10.06.2013 Views

01 prima.indd - L'Azione

01 prima.indd - L'Azione

01 prima.indd - L'Azione

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento<br />

Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona<br />

Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) Fabriano-Matelica euro 1,20 n. 3 Anno CII 19 gennaio 2<strong>01</strong>3<br />

>Fabriano 5<br />

Cittadella<br />

degli Studi:<br />

lavori in corso<br />

Sta nascendo a Santa<br />

Croce il Campus<br />

scolastico che ospiterà i<br />

Licei fabrianesi: siamo<br />

andati a vedere il mega<br />

cantiere aperto.<br />

Politica,<br />

un servizio<br />

Un po’ come scalare il Tourmalet in pieno<br />

inverno o fare un giro alle montagne russe<br />

in un qualsiasi parco-divertimenti in fase di<br />

digestione. Non servono esempi estremizzati<br />

per introdurre il tema della politica. Ma se<br />

abbiamo voluto aprire l’argomento con due<br />

immagini è perché le parole che possono<br />

sintetizzare il dibattito di questi giorni sono<br />

la fatica eccessiva nel ritrovare uno straccio<br />

di ducia (da qui appunto la scalata impervia<br />

verso una vetta pirenaica) ed una sorta di<br />

voltastomaco nell’approccio con il problema<br />

politico, proprio per l’incrinatura fatale nel<br />

rapporto tra cittadino ed istituzioni (ed ecco<br />

infatti il salto alle giostre per antonomasia<br />

più pericolose in un momento del corpo<br />

umano che richiederebbe maggior rilassatezza).<br />

Fiducia ai minimi storici e idiosincrasia<br />

quasi totale al confronto su tutto quello che<br />

riguarda la famosa Casta. Tutto sembrerebbe<br />

invogliare a lasciar perdere: dal sistema<br />

elettorale sempre dato in procinto di novità<br />

ma poi in fase di stallo, alla confusione dei<br />

partiti tra salti della quaglia e nomi che si<br />

sovrappongono ai vecchi no alla ricorrente<br />

impressione che il potere come forma<br />

egemonica di una parte su tutti gli altri –<br />

Pasolini parlava di “omologazione” – sia<br />

il movente di troppe azioni e strategie. A<br />

questo si aggiunge una straordinaria capacità<br />

di molti uomini politici e dei mass-media<br />

che narrano i loro percorsi, di essere sempre<br />

concentrati – e di farci concentrare – su tesi<br />

secondarie, trascurando quelle più gravi.<br />

Come ad esempio l’occupazione o il livello<br />

di povertà crescente che colpisce sempre più<br />

le famiglie. Invece si litiga o si vuole porre<br />

l’attenzione sul nulla. In un momento come<br />

questo è più chiaro che l’azione politica e lo<br />

stesso interesse per essa sono direttamente<br />

legati ad una questione educativa: infatti<br />

lo scopo di un impegno politico è che la<br />

persona – ciascuno di noi – acquisti sempre<br />

più consapevolezza di sé vivendo la storia e<br />

in questo modo diventi più libera, capace di<br />

riconoscere – e quindi di aderire – alla verità<br />

e che la persona sia unita, in se stessa e con<br />

gli altri. Allora visto così, il coinvolgimento<br />

nella politica non è da biasimare, tutt’altro,<br />

specie quando è mosso da un impeto ideale<br />

e si fonda sulla certezza che la vita presente<br />

della persona e della società merita di essere<br />

servita. Il servizio, appunto. Non è possibile,<br />

infatti, per l’uomo che voglia servire il proprio<br />

popolo nella politica – dall’esercizio del<br />

voto all’assunzione di un incarico – evitare<br />

la serietà e la gravità delle domande che tale<br />

concetto di servizio porta con sé. Per noi<br />

uomini la radice e la sintesi di tale responsabilità<br />

stanno nell’esperienza della carità,<br />

nel darsi ed aprirsi agli altri.<br />

(Segue a pagina 2)<br />

Carlo Cammoranesi<br />

>Fabriano 6<br />

Monumento<br />

ai Caduti...<br />

dimenticati?<br />

Finora sono stati raccolti<br />

solo 500 euro<br />

per ristrutturare il memoriale<br />

ai giardini pubblici.<br />

Prosegue la sottoscrizione<br />

pubblica.<br />

>Matelica 14<br />

Rinascimento<br />

matelicese<br />

per due ragazzi<br />

Sono trentenni innamorati<br />

dell'arte.<br />

Alessandro curerà una<br />

mostra in Brasile, Angela<br />

restaura opere e<br />

realizza il suo sogno.<br />

>Sport 25<br />

Un altro<br />

grande ritorno:<br />

la scherma!<br />

Presso la palestrina<br />

dell'Agraria inizia<br />

l'attività del Club Scherma<br />

Fabriano: rivive una<br />

tradizione che nel passato<br />

esisteva in città.<br />

La Pinacoteca<br />

che “attacca”<br />

Sì, una Pinacoteca che “attacca”, che si rinnova, che può affascinare e attrarre. Una Pinacoteca, allo stesso tempo<br />

al centro di un “attacco”, di un vortice di critiche e proposte. Il nostro focus settimanale verte sul destino di uno<br />

degli istituti culturali cittadini più discussi da sempre e che per il 2<strong>01</strong>3 subirà qualche cambiamento. Abbiamo<br />

illustrato i pro e i contro attinenti a ciò che è stato fatto nora e a ciò che presumibilmente si farà per migliorarne<br />

la fruizione. Allargando ancora una volta un dibattito per coinvolgere davvero tutta la comunità.<br />

Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè, Laura Antonelli e a pag. 9 di Giampiero Donnini e Marisa Bianchini<br />

<strong>01</strong> <strong>prima</strong>.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.48


2 >EDITORIALI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Sir, il punto<br />

di partenza<br />

di PAOLO BUSTAFFA<br />

per quanto ci<br />

riguarda, essere giudicati e<br />

veri cati sull’obiettività, sul<br />

“Vorremmo,<br />

rigore del linguaggio, sulla<br />

documentazione, sull’attenzione alle cause e<br />

ai risvolti dell’avvenimento religioso piuttosto<br />

che sulla sua strumentale, brillante ed ef mera<br />

utilizzazione per la curiosità del momento...”.<br />

È un passo dell’editoriale del primo numero del<br />

Sir, Servizio Informazione Religiosa, pubblicato<br />

il 13 gennaio 1989. Da allora, considerando<br />

il tempo della progettazione e delle prove, sono<br />

trascorsi 25 anni. Un quarto di secolo.<br />

Il pensiero e l’impegno di questa Agenzia,<br />

radicata nella storia e nella vita delle quasi 190<br />

testate del territorio riunite nella Federazione<br />

italiana settimanali cattolici, si sono snodati<br />

nel tempo con la volontà professionale di cogliere<br />

le molte s de che, a volte con impeto,<br />

si sono presentate sia sul terreno dei contenuti<br />

sia su quello delle tecnologie: non a caso il Sir<br />

è stato, alla ne del 1994, tra i primi media<br />

cattolici a entrare in Internet. L’intuizione iniziale,<br />

diventata stile permanente, di mettere in<br />

comunicazione la testimonianza e la responsabilità<br />

delle Chiese locali con la testimonianza<br />

e la responsabilità di sintesi della Conferenza<br />

episcopale italiana, ha consentito e consente<br />

di offrire un’informazione originale e in grado<br />

di mostrare la bellezza e la grandezza dell’unità<br />

nella diversità. Sir ha camminato con la<br />

volontà di ascoltare, pensare e raccontare una<br />

Chiesa che ha scelto di stare con amore e con<br />

il suo contributo speci co di pensiero dentro la<br />

storia del territorio e, insieme, dentro la storia<br />

dell’Europa e di tutto il mondo. Un percorso<br />

Direttore responsabile<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />

n.11 del 6/09/1948<br />

Amministratore<br />

Giovanni Chiavellini<br />

Sorta nel 1911<br />

soppressa nel 1925<br />

risorta nel 1945<br />

www.lazione.com<br />

di ENZO GABRIELI*<br />

professionale laico nel sof o del Concilio.<br />

Così non è mai mancata in questa esperienza<br />

una costante attenzione ai media non cattolici:<br />

l’invito di Benedetto XVI a “costruire ponti<br />

di comunicazione e comprensione tra la realtà<br />

ecclesiale e l’opinione pubblica” è stato<br />

letto a questo riguardo anche come conferma<br />

della bontà di una scelta e di uno stile criticodialogico.<br />

Dopo 25 anni “senza presunzione,<br />

con realistico senso dei nostri limiti ma con<br />

concreta determinazione, il Sir - arricchito da<br />

nuovi servizi tra i quali Sir Quotidiano e Sir<br />

Europa e rafforzato da una crescente presenza<br />

nel digitale - vuole dare il suo contributo<br />

concreto a spogliare l’informazione religiosa<br />

da quei modelli riduttivi che la selezionano,<br />

la divulgano, la interpretano con un’ottica<br />

esclusivamente ideologica, politica e partitica”.<br />

Non c’è bisogno di scrivere quanto sia impegnativo<br />

il compito indicato nell’editoriale del<br />

primo numero ma più che mai se ne avverte<br />

l’importanza e l’urgenza. Se ne avverte anche<br />

il fascino grazie all’immagine del Cortile dei<br />

gentili dove fede e ragione si confrontano nel<br />

comune e appassionato desiderio, scritto nella<br />

coscienza di ogni uomo e di ogni donna, di<br />

cercare e d’incontrare la verità. E questo certamente<br />

può avvenire anche nei media di diversa<br />

ispirazione, siano essi antichi o nuovi, purché<br />

la parte scelta sia quella di un’informazione<br />

pensata e che aiuti a pensare: un obiettivo a<br />

cui tendere non certo con presunzione ma con<br />

inquietudine, umiltà e qualità. Sono questi i<br />

tre pilastri della professionalità che il Sir ha<br />

scelto e con la quale ogni giorno è chiamato<br />

a misurarsi nel torrentizio scorrere di fatti,<br />

problemi e idee. Un quarto di secolo dal primo<br />

editoriale Sir. È bello, per chi scrive, ricordare<br />

Direzione, redazione e amministrazione<br />

Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />

60044 Fabriano (An)<br />

Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />

www.lazione.com e-mail: info@lazione.com<br />

Redazione Matelica<br />

Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)<br />

Tel. e Fax 0737 787551<br />

e-mail: matelica.redazione@lazione.com<br />

Impaginazione<br />

Tania Bugatti<br />

Ferruccio Cocco<br />

Daniela Pedica<br />

Editore<br />

Fondazione di Culto e Religione<br />

“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />

Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />

in abbonamento postale gr. 1 -<br />

Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />

Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/20<strong>01</strong>.<br />

Stampa<br />

Rotopress International srl<br />

via Brecce - Loreto (An)<br />

Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />

alcune righe di Giuseppe Cacciami, uno dei<br />

padri fondatori dell’Agenzia: “Ci pare di poter<br />

dire che le tappe del ruolino di marcia che ci<br />

eravamo pre sse e che de nivamo ‘punto di<br />

partenza’ non sono state disattese o sostituite, e<br />

soprattutto hanno costituito il tessuto interiore<br />

di tutta questa lunga fatica. Lo diciamo non<br />

per stupide voglie celebrative ma soltanto per<br />

sottolineare che la fedeltà al ‘punto di partenza’<br />

è stata per noi il gesto obiettivo e fraterno<br />

con cui abbiamo cercato di rispettare il patto<br />

leale fatto con i nostri lettori e fruitori”. Sir è<br />

arrivato al 25° anno, lo attendono altre mete.<br />

Resta chiaro e fermo il “punto di partenza”,<br />

cioè una fedeltà pensata e pensante. Una fedeltà,<br />

declinata con rigore professionale, a Dio<br />

e all’Uomo, alla Chiesa e alla Città.<br />

La Chiesa fa il punto<br />

sugli immigrati<br />

lascia la propria terra lo fa perché cerca un futuro migliore”. Quando<br />

papa Benedetto XVI ha pronunciato queste parole all’Angelus di domenica,<br />

ricordando la 99ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, mi è<br />

“Chi<br />

sembrato di risentire la storia di Mohammed, i racconti di Louis, migranti<br />

che vivono nelle nuove favelas italiane, fatte di lamiera, eternit e baracche di fortuna. Ce<br />

n’è una grossa nella zona tra Rosarno e San Ferdinando, in Calabria, dove migliaia di loro<br />

stanno assiepati in condizioni miserevoli. Non sono per niente felici. Basta attraversarne<br />

una e vedi volti rassegnati, uomini abbandonati a se stessi. Più che di un pellegrinaggio si<br />

tratta di una Via Crucis di uomini senza dignità.<br />

Dovremmo ancora gridare “Ecce Homo”, ma di Pilato molte volte ne sappiamo imitare solo<br />

l’ignavia, lavandoci le mani della vita dell’altro. “Invece di un pellegrinaggio - ha scritto<br />

infatti il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato - animato<br />

dalla ducia, dalla fede e dalla speranza, migrare diventa un ‘calvario’ per la sopravvivenza,<br />

dove uomini e donne appaiono più vittime che autori e responsabili della loro vicenda”.<br />

Queste parole di Benedetto XVI sono tremendamente visibili nella terra calabrese, fra le<br />

colline della Piana. Eppure si tratta di persone che vivono nel totale abbandono, di fratelli<br />

che hanno attraversato il mare, hanno cercato le coste della speranza, così come fecero tanti<br />

italiani, tanti calabresi che cercarono “l’America”. L’America era il sogno e la speranza; da<br />

per la restituzione di copie non consegnate.<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />

Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />

Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />

Africa, Asia e America € 165,00<br />

Oceania € 175,00<br />

C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

C.C.B. IT21B0614021110<strong>01</strong>0570009048<br />

intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />

Politica,<br />

un servizio<br />

E la mancanza di punti di riferimento<br />

sicuri, ed invece la presenza dei “soliti<br />

noti”, sono la conseguenza di un<br />

dogmatismo culturale che ha eretto il<br />

dubbio ed il sospetto come criteri per<br />

affrontare la realtà, dal particolare<br />

della vita personale al problema che<br />

investe la totalità della comunità.<br />

Al termine della sua grande notte,<br />

l’Innominato de “I Promessi Sposi”,<br />

alla disperata ricerca di una nuova<br />

positività su cui rifondare la propria<br />

vita ed un nuovo rapporto con se stesso<br />

ed il reale, apre le nestre. Sarebbe<br />

restato un uomo solo, alle prese con<br />

terribili pensieri. Ma il genio cattolico<br />

del Manzoni propone a quel punto la<br />

scena che ricrea un’ipotesi di bene, di<br />

positiva ripresa per quella vita che si<br />

era oscurata. La nestra si apre su un<br />

popolo che si reca ad un appuntamento<br />

con il Cardinale Borromeo, pieno di<br />

memoria del fatto cristiano che ha<br />

reso visibile e vera la loro pur dif cile<br />

esistenza. Nel corso della sua storia la<br />

Chiesa ha insegnato che il più grande<br />

realismo è la fede e l’uomo, se non<br />

si para gli occhi con il preconcetto<br />

della propria pretesa di misura e di<br />

possesso, può leggere in ogni gesto,<br />

pur faticoso e duro, la potenza positiva<br />

di questa azione ed il richiamo<br />

a concepire il valore dell’esistenza in<br />

rapporto al mistero di qualcuno che<br />

la fa e la regge questa esistenza. E<br />

quel gesto che fonda la positività di<br />

ogni dettaglio – “il Dio dei dettagli”,<br />

esclamava Pasternak, è per così dire ricostituito,<br />

risalvato e rilanciato. Come<br />

anche, inaspettatamente, l’interesse e<br />

la passione per la politica.<br />

Carlo Cammoranesi<br />

qui si partiva con la valigia di cartone, si<br />

attraversava l’Oceano e dopo venti, trenta<br />

giorni di traversata iniziava una storia nuova,<br />

si riaccendeva una ammella di speranza.<br />

In Calabria per molti migranti non è così:<br />

c’è delusione e amarezza, c’è sfruttamento<br />

e povertà, c’è anche poco lavoro. Tutto<br />

questo unito a un disinteresse alimentato<br />

da promesse e lunghi silenzi, da politiche<br />

di respingimenti, espulsioni o interventi fatti<br />

con la forza per demolire quei monumenti<br />

della vergogna.<br />

Demolizioni che arrivano non per risolvere<br />

ma per rimuovere quel fastidio psicologico<br />

che ricorda una presenza fatta di qualche<br />

tavola raccattata qua e là e coperta con teli<br />

di fortuna. Un anno fa l’iniziativa del Governo, con tanto d’inaugurazione di un campo<br />

modello per circa trecento persone; un intervento in emergenza, dopo i fatti di Rosarno,<br />

poi più nulla. Finiti i nanziamenti è ritornato il buio. I sindaci lanciano appelli, la Chiesa<br />

fa sentire la sua voce, stanzia qualche fondo dell’8xmille, poi di nuovo il silenzio, mentre<br />

i numeri continuano a crescere.<br />

I migranti, intanto, sono attratti da quella misera paga di 25 euro al giorno e, quindi, tornano<br />

ancora più numerosi nella Piana calabrese per mettere da parte qualche soldo da inviare ai<br />

familiari che stanno come loro o peggio di loro. Hanno lasciato le loro case, le loro famiglie,<br />

per inseguire un sogno: la possibilità di un futuro, non di un futuro migliore. Dalle loro parti<br />

questa parola è stata nanche cancellata dal vocabolario. Ma poi, tanti di loro, intercettati su<br />

gommoni e barche della fortuna, vengono assiepati nei centri di accoglienza. Altri vivono di<br />

espedienti, sono raggiunti solo dalla solidarietà di chi si lascia toccare il cuore. Mille e più<br />

migranti, nella sola Rosarno, sono stati assoldati quest’anno per la raccolta delle arance e<br />

altri arriveranno a popolare le nuove favelas per pochi spiccioli. Come Abramo sono partiti,<br />

dandosi di Dio, del loro Dio, quello nel quale credono, ma molti di loro non si deranno<br />

più dell’uomo, quello che doveva essere fratello e molte volte si rivela Caino, disinteressato<br />

sfruttatore o anche disturbato da chi gli chiede conto di come ha custodito Abele.<br />

