al secondo diede il nome di Luigi,<br />
a ricordo di San Luigi Gonzaga, patrono<br />
della gioventù; al terzo dette<br />
il nome di Romoldo, patrono della<br />
città di Malines (San Rombaut), per<br />
indicare che un religioso doveva<br />
essere inserito nel territorio e nella<br />
Chiesa locale. I primi tre fratelli<br />
portavano insieme l’identità e il carisma<br />
della fondazione. Il maestro<br />
di formazione è stato il fondatore<br />
stesso: con il forgiare dei religiosi<br />
ricchi di spirito di fede, di spirito<br />
di sacri cio e capaci di una forte<br />
vita di comunità. Stare insieme ed<br />
in armonia di intenti e di spirito<br />
di famiglia, è il modo più adeguato<br />
per superare le prove della vita e<br />
stimolare gli altri cristiani ad agire<br />
nello stesso modo di vita fraterna.<br />
Con una forte preparazione, il<br />
Fondatore Vittore Scheppers, ha<br />
Catechisti, le linee<br />
Venerdì 4 gennaio si è svolto, presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore,<br />
un incontro a cui hanno preso parte i catechisti della diocesi per un<br />
momento di preghiera, di scambio di auguri per l’inizio del nuovo anno<br />
e per ricevere le linee guida riguardanti la seconda parte dell’itinerario<br />
catechistico diocesano incentrato sulla gura di Gesù Cristo. «Alle porte<br />
del secondo periodo dell’anno catechistico che riprenderà dopo la pausa<br />
natalizia - ha detto il direttore dell’Uf cio Catechistico Diocesano don Tonino<br />
Lasconi- chiediamo al Signore di aiutarci nel suscitare ed accrescere<br />
nei bambini e nei ragazzi la fede in Gesù e di sostenerci negli eventuali<br />
momenti di scoraggiamento durante questa “missione educativa”». Ma<br />
come far conoscere Gesù nella sua grandezza di uomo, nella novità del<br />
messaggio e nel suo essere glio di Dio? Punto di partenza è la storicità<br />
della gura di Cristo - quale uomo realmente esistito in un preciso periodo<br />
e in determinati luoghi - le cui informazioni possono essere reperite,<br />
grazie anche all’aiuto di internet, attraverso testimonianze extrabibliche<br />
(ad esempio storici dell’epoca) o prove archeologiche (come le immagini<br />
della casa di Pietro dove abitualmente si recava il Nazzareno). Messa a<br />
punto la storicità di Cristo - fondamentale perché il cristianesimo non è<br />
seguire una loso a ma una persona concreta - si può passare a trattare<br />
della sua vita (trascorsa ad ammaliare le folle con discorsi e segni miracolosi)<br />
e del suo messaggio (schematicamente e splendidamente riassunto<br />
dalle Beatitudini). Tra i modi più ef caci per parlare di Gesù la forma<br />
Pastorale giovanile-vocazionale<br />
· Incontro diocesano sul tema “Amore tossico” con la psicologa Laura Cascia: venerdì<br />
25 gennaio ore 21 - presso Scuola Teologica Diocesana.<br />
· Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro (Brasile), dal 23 al 28 luglio. Dalle<br />
Marche sono prenotati 350 giovani. Dalla nostra Diocesi 10 giovani.<br />
portato fratelli nelle prigioni, nelle<br />
case per anziani, e, soprattutto nel<br />
mondo della scuola e negli istituti<br />
per orfani e ragazzi poveri bisognosi<br />
di amore, di educazione e di<br />
istruzione, ricordando, che la maggiore<br />
povertà è la mancanza d’istruzione.<br />
Già al tempo del Fondatore,<br />
i fratelli di Nostra Signora della<br />
Misericordia erano stati richiesti in<br />
Italia, nello Stato Ponti cio: Roma,<br />
Perugia, Bologna e in Inghilterra a<br />
Londra in aiuto dei giovani irlandesi,<br />
in cerca di lavoro e di formazione<br />
umana e cristiana. Attualmente<br />
la Congregazione opera in Belgio,<br />
dove è nata, a Malines, a Bruxelles,<br />
Anversa, Herentals, Alsemberg. In<br />
Italia a Roma, Busnago (Milano),<br />
Jesi e Fabriano. In Canada nello<br />
Stato del Quebec. In Argentina:<br />
Buenos Aires, Santiago del Estero.<br />
Uruguay: Montevideo. In Africa,<br />
nel Burundi: Bujumbura, Kigali,<br />
(Mutwenzi). In India: Kerala,<br />
Neyyattinkara. A Fabriano nel Collegio<br />
Gentile si celebrerà un triduo<br />
di preghiera nei giorni: 22\23\24<br />
gennaio alle ore 8 del mattino. Il<br />
25 gennaio si celebrerà la Messa<br />
solenne alle ore 8. Alla sera del 25<br />
ci sarà l’Adorazione Eucaristica<br />
di ringraziamento alle ore 18. Si<br />
ricorda che l’invito a partecipare<br />
ai momenti di preghiera è aperto a<br />
tutti i fedeli. I quattro religiosi del<br />
Collegio Gentile: Fratel Luigi, Fratel<br />
Mauro, Fratel Riccardo e Fratel<br />
Lodovico ringraziano, n da ora, i<br />
fedeli e i preziosi collaboratori per<br />
Per Padre Pio<br />
Collegio Gentile, Fabriano<br />
In fondo alla cappella “Mater<br />
Misericordiae”, ingresso di<br />
via Cavour, 104 del Collegio<br />
Gentile di Fabriano, nei giorni:<br />
22-23-24-25 gennaio, sarà<br />
allestita una mostra di libri sul<br />
Fondatore, Monsignor Vittore<br />
Scheppers e sulla vita della<br />
Congregazione. Ci saranno<br />
opuscoli e libri adatti per<br />
i bambini delle classi elementari<br />
e per i ragazzi delle<br />
classi medie. Gli insegnanti<br />
potranno accompagnare i loro<br />
alunni dalle ore 9 alle ore 12<br />
nei giorni sopra indicati. Prenotarsi<br />
per visite guidate, tel.<br />
0732\3166.<br />
la presenza e per le loro preghiere<br />
a bene cio della Chiesa, dell’opera<br />
dei giovani e del Collegio Gentile<br />
e per le vocazioni della Congregazione<br />
dei fratelli di Nostra Signora<br />
della Misericordia.<br />
La Comunità dei Fratelli<br />
del Collegio Gentile<br />
Gruppo di preghiera di San Padre Pio: presso la Madonna<br />
del Buon Gesù, mercoledì 23 gennaio alle 8.30 S.<br />
Rosario, seguito alle 9 dalla S. Messa in onore di San<br />
Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito.<br />
più immediata è sicuramente il racconto a voce del catechista che, per<br />
avere un effetto più incisivo e suggestivo sui bambini, può avvalersi anche<br />
dell’aiuto di supporti visisvi (ad esempio cartelloni e video). Con i ragazzi<br />
più grandi si potrebbe inoltre tracciare un vero e proprio identikit di Gesù<br />
(studiandone carattere, personalità, comportamento, amici e nemici) in<br />
modo da poter poi ri ettere su cosa del suo messaggio è nei tempi odierni<br />
accettato e condiviso e cosa no. Basandosi poi sull’ampio utilizzo che<br />
le nuove generazioni fanno oggi dei social network (Facebook primo tra<br />
tutti) il catechista potrebbe anche creare e gestire un contatto di Gesù così<br />
che i ragazzi possano averlo come amico e interagire con Lui con post e<br />
messaggi in modo da poter vedere in quali occasioni si rivolgerebbero a<br />
Lui, cosa gli chiederebbero e se Lo scegliessero come modello da seguire.<br />
Per presentare Gesù nel migliore dei modi i catechisti devono quindi<br />
solo dare adito alla propria fantasia e creatività! Don Tonino e l’équipe<br />
dell‘Ucd informano i catechisti che le coordinate di supporto per questo<br />
secondo periodo di “lavoro” sono disponibili anche sul sito della diocesi<br />
(www.fabriano-matelica.it) e ricordano di preparare via via il materiale<br />
utile all’allestimento della mostra conclusiva “MOSTRAmo IL CREDO”.<br />
Antonella Bartolini e Antonella Spilli, Uffi cio Catechistico Diocesano<br />
AGENDA LITURGICA<br />
di Don Leopoldo Paloni<br />
~ IL VESCOVO PRESIEDE L’INCONTRO REGIONALE DEGLI ORATORI: sabato 19<br />
gennaio alle ore 10 a Montorso di Loreto.<br />
~ FESTA DI SAN SEBASTIANO DEI VIGILI URBANI: sabato 19 gennaio alle ore 11.45,<br />
presiede Mons. Vecerrica.<br />
~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A MARISCHIO: sabato 19 gennaio alle ore 20.30,<br />
presiede Mons. Vecerrica.<br />
~ FESTA DI SANT’ANTONIO A BRACCANO: domenica 20 gennaio alle ore 11, presiede<br />
Mons. Vecerrica.<br />
~ FESTA DI SANT’ANTONIO A CASTAGNA: domenica 20 gennaio alle ore 15, presiede<br />
Mons. Vecerrica.<br />
~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A PIEROSARA: domenica 20 gennaio alle ore 17,<br />
presiede Mons. Vecerrica.<br />
~ FESTA DI S. FRANCESCO DI SALES: giovedì 24 gennaio alle 18.30 presso S. Giuseppe<br />
Lavoratore S. Messa con don Tonino Lasconi. Sarà presente anche il Vescovo<br />
Vecerrica nella ricorrenza del patrono dei giornalisti.<br />
MESSE FERIALI<br />
7.30: - Regina Pacis<br />
8.00: - S.Teresa<br />
9.30: - Concattedrale S. Maria<br />
17.30: - Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />
MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa<br />
19.00: - Regina Pacis<br />
Messe FESTIVE<br />
7.30:- Beata Mattia<br />
8.00:- Concattedrale S. Maria<br />
8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />
9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />
9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />
10.30:- Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
11.00:- S. Teresa<br />
11.15:- S. Francesco<br />
11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />
12.00:- Concattedrale S. Maria<br />
17.30:- Concattedrale S. Maria<br />
18.30:- S. Teresa<br />
- Regina Pacis<br />
21<br />
FERIALI<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.20: - S. Silvestro<br />
ore 7.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Margherita<br />
ore 7.45: - Cappuccine<br />
ore 8.00: - Casa di Riposo<br />
- Collegio Gentile<br />
- S. Luca<br />
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />
- S. Caterina<br />
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />
ore 17.30: - S. Venanzio<br />
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />
- S. Nicolò - Centro Comun.<br />
(mart.-giov.-sab.)<br />
ore 18.00: - M. della Misericordia<br />
- Sacra Famiglia<br />
- Oratorio San Giovanni Bosco<br />
ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
FESTIVE DEL SABATO<br />
ore 17.30: - Collegiglioni<br />
- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
ore 18.00: - Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
- M. della Misericordia<br />
- S. Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- Collegio Gentile<br />
FESTIVE<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.30: - Cappuccine<br />
ore 8.00: - M. della Misericordia<br />
- Casa di Riposo<br />
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Margherita<br />
ore 8.45: - S. Luca<br />
- Cappella dell’ospedale<br />
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
(cripta)<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
- Collegio Gentile<br />
- Cappuccine<br />
ore 9.30: - San Venanzio<br />
- Collepaganello<br />
ore 10.00: - M. della Misericordia<br />
- Nebbiano<br />
ore 10.15: - Attiggio<br />
ore 10.30: - S. Silvestro<br />
ore 11.00: - S. Nicolò<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 11.15: - San Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 11.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 11.45: - Argignano<br />
ore 15.00: - Bassano<br />
ore 16.30: - San Venanzio<br />
ore 17.00: - Chiesa S. Maria in Campo<br />
ore 18: - M. della Misericordia<br />
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
21 chiesa.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.25
22 >DEFUNTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di ATTIGGIO<br />
Giovedì 24 gennaio<br />
ricorre l'8° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
IRENE RAIMONDI<br />
ved. PAOLETTI<br />
Il fi glio ed i parenti la ricordano con<br />
affetto. S.Messa domenica 20 gennaio<br />
alle ore 10.15. Si ringrazia chi<br />
si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
3.1.2008 3.1.2<strong>01</strong>3<br />
CHIESA di S.VENANZIO<br />
Nella ricorrenza<br />
del 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata,<br />
indimenticabile<br />
LIBERA LIBERATI<br />
ved. ROMAGNOLI<br />
I fi gli, i nipoti, i familiari tutti la<br />
ricordano con immenso affetto ed<br />
infi nito rimpianto. In suffragio della<br />
cara anima verrà celebrata una<br />
S.Messa lunedì 21 gennaio alle<br />
ore 17.30. Sarà ricordato anche<br />
il marito ORLANDO. Fin da ora si<br />
ringraziano quanti si uniranno alle<br />
preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di SAN NICOLO'<br />
Centro Comunitario<br />
Martedì 22 gennaio<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIUSEPPE PEROCCHI<br />
La sorella lo ricorda con affetto.<br />
S.Messa martedì 22 gennaio alle<br />
ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà<br />
alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Giovedì 10 gennaio, a 82 anni,<br />
è mancata all'affetto dei suoi cari<br />
LUIGIA PICCHIO<br />
ved. MENCUCCI<br />
Lo comunicano il fi glio Maurizio, la<br />
nuora Luciana, i nipoti Emanuele e<br />
Simone, la pronipote Aurora, i fratelli<br />
Francesco, Giuseppe, Letterio,<br />
la sorella Rosa, i cognati, le cognate,<br />
i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Giovedì 10 gennaio, presso il PoliPoliclinico Gemelli di Roma, a 87 anni,<br />
è mancata all'affetto dei suoi cari<br />
IRMA LIMONCELLI<br />
ved. LIMONCELLI<br />
Lo comunicano il marito Natale, i fi -<br />
gli Mimmo e Walter, la sorella Dina,<br />
le nuore, i nipoti ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 9 gennaio, a 72 anni,<br />
è mancato all'affetto dei suoi cari<br />
MARIO CONTI<br />
Lo comunicano la moglie Ede, i fi gli<br />
Virgilio e Stefania, la sorelle Anna<br />
e Giuseppina, le nuore Emanuela<br />
e Nataliia, il cognato, i nipoti ed i<br />
familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Domenica 13 gennaio, a 49 anni,<br />
è mancata all'affetto dei suoi cari<br />
MARIELLA ANDREOLI<br />
in PIERSIMONI<br />
Lo comunicano il marito Giuseppe,<br />
la madre Serafi na, il fratello Massimo,<br />
Meri, Keti, Melissa, i suoceri, i<br />
cognati, i nipoti ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di SAN NICOLO'<br />
(Centro Comunitario)<br />
"Non l'abbiamo perduto.<br />
Egli dimora <strong>prima</strong> di noi nella luce<br />
di Dio.Riposa nella pace dei giusti,<br />
rivive nella luce di Dio".<br />
Sabato 19 gennaio<br />
ricorre il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
UMBERTO MARINELLI<br />
La moglie, i fi gli, la nuora, i nipoti lo<br />
ricordano nella S. Messa di sabato<br />
19 gennaio alle ore 17.30.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZIO<br />
6.1.2<strong>01</strong>0 6.1.2<strong>01</strong>3<br />
Nella ricorrenza<br />
del 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
LUCIANO GATTI<br />
La moglie, i fi gli e i familiari tutti<br />
lo ricordano con profondo affetto<br />
e infi nito rimpianto. In suffragio<br />
della cara anima verrà celebrata<br />
una S.Messa lunedì 21 gennaio alle<br />
ore 17.30. Fin da ora si ringraziano<br />
quanti si uniranno alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
DOMENICO (Mimmo)<br />
MENGOTTI<br />
"Ti sei privato di tutto per non privare<br />
noi di niente, insostituibile,<br />
unico e importante sostegno di sicurezza<br />
nella nostra vita. Nessuno<br />
ha amore più grande di colui che<br />
sacrifi ca la vita per gli altri".<br />
Domenica 20 gennaio<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'adorato<br />
DOMENICO<br />
Le fi glie Simonetta ed Alessandra,<br />
i nipoti Francesca e Diego ed<br />
i parenti tutti lo ricordano con una<br />
S.Messa lunedì 21 gennaio alle ore<br />
18.30 nella chiesa di Santa Maria<br />
Maddalena. Si ringrazia chi si unirà<br />
alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 8 gennaio, a 82 anni,<br />
è mancato all'affetto dei suoi cari<br />
ARNALDO AGOSTINELLI<br />
Lo comunicano la moglie Giannina<br />
Guerci, i fi gli Roberto e Giuseppina,<br />
la nuora Emanuela, il genero Mauro,<br />
i nipoti Chiara, Francesca, Federica,<br />
Giorgia e Matteo, i cognati, le<br />
cognate, gli altri nipoti ed i parenti<br />
tutti.<br />
Impresa Funebre Bondoni<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 15 gennaio, a 76 anni,<br />
è mancata all'affetto dei suoi cari<br />
LAURA BELLUCCI<br />
ved. SPITONI<br />
Lo comunicano il fi glio Fabio, la<br />
nuora Angela Trombetti, la nipote<br />
Monica, la sorella Iride, i cognati,<br />
le cognate, i nipoti, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
GLI ANNUNCI VANNO PORTATI IN REDAZIONE,<br />
PIAZZA PAPA GIOVANNI PAOLO II, ENTRO<br />
IL MARTEDÌ MATTINA<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di SAN VENANZIO<br />
Venerdì 18 gennaio<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa della cara<br />
TERESA BOLZONETTI<br />
ved. MEARELLI<br />
La fi glia Maria Antonietta con Franco,<br />
i nipoti Guido e Stefano con le<br />
rispettive famiglie, nel ricordarla<br />
con immenso affetto a quanti la<br />
conobbero, faranno celebrare una<br />
Santa Messa di suffragio alle ore<br />
17.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
TRIGESIMO<br />
CHIESA di S.GIUSEPPE LAV.<br />
Giovedì 24 gennaio<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIULIANO BARBAROSSA<br />
La moglie, i fi gli, i nipoti, la sorella<br />
lo ricordano con affetto. S.Messa<br />
giovedì 24 gennaio alle ore 18.30.<br />
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.MARIA DELLA PORTA<br />
CERRETO D'ESI<br />
Venerdì 25 gennaio<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della morte dell'amato<br />
EMILIANO TERZONI<br />
4.3.1925 25.<strong>01</strong>.2<strong>01</strong>2<br />
La moglie Elena, i fi gli Roberto e<br />
Mariella, i nipoti, la nuora, il genero<br />
ed i parenti lo ricordano con affetto.<br />
S.Messa venerdì 25 gennaio alle<br />
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
Le famiglie TIBERI-BROZZESI<br />
e zia MARISA commosse per la<br />
partecipazione e l'affetto dimostrato<br />
alla cara<br />
PATRIZIA<br />
ringraziano quanti si sono uniti al<br />
loro dolore<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZIO<br />
Nella ricorrenza del 22° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
NELITA ANIBALDI<br />
I familiari la ricordano con affetto. Durante la S.Messa di sabato 19 gennaio<br />
alle ore 18 saranno ricordati anche la mamma ORTENSIA RAVAZZINI ed<br />
il babbo AMLETO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
"...In pascoli erbosi<br />
mi fa riposare..."<br />
SANTUARIO della MADONNA<br />
DEL BUON GESU'<br />
Sabato 19 gennaio<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
FABRIZIO PESCATORI<br />
La madre, le sorelle, il fratello, i<br />
cognati, i nipoti, gli zii ed i parenti<br />
lo ricordano con affetto. S.Messa<br />
lunedì 21 gennaio alle ore 9. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
20.<strong>01</strong>.2009 20.<strong>01</strong>.2<strong>01</strong>3<br />
CHIESA di VALLEREMITA<br />
Domenica 20 gennaio<br />
ricorre il 4° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
TERESA CAMPIONI<br />
in CAPORALI<br />
Il marito Ivan, i fi gli Ettore e Fabio,<br />
le nuore Tiziana ed Angela, i nipoti<br />
Simone, Flaviana, Marina e Jacopo,<br />
la sorella Vanda, il fratello Terzilio,<br />
la cognata Anna, il cognato Celeste,<br />
i parenti e gli amici la ricordano<br />
con immenso affetto. S. Messa<br />
lunedì 21 gennaio alle ore 15.30.Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
Le famiglie CANNETA e SPRECA<br />
ringraziano di cuore quanti si sono<br />
uniti al lutto per la scomparsa<br />
della loro cara<br />
ANNUNZIATA<br />
Marchigiano<br />
Concordia: una preghiera<br />
per vittime e soccorritori<br />
Una preghiera per le “vittime e<br />
per i soccorritori” è stata rivolta<br />
dal vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello,<br />
Mons. Gugliemo<br />
Borghetti, durante la celebrazione<br />
eucaristica all’Isola del Giglio,<br />
ad un anno esatto dalla tragedia<br />
della nave Costa Concordia che<br />
ha provocato 32 vittime e oltre<br />
100 feriti. Nella chiesa parrocchiale<br />
dell’Isola del Giglio erano<br />
presenti molti dei sopravvissuti<br />
oltre alle autorità civili e militari.<br />
Il presule, dopo aver ricordato<br />
quanti persero la vita in quel<br />
tragico incidente e quanti hanno<br />
messo a repentaglio la loro per<br />
salvare i naufraghi, ha sottolineato<br />
che “lo Spirito Santo si libra<br />
sulle acque sotto forma di colomba;<br />
come la colomba di Noè<br />
aveva annunziato che il diluvio<br />
universale era cessato, questa colomba<br />
annunzia adesso che il naufragio<br />
del mondo è fi nito, è arrivato<br />
il Liberatore solidale! Non la “tenera<br />
foglia di ulivo” (Gn 8,11) che<br />
aveva nel becco la colomba di Noè,<br />
bensì l’abbondanza dell’olio splendente<br />
sul corpo di carne del Figlio<br />
eterno diventato uno di noi”. “Un<br />
anno fa ‘il cielo si aprì’ sull’Isola del<br />
Giglio; in quella notte fredda del 13<br />
gennaio, il cielo si aprì commosso -<br />
ha aggiunto Mons. Borghetti - dalla<br />
solidarietà mite ed umile della gente<br />
isolana, dei tanti soccorritori coraggiosi<br />
e tenaci che si immersero<br />
in quello che stava accadendo condividendo<br />
tutto, rischiando grosso,<br />
dando il meglio di sé”. “L’Isola - ha<br />
aggiunto il presule - visse il suo<br />
Battesimo al Giordano; “il cielo si<br />
aprì”(Lc 3,21) e forte fu la presen-<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Domenica 20 gennaio<br />
ricorre il 13° anniversario<br />
della scomparsa di<br />
ENNIO GAONI<br />
In suo ricordo i familiari faranno<br />
celebrare una S.Messa alle ore 10.<br />
"Il tempo passa inesorabile con il<br />
suo carico di affanni e preoccupazioni;<br />
niente può lenire il dolore per<br />
la tua mancanza, non poter sentire<br />
la tua cara voce. La tua famiglia ti<br />
ricorderà per sempre con affetto e<br />
rimpianto immutati".<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.M.MADDALENA<br />
Sabato 26 gennaio<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
IOLE FATTORINI<br />
ved. CARMENATI<br />
I fi gli Roberto e Carlo, le nuore, i nipoti<br />
ed i parenti la ricordano con affetto.<br />
Durante la S.Messa di mercoledì<br />
23 gennaio alle ore 18.30 sarà<br />
ricordato il marito FRANCESCO. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 15 gennaio, a 88 anni,<br />
è mancato all'affetto dei suoi cari<br />
EDOARDO MARIANI<br />
Lo comunicano la moglie Maria Teresa<br />
Faedi, i fi gli Bruno e Laura,<br />
i nipoti Valerio e Lucilla, i parenti<br />
tutti.<br />
Marchigiano<br />
za di Maria, ‘colomba incorrotta’<br />
che impetrando il dono dello Spirito<br />
Santo, tutti fortifi cò, tutti incoraggiò,<br />
tutti consolò. E sempre<br />
Maria, ‘maris stella et felix caeli<br />
porta’, stella del mare e porta<br />
felice del cielo, accolse nell’alba<br />
del giorno senza tramonto coloro<br />
che non riuscirono a vedere l’alba<br />
terrena del 14 gennaio”. Ogni<br />
uomo in quella notte, - ha concluso<br />
il presule - vittima, soccorso<br />
o soccorritore, potè sentire su<br />
di sé le parole del Padre ‘Tu sei il<br />
Figlio mio, l’amato, in te ho posto<br />
il mio compiacimento’”.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.NICOLO'<br />
Venerdì 25 gennaio<br />
ricorre il 25° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
ERMINIA BALDINI<br />
in CARLUCCI<br />
Il marito, i fi gli ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. S.Messa venerdì<br />
25 gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
22 defunti.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.18
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
>CULTURA<br />
Come una poltrona per tre<br />
Riuscito il tris di concerti natalizi organizzato dall'Accademia dei Musici<br />
di CRISTINA GREGORI<br />
ha<br />
chiamato e la<br />
città di Fabriano<br />
L’Accademia<br />
ha risposto. L’esigenza<br />
era quella di dotare<br />
l’Accademia dei Musici di<br />
170 sedute per le tre splendide<br />
sale concerto all’interno<br />
del Museo allestito presso il<br />
Complesso Monumentale del<br />
San Benedetto. Con un contributo<br />
di 35 euro chiunque<br />
avrebbe potuto acquistare<br />
una poltrona per uno dei tre<br />
concerti organizzati sotto la<br />
direzione artistica del Maestro<br />
Claudio Veneri.<br />
Molte delle sedute sono state<br />
donate grazie alla sensibilità<br />
dei fabrianesi che hanno ben<br />
compreso lo spirito con il<br />
quale l’Accademia si presentava<br />
alla città.<br />
Primo appuntamento il 15<br />
dicembre con il Concerto del<br />
‘900 presso – la Sala Teatro<br />
da cento posti Accademia<br />
dei Musici. Atmosfera d’altri<br />
tempi quasi rarefatta, sala<br />
colma di cittadini attenti e<br />
curiosi.<br />
Alla presenza di numerose<br />
autorità civili e religiose, il<br />
Maestro Claudio Veneri ha<br />
incantato i presenti con brani<br />
di Claude Debussy e Maurice<br />
Ravel: dif cilissimi al vertice<br />
della padronanza tecnica ed<br />
interpretativa del repertorio<br />
pianistico. Veneri ha regalato<br />
emozioni forti nella sala<br />
allestita scenogra camente,<br />
così come tutto il Complesso,<br />
dall’architetto Valerio Veneri,<br />
fratello del Maestro e Presidente<br />
dell’Accademia.<br />
Per la <strong>prima</strong> volta, da quando<br />
l’Accademia ha trovato<br />
il giusto posto nel cuore di<br />
Fabriano, al di là delle visite<br />
guidate, i cittadini/sostenitori<br />
hanno potuto assaporare<br />
le magiche atmosfere che<br />
l’Accademia sa regalare.<br />
Il Maestro Veneri non si è<br />
risparmiato e con le note del<br />
suo pianoforte ha letteralmente<br />
strabiliato i presenti.<br />
Del resto il suo curriculum<br />
parla chiaro: attualmente è<br />
docente presso il Conservatorio<br />
di Musica di Perugia,<br />
della Cattedra di Pianoforte<br />
Storico e prossimamente<br />
anche presso il Conservatorio<br />
“G. Rossini” di Pesaro,<br />
che si rivolge al repertorio<br />
pianistico dal Classicismo al<br />
Decadentismo, su strumenti<br />
originali. Collezionista di<br />
pianoforti antichi originali,<br />
tra cui alcuni esemplari unici<br />
al mondo, Veneri li propone<br />
all’interno dei suoi concerti,<br />
disponendo di un repertorio<br />
solistico e cameristico che<br />
spazia dal ‘700 di Mozart al<br />
‘900 di Stravinskij e alternando,<br />
nel corso del medesimo<br />
programma, esecuzioni<br />
realizzate su antichi fortepiani<br />
e moderni gran coda. Nel<br />
concerto del ‘900 il Maestro<br />
ha mantenuto le promesse<br />
dando conferma, semmai ce<br />
ne fosse stato bisogno, di un<br />
talento e di una tecnica davvero<br />
notevoli. Nel concerto<br />
dell‘800 del primo gennaio,<br />
presso la “Sala Classico” da<br />
60 posti, Ashley Slater – Soprano<br />
e il Maestro Claudio<br />
Veneri – sul Grand Piano<br />
“Johann Schanz” – Vienna<br />
1810 e sullo Square Piano<br />
“Clementi & Co.” – Londra<br />
1813, hanno dato vita alle<br />
opere di Wolfgang Amadeus<br />
Mozart, Ludwig Van Beethoven,<br />
Franz Schubert, Clara<br />
Schumann. Un’occasione<br />
davvero unica: apprezzare<br />
la musica del repertorio<br />
liederestico-cameristico<br />
nella<br />
sua forma più<br />
“originale”,<br />
così come era<br />
stata concepita<br />
dai suoi<br />
autori. La giovane<br />
soprano<br />
statunitense<br />
si è diplomata<br />
in canto<br />
presso la<br />
Crane School<br />
of Music<br />
di Potsdam,<br />
New York.<br />
Al termine<br />
dei suoi studi è<br />
stata premiata con il “Presser<br />
Scholarship”, il titolo più<br />
prestigioso della sua Università<br />
e si è aggiudicata il<br />
primo premio nel “Concerto<br />
Competition”. L’amore per<br />
la musica ed il prezioso<br />
rapporto di collaborazione<br />
con l’Accademia dei Musici,<br />
l’hanno portata a Fabriano a<br />
titolo di amicizia ed i fabrianesi<br />
hanno accolto la sua performance<br />
con grande calore<br />
e simpatia. Dopo il concerto,<br />
infatti, si è brindato con gli<br />
artisti e nell’intervallo sono<br />
Il presepio parlante con gli artisti<br />
Un recital ha coinvolto 14 personaggi con una Natività particolare<br />
Durante le festività natalizie la tradizione del presepio ha<br />
letteralmente preso vita grazie alla performance teatrale curata<br />
da Cinzia Manna insieme agli artisti di InArte "Il presepio<br />
parlante". Nel giorno di Santo Stefano l'Oratorio del Gonfalone<br />
è stato animato da questo recital che ha coinvolto oltre 14<br />
artisti dell'associazione fabrianese, frutto di un breve percorso<br />
intrapreso con Cinzia Manna per trovare nuove forme di comunicazione.<br />
Ecco così che gli artisti, grazie anche al lavoro<br />
di Roberta Fratini che ha realizzato degli oggetti simbolici<br />
curando i "costumi", si sono cimentati nella lettura di un testo<br />
creando un presepe non solo vivente, ma anche parlante.<br />
Nonostante la pioggia l'evento ha riscosso un buon successo<br />
e in molti hanno assistito alla performance teatrale. Il recital<br />
ha rappresentato il completamento del percorso artistico di<br />
InArte dedicato al presepe, percorso costituito da "Il presepio<br />
dei giganti" e dalla mostra di presepi "Tu scendi dalle stelle",<br />
allestita proprio all'oratorio del Gonfalone.<br />
stati offerti dolcetti<br />
e bon bon. Un gesto gentile<br />
e gradito che si è ripetuto in<br />
tutti e tre i concerti. Ma arriviamo<br />
all’ultimo appuntamento,<br />
forse il più articolato:<br />
Concerto del 700, sala “Barocco”<br />
60 posti, domenica 6<br />
Gennaio 2<strong>01</strong>3. Giovanissimi<br />
gli interpreti: Nelita Maiolatesi<br />
- Oboe, Maria Sole<br />
Mosconi - Flauto, Lorenzo<br />
Antinori – Spinetta. Johann<br />
S. Bach, Antonio Vivaldi,<br />
Georg F. Haendel gli autori<br />
rappresentati dagli interpreti<br />
del Conservatorio di Pesaro,<br />
con il quale l’Accademia ha<br />
in essere una pro cua collaborazione.<br />
Il Conservatorio<br />
“G. Rossini”, come sappiamo,<br />
ha approvato per l’anno<br />
accademico 2<strong>01</strong>2 – 2<strong>01</strong>3 il<br />
Corso di Pianoforte Storico<br />
da realizzarsi nella sede del<br />
Conservatorio e nella sede<br />
distaccata dell’Accademia<br />
dei Musici di Fabriano. Ma<br />
torniamo al concerto del 700,<br />
alla platea numerosa (presenti<br />
tra gli altri il sindaco<br />
Sagramola) a quella sala allestita<br />
con grande raf natezza,<br />
a quell’aria di festa, a quei<br />
profumi di musica barocca<br />
eseguita secondo lo stile, la<br />
ricerca e la riproposizione<br />
delle atmosfere dei giardini,<br />
delle architetture, degli amori<br />
settecenteschi che hanno<br />
permesso di esaltare la decisa<br />
bravura degli interpreti.<br />
23<br />
Claudio Veneri al Suo pianoforte<br />
"Coda Bösendorfer"<br />
nel concerto del Novecento<br />
Gli interpreti del concerto<br />
Barocco: Nelita Maiolatesi -<br />
Oboe, Maria Sole Mosconi<br />
- Flauto, Lorenzo Antinori -<br />
Spinetta<br />
I tre concerti per le sedute e<br />
per la città sono stati davvero<br />
un successo per l’Accademia<br />
e dunque per la stessa città<br />
di Fabriano che si trova a<br />
respirare un’aria insolita fatta<br />
di musica preziosa, note, bellezza,<br />
qualità. L’Accademia<br />
dei Musici in Fabriano, una<br />
delle più importanti istituzioni<br />
europee interamente<br />
dedicate, tra l’altro, alla<br />
conservazione e al restauro di<br />
pianoforti d’epoca, di altissimo<br />
valore storico-artistico,<br />
ha in serbo per il 2<strong>01</strong>3 altri<br />
prestigiosi appuntamenti e<br />
sarebbe veramente importante<br />
che la città e i cittadini<br />
di Fabriano sostenessero le<br />
attività dell’Accademia che<br />
danno lustro all’intero territorio.<br />
A questo proposito<br />
l’Accademia dei Musici ha<br />
istituto un Albo degli Iscritti<br />
e sostenitori attraverso il<br />
quale tenere al corrente tutti<br />
gli interessati circa gli eventi,<br />
i concerti e gli spettacoli.<br />
L’iscrizione annuale all’Albo<br />
è di 35 euro, chiunque fosse<br />
interessato può visitare il sito<br />
www.accademiadeimusici.<br />
it o la pagina Facebook di<br />
Accademia dei Musici.<br />
23 cultura.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.16
24 >CULTURA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
Il romanzo di Nora<br />
con il Lions Club<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Fino a Mezzogiorno (Sometti 2<strong>01</strong>2) è un romanzo scritto da Nora De Giacomo, nata a Cittiglio,<br />
vissuta a Fabriano e residente a Mantova (dove attualmente insegna scrittura creativa e tipologia<br />
testuale). Un romanzo inusuale che si muove tra ideali e sogni, che è anche attestazione d’amore<br />
tra le pieghe di una scrittura morbida, frontale. Una narrazione ambientata a Trieste sullo sfondo<br />
di un mare aperto e suggestivo. Due vicende distanti tra loro niscono per intersecarsi: la <strong>prima</strong> inizia<br />
nel 1932, l’altra nel 2032. La storia di un’amicizia strettissima e rassicurante, nata e cresciuta nei dif dif cili<br />
anni della dittatura e della Seconda Guerra Mondiale, fa il paio con un’altra che attraversa di soppiatto<br />
la nostra età contemporanea. Due vicende che sembrano senza alcun legame ma che si riveleranno sorprendentemente<br />
unite dall’elemento viscerale della passione. Nora De Giacomo ha fatto proprio un pregio<br />
linguistico scrivendo Fino a mezzogiorno: : pur trattando una materia delicata<br />
come il sentimento non è scivolata nel sentimentalismo, perché i suoi<br />