*Direttore “Parola di Vita” (Cosenza-Bisignano)<br />

Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />

gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione<br />

dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento<br />

di obblighi di legge e per fi nalità amministrative,<br />

attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee<br />

a garantirne la sicurezza e la riservatezza.<br />

Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante<br />

supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti<br />

elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in<br />

relazione ai dati personali da loro forniti, potranno<br />

esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7<br />

del D. Lgs. n. 196/2003.<br />

L’informativa completa è disponibile sul sito www.<br />

lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />

Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />

della legge 250 del 7/8/1990.<br />

02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.50


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >INCHIESTA<<br />

3<br />

di LAURA ANTONELLI<br />

E’<br />

indiscutibile il fatto<br />

che la Pinacoteca<br />

Molajoli sia un<br />

importante punto di<br />

raccolta artistica. E’ da questo assunto<br />

che dovrebbe partire ogni tipo<br />

di ri essione. Parlando con Andrea<br />

Paoli, direttore in via provvisoria<br />

da luglio 2<strong>01</strong>0, e con Walter Bernardini,<br />

storico dell’arte e guida,<br />

ciò che abbiamo riscontrato è che<br />

nonostante le critiche e i progressi<br />

ancora da fare, sono stati mossi<br />

dei passi in avanti. Con la mostra<br />

“Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento”<br />

del 2006 si è consacrata<br />

la rinascita. La serie degli arazzi<br />

amminghi del XVI e XVII secolo<br />

trovano nalmente un’ottimale collocazione,<br />

anche se lo spazio ridotto<br />

ha permesso l’esposizione solo di<br />

otto arazzi su tredici. I restanti non<br />

giacciono nei depositi a causa del<br />

disinteresse o di una presunta trascuratezza,<br />

ma poiché lo spazio non<br />

è suf ciente per rendere una visione<br />

di qualità di tutti e tredici gli arazzi.<br />

Inoltre va riconosciuto che trattare<br />

gli arazzi non è semplice come si<br />

potrebbe erroneamente pensare: anche<br />

esporli a rotazione richiede un<br />

costo non indifferente. Ritornando<br />

alla storia recente della Pinacoteca<br />

ricordiamo che nel 2008 venne<br />

indetto un concorso pubblico vinto<br />

da Melissa Riccardi, che diventò la<br />

nuova direttrice della Pinacoteca,<br />

della Biblioteca e dell’Archivio<br />

comunale.<br />

Il suo primo impegno da direttrice<br />

congiunta di questi istituti è stato<br />

quello di trasferire la Biblioteca<br />

comunale da via Bruno Buozzi<br />

all’attuale sede delle Conce. Un<br />

importante progetto per come è<br />

stato svolto, che ha impegnato a<br />

lungo la direzione non permettendo<br />

di intervenire direttamente<br />

sulla Pinacoteca. Non ci si è però<br />

dimenticati di questa struttura. E’<br />

per questo che dal 2008 sono state<br />

molte le attività svolte, e anche i<br />

progetti in corso non mancano:<br />

Partiranno le botteghe di Allegretto<br />

Abbiamo interpellato l’assessore<br />

alla Cultura Patrizia Rossi sulle<br />

dinamiche della Pinacoteca Molajoli<br />

prendendo in esame progetti,<br />

proposte e iniziative per il 2<strong>01</strong>3.<br />

Intanto sono stati riattivati, dopo<br />

ben tre anni di stop, i nove climatizzatori<br />

posizionati all’interno dello<br />

stabile per mantenere costante la<br />

temperatura nelle sale. “Abbiamo<br />

appena rmato”, sostiene Rossi, “la<br />

convenzione con la nuova società<br />

che si occuperà della manutenzione<br />

ordinaria degli impianti donati al<br />

Comune da Francesco Merloni e<br />

sistemati nei locali in occasione<br />

della Mostra sul Gentile del 2006”.<br />

Per 1.300 euro l’anno è stato raggiunto<br />

l’accordo per provvedere<br />

al controllo e al funzionamento di<br />

questi impianti al ne di evitare<br />

ogni rischio di deterioramento delle<br />

opere ospitate in modo permanente<br />

nella struttura. Tra le altre decisioni<br />

dell’amministrazione comunale la<br />

messa in rete di tutte le strutture<br />

museali dell’area dentro le mura<br />

e che attengono a carta, stampa,<br />

pianoforte, biciclette e arte con un<br />

solo ticket cumulativo di accesso<br />

a 16 euro e sconti per gruppi (13<br />

euro) e studenti (10 euro). “Vogliamo<br />

valorizzare il progetto dei<br />

Mille Passi”, aggiunge l’assessore.<br />

“Da gennaio sarà operativa l’offerta<br />

culturale, un viaggio nel cuore della<br />

città riservato principalmente al<br />

turismo scolastico ma adattabile, a<br />

richiesta, anche a gruppi organizzati.<br />

Si propone una full immersion<br />

durante la quale entrare anche nella<br />

Pinacoteca Molajoli, de nita da importanti<br />

critici d’arte come Federico<br />

Zeri e Vittorio Sgarbi, tra le più<br />

importanti del centro Italia per la<br />

sezione di opere del Trecento e del<br />

Quattrocento”. Ci potrebbero essere<br />

novità anche per ciò che concerne<br />

l’organico: “Stiamo ri ettendo, ma<br />

per ora è solo un’idea tra le altre,<br />

di assegnare una direzione onoraria<br />

ad un personaggio fabrianese<br />

che per riconosciuta competenza e<br />

professionalità valuti la possibilità<br />

di allestire mostre, di fare convegni,<br />

incontri didattici ecc., al anco di<br />

un comitato scienti co che selezioni<br />

le richieste provenienti dalla sfera<br />

dei privati”. Nelle settimane scorse,<br />

attraverso il nostro settimanale, il<br />

critico e storico dell’arte Giampiero<br />

Donnini ha lanciato proprio<br />

la proposta di allestire un gruppo<br />

di lavoro speci co e responsabile<br />

che riavvicini la cittadinanza e gli<br />

studenti al mondo dell’arte. “Sono<br />

d’accordo”, riferisce Patrizia Rossi.<br />

“Sarebbe interessante valorizzare<br />

l’esistente utilizzando materiale<br />

che giace nei depositi, che pur<br />

non avendo un valore eccelso è<br />

emblematico di epoche storiche<br />

del passato da riscoprire. In tal<br />

senso attiveremo una sinergia con<br />

la vicina Umbria e con pinacoteche<br />

che vantano la presenza di opere<br />

che ci permetterebbero, attraverso<br />

dei prestiti, di mettere in piedi<br />

delle estemporanee signi cative”.<br />

Positivo viene riconosciuto anche<br />

Pinacoteca:<br />

un gran tour<br />

I progetti in cantiere sulla struttura<br />

L’intervento sulla Pinacoteca<br />

uscito sul penultimo numero<br />

de L’Azione di Giampiero<br />

Donnini ha scatenato un<br />

vivace dibattito che abbiamo<br />

voluto sviluppare in modo<br />

più organico, coinvolgendo<br />

le istituzioni e chi dirige tale<br />

struttura. Non è una polemica<br />

in atto, ma è un’occasione<br />

seria e propizia per valorizzare<br />

maggiormente questo privilegiato<br />

contenitore culturale,<br />

anche per la felice ubicazione<br />

in pieno centro storico.<br />

Lo stesso Donnini ha voluto<br />

riproporre (in altra pagina)<br />

alcune idee per ribadire che<br />

il tema della Pinacoteca è<br />

qualcosa che sta a cuore a chi<br />

ama questo territorio.<br />

infatti la Pinacoteca di Fabriano fa<br />

parte del progetto MAB Marche<br />

(musei, archivi, biblioteche), cioè<br />

la sezione regionale di un coordinamento<br />

permanente esteso a<br />

livello nazionale per l’esplorazione<br />

di prospettive di convergenza tra<br />

mestieri ed istituti in cui operano<br />

i professionisti degli archivi, delle<br />

biblioteche e dei musei stessi. Il<br />

MAB Marche e l’assessorato alla<br />

l’evento proposto sempre da Donnini<br />

di presentare una singola tavola<br />

di Allegretto Nuzi raccontandola<br />

con un discorso accessibile a tutti<br />

tra arte, scienza e favola. Intanto<br />

Patrizia Rossi è intenzionata a<br />

predisporre in tempi brevi i cosiddetti<br />

laboratori didattici che saranno<br />

de niti “La bottega del Trecento”<br />

o “La bottega di Allegretto”. Spazi<br />

nei quali far lavorare dei giovani<br />

che riprodurranno le tecniche usate<br />

nel Trecento e Quattrocento. Si<br />

tratta di far vedere dal vivo come si<br />

ricavava il colore, uno degli aspetti<br />

più suggestivi nella costruzione di<br />

un’opera: una sorta di artigianato<br />

artistico che metta in luce la lavorazione<br />

delle tinte, delle polveri, dei<br />

minerali, dei lapislazzuli.<br />

In ne saranno esposti altri cinque<br />

arazzi oltre agli otto che già si<br />

possono vedere. La spettacolare<br />

collezione degli arazzi amminghi<br />

(seconda metà del Cinquecento,<br />

primo del Seicento, ndr) fu donata<br />

dal Marchese Stefano Montani del<br />

Grillo alla Cattedrale nel 1816 ed<br />

è divisa in serie tematiche. Quattro<br />

arazzi, contornati da cornici ricche<br />

di elementi simbolici (i quattro elementi<br />

della natura e la Cornucopia<br />

dell’Abbondanza), raffigurano i<br />

fatti di Alessandro Magno. Completano<br />

la serie tre arazzi con il tema<br />

della Caccia e una rappresentazione<br />

tratta dagli Atti degli Apostoli. Se<br />

ne aggiungeranno quindi altri cinque<br />

a completare la collezione.<br />

Alessandro Moscè<br />

Cultura della Regione Marche<br />

propongono un Gran Tour Cultura<br />

sul tema musei-archivi-biblioteche:<br />

anche la Pinacoteca sarà uno dei ori<br />

all’occhiello di questo progetto.<br />

Si pensa ad un iter tra letteratura<br />

e immagini, di far veder le opere<br />

di un determinato periodo storico<br />

attraverso le poesie di quello stesso<br />

arco temporale, di lasciarsi ispirare<br />

dall’arte visuale per penetrare<br />

meglio le parole. Qualità e crescita<br />

saranno sempre i punti chiave con<br />

cui ci si muoverà nei riguardi della<br />

Pinacoteca. E’ per questo che Andrea<br />

Paoli non rinnega le debolezze<br />

nella campagna comunicativa con i<br />

fruitori, ma si dice pronto a partire<br />

da queste debolezze per promuovere<br />

la Pinacoteca al meglio.<br />

Intanto nel costo del biglietto è<br />

inclusa la possibilità di visitare la<br />

Pinacoteca con la guida proponendo<br />

un percorso di qualità che dura<br />

in media più di un’ora, ma che<br />

può estendersi in relazione alle<br />

domande del visitatore. Si entra<br />

gratuitamente in Pinacoteca per circa<br />

una decina di eventi annuali tra<br />

cui durante la kermesse “Poiesis”<br />

e quando ci sono le inaugurazioni<br />

delle mostre al piano terra. Nell’ottica<br />

di venire incontro alle esigenze<br />

di riduzione del costo del biglietto<br />

si potrebbe pensare di favorire i<br />

residenti, i quali partecipano già alle<br />

spese del bene pubblico con le tasse<br />

comunali, oppure prevedere un ingresso<br />

a donazione come avviene in<br />

grandi musei come il Metropolitan<br />

Museum di New York, il quale propone<br />

un costo d’ingresso indicativo<br />

ma non obbligatorio. Per quanto<br />

concerne la questione degli orari di<br />

apertura la Pinacoteca resta aperta<br />

tutti i giorni della settimana eccetto<br />

il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16<br />

alle 19. Eventualmente si potrebbe<br />

pensare ad un orario continuato dal<br />

venerdì alla domenica proponendo<br />

l’apertura dalle 10 alle 19.<br />

Nel corso degli anni ci sono state<br />

anche numerose proposte di aperture<br />

serali, ad esempio nel 1995<br />

sotto la Giunta Castagnari, oppure<br />

l’estate scorsa con la manifestazione<br />

“Tora Tora Kamikaze culturali”<br />

(dal 31 luglio al 6 settembre ogni<br />

martedì, mercoledì e giovedì).<br />

Quindi c’è la proposta di migliorare<br />

l’illuminazione della Pinacoteca ed<br />

eventualmente di affacciarsi anche<br />

alla modernità con l’introduzione<br />

di Qr-code vicino ad ogni opera, in<br />

modo tale che il visitatore munito<br />

di un supporto di lettura di questi<br />

codici a barre possa accedere direttamente<br />

alle informazioni su ciò<br />

che si trova di fronte. Il percorso è<br />

in costruzione e si può migliorare.<br />

~ Un sostanziale disinteresse<br />

alla gestione da parte delle amministrazioni<br />

che si sono succedute negli<br />

anni<br />

~ La mancanza di un comitato scientifico<br />

~ L’assenza di progetti stimolanti<br />

e di qualità<br />

~ Il probabile incarico<br />

ad un direttore<br />

onorario<br />

~ La nascita della<br />

“bottega del Trecento”<br />

~ L’intenzione<br />

di allestire mostre<br />

estemporanee<br />

avvalendosi della<br />

sinergia con altre<br />

pinacoteche<br />

03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.51


4 <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Compro e Vendo<br />

VENDESI<br />

VENDESI appartamento ammobiliato a Sassoferrato, zona centrale, Via<br />

Gentile da Fabriano, 1° piano. Euro 65.000,00. Tel. 340 5363773 Fabrizio.<br />

REGALO Villino arredato, condonato e accatastato a chi ACQUISTA un<br />

lotto di terra di mq. 1020, vicino Fabriano a 6 minuti da Corso della Repubblica.<br />

Posizione panoramica, tranquilla e ottimamente servita (fermata<br />

autobus). Acqua, luce, gas e fognatura allacciate. Il terreno è alberato con<br />

querce, pini, abeti, alberi da frutto e ginestre. Tel. 348 4200002.<br />

Notizie Liete<br />

Congratulazioni Elena<br />

Il giorno 15 dicembre<br />

Elena Pasqualini<br />

ha conseguito la<br />

Laurea Magistrale<br />

in "Marketing Management"<br />

presso<br />

l'università Bocconi<br />

di Milano, con la votazione<br />

di 110/110.<br />

Felicitazioni e auguri<br />

per una brillante<br />

carriera dai nonni,<br />

dai genitori, dagli zii<br />

e dai cugini.<br />

Al grande amore<br />

della mia vita...<br />

50° di matrimonio<br />

... per ricordarti che la mamma<br />

sogna, sogna sempre per il suo<br />

Pulcino. Come in un sogno ti tengo<br />

stretto fra le mie braccia senza<br />

pensare che hai messo le ali con il<br />

Tricolore, che ti fa volare lontano.<br />

Quando tu metterai i piedi in terra, sarà la tua mamma che inizia a volarti intorno, allora<br />

capirai che la mamma invecchia e si allontana sempre di più, lasciandoti un grande ricordo<br />

e un immenso amore. Un pensiero grande, non dimenticarti mai della tua affettuosa mamma<br />

e il tuo adorato babbo. Vittoria e Tersilio<br />

3 a candelina<br />

per Chiara<br />

Chiara Zampetti il 18 gennaio festeggia<br />

il 3° compleanno, auguri dai genitori<br />

Monica e Giulio, il fratello Diego e<br />

dai nonni, gli zii e le cuginette Eva e<br />

Maria Stella.<br />

Giancarlo e Isa Mosciatti hanno festeggiato lo scorso 30 dicembre il loro 50° anno<br />

di matrimonio circondati dall’affetto dei familiari e degli amici. Hanno voluto<br />

rinnovare la promessa fatta nel lontano 1962 scegliendo la chiesa barocca delle<br />

Monachette di Matelica, recentemente riaperta, grazie al gruppo Scout locale che<br />

ne ha curato la sistemazione e il restauro. La celebrazione è stata of ciata da don<br />

Piero Allegrini.<br />

I gatti di Daniela hanno bisogno di una casa<br />

Daniela Fabello è morta il 5 gennaio scorso. Ha<br />

lasciato tutti nella tristezza e i suoi sette gatti che<br />

amava da morire e che si trovano ancora nella<br />

sua casa a Fabriano. Bisogna liberare la casa e<br />

questi dolcissimi gatti devono trovare famiglie<br />

disposte ad adottarli. Daniela amava tutti gli<br />

animali ed era una splendida volontaria dell’Associazione<br />

Animalisti Italiani di Fabriano. I gatti<br />

sono dolcissimi, adulti, sterilizzati. A Fabriano<br />

non c’è un gattile. Invitiamo chi legge, tutti gli<br />

amici di Daniela, coloro che hanno conosciuto<br />

la sua generosità e la sua disponibilità e coloro<br />

che hanno pianto la sua scomparsa, ad adottare<br />

uno dei suoi gatti. L'ultimo, grande, vero gesto<br />

d'amore per Daniela. L'unica vera grande prova<br />

di amicizia che Daniela vorrebbe da tutti. Daniela,<br />

che ha sempre dato una mano a chi aveva<br />

bisogno, persone o animali, adesso ha bisogno di noi. info@animalistifabriano.it 3381159663 - 073224<strong>01</strong>9.<br />

18 anni per Alessio<br />

20 gennaio 2<strong>01</strong>3:<br />

Tantissimi auguri<br />

Alessio per i tuoi<br />

attesissimi 18 anni<br />

dai tuoi genitori, da<br />

tua sorella Gaia, dai<br />

nonni, dagli zii e dai<br />

cugini.<br />

Alessio<br />

Conti<br />

Tanti auguri<br />

Ginevra<br />

Ginevra Bisolfati, il 20 gennaio compirà 3 anni, auguroni<br />

dal fratellino Rocco, dai genitori G. Luca e Antonella, i<br />

nonni, le nonne, gli zii, la zia, e la cugina Gloria.<br />

Gli annunci vanno portati<br />

in redazione entro il martedì mattina<br />

Tanti auguri<br />

Nicolò<br />

A Nicolò Dolce, dai genitori Paola e Roger,<br />

dai nonni e gli zii, auguroni per il 4° compleanno.<br />

65 anni di nozze<br />

Adria Rosorani e<br />

Primo Montanari<br />

Alessia Buselli<br />

Auguri per i 65<br />

anni di matrimonio<br />

e per tanti altri<br />

anni ancora insieme.<br />

Dalle glie, le<br />

nipoti, la pronipote.<br />

Auguri Alessia!<br />

Martedì 15 gennaio hai compiuto 5 anni. Tanta felicità da babbo<br />

Luciano, mamma Letizia, i nonni e gli zii.<br />

04 mercatino.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.32


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

>CRONACA<br />

La Cittadella degli Studi dovrebbe essere pronta per il 2<strong>01</strong>4/15<br />

di FERRUCCIO COCCO<br />

Il 21 aprile 2<strong>01</strong>2 veniva posata<br />

la <strong>prima</strong> pietra della “Cittadella<br />

degli Studi” di Fabriano, cioè<br />

il grande polo scolastico nanziato<br />

dalla Provincia di Ancona che<br />

andrà a sorgere nella zona Santa<br />

Croce-Brosciano (vicino al già esistente<br />

Itcg “Morea-Vivarelli”) e che<br />

ospiterà il Liceo Classico “Stelluti”,<br />

il Liceo Scienti co “Volterra” ed il<br />

Liceo Artistico “Mannucci”. Dopo<br />

una <strong>prima</strong> fase in cui i lavori – almeno<br />

nell’evidenza – sono andati<br />

avanti abbastanza lentamente, negli<br />

ultimi mesi l’attività sembra aver<br />

preso una piega decisamente più<br />

spedita. “I lavori sono a pieno regime<br />

- riferisce il sindaco di Fabriano,<br />

Giancarlo Sagramola – Il fatto è che<br />

la <strong>prima</strong> fase ha riguardato più che<br />

altro le pratiche amministrative e<br />

tecniche per l’allestimento del cantiere,<br />

mentre nei mesi successivi,<br />

cioè gli ultimi, si è proceduto con<br />

gli sbancamenti di terra ed ora è in<br />

corso la realizzazione delle fonda-<br />

Fabio De Luigi<br />

Massimo Zamparini<br />

zioni. Da quel che mi risulta, si sta<br />

rispettando il cronoprogramma delle<br />

opere”. “L’opera sarà completata<br />

entro luglio 2<strong>01</strong>4 – ha dichiarato<br />

l’assessore ai lavori pubblici, Claudio<br />

Alianello, rispondendo ad una<br />

interpellanza in Consiglio comunale<br />

– Peraltro, nel contratto, sono previste<br />

anche penali intermedie qualora<br />

non vengano rispettate tutte le tappe<br />

del cronprogramma”. Basta andare a<br />

fare un giro nella zona di via Santa<br />

Croce, via Pavoni o via Matterella<br />

per rendersi conto della portata di<br />

questa mega opera pubblica, il cui<br />

costo si aggira intorno ai 21 milioni<br />

di euro, nanziati dalla Provincia<br />

attraverso una formula chiamata<br />

“leasing in costruendo”. Nonostante<br />

la recinzione del cantiere non<br />

consenta una visione integrale di<br />

tutta l’attività in corso, da lontano<br />

si possono scorgere enormi sbancamenti<br />

di terreno, dove sorgerà<br />

il Campus scolastico più grande -<br />

probabilmente - di tutte le Marche,<br />

pari a 95 mila metri quadrati. “Sarà<br />

il fiore all’occhiello del settore<br />

Lo hanno associato all’attore italiano<br />

Fabio De Luigi, anche se lui si<br />

schermisce: “Sì, me l’ha detto anche<br />

una collega di lavoro, conosco il<br />

personaggio, ma forse dovrei farmi<br />

crescere un po’ i capelli...”.<br />

Questo non impedisce a Massimo<br />

Zamparini, educatore della Casa<br />

Madonna della Rosa, di avere il<br />

proprio spazio di notorietà, magari<br />

in futuro anche lui davanti ad un set<br />

cinematografi co!<br />

Il cantiere a Santa Croce:<br />

sorgeranno qui il Liceo Classico,<br />

il Liceo Scienti co e il Liceo Artistico<br />

Scuole, decollano i lavori<br />

scolastico cittadino”, aggiunge il<br />

sindaco Sagramola. Dopo tanta<br />

attesa dal terremoto del 1997, che<br />

lasciò alcuni istituti superiori fabrianesi<br />

senza casa, questa nalmente<br />

dovrebbe essere la volta buona.<br />

Non guasta ricordare nel dettaglio<br />

che cosa verrà costruito. Il plesso<br />

prenderà la forma di una “S” e sarà<br />

composto da più edi ci, separati<br />

strutturalmente tra loro e con accessi<br />

indipendenti: uno ospiterà il Liceo<br />

Classico (34 aule e 11 laboratori<br />

per un massimo di 850 studenti),<br />

uno il Liceo Scienti co (24 aule e<br />

8 laboratori per 600 studenti) e uno<br />

il Liceo Artistico (11 aule e 13 la-<br />

Un altro scorcio dei lavori<br />

per la realizzazione degli istituti<br />

scolastici in zona Santa Croce<br />

In questa immagine ricreata al computer, ecco come sarà<br />

la Cittadella degli Studi una volta terminati tutti i lavori<br />

boratori per 250 studenti). Inoltre si<br />

sposterà qui il Centro per l’Impiego.<br />

Prevista anche una palestra con travi<br />

lamellari in legno e due pedane polivalenti<br />

per l’attività sportiva. Una<br />

piazza d’aggregazione armonizzerà<br />

i nuovi edi ci collegandoli con il già<br />

esistente Itcg “Morea”. Altri dettagli<br />

tecnici: impianto di recupero delle<br />

acque piovane, impianti fotovoltaici<br />

sulle coperture, fabbisogno termico<br />

garantito da una pompa di calore<br />

condensata con acqua di falda. In-<br />

ne, per quanto riguarda la viabilità<br />

della zona, “verranno potenziate le<br />

attuali strade”, conclude il sindaco<br />

Sagramola.<br />

5<br />

taccuino<br />

FABRIANO<br />

FARMACIE<br />

Sabato 19 e domenica 20 gennaio<br />

COMUNALE 2<br />

Via Dante 270A<br />

Tel. 0732 71384<br />

DISTRIBUTORI<br />

Sabato 19 e domenica 20 gennaio<br />

TOTAL ERG Viale XIII Luglio<br />

EDICOLE<br />

Domenica 20 gennaio<br />

Edicolè Corso della Repubblica<br />

Edicolandia Via La Spina<br />

Morelli Simone Via XIII Luglio<br />

L'Edicolante Via Profi li<br />

Belardinelli Via Martiri della Libertà<br />

News snc Stazione ferroviaria<br />

Braconi Alberto Frazione Marischio<br />

Sinopoli Simona Via Corsi<br />

CROCE ROSSA<br />

P.zza Altini<br />

tel. 0732 21948 orario continuato<br />

CROCE AZZURRA<br />

Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444<br />

GUARDIA MEDICA<br />

Rivolgersi al tel. 0732 22860<br />

GUARDIA MEDICA veterinaria<br />

Rivolgersi al tel. 0732 7071<br />

BIGLIETTERIA FERROVIARIA<br />

Agenzia Viaggi del Gentile<br />

dal lunedì alla domenica<br />

dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30<br />

Tel. 0732.5345 - 0732.24256<br />

Agenzia Viaggi del Gentile<br />

Atrio stazione FS<br />

dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 15.30-19,<br />

sabato 8.30-12.30<br />

tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063<br />

www.viaggidelgentile.it<br />

Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24<br />

lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19<br />

tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it<br />

Agenzia Janus viaggi<br />

Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)<br />

05 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.57


6<br />

di DANIELE GATTUCCI<br />

>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Monumento dimenticato?<br />