ritratti e la caratterizzazione dei personaggi e dei co-protagonisti non<br />
si nutrono di retorica. L’amore c’è ma è detto con le parole meno<br />
consuete, meno sfruttate. Questo sentimento è costante e leggero<br />
anche quando non è felice. Oltre all’azione, al gesto (al cosiddetto<br />
plot) gura una costellazione di sensitività, di endogena percezione.<br />
Una sorta di amore cortese che si mantiene inalterato senza la sicità<br />
del corpo a corpo e del sesso. Il romanzo è frutto di un’elaborazione<br />
che nasce da una coscienza individuale e che si propaga nella piccola<br />
storia raccontata. Solitamente, invece, accade il contrario. Anche quando<br />
si tratta di difendere la provenienza e l’appartenenza, per cui gli ebrei<br />
non sarebbero una razza ma un popolo, scrive perentoriamente l’autrice,<br />
è il usso dell’anima e del buon senso che regge ogni convinzione. Si<br />
discute di confronti, attitudini, pregi. Nora De Giacomo fa prevalere i<br />
sentimenti forti tra famiglie, discendenti, persone che vogliono sopravvivere<br />
specie all’inautenticità sociale che contagia le relazioni. Fino a<br />
mezzogiorno è un romanzo impudico perché non nasconde le ragioni<br />
ultime sulle quali scommettere per tutta una vita. Ed è un po’ come lottare<br />
per non morire. Sarà presentato nella conviviale del Lions Club venerdì<br />
18 gennaio all’Hotel Janus. Alle 19 è previsto un aperitivo, alle 19.30 si<br />
terrà una discussione sul libro accompagnata da un’intervista, alle 20.30<br />
è prevista la cena organizzata dal Lions stesso.<br />
Wagner e Schubert<br />
per la stagione sinfonica<br />
L’anno 2<strong>01</strong>3, per la Stagione Sinfonica, sarà<br />
interamente appannaggio della Filarmonica<br />
Marchigiana ed inizierà con un concerto<br />
solidamente costruito su due autori centrali e<br />
sostanzialmente distanti nella storia musicale<br />
dell’Ottocento europeo.<br />
Sotto l’ormai collaudata e consueta direzione<br />
di Hubert Soudant, con un inversione cronologica<br />
rispetto alle date di composizione,<br />
saranno eseguiti due lavori caratterizzati da<br />
frequenze e destini esecutivi molto diversi<br />
fra loro: i “Wesendonk Lieder” (1857-58)<br />
di Richard Wagner (doveroso omaggio nel<br />
bicentenario della nascita) e la Sinfonia n.<br />
9 “La Grande” (1825) di Franz Schubert.<br />
Nel primo caso si assiste ad un’incursione<br />
di un autore come Wagner, tutto proteso<br />
all’affermazione di un progetto operistico<br />
totalizzante, in un repertorio intimistico<br />
sicuramente ritenuto, da lui stesso, signi-<br />
cativo per l’identità della musica tedesca<br />
ma riconoscibile come fondamentalmente<br />
periferico rispetto alla sua personalità, tutta<br />
protesa verso un’assoluta espansione artistica<br />
e culturale.<br />
Percorso formativo in biblioteca<br />
Dare stimoli e occasioni di confronto,<br />
scambio e sperimentazione,<br />
fornendo linee guida pratiche e<br />
sperimentando l’approccio ludico<br />
al libro e le storie per bambini da<br />
3 a 5 anni. Questo l’obiettivo del<br />
percorso formativo di letture ad alta<br />
voce, organizzato dalla Biblioteca<br />
pubblica “Romualdo Sassi”. Un<br />
laboratorio che offre ai partecipanti<br />
l’opportunità di sperimentare la<br />
piacevole abitudine di mettersi in<br />
gioco con il bambino attraverso<br />
libri e le storie. Il corso è gratuito<br />
e si rivolge a genitori, insegnanti<br />
del nido, della scuola dell’infanzia,<br />
bibliotecari e volontari, con la<br />
richiesta di svolgere alcune ore di<br />
lettura in biblioteca (circa 15 ore<br />
da utilizzare nel 2<strong>01</strong>3). Il numero<br />
massimo di partecipanti consentito<br />
è 30. Se le iscrizioni dovessero su-<br />
perare il limite si procederà a una<br />
selezione. L’iniziativa si inserisce<br />
nel progetto nazionale "Nati per<br />
Leggere", nato da una collaborazione<br />
tra bibliotecari e pediatri per<br />
favorire e sostenere la lettura ad alta<br />
voce ai bambini in età prescolare.<br />
L’attività proposta è costituita da<br />
3 incontri della durata di 4 ore<br />
ciascuno per un totale di 12 ore,<br />
secondo questo calendario: sabato<br />
Filarmonica<br />
Marchigiana<br />
al Gentile<br />
Sabato 19 gennaio alle 21.15 per la<br />
stagione sinfonica avrà luogo il nuovo<br />
appuntamento concertistico al Teatro<br />
Gentile con la Form – Orchestra Filarmonica<br />
Marchigiana con musiche di<br />
Wagner (in occasione del bicentenario<br />
della sua nascita) e Schubert. Direttore<br />
dell’Orchestra sarà Hubert Soudant con<br />
queste esecuzioni: Wagner - “Wesendonck<br />
Lieder” e Schubert - Sinfonia n.<br />
9 in do maggiore “La Grande” (andante,<br />
andante con moto, scherzo, nale).<br />
I cinque brani che costituiscono i “Wesendonk<br />
Lieder”, infatti, costituiscono<br />
soprattutto un incubatoio per alcuni dei<br />
materiali utilizzati nella stesura del “Tristan<br />
und Isolde” che vedeva la luce negli stessi<br />
anni. In particolare alcune cellule ritmicomotiviche<br />
del terzo e del quinto lied del<br />
breve ciclo saranno poi sviluppate nel duetto<br />
2 febbraio 15-19. Domenica 3<br />
febbraio 9-13. Sabato 9 febbraio<br />
15-19. Sede degli incontri sarà la<br />
Sala “Dalmazio Pilati” della Biblioteca<br />
pubblica “Romualdo Sassi”.<br />
Il laboratorio intende offrire ai<br />
partecipanti strumenti tecnici, idee<br />
e soprattutto stimoli per acquistare<br />
consapevolezza e scoprire il proprio<br />
stile di lettura attraverso esercizi<br />
pratici. Docente del corso sarà l’attore<br />
Alfonso Cuccurullo, formatore<br />
e narratore nell’ambito del progetto<br />
nazionale Nati per leggere.<br />
Il termine ultimo per la presenta-<br />
In alto e a lato la cover del romanzo<br />
di Nora De Giacomo e gli articoli<br />
usciti sulle testate di Mantova e Trieste<br />
d’amore che occupa gran parte del secondo<br />
atto. Sono comunque anche rinvenibili, nei<br />
cinque brani, spunti melodico-intervallari che<br />
caratterizzeranno la successiva produzione<br />
di Hugo Wolf, compositore quasi esclusivamente<br />
liederista e sostenitore, nell’agone<br />
musicologico della seconda metà dell’Ottocento,<br />
della causa wagneriana. Ben altro<br />
ruolo, invece, rivestì per la notorietà postuma<br />
di Schubert la sua Nona Sinfonia, detta “La<br />
Grande”. All’epoca della composizione essa<br />
venne di fatto ri utata, sia per le caratteristiche<br />
stilistiche che per le dif coltà tecniche,<br />
ritenute pressoché insormontabili per gli<br />
standard esecutivi contemporanei. Fu grazie<br />
all’iniziativa di Mendelssohn che nel 1839,<br />
dodici anni dopo la morte di Schubert, la<br />
Sinfonia ebbe la <strong>prima</strong> esecuzione assoluta<br />
presso la Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione<br />
dello stesso Mendelssohn.<br />
Ulteriore consacrazione avvenne poi con la<br />
successiva recensione di Robert Schumann<br />
che, nell’ambito di un’accorata esaltazione,<br />
coniò l’espressione “celestiale lunghezza”<br />
per nobilitare l’estensione e le dimensioni<br />
formali della Sinfonia.<br />
I quattro movimenti sono tutti connotati da<br />
reiterazioni di sequenze tematiche elementari<br />
nella struttura ma utili ad uno sviluppo<br />
complessivo di grande respiro ed invenzione<br />
con il quale Schubert afferma pienamente la<br />
propria identità sinfonica.<br />
Emilio Procaccini<br />
zione delle domande è il 24 gennaio<br />
2<strong>01</strong>3. Il bando e il modello di<br />
domanda sono disponibili presso la<br />
Biblioteca di Fabriano oppure scaricabili<br />
dal sito www.piazzalta.it. Le<br />
domande devono essere consegnate<br />
presso la Sezione ragazzi della<br />
Biblioteca (referente del progetto<br />
Laura Carnevali) o inviate via fax<br />
al numero 0732.779002. In programma<br />
inoltre per la mattina del 2<br />
febbraio un convegno che illustrerà<br />
nel dettaglio le attività della Biblioteca<br />
di Fabriano legate al progetto<br />
nazionale "Nati per leggere".<br />
24 cultura.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.10
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
>SPORT<br />
In questa immagine d'epoca, alcuni giovani fabrianesi<br />
impegnati in un torneo di scherma<br />
sulla rotonda dei Giardini Pubblici cittadini<br />
Fioretto, spada e sciabola!<br />
Al "Vivarelli" di Fabriano un altro sport rispolverato dal passato<br />
di MARCO ANTONINI<br />
vera, la saggia, la<br />
santa disciplina consiste<br />
nell’obbedienza “La<br />
anche quando l’obbedire<br />
dispiace e specialmente quando<br />
rappresenta sacri cio”. Quest’aforisma<br />
dell’epoca, ripreso fedelmente dalla<br />
scritta muraria impressa nella storica<br />
palestra di Scherma dell’Istituto Tecnico<br />
Agrario “G. Vivarelli” di Fabriano, è<br />
il motto del Club Scherma Fabriano<br />
che sta per riportare in città uno sport<br />
antico che in passato è stato molto<br />
praticato nel comprensorio.<br />
Ad illustrarci il progetto sperimentale,<br />
un gruppo di appassionati ed esperti<br />
che vogliono mettere in evidenza il<br />
ne societario, ovvero la promozione<br />
e la diffusione di una fra le più antiche<br />
e affascinanti discipline olimpiche: la<br />
scherma.<br />
“L’obiettivo principale e più ambizioso<br />
che si pre gge, risiede nella formazione<br />
del giovane atleta. In un clima altamente<br />
positivo e attraverso il movimento, ponendo<br />
tutta l’attenzione al ruolo che lo<br />
sport esercita nel condurre corretti stili<br />
di vita, si può educare al valore sociale<br />
dello sport”.<br />
Esso è basato sull’etica, sul rispetto<br />
delle regole e dell’avversario, contribuendo<br />
fattivamente all’educazione,<br />
alla convivenza democratica, all’abitudine<br />
e al confronto leale.<br />
“Non abbiamo tradizione schermistica<br />
– spiega Floriano Rossolini - quindi,<br />
con molta umiltà, ci avvaliamo dell’alta<br />
maestria tecnica del Club Scherma<br />
Jesi, che sicuramente non ha bisogno<br />
di presentazione”. La scherma è uno<br />
sport di combattimento individuale<br />
che implica, da parte dell’atleta, una<br />
preparazione strategica molto oculata,<br />
che detta in maniera ne gli assalti<br />
e le difese, nel quale due avversari<br />
si fronteggiano utilizzando un’arma:<br />
oretto, spada, sciabola. E’ uno sport<br />
con origini antichissime ed è presente ai<br />
Giochi Olimpici già da Atene 1896. Le<br />
regole e le tecniche alla base di questa<br />
disciplina dipendono direttamente dalla<br />
storica arte di maneggiare la spada in<br />
combattimento e in duello.<br />
“Oggi la scherma è uno sport altamente<br />
educativo – aggiungono dal Club Scherma<br />
Fabriano - E’ fondato su alti valori<br />
sportivi e la variabilità delle situazioni<br />
durante gli incontri stimola lo sviluppo<br />
delle capacità psico siche e percettive.<br />
Lo scopo è quello di avvicinare i bambini<br />
alla scherma, vivendo l’esperienza in<br />
forma ludica, attraverso il gioco. Si conquista,<br />
così, la possibilità di rendere più<br />
vivo ed armonico lo sviluppo integrale<br />
della persona, contribuendo contemporaneamente,<br />
attraverso il gioco-sport,<br />
all’acquisizione di capacità decisionali<br />
CALCIO a 5 Il punto della settimana<br />
Nuova Lif e Virtus fanno pari<br />
Le due squadre fabrianesi si dividono la posta nel derby<br />
SERIE C1 – E’ iniziato male il 2<strong>01</strong>3<br />
per il Real Fabriano di mister Francesco<br />
Rinaldi, scon tto a Torre San<br />
Patrizio dalla Torrese per 9-4. Il match<br />
è stato in equilibrio no all’intervallo,<br />
poi i padroni di casa hanno messo la<br />
freccia. Per il Real sono andati a segno<br />
Angeloni (2), Bartolini e Morelli. Formazione:<br />
Cesaroni, Angeloni, Baldoni,<br />
Salari, Pesce, Bartolini, Angelelli, Di<br />
Ronza, Mearelli, Morelli. Venerdì 18<br />
gennaio si torna a giocare in casa contro<br />
il Castelbellino (Palestra Fermi, ore 21).<br />
Classi ca: Tenax 37; Ascoli 36; Fano<br />
34; Corinaldo e Urbino 33; Castelbellino<br />
29; Real Fabriano 28; Sant’Angelo<br />
27; Fermo 24; San Crispino e Torrese<br />
20; Pianaccio, Bocastrum e Montegranaro<br />
15; Pietralacroce 12; Tre Colli 7.<br />
SERIE C2 – E’ terminato 2-2 il derby<br />
cittadino tra Nuova Lif Fabriano e<br />
Virtus Fabriano. I padroni di casa sono<br />
andati in rete con Pallotta e Romani, gli<br />
ospiti con Falcioni e Boncristiano. La<br />
formazione della Nuova Lif: Caporali,<br />
Pellicciari, Bertini, Ruggeri, Gentili,<br />
Cennini, Marzoli, Zamponi, Pallotta,<br />
Romani, Cennini, Lombardi. La formazione<br />
della Virtus: Pierantonietti,<br />
Stroppa William e Samuele, Leporoni,<br />
Armenise, Falcioni, Boncristiano,<br />
Altarocca, Spilli, Calussi. Giornata<br />
amara per il Cerreto di mister Kristian<br />
Giordani, sconfitto a domicilio dal<br />
Recanati per 1-3. Un gol di Innocenzi<br />
aveva regalato la parità ai cerretesi<br />
<strong>prima</strong> dell’intervallo, ma nella ripresa<br />
gli ospiti hanno rifatto loro l’incontro.<br />
La formazione del Cerreto: Balducci,<br />
Sampaolo, Orlando, Innocenzi, Trottini,<br />
Centocanti, Montuschi, Albini,<br />
Gubinelli, Orpello. Nel prossimo turno,<br />
venerdì 18 gennaio la Nuova Lif va in<br />
trasferta a Macerata contro la capolista<br />
Cus mentre il Cerreto viaggia alla volta<br />
di Filottrano per affrontare l’Imbrecciata,<br />
sabato 19 gennaio invece la Virtus<br />
gioca in casa contro il fanalino di coda<br />
San Severino (PalaGuerrieri, ore 15).<br />
Classi ca: Cus Macerata 46; Nuova<br />
Ottrano 38; Osimo 36; Futsal Macerata<br />
33; Montelupone 30; Virtus Fabriano<br />
e Recanati 28; Campocavallo 27; Gagliole<br />
26; Grottaccia 24; Castrum Lauri<br />
20; Cerreto 19; Nuova Lif Fabriano 9;<br />
Potentina 8; San Severino 3.<br />
JUNIORES - Il Real Fabriano di<br />
mister Caporali ha perso 4-0 sul campo<br />
della capolista Alma Juventus Fano. Sabato<br />
19 gennaio match casalingo contro<br />
il Falconara (palestra Fermi, ore 16.30).<br />
SERIE D FEMMINILE – Scon tta<br />
pesante per la Virtus Fabriano su campo<br />
del Gabicce Gradara: 6-2. Il match<br />
era già compromesso all’intervallo (5-0<br />
per le avversarie). Nella ripresa due<br />
reti di Gatti hanno reso meno pesante<br />
il passivo. La formazione fabrianese:<br />
Crocetti, Farneti, Marani, Monticelli,<br />
Ghel , Boccadoro, Notari, Bianchi,<br />
Gatti, Morichelli; all. Altarocca. Venerdì<br />
18 gennaio la Virtus torna a giocare<br />
in casa contro l’Alma Juventus Fano<br />
(PalaGuerrieri, ore 21.30). Classi ca:<br />
Gabicce Gradara 24; Flaminia 21;<br />
Marzocca 12; San Costanzo e Virtus<br />
Fabriano 6; Jesina 3.<br />
Ferruccio Cocco<br />
E' nato il Club Scherma Fabriano,<br />
attività al via presso la palestra<br />
dell'Istituto Agrario<br />
SCHERMA La rinascita<br />
soggettive e di abilità speci che come<br />
la manualità, la scelta dei tempi, la<br />
discriminazione spazio-temporale.<br />
Nell’attività concreta, insieme agli altri<br />
bambini, scatta poi il meccanismo del<br />
confronto, dell’osservazione e dell’imitazione<br />
dei diversi comportamenti.<br />
La scherma rafforza i ragazzi. E’ uno<br />
sport strategico, che porta ad acquisire<br />
grinta e determinazione, caratteristiche<br />
fondamentali per il raggiungimento di<br />
qualsiasi traguardo e obiettivo. Non<br />
solo nello sport, ma anche a scuola e<br />
nella vita. Il bambino è sempre protagonista:<br />
gli verranno proposte situazioni<br />
che lasciano ad ognuno la possibilità<br />
di trovare le soluzioni più idonee per<br />
raggiungere l’obiettivo pre ssato, stimolando<br />
l’osservazione attraverso un<br />
movimento di esplorazione”.<br />
“Dopo una lunga sosta – commenta lo<br />
storico fabrianese Federico Uncini - si<br />
vuole riaprire una palestra per l’at-<br />
25<br />
tività di scherma sportiva a Fabriano.<br />
Questo sport non risolverà i molteplici<br />
problemi causati dalla crisi economica<br />
e sociale, ma aiuterà molti giovani a<br />
ritrovare quei valori che il tempo ha<br />
fatto dimenticare ma sempre validi per<br />
nuove iniziative ed occasioni sportive.<br />
Con questo progetto si vuole tentare di<br />
riportare la città di Fabriano alla ribalta<br />
con una disciplina persa da tempo<br />
e, visti i grandi risultati sportivi dei<br />
nostri vicini di Jesi, ottenuti nei tempi<br />
recenti e alle Olimpiadi di Londra, si<br />
cercherà di riaccendere uno sport in<br />
cui un tempo i nostri atleti erano ad un<br />
livello eccellente”.<br />
Sono aperte le iscrizioni. Le lezioni si<br />
svolgeranno presso l’Istituto Tecnico<br />