Finora raccolti solo 500 euro per ristrutturare il memoriale ai Caduti<br />

Rilanciata la sottoscrizione<br />

pubblica per risistemare il<br />

Monumento ai Caduti dei<br />

giardini pubblici Regina<br />

Margherita. Il nuovo invito, già<br />

fatto nell’ottobre scorso, è stato<br />

reiterato dall’amministrazione di<br />

Fabriano che su richiesta delle<br />

Associazioni Artiglieri, Alpini,<br />

Bersaglieri d’Italia, Carabinieri,<br />

Famiglie Caduti e Dispersi in<br />

Guerra, Mutilati e Invalidi di<br />

Guerra, Granatieri e Istituto Nastro<br />

Azzurro, ha deciso di intraprendere<br />

un’operazione non soltanto di<br />

restauro estetico o funzionale, ma<br />

punta invece a rafforzare il ne e<br />

l’onorabilità per cui è stata costruita<br />

la struttura. Ben de nita dunque<br />

la sollecitazione, meglio ancora, il<br />

coinvolgimento collettivo (ad oggi<br />

sono stati raccolti non più di 500<br />

euro!) attraverso il quale si vuol<br />

dare ai defunti, a quanti sono morti<br />

per l’amor di patria, il decoro e la<br />

rispettabilità che meritano. E' stato<br />

il sindaco Giancarlo Sagramola,<br />

alla presenza dei rappresentanti<br />

dei gruppi promotori, a rendere<br />

noto i termini di un intervento che<br />

riquali ca una parte importante di<br />

una area urbana del centro storico.<br />

“Costo del progetto poco più di cir-<br />

Gran Concerto di Natale a San Venanzio<br />

il 21 dicembre scorso; concerto<br />

che puntualmente ogni anno<br />

attira gran parte della cittadinanza<br />

per assaporare insieme le prime<br />

note della festa del calendario più<br />

bella ed emozionante.<br />

Attraverso la loro singolare performance,<br />

il Coro Santa Cecilia,<br />

direttore il Maestro Marcello<br />

Marini, nonché il Coro delle voci<br />

bianche “Le Verdi Note”, diretto<br />

dalla Maestra Milly Balzano, questa<br />

volta, con nostra meraviglia e stupore,<br />

hanno raggiunto un risultato<br />

ad un passo dalla perfezione, sia<br />

tecnicamente che umanamente<br />

poiché il frutto del loro lavoro è<br />

stato completamente devoluto in<br />

bene cenza alla Caritas diocesana<br />

di Fabriano.<br />

Quest’anno, ad accompagnare la<br />

Transennata la chiesa del Crocifi sso<br />

Torna a far parlare di sé la chiesa del Croci sso,<br />

monumento di origine medievale che si trova in<br />

fondo al Ponte della Canizza, per la precisione<br />

all’intersezione tra viale IV Novembre e via delle<br />

Fontanelle. La situazione della chiesetta, da tanti<br />

anni diroccata, negli<br />

ultimi tempi è drasticamente<br />

peggiorata:<br />

il tetto è andato giù<br />

del tutto, il piccolo<br />

campanile vacilla e<br />

il muro della facciata<br />

sembra incombere<br />

pericolosamente sulla<br />

strada. L’Associazione<br />

per la Tutela e Valorizzazione<br />

del Centro<br />

Storico, visto che<br />

nessuno se ne prende<br />

cura, per salvaguardare<br />

l’incolumità pubblica,<br />

recentemente ha<br />

richiesto l’intervento<br />

del Vigili del Fuoco,<br />

ca 50.000 euro – ha detto il primo<br />

cittadino – e ad oggi il Comune non<br />

ha la possibilità di nanziare che<br />

poche migliaia. Per questo abbiamo<br />

deciso di fare questa sottoscrizione<br />

pubblica e aperta all’intera<br />

collettività”. Si potranno versare<br />

le donazioni sul conto corrente<br />

IT13Z0614021110<strong>01</strong>0570065725<br />

Cassa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana - liale di Corso<br />

della Repubblica, presso l’Urp –<br />

Uf cio Relazioni con il Pubblico<br />

in Piazza del Comune n.<br />

1 aperto dal lunedì al sabato<br />

dalle 9 alle 12.30 e il martedì<br />

e giovedì dalle ore 15.30 alle<br />

18, nelle sedi dell’Associazione<br />

Nazionale Mutilati Invalidi di<br />

Guerra - Viale Zonghi n. 6 il<br />

mercoledì dalle 10 alle 11.30<br />

e in quella dell’Associazione<br />

Nazionale Famiglie Caduti e<br />

Dispersi in Guerra – Viale Zonghi<br />

n.6 il giovedì dalle 16 alle<br />

18. A tutti coloro che faranno<br />

una donazione sarà rilasciato<br />

un attestato personalizzato rmato<br />

dal sindaco del Comune<br />

di Fabriano e dal presidente<br />

del Comitato promotore. Mensilmente,<br />

inoltre, l’elenco dei<br />

cittadini che hanno effettuato<br />

una donazione, a prescindere<br />

dall’entità della stessa, verrà<br />

pubblicato nei giornali locali e nel<br />

sito istituzionale del Comune. “Si<br />

può donare - ha dichiarato il presidente<br />

dell’associazione Alpini,<br />

Pio Riccioni - qualsiasi cifra, non<br />

c’è un minimo o un massimo, ogni<br />

contributo sarà prezioso perché<br />

entro settembre del 2<strong>01</strong>4, i lavori<br />

di sistemazione del mausoleo dovranno<br />

essere terminati in quanto<br />

in questo mese si terrà a Fabriano,<br />

un grande raduno regionale degli<br />

Concerto di Natale<br />

all'insegna della carità<br />

voce dei Cori con superba maestria,<br />

è stato invitato il Brass Quintett<br />

“Simposio Strumentale”; Claudio<br />

Menci e Nolito Bambini alle<br />

trombe, Marco Venturi al corno,<br />

Giovanni Comanducci al trombone<br />

e Danilo Tamburo al basso<br />

tuba; cinque professionisti uniti<br />

al servizio della bella musica. Un<br />

notevole arricchimento è stato apportato<br />

dal auto di Andrea Biagini<br />

e dall’organo di Sauro Argalia e,<br />

dulcis in fundo, dalle dirompenti<br />

voci dei cantanti solisti; la soprano<br />

Giovanna Pazzaglia ed il baritono<br />

Ferruccio Finetti. Un concerto che<br />

ti rapisce dal primo istante e ti<br />

riconsegna alla realtà solo alla sua<br />

conclusione, grazie soprattutto al<br />

suo effetto di sorpresa continua,<br />

che denota una scaletta studiata<br />

minuziosamente e con grande gusto<br />

e capacità artistica.<br />

Personalmente non avevo mai<br />

sentito cantare in latino un coro<br />

nella sua sede più naturale, ed è<br />

da lì, dal “coro” della chiesa, che<br />

si producono gli effetti più sugge-<br />

che sabato 5 gennaio hanno provveduto a transennare<br />

l’edi cio nel lato di via Fontanelle ed ora indirizzeranno<br />

una segnalazione al Comune di Fabriano ed<br />

alla Prefettura. La chiesetta, tra l’altro, contiene un<br />

affresco di Giovanni Loreti risalente al XVIII secolo.<br />

“E’ necessario che<br />

il Comune intervenga<br />

- dice Paolo Panfili,<br />

presidente dell’Associazione<br />

per la Tutela<br />

e Valorizzazione del<br />

Centro Storico – E’<br />

vero che la proprietà<br />

della chiesetta è<br />

privata, ma in simili<br />

circostanze il Comune<br />

ha tutti gli strumenti<br />

legislativi per fare un<br />

intervento d’urgenza<br />

coatto e poi giungere<br />

persino all’esproprio,<br />

come prescritto dalle<br />

normative”.<br />

f.c.<br />

Alpini”. Vediamo, dunque, come<br />

si sostanzia il programma d’intervento<br />

che porta la rma di Renzo<br />

Barbarossa. Dodici colonne di travertino<br />

con basamento ove su due<br />

lati saranno incisi i nomi dei nostri<br />

caduti in ordine alfabetico (circa<br />

700 i nominativi) nelle colonne a<br />

sinistra 1915-1918 e a destra 1940-<br />

1945. Le colonne saranno unite da<br />

catene fermate con apposti ganci e<br />

nel cappello in pietra, saranno poste<br />

scritte di bronzo con gli anni<br />

delle guerre. In ne, sarà modi -<br />

cato l’impianto d’illuminazione<br />

ed eliminata l’aiuola sottostante<br />

e all’ingresso del monumento a<br />

lavori ultimati (40 giorni i tempi<br />

stimati per restauro conservativo<br />

delle sculture del monumento,<br />

scritte e preparazione lastre<br />

e dei dodici pozzetti con tubi di<br />

ferro) con l’asfaltatura dell’area<br />

antistante. “La realizzazione del<br />

progetto - sono ancora parole di<br />

Riccioni - dipende, in larghissima<br />

parte, dal successo che potrà<br />

avere la pubblica sottoscrizione.<br />

Ma, perché il successo ci sia, è<br />

'conditio sine qua non' che i cittadini<br />

fabrianesi comprendano<br />

bene le esigenze insopprimibili<br />

che sono all’origine del progetto,<br />

e le facciano proprie – ha<br />

rilevato ancora il presidente<br />

stivi, e gli acuti<br />

della Pazzaglia<br />

credo abbiano fatto<br />

correre brividi<br />

ovunque.<br />

Ogni spazio della<br />

Cattedrale era<br />

intriso di un armoniosocolloquio<br />

musicale,<br />

un andirivieni di<br />

voci, strumentali<br />

e non, a volte<br />

soliste, a volte<br />

unite in magica<br />

sinergia; quella<br />

sinergia che nasce<br />

quando si lavora<br />

bene insieme<br />

raggiungendo il top della bellezza.<br />

Confidiamo nei dolci angioletti<br />

delle Verdi Note af nché rappresentino<br />

concretamente un giorno<br />

il futuro del Santa Cecilia.<br />

Mi sento di ringraziare il Vescovo<br />

don Giancarlo Vecerrica per il messaggio<br />

che a ne concerto ha voluto<br />

donare ai presenti, lo sponsor Airforce<br />

nella gura di Urbano Urbani<br />

dell’Associazione Alpini. Il Monumento<br />

ai Caduti della nostra<br />

città reca queste semplici parole<br />

e null’altro: 1915 - 1918 AI 490<br />

FIGLI MORTI PER LA PATRIA<br />

FABRIANO CONSACRA – XXIX<br />

GIUGNO MCMXXVI ED AI 206<br />

CADUTI NELLA 2° GUERRA<br />

MONDIALE. I nomi di quei gli<br />

della nostra terra, morti nelle due<br />

grandi guerre del secolo scorso,<br />

non ci sono. Tutti sconosciuti.<br />

Potremmo chiamarlo, molto propriamente:<br />

Monumento ai Militi<br />

Ignoti. Ci sembra, questa, una<br />

grave ed inaccettabile carenza su<br />

una struttura eretta per perpetuare<br />

la memoria di quei caduti. Molte,<br />

purtroppo, sono state le persone a<br />

noi care che hanno perso la vita per<br />

eventi bellici nella nostra zona, ed<br />

in particolare per i terribili bombardamenti<br />

che hanno colpito la<br />

città di Fabriano, oltre che per le<br />

rappresaglie delle truppe tedesche.<br />

Il dolore per la loro perdita è ancora<br />

vivo in molti di noi. Nomi e<br />

cognomi di tutte le vittime civili<br />

gureranno pertanto incisi nelle<br />

colonnine, poste accanto a quelle<br />

dei soldati. In questo modo il nostro<br />

Monumento ci consentirà veramente<br />

di ricordare ed onorare tutti i<br />

Caduti delle due grandi, sanguinose<br />

guerre del secolo scorso.<br />

al suo quinto anno del “Concerto<br />

di Natale per Fabriano” impegnato<br />

sempre in <strong>prima</strong> persona e tutti gli<br />

addetti ai lavori che, con enorme<br />

sacri cio e duro lavoro, continuano<br />

a rendersi dono di simili meraviglie,<br />

soprattutto in questo periodo in cui<br />

la speranza e l’ottimismo cominciano<br />

a scricchiolare.<br />

Sandra Balducci<br />

06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.58


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />

7<br />

E' battaglia sulla vetrina!<br />

La collezione di soldatini del dottor Benvenuto in esposizione da Frati<br />

di DANIELE GATTUCCI<br />

Incuriositi dalla vetrina Frati, in Corso della Repubblica,<br />

ci siamo messo sulle tracce del collezionista che l’ha<br />

allestita: Benvenuto Mezzanotte. Fabrianese di cinquantotto<br />

anni, noto medico della divisione di Ortopedia e<br />

Traumatologia dell’Ospedale di Fabriano oltre ad essere un<br />

musicista di lungo corso, coltiva da anni un’altra grande passione:<br />

realizzare, costruire e riparare soldatini con materiali<br />

diversi con i quali ha strutturato fortini, accampamenti, campi<br />

di battaglie. Il risultato, come detto, lo abbiamo osservato<br />

dalla vetrina Frati. Luogo in cui campeggia da mesi l’esposizione<br />

della sua vasta collana privata. C’è di tutto: soldatini<br />

da collezione attuali, dipinti a mano, soldatini e ambienti,<br />

giocattoli anni ‘70 riparati e modi cati, soldatini di carta del<br />

“Corriere dei Piccoli” anni ‘60 realizzati in compensato con<br />

tecnica al traforo. Per saperne di più l’abbiamo incontrato.<br />

“Nell’esposizione sono visibili alcuni diorami realizzati inizialmente<br />

per far divertire mio glio. A volte è piacevole e<br />

defaticante. Il più grande di questi è realizzato con soldatini<br />

di plastica scala 1/32 dipinti a mano rappresentanti i Roger’s<br />

Ranger e gli Indiani Algonchini e Irochesi di Passaggio a<br />

Nord-Ovest”, afferma Mezzanotte. Ispirato al libro di Kennet<br />

Luis Roberts (1937) o al lm omonimo del regista americano<br />

King Vidor con protagonista il maggiore Roger, interpretato da<br />

Spencer Tracy e ambientato durante la guerra franco-indiana<br />

che si combatté tra gli inglesi e i francesi a metà del XVIII<br />

secolo nel Nord America. Altra chicca è il villaggio Sioux<br />

della metà del XIX secolo realizzato con soldatini scala 1/72<br />

dell’Atlantic, molto rari, quasi introvabili sul mercato perché<br />

lo stampo venne perso durante la I° Guerra di Libano nel<br />

1983. Sono tutti rigorosamente dipinti a mano con tende in<br />

pelle e ogni cosa assolutamente auto-costruita eccezion fatta<br />

per qualche albero di origine commerciale. Ci sono poi il Fort<br />

Ticonderoga, liberamente ispirato alla guerra franco-indiana<br />

del 1775, quella de "L’ultimo dei Mohicani" per intenderci,<br />

completamente auto-costruita e con soldatini Air x e Revell<br />

Bollette ai postini<br />

Nei giorni scorsi è stata presentata una importante innovazione<br />

tecnologica che riguarderà le Poste Italiane. Presso gli<br />

uf ci del centro di distribuzione delle Poste Italiane di Piazza<br />

Miliani, è stata illustrata la tecnologia e la modalità che permetterà<br />

ai cittadini fabrianesi di poter pagare a domicilio i<br />

bollettini delle grandi utenze. Un miglioramento tecnologico<br />

che permetterà a tutti i fabrianesi di poter pagare direttamente<br />

ai portalettere i bollettini di pagamento premarcati. Sarà<br />

quindi possibile pagare, in pochi e semplici gesti, bollettini<br />

delle grandi utenze come ad esempio Enel, Telecom, Hera,<br />

Rai e molte altre ancora. Una volta consegnato il bollettino al<br />

destinatario, il postino potrà acquisire i dati per la validazione<br />

dello stesso tramite la scansione del codice a barre. Una volta<br />

completata questa <strong>prima</strong> operazione, si potrà procedere al<br />

pagamento con l'inserimento della carta di credito (ora tutte<br />

accettate) nel lettore Pos in dotazione al portalettere. Un'innovazione<br />

partita proprio da Fabriano e che sarà valida su<br />

tutto il territorio comunale frazioni comprese da subito. Una<br />

volta completato questo periodo iniziale, il servizio verrà<br />

allargato a tutta la regione.<br />

Le Poste Italiane aprono un'ulteriore fase di evoluzione e<br />

sempli cazione dei servizi con questo nuovo servizio offerto<br />

alla cittadinanza. L’obiettivo dichiarato è quello di fare leva su<br />

strumenti telematici capaci di unire semplicità ed ef cienza,<br />

aumentando e migliorando la qualità del servizio fornito ai<br />

clienti. Il palmare in dotazione a tutti i portalettere offrirà<br />

quindi la possibilità di rendere più rapido ed ef ciente il<br />

metodo di consegna delle missive, automatizzando le attività<br />

ed aprendo ad un allargamento della gamma di opportunità<br />

fornite ai cittadini. Il centro di distribuzione di Fabriano<br />

provvede al momento alla consegna delle corrispondenze<br />

anche per Cerreto d'Esi, per un totale complessivo di 9.317<br />

civici a cui corrispondono 15.524 famiglie e 2.512 attività<br />

commerciali divise in 19 zone di recapito urbano.<br />

Saverio Spadavecchia<br />

scala 1/72 dipinti a mano e due semplici diorami con cariche<br />

di cavalleria inglesi e francesi, ispirati alla battaglia di Waterloo,<br />

in scala 1/32 e 1/72. Sempre con soggetti di plastica<br />

sono esposti soldatini giocattolo attuali e d’epoca anni ’70,<br />

di cui molti restaurati e modi cati, ancora a soggetto western<br />

e con un fortino dello stesso periodo simpaticamente<br />

donati da Sandro Conti. In ne tre pezzi della collezione<br />

di soldatini di carta, realizzati al traforo su compensato.<br />

E qui Mezzanotte apre una parentesi: “Questa tecnica mi è<br />

stata insegnata da mio padre, molto bravo, quando ero piccolissimo.<br />

Conservo gelosamente le sue realizzazioni, oltre al<br />

catalogo dei lavori risalente agli anni ’40, da cui si potevano<br />

a mezzo posta, ordinare le mascherine poi applicate con colla<br />

di farina sul compensato per lavorarle al traforo, distaccarle e<br />

procedere all’assemblaggio dei vari elementi niti, ricavando<br />

vere opere d’artigianato artistico. Acquisita progressivamente<br />

e perfezionata questa tecnica l’ho trasmessa a mio glio,<br />

Sono nove anni che la San<br />

Vincenzo de’ Paoli fabrianese<br />

organizza “il pranzo della<br />

solidarietà”, una lodevole<br />

iniziativa comunitaria che<br />

permette, alle tante persone<br />

che vivono da sole, di<br />

trascorrere una giornata in<br />

serena e allegra compagnia.<br />

Questa edizione vede la<br />

partecipazione e la collaborazione<br />

della Caritas Diocesana,<br />

con il direttore<br />

Edmondo Ercolani<br />

e l’Unitalsi guidata<br />

dal presidente Mario<br />

Gagliardini. E’ una<br />

domenica speciale il<br />

giorno dell’Epifania<br />

per il presidente del<br />

Consiglio centrale<br />

della San Vincenzo,<br />

Enzo Corrieri e del<br />

presidente regionale<br />

della San Vincenzo,<br />

Salvatore Mirabella<br />

che si sono impegnati<br />

a realizzare questa<br />

memorabile giornata.<br />

Sono stati circa<br />

150 i partecipanti al<br />

convivio, ospitati nel<br />

confortevole modulo<br />

di legno di San<br />

Nicolò concesso dal<br />

La San Vincenzo da nove anni<br />

parroco don Luigi Forotti.<br />

Il pranzo ha avuto inizio con<br />

il saluto di Mons. Giancarlo<br />

Vecerrica che ha ringraziato<br />

tutti i volontari per la loro<br />

testimonianza di solidarietà e<br />

carità in favore delle persone<br />

più deboli e bisognose della<br />

nostra comunità. Presenti<br />

coautore di molti degli oggetti esposti. Il Corriere dei Piccoli<br />

fu la fonte quasi inesauribile per soddisfare tale necessità. Il<br />

giornale, infatti, pubblicava periodicamente tavole disegnate<br />

da famosi artisti, Toppi, Battaglia, Ugo Pratt ecc., ispirate a<br />

soldatini di varie epoche, greci, egiziani, romani, cartaginesi,<br />

medievali, rinascimentali, far-west, napoleonici, risorgimentali,<br />

moderni e altri. Un universo di storia e di uniformi di<br />

tutte le fogge che appassionava noi ragazzi. A cura degli stessi<br />

disegnatori pubblicava le squadre di calcio del campionato<br />

di serie A e i ciclisti del Giro d’Italia e di alcuni campionati<br />

mondiali”. Aggiunge Benvenuto Mezzanotte: “In tanti anni<br />

credo di aver aggiunto alla mia collezione praticamente tutte<br />

le tavole. Quelle esposte in vetrina rappresentano la Battaglia<br />

del Little Big Horn tra il 7° Cavalleria del Colonnello Custer e<br />

gli indiani di Cavallo Pazzo e Toro Seduto. Inoltre un villaggio<br />

del far-west con personaggi al saloon e una rapina alla banca<br />

che avviene alla presenza di famosi scerif , i fratelli Earp,<br />

Masterson, Hickoc, e di altrettanto noti banditi, Billy the<br />

Kid, Jassie James, Cole Jounger. Di fronte e in alto rispetto<br />

a questi due ho posto una piccola ambientazione composta da<br />

un’abitazione apache con donne e bambini, alcuni guerrieri<br />

con i famosi capi Cochise, Geronimo, Chato e Victorio di<br />

anco ai quali sono esposti degli apache in plastica scala 1/32<br />

dipinti a mano e di recentissima realizzazione. Sullo sfondo la<br />

pittorica Monument Valley, attuale riserva Navaho e sito della<br />

realizzazione d’innumerevoli scenogra e western”. Oltre alle<br />

tavole del Corriere dei Piccoli Mezzanotte ha raccolto 10.000<br />

soldatini, molti già completati dal punto di vista cromatico<br />

e che attendono una collocazione su diorama, ma tantissimi<br />

da dipingere. “Toccherà ai miei eredi realizzare questi lavori<br />

augurando loro di trovare anche lo spazio per collocarli.<br />

Per il momento l’ospitalità cortesemente concessami dagli<br />

amici delle famiglie Pierosara-Bernardi e Gagliano nella loro<br />

vetrina, ha permesso a tanti coetanei di tornare per qualche<br />

momento al tempo della loro infanzia, ma si è notato un<br />

notevole interesse anche da parte di giovani e giovanissimi”,<br />

conclude Mezzanotte.<br />

Il pranzo di solidarietà all'Epifania<br />

il sindaco Giancarlo Sagramola<br />

e l’assessore ai Servizi<br />

sociali Giorgio Saitta. Il<br />

presidente Enzo Corrieri ha<br />

ringraziato per il generoso<br />

contributo l’imprenditore<br />

Urbano Urbani, titolare<br />

dell’azienda Airforce, che<br />

da diversi anni sostiene con<br />

grande partecipazione questa<br />

iniziativa per la nostra città.<br />

Un saluto particolare è stato<br />

rivolto agli Scout di Fabriano<br />

2 che con impegno e umiltà<br />

hanno espletato con grande<br />

professionalità il servizio a<br />

tavola, guidati dal loro capogruppo<br />

Rodolfo Maccari.<br />

Come negli anni precedenti<br />

la ditta RistorArt di Fabrizio<br />

Palanca ha curato l’allestimento<br />

della tavola e<br />

servito un ottimo e<br />

abbondante pranzo.<br />

Nel pomeriggio,<br />

come da tradizione,<br />

si è svolta una simpatica<br />

ed emozionante<br />

tombolata, ricca di<br />

numerosi premi che<br />

ha rallegrato e completato<br />

una magni ca<br />

giornata trascorsa<br />

insieme con tanti<br />

amici.<br />

Al termine della serata<br />

un premio speciale<br />

è andato alla persona<br />

più anziana, una signora<br />

di 93 anni, che<br />

ha battuto altre due<br />

concorrenti sopra i<br />

novanta.<br />

Sandro Tiberi<br />

07 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.59


8 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Scene da dietro le quinte<br />

Lo scenario delle Politiche 2<strong>01</strong>3: ecco i candidati tra i fabrianesi<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Sono candidati alle politiche<br />

nazionali, tra i fabrianesi:<br />

Francesco Casoli (capolista<br />

al Senato con il Pdl);<br />

Maria Paola Merloni (capolista<br />

al Senato con Monti per l’Italia);<br />

Serenella Fucksia (capolista al<br />

Senato con il Movimento 5 Stelle);<br />

Patrizia Terzoni (alla Camera con<br />

il Movimento 5 Stelle), Marco<br />

Ottaviani (alla Camera con l’Udc).<br />

Il colpo di coda, per non dire il<br />

vero coup de théâtre, l’ha sferrato<br />

all’ultimo Marco Ottaviani,<br />

contraddicendo la sua vocazione<br />

che non è scenica ma meditativa.<br />

La spada di Damocle che pende<br />

sulla testa di Ottaviani è da anni la<br />

solita da lui stesso provocata, “chi<br />

si teme non si invita”: la sindrome<br />

della paura, insomma, rimasuglio<br />

infantile dell’archetipo dell’uomo<br />

nero o dell’insegnante di latino al<br />

cospetto dell’altro. Diktat che emerge<br />

chiaramente anche nell’intervista<br />

sul seguitissimo blog di Gian Pietro<br />

Simonetti a Maurizio Benvenuto,<br />

PSICOLOGICA...MENTE<br />

a cura della psicologa Valeria Catufi *<br />

Non sarà<br />

la posta<br />

del cuore,<br />

tutt'altro...<br />

coordinatore provinciale di Italia<br />

Futura. La conseguenza è che Ottaviani<br />

si sveste dei panni del medico<br />

compassato e sale in campo nel giro<br />

di un’ora con lo stile berlusconiano<br />

di chi occupa gli spazi, mentre altri<br />

scendono negli spogliatoi senza<br />

aver in lato nemmeno la tuta. Lo fa<br />

con l’Udc, un partito indispensabile<br />

nella formazione della Fabriano<br />

montiana, scompaginando i piani<br />

più pronosticabili. E lo fa anche<br />

rivendicando la primogenitura di<br />

una formazione centrista separata<br />

dal Pd e di stampo civico.<br />

Ottaviani, tacciato di elitarismo, ha<br />

un bacino di voti cospicuo e per ben<br />

due volte dimostrato. Ma nessuno,<br />

dico nessuno, ha nora colto il fatto<br />

più signi cativo e da <strong>prima</strong> pagina<br />

delle elezioni politiche fabrianesi,<br />

che invece meriterebbe una doverosa<br />

attenzione. Vale a dire il ruolo<br />

di capolista, nella Fabriano degli<br />

elettrodomestici e delle cappe in dismissione,<br />

di Serenella Fucksia del<br />

Movimento 5 Stelle. Sarà suf ciente<br />

superare la soglia di sbarramento<br />

posta all’8% e verrà eletta nel segno<br />

“Io ascolto. Molti non lo fanno. Accade qualcosa di davvero interessante<br />

e passa proprio lì, in mezzo alle persone”. Ted Koppel<br />

Psicologica…Mente è una nuova rubrica che ha l’obiettivo di approfondire<br />

i temi che vi stanno a cuore e di favorire la conoscenza e la<br />

diffusione di una cultura psicologica.<br />

Psicologica…Mente non è “la posta del cuore” e non si propone di<br />

fornire risposte esaustive, né tanto meno risolutive, ma vuole essere un<br />

momento di ri essione, di comprensione e di informazione di alcune<br />

tematiche da un punto di vista diverso da quello solitamente adottato.<br />

Gli articoli presentati tratteranno argomenti di vita quotidiana,<br />

prendendo spunto da ciò che accade attorno a noi o direttamente da<br />

quesiti o curiosità posti da voi tramite contatto email.<br />

Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere<br />

generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza<br />

professionale.<br />

Le email saranno protette dal più stretto riserbo e nel caso in cui<br />

venisse riportato il quesito posto, sarà compito dell’esperta rimuovere<br />

i dati sensibili in modo da tutelarne la privacy.<br />

*Psicologica…Mente è curata dalla dottoressa Valeria Catu , psicologa<br />

Clinica e di Comunità, psicologa dell’Emergenza, socia e<br />

consulente psicologa presso l’Atd (Associazione per la Tutela del<br />

Diabetico, Fabriano) e Sipem (Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza)<br />

SoS Marche; Psicologa presso l’Ipse (Istituto Europeo di<br />

Psicologia ed Ergonomia, Ancona).<br />

Laureata presso l’Università degli Studi di Bologna, specializzanda<br />

presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Ancona. Svolge attività<br />

clinica come libera professionista.<br />

dell'antipolitica, del rovesciamento<br />

del già scritto e del già visto. Fino<br />

al punto che Fucksia (e chissà, forse<br />

anche Patrizia Terzoni, in terza posizione<br />

alla Camera) sovverte i vaticini<br />

e offusca i paracadutati Francesco<br />

Casoli e Maria Paola Merloni. La<br />

Appunti...<br />

d'arte<br />

Sabato 26 gennaio alle ore 17<br />

presso la Biblioteca pubblica “Romualdo<br />

Sassi” si svolgerà il nissage<br />

della mostra Appunti. Mostra<br />

d’arte pittorica a Fabriano dal 1800<br />

al 1950, dedicato agli artisti esposti<br />

della mostra, allestita presso la Pinacoteca<br />

civica “Bruno Molajoli”.<br />

Al termine dell’incontro è prevista<br />

una visita gratuita alla mostra.<br />

L’esposizione è una collettiva di 65<br />

opere che rappresentano la traccia<br />

lasciata da alcune personalità artistiche<br />

fabrianesi che hanno operato<br />

nell’ambito dell’arte pittorica, in<br />

un arco di tempo che va dal 1800<br />

al 1950.<br />

Appunti nasce dalla ricerca di Tobia<br />

Battelli e Sebastiano Paglialunga,<br />

ricerche effettuate nel corso di due<br />

anni.<br />

Il nome della mostra, curata dall’associazione<br />

culturale InArte, richiama<br />

proprio il diario delle ricerche<br />

effettuate nel corso di due anni.<br />

Nella ricerca sono stati coinvolti<br />

eredi, collezionisti, gli e nipoti<br />

che hanno accolto la proposta di<br />

rispolverare la propria memoria e<br />

la richiesta di prestare le opere che<br />

saranno esposte, tutte appartenenti<br />

a collezioni private, tutte del tutto<br />

inedite.<br />

L’evento è inserito nel circuito<br />

“Grand tour cultura 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3”<br />