Agrario “G. Vivarelli” di Fabriano,<br />
palestrina storica per la scherma nel<br />
fabrianese.<br />
Per informazioni ed iscrizioni: 0732<br />
880066/333, 8980902 (orario uf cio).<br />
RUGBY Trofeo del Cattìo<br />
E' buona la <strong>prima</strong>!<br />
Fabriano supera il Gualdo e Nocera<br />
Sfruttando gli ultimi giorni della sosta<br />
natalizia del campionato, si è tenuto<br />
il “Trofeo del Cattìo” tra il Fabriano<br />
Rugby ed il Gualdo e Nocera Rugby.<br />
Il trofeo prende il nome dal Passo Cattìo,<br />
valico montano che unisce i comuni<br />
di Fabriano e Gualdo, tra Valsorda e<br />
Serradica. Si tratta di una s da nata nel<br />
2<strong>01</strong>1 che fa scontrare le due formazioni<br />
nell’arco di due partite svincolate dai rispettivi<br />
campionati. Il "quindici" fabrianese<br />
si è imposto domenica scorsa nella<br />
<strong>prima</strong> partita, regolando in trasferta il<br />
Gualdo e Nocera per 0-10. Una partita<br />
dura nonostante il clima amichevole ed<br />
un campo ai limiti della praticabilità. Le<br />
due mete (una per tempo e non trasformate<br />
da Florentin Pirliteanu a causa del<br />
campo ridotto ad un pantano, vedi foto)<br />
sono state marcate da Germano Ragni<br />
e Roberto Santini.<br />
Una buona partita da parte di entrambe<br />
le formazioni, dimostrazione evidente<br />
della crescita del movimento a livello<br />
regionale e nazionale.Domenica<br />
20 gennaio il<br />
quindici di Sciamanna<br />
e Lombardi<br />
riprenderà<br />
regolarmente il<br />
proprio campionato<br />
di Serie C<br />
Marche, affrontando<br />
a Senigallia<br />
il Sena Rugby.<br />
Saverio<br />
Spadavecchia<br />
25 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.08
26 >SPORT<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
CALCIO Eccellenza<br />
Matelica, che tonfo!<br />
Il ko con l'Urbania costa la panchina a Spuri Forotti<br />
di SARA SANTACCHI<br />
Il "patatrac" interno contro l'ultima<br />
della classe è costato la panchina<br />
a mister Nicola Spuri Forotti. La<br />
società del Matelica, dopo un’attenta<br />
ri essione ha, infatti, preso molto a<br />
malincuore questa decisione nei confronti<br />
del tecnico. Una scelta tuttavia<br />
dovuta per dare una scossa all’ambiente<br />
e alla squadra.<br />
“Sicuramente non sono contento di ciò<br />
– è il primo commento del presidente<br />
Mauro Canil – e, anzi, non escludo<br />
che ci possano essere altri tipi di collaborazione<br />
con Nicola Spuri Forotti<br />
che, comunque, ringrazio per tutto ciò<br />
che ha fatto no a questo momento.<br />
Purtroppo, però, ci voleva una scossa<br />
forte – continua il presidente – e i<br />
ragazzi sapranno sicuramente fare il<br />
loro dovere”. A sostituirlo sarà Fabio<br />
Carucci, classe ’74, che gli era già<br />
stato af ancato a inizio stagione come<br />
allenatore in seconda. Un giovane di<br />
Matelica, lo scorso anno sulla panchina<br />
della Juniores, su cui la società crede<br />
molto e in cui ha riposto molta ducia.<br />
Una scelta, quella di Carucci, che anticipa<br />
di qualche mese l’intenzione di<br />
un progetto proiettato verso il futuro.<br />
Fatale a Spuri Forotti, dicevamo, è stata<br />
la <strong>prima</strong> s da casalinga del girone di<br />
ritorno in cui l'Urbania si è imposra per<br />
3-4 contro il Matelica. In una partita<br />
CALCIO Promozione<br />
Fortitudo ancora più giù<br />
Ma stavolta avrebbe meritato il pareggio...<br />
PIANDIMELETO 1<br />
FORTITUDO FABRIANO 0<br />
PIANDIMELETO - Spinaci; Fabbri, Nardini<br />
(45’ st Poggiaspalla), Ticchi, Dionigi;<br />
Amantini, Arcangeli, Giacomucci, Sacchi<br />
(37’ st Serafi ni); Gorgolini, Monaldi. All.<br />
Gianangeli<br />
FORTITUDO FABRIANO - Callimaci;<br />
Ruggeri, Ippolito, Cavalli, Bernardi;<br />
Porcarelli, (38’ st Fiori), Biocco, Alessandrini,<br />
Moretti (5’ st Mariani); Piccolini,<br />
Socci (1’ st Vincioni). All. Mariangeli.<br />
RETE - 35’ st MonaldI<br />
Non basta una buona Fortitudo Fabriano<br />
per uscire indenne da un campo<br />
ostico come quello di Piandimeleto.<br />
La squadra di Mariangeli era riuscita<br />
a conquistare due punticini negli ultimi<br />
due incontri mostrando segni di<br />
risveglio e, soprattutto, tanta voglia<br />
di emergere da una situazione molto<br />
incresciosa. La Fortitudo, fanalino di<br />
coda del campionato di Promozione,<br />
sicuramente per quello che ha fatto vedere<br />
no a questo punto, non merita la<br />
posizione che occupa, ma per ritornare<br />
in auge bisogna incominciare a vincere,<br />
anche perché ormai è iniziato il girone<br />
di ritorno e non si può più commettere<br />
errori. Nella trasferta di Piandimeleto,<br />
la squadra allenata da Mariangeli è<br />
Il nuovo allenatore Fabio Carucci<br />
in cui è impossibile non pensare che<br />
alcune decisioni della terna arbitrale<br />
abbiano cambiato volto al match, sono<br />
gli ospiti a sbloccare il risultato al 7’<br />
con Pagliardini. Il Matelica non sta a<br />
guardare e al 22’ ristabilisce la parità<br />
con un la rete di Lazzoni dal limite<br />
dell’area. I padroni di casa continuano<br />
a pressare l’avversario e al 33’ Colella<br />
verticalizza per Api che, in area, è atterrato<br />
da Patarchi che fa guadagnare<br />
al Matelica il calcio di rigore, mentre<br />
per sé è rosso diretto. Sul dischetto si<br />
presenta Api che non sbaglia e ribalta<br />
il risultato insaccando la rete del 2-1.<br />
Gli ospiti, però, reagiscono immediatamente<br />
e, in contropiede, al 34’<br />
Pagliardini taglia la difesa servendo<br />
Mounssif che sul secondo palo segna<br />
il 2-2. C’è ancora qualche minuto per<br />
la ne della <strong>prima</strong> frazione di gioco e,<br />
rimasta in dieci dopo il 30° per l’espulsione<br />
per doppia ammonizione<br />
del bomber Piccolini, ma, nonostante<br />
l’inferiorità numerica, ha cercato di<br />
limitare i danni barricandosi in difesa<br />
per poi ripartire in contropiede. I locali<br />
hanno approfittato della superiorità<br />
numerica per realizzare, nella ripresa,<br />
il gol vittoria con l’ottimo Monaldi<br />
su assist di Sacchi. Un’altra scon tta<br />
di misura, la decima su diciannove<br />
gare. Il tempo per recuperare ce ne è a<br />
suf cienza, ma bisogna cercare di non<br />
lasciare niente di intentato per raggiungere<br />
la salvezza in questo campionato.<br />
Due retrocessioni di seguito potrebbero<br />
essere letali per il calcio fabrianese, da<br />
un po’ di tempo caduto in disgrazia<br />
per troppe scelte sbagliate negli anni<br />
passati che hanno fatto sprofondare<br />
questo sport all’inferno. Per ritornare in<br />
paradiso è opportuno limitare i danni e,<br />
soprattutto, non scendere di categoria.<br />
Per far sì che questo non accada, in tempi<br />
brevi, bisognerà ritemprare lo spirito<br />
e il morale di questi baldi giovani che<br />
dovranno mettercela tutta per riportare<br />
il sorriso nella città della carta, una volta<br />
orente di grande calcio, ma ormai da<br />
molto tempo triste e senza risultati importanti<br />
in questa disciplina. Prossimo<br />
impegno domenica di fronte al pubblico<br />
amico contro la Passatempese, che in<br />
classi ca è al quintultimo posto con<br />
venti punti n qui conquistati.<br />
Angelo Campioni<br />
La formazione<br />
della Fortitudo<br />
Fabriano<br />
militante<br />
in Promozione<br />
attualmente<br />
ultima:<br />
nonostante<br />
l'impegno,<br />
quest'anno<br />
sembra andare<br />
tutto storto ai<br />
colori rossoblù<br />
MATELICA 3<br />
URBANIA 4<br />
MATELICA - Spitoni, Boria, Severini,<br />
Lazzoni, D’Addazio (79’Jachetta),<br />
Ercoli, Piciotti, Colella, Api, Trudo (62’<br />
Zepponi), Staffolani (55’ Rocchegiani).<br />
All. Spuri Forotti<br />
URBANIA - Celato, Renghi, Righi, Carpineti,<br />
Fraternali A., Patarchi, Pagliardini,<br />
Ricci, Mounssif (85’ Fraternali L.), Braccioni,<br />
Rossi N. All. Ceccarini<br />
RETI - 7’ Pagliardini, 22’ Lazzoni, 33’ Api,<br />
36’ Mounssif, 41’ Ercoli, 61’Braccioni,<br />
72' Pagliardini<br />
sullo sviluppo di un calcio d’angolo<br />
battuto da Severini, Ercoli in area, di<br />
testa, mette la rma sul 3-2. Proprio sul<br />
nale, a gioco fermo, Severini prende<br />
una pallonata in testa da Mounssif, nel<br />
tentativo di rimettere la palla al centro.<br />
Il guardalinee richiama, quindi, l’arbitro<br />
per una segnalazione al termine della<br />
quale il direttore di gara decide per<br />
l’espulsione dello stesso Severini per<br />
reazione. Si chiudono, dunque, i primi<br />
45 minuti con entrambe le squadre con<br />
un uomo in meno. Nella ripresa al 61’<br />
Pagliardini prova ad andare in avanti,<br />
ma, in area, è atterrato dall’intervento<br />
di Spitoni. Rosso diretto anche per lui<br />
e rigore per l’Urbania. Dal dischetto è<br />
CALCIO Prima e Seconda Categoria<br />
Fabriano Cerreto cresce<br />
Con un gol di Piaggesi l'Arcevia al tappeto<br />
La Mantia del Fabriano Cerreto<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Il derby di zona tra il Fabriano Cerreto<br />
e l’Arcevia Cabernardi termina con il<br />
risultato di 1-0 in favore dei padroni che<br />
sbloccano il risultato al 78’ con Piaggesi<br />
abile a sfruttare l’assist di Baiocco e a<br />
superare il portiere con un diagonale. La<br />
formazione del Fabriano Cerreto: Frasconi,<br />
Orlando, Di Luca, Agostinelli, La<br />
Mantia, Lorenzetti, Mancini, Balducci<br />
(48’ Baiocco), Fede (88’ Arcangeli),<br />
Piaggesi (87’ Burzichelli), Aquilanti;<br />
all. Azzeri. La formazione dell’Arcevia<br />
Cabernardi: Giommetti, Fenucci, Galli,<br />
Tisba, Sagrati, Ciniello, Baldarelli, Pellegrini,<br />
Mizdrak, Sgreggia, Montalbini<br />
(90’ Gagliardi); all. Mariani. Scon tta<br />
in trasferta per il Sassoferrato Genga<br />
che contro il Cupramontana perde per<br />
2-0. La squadra di casa passa in vantaggio<br />
al 37’ grazie ad un tiro da fuori<br />
area di Mazzarini e raddoppia al 71’<br />
con Cimarelli che supera l’estremo difensore<br />
avversario con un colpo di testa<br />
su cross di Bediago. La formazione del<br />
Sassoferrato Genga: Ricci, Altarocca,<br />
Granci (23’ Conigli), Bruffa, Carletti,<br />
Tinti, Zucca (46’ Ezzine), Fioranelli,<br />
Piermattei, Pavoni, Roscini (78’ Sebastianelli);<br />
all. Luchetti. Prossimo turno<br />
(tra parentesi il risultato dell’andata):<br />
Nicola Spuri Forotti, esonerato<br />
Braccioni a insaccare il 3-3 alle spalle<br />
del neoentrato Zepponi. Piove sul bagnato<br />
per il Matelica, che rimasto in<br />
nove, subisce la rete del de nitivo 3-4<br />
al 72’ a opera di Pagliardini dal limite<br />
dell’area. Prima scon tta casalinga,<br />
dunque, per la compagine di mister<br />
Spuri Forotti, che non trattiene un certo<br />
rammarico per qualche decisione della<br />
terna arbitrale che ha completamente<br />
stravolto il match. “Dobbiamo comunque<br />
mantenere la calma – afferma<br />
l’allenatore – e continuare sulla nostra<br />
strada pensando partita per partita. È<br />
imporante riassettarci subito e ripartire<br />
prestando ancora più attenzione e<br />
tenendo sempre alta la concentrazione”.<br />
Il prossimo turno vedrà, infatti, il Matelica<br />
impegnato nella trasferta - non<br />
semplice - contro l’Atletico River<br />
Urbinelli.<br />
Ostra Vetere-Fabriano Cerreto (1-1),<br />
Sassoferrato Genga-Monserra (1-5),<br />
Arcevia Cabernardi-Osimana (0-1).<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
La Fabiani Matelica vince in casa<br />
contro l’Ankon Dorica per 4-0 e raggiunge<br />
al sesto posto in classi ca lo<br />
Staffolo a quota 26 punti. Ad aprire le<br />
marcature ci pensa Magnatti al 47’ che<br />
manda le squadre al riposo sul risultato<br />
di 1-0. Nella ripresa la Fabiani dilaga.<br />
La rete del raddoppio arriva al 76’ con<br />
Buldorini mentre il terzo e il quarto<br />
gol arrivano rispettivamente all’ 84’ e<br />
89’ con Vrioni che mette a segno una<br />
doppietta. La formazione della Fabiani<br />
Matelica: Dalipi, Milchiorri, Mariotti,<br />
Erasti, Mosconi, Bartilotta, Adili,<br />
Parcaroli (74’ Ilari), Buldorini (78’<br />
Shuaipi), Dolce Magnatti (80’ Vrioni);<br />
all. Rustichelli. Non va oltre il pari<br />
l’Albacina. Contro la Labor nisce 2-2.<br />
Neroverdi in vantaggio al 20’ grazie a<br />
Battistoni, abile a depositare in rete una<br />
palla respinta dalla traversa su tiro di<br />
Scipioni. Nel secondo tempo i padroni<br />
di casa riescono <strong>prima</strong> a trovare il pareggio<br />
al 60’ grazie ad un pallonetto di<br />
Lombardi e poi a passare in vantaggio<br />
al 70’ con Ruzzo che deposita in rete<br />
una respinta corta di Latini. Il gol del<br />
de nitivo 2-2 arriva all’85’ e porta<br />
la rma di Sentinelli. La formazione<br />
dell’Albacina: Latini, Sagramola,<br />
Censi, Battistoni, Zampetti, Stazi,<br />
Scipioni, Sentinelli, Pallotta, Mosconi,<br />
Mezzanotte; all. Perulli. Pareggia anche<br />
l’Argignano che torna a casa dalla trasferta<br />
contro il Borghetto con il risultato<br />
di 0-0. La formazione dell’Argignano:<br />
Pecci, Allko, Animobono, Mecella (32’<br />
Giannini), Arcangeli, Blasi, Jonuzi (81’<br />
Cofani), Lucernoni, Lattanzi, Cervigni<br />
(75’ Giorgino), Martellucci; all. Carsetti.<br />
Prossimo turno (tra parentesi il<br />
risultato dell’andata): Albacina-Ediartis<br />
(3-3), Spes Jesi-Fabiani Matelica (2-2),<br />
Argignano-Labor (1-5).<br />
Luca Antonio Somma<br />
CALCIO Il caso<br />
Razzismo:<br />
insultato<br />
Ezzine<br />
Proprio a pochi giorni di distanza dal<br />
caso di razzismo che ha visto come<br />
vittima Boateng, giocatore di calcio del<br />
Milan, uno spiacevole episodio ha riguardato<br />
anche il giocatore tunisino del<br />
Sassoferrato Genga, Iskander Ezzine.<br />
Il fatto è avvenuto due settimane fa,<br />
durante la partita tra Sassoferrato Genga<br />
ed Osimana (vinta dai sentinati per 2-0).<br />
Ebbene, ad un certo punto il giocatore<br />
osimano Niko Colletta si è rivolto al<br />
giocatore sassoferratese<br />
con la brutta<br />
frase “negro<br />
di …..”, dove<br />
i puntini lasciano<br />
intuire<br />
il prosieguo<br />
dell’insulto.<br />
L’arbitro ha<br />
sentito tutto,<br />
espellendo<br />
Colletta, al<br />
quale sono<br />
state comminate<br />
cinque giornate di squali ca.<br />
Dalla società Osimana sono arrivate le<br />
scuse per questo spiacevole episodio,<br />
che – ci auguriamo – non venga più<br />
ripetuto sui campi sportivi.<br />
Iskander Ezzine, il giocatore<br />
del Sassoferrato Genga vittima<br />
del caso di razzismo<br />
classifi che<br />
ECCELLENZA<br />
Matelica 41; Biagio Nazzaro<br />
36; Montegranaro<br />
31; Forsempronese e<br />
Fermana 29; River Urbinelli 28; Pagliare<br />
24; Tolentino e Grottammare 23; Monturanese<br />
20; Vigor Senigallia e Corridonia<br />
19; Cagliese 16; Urbania 12; Elpidiense<br />
Cascinare 11; Cingolana 9.<br />
PROMOZIONE<br />
Castelfi dardo e Vismara 36; Atletico<br />
Alma 33; Marotta e Gallo Colbordolo<br />
31; Valfoglia e San Marcello 30; Piandimeleto<br />
e Belvederese 26; Castelfrettese<br />
25; Real Metauro 24; Apiro 23; Vadese<br />
21; Passatempese 20; Real Montecchio<br />
18; Falconarese e Offagna 17; Fortitudo<br />
Fabriano 13.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Marina 43; Dorica Torrette 37; Barbara<br />
29; Camerano 28; Monserra e Osimana<br />
26; Arcevia Cabernardi e Cupramontana<br />
24; San Biagio e Filottrano 22; Real<br />
Cameranese 19; Sassoferrato Genga<br />
17; Fabriano Cerreto 16; Filottranese e<br />
Le Torri Castelplanio 14; Ostra Vetere 13.<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Vallesina 36; Agugliano Polverigi 29;<br />
Ediartis Cingulum, Albacina e Monsano<br />
27; Fabiani Matelica e Staffolo 26; Borgo<br />
Minonna 23; Sampaolese 22; Ankon<br />
Dorica 21; Spes Jesi 20; Leonessa<br />
Montoro 19; Argignano 16; Borghetto<br />
15; Labor 14; Castelbellino 11.<br />
TERZA CATEGORIA girone D<br />
Victoria Strada 33; Castelferretti 27;<br />
Aurora Jesi 22; Pianello e Rosora Angeli<br />
21; Morro d'Alba e Poggio San Marcello<br />
19; Palombina 18; Maiolati e Cameratese<br />
17; Chiaravalle 13; Serradica e Real<br />
Borgo 10; Atletico 2008 e Serrana 8.<br />
TERZA CATEGORIA girone F<br />
Esanatoglia 34; Juve Club 29; Sefro<br />
28; Abbadiense 26; Pievebovigliana<br />
23; Castelraimondo 22; Visso 20;<br />
Pioraco, San Severino e Palombese<br />
15; Matelica2<strong>01</strong>2 14; Nova Camers<br />
12; Sforzacosta 6; Collevario 1.<br />
26 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.06
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >SPORT<<br />
27<br />
BASKET Divisione Nazionale C<br />
Sul fi lo di lana<br />
la Spes Fabriano<br />