intitolato “I luoghi ‘comuni’ della<br />

creatività”.<br />

Elisabetta Monti<br />

Un'immagine del Parlamento a Roma<br />

<strong>prima</strong> vince le parlamentarie, i secondi<br />

sono nominati sulla base di<br />

una legge orribile che privilegia una<br />

consegna sic et simpliciter. Non mi<br />

pare cosa da poco. Eppure c'è ancora<br />

un altro aspetto che dovremmo menzionare,<br />

il più sentito e il più oscuro,<br />

il più viscerale e il più urgente,<br />

che non fa capo alle persone ma ai<br />

programmi, e quindi alle necessità<br />

collettive. Cosa fare per Fabriano?<br />

Un interrogativo talmente ovvio da<br />

risultare banale, abusato. Se Casoli<br />

dice la sua ai giornalisti anche da<br />

Shangai (e di questo gliene va dato<br />

atto), di Merloni non c'è traccia da<br />

mesi. Ottaviani non indice neppure<br />

una conferenza stampa e i grillini,<br />

viceversa, parlano sul blog. Ora<br />

la responsabilità è pesante per chi<br />

sarà eletto: dovrà dimostrare con i<br />

fatti che gli sta a cuore la Fabriano<br />

del collasso, della disoccupazione,<br />

della cassa integrazione e delle<br />

liquidazioni.<br />

Il più enucleato e quindi il più solido<br />

appare anche il più disinteressato<br />

alla competizione: il sindaco Giancarlo<br />

Sagramola. Non cerca elogi<br />

né onori. Ascolta senza boria. Non<br />

recita e non promette. Va avanti.<br />

Mentre Gulliver Gian Marione<br />

sorveglia dall’alto con un occhio a<br />

Bersani e l’altro a Monti e Robertino<br />

il Parlatore è in attesa di un incarico<br />

per grazia ricevuta.<br />

Consiglio in attività<br />

Il presidente Pariano traccia il bilancio<br />

Anche se non previsto dallo Statuto<br />

comunale il presidente del Consiglio<br />

comunale Giuseppe Pariano (nella<br />

foto) ha presentato la relazione<br />

sull’attività svolta dal Consiglio<br />

nello scorso anno.<br />

L’organismo si è insediato il 9<br />

giugno. Nel mese di luglio si sono<br />

insediate le Commissioni consiliari<br />

così composte: 1° Commissione<br />

- Area Istituzionale; 2°<br />

Commissione - Area Tecnica;<br />

3° Commissione - Area<br />

Economica e Finanziaria.<br />

L’aula si è riunita dodici<br />

volte. L’attività consiliare<br />

si è concretizzata nella<br />

discussione e produzione<br />

di ben 133 atti tra cui 50<br />

interpellanze ed interrogazioni,<br />

12 ordini del giorno<br />

e 6 mozioni. La conferenza<br />

dei capigruppo si è riunita<br />

nove volte. Come si può<br />

desumere dai dati pubblicati<br />

anche sul sito del Comune,<br />

la presenza dei consiglieri<br />

alle adunanze è stata costante. Il<br />

numero di assenze, tutte giusti cate,<br />

risulta irrilevante.<br />

La diminuzione dei consiglieri (da<br />

30 si è passati a 24) e delle riunioni<br />

del Consiglio ha consentito una diminuzione<br />

della spesa per i gettoni<br />

di presenza pari a 5.800 euro corrispondente<br />

ad un risparmio del 20%<br />

rispetto allo stesso periodo dello<br />

scorso anno. Sempre riferito allo<br />

stesso periodo, per quel che riguarda<br />

il risparmio sui gettoni di presenza<br />

per le commissioni consiliari, si è<br />

avuto un risparmio di 3.600 euro<br />

pari al 40%.<br />

Tra gli atti importanti trattati dal<br />

Consiglio vanno ricordati: la riduzione<br />

del gettone presenza per la<br />

partecipazione alle Commissioni<br />

Consiliari (passato dai 60 euro della<br />

passata legislatura agli attuali 32,54<br />

euro) e l’intero importo dei gettoni<br />

presenza della seduta consiliare del<br />

giorno 16 luglio 2<strong>01</strong>2 (2.070 euro)<br />

devoluto a favore dell’evento “Fabriano<br />

per l’ Emilia” per contribuire<br />

a dare un aiuto alle popolazioni<br />

colpite dal terremoto in Emilia.<br />

Tutto il Consiglio comunale, durante<br />

la seduta consiliare del 4<br />

ottobre 2<strong>01</strong>2 protratta no al giorno<br />

successivo, ha votato per la rinuncia<br />

del doppio gettone di presenza. Il<br />

20 ottobre 2<strong>01</strong>2 è stato organizzato<br />

un Consiglio comunale tematico e<br />

aperto alla cittadinanza invitando<br />

alcune grandi aziende presenti sul<br />

territorio con all’ordine del giorno<br />

il tema “Il monitoraggio e la salvaguardia<br />

dell’occupazione”.<br />

08 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.00


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />

9<br />

Nella vigna buona<br />

Pinacoteca: l'esempio fruttuoso di Fano<br />

di GIAMPIERO DONNINI<br />

La vigna buona dà sempre<br />

buoni frutti. E’ il<br />

caso di scomodare<br />

il vecchio adagio<br />

contadino per aprire il discorso<br />

sulla città di Fano<br />

(la vigna) e la bella mostra<br />

dell’opera pittorica di Simone<br />

Cantarini (il vino), che per tutta<br />

la scorsa estate ha dato lustro alla<br />

Pinacoteca di San Domenico.<br />

Il Cantarini, detto il Pesarese, ha<br />

lasciato a Fano alcune notevoli<br />

prove della sua vocazione artistica,<br />

alimentando in esse l’antica<br />

tradizione critica che indicava<br />

le Marche quale terra di origine<br />

della sua formazione culturale<br />

e stilistica. E il progredire degli<br />

studi ha dato forza a quella che, in<br />

addietro, sembrava solo essere una<br />

sparata campanilistica dei soliti<br />

eruditi locali.<br />

Il prologo fanese vuole<br />

semplicemente sottolineare<br />

la tendenza intelligente<br />

di recente perseguita da<br />

tanti direttori di pinacoteche e<br />

di musei italiani, che è quella di<br />

mostrare i gioielli di casa.<br />

Di esporre e di valorizzare, cioè,<br />

per mezzo di appositi eventi, la<br />

varietà e la ricchezza dei beni artistici<br />

esistenti nel territorio. Spesso<br />

si tratta di una ricchezza e di una<br />

varietà di opere per lo più neglette,<br />

la cui colpa è stata quella di essere<br />

rimaste appese allo stesso chiodo<br />

per troppi decenni. Il fatto di averle<br />

rimosse ed esposte in un diverso e<br />

più mirato contesto gurativo ne<br />

ha provocato automaticamente la<br />

rivalutazione e una più affettuosa<br />

attenzione.<br />

Il gioco è semplice e comporta<br />

spese facilmente sostenibili.<br />

Difronte alla latitanza dello Stato<br />

e degli enti pubblici, le amministrazioni<br />

locali stanno aguzzando<br />

l’ingegno per trovare l’aiuto indispensabile<br />

di collaboratori informati<br />

e, soprattutto, svincolati dai<br />

fardelli suicidi della burocrazia e<br />

della politica.<br />

Con loro sarà più facile stilare un<br />

elenco di iniziative che risollevino<br />

le sorti di organismi inerti come<br />

pinacoteche e musei, al ne di riportare<br />

su di loro l’interesse di un<br />

pubblico ampio, compreso quello<br />

studentesco.<br />

Adesso un comitato scientifi co<br />

La nostra Pinacoteca<br />

civica, ricca<br />

di preziose opere<br />

del 300/400, che<br />

documentano un<br />

fulgido passato di storia e di<br />

arte, rispecchia e vive la crisi della<br />

globalizzazione capitalista, che si<br />

fonda platealmente sul disprezzo<br />

della storia e della cultura. Non<br />

si spiega altrimenti, a livello di<br />

scelte politiche ed economiche,<br />

perché l’unica risorsa di cui è<br />

fornita 1’Italia, quella artistica e<br />

paesaggistica, che tutto il mondo<br />

ci invidia, non riesca a generare<br />

una industria culturale, capace di<br />

attrarre investimenti e dare lavoro,<br />

in primis ai giovani formati in tale<br />

direzione, oltre ad artigiani del<br />

vasto settore dei beni culturali.<br />

Di fronte a tali cecità così diffuse<br />

e diseducative, in una società per<br />

la quale la cultura, non è altro che<br />

evasione e divertimento ed il museo<br />

un magazzino, come muoversi<br />

per dare un senso ad un dibattito<br />

delle idee utili e partecipate?<br />

“Ignorantes docere” è scritto su<br />

un riquadro ad affresco del nostro<br />

Oratorio della Carità ed è anche<br />

la definizione delle finalità del<br />

museo: “Esporre delle opere ai<br />

ni di studio, di educazione e di<br />

diletto”. Lo studio viene per primo,<br />

poi vengono l’educazione e<br />

per ultimo, solo per ultimo, questo<br />

bel termine usato da Poussin “il<br />

diletto”. “Docere et delectare” il<br />

motto è antico come l’arte, e ciò<br />

non signi ca fare di una pinacoteca<br />

una ludoteca, dove questa funzione<br />

nisce per occupare uno spazio<br />

eccessivo, che priva la bellezza<br />

dell’opera d’arte delle sue fondamenta<br />

e del suo senso profondo.<br />

E’ormai prassi consolidata di ogni<br />

museo quello di attivare laboratori<br />

didattici, che permettano appunto<br />

di far lezione in modo piacevole e<br />

pro cuo e di realizzare una “catena”<br />

di richiami intergenerazionali.<br />

La nostra pinacoteca può de nirsi<br />

un “museo locale” nel senso che la<br />

raccolta di opere emana da un certo<br />

contesto socio-culturale e nello<br />

stesso tempo lo ri ette: è quello<br />

che A. Mottola Mol no de nisce<br />

“il piccolo museo,che racconta<br />

e preserva la storia dei luoghi e<br />

permette di rivivere ogni speciale<br />

e particolare “genius loci”. Dove è<br />

il continuo aggiornamento dei suoi<br />

strumenti interpretativi che lo rende<br />

contemporaneo, cioè partecipe del<br />

proprio tempo. Quindi la creazione<br />

di un gruppo di persone dalle competenze<br />

certi cate nel settore artistico-museale<br />

potrebbe costituire<br />

quel comitato scienti co, in grado<br />

di indicare, nel modo più corretto,<br />

a scelte relative all’utilizzo e alla<br />

gestione dei nostri beni culturali,<br />

come pure alle varie destinazioni<br />

d’uso, all’interno di un progetto<br />

complessivo, che eviti dispendiosi<br />

ripensamenti o, peggio, soluzioni<br />

improvvisate insegne del dilettantismo<br />

e della super cialità pure<br />

malevole immotivate preclusioni.<br />

Marisa Bianchini<br />

Di eventi come quello di<br />

Fano sopra descritto ne<br />

accadono da tempo anche a<br />

Jesi, a Foligno, a Camerino.<br />

E tutti sono mirati a porre<br />

in luce il proprio patrimonio<br />

artistico, abbinandolo con<br />

altri esemplari locali e talvolta<br />

integrandolo con qualche<br />

prestito forestiero.<br />

A Foligno, ad esempio, è rimasta<br />

aperta sino all’Epifania<br />

una piccola rassegna d’arte<br />

medievale nel ricordo di una<br />

mistica locale, la Beata Angela.<br />

In mostra figurava anche la<br />

Croce dipinta della Pinacoteca di<br />

Camerino, che la Cassa di Rispar-<br />

A Fabriano esiste il Rotary da<br />

tanti anni e tutti lo sanno. Meno<br />

nota è invece l'esistenza di due<br />

clubs rotariani giovanili che, oltre<br />

a tanto divertimento ed amicizia,<br />

permettono ai "ragazzi" di condividere<br />

lo stesso spirito di Servizio<br />

dei "grandi". Con risultati di tutti<br />

rispetto per il Rotaract (giovani<br />

dai 18 ai 30 anni) che ha meritato<br />

negli scorsi anni i più alti rico-<br />

BREVI DA FABRIANO<br />

~ 93 ANNI DI ENERGIA<br />

Fabriano, giorni fa. Suona il telefono dei<br />

VdF: “Una vicina, anziana è caduta in casa,<br />

volevo aiutarla ma non riesco ad aprire la<br />

porta, accorrete”. I pompieri giungono,<br />

salgono sul balcone dove la fi nestra è<br />

aperta, entrano, la soccorrono e lei, che<br />

ha 93 anni, riprende vigore: infatti sembra<br />

che non fosse caduta per malore, ma per<br />

un inciampo. Quindi il personale medico<br />

del 118 la cura, ma quando le propongono<br />

il Pronto Soccorso per controlli, rifi uta: “Ho<br />

solo un indolenzimento, non è niente, resto<br />

qui, grazie”. Telefonano ad un familiare<br />

che acconsente: “Lasciatela a casa con<br />

la signora che vi ha chiamato, passerò io<br />

da lei, con il medico di famiglia”; allora la<br />

energica 93enne, tra i rimbrotti a voce alta<br />

rivolti a se stessa per la caduta, sorride<br />

e ringrazia.<br />

~ BRONTOLONE<br />

Via Ciccacci. Chi percorre questa via<br />

corta e a senso unico, dopo 10 metri<br />

incrocia a destra via Valpovera dove<br />

sono presenti due segnali: senso unico<br />

e direzione obbligatoria; di fronte, a 5<br />

metri, incrocia a destra via Bosima - da<br />

mio della Provincia<br />

di Macerata acquistò<br />

direttamente dal<br />

conte Augusto Fornari,<br />

proprietario<br />

negli anni Trenta di<br />

cartiere a Fabriano.<br />

Maestro<br />

dei Crocefi ssi<br />

francescani,<br />

Croce dipinta,<br />

Camerino<br />

Pinacoteca<br />

(già a Fabriano<br />

collezione Fornari)<br />

Rotary sempre baby!<br />

noscimenti del Club e del Distretto<br />

2090 per le tante attività condotte<br />

con dedizione e passione. Con la<br />

tenerezza che ci ispira l'ancora più<br />

giovane Interact (ragazzi dai 13 ai<br />

18 anni), attualmente presieduto<br />

da Cecilia Pignati, specie quando,<br />

come in questo caso, si fanno<br />

promotori di una iniziativa della<br />

quale negli ultimi tempi si è persa<br />

quasi irrimediabilmente l'utilità<br />

sociale. Passare due ore al giorno<br />

alla Casa di Riposo Vittorio<br />

Emanuele II di Fabriano a “far<br />

sorridere” gli ospiti per quasi 2<br />

mesi in periodo natalizio, non si<br />

sentiva dagli anni della nostra<br />

(non vicinissima) giovinezza.<br />

E dire che quella volta si trattava<br />

di servizi “correzionali<br />

e coatti” per giovani socialmente<br />

… esuberanti. Bravi<br />

quindi i ragazzi dell’Interact<br />

di Fabriano. Siamo certi<br />

che i decori realizzati per<br />

le festività 2<strong>01</strong>2 saranno<br />

ricordati come i più belli<br />

di sempre. Senz’altro dagli<br />

anziani presenti ma anche<br />

dai giovani volontari che<br />

ne conserveranno, speriamo,<br />

il ricordo per molti anni.<br />

qui possono provenire i veicoli - ed a<br />

sinistra via Cavallotti; c’è una direzione<br />

obbligatoria verso via Cavallotti ma tale<br />

segnale non può essere seguito se si<br />

deve girare a destra.<br />

Necessità di togliere una direzione obbligatoria:<br />

o di Valpovera o di Cavallotti.<br />

~ RUBATI APPARECCHI PER MUSICA<br />

Via Veneto. Dal Centro di aggregazione<br />

giovanile Sant’Antonio fuori le Mura,<br />

rimasto chiuso dal 22 dicembre fi no al<br />

6 gennaio scorso, sono stati rubati un<br />

mixer e due casse, per un valore totale<br />

di 300 euro.<br />

I gestori se ne sono accorti alla riapertura,<br />

ma il locale non è stato fruibile dal<br />

pubblico per ulteriori verifi che. Indagini<br />

della Polizia.<br />

~ GRANDE CORDOGLIO<br />

Fabriano, 7 gennaio. Grande costernazione<br />

anche nella cittadinanza fabrianese<br />

e nella stampa locale per la morte<br />

a 14 anni del ragazzo sassoferratese<br />

Daniele Ruggeri, a causa della leucemia<br />

riscontratagli qualche anno fa. Ampio<br />

spazio sulla pagina di Sassoferrato.<br />

09 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.<strong>01</strong>


10<br />

Video di bronzo<br />

Premio per la giornalista Cardinaletti<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Successo per la giovane<br />

giornalista fabrianese Giorgia<br />

Cardinaletti in ambito<br />

nazionale. Si è conclusa la<br />

<strong>prima</strong> edizione del premio “Professione<br />

Reporter” indetta dall’Agenzia<br />

Ansa per valorizzare il lavoro e<br />

incoraggiare il talento degli allievi<br />

delle scuole di giornalismo riconosciute<br />

dall’ordine. Settantaquattro<br />

i lavori presentati, suddivisi in tre<br />

categorie: video, reportage e fotonotizia.<br />

La giuria, presieduta da Giulio Anselmi<br />

(Presidente Ansa) e composta<br />

da Ferruccio de Bortoli (“Corriere<br />

della Sera”), Ezio Mauro (“La Repubblica”),<br />

Paolo Garimberti (ex<br />

presidente della Rai), Paolo Mieli<br />

(presidente di RCS Libri), Roberto<br />

Napoletano (“Il Sole 24 Ore”), Mario<br />

Calabresi (“La Stampa”), Sarah<br />

Varetto (Sky Tg24), Mario Orfeo<br />

(“Il Messaggero”), Clemente J. Mimun<br />

(Tg5), ha decretato i primi tre<br />

classificati. Ad aggiudicarsi il primo<br />

posto il video reportage “Aspirante<br />

precaria” realizzato da Sara Angrisani<br />

della Scuola di Giornalismo<br />

Suor Orsola Benincasa di Napoli.<br />

Al secondo posto si è classificato<br />

Avis, Fabriano dona sangue<br />

Mamma, papà<br />

perché non andate<br />

a donare il<br />

sangue? Questa<br />

domanda è stata<br />

rivolta da una<br />

diciottenne ad<br />

entrambi i genitori,<br />

da poco<br />

iscritta ad una<br />

sede dell’Avis.<br />

Che bell’esempio<br />

se tutti gli<br />

adulti, di sana<br />

costituzione, diventasserodonatori!<br />

In Italia,<br />

oggi, sono circa<br />

1.220.000 i soci<br />

donatori con una media di due<br />

donazioni all’anno. Nella nostra<br />

provincia, Fabriano è la città più<br />

sensibile con 5.200 donazioni su<br />

2.250 iscritti per una popolazione<br />

di 31.000 abitanti, segue Ancona<br />

>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Giorgia Cardinaletti con Giulio Anselmi (presidente dell'Ansa)<br />

il video reportage “Il Paese che<br />

odia i libri” di Adele Grossi del<br />

Master Biennale di Giornalismo<br />

della Libera Università di Lingua e<br />

Comunicazione di Milano (IULM).<br />

Terzo posto ex aequo per il video<br />

reportage “L’ultima puntata” firmato<br />

proprio dalla fabrianese Giorgia<br />

Cardinaletti del Centro Italiano di<br />

Studi Superiori per la formazione e<br />

l’aggiornamento al giornalismo Radiotelevisivo<br />

di Perugia, e l’articolo<br />

con 4.900 donazioni<br />

su 2.100<br />

iscritti per una<br />

popolazione di<br />

1<strong>01</strong>.000 abitanti<br />

e Senigallia<br />

con 3.350 donazioni<br />

su 1.540<br />

iscritti per una<br />

popolazione di<br />

44.000 abitanti.<br />

Questi dati sono<br />

confortanti ma<br />

sono una piccola<br />

parte del potenziale<br />

umano che<br />

purtroppo non<br />

coglie questa<br />

edificante opportunità<br />

di far parte della grande<br />

famiglia dell’Avis. Cosa significa<br />

essere donatori di sangue? Essere<br />

consapevoli di compiere uno dei<br />

gesti più nobili e morali, su base<br />

volontaria, a favore di tutta la socie-<br />

“Panettone e azoto: così i piccoli<br />

artigiani reinventano il Made in<br />

Italy” di Filippo Santelli della Scuola<br />

di Giornalismo Walter Tobagi di<br />

Milano”. Giorgia Cardinaletti ha<br />

raccontato in chiaroscuro una storia<br />

dell’Italia al tempo della crisi, uno<br />

spaccato del paese che fotografa<br />

i tanti volti della quotidianità. In<br />

particolare il suo lavoro è dedicato<br />

al fenomeno del gioco d’azzardo, in<br />

forte e preoccupante crescita.<br />

tà con un grande contributo all’operatività<br />

della sanità nazionale.<br />

Oggi per una persona che desidera<br />

essere donatore di sangue, all’atto<br />

dell’iscrizione ad un centro Avis,<br />

con un semplice prelievo di sangue<br />

si eseguiranno una serie di controlli<br />

molto rigidi che vanno da analisi<br />

immunoematologici a chimico-clinici,<br />

virologici per virus di epatite<br />

B e C - HIV e CMV, controlli elettrocardiografici<br />

e radiologici. Solo<br />

se l’esito è negativo il donatore può<br />

effettuare la sua <strong>prima</strong> donazione,<br />

che ricordiamo può essere di sangue<br />

intero o solo plasma.<br />

Forse chi non è ancora un donatore,<br />

non può immaginare quale utile<br />

servizio svolge l’Avis per la prevenzione<br />

sulla salute di chi è iscritto.<br />

Donare il sangue è donare la vita<br />

altrui è un gesto di solidarietà ma,<br />

è anche un benessere per la persona<br />

da non sottovalutare.<br />

Sandro Tiberi<br />

Che sorpresona:<br />

la Befana è atterrata<br />

a Campodonico!<br />

La Befana è arrivata a Campodonico<br />

con una carrozza, tirata da due<br />

cavalli bianchi e guidata da Babbo<br />

Natale, un sogno che diviene realtà.<br />

Già dalle prime ore del pomeriggio<br />

c’era fermento in piazzetta, i<br />

bambini avevano avuto la notizia<br />

dell’arrivo della magica vecchietta<br />

che porta doni ai bambini buoni,<br />

così alle ore 18 quando il carro ha<br />

fatto ingresso in paese, moltissime<br />

persone grandi e piccoli erano ad<br />

attendere, speranzosi di ricevere<br />

doni invece di carbone.<br />

Le grida di gioia dei bambini hanno<br />

fatto da colonna sonora al momento<br />

da fiaba, facendo emozionare anche<br />

i più grandi, che erano con gli occhi<br />

lucidi ricordando le loro attese del<br />

6 gennaio, quando erano bambini.<br />

Tra i presenti una simpatica e dolce<br />

presenza, Quartina che pochi giorni<br />

dopo ha festeggiato i suoi 1<strong>01</strong> anni,<br />

e che si e schierata tra i numerosi<br />

bambini a festeggiare come quando<br />

era bambina. Tanti auguri a Quartina<br />

per il suo compleanno.<br />

La Befana ha poi distribuito i regali<br />

ai bambini uno a uno, poi ha lasciato<br />

ai piccoli il suo carro che condotto<br />

da Babbo Natale, ha fatto fare<br />

loro dei giretti per Campodonico.<br />

A questo punto, tutti si avvicinavano<br />

al tavolo dove le “pie donne”<br />

del paese avevano allestito un buffet<br />

composto di prodotti e dolci locali,<br />

tra cui era servito anche un ottimo<br />

the marocchino, preparato dalla<br />

signora Najet.<br />

Mentre tutti si avvicinavano al<br />

Qui sopra e nella foto sotto,<br />

la Befana a Campodonico<br />

tavolo, da lontano si udiva l’avvicinarsi<br />

di una musica e dei canti,<br />

era il Gruppo del “Cantamaggio”<br />

che onorava con la loro presenza<br />

il bellissimo pomeriggio con i loro<br />

stornelli e la loro musica popolare,<br />

un tocco di classe come epilogo<br />

al già magico momento, che ha<br />

trasformato la favola della Befana<br />

in realtà.<br />

Si ringraziano tutti i partecipanti<br />

e gli organizzatori, in primis il<br />

presidente dell’Asd Campodonico<br />

Maurizio Pangrazi che ha avuto<br />

la magnifica idea di far arrivare<br />

nel grazioso e attivo paesino la<br />

simpatica vecchina, per la gioia e<br />

l’emozione di grandi e piccini.<br />

Sandro Barocci,<br />

Asd Campodonico<br />

10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.03


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />

11<br />

Giovani: quale benessere?<br />

di CHIARA TIBERI<br />

Si è svolta venerdì 11 gennaio<br />

all’Oratorio della Carità<br />

la cerimonia di consegna<br />

dei diplomi ai ragazzi del<br />

Liceo Classico Francesco Stelluti.<br />

Ad omaggiare il traguardo raggiunto<br />

l’illustre presenza della dottoressa<br />

Maria Armezzani, ex studentessa<br />

del liceo e glia del professor Renzo<br />

Armezzani, il preside che ha dato<br />

maggior prestigio e luce alla scuola.<br />

Professoressa associata di Psicologia<br />

dinamica, docente di Psicologia<br />

delle relazioni interpersonali e di<br />

tecniche di indagine della personalità<br />

all’Università di Padova, si<br />

occupa di ricerca e sperimentazione<br />

di tecniche costruttiviste per le diagnosi<br />

psicologiche e di metodologie<br />

fenomenologiche per l’indagine sui<br />

signi cati.<br />

Presenti all’incontro anche il Magni<br />

co Rettore dell’Università di<br />

Camerino il professor Fabio Corradini,<br />

il professor Mauro Pettinari<br />

e il presidente della Fondazione<br />

Carifac il d ottor Guido Papiri.<br />

Maria Armezzani sceglie come<br />

tema della conferenza da lei svolta<br />

il benessere e il malessere giovanile:<br />

“Ho scelto questo tema perché<br />

mi sembrava il più adatto in una<br />

Felicità a tema nella consegna dei diplomi del Classico<br />

Lo studente Tommaso Melacotte (nella foto con Guido Papiri, Francesco Orsolini e la<br />

Prof. Maria Armezzani) e lo studente Vasil Mima hanno ricevuto i complimenti dal<br />

direttore della Fondazione Carifac, che ha assegnato loro due borse di studio per aver<br />

frequentato con profi tto il 1° anno del corso musicale di formazione pre accademica<br />

"Muse&Musica", promosso da Liceo Stelluti in convenzione con l'Istituto Superiore di<br />

Studi Musicali "G. B. Pergolesi" di Ancona.<br />

situazione nella quale avrebbero<br />

preso parte molti giovani e in<br />

quanto il benessere psicologico si<br />

trova negli ultimi anni al centro<br />

di un interesse piuttosto forte”. La<br />

dottoressa affronta la discussione<br />

ripercorrendo gli orientamenti e i<br />

metodi adottati nelle ricerche effettuate<br />

sul tema. Il quesito che ci<br />

si è sempre posti è se il benessere<br />

sia soggettivo o oggettivo. Da cosa<br />

dipende allora il nostro benessere?<br />

I tratti della personalità e l’eredità<br />

genetica sono dei fattori, lo sono<br />

anche la soddisfazione dei bisogni<br />

<strong>prima</strong>ri e secondari, e non ultimo,<br />

anzi di estrema importanza il confronto<br />

con le persone cha abbiamo<br />

intorno, l’esigenza di avere ciò<br />

che corrisponde alla desiderabilità<br />

sociale, ciò che la nostra cultura e<br />

il nostro sistema ci mette di fronte.<br />

Ma non basta. “Bisogna affrontare<br />

la ricerca seguendo la prospettiva<br />

fenomenologica costruttivista<br />

che si incentra sulla generazione<br />

di signi cati. I metodi di ricerca<br />

devono essere coerenti con tale<br />

idea, dunque non useremo più test<br />

e questionari ma ci avvarremo del<br />

linguaggio espressivo, parleremo<br />

con le persone, chiederemo loro<br />

come si sentono e che cos’è per loro<br />

il benessere”. La ricerca si è svolta<br />

dunque su un campione di 2265 giovani,<br />

tra i 16 e i 23 anni, dalla quale<br />

è emerso che il benessere è per<br />

loro tranquillità, mancanza di preoccupazioni,<br />

autonomia, sicurezza<br />

economica, condivisione dei valori,<br />

riconoscimenti esterni, buone relazioni<br />

sociali. “Quello che ho capito<br />

in tutti questi anni di ricerche è che<br />

non si può generalizzare, i giovani<br />

non sono una razza, sono persone,<br />

ognuna con le proprie diversità,<br />

dunque indagini statistiche troppo<br />

generalizzate non funzionano. Ho<br />

deciso di andare ancora più a fondo,<br />

utilizzando uno strumento clinico a<br />

struttura piramidale, basato su una<br />

rete di opposizioni e implicazioni<br />

reciproche”, ci spiega la dottoressa.<br />

Questo studio ha dimostrato che i<br />

giovani hanno un proprio stile. E<br />

se lo stile è il modo in cui ognuno<br />

di noi disegna il mondo in cui vive<br />

dandogli la sua impronta, la maniera<br />

è il suo opposto, quel modo di<br />

essere che sembra personale ma che<br />

in realtà è una sorta di copiatura di<br />

un modello ideale. Il manierismo in<br />

psicologia è una nevrosi che porta<br />

la persona a perdere il proprio senso<br />

del sé a tal punto da nire con<br />

l’identi carsi completamente alla<br />

maschera indossata. La condizione<br />

alla quale dovremmo auspicare è<br />

l’Eudaimonia, l’essere in armonia<br />

con il nostro Daimon, il nostro io.<br />

Dunque il benessere dei giovani si<br />

può favorire lasciandoli liberi di<br />

essere se stessi, di fare quello per<br />

cui sono nati.<br />

La società dovrebbe assicurare alle<br />

persone la libertà di scegliere tra<br />

una serie di vite possibili, senza<br />

imporre standard o percorsi omologanti.<br />

Forse la felicità e il benessere<br />

consistono proprio in questo, nella<br />

ricerca del nostro Daimon, della nostra<br />

vocazione, nella realizzazione<br />

della nostra autenticità e dei nostri<br />

desideri più profondi, genuini,<br />

non alterati né condizionati dalle<br />

circostanze.<br />

11 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.04


12 >EVENTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Razionalità rosa<br />

Lezione loso ca di Angela Giuffrida<br />

di MARIA LUISA DI BLASI*<br />

Lunedi 21 gennaio alle ore<br />

17 all’Oratorio della Carità<br />

di Fabriano sarà ospite<br />

la losofa Angela Giuffrida,<br />

con una lezione magistrale da<br />

titolo "La razionalità femminile e la<br />

guerra". L’evento, patrocinato dalla<br />

Città di Fabriano, nasce nell’ambito<br />

del progetto “Le parole della politica<br />

delle donne” ideato e condotto<br />

dalla scrittrice Maria Luisa Di Blasi<br />

(nella foto con Mariagrazia Napolitano),<br />

che lo promuove anche<br />

in qualità di presidente del locale<br />

C.I.F. Centro Italiano Femminile.<br />

Va segnalata l’importante adesione<br />

all’iniziativa dei docenti di loso a<br />

del Liceo Scienti co Vito Volterra<br />

di Fabriano che, assieme alla loro<br />

Dirigente, hanno raccolto l’invito a<br />

far incontrare l’autrice con i giovani<br />

delle classi quinte nella mattina della<br />

stessa giornata. Angela Giuffrida<br />

vive e lavora nel Veneto. Di origine<br />

catanese, ha avviato da oltre un<br />

decennio un’importante ri essione<br />

critica sul sistema concettuale<br />

dominante, elaborando una nuova<br />

teoria della conoscenza, pubblicata<br />

nel 2002 nell’opera fondamentale<br />

Il corpo pensa. La teoria del corpo<br />

pensante risponde alla necessità<br />

di aprire nel panorama culturale<br />

internazionale un paradigma inter-<br />

La notte dell'Epifania diventa benefi ca<br />

Una befana speciale si è presentata al Teatro Gentile la sera del 5 gennaio!<br />

E’ proprio il caso di dire che l’Epifania non tutte le feste si porta via<br />

perché l’associazione culturale “Amici del Teatro” come sempre trova<br />

nuove occasioni per festeggiare.<br />

Nata nel 1994, l’associazione, organizzatrice dell’evento “2<strong>01</strong>3 Applausi<br />

aspettando la befana”, è da diversi anni che costituisce con la scuola di<br />

danza Centro Effedue un team eccezionale. Una squadra, sì, aperta ad ogni<br />

iniziativa: "Non siamo gelosi di quello che facciamo, quando si organizzano<br />

eventi in nome della solidarietà, ascoltiamo ogni idea e accettiamo l'aiuto<br />

di tutti af nchè si possa sempre migliorare per fare di più". Queste sono<br />

le parole di Fabrizio Zavalloni che con la moglie Fabrizia Martini dirige la<br />

scuola di danza Effedue, famosa per la professionalità degli insegnanti e per<br />

lo spirito di solidarietà che la distingue da sempre. La<br />

danza quindi non è solo arte e cultura, ma anche fonte<br />

di aiuto: questo anno il ricavato dello spettacolo del 5<br />

gennaio è stato devoluto a Telethon, ma in passato ci<br />

sono state anche altre collaborazioni di bene cenza<br />

come con la fondazione Marco Mancini che si occupa<br />

di raccogliere fondi per la ricerca e la cura dei tumori<br />

e leucemie dei bambini.<br />

I gruppi più giovani della scuola di danza si sono<br />

esibiti nella rappresentazione del celebre balletto “Lo<br />

schiaccianoci”, ma non solo la danza è stata protagonista<br />

della serata! Sara Palpacelli ha contribuito con<br />

la sua voce nella creazione di un bellissimo clima di<br />

arte, cultura e, ovviamente, spettacolo dove i bambini<br />

si sono divertiti. L’atmosfera natalizia, non ancora<br />

terminata, ha dato un tocco quasi magico a questa<br />

bellissima serata animata anche dal circo dei pirati<br />

Takimiri che ormai da anni è presente allo spettacolo.<br />

Il cabaret è stato un altro protagonista; l’arte tanto<br />

amata dai bambini e dagli adulti ha divertito l’intero<br />

teatro. La ressa per ricevere il dono della befana è<br />

consuetudine in questo evento che si ripresenta ogni<br />

anno: la befana arriva anche per i bambini del Teatro<br />

Gentile forse alcuni ancora poco consapevoli di quanto<br />

questa sia speciale.<br />

La bene cenza è quindi lo scopo dell’evento e tante<br />

altre manifestazioni vengono organizzate dall’associazione,<br />

ricordiamo “Musica sotto le stelle”, i concorsi di<br />

poesia e ancora le esibizioni musicali. Tutto questo è<br />

per dimostrare quanto l'unione, il confronto amichevole,<br />

semplicemente lo stare insieme siano importanti per<br />

la creazione di iniziative che oltre a regalare emozioni<br />

attraverso la cultura, possono aiutare tanta gente che<br />

ha bisogno: gli “Amici del Teatro” e il centro danza<br />

Effedue svolgono ogni anno un ottimo lavoro e non si<br />

può fare altro che augurare che questa collaborazione<br />

pretativo nuovo, capace di indicare<br />

la via del superamento dei limiti e<br />

delle lacune del sapere convenzionale.<br />

Per promuovere la transizione<br />

da un’impostazione mentale che<br />

blocca la vitale creatività della<br />

specie a una che la favorisce, l’autrice<br />

ha promosso corsi di studio e<br />

seminari, ha partecipato a convegni<br />

e scritto numerosi articoli. Nel libro<br />

La razionalità femminile unico antidoto<br />

alla guerra (2<strong>01</strong>1) l’eterno<br />

tema della guerra viene affrontato<br />

come problema interno al pensiero<br />

dominante: l’oblio del vivente e<br />

delle sue necessità. La violenza<br />

in tutte le sue forme, compresa la<br />

guerra, non potrà essere cancellata<br />

dalla faccia della terra ntantoché<br />

l’assetto cognitivo che la produce<br />

continuerà a detenere il monopolio<br />

del pensiero dell’umanità. Anche la<br />

violenza rivoluzionaria, considerata<br />

giusta perché volta ad abbattere il<br />

giogo dell’oppressione si è rivelata<br />

incapace di impedire che tale giogo<br />

si ripresentasse. Da millenni la<br />

storia umana non è che la stanca<br />

ripetizione del medesimo copione,<br />

mimetizzato sotto forme diverse.<br />

Scrive l’autrice: “La possibilità di<br />

usare gli esseri umani come semplici<br />

mezzi, in iggendo loro inenarrabili<br />

sofferenze compresa la morte<br />

ha la sua origine nella metafora del<br />

corpo come cosa. Per superare il<br />

generale deprezzamento della vita e<br />

l’esasperato antagonismo che s gurano<br />

le comunità umane, necessita<br />

un radicale cambio di prospettiva.<br />

Solo le donne possono assicurarlo<br />

perché, in sintonia con l’esperienza<br />

del loro corpo, accolgono nella<br />

mente il reale contenendolo nella<br />

sua interezza, complessità e intima<br />

coesione. La comprensione di ciò<br />

che un vivente è, la matura accettazione<br />

delle sue possibilità e dei suoi<br />

limiti caratterizzano la razionalità<br />

femminile che, nutrendosi di vita<br />

non di illusioni, è in grado di gestire<br />

sistemi aperti quali noi siamo”. E,<br />

da sistema aperto qual è, il Centro<br />

Italiano Femminile invita uomini<br />

e donne ad ascoltare in diretta il<br />

pensiero di Angela Giuffrida partecipando<br />

a un dialogo con lei che sia<br />

preludio a iniziative di formazione<br />

e “riprogrammazione” della nostra<br />

razionalità, verso un’autentica civiltà<br />

dei rapporti.<br />

*Presidente Centro Italiano<br />

Femminile Fabriano<br />

continui perché sono in grado di ottenere grandi successi. E’ uno stimolo<br />

che incoraggia tanti altri enti e associazioni oltre che un esempio per diverse<br />

iniziative; soprattutto è una grande dimostrazione di umanità. Questo<br />

anno è doveroso ricordare l'aiuto dato da parte della Cassa di Risparmio<br />

di Fabriano e Cupramontana che proprio per questa loso a di stimoli<br />

ha ricevuto l’input per poter contribuire nella realizzazione dell’evento<br />

diffondendo quindi l’ideale di solidarietà. In una società in cui spesso<br />

la cultura viene denigrata in quanto non considerata fonte di ricchezza è<br />

sicuramente confortante vedere che eventi come questo possono ricavare<br />

denaro secondo le logiche di un mercato a cui dovremmo dare la priorità:<br />

quello dell'umanità.<br />

Francesca Agostinelli<br />

Festa di Sant'Antonio<br />

a Campodiegoli<br />

Domenica 20 gennaio alle ore 15,30, nei pressi della chiesa di<br />

Campodiegoli, si terrà la festa di Sant’Antonio con la benedizione<br />

degli animali. È l’occasione anche per ringraziare il Signore per i<br />

frutti della terra e per ogni dono di cui riempie la nostra vita.<br />

San Francesco di Sales,<br />

i giornalisti si incontrano<br />

In occasione della festività del patrono di S. Francesco di Sales, i<br />

giornalisti del territorio si ritroveranno giovedì 24 gennaio alle 18.30<br />

per una S. Messa presso S. Giuseppe Lavoratore, celebrata da don<br />

Tonino Lasconi. Sarà presente anche il Vescovo Mons. Giancarlo<br />

Vecerrica. Verrà anche distribuito il messaggio del Papa Benedetto<br />

XVI per la giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali.<br />

Incontro con l'educatore<br />

Roberto Drago<br />

Il 17 gennaio alle 18 presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo<br />

Marco Polo l’educatore Roberto Drago tratterà il tema “Nei ragazzi<br />

di oggi l’uomo di domani: famiglia, scuola e società corresponsabili<br />

del suo futuro”. Genitori, docenti, rappresentanti della società<br />

civile sono caldamente invitati ad intervenire, nella consapevolezza<br />

dell'importanza dell’argomento trattato per il futuro dei nostri ragazzi<br />

e della società in cui viviamo. Gli organizzatori: Genitori in crescita,<br />

Aimc, Uciim e dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi.<br />

I Garden Boys<br />

sono intramontabili:<br />

calendario al Gentile<br />

Ennesima iniziativa del gruppo calcistico dei Garden Boys: un calendario<br />

da protagonisti! Ma la cosa particolare è stato lo scenario scelto per fare<br />

da contorno al numeroso gruppo di “atleti” in posa avanti alla macchina<br />

fotogra ca di Cico: il Teatro Gentile di Fabriano, grazie all’amico Tonino<br />

Solinas che ha reso possibile il reportage. All’uscita dal teatro, il sole e il<br />

clima tiepido li ha inoltre convinti a spogliarsi e a mettersi in posa davanti<br />

“al luogo del delitto”, cioè lo Chalet dei giardini dove nel lontano 1968<br />

prendeva il via la magica aba dei “ragazzi del giardino”, che ancora oggi<br />

li vede protagonisti attivi nel rettangolo da gioco. Il calendario si aggiunge<br />

ad altre importanti iniziative realizzate in questo anno calcistico, giunto<br />

a metà percorso proprio in questi giorni, visto che il campionato Amatori<br />

nirà a maggio. La <strong>prima</strong> era stato il ritiro pre-campionato a Campodonico,<br />

poi l’acquisto di una nuova divisa da gioco, quindi i borsoni per tutti gli<br />

atleti, poi il regalo dell’amico-fondatore Cosimo Alterio, che ha donato al<br />

gruppo, in memoria del glio, sette giacconi raf guranti sulle spalle il loco<br />

e la scritta “ricordando Cristian”, che indosseranno ogni gara i panchinari,<br />

il guardalinee e l’allenatore: un grazie al mitico Cosimino. Ora in un anno<br />

che tutto sembra realizzabile, si chiedono ancora due cose, una fondamentale<br />

per una squadra di calcio (vincere qualche partita in più... o perderne<br />

qualcuna in meno) per quali carsi alla fase nale, poi in estate riuscire a<br />

partecipare ad un torneo lontano da Fabriano, dove li attenderebbero tre<br />

giorni da vivere insieme tra calcio e amicizia.<br />

Sandro Barocci<br />

Il presepe<br />

ancora aperto<br />

Il Museo del presepe permanente situato<br />

nel seminterrato del complesso di San<br />

Benedetto a Fabriano sarà aperto tutti<br />

i sabati (ore 16-19) e le domeniche<br />

(ore 10-12<br />

e 16-19) di<br />

gennaio. Informazioni<br />

al<br />

numero 348<br />

2256911.<br />

12 eventi.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.36


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >SPAZIO LAVORO<<br />

13<br />

2<strong>01</strong>3: sarà un anno in salita<br />

Dalla Cna emergono numeri preoccupanti e... anche per il futuro<br />

di DANIELE GATTUCCI<br />

I<br />

dati del centro studi Sistema<br />

Cna Marche, che mettono a<br />

confronto il 2<strong>01</strong>1 e il 2<strong>01</strong>2 no<br />

al III trimestre 2<strong>01</strong>2, confermano<br />

un dato generale negativo per<br />

l’economia dell’area di Fabriano.<br />

Dell’argomento, particolarmente<br />

complesso, spinoso e non privo di<br />

elementi di grande preoccupazione<br />

per la tenuta socio economica della<br />

città, ne abbiamo discusso con il<br />

presidente ed il segretario della Cna<br />

di Fabriano, Mauro Cucco e Mirco<br />

Gaggiotti.<br />

La cosa che preoccupa maggiormente?<br />

“La grave crisi che<br />

interessa la zona perdura da troppo<br />

tempo ed è tra le più rilevanti nel<br />

panorama italiano se non europeo.<br />

A questa si è sommata la recessione<br />

dell’area euro che ha pesato in maniera<br />

particolare sul nostro Paese”.<br />

Nella vostra, esperienza quotidiana,<br />

quali sono i fattori e situazioni<br />

che emergono con più frequenza?<br />

“Notiamo che alla scomparsa consistente<br />

di aziende storiche di vari<br />

settori non segue più quel ricambio<br />

costituito da imprese giovani con<br />

una struttura in grado di garantire la<br />

Come diversifi care<br />

la realtà produttiva<br />

Proviamo a fare una sintesi: in un<br />

anno il tasso di sviluppo del Fabrianese<br />

ha perso una quota percentuale<br />

del -1,3%. Nel singolo Comune di<br />

Fabriano la curva, parimenti in discesa,<br />

si è assestata a -0,2%. Queste<br />

le evidenze che emergono dalla<br />

analisi congiunturale effettuata da<br />

Confartigianato aggiornata ai dati<br />

di III trimestre 2<strong>01</strong>2. “Il territorio”<br />

– risponde Simone Clementi,<br />

segretario Confartigianato Fabriano<br />

- soffre ancora per le dinamiche<br />

negative innescate dalla crisi e<br />

dalle conseguenze della caduta del<br />

colosso ex Ardo. Capitolazione che<br />

ha portato al cortocircuito di quello<br />

che era un indotto artigiano storico<br />

e orente. Con il crollo del gigante<br />

degli elettrodomestici – rileva -<br />

sono state spazzate via piccole e<br />

medie aziende che contribuivano<br />

con i loro prodotti e servizi al<br />

mantenimento di un tessuto econo-<br />

Mauro Cucco<br />

continuità nel corso degli anni: troppo<br />

spesso assistiamo alla chiusura<br />

di neo imprese dopo poco tempo”.<br />

Proviamo ad analizzare i dati<br />

nello speci co… “Alcuni comparti<br />

che un tempo trainavano l’economia<br />

del territorio sono sempre più<br />

ridimensionati. Il ramo della manifattura<br />

registra un saldo negativo<br />

di 18 posizioni con 11 iscrizioni e<br />

29 cessazioni nell’area fabrianese”.<br />

Per quanto concerne le categorie?<br />

“Il tessile abbigliamento rispetto al<br />

2<strong>01</strong>1 in termini percentuali segna<br />

un –15,1 % contro un trend provin-<br />

mico vitale e competitivo. Anche i<br />

piccoli centri dell’entroterra non si<br />

sono dimostrati immuni da queste<br />

dinamiche di recessione e non si<br />

arresta a oggi la scia di chiusure<br />

di attività. Purtroppo, e questo è<br />

noto – rileva ancora il segretario<br />

della Cgia - il Distretto vive una<br />

profonda crisi occupazionale, mese<br />

dopo mese, cresce il numero di chi<br />

è senza impiego o in cassa integrazione”.<br />

A dir poco, un quadro<br />

inquietante… “Sì ed è auspicabile,<br />

quanto necessario, mettere subito,<br />

in campo tutti gli strumenti per<br />

evitare un ulteriore e gravissimo<br />

peggioramento. Tuttavia è possibile<br />

apprezzare la volontà di reagire di<br />

chi a questa logica del declino non<br />

si piega e intende far forza su ogni<br />

risorsa disponibile pur di ricostruire<br />

il proprio futuro”. Cosa fare per<br />

rispondere alla stasi del mercato<br />

del lavoro? “Si ricorre all’auto<br />

ciale per lo stesso settore di –2,9%,<br />

da segnalare anche l’entrata in crisi<br />

di diverse imprese locali strutturate<br />

della moda. La metalmeccanica<br />

segna un – 6,3% contro un 2,7 % a<br />

livello provinciale. Il settore edile<br />

non è da meno, venendo da anni di<br />

forti contrazioni anche nel corso<br />

del 2<strong>01</strong>2 segna il passo con un –<br />

1,1% rispetto all’anno precedente.<br />

Per trovare dati in controtendenza<br />

occorre andare sul settore terziario<br />

con un +1,2 % rispetto al 2<strong>01</strong>1, percentuale<br />

frutto un buon andamento<br />

del settore legato alla ristorazione<br />

che segna un +2,7 % rispetto al<br />

2<strong>01</strong>1 in questo caso stiamo parlando<br />

di nuove imprese che si sono<br />

costituite nel corso del 2<strong>01</strong>2”.<br />

Esempli chiamo con iscrizioni e<br />

cancellazioni nel corso del 2<strong>01</strong>2<br />

no a settembre, nei singoli campi…<br />

“L’edilizia vede la nascita di<br />

16 nuove imprese e la cancellazione<br />

di 28 posizioni con un dato di –12<br />

nel suo complesso. Il trasporto continua<br />

a soffrire una crisi strutturale<br />

e di settore con una sola attività avviata<br />

e 10 cessazioni. Il commercio<br />

all’ingrosso segna un differenziale<br />

negativo di 20 posizioni: 7 aperture<br />

contro 27 chiusure; il commercio al<br />

Simone Clementi<br />

imprenditorialità. Il territorio di<br />

fronte alla crisi si reinventa. Chi<br />

apre una attività investe sulla propria<br />

creatività per crearsi un lavoro<br />

e costruire un futuro per sé e per<br />

altri. Per questo è vitale che vi sia<br />

attenzione e supporto per le start up<br />

di impresa innovative che possono<br />

produrre nel territorio la tanto attesa<br />

rigenerazione del tessuto produttivo<br />

che a oggi necessita di idee nuove<br />

da spendere competitivamente su<br />

mercati in continua evoluzione. A<br />

tal ne è inoltre opportuno favorire<br />

la diversi cazione dell’economia<br />

con nuovi progetti”.<br />

d.g.<br />

dettaglio indica in 24 le aperture e<br />

40 le chiusure –20. In generale osserviamo<br />

la nascita di 211 attività e<br />

la chiusura di ben 255 imprese, con<br />

un –44 che pesa sull’intera sistema<br />

economico dell’entroterra”.<br />

Questo, dunque lo scenario:<br />

voi come Cna cosa proponete?<br />

“L’esigenza in primis di difendere<br />

e guidare la riconversione del sistema<br />

di piccole imprese locali che<br />

necessitano di aiuti per riproporsi<br />

a nuovi mercati non solo locali ma<br />

nazionali e perché no internazionali.<br />

Cercare di innovare il prodotto ed<br />

il processo produttivo. Dotarsi di<br />

reti commerciali in grado di assolvere<br />

al meglio la ricerca sempre più<br />

dif cile e necessaria di nuovi clienti.<br />

Per fare tutto questo occorrono<br />

risorse che vanno trovate da parte<br />

delle istituzioni politiche, economiche<br />

e nanziarie a tutti livelli. Serve<br />

incentivare e sorreggere al meglio<br />

la nascita di nuove imprese che<br />

abbiano un progetto sostenibile e<br />

molto spesso queste idee non si concretizzano<br />

per mancanza di risorse<br />

da parte di giovani che ci mettono<br />

impegno e testa ma non disponendo<br />

di risorse nanziarie non riescono<br />

senza l’ausilio delle banche ad<br />

SPAZIO LAVORO<br />

a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />

Mirco Gaggiotti<br />

avviare una attività. Segnaliamo,<br />

infine che per le nostre ditte il<br />

ricorso alla cassa integrazione ordinaria<br />

ed in deroga nel corso del<br />

2<strong>01</strong>2 è aumentata sensibilmente.<br />

Questi strumenti sono essenziali<br />

per tamponare un’emergenza ma, in<br />

mancanza di progetti per il futuro<br />

e per la ripresa, rischiano di essere<br />

soltanto strumenti di conservazione<br />

dell’esistente che una volta terminati<br />

lasceranno il territorio nel<br />

più grande disagio economico e<br />

sociale, occorre far presto”.<br />

~ TIROCINI PRESSO LA COMMISSIONE EUROPEA<br />

La Commissione Europea organizza due volte l’anno dei tirocini che<br />

durano dai tre ai cinque mesi per giovani laureati, senza escludere<br />

coloro che - nel quadro dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita<br />