si deve arrendere<br />
di LUCA CIAPPELLONI<br />
S ora il successo casalingo<br />
la Spes Fabriano, che si<br />
arrende solo all’ultimo<br />
tiro al Bertinoro (65-68). E’ stata<br />
una prestazione determinata da<br />
parte dei biancoblù (privi di Bartolozzi<br />
per una distorsione alla<br />
caviglia), bravi a reagire dopo un<br />
inizio sottotono in cui gli ospiti<br />
sembravano poter condurre una<br />
comoda gara di testa no al 40’.<br />
Bertinoro va subito in vantaggio:<br />
al 20’ è 25-38. Dopo la pausa,<br />
Fabriano infila un micidiale<br />
parziale di 20-2. Il baby Rossi<br />
mette la tripla del sorpasso allo<br />
scadere di frazione e manda i<br />
suoi all’ultima pausa in vantaggio<br />
(52-50 al 30’). Novatti<br />
e Azzaro hanno ancora birra in<br />
corpo per tenere il comando del<br />
match (57-54 al 35’). Torna però<br />
sulla scena il Bertinoro (59-64).<br />
Novatti riporta i suoi a -3 e Fabriano<br />
recupera anche l’ultimo<br />
pallone, quello del possibile<br />
pareggio, che va proprio nelle<br />
mani di Novatti il cui tiro allo<br />
scadere, in precarie condizioni<br />
di equilibrio, trova solo il primo<br />
ferro. La Spes tornerà sul parquet<br />
del PalaGuerrieri domenica<br />
20 gennaio (ore 18) contro la<br />
BMR Reggio Emilia.<br />
GIOVANILI BASKET<br />
SCHOOL FABRIANO<br />
L’Under 19 d’Elite ha superato<br />
il Bramante Pesaro 69-63<br />
(Puggioni ne, Rossi 25, Pinzon<br />
13, Pierpaoli 4, Pasquini 2, Mosciatti<br />
G., Cerini 13, Bartolozzi<br />
SPES FABRIANO 65<br />
BERTINORO 68<br />
SPES FABRIANO – Rossi E. 7,<br />
Azzaro 11, Cerini, Livera A. 13,<br />
Spadini 2, Livera O. ne, Piermartiri<br />
2, Pinzon 2, Bartolozzi ne,<br />
Novatti 28. All. Cecchini<br />
BERTINORO – Montaguti, Solfrizzi<br />
9, Dal Seno, Piani 8, Manucci<br />
18, Merenda 9, Mambelli<br />
ne, Fabiani 16, Ravaioli 8, Chezzi.<br />
All. Serra<br />
ne, Piermartiri 8, Loretelli ne,<br />
Spadini 4, Berionni; all. Cerini).<br />
L’Under 17 d’Eccellenza ha battuto<br />
l’Aurora Jesi 65-59 (Braccini<br />
ne, Soldano, Ferretti 8,<br />
Nicolini, Loretelli J., Guerra<br />
19, Radichetti 8, Monacelli L.<br />
16, Di Fusco 9, Ciancamerla,<br />
Carsetti 2, Uf zialetti 3; all.<br />
Cecchini). L’Under 15 d’Eccellenza<br />
ha perso con l’Olimpia<br />
Pesaro 69-61 (Beltrami 2, Pellegrini,<br />
Patrizi 4, Giuseppetti 6,<br />
Monacelli 17, Ballelli, Tozzi 3,<br />
Crivellaro, Cesauri 10, Zampetti<br />
9, Vitali 4, Donnini 6; all. Cutugno).<br />
L’Under 14 d’Elite ha<br />
perso a Senigallia 83-38 (Pinto<br />
2, Fanesi 10, Zannelli, Gnecchi<br />
6, Berionni 8, Patassi 2, Romagnoli,<br />
Carsetti 8, Gashi, Guerra<br />
2, Lupacchini; all. Staffaroni).<br />
L’Under 13 Regionale ha vinto<br />
a Sassoferrato 52-57 (Pepe, Farroni<br />
9, Bartoloni 8, Uf zialetti<br />
7, Marani, Treddenti 21, Rossi<br />
A., Battistoni 5, Giusti 5, Rossi<br />
M., Gatti 2; all. Jachetta).<br />
VOLLEY Serie B2 femminile<br />
Fabriano in diffi coltà:<br />
schiacciata a Moie<br />
EDILCECCACCI MOIE 3<br />
PALLAVOLO FABRIANO 0<br />
EDILCECCACCI MOIE - Campanile,<br />
Ceccacci, Cerioni, Cesaroni, Ferracci,<br />
Marcelloni, Fabbretti, Maurizi, Pieri,<br />
Ribichini, Spinsanti, Mercanti (L1),<br />
Borgiani (L2). All. Campanelli<br />
PALLAVOLO FABRIANO - Cacciamani,<br />
Capomagi, Cerini, Ciccolini, Lametti,<br />
Mancini Palamoni, Palazzi, Pellicciari,<br />
Santoni, Sonaglia, Vincenzi, Mazzoni<br />
(L). All. Rossini<br />
PARZIALI - 26-24, 25-8, 25-14<br />
CLASSIFICA - Pagliare 31, Moie e Ternana<br />
28, Recanati 24, Fabriano e Gabicce<br />
23, Perugia 18, Rieti 16, Marsciano e<br />
Jesi 15, Macerata 13, Montecchio 12,<br />
Roma 6, Amandola 0.<br />
Che non fosse il più roseo dei momenti<br />
non era certo un segreto, ma è dif cile<br />
trovare ragioni plausibili per spiegare<br />
cosa sia successo a Moie sabato scorso.<br />
La Pallavolo Fabriano è caduta 3-0<br />
sul terreno dell’Edilceccacci. I parziali<br />
offrono un’istantanea impietosa di<br />
un’autentica disfatta: le cartaie hanno<br />
lottato nella <strong>prima</strong> frazione cedendo<br />
solo nel nale, ma nei successivi due<br />
set hanno messo insieme le miseria di<br />
22 punti, incapaci di rispondere alle<br />
bordate del sestetto di Campanelli che<br />
metteva palloni a terra da ogni dove. Il<br />
progetto di coach Por rio Rossini era<br />
provare a vincerla al servizio. Ma la<br />
peggior ricezione<br />
fabrianese<br />
che si ricordi<br />
nell’epoca recente<br />
ha mandato<br />
in fumo<br />
ogni piano. Fabriano,superata<br />
da Recanati,<br />
è scivolata in<br />
quinta posizione,<br />
a 5 punti dal<br />
terzo posto ed<br />
appaiata a Gabicce.<br />
La quarta<br />
sconfitta stagionale, stavolta, lascia<br />
dietro di sé scorie pesanti.<br />
Disastro. La scon tta di Moie, per<br />
come si è palesata, è un brutto colpo<br />
per le ambizioni di Sonaglia (foto) e<br />
compagne. Che l’attesa e la pressione<br />
per un derby già da molti etichettato<br />
come decisivo abbiano giocato un<br />
brutto scherzo? Possibile. Ma non si<br />
spiegherebbe il buon primo set delle<br />
cartaie, piegate solo 26-24 al termine di<br />
una frazione che lasciava presagire ben<br />
altra battaglia. Moie, pur priva del faro<br />
De Dominicis, ha fatto quadrato attorno<br />
alla classe di Fabbretti e socie, facendo<br />
perdere la bussola alla ricezione fabrianese<br />
che è letteralmente saltata in aria.<br />
Sabato 19 gennaio (PalaGuerrieri di<br />
Fabriano, ore 21), ultima tornata del<br />
girone d’andata contro l’Helvia Recina<br />
Macerata. Obbligatorio conservare<br />
l’imbattibilità interna per non perdere<br />
il treno.<br />
Lorenzo Carsetti<br />
BASKET Serie C regionale<br />
L'Halley Matelica<br />
sbanca S.Severino<br />
e aspetta Pedaso<br />
L’Halley Matelica affronta il<br />
derby con qualche cerotto di<br />
troppo e la testa, forse, troppo<br />
rivolta al prossimo match con la<br />
capolista Pedaso. Ne appro tta<br />
la formazione settempedana, che<br />
alla consueta determinazione<br />
aggiunge, soprattutto nei primi<br />
due quarti, una precisione “al<br />
laser”. L’Halley invece deve fare<br />
i conti con la giornata nera al tiro<br />
di Quercia e Sorci, vale a dire<br />
delle sue due principali bocche<br />
da fuoco. La partita è punto a<br />
punto n dalla palla a due. Matelica<br />
non parte male, grazie anche<br />
ad un buon Porcarelli, ma la<br />
difesa è annichilita da Graciotti<br />
all’inizio e poi, soprattutto, da<br />
un incontenibile Vissani (che<br />
ha trascorsi giovanili, per ironia<br />
della sorte, proprio a Matelica).<br />
Il primo quarto si chiude 24-<br />
24. Stesso copione anche nel<br />
secondo quarto: all’intervallo<br />
Il play Dimitri Porcarelli<br />
SAN SEVERINO 73<br />
HALLEY MATELICA 82<br />
SAN SEVERINO – Vignati 12,<br />
Ercoli 9, Vissani 23, Rucoli 6,<br />
Barone, Uncini 14, Severini ne,<br />
Graciotti 7, Lupo 2, Cruciani. All.<br />
Formentini<br />
HALLEY MATELICA – Porcarelli<br />
14, Sorci 13, Boni ne, Bracchetti<br />
4, Montanari 2, Gatti 5, Quercia<br />
13, Agabiti Rosei 5, Pecchia 4,<br />
Usberti 22. All. Sonaglia<br />
lungo si va sul 49-47 per San<br />
Severino, ma nel terzo quarto<br />
comincia un’altra musica. Per<br />
i settempedani le percentuali<br />
cominciano a calare, mentre<br />
Matelica martella con (un po’)<br />
più continuità, di nuovo con<br />
Usberti (8 punti sui 17 della sua<br />
squadra nel quarto). Per la svolta<br />
vera, tuttavia, serve arrivare a<br />
metà del quarto periodo, quando<br />
Sonaglia chiama una zona 2-3<br />
che San Severino non riesce<br />
assolutamente ad attaccare.<br />
Coach Formentini tenta la stessa<br />
mossa, ma Usberti, dal vertice<br />
del pitturato, ne appro tta per<br />
smazzare assist. Il tabellone<br />
recita 73-82, ma il capitano<br />
Alessio Sorci dice: “Da salvare<br />
solo i due punti in classi ca”.<br />
E ora c’è la partita più delicata:<br />
sabato 19 gennaio al palasport<br />
matelicese arriva la capolista<br />
Pedaso, che all’andata ebbe<br />
ragione dell'Halley solo negli<br />
ultimi secondi.<br />
Antonio Gentilucci<br />
BASKET Promozione<br />
Brown Sugar e 53rd<br />
verso i quartieri alti<br />
Dopo una lunga sosta per le festività<br />
natalizie, è ripreso anche il campionato<br />
di Promozione. Nel girone anconetano,<br />
giunto alla decima giornata, in bella<br />
evidenza c’è la vittoria esterna dei<br />
Brown Sugar Fabriano a Jesi contro<br />
i Temmates per 49-60. Il tabellino<br />
fabrianese: Mariani 2, Bugionovo 16,<br />
Bongiovanni 10, Mearelli E., Sacco<br />
12, Moscatelli 2, Guerci 2, Ceresani 4,<br />
Mearelli M., Taruschio 12; all. Rapanotti.<br />
I 53rd Fabriano si sono imposti<br />
di misura nel derby con il Cerreto per<br />
47-46 al termine di un incontro molto<br />
tirato. Il tabellino dei 53rd: Costantini<br />
BASKET Serie D<br />
Janus Fabriano<br />
implacabile:<br />
Aquarius svuotato<br />
Anche nel 2<strong>01</strong>3, la Janus Fabriano<br />
prosegue la sua marcia<br />
vincente. I ragazzi di coach<br />
Lupacchini, nel primo match<br />
del nuovo anno solare, si sono<br />
imposti senza problemi sull’Aquarius<br />
Pesaro per 91-63. Si<br />
tratta della quattordicesima<br />
vittoria stagionale su altrettante<br />
partite giocate, numeri che<br />
ovviamente fanno rima con il<br />
primo posto solitario in classi-<br />
ca. Ulteriore notizia positiva<br />
per i fabrianesi, il ritorno sul<br />
parquet di Gabriele Nizi, dopo<br />
tre mesi di “stop”. L’avvio del<br />
match è contraddistinto da un<br />
sostanziale equilibrio nei primi<br />
cinque minuti di gara, dopodiché<br />
la Janus produce il primo<br />
strappo soprattutto grazie alla<br />
vena realizzativa di Paolo Silvi<br />
che in la la retina avversaria con<br />
continuità, sfruttando una buona<br />
circolazione di palla contro la<br />
zona pesarese. Grazie anche al<br />
contributo di Venturi e Sifford,<br />
la <strong>prima</strong> frazione si conclude<br />
con un incoraggiante +13 per<br />
i padroni di casa (29-16). Il<br />
secondo quarto vede salire sugli<br />
scudi il maggior terminale offensivo<br />
pesarese, Alessandrelli,<br />
che trova il canestro con una<br />
certa continuità. La Janus sembra<br />
incontrare qualche dif coltà,<br />
ma ci pensa Bugionovo con<br />
una serie di triple a scardinare<br />
di nuovo la zona dell’Aquarius<br />
(47-35 al 20’). Al ritorno dagli<br />
spogliatoi, la Janus è più grintosa,<br />
così Venturi, ben coadiuvato<br />
da Carnevali e Sifford, aumenta<br />
il divario alla terza sirena (73-<br />
2, Pietrini 2, Fabrianesi 4, Pallotta 9,<br />
Narcisi 2, Carmenati, Mosciatti, Cecchini<br />
9, Rossini 11, Carnevali 9; all.<br />
Gentili. Il tabellino del Cerreto: Sordi 4,<br />
Galantini 3, Spuri Capesciotti 2, Liendo<br />
1, Cecchetelli, Prato, Giorgino 11,<br />
Mosciatti 3, Chiucchi 12, Cimarra 10;<br />
all. D’Innocenzo. In ne, il Lallobasket<br />
Sassoferrato non ha avuto scampo a<br />
Jesi sul parquet della capolista Taurus:<br />
81-32. Il tabellino sentinate: Rossi 7,<br />
Monaldi 7, Rossini 7, Falconetti 4, Mariani<br />
3, Corvino 2, Quaglia 2, Checchi,<br />
Bonucci, Orazi; all Riccitelli.<br />
f.c.<br />
BASKET Serie C femminile<br />
La Thunder Matelica<br />
si inchina all'Adriatico<br />
Sono ricominciati anche i campionati femminili di basket, dopo il lungo stop per le<br />
festività natalizie. Domenica 13 gennaio la Thunder Matelica ha s orato la vittoria<br />
contro il GS Adriatico Ancona. Le doriche si sono portate a casa il successo per<br />
un sof o: 54-58. E’ risaputo che la squadra anconetana è esperta e ben attrezzata,<br />
quindi la partita si presentava sin dall’inizio molto dif cile per le ragazze della<br />
Thunder. Invece l’incontro è stato sempre molto equilibrato e giocato con una buona<br />
intensità dalle ragazze matelicesi e la vittoria è sfumata soltanto nel nale. Solito<br />
apporto positivo di tutte le atlete, Lucia Granini su tutte. Il tabellino: Gubinelli 10,<br />
Bonacci 11, Granini 21, Stronati 6, Nwafor 2, Ricciutelli 2, Stopponi 2. Prossimo<br />
match ad Osimo sabato 19 gennaio, auspicando un diverso esito.<br />
c.c.<br />
JANUS FABRIANO 91<br />
AQUARIUS PESARO 63<br />
JANUS FABRIANO - Carnevali<br />
16, Iseini, Bugionovo 14, Silvi<br />
12, Moscatelli 13, Nizi 2, Chiarucci,<br />
Sifford 16, Venturi 15,<br />
Prioretti 3. All. Lupacchini<br />
AQUARIUS PESARO - Terenzi 1,<br />
Badioli 7, Carloni, Pettinari, Alessandrelli<br />
23, Tonti 11, Bozzelli 3,<br />
Sorcinelli 4, Fattori 10, Capodagli<br />
4. All. Spagnoli<br />
56). Ormai la resistenza dei pesaresi<br />
è allo stremo e il tabellone<br />
nale parla di una vittoria n<br />
troppo ampia per la Janus nelle<br />
proporzioni (+28). Il cammino<br />
della squadra fabrianese prosegue<br />
con il prossimo impegno in<br />
trasferta, venerdì 18 gennaio,<br />
in quel di Jesi dove affronterà<br />
la giovane squadra della Virtus<br />
che nel match di andata diede<br />
lo da torcere alla Janus.<br />
Ferruccio Cocco<br />
Il rientrante Gabriele Nizi<br />
classifi che<br />
DIVISIONE NAZIONALE C<br />
Lugo 24; Imola e San<br />
Lazzaro 18; Pisaurum,<br />
Bologna e Giulianova 16;<br />
Bertinoro e Porto Sant'Elpidio 14;<br />
San Marino e Porto San Giorgio 12;<br />
Recanati 8; Ascoli e Reggio Emilia 6;<br />
Spes Fabriano 2.<br />
SERIE C REGIONALE<br />
Pedaso 28; Aesis Jesi e Halley Matelica<br />
24; Robur Osimo 22; Tolentino<br />
20; Gualdo Tadino 18; Todi 16; Castelfi<br />
dardo 14; Spoleto 12; San Severino 8;<br />
San Benedetto 4; Cestistica Ascoli 0.<br />
SERIE D<br />
Janus Fabriano 28; Teste Matte<br />
Pesaro e Basket Giovane Pesaro 20;<br />
Urbino 16; Fossombrone e Maior<br />
Senigallia 14; Castelfi dardo e Virtus<br />
Jesi 12; Aquarius Pesaro, Vallesina e<br />
Montecchio 10; Vadese 2.<br />
PROMOZIONE (Ancona)<br />
Taurus Jesi 18; New Basket Jesi 16;<br />
53rd Fabriano e Brown Sugar Fabriano<br />
14; Chiaravalle e Dinamo Ancona<br />
12; P73 Ancona 10; Temmates Jesi 8;<br />
Adriatico Ancona e Cerreto 6; Futura<br />
Osimo 4; Sassoferrato 0.<br />
PROMOZIONE (Macerata)<br />
Civitanova 14; Tolentino '82 e Independiente<br />
Macerata 10; Acli Recanati, Camerino,<br />
Porto Recanati e Gladiatores<br />
Matelica 8; Porto Potenza 6; Pollenza<br />
4; Edera Macerata 0.<br />
SERIE C FEMMINILE<br />
Olimpia Pesaro 14; Girls Ancona e<br />
Porto San Giorgio 12; Offi da e Adriatico<br />
Ancona 10; Thunder Matelica<br />
e Highlander Pesaro 8; Osimo 4;<br />
Umbertide 2; Civitanova 0.<br />
27 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.13
28 >SPORT<<br />
<strong>L'Azione</strong> 19 gennaio 2<strong>01</strong>3<br />
ATLETICA La festa di Natale<br />
Un altro anno fantastico!<br />
Numeri record per l'Atletica Fabriano che è salita a 230 praticanti<br />
Ancora luci della ribalta per l’Atletica<br />
Fabriano che, come ogni<br />
anno, ha chiamato a sè tutti i<br />
suoi tantissimi associati, i loro genitori<br />
e nonni, tutti gli amici. Splendido contenitore<br />
della mega cerimonia di fine<br />
anno è stato l’Oratorio della Carità,<br />
messo a disposizione dall’assessorato<br />
allo Sport del Comune di Fabriano che<br />
ne ha condiviso idealmente l’organizzazione.<br />
In apertura, il presidente<br />
del’associazione biancorossa, Sandro<br />
Petrucci, ha ringraziato gli intervenuti<br />
che hanno gremito la sala, tutti gli atleti<br />
e le loro famiglie, sottolineando che<br />
senza il loro sostegno e la loro fiducia,<br />
l’impegno di dirigenza e tecnici non<br />
avrebbe successo. Graditissimi ospiti<br />
del pomeriggio sono stati il sindaco di<br />
Fabriano Giancarlo Sagramola, l’assessore<br />
allo Sport Giovanni Balducci,<br />
il presidente onorario e socio fondatore<br />
dell’Atletica Fabriano Roberto Del<br />
Brutto ed il presidente della Federazione<br />
Regionale di Atletica Leggera Giuseppe<br />
Scorzoso. Quattro delle migliori<br />
atlete Allieve, le graziosissime Benedetta<br />
Cecchini, Ilaria Bonafoni,<br />
Margherita Burattini e Jenny Bongiovanni,<br />
nei loro costumini da Babbo<br />
Natale, hanno garantito il giusto clima<br />
natalizio. Petrucci ha speso doverose<br />
parole per il dirigente biancorosso<br />
Giuseppe Agabiti Rosei, in società da<br />
meno di un decennio, ma già conosciuto<br />
in tutto l’ambiente marchigiano per<br />
la sua intraprendenza, per la sua passione,<br />
per la sua tenacia nel sostenere<br />
la pratica sportiva tra i giovanissimi e<br />
nelle scuole in particolare, tanto da<br />
essere eletto presidente provinciale<br />
<strong>prima</strong> e consigliere regionale poi (giusto<br />
qualche settimana fa). Una menzione<br />
particolare ovviamente non è mancata<br />
per gli altri dirigenti, Fabrizio<br />
Porcarelli, Fabio Faggeti, Massimiliano<br />
Poeta, Enrico Ghidetti, Anna<br />
Maria Traballoni, Enzo Tozzi e Luca<br />
Fiorani. A coronamento di una stagione<br />
encomiabile, l’Atletica Fabriano è<br />
stata insignita dal Coni, Comitato Olimpico<br />
Italiano, della stella d’argento al<br />
merito sportivo, tra le massime onorificenze<br />
che vengono assegnate a società,<br />
dirigenti ed atleti che si sono particolarmente<br />
contraddistinti in ambito<br />
nazionale. Il 2<strong>01</strong>2 si è chiuso con 230<br />
associati, una ventina di gloriosi master,<br />
gli altri tutti atleti giovanissimi a testimoniare<br />
come i dirigenti e gli istruttori<br />
dell’Atletica Fabriano siano decisamente<br />
vocati per l’attività giovanile, a partire<br />
da quella motoria di base. In effetti,<br />
i primi ad essere premiati, sono<br />
stati gli Esordienti (6-11 anni) del<br />
centro Coni, attivo da 40 anni, diretto<br />
spontaneamente con grande attenzione<br />
da Pino Rosei, recentemente rivitalizzato<br />
dalla presenza della prof. Serenella<br />
Boldrini, di Gabriele Archetti e di<br />
Massimiliano Poeta ed ora guidato in<br />
maniera encomiabile da Stefano Falcioni<br />
e dallo stesso Gabriele Archetti,<br />
giovanissimi e competenti istruttori,<br />
laureati in Scienze motorie e straordinaria<br />
attitudine nei confronti dei giovanissimi.<br />
Anche se voci di corridoio lo<br />
avevano già anticipato, l’encomio ricevuto<br />
dal Presidente sociale Sandro<br />
Petrucci da parte del presidente Fede-<br />
L'assessore Balducci,<br />
il presidente federale Scorzoso<br />
ed il socio fondatore Del Brutto<br />
rale Giuseppe Scorzoso, ossia la Quercia<br />
di primo grado, è stato salutato con<br />
sorpresa ed enorme soddisfazione da<br />
tutto l’ambiente. Ecco, ciò che ha impressionato<br />
particolarmente, è stato il<br />
clima di grande affetto che ha pervaso<br />
la sala in ogni momento della cerimonia,<br />
indice di serenità e cordialità assoluta.<br />
Del resto, come la dirigenza fabrianese<br />
non si stanca di affermare, ben<br />
vengano i campioni e le campionesse,<br />
ma ciò che conta è vivere esperienze<br />
agonistiche e di socializzazione, per<br />
crescere tutti insieme in un ambiente<br />
sano, coinvolgente ed amichevole.<br />
“Certo, viviamo anche di agonismo - ha<br />
affermato Petrucci - il nostro obiettivo<br />
è quello di partecipare alle gare con il<br />
numero maggiore di atleti possibile ed<br />
anche in questa angolatura i risultati<br />
non sono mancati. Vorrei sottolineare i<br />
risultati individuali dei lanciatori allenati<br />
da Pino Gagliardi, delle mezzofondiste<br />
di Antonio Gravante, dei<br />
velocisti di Massimiliano Poeta, delle<br />
ragazzine terribili di Gabriele Archetti<br />
e del marciatore di Fabio Faggeti, dei<br />
miei saltatori, ma sono i risultati di<br />
squadra ad essere significativi, anche<br />
perchè in atletica è già difficile riuscire<br />
a presentare una squadra, tanto più<br />
farsi largo tra la concorrenza. Nelle<br />
Marche le società di atletica sono 77,<br />
in Italia 2400, e questo non dobbiamo<br />
dimenticarlo. Ebbene, le ragazze di<br />
Archetti hanno vinto il titolo regionale<br />
di prove multiple e sono state seconde<br />
nel campionato di società, i Cadetti<br />
hanno conquistato un brillante terzo<br />
posto nel campionato di società, vincendo<br />
nel campionato di specialità<br />
lanci, le Cadette sono state ottave, le<br />
Allieve quarte in regione e 67sime in<br />
Italia, le Ragazze della squadra Assoluta<br />
quarte in regione e 73sime in Italia.<br />
Le nostre presenze nei Campionati<br />
Italiani sono state<br />
13, le convocazioni<br />
in rappresentativa<br />
marchigiana addirittura<br />
25, mai come<br />
quest’anno. Insomma,<br />
ci siamo dati da<br />
fare. Con tutto il rispetto<br />
per i nostri<br />
bravissimi atleti,<br />
tutti, indistintamente<br />
meritevoli di essere<br />
ricordati, vorrei richiamare<br />
l’attenzione sui nostri istruttori.<br />
Faccio parte di questo gruppetto e<br />
so quanto sia un compito difficile e di<br />
Riconoscimenti<br />
e premi per tutti<br />
alla cerimonia<br />
svoltasi all'Oratorio<br />
della Carità:<br />
una società valida<br />
e in gran crescita<br />
Sandro Petrucci, presidente<br />
dell'Atletica Fabriano, con quattro<br />
Babbo Natale... speciali!<br />
(fotoservizio di Claudio Ercolani)<br />
grande responsabilità. Un ringraziamento<br />
particolare va a Giuseppe Gagliardi,<br />
Gabriele Archetti, Stefano<br />
Falcioni, Fabio Faggeti, Massimiliano<br />
Poeta, Antonio Gravante”. Non poteva<br />
mancare un riconoscimento per il medico<br />
sociale Pompeo D’Ambrosio.<br />
Petrucci ha sottolineato anche che la<br />
realtà agonistica della propria società<br />
trova spazio nel giornale cittadino,<br />
L’Azione, che ha migliaia di abbonati<br />
e lettori. Per dirigenza ed atleti è molto<br />
importante avere questa vetrina settimanale,<br />
che permette di divulgare alla<br />
città ed al suo circondario il proprio<br />
operato. Così è stato chiamato a ricevere<br />
un caloroso applauso Ferruccio<br />
Cocco, il giornalista che si prodiga per<br />
garantire visibilità nel consistente panorama<br />
cittadino, (non dimentichiamolo,<br />
vanta oltre 60 società agonistiche) e<br />
che è anche un appassionato podista.<br />
Ciò che viene chiesto ai ragazzi ed alle<br />
ragazze è innanzitutto la disponibilità<br />
ed in questi termini i primi riconoscimenti<br />
di questa stagione sono andati<br />
proprio a chi ha dimostrato passione ed<br />
attaccamento ai colori sociali disputando<br />
un gran numero di gare. Quest'anno<br />
è stata Elisa Maggi, con 37 gare disputate,<br />
seguita da Martina Ruggeri e<br />
Gabriele Tozzi con 32, Ilaria Bonafoni<br />
e Margherita Burattini con 31, ad aggiudicarsi<br />
il primo posto in questa<br />
speciale classifica societaria. Ci sono<br />
stati anche molti dei ragazzi che hanno<br />
conseguito risultati importanti durante<br />
la stagione, ai quali è stato consegnato<br />
un ricordo dal presidente federale Giuseppe<br />
Scorzoso: Marika Giacometti<br />
(<strong>prima</strong>tista regionale stagionale 60 Indoor),<br />
Elisa Maggi (Campionessa regionale<br />
prove multiple-alto Indoor-<br />
60hs-4x100- convocata in rappresenta-<br />
tiva marchigiana-<strong>prima</strong>tista regionale<br />
stagionale 60hs e 4x100), Martina<br />
Ruggeri (Campionessa regionale prove<br />
multiple-4x100-<strong>prima</strong>tista regionale<br />
stagionale salto in lungo e 4x100), Sara<br />
Falcioni (Campionessa regionale prove<br />
multiple), Gaia Ruggeri (Campionessa<br />
regionale prove multiple-convocata in<br />
rappresentativa marchigiana), Sara<br />
Mazzuferi (Campionessa regionale<br />
prove multiple), Ludmylla Tavares<br />
(Campionessa regionale prove multiplesalto<br />
in alto-4x100-convocata in rappresentativa<br />
marchigiana-<strong>prima</strong>tista<br />
regionale stagionale salto in alto e<br />
4x100), Maria Nora Conti (Campionessa<br />
regionale e <strong>prima</strong>tista stagionale<br />
4x100), Noemi Mazzarini (convocata<br />
rappresentativa marchigiana), Giacomo<br />
Marini (Campione regionale e <strong>prima</strong>tista<br />
stagionale Vortex), Giulia Riccioni<br />
(Campionessa regionale e <strong>prima</strong>tista<br />
stagionale martello-convocata in rappresentativa<br />
marchigiana- Campionati<br />
Italiani Cadetti), Andrea Ballerini<br />
(Campione regionale e <strong>prima</strong>tista stagionale<br />
disco-convocato in rappresentativa<br />
marchigiana-Campionati Italiani<br />
Cadetti), Giacomo Brandi (convocato<br />
rappresentativa marchigiana-Campionati<br />
Italiani Cadetti), Leonardo Chiodi<br />
(Campione regionale specialità lanci),<br />
Valerio Marini (Campione regionale<br />
specialità lanci), Riccardo Raggi<br />
(convocato rappresentativa marchigiana-Campionati<br />
Italiani Cadetti),<br />
Gianmarco Cecchini (convocato in<br />
rappresentativa marchigiana), Gian<br />
Marco Cacciamani (Campione regionale<br />
disco e peso- <strong>prima</strong>tista stagionale<br />
disco-convocato in rappresentativa regionale-Campionati<br />
Italiani Allievi),<br />
Benedetta Cecchini (Campionessa regionale<br />
3000 e 2000 siepi-<strong>prima</strong>tista<br />
stagionale 2000 siepi e 2000 pianiconvocata<br />
in rappresentativa regionale-<br />
Campionati Italiani Allieve), Ilaria<br />
Bonafoni (Campionessa e <strong>prima</strong>tista<br />
regionale stagionale 100-200-convocata<br />
in rappresentativa marchigiana-<br />
Campionati Italiani Allieve), Noemi<br />
Vocale (Campionati Italiani Cross Allieve),<br />
Jenny Bongiovanni (Campionato<br />
Italiano Cross Allieve), Giada Papi<br />
(convocata rappresentativa marchigiana),<br />
Margherita Burattini (<strong>prima</strong>tista<br />
regionale stagionale Metri 80), Gabriele<br />
Tozzi (Campione regionale<br />
4x100-4x400-Campionati Italiani Allievi),<br />
Luca Giuliani (Campionati<br />
Italiani Junior Di Cross), Davidh<br />
Stelluti (Campione regionale Allievi<br />
100), Nicolò Marinelli (Campione<br />
regionale 400-<strong>prima</strong>tista stagionale<br />
200-convocato in rappresentativa marchigiana-Campionati<br />
Italiani Junior),<br />
Angelica Marinelli (<strong>prima</strong>tista regionale<br />
stagionale 80 metri), Chiara Capezzone<br />
(<strong>prima</strong>tista regionale stagionale<br />
800-1500-3000-Campionati Italiani<br />
Universitari), Alessia Gatti (<strong>prima</strong>tista<br />
regionale stagionale peso-discogiavellotto),<br />
Valentino Teodori (Campione<br />
regionale e <strong>prima</strong>tista stagionale<br />
alto). Parlavamo di 230 associati nel<br />
corso del 2<strong>01</strong>2. Venti di loro sono Master,<br />
atleti senza età, come amano definirli.<br />
Magari l'età i master ce l'hanno,<br />
ma serve soltanto ad aggiungere qualche<br />
acciacco in più e soprattutto tantissima<br />
passione in più a quella che avevano<br />
da ragazzi. Quest'anno hanno<br />
conquistato la loro sesta finale nazionale<br />
in questo ultimo decennio di attività.<br />
Il responsabile del gruppo, dirigente<br />
ed atleta master, è Enrico Ghidetti,<br />
che ha relazionato in merito,<br />
proclamando atleta Master rivelazione<br />
dell'anno Giorgio Tiberi, inarrivabile<br />
mezzofondista, mentre Petrucci ha ricordato<br />
i grandi meriti di Sandro<br />
Ballelli, sia come atleta che per il servizio<br />
logistico che offre all'ambiente<br />
insieme a Ilenia Rizzuto, Paolo Costanzi,<br />
Gianni Cecchini ed Otello<br />
Mariani. Quali sono i programmi per<br />
il 2<strong>01</strong>3? Presto detto, una discreta attività<br />
con gli Esordienti che, pur piccoli,<br />
meritano di avere delle opportunità<br />
agonistiche. Poi, di certo, saranno<br />
schierate ancora squadre competitive<br />
con i Ragazzi e le Ragazze, i Cadetti e<br />
le Cadette, per non parlare delle Allieve<br />
che possono aspirare alla finale nazionale<br />
di serie B, senza dimenticare le<br />
ragazze del gruppo Assoluto, in grado<br />
di migliorare di 10-15 posizioni la loro<br />
classifica nel ranking nazionale.<br />
Pubblico numeroso all'Oratorio della Carità per la festa natalizia dell'Atletica<br />
28 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.11
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >DIALOGO<<br />
29<br />
La giornata<br />
della lebbra celebra modi, si impegnano per eli-<br />
il 27 gennaio minare la povertà e l’emar-<br />
la 60a Giornaginazione, vere cause del<br />
Il 27 gennaio<br />
L’Aifo<br />
ta mondiale dei permanere del contagio”.<br />
nel ricordo dei malati<br />
malati di lebbra, una ricorrenza<br />
istituita da Raoul<br />
Follereau e riconosciuta<br />
dall’ONU per indirizzare<br />
l’attenzione del mondo intero<br />
sul dramma della lebbra e<br />
dello stigma ad essa associato<br />
e per affermare con forza<br />
i diritti umani delle persone<br />
colpite dalla lebbra e dei loro<br />
familiari.<br />
“In questa domenica ricorre<br />
la Giornata mondiale dei<br />
malati di lebbra. Nel salutare<br />
l’Associazione Italiana<br />
Amici di Raoul Follereau,<br />
vorrei far giungere il mio<br />
incoraggiamento a tutte le<br />
persone affette da questa<br />
malattia, come pure a quanti<br />
li assistono e, in diversi<br />
(Benedetto XVI, 29 gennaio<br />
2<strong>01</strong>2).<br />
La Giornata mondiale dei<br />
malati di lebbra è un grande<br />
appuntamento di solidarietà<br />
che si rinnova da cinquant’anni.<br />
Capi di Stato, autorevoli<br />
ricercatori, persone<br />
semplici, offrono il proprio<br />
contributo alla celebrazione<br />
di questo evento. Fu istituita<br />
nel 1954 da Raoul Follereau,<br />
scrittore, poeta e giornalista<br />
francese che per il suo impegno<br />
nella lotta alla lebbra fu<br />
de nito “apostolo dei malati<br />
di lebbra”. Follereau inseriva<br />
la lotta alla lebbra in un impegno<br />
più ampio contro ogni<br />
forma di emarginazione e di<br />
ingiustizia. Costante è stato<br />
In un periodo storico non facile per i giornali diocesani, rappresenta<br />
una bella notizia il restlyling gra co di un settimanale<br />
marchigiano che si sta imponendo con sempre maggiore<br />
autorevolezza. Esattamente cinque anni dal suo esordio con<br />
frequenza settimanale, «Emmaus», il periodico d’opinione<br />
della Diocesi di Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli -<br />
Treia, si è appunto rinnovato, presentando ai lettori interessanti<br />
novità gra che e contenutistiche.<br />
Era infatti il 10 gennaio 2008 quando venne presentata la<br />
nuova “veste” della testata che diventava settimanale. Sorta<br />
nel 1986 come prezioso strumento di informazione legato al<br />
tessuto sociale, culturale ed ecclesiale dei 13 Comuni che<br />
compongono la realtà diocesana, essa è divenuta, nel tempo,<br />
un mezzo di comunicazione sempre più attento al territorio<br />
e a cogliere le «buone notizie» del panorama maceratese.<br />
Mantenendo la propria linea editoriale e il formato tabloid<br />
(29x44cm), il settimanale intende ora proporsi ai lettori<br />
con l’intento di coinvolgerli maggiormente valorizzando le<br />
DA UN MALATO<br />
DI SLA: è ora di fare<br />
chiarezza in Italia sia<br />
all’interno dell’Istituto<br />
Superiore di Sanità sia all’interno dell’Aifa, Agenzia<br />
Italiana del Farmaco, che rispetto alle analoghe strutture<br />
europee e statunitensi, è molto più lenta <strong>prima</strong> di decidere<br />
se passare a una sperimentazione di un farmaco o di<br />
trapianto di cellule staminali dal topo all’uomo, ovvero<br />
passa troppo tempo e muoiono nel frattempo troppi malati.<br />
Sui ricercatori poi ci sarebbe da scrivere un romanzo,<br />
Un’agenzia<br />
come sostegno<br />
loro vedono solo il danaro, ce ne sono pochissimi che<br />
si impegnano veramente per risolvere il problema e per<br />
dare una risposta concreta a noi malati. L’ultimo farmaco<br />
scoperto, risale al 1999 e le sue potenzialità sono quelle di<br />
allungare la vita di tre mesi di un malato, non c’è che dire.<br />
il suo impegno per la pace.<br />
In Italia l’iniziativa è promossa<br />
dall’Associazione<br />
italiana Amici di Raoul Follereau<br />
– Aifo. L’Aifo, grazie<br />
al sostegno di centinaia di<br />
migliaia di italiani, in 51 anni<br />
di attività, ha contribuito alla<br />
cura di oltre un milione di<br />
malati di lebbra, destinando<br />
135 milioni di Euro a progetti<br />
nei paesi a basso reddito.<br />
Circa 700 persone si ammalano<br />
ogni giorno nel mondo.<br />
Si stima che siano almeno<br />
altrettanti, quotidianamente,<br />
i casi non identi cati.<br />
In realtà nessuno può dire<br />
esattamente quanti siano i<br />
malati nel mondo. Di fatto,<br />
quando si avviano piani di<br />
ricerca dei casi di lebbra in<br />
aree poco raggiungibili, si<br />
continuano a scoprire numerose<br />
persone affette dalla<br />
malattia.<br />
Tra loro la percentuale dei<br />
bambini rimane alta. Ciò<br />
indica un alto livello d’infezione.<br />
Emmaus cambia:<br />
restyling grafi co<br />
immagini e rendendo ancora più dinamiche le sezioni delle<br />
24 pagine, con l’inserimento di ulteriori spazi dedicati alla<br />
cronaca e all’approfondimento, con un’attenzione speci ca ai<br />
temi e ai personaggi locali, con uno sguardo alle problematiche<br />
nazionali che hanno evidenti ricadute sul nostro territorio.<br />
Alla luce di una profonda convinzione, ossia che Dio parla<br />
nella storia di ogni uomo e di ogni società con il linguaggio<br />