- hanno ottenuto di recente un diploma universitario e sono all’inizio<br />

della carriera professionale.<br />

I periodi di formazione iniziano il 1° marzo ed il 1° ottobre di ogni anno. L’obiettivo<br />

del tirocinio è di: offrire ai tirocinanti un’idea generale sugli obiettivi e i problemi legati<br />

al tema dell’integrazione europea; fornire una conoscenza pratica del lavoro che si<br />

svolge presso gli uffi ci della Commissione; offrire l’opportunità di acquisire esperienze<br />

personali attraverso i contatti presi nel corso del lavoro quotidiano; offrire l’opportunità<br />

di approfondire e mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi e in<br />

particolare in aree specifi che di competenza.<br />

I tirocinanti vengono selezionati generalmente tra i cittadini degli Stati membri delle<br />

Comunità Europee e dei paesi candidati che benefi ciano di una strategia di pre-accesso,<br />

tuttavia può essere accettato un numero limitato di cittadini degli stati non membri. I<br />

tirocinanti devono: aver completato il primo ciclo di un corso di istruzione superiore<br />

(istruzione universitaria) e ottenuto un diploma di laurea o il suo equivalente entro la<br />

data di scadenza per la presentazione delle domande; non aver portato a termine un<br />

tirocinio presso un’altra istituzione o organismo UE; possedere un’ottima conoscenza<br />

dell’inglese, del francese o del tedesco; per coloro che sono cittadini di uno Stato<br />

membro, possedere un’ottima conoscenza di una seconda lingua comunitaria.<br />

Il tirocinante potrà ricevere una borsa che è attualmente di 1071,19 euro mensili. I<br />

tirocinanti disabili riceveranno un supplemento alla borsa. Le domande per i tirocini di<br />

ottobre vanno presentate entro il 31 gennaio. Ulteriori info. sul sito www.ec.europa.eu,<br />

oppure sul nostro sito alla pagina ESTERO > LAVORARE ALL’ESTERO > LEONARDO<br />

E ALTRI STAGE.<br />

~ TIROCINIO PRESSO LA BANCA MONDIALE<br />

La Banca Mondiale offre due programmi di tirocinio ai giovani interessati ad approfondire<br />

temi di carattere economico e sociale che riguardano la vita di popoli intorno<br />

al mondo. I programmi offrono l’opportunità di acquisire esperienza pratica nei settori<br />

in questione. L’obiettivo del Programma di tirocinio è di offrire a studenti laureati<br />

l’opportunità di migliorare le proprie capacità e acquisire esperienza di lavoro in un<br />

contesto internazionale.<br />

I tirocini retribuiti sono disponibili per l’inverno e l’estate. I candidati devono essere<br />

cittadini di un paese membro, in possesso di un diploma di laurea o iscritti ad un<br />

corso di laurea, e devono aver approfondito le seguenti materie: economia, fi nanza,<br />

sviluppo delle risorse umane (salute pubblica, istruzione, nutrizione, popolazione),<br />

scienze sociali (antropologia, sociologia), agricoltura, ambiente, sviluppo del settore<br />

privato, altre discipline affi ni.<br />

Si richiede una buona conoscenza dell’inglese.<br />

La Banca provvede ad una paga oraria per tutti i tirocinanti e, se del caso, offre un’indennità<br />

per le spese di viaggio. I tirocinanti devono provvedere in maniera autonoma<br />

alle spese di alloggio.<br />

La maggior parte dei posti disponibili sono presso gli uffi ci di Washington, con una<br />

durata minima di quattro settimane. La domanda per effettuare il tirocinio in estete<br />

(giugno-settembre) va presentata entro il 31 gennaio. Ulteriori info. sul sito www.<br />

worldbank.org, oppure sul nostro sito alla pagina ESTERO > LAVORARE ALL’ESTERO<br />

> LEONARDO E ALTRI STAGE.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />

concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S.<br />

Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail:<br />

cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario<br />

di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00.<br />

13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.09


14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Un matelicese in Brasile<br />

Lo storico dell'arte Delpriori curerà una mostra sul Rinascimento<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Dap<strong>prima</strong> conosciuto<br />

con l’immancabile<br />

camicia<br />

azzurra e il fazzoletto<br />

biancorosso, dell’amato<br />

gruppo Scout.<br />

Ora apprezzato critico d’arte<br />

e curatore di mostre dal<br />

blasone sempre più nobile.<br />

Anche se lui ama ricordare<br />

scherzando che quando<br />

gli si chiede che mestiere<br />

faccia, alla risposta “Lo<br />

storico dell’arte”, si sente<br />

replicare: “Ah bello, ma per<br />

vivere…?”.<br />

A pensarci bene, c’è una relazione<br />

tra gli scout e l’attuale<br />

carriera di storico dell’arte di<br />

Alessandro Delpriori.<br />

A instradarlo all’analisi delle<br />

pennellate è stato infatti<br />

quel Don Piero che era (ed<br />

è tuttora) sì direttore del<br />

Museo Piersanti, ma anche<br />

infaticabile animatore dello<br />

scoutismo matelicese. Dopo<br />

un corso universitario in Storia<br />

e Conservazione dei Beni<br />

Culturali a Macerata, alla<br />

corte del professor De Vecchi<br />

(quello del manuale Arte nel<br />

"Dottoressa" del restauro: il laboratorio di Angela<br />

C’è un luogo, al Museo Piersanti,<br />

dove le opere d’arte riprendono<br />

luce, colore, ritrovano un’anima.<br />

Dove la scienza, a partire dalla<br />

chimica, è un elemento fondamentale,<br />

al servizio del bello. E’ un<br />

laboratorio di restauro. A lavorarci,<br />

la giovane restauratrice matelicese<br />

Angela Allegrini. Appena entrati,<br />

sarà stata suggestione, ma ci ha<br />

colpito quell’atmosfera di serena e<br />

calma operosità che immaginiamo<br />

fosse peculiare delle botteghe artistiche<br />

e artigiane del ‘400 e del<br />

‘500. Siamo andati a trovarla perché,<br />

in un periodo in cui sempre si<br />

parla di una disoccupazione giovanile<br />

crescente e di una generazione<br />

che non sa cosa può e deve fare (e<br />

se può farlo in Italia…), questa ci è<br />

Tempo, sopra il quale hanno<br />

sudato tanti liceali), inizia la<br />

sua avventura come organizzatore<br />

di mostre ed eventi,<br />

mentre inizia un dottorato a<br />

Firenze.<br />

Tra le cose più recenti, ha<br />

curato una mostra di Vittore<br />

Crivelli a Sarnano e di Luca<br />

Signorelli a Perugia.<br />

E ora Alessandro?<br />

“Ora c’è questa mostra in<br />

Brasile, che ha un’impostazione<br />

molto divulgativa:<br />

una sorta di manifesto, lo<br />

scopo è quello di presentare<br />

l’Italia in Brasile e l’idea è<br />

quella di…mostrare un po’ i<br />

muscoli, a livello culturale.<br />

E che cosa, dunque, più del<br />

Rinascimento?”.<br />

Come avete pensato di<br />

strutturare l’esposizione?<br />

“Il progetto è quello di<br />

presentare la pluralità del<br />

Rinascimento, che non è<br />

stato solo Roma o Firenze<br />

ma anche Urbino, Venezia,<br />

Mantova… Una pluralità<br />

che è anche la pluralità<br />

delle specificità turistiche<br />

dell’Italia. Abbiamo dunque<br />

pensato questa mostra come<br />

sembrata una storia da raccontare.<br />

Già il logo scelto per la sua attività<br />

parla chiaro: “Angela Allegrini.<br />

Una vita per l’arte”.<br />

“Eh sì, n da piccola ho sempre<br />

amato disegnare. Questo mi ha<br />

portato dritta all’Istituto d’Arte a<br />

Macerata, dove mi sono diplomata<br />

nel 1999”.<br />

Quando hai iniziato a subire il<br />

fascino del restauro?<br />

“Ci portavano a vedere i musei, le<br />

pinacoteche. Ma volevo vedere le<br />

opere da vicino, respirarle, toccarle<br />

e mi dispiaceva non poterlo fare”.<br />

Un bisogno quasi sico di vivere<br />

l’universo artistico dunque.<br />

“Da lì è nata la scintilla e ho capito<br />

che volevo fare la restauratrice.<br />

Angela Allegrini con Vittorio Sgarbi e Mons. Francesco Brugnaro,<br />

dopo il restauro di un'opera della mostra "Meraviglie del Barocco nelle Marche"<br />

Il Cristo Redentore di Raffaello, uno dei pezzi forti dell'esposizione<br />

un percorso, un viaggio<br />

nell’Italia del Quattrocento.<br />

E il messaggio che deve pas-<br />

sare è: questo viaggio potete<br />

farlo anche oggi! La mostra<br />

sarà inaugurata a luglio, a<br />

Dunque, una volta diplomata,<br />

sono andata a Firenze, dove ho<br />

frequentato l’Istituto per l’Arte e il<br />

Restauro Palazzo Spinelli, a Firenze.<br />

Lì ho affrontato i primi lavori<br />

di restauro”.<br />

E nalmente hai potuto accarezzare<br />

un’opera d’arte, e lavorarci<br />

per riportarla alle origini. E la<br />

<strong>prima</strong> volta…<br />

"... Ho pianto! Mi è venuto istintivo”,<br />

ammette con candore. Da lì ha<br />

inizio la sua attività. “Prima per una<br />

ditta di Urbino che lavorava per la<br />

Soprintendenza di Urbino e poi, nel<br />

2006, mi sono messa in proprio”.<br />

Lavori più con il pubblico o con<br />

i privati?<br />

“All’inizio i privati, poi sono arrivate<br />

diverse committenze pubbliche”.<br />

Ti trovi davanti un nuovo dipinto<br />

da restaurare. Quali sono i diversi<br />

passi da compiere?<br />

“La <strong>prima</strong> cosa è creare una precisa<br />

documentazione fotogra ca, poi si<br />

deve analizzare lo stato di conservazione<br />

dell’opera, quindi la tecnica<br />

e tutti i vari strati di preparazione<br />

che il dipinto presenta. Con tutte<br />

le informazioni acquisite si fa una<br />

relazione tecnica delle varie fasi<br />

di restauro previste che si invia<br />

alla Sovrintendenza, naturalmente<br />

parlo dei restauri di opere museali<br />

o comunque protette dalla Sovrintendenza<br />

stessa. Se tale relazione<br />

viene vistata e approvata, ci si mette<br />

al lavoro, con la <strong>prima</strong> fase, ossia<br />

la pulitura. Dopo questo si deve<br />

riavere l’ok del sovrintendente.<br />

Ogni fase deve essere controllata”.<br />

Le tempistiche?<br />

“A volte anche un mese di attesa”.<br />

Qual è stato il restauro che ha<br />

richiesto il lavoro più complesso?<br />

“Un dipinto che si trova a San Filippo,<br />

è stato il più complesso per<br />

le grandi dimensioni e soprattutto<br />

per le tempistiche strette che avevo,<br />

Brasilia”.<br />

Quali sono i…pezzi da<br />

novanta che i brasiliani<br />

potranno ammirare?<br />

“La Soprintendenza di Venezia<br />

ci ha prestato opere<br />

di Bellini, Tiziano, Palma il<br />

Giovane, Tintoretto e Lotto.<br />

Poi ci sono tre dipinti di<br />

Raffaello, uno da Urbino,<br />

uno di Parma e uno di Brescia<br />

(in foto)” quel Cristo<br />

Redentore che ai brasiliani<br />

non potrà non far pensare alla<br />

statua che domina Rio dal<br />

Pan di Zucchero, “e poi un<br />

Leonardo Da Vinci dalla galleria<br />

Borghese a Roma, due<br />

disegni di Michelangelo da<br />

Casa Buonarroti a Firenze.<br />

Non mancheranno naturalmente<br />

Botticelli, Perugino,<br />

Pinturicchio, Ghirlandaio. E<br />

poi c’è quel Trittico di Cascia<br />

di Reggello, di Masaccio, che<br />

è considerato la <strong>prima</strong> opera<br />

del Rinascimento Italiano”.<br />

Come è nata la tua partecipazione<br />

a questo evento?<br />

“Ad organizzare l’esposizione,<br />

voluta e pagata nientemeno<br />

che dal Banco Nazionale<br />

del Brasile, è una società<br />

italo-brasiliana che si chiama<br />

ma anche il più bello, il più affascinante<br />

da eseguire. Era un’opera<br />

di Giacinto Brandi (l’immagine in<br />

foto), da restaurare per una mostra<br />

a San Severino, curata da Vittorio<br />

Sgarbi”.<br />

Periodo?<br />

“Siamo in pieno ‘700. E’ un quadro<br />

stupendo e, nel curarlo, ero proprio<br />

emozionata. Non dal valore o<br />

dal nome dell’artista, ma proprio<br />

dall’immagine che vedevo: mi<br />

trasmetteva una sensazione incredibile”.<br />

Quali sono stati i dipinti di maggior<br />

pregio affrontati?<br />

“Sicuramente quelli restaurati alla<br />

scuola a Firenze, dove lavoravamo<br />

al deposito degli Uf zi. Qui a Matelica<br />

ho restaurato una natura morta<br />

di Carlo Maratta (importante artista<br />

del tardo Barocco italiano n.d.a.)”.<br />

C’è un periodo storico le cui<br />

opere ti creano qualche dif coltà<br />

in più?<br />

“Sì, diciamo dal ‘300 al ‘400,<br />

quando le pitture erano per lo più<br />

su tavola: c’è la presenza del legno,<br />

che con il suo continuo movimento<br />

mette sempre in dif coltà il restauratore.<br />

Altre dif coltà sono legate<br />

agli artisti che improvvisavano, che<br />

volevano sperimentare nuove tecniche,<br />

per vari motivi. Un esempio è<br />

stata proprio la predella del ‘500,<br />

ora in mostra al Piersanti. L’anonimo<br />

autore forse non aveva soldi o<br />

non aveva tempo, fatto sta che non<br />

fece la preparazione preliminare<br />

del legno”.<br />

Che tipo è il cliente tipico che si<br />

rivolge a te?<br />

“Beh, c’è un 70% che sa quello che<br />

ha, il 30% invece si prende cura di<br />

un dipinto più per una questione<br />

affettiva. Il primo cliente che ho<br />

avuto qui apparteneva alla <strong>prima</strong><br />

categoria ma… E’ una storia particolare.<br />

Aveva comprato un dipinto<br />

Base Sette. E’ stata questa<br />

società a rivolgersi alla Civita,<br />

di Roma, per chiedere<br />

un progetto su questi temi. Io<br />

avevo già gestito dei progetti<br />

con Civita, sono in un certo<br />

senso il loro referente per<br />

il Rinascimento. Sono stati<br />

dunque loro a chiamarmi<br />

e a coinvolgermi in questa<br />

iniziativa”.<br />

Di cosa ti stai occupando<br />

ora, oltre a questo progetto?<br />

“Dopo aver nito il dottorato<br />

di ricerca a Firenze, ho<br />

iniziato a fare il curatore e<br />

conservatore di una raccolta<br />

privata molto importante,<br />

sempre nella città medicea”.<br />

In pratica…<br />

“…Studio collezioni, curo i<br />

restauri e qualche volta anche<br />

le vendite”.<br />

E la tesi di dottorato?<br />

“L’Arte a Spoleto nel ‘300,<br />

che si adombrava potesse<br />

esserci, ma senza conferme”.<br />

E…?<br />

“... E c’è, con caratteri suoi<br />

particolari, pur derivanti dal<br />

ceppo dell’arte assisiate.<br />

A breve dovrei pubblicare<br />

comunque il lavoro”.<br />

Angela Allegrini al lavoro<br />

a Roma. Si tratta di una battaglia<br />

navale ma, lavorandoci, nelle spaccature<br />

del colore non vedo lo strato<br />

preparatorio sotto, ma colori diversi.<br />

Intuisco che poteva esserci sotto<br />

un’altra immagine. Porto il dipinto<br />

nel laboratorio specializzato di un<br />

chimico, ad Urbino, e i raggi X<br />

confermano l’ipotesi. Con il consenso<br />

della proprietaria riportiamo<br />

alla luce la vecchia immagine. Era<br />

il ritratto di un uomo nobile, che<br />

fa letteralmente piangere la mia<br />

cliente, appena lo vede: il ritratto<br />

aveva una somiglianza incredibile<br />

con un suo nonno!”.<br />

Il cliente più dif cile?<br />

“In generale gli antiquari, perché<br />

sanno valutare cosa hanno e vogliono<br />

che il lavoro venga eseguito<br />

velocemente”.<br />

Lavori in corso d’opera?<br />

“Adesso sto lavorando ad un ritratto<br />

di Fidanza. E’ incredibile come, con<br />

tre tocchi di matita, riuscisse a dare<br />

un’anima alle sue immagini”.<br />

a.g.<br />

14 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.38


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Telecom agita Regina Pacis<br />