concreto della quotidianità, in sinergia con i ritmi velocissimi<br />
con cui si sta innovando la comunicazione moderna,<br />
In Italia è partita la sperimentazione del professor Vescovi,<br />
ci sono voluti sei anni <strong>prima</strong> di avere tutte le autorizzazioni.<br />
C’è un’altra sperimentazione che dovrebbe partire non si sa<br />
quando, ideata e messa a punto dal dottor Melazzini che oggi<br />
collabora con la Regione Lombardia nel settore sanitario. I<br />
progressi da lui stesso raccontati in un articolo uscito nella<br />
<strong>prima</strong>vera 2<strong>01</strong>2 sul quotidiano Avvenire, dimostrano che la<br />
cura è ef cace.<br />
Adesso è giunto il momento che i malati si riprendano la<br />
loro vita e non stiano a passare il tempo o meglio a morire<br />
per la burocrazia che regna imperterrita all’interno delle due<br />
istituzioni italiane. Fortunatamente da qualche anno è nata la<br />
nostra agenzia, l’agenzia ARisLA che vede la partecipazione<br />
di molti soggetti privati e che con la raccolta di fondi e le<br />
donazioni, mette in piedi ogni anno delle borse di studio, per<br />
meglio dire dei bandi a cui possono partecipare ricercatori<br />
italiani ma con obiettivi concreti che diano risposte concrete<br />
ai malati e soprattutto che tutto ciò avvenga in un periodo di<br />
tempo prestabilito. È questo il punto debole della nostra ricerca:<br />
la meritocrazia. Il trapianto di cellule staminali cerebrali da<br />
feti abortiti reimpiantate nel midollo osseo dei malati, che in<br />
qualche caso sta dando dei risultati insperati, il<br />
professor Vescovi con tutta la burocrazia che c’é<br />
in Italia ha iniziato la fase I da qualche mese.<br />
Lo stesso trattamento messo a punto anche<br />
con la collaborazione del professor Vescovi,<br />
ma negli Stati Uniti precisamente ad Atlanta,<br />
ha già concluso la I fase ed ha iniziato la II<br />
fase, terminata la quale inizia l’arruolamento<br />
spontaneo per via compassionevole ma con<br />
un costo che si aggira attorno ai € 100.000.<br />
Tutto questo per noi malati rappresenta avere<br />
o non avere una prospettiva di vita e subire una<br />
discriminazione che proprio le Nazioni Unite nel 2006 hanno<br />
voluto in una dichiarazione universale al ne di sensibilizzare<br />
i vari Stati a non discriminare i disabili e i malati. Altro che<br />
i viaggi della speranza!<br />
Forse qualcuno ha pensato che facendo fuori alla svelta chi<br />
Ucsi a Fano<br />
con Occhetta<br />
“Comunicare è comunicarsi! Il caso serio e sconosciuto<br />
di Francesco di Sales” è il tema della giornata<br />
regionale Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana)<br />
in programma a Fano domenica 20 gennaio, alle ore<br />
9.30, presso la Sala Riunioni del Centro pastorale<br />
diocesano in occasione di San Francesco di Sales,<br />
patrono dei giornalisti.<br />
La giornata regionale vuole essere un momento<br />
prezioso di confronto fra i vari settimanali cattolici<br />
presenti nel nostro territorio e non solo per favorire<br />
una maggiore collaborazione fra il mondo della professione,<br />
delle redazioni e quello dell’informazione<br />
ecclesiale.<br />
Programma della giornata:<br />
ore 9.30: saluto di S.E. Mons. Armando Trasarti,<br />
vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola;<br />
ore 10: Santa Messa presso la chiesa di San Cristoforo;<br />
ore 11: inizio lavori. Interverranno:<br />
- Andrea Melodia, presidente Ucsi;<br />
- Francesco Zanotti, presidente nazionale Fisc;<br />
Maurizio Socci, giornalista e presidente Ucsi Marche;<br />
- Padre Francesco Occhetta, gesuita e redattore della<br />
rivista “La Civiltà Cattolica”, relazionerà sul tema<br />
“Comunicare è comunicarsi! Il caso serio e sconosciuto<br />
di Francesco di Sales”;<br />
ore 13: pranzo;<br />
ore 15.30: visita guidata alla città di Fano.<br />
cercando di offrire delle<br />
utili chiavi di lettura per<br />
entrare in profondità<br />
nei fatti e superando<br />
quella confusione che<br />
spesso può derivare da<br />
un’informazione fluida<br />
e stereotipata, «Emmaus»<br />
inaugura l’anno<br />
con un’altra proposta: a<br />
breve, infatti, sarà possibile<br />
trovare il profilo<br />
del settimanale su Facebook,<br />
instaurando così,<br />
anche attraverso il social<br />
network, un “dialogo”<br />
costante e costruttivo con<br />
il pubblico.<br />
è malato come noi<br />
possa rappresentare<br />
un risparmio per la<br />
sanità pubblica. Non<br />
voglio esagerare, ma<br />
tra ciò che ha espresso<br />
la Corte di Cassazione,<br />
in riferimento<br />
alla legge 40, ciò<br />
che ha detto tempo<br />
fa il ministro del Lavoro che i disabili devono aprirsi<br />
una polizza privata che non pesi sulla spesa sanitaria<br />
nazionale, all’americana per intenderci. Poi ci sono tutte<br />
queste vicende che accadono attorno al trapianto di cellule<br />
staminali fatte in Italia, quindi come dicono i padroni ed i<br />
baroni della medicina, con tutte le garanzie, sempre che,<br />
dietro, a controllare ci siano i soliti noti. Ma se il trapianto<br />
di cellule staminali non passa per le forche caudine dell’istituto<br />
superiore di sanità ovvero dell’agenzia italiana del<br />
farmaco ove i padroni della salute italiana, ti si mettono<br />
di traverso, allora anche se c’è di mezzo una vita, vedi il<br />
caso di Celeste e di tutti gli altri bambini affetti da una<br />
grave forma di distro a guaribili con il trapianto, ciò che<br />
prevale sono la burocrazia, la procedura, il controllo della<br />
vita nelle mani di poche persone. Questo non è più accettabile<br />
anche perché questi signori si rivolgono addirittura<br />
alla magistratura per sospendere un trattamento vitale, il<br />
che equivale a commettere un omicidio. La burocrazia che<br />
prevale sulla vita è un aspetto aberrante. Mettendo insieme<br />
tutti questi fatti mi viene il sospetto, ma per il momento<br />
spero che sia solo un sospetto, ovvero che siamo entrati<br />
in una fase della nostra società che va verso la selezione<br />
della razza: ”Quelli dei disabili”.<br />
Il mio sogno più grande è quello di scon ggere la mia<br />
malattia, ma forse più grande è il sogno di vedere tutti<br />
gli ammalati non solo della mia malattia, ma scon ggere<br />
anche tutte le malattie devastanti che si impadroniscono<br />
della vita dei bambini, dei giovani e degli adulti.<br />
29 fuori porta.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.58
30<br />
Chiuso quel “sillabario dei tempi<br />
tristi” (per dirla con Ilvo Diamanti)<br />
che è stato il duemiladodici, si è<br />
aperto il libro del duemilatredici,<br />
tutto di pagine bianche. Ad oggi,<br />
almeno per quanto riguarda il<br />
nostro Paese, non si sa ancora chi<br />
le scriverà e, soprattutto, che cosa<br />
ci sarà scritto. Non sappiamo,<br />
per esempio, se si tratterà di un<br />
romanzo a lieto fine o se sarà una<br />
raccolta di novelle, ciascuna diversa<br />
dall’altra, dalle quali è difficile<br />
estrarre concetti riferiti ai problemi<br />
reali. O se la narrazione continuerà<br />
>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 19 gennaio 2<strong>01</strong>3<br />
La tinteggiatura fa discutere<br />
I lavori a S. Biagio presentano una tonalità difforme dall'originale<br />
di AndreA CArAnCini<br />
Di tutti gli scempi che si<br />
sono abbattuti sulla città<br />
di Fabriano in seguito<br />
alla cosiddetta “ricostruzione”<br />
del post-terremoto, quello<br />
della storica chiesa di S. Biagio è sicuramente<br />
uno dei più appariscenti.<br />
Ecco cosa scrisse a suo tempo su S.<br />
Biagio il Molajoli nella sua famosa<br />
guida: “L’interno è il migliore esempio<br />
di tarda architettura barocca che<br />
si abbia a Fabriano: non manca di<br />
eleganza nella garbata varietà degli<br />
effetti pittorici e scenografici ricavati<br />
dalla struttura per se stessa più<br />
che dalla sobria ornamentazione di<br />
stucchi”. Bene, questa descrizione<br />
parla di una chiesa che non c’è più,<br />
di un equilibrio stilistico totalmente<br />
stravolto e compromesso dagli ultimi<br />
interventi di “restauro”.<br />
Sto parlando delle nuove tinteggiature<br />
che sono state apposte al soffitto<br />
e alle pareti. Coloro che conoscono<br />
la chiesa quale si presentava da<br />
diversi decenni ricorderanno sicuramente<br />
che le tinteggiature risalenti<br />
a <strong>prima</strong> del 1997 erano color<br />
“avana”: non erano originali ma si<br />
armonizzavano con discrezione alle<br />
imponenti pitture<br />
barocche del coro,<br />
che costituiscono il<br />
fulcro estetico della<br />
chiesa. Adesso<br />
lo scenario che si<br />
presenta al malcapitato<br />
visitatore è il<br />
seguente: il soffitto<br />
è stato ridipinto con<br />
una tonalità di un<br />
celestino chiarissimo,<br />
che nelle intenzioni<br />
dei tecnici<br />
(!) vorrebbe eviden-<br />
Interno<br />
della chiesa<br />
di S. Biagio<br />
Dubbi e speranze<br />
per il nuovo anno<br />
Nella notte di San Silvestro, Washington<br />
ricordava paurosamente<br />
Roma centro: nella mia mente come<br />
in un incubo, di quelli in cui un luogo<br />
familiare a mo’ di simulazione al<br />
computer si trasforma, senza motivo,<br />
in un altro, Pennsylvania Avenue<br />
(quella che va dal Capitol alla Casa<br />
Bianca) diventava via del Corso e<br />
lo Washington Monument (l’obelisco<br />
al centro del grande prato) si<br />
scioglieva in quello più piccolo e<br />
ornato di piazza Colonna. Motivo<br />
di quest’allucinazione transoceanica<br />
notturna, ahimè non è stato né<br />
un cenone troppo abbondante, né<br />
qualche brindisi di troppo (all’uno e<br />
agli altri, devo dire, sono abbastanza<br />
abituato). Molto più difficile da digerire,<br />
per me che dell’America da<br />
anni vado tessendo le lodi, è stato<br />
lo squallido teatrino di repubblicani<br />
e democratici che aspettano la sera<br />
dell’ultimo dell’anno per mettersi<br />
d’accordo su una cosa importante<br />
come il fiscal cliff (il precipizio<br />
fiscale). In soldoni (anzi in soldi!)<br />
si trattava degli aggiustamenti alle<br />
tasse e alla spesa pubblica che per<br />
legge dovevano essere fatti entro il<br />
31 dicembre, appunto, per evitare<br />
a essere costretta a indugiare su<br />
vicende nere di corruzione spesso<br />
impunite, di appropriazioni illegali<br />
di denaro pubblico, di sfacciata evasione<br />
fiscale. O, ancora, se saremo<br />
ancora costretti a meditare sull’impermeabilità<br />
del variegato mondo<br />
delle corporazioni a ogni tentativo<br />
di riforma. O se, infine, concetti<br />
come “equità”, “sicurezza sociale”,<br />
“crescita”, debbano continuare a essere<br />
considerati, in buona sostanza,<br />
illustrazioni fuori testo in un libro<br />
che parla d’altro. Non siamo “apolitici”,<br />
né pratichiamo l’ipocrisia di<br />
Precipizio fiscale,<br />
ogni mondo è paese<br />
che alla scadenza degli sgravi varati<br />
da Bush si aggiungessero i tagli,<br />
inevitabili in tempi di crisi come<br />
questi, spingendo in un colpo solo<br />
l’America delle famiglie e della<br />
classe media ancora più in basso<br />
nella china, più ripida e scivolosa<br />
del previsto, della recessione.<br />
Come in quei film degli anni ’50 in<br />
cui due ragazzotti a bordo di macchine<br />
scassate si lanciano verso un<br />
precipizio (vero) giocando a chi si<br />
butta più tardi per dimostrare il proprio<br />
coraggio, gli esponenti dei due<br />
schieramenti hanno fatto il muso<br />
duro fino all’ultimo, rischiando di<br />
caderci tutti nel precipizio, insieme<br />
ai risparmi, i servizi, le pensioni,<br />
i sussidi di disoccupazione di<br />
milioni di americani (compreso<br />
chi scrive), i quali di tutto hanno<br />
bisogno – o voglia - tranne che di<br />
gare di coraggio politico. Il bello<br />
(anzi il brutto) è che la scadenza era<br />
nota a tutti, da un anno e mezzo,<br />
da quando nell’estate del 2<strong>01</strong>1 lo<br />
stato federale era arrivato a un passo<br />
dalla bancarotta - sempre per il<br />
muro contro muro partitico sul tetto<br />
del debito pubblico – problema<br />
che tra due mesi si ripresenterà,<br />
temente replicare il famoso “color<br />
dell’aria” che veniva spesso apposto<br />
sui palazzi romani del 1700. La parete<br />
di sinistra è stata ridipinta con<br />
un celestino più scuro, steso a campiture<br />
uniformi. La parete di destra,<br />
invece, presenta come tonalità di<br />
definirci tali; abbiamo i nostri principi<br />
e le nostre idee, che intendiamo<br />
tradurre nelle nostre scelte elettorali;<br />
ma vorremmo anche, qualunque<br />
sia il colore del prossimo governo,<br />
non essere obbligati a rileggere le<br />
stesse vicende che abbiamo letto,<br />
con amarezza e preoccupazione, nel<br />
libro del duemiladodici; o, quanto<br />
meno, poterne leggerne qualcuna<br />
un po’ più confortante. Magari si<br />
osserverà che, a leggerlo tutto, il libro<br />
del duemiladodici non è poi così<br />
negativo; e questo è vero, soprattutto<br />
se si confrontano le ultime pagine<br />
con le prime. Magari si dirà che più<br />
di quanto è stato fatto non si poteva<br />
fare e che il nostro libro del nuovo<br />
anno è soltanto un libro dei sogni;<br />
e certo, così come stanno le cose,<br />
non è un’osservazione infondata.<br />
Ma il sogno può diventare qualcosa<br />
di meno evanescente se, a scrivere<br />
questo libro, ci mettiamo un po’ tutti<br />
tale e quale, visto che nell’accordo<br />
in extremis di capodanno l’unica<br />
cosa su cui un accordo si è trovato<br />
e stato aumentare le tasse (neanche<br />
di tanto, in realtà, meno del 5%) a<br />
chi guadagna più di 400,000 dollari<br />
l’anno. E c’è da scommettere che,<br />
anche in quel caso, questi James<br />
Dean riesumati (Repubblicani o<br />
Democratici che siano) aspetteranno<br />
l’ultima ora dell’ultimo giorno<br />
utile per guadagnare chissà quali<br />
consensi da chissà quali elettori.<br />
Il tutto mentre in Italia si svolgerà<br />
una delle elezioni politiche più<br />
demenziali della nostra storia Repubblicana:<br />
e come sono lesti ora i<br />
James Dean nostrani, nel comporre<br />
le liste con un sistema che nessuno<br />
a parole voleva più e che invece<br />
tutti, in pratica hanno contribuito,<br />
cincischiando per un anno intero, a<br />
mantenere. E’ triste, cari concittadini,<br />
guardare la politica di entrambe<br />
le nazioni che chiamo casa, e vedere<br />
lo stesso schifo.<br />
Dopo una laurea in scienze politiche,<br />
un master in giornalismo e 15<br />
anni di reportage e corrispondenze<br />
l’unica che riesco a dire è “…<br />
andassero tutti a casa, sti buffoni!”<br />
… ah, dimenticavo, in Italia ormai<br />
non si può dire più nemmeno questo<br />
senza essere schedati: dopo il tifo<br />
per la nazionale di calcio, la politica<br />
è riuscita anche ad appropriarsi del<br />
caro, vecchio e più che mai attuale,<br />
qualunquismo da bar.<br />
Stefano Salimbeni<br />
base il medesimo celestino della parete<br />
di sinistra, solo accompagnato<br />
da strane marezzature “nero fumo”,<br />
il cui scopo mi è ignoto. E’ forse un<br />
(maldestro) tentativo di “antichizzazione”<br />
del celestino suddetto? In<br />
ogni caso, l’effetto per l’integrità<br />
estetica della chiesa<br />
è devastante. E’<br />
chiaro che non di<br />
restauro si tratta,<br />
ma di gratuito e arbitrariorifacimento,<br />
doppiamente<br />
ingiustificabile in<br />
quanto sulla parete<br />
di destra è stata a<br />
suo tempo – e per<br />
breve tempo - visibile<br />
una “prova di<br />
colore” che aveva<br />
fatto intravedere<br />
quale fosse la tinteggiatura<br />
originale<br />
della chiesa, ben<br />
noi, e non solo quelli che ne hanno<br />
la responsabilità principale.<br />
Per esempio, e fuor di metafora,<br />
cercando di uscire dallo steccato dei<br />
nostri particolarismi e sforzandoci,<br />
senza sbavature retoriche, di sentirci<br />
appartenenti a una comune realtà.<br />
Per esempio, evitando di gabellare<br />
come democrazia il diritto di<br />
fare il proprio sporco comodo, o<br />
di concepire il denaro pubblico<br />
come proprietà privata di chi deve<br />
amministrarlo, o di spacciare bassi<br />
interessi per alti e sublimi ideali.<br />
E, anche, lasciando stare l’idea<br />
che lo sviluppo si possa creare per<br />
decreti e per provvidenze e non,<br />
anche, come risultato complessivo<br />
dell’impegno responsabile di ciascuno<br />
a far bene la sua parte. Nei<br />
difficili mesi dell’anno passato,<br />
abbiamo cercato di scaricare la<br />
causa dei nostri mali su una vasta<br />
gamma di capri espiatori: la Ger-<br />
diversa da quella ormai “storica”,<br />
ma ancor più da quella attuale,<br />
in quanto di una delicata tonalità<br />
dorata. Per completare lo scempio,<br />
le colonne sono state tinteggiate di<br />
bianco, a coprire una più antica tonalità<br />
di grigio, che era sicuramente<br />
più efficace e discreta dell’attuale.<br />
Attorno all’altare, infine, sono state<br />
riportate alla luce delle decorazioni<br />
floreali che fanno letteralmente a<br />
pugni con le pitture barocche cui<br />
dovrebbero accompagnarsi. La<br />
domanda è: con quale diritto questi<br />
presunti “esperti” hanno effettuato<br />
un intervento di tale pesantezza? Mi<br />
è stato detto che queste tinteggiature<br />
sono state apposte su indicazione<br />
di tecnici diversi, in assenza di un<br />
progetto unitario. Come è stato<br />
possibile?<br />
Tutto questo merita sicuramente<br />
un’ispezione, quantomeno della<br />
Regione, ma direi soprattutto del<br />
Ministero.<br />
mania, l’Europa, l’euro, i poteri<br />
forti, la spietatezza dei mercati.<br />
Tutto ciò, certo, non senza molte e<br />
fondate ragioni; non è, infatti, che<br />
non ci siano pagliuzze, o paglioni,<br />
negli occhi dei nostri critici, ma<br />
cerchiamo pure di guardare la trave<br />
che è nel nostro; per esempio, i<br />
decenni di sprechi incontrollati, di<br />
abusi vestiti da diritti, di privilegi<br />
sfacciati, accettati passivamente,<br />
se non collusivamente: tutta roba<br />
di cui oggi paghiamo il conto tutti,<br />
ma soprattutto quelli che meno ne<br />
hanno tratto vantaggio. E allora, un<br />
po’ di esame di coscienza, anche<br />
nei nostri modesti comportamenti<br />
quotidiani, può essere un piccolo<br />
contributo ad allontanare il rischio,<br />
ormai reale, di un’irreparabile decadenza<br />
e per scrivere il libro del<br />
duemilatredici con i rosei caratteri<br />
della speranza.<br />
Mario Bartocci<br />
Oggi i corsi d'acqua<br />
non si tombano più<br />
Caro direttore, tramite lei, vorrei consigliare all’autore della foto a pag.<br />
6 del numero de L’Azione di qualche settimana fa di modificare la quantità<br />
d’acqua che si vorrebbe far passare sotto il ponte all’inizio di piazza<br />
Garibaldi. Se dovesse passarci la quantità d’acqua in essa indicata, via<br />
Cialdini verrebbe allagata proprio all’incrocio di via Filzi. Ormai a Fabriano<br />
si è diventati tutti interessati allo scoprimento del “fiumiciattolo” Giano.<br />
Tale si è ridotto con il progredire della richiesta di acqua per le moderne<br />
necessità. Quanti ricordano i motivi della tombatura del fiume? Allora si<br />
parlava di motivi igienici. Oggi i fiumi non si tombano più, si costringono<br />
a fluire in argini sempre più stretti. Non sto a ricordare le portate estive<br />
ed invernali del Giano, gli esperti le conoscono (spero). Vorrei solo citare<br />
un verso del Pascarella da “La scoperta dell’America”: “il foco, se te ce<br />
sforzi, con le pompe ce ‘rivi tu a smorzallo, ma l’acqua, dimme ‘n po’,<br />
con che la smorzi?”. Cementifichiamo, tombiamo, regimentiamo, poi non<br />
lamentiamoci delle “disgrazie naturali”. La saggezza degli antichi diceva:<br />
“inutile piangere<br />
sul latte versato”.<br />
Sono del parere di<br />
controllare, scoprendolo,<br />
lo stato<br />
del suo letto. Il<br />
resto lo lascio agli<br />
esperti ed ai posteri.Scommettiamo<br />
però che dopo<br />
averlo “scoperchiato”,<br />
dovranno<br />
ricoprirlo perché<br />
emanerà cattivi<br />
odori?<br />
Francesco Frigio<br />
30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.59
<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />
31<br />
Sentire Cristian presente<br />
Uno spettacolo pienamente riuscito al Gentile per ricordare la sua persona<br />
Provo a scrivere due righe come mi ero ripromesso a<br />
fari spenti, dopo diversi giorni dal magni co ricordo<br />
fatto il 28 dicembre scorso nell'ottima ubicazione del<br />
Teatro Gentile di Fabriano, dove quasi 800 persone<br />
hanno potuto salutare con fortissima emozione ma anche<br />
spensieratezza, Cristian ad un anno dalla sua partenza.<br />
Un allontanamento deciso da un destino che non curandosi<br />
delle nostre preghiere e senza chiedere assolutamente il nostro<br />
parere, lo ha tolto da dove stava benissimo, per portarlo via<br />
con sè, senza dare una minima spiegazione.<br />
Da un anno continuo a ripetere dentro me, che sentir dire<br />
che dove è ora sta bene e ci guarda con occhio benevolo,<br />
non allevia minimamente il dolore di non averlo più con noi,<br />
facendomi provare una forte rabbia.<br />
Fortunatamente però mi sono sentito alleviato nell’aver<br />
aiutato, anzi appoggiato in piccola parte, l’amico Cosimo<br />
ad organizzare lo spettacolo, che lo h a portato per quattro<br />
lunghi mesi a girare attivamente senza sosta, vari uf ci e<br />
contattando diverse persone.<br />
Vederlo giornalmente studiare, o chiedermi consigli per ogni<br />
piccolo particolare, al ne di creare una serata perfetta, come<br />
poi effettivamente è stata, mi ha fatto un immenso piacere.<br />
Durante tutto questo periodo ho sentito di nuovo Cristian<br />
presente, così si è sciolta la nostra malinconia, l’ho sentito<br />
dotare di grande forza suo padre, incitarlo e suggerirgli tutto<br />
quello che lui avrebbe desiderato per la sua serata. Cosimo<br />
con grande forza e pazienza ha fatto tutto per far sì che il suo<br />
anniversario non diventasse solo un momento di tristezza,<br />
ma anche di gioia e di divertimento, senza però dimenticare<br />
Signor Direttore, mi permetta con questa nota tecnica di contribuire<br />
al dibattito sulla produzione di energia elettrica con<br />
impianti eolici. Nell’articolo del Comitato di Difesa di Campodiegoli<br />
dal titolo “Contro l’eolico selvaggio” pubblicato da<br />
L’Azione il 5 gennaio scorso si legge: “Non condividiamo con<br />
lei quando dice che la nostra Regione ha un grave de cit energetico,<br />
non é assolutamente vero é falsa informazione basta<br />
andare a vedere i dati del Gse”. Tengo a precisare quanto segue.<br />
Le Marche svettano per il<br />
de cit di energia elettrica<br />
e si collocano al secondo<br />
posto dopo il Veneto. Nel<br />
2<strong>01</strong>1 la domanda di energia<br />
elettrica nelle Marche<br />
è stata di 8.1<strong>01</strong>,2 GWh a<br />
fronte di una produzione<br />
di 3.692,4 GWh con un<br />
de cit di 4.448,7 GWh<br />
pari al 54,9%. Nel 2<strong>01</strong>0<br />
il de cit è stato del 47,3%<br />
rispetto alla domanda.<br />
Nel biennio 2<strong>01</strong>0-2<strong>01</strong>1<br />
il de cit è aumentato del<br />
7,6%. Per ciò che riguarda<br />
le fonti utilizzate nel<br />
2<strong>01</strong>1, nelle Marche si<br />
registra ancora una forte<br />
dipendenza dalle fonti<br />
fossili (che sono rappresentate<br />
in larga misura<br />
dalla parte pesante della<br />
distillazione del petrolio<br />
il cosiddetto Tar e dal gas) pari al 65%, mentre le rinnovabili rinnovabili<br />
si attestano al 35% circa . Gran parte della quota deriva dalla<br />
L’ideologia è il tuo essere,<br />
il tuo credere, il tuo<br />
pensare, il tuo concepire<br />
il mondo e se sentita e<br />
consapevole è legata indissolubilmente<br />
al coraggio<br />
e alla passione nel volerla<br />
affermare. “Io vi dico<br />
di amare la politica, è la<br />
cosa più alta del pensiero<br />
umano, per costruire la<br />
nostra vita insieme. Per<br />
organizzare la pace, la<br />
serenità e il lavoro c’è solo<br />
la politica […] Non avere<br />
interesse per la politica è<br />
come non avere interesse<br />
per la vita”. Questo ha<br />
sostenuto Roberto Benigni<br />
nella sua lezione<br />
magistrale sulla Nostra<br />
Costituzione; perciò io<br />
momenti di ri essione e di forte emozione per quello che era<br />
stato appena 12 mesi addietro.<br />
Frequentare per organizzare i tanti suoi amici, l’amicosuocero<br />
Achille, i componenti dei due gruppi musicali di<br />
cui lui era anima e corpo, mi ha fatto conoscere il Cristian<br />
che conoscevo solo tramite i racconti che faceva lui durante<br />
pranzi o cene consumati insieme in famiglia. Ho toccato<br />
con mano quanto era amato e apprezzato da tutti e non solo<br />
da noi parenti, ma da amici di band, colleghi, compagni di<br />
rugby, amici del Club della Vespa, e quanti altri l’avevano<br />
avvicinato nelle tantissime attività che amava portare avanti<br />
da sempre. Qui non ho potuto non fare una ri essione che<br />
mi da un po’ di orgoglio, l’impegno costante di Cristian nel<br />
grande sentimento che è l’amicizia, che lui ha coltivato e<br />
emanato su quanti l’hanno conosciuto e avvicinato, sono certo<br />
Deciso impiego<br />
delle energie<br />
rinnovabili<br />
fonte fotovoltaica che raggiunge il 18% superando l’idroelettrica<br />
che si attesta nel 2<strong>01</strong>1 al 12%, mentre le biomasse<br />
raggiungono il 5%. Praticamente assente l’eolico. Il Piano<br />
Energetico Ambientale Regionale (Pear) approvato nel 2005<br />
prevede un contributo di 320 GWh da impianti eolici per una<br />
potenza complessiva di 160 MW. A anco si riporta la produzione<br />
di energia elettrica per fonti nella Regione Marche nel<br />
2<strong>01</strong>0 e nel 2<strong>01</strong>1 su dati Terna in GWh.<br />
Si segnala il forte sviluppo del fotovoltaico<br />
che nel 2<strong>01</strong>1 ha prodotto<br />
658,4 GWh con una potenza istallata<br />
di 786,6 MW. Contrariamente a<br />
quanto previsto dal Pear, molti degli<br />
impianti fotovoltaici installati negli<br />
ultimi anni non hanno riguardato il<br />
settore edilizio, ma sono impianti di<br />
una certa potenza (media degli impianti<br />
registrata nel 2<strong>01</strong>1 di 65 kW)<br />
istallati a terra. Ciò ha indotto la regione<br />
ad emanare la Legge Regionale<br />
12/2<strong>01</strong>0 con cui si identi cano le zone<br />
non idonee per l’installazione di im-<br />
Quando l'ideologia diventa necessità<br />
mi domando, come si può,<br />
come spesso si sente dire,<br />
far uscire l’ideologia dalla<br />
politica? Credo con forza<br />
che ciò non sia possibile. La<br />
politica, nella sua autentica<br />
accezione di bene comune,<br />
non può prescindere dal confronto<br />
delle ideologie, e se<br />
oggi si è perso il valore e la<br />
necessità proprio della politica<br />
signi ca, che lei, Signora<br />
Politica, è avulsa dall’ideologia,<br />
ed è espressione ora di<br />
semplice accordo e interesse<br />
personale.<br />
A seguito di questa ri essione,<br />
provo delusione unita<br />
a rabbia, vedere come oggi<br />
l’ideologia sia purtroppo<br />
fuori dalla politica. Il sistema<br />
elettorale, seppure con le<br />
varie forme di parlamentarie,<br />
attuate dal Pd, da Sel e dal<br />
Movimento Cinque Stelle,<br />
consentirà comunque l’ingresso<br />
al Parlamento a persone<br />
che ci rappresenteranno<br />
senza aver avuto la nostra<br />
diretta approvazione. Se ciò<br />
non bastasse è all’ordine del<br />
giorno il trasferimento di<br />
parlamentari da un partito<br />
all’altro. Il passaggio che<br />
nella nostra Fabriano ha<br />
suscitato più clamore è stato<br />
quello dell’Onorevole che ha<br />
un importante cognome nella<br />
nostra terra, e che proprio da<br />
questa terra e dalle persone<br />
che ci vivono ha avuto un<br />
ampio sostegno colorato di<br />
speranza, speranza che oggi<br />
però deve confrontarsi con<br />
la realtà dei fatti; mi sto riferendo<br />
ovviamente all’Onorevole<br />
Maria Paola Merloni,<br />
che è appena passata dal Pd<br />
alla lista di Monti.<br />
Norberto Bobbio sosteneva<br />
come destra e sinistra fossero<br />
due categorie incancellabili,<br />
per il grande losofo<br />
e giurista, la <strong>prima</strong> valorizza<br />
che ad averglielo trasmesso, facendolo nascere e crescere in<br />
un ambiente dove tale sentimento ha avuto da sempre valore<br />
<strong>prima</strong>rio è stato Cosimo e tutti noi del suo storico gruppo.<br />
Ora le luci si sono spente, il sipario è calato, tutti i partecipanti<br />
certi di avere fatto quanto lui avrebbe desiderato, hanno salutato<br />
tutti con un velo di emozione e soddisfazione, Cristian<br />
sarà sempre con loro, o dietro il suo basso, o a cavallo di una<br />
vespa, o a rincorrere il pallone ovale da rugby.<br />
Per quanto mi riguarda, la rabbia si è leggermente af evolita,<br />
ora il triste ricordo di quando andavo a trovarlo in Ancona più<br />
di un anno fa si è un po’ allontanato, ora riesco a rivederlo<br />
nalmente tra di noi, ed è ciò che ho avvertito nella bella<br />
serata del 28 dicembre scorso.<br />
Ciao Cristian, un bacione da…<br />
Zio Sandro Barocci<br />
pianti fotovoltaici a terra. Comunque, nonostante l’impennata<br />
del fotovoltaico e l’aumento signi cativo delle biomasse, nel<br />
2<strong>01</strong>3 lo scenario elettrico regionale è destinato a peggiorare<br />
per la chiusura della raf neria Api di Falconara. Il fermo della<br />
raf neria di Falconara, previsto per un anno, determinerà<br />
la mancata produzione di circa tre milioni di tonnellate di<br />
carburanti e di circa 2.000 GWh di energia elettrica per la<br />
conseguente fermata dell’impianto di Gassi cazione a Ciclo<br />
Combinato (Igcc). Oggi la Igcc soddisfa il 27% della domanda<br />
regionale di energia elettrica ed è alimentata con la frazione<br />
pesante della distillazione del petrolio. Nel 2<strong>01</strong>3 la Igcc verrà<br />
convertita a metano.<br />
Per fermare il declino energetico-tecnologico e quindi non<br />
solo elettrico di questa Regione è necessario proporre con<br />
forza alcuni assi portanti contenuti anche nel Pear: ripresa<br />
dell’attività della raf neria Api anche con riduzione della<br />
raf nazione e massima protezione ambientale e della sicurezza;<br />
risparmio nei consumi di energia elettrica e carburanti in<br />
tutti i settori con campagne informative anche per migliorare<br />
la qualità dell’aria delle aree<br />
urbane delle Marche; impiego<br />
delle energie rinnovabili con<br />
particolare riferimento all’energia<br />
eolica ed alle biomasse<br />
di origine agro-forestale nei<br />
tetti stabiliti dal Pear.<br />
L’utilizzo dell’energia solare<br />
dovrà essere esclusivo in<br />
campo edilizio; produzione<br />
distribuita di energia elettrica<br />
e termica con particolare riferimento<br />
ai sistemi distrettuali<br />
delle imprese. Distinti saluti<br />
Walter Vignaroli<br />
l’io mentre la seconda il noi.<br />
Ebbene, anche io, credo che<br />
queste due categorie non<br />
potranno mai morire, perché<br />
sono state disegnate per accogliere<br />
il pensiero umano<br />
proprio con i suoi valori e<br />
ideali. Il compromesso esiste<br />
ma non può essere la vita<br />
della nostra politica, e anche<br />
per questo che provo sdegno<br />
nel sentire possibili governi<br />
costituiti da partiti che invece<br />
in campagna elettorale si pongono<br />
come alternativi. “Come<br />
non ti interessa la politica,<br />
non solo non ti interessa<br />
della tua vita ma neanche<br />
della vita di tuo glio, se<br />
andrà a scuola, se avrà un<br />
buon insegnamento, se si<br />
ammala sarà curato, se si<br />
sposerà, se troverà un lavoro,<br />
no non mi interessa<br />
fate voi! Fate voi! La vita<br />
di tuo glio e della tua.<br />
Questa è la politica, organizzare<br />
la nostra vita, la<br />
costruzione della nostra<br />
vita”. Tutto non può restare<br />
così fermo, bisogna<br />
uccidere l’indifferenza<br />
alla politica, bisogna<br />
uscire dal torpore dei politici<br />
più o meno potenti<br />
e in uenti, e affermare il<br />
nostro credo di ideali per<br />
avere una buona politica;<br />
quindi una buona vita.<br />
Andrea Giombi<br />
31 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.00
32 <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />
IL SETTIMANALE DEL TUO TERRITORIO: CAMPAGNA ABBONAMENTI 2<strong>01</strong>3<br />
Qui sotto trovate elencata una parte degli abbonati<br />
de L’Azione di quest’anno… e non sono niti. Il nostro<br />
grazie va a chi ci ha accordato di nuovo la ducia<br />
e la nostra riconoscenza anche agli altri che lo<br />
stanno facendo (o lo vorranno fare) di legarsi a noi<br />
per un nuovo grande anno. Vi aspettiamo in redazione!<br />
Oppure vi invitiamo ad utilizzare il bollettino che<br />
abbiamo allegato nel numero scorso. Perché, come<br />
lo slogan della campagna pubblicitaria, vogliamo andare<br />
insieme a voi alla… carica dei 1<strong>01</strong> (anni).<br />
Il direttore<br />
Sabato 19 gennaio la redazione di Fabriano<br />
sarà aperta dalle ore 9 alle ore 12<br />
per abbonamenti, inserzioni, annunci<br />
32 ultima.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.02