Ma il tecnico: “L’importante è un monitoraggio periodico”<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Ha creato un po’ di scompiglio<br />

la notizia dell’antenna<br />

che la Tim avrebbe<br />

intenzione di impiantare<br />

nel popoloso quartiere di Regina<br />

Pacis. Quando il luogo individuato<br />

si è saputo essere la zona del campo<br />

sportivo (dove ci sono i campi da<br />

calcio e da tennis), alcuni abitanti<br />

del luogo si sono preoccupati e hanno<br />

chiesto di sapere, chiedendosi<br />

se fosse vero che il Comitato di<br />

quartiere, richiesto di un parere dal<br />

sindaco, avrebbe avallato la scelta.<br />

Va detto comunque che una richiesta<br />

uf ciale da parte dell'azienda<br />

non è stata inoltrata. Tutto è partito<br />

da alcune lamentele per uno scarso<br />

segnale della rete Tim, non tanto<br />

riferita alle telefonate quanto per<br />

il traf co dati (il 3G). Di qui l’esigenza<br />

della compagnia di muoversi<br />

per migliorare il servizio. Ai sopralluoghi<br />

fatti dai tecnici della società<br />

telefonica ha partecipato anche il<br />

presidente del Comitato Regina<br />

Pacis, Massimo Marini, che spiega<br />

nel dettaglio l’iter della vicenda: “A<br />

noi la notizia è stato comunicata dal<br />

sindaco, che ha chiesto al Comitato<br />

di quartiere di capire quale potesse<br />

essere l’ubicazione migliore. Come<br />

presidente ho avuto un incontro con<br />

i tecnici, incontro nel quale si è cercato<br />

di mediare tra le loro e le nostre<br />

esigenze: non essendo competente<br />

in materia, mi sono avvalso di un<br />

tecnico esperto, coinvolgendo Paolo<br />

Todini, che fa questo tipo di installazioni<br />

ed è parte in causa sia come<br />

abitante della zona sia, in un certo<br />

senso, come concorrente. Devo<br />

dire che i tecnici Tim hanno avuto<br />

un approccio molto costruttivo. La<br />

mia <strong>prima</strong> idea era quella di un posizionamento<br />

in collina, nella zona<br />

del serbatoio di Sainale, ma i tecnici,<br />

e Todini lo ha confermato, lo hanno<br />

scartato, per motivi estetici e tecnici,<br />

in quanto avrebbero dovuto potenziare<br />

il segnale, proprio perché era<br />

più lontano. La scelta sarebbe stata<br />

quindi controproducente. Durante<br />

questo sopralluogo i tecnici hanno<br />

trovato che la posizione migliore<br />

sia accanto alla tribuna del Campo<br />

sportivo. Ci sono anche i tralicci per<br />

l’illuminazione del campo, quindi<br />

il ripetitore si mimetizzerebbe al<br />

meglio e non avrebbe alcun impatto<br />

visivo. In questa posizione, la potenza<br />

del ripetitore potrebbe essere<br />

bassa e in alcun modo, ci hanno<br />

riferito, pericolosa.<br />

Non essendo competenti in materia,<br />

ci siamo limitati a indicare queste<br />

conclusioni al Comune. Abbiamo<br />

però chiesto all’amministrazione<br />

di far monitorare all’Arpam le<br />

frequenze e abbiamo chiesto che<br />

ci sia un divieto di installazione di<br />

ulteriori antenne nel quartiere”.<br />

Prevedete di fare comunque un’assemblea<br />

pubblica di quartiere?<br />

“Sinceramente non ne vedo il<br />

motivo. In primis il progetto non<br />

l’abbiamo visto. E poi noi siamo<br />

un semplice organo consultivo<br />

che non può esprimere né divieti<br />

né approvazioni. Non era neanche<br />

opportuno chiedercelo forse, la<br />

cosa ha provocato anche qualche<br />

mal di pancia infatti, anche se è<br />

vero che siamo stati proprio noi in<br />

passato a chiedere alla Giunta di<br />

essere più coinvolti nel processo<br />

decisionale. La verità è che l’ultima<br />

parola spetta alla Tim, che poi verrà<br />

valutato dagli organi competenti<br />

che sono il Comune e l’Arpam.<br />

Lo stesso Paolo Todini mi aveva<br />

Un libro racconta il rapporto tra il presidente Eni e Matelica<br />

Si torna a parlare di Enrico<br />

Mattei e del suo rapporto con<br />

la città di Matelica. Il la lo<br />

dà la presentazione del libro<br />

di Maurizio Verdenelli: “La<br />

leggenda del Santo Petroliere.<br />

Enrico Mattei e Matelica”, che<br />

si terrà domenica 27 gennaio,<br />

alle 17. La location non poteva che essere il Salone<br />

del Monastero della Beata Mattia Nazzarei,<br />

visto il rapporto particolare che Enrico, da buon<br />

matelicese, aveva con il monastero, dove a volte<br />

entrava per visitare le monache e che contribuì<br />

a restaurare. Anche per questo, all’interno della<br />

presentazione, la Madre Badessa suor Rosamaria<br />

leggerà dei brani tratti dai verbali redatti dalle<br />

Madri Superiori una volta concluse le visite di<br />

Enrico Mattei al Monastero. Oltre alla…padrona<br />

di casa, insieme all’autore del libro la presen-<br />

BLOCK NOTES<br />

Ernest & Celestine<br />

Titolo originale: Ernest & Celestine<br />

Genere: Fantastico / Animazione<br />

Durata: 79 min.<br />

Regia: Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner<br />

Sceneggiatura e dialoghi: Daniel Pennac<br />

Voci Italiane:<br />

Claudio Bisio: Ernest<br />

Alba Rohrwacher: Celestine<br />

Mattei torna<br />

d’attualità<br />

tazione coinvolge un…<br />

casting di tutto rispetto:<br />

a partire dal Vescovo<br />

Vecerrica, alla prof.ssa<br />

Maria Fiorella Conti,<br />

all’ex manager Giuseppe<br />

Accorinti, al sindaco Sparvoli. Interessante promette<br />

di essere anche la testimonianza, che verrà resa<br />

telefonicamente, da Milano, da Egidio Egidi, ex<br />

commissario e presidente Eni, l’ultimo matelicese<br />

ad aver ricoperto quel ruolo prestigioso.<br />

Con il nuovo anno, torna anche la nostra rubrica Block Notes. Ogni settimana proporremo un lm, o una<br />

mostra, o un libro. Comunque… sarà un consiglio, una proposta per passare un pomeriggio, o una serata,<br />

piacevoli, stimolanti, non banali. Buon divertimento!<br />

C’è un mondo popolato popolato da orsi e topi, un mondo dai dai colori autunnali e tratteggiato con la delicatezza dell’acquarello, un mondo<br />

dove Ernest l’orso vaga affamato nel freddo inverno e Celestine, la topolina orfanella che viene dal mondo “di sotto”, si addormenta<br />

in un bidone dell’immondizia. Ernest e Celestine si incontrano così, lui che per vivere fa l’artista di strada, lei che è costretta<br />

a fare la “dentista” ma che vorrebbe fare la pittrice. Nasce un’amicizia che va oltre la diversità e il pregiudizio, un’amicizia che<br />

va oltre i loro mondi separati, un’amicizia fatta per due che si incontrano a metà strada percorrendo il ponte dell’arte. Il fi lm è<br />

delizioso, adatto ai bambini ma non banale, capace di catturare il cuore e l’immaginazione dei più piccoli e la razionalità dei più<br />

grandi con temi importanti (come l’accettazione del diverso, il giudizio della società, la folla gretta, la massa indistinta), il tutto<br />

godendo del bellissimo lavoro di scrittura effettuato sulla sceneggiatura dal pluripremiato scrittore francese Daniel Pennac (La<br />

fata carabina, Signor Malaussène, Come un romanzo). Lo stile morbido e retrò dell’animazione forse per qualcuno non regge<br />

il confronto con i moderni cartoon in 3D ma per chi lo ha visto sono i moderni cartoon in 3D che non reggono il confronto con<br />

un’opera così poeticamente magica. Un piccolo, adorabile, gioiello.<br />

Riconoscimenti: Presentato alla Quinzaine des Realisateurs (selezione di fi lm parallela alla selezione uffi ciale<br />

del Festival di Cannes) la storia di “Ernest & Celestine” nasce nei libri disegnati da Gabrielle Vincent (tradotti in<br />

molti Paesi del mondo). Gabrielle Vincent è considerata una delle più grandi illustratrici del XX secolo e dalla sua<br />

tavolozza di pittrice sono usciti, tra gli altri, questi due personaggi semplici ma, allo stesso tempo, straordinariamente<br />

raffi nati a livello grafi co. Una delicatezza nel tocco e nel colore che il fi lm mantiene e fa propria.<br />

In programma all’ex Cinema Teatro domenica 20 gennaio, ore 16,00.<br />

Al Cinema Teatro inoltre continua l’iniziativa “Cinema Sottocosto” che per lo spettacolo pomeridiano della domenica prevede<br />

un biglietto per i più piccoli (sino ai 12 anni) pari ad 1 solo euro e di soli 4 euro per gli adulti. Informazioni: 0737 787882.<br />

s.n.<br />

subito avvisato che queste sono<br />

scelte strategiche della compagnia<br />

ed è dif cile opporvisi. Da quanto<br />

so, quando è stata fatta l’antenna<br />

Vodafone alle Serre, c’era stata<br />

anche una battaglia legale, ma è un<br />

fatto che l’antenna ora è lì. Di qui<br />

la scelta di avere un approccio il<br />

più costruttivo possibile con i tecnici<br />

Tim. Una riunione con Paolo<br />

Todini al Comitato, per capire che<br />

implicazioni e pericoli ci possano<br />

essere, è stata comunque fatta”.<br />

Lo stesso Todini ci conferma la<br />

dif coltà di opporsi, ma tiene anche<br />

a precisare che un’antenna come<br />

quella non crea grossi problemi<br />

alla salute: “si tratta di un ripetitore<br />

a bassa frequenza, tra i 50 e i 100<br />

watt. In base a calcoli tecnici poi,<br />

dopo appena 20 metri l’intensità<br />

decade e diventa in nitesimale. Per<br />

questo il ripetitore ha un’altezza di<br />

30 metri, cercata proprio perché il<br />

cono dell’impulso resti sopra i tetti<br />

delle case più vicine in quel breve<br />

raggio in cui l’intensità è signi cativa.<br />

Ma quello che vorrei ribadire<br />

è che non ha senso preoccuparsi di<br />

un’antenna come questa, quando<br />

poi ci teniamo il cellulare vicino,<br />

15<br />

il router wi acceso 24 ore su 24,<br />

un forno a microonde che quando<br />

funziona, è molto molto più potente<br />

di un antenna a bassa frequenza.<br />

Durante un sopralluogo sono poi<br />

venuto a conoscenza della linea<br />

dell’alta tensione privata (e per<br />

questo non ancora interrata) che<br />

collega la Cartiera di Fabriano con<br />

quella di Pioraco. Ecco, io mi preoccuperei<br />

più del campo magnetico<br />

che sprigiona quell’alta tensione.<br />

Riguardo all’antenna, da tecnico<br />

e da abitante del quartiere, dico<br />

che la cosa veramente importante<br />

è che il monitoraggio dell’Arpam<br />

sia periodico, perché si eviti che<br />

la compagnia, a distanza di tempo,<br />

elevi l’intensità del segnale”.<br />

I ‘leoni’ tornano alla carica<br />

È appena iniziato il nuovo anno che i Lions del locale club matelicese tornano a far<br />

parlare di sé con un doppio service, o meglio un unico service dal doppio risvolto,<br />

che vedrà la sua attuazione nei prossimi giorni. All’interno del service promosso dal<br />

presidente internazionale Lions Wayne A. Madden e incentrato sulle nuove alfabetizzazioni<br />

con particolare riferimento all’accesso alla digitalizzazione, il club cittadino ha<br />

strutturato una doppia donazione: una Lim (Lavagna Interattiva Multimediale completa<br />

di impianto audio e pc per i bambini della Scuola Elementare) e alcuni computer per<br />

la Biblioteca comunale anch’essi completi di tutti i software necessari. Il service verrà<br />

attuato in due giornate di cui riportiamo brevemente il programma con l’invito a tutta<br />

la cittadinanza alla partecipazione.<br />

Il 19 gennaio, presso l’I.C. “E. Mattei” di Matelica – Scuola Primaria “G. Spontini”.<br />

Alle ore 12 saluti del dirigente scolastico prof. Antonio Trecciola e del presidente<br />

Lions Club Matelica M. Gilda Murani Mattozzi. Alle ore 12.15, relazione del prof.<br />

Luca Di Dio, “Nuovi orizzonti didattici per un apprendimento motivato ed ef cace<br />

attraverso l’uso della Lim”. Il 26 gennaio, presso la Biblioteca comunale “L. Bigiaretti”.<br />

Alle ore 18,30 relazione del prof. Antonio Trecciola, “La Collezione Pettinelli<br />

della Pinacoteca Raffaele Fidanza” e a seguire Cerimonia di consegna dei computer,<br />

dono del Lions Club Matelica e visita guidata alla Pinacoteca.<br />

15 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.27


16 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Consiglio comunale<br />

aperto sulle Insalubri<br />

Casoni: “Serve chiarezza”. De Leo: “Nessuna delega in bianco”<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Dopo un periodo di breve sosta<br />

natalizia, si rialza nuovamente il<br />

dibattito politico. I motivi? Da una<br />

parte le dichiarazioni rese, nello<br />

scorso numero del nostro giornale e poi nella<br />

stampa quotidiana, dal sindaco<br />

Sparvoli, su alcune aziende che<br />

sarebbero in procinto di costruire<br />

degli impianti nei lotti oggetto<br />

dell’ormai famosa/famigerata<br />

Variante. Dall’altra il prossimo<br />

Consiglio comunale aperto,<br />

ormai certo, proprio sul tema<br />

delle industrie insalubri. La data<br />

non è ancora stata uf cializzata,<br />

verrà comunicata il 17 gennaio,<br />

nel corso della riunione dei capigruppo.<br />

Un dibattito, quello nato<br />

su questa vicenda, più che mai<br />

2.0, giocato spesso su Facebook.<br />

Ecco allora che Alessandro Casoni<br />

(a sinistra) digita: Ho preso<br />

atto delle varie dichiarazioni apparse questi<br />

giorni sulla stampa e su fb. Fra qualche giorno<br />

però si terrà il consiglio comunale aperto<br />

sulle industrie insalubri a rischio incidente<br />

rilevante. Mi auguro che in quella sede, a<br />

dispetto di indovinelli e/o proclami, si adoperi<br />

il linguaggio della chiarezza e rispettoso<br />

Sapere è un diritto<br />

Rivolto a tutte le mam-<br />

Rivolto a tutte le mamme:<br />

fate attenzione a cosa<br />

mangiano i vostri gli? A<br />

quello con cui vengono<br />

in contatto? All’igiene<br />

dell’ambiente in cui ver-<br />

ranno su? Leggete tutte le etichette<br />

dei prodotti che comprate per i vostri gli?<br />

Dareste qualcosa a vostro glio senza leggere<br />

l’etichetta? Bene, forse vi conviene leggere<br />

questo articolo. Perché comprare a scatola<br />

chiusa?<br />

Ho una glia di sette mesi e sua mamma è<br />

molto attenta alla sua salute. Da questo punto<br />

di vista mi dovrei davvero vergognare perché<br />

sono decisamente meno informato e vigile su<br />

ciò che potrebbe nuocere ai nostri piccoli. Ad<br />

esempio, la mamma che allatta non dovrebbe<br />

mangiare la cioccolata o le fragole perché<br />

contengono allergeni che potrebbero sviluppare<br />

intolleranze nel poppante. Oppure bisognerebbe<br />

fare attenzione quando si acquistano<br />

saponi e creme idratanti perché particolari<br />

sostanze potrebbero nuocere ai neonati e via<br />

dicendo (spero di non dire troppe corbellerie,<br />

ripeto, l’esperta è lei).Immagino che tutte le<br />

mamme facciano particolare attenzione per<br />

evitare che sostanze nocive possano entrare<br />

in contatto con i bambini piccoli: dall’alimentazione<br />

ai vestiti, dai giocattoli ai luoghi<br />

frequentati. Le stesse mamme si preoccupano<br />

del futuro dei loro piccoli, della loro educazione,<br />

dell’ambiente socioeconomico in cui<br />

farli crescere. Proprio alle mamme allora mi<br />

taccuino<br />

FARMACIE<br />

Sabato 19 e domenica 20 gennaio<br />

COMUNALE Viale dei Martiri tel. 0737 83640<br />

DISTRIBUTORI<br />

Sabato 19 e domenica 20 gennaio<br />

IP di Tempestini Paolo<br />

APERTURA REDAZIONE MATELICA<br />

Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30<br />

CINEMA MULTISALA GIOMETTI<br />

Via Grifoni tel. 0737 787663<br />

CINEMA NUOVO<br />

Via B. Mattia - tel. 0737 84457<br />

MATELICA<br />

Inquinamento e salute<br />

dell'ambiente: occhio<br />

alla raccolta di rme<br />

rivolgo. Ci sono, purtroppo, buone possibilità<br />

che a Matelica siano impiantate industrie<br />

insalubri a rischio di incidente rilevante. Al<br />

momento, a causa della reticenza del sindaco,<br />

non sappiamo di quali industrie si trattino e<br />

quali siano i rischi, ma questo non dovrebbe<br />

tranquillizzarci, anzi: molte delle industrie<br />

classi cate in questo modo sono pericolose e<br />

dannose per la salute perché trattano sostanze<br />

vene che.<br />

In data 9 novembre 2<strong>01</strong>1 l’Istituto Superiore<br />

di Sanità ha presentato una mappa al convegno<br />

dell’Associazione italiana di epidemiologia<br />

a Torino (studio poi pubblicato come<br />

supplemento sulla rivista Epidemiologia &<br />

Prevenzione) che ritrae la situazione sanitaria<br />

di 44 luoghi altamente inquinati (attenzione,<br />

è un progetto nanziato dal Ministero della<br />

salute).<br />

“Nel loro complesso, queste aree sono caratterizzate<br />

da una mortalità in eccesso rispetto<br />

alle medie regionali. C’è un pezzo non<br />

piccolo d’Italia, pari a 298 Comuni con 5,5<br />

milioni di abitanti (un decimo della popolazione)<br />

che sta decisamente peggio degli altri.<br />

Non solo perché, abitando in aree industriali<br />

o comunque degradate, la popolazione ha<br />

in media un reddito e una scolarizzazione<br />

più bassa dei loro vicini. Ma anche perché<br />

alle diseguaglianze economiche e sociali si<br />

dei lavoratori e dei cittadini. Spero inoltre<br />

che questa volta sia presente il vicesindaco<br />

Canil”. Di analogo tenore il commento di<br />

Adriano De Leo (a destra): “Il sindaco parla<br />

di due industrie che vorrebbero impiantarsi<br />

nei lotti della zona industriale Cavalieri, ma<br />

non ne rivela il nome "per non turbare in<br />

alcun modo le trattative". Ora, con<br />

il de cit di credibilità dimostrato da<br />

questa Giunta, credo che non esista<br />

alcuna delega in bianco a trattare per<br />

l'ingresso in città di nuove industrie,<br />

senza informare le forze di opposizione,<br />

i movimenti politici non presenti<br />

in consiglio, le associazioni e i<br />

cittadini. La trasparenza è un valore,<br />

e lo è ancora di più dopo la vicenda<br />

sulle industrie insalubri. Le troppe<br />

bugie, le negazioni dell'evidenza,<br />

le contraddizioni hanno totalmente<br />

delegittimato la Giunta e la maggioranza<br />

di fronte a tutta la città”.<br />

Inutile dire che, durante il Consiglio,<br />

ne vedremo delle belle.<br />

aggiunge un ambiente più insalubre, tanto<br />

da far correre più rapidamente il pallottoliere<br />

della mortalità.” [testo tratto da un articolo di<br />

Luca Carra dell’agenzia Zadig di giornalismo<br />

scienti co]<br />

Non c’è da scherzare: l’area inquinata è degradata<br />

e offre meno opportunità, oltre che<br />

dannosa per la salute.<br />

Pensate che questi luoghi altamente inquinati<br />

siano chissà dove? Invece son proprio qui,<br />

vicino a noi. Un esempio: la bassa valle del<br />

Chienti (Civitanova e dintorni, per capire, il<br />

polo degli scarpà) dove si segnalano,<br />

sempre ad esempio, incrementi di<br />

malattie neurologiche come il morbo<br />

di Parkinson che potrebbero essere<br />

attribuite alle emissioni di piombo,<br />

mercurio e solventi organoalogenati.<br />

Ne volete un altro? Falconara, con la<br />

sua raf neria. Lì un discreto aumento<br />

di decessi è legato anche a malformazioni<br />

congenite. Nessuno vi aveva mai<br />

parlato di questo? Vi siete mai chieste<br />

perché?<br />

Aggiungo di mio solo una piccola considerazione.<br />

Nel giorno 20 dicembre<br />

2<strong>01</strong>2 ero in corso Vittorio Emanuele<br />

e ho sentito un forte odore di gas,<br />

tanto che ho chiesto ad una signora che mi<br />

era vicino se anche lei lo sentisse. Mentre<br />

la signora confermava, un’altra avventrice<br />

ha detto che era normale, si trattava solo<br />

dell’odore proveniente dall’ex Antonio Merloni<br />

dove rigenerano contenitori che hanno<br />

già contenuto gas. Quindi il gas residuo col<br />

vento aveva raggiunto il centro di Matelica.<br />

Ora quel gas in natura non ha odore, l’odore<br />

lo mettono i produttori per segnalare pericolose<br />

dispersioni. Forse le eventuali emissioni<br />

dannose potrebbero non disturbare il nostro<br />

sensibile naso, ma sicuramente arriverebbero<br />

n dentro le nostre case. Riassumendo: fate<br />

attenzione a cosa mangiano i vostri gli? A<br />

quello con cui vengono in contatto? All’igiene<br />

dell’ambiente in cui verranno su? Leggete<br />

tutte le etichette dei prodotti che comprate per<br />

i vostri gli? Bene, forse conviene fare attenzione<br />

anche a cosa respireranno, alla salubrità<br />

dell’ambiente in cui vivranno. Fareste meglio<br />

allora a costringere il sindaco a rivelare cosa<br />

sarà insediato a Matelica. Magari non sarà<br />

niente di pericoloso, ma dareste qualcosa a<br />

vostro glio senza leggere l’etichetta? Perché<br />

comprare a scatola chiusa?<br />

In questi giorni a Matelica c’è una raccolta di<br />

rme che chiede soprattutto la verità. Firma.<br />

I tuoi gli ringraziano.<br />

Gianni Balbini<br />

Cittadinanzattiva:<br />

“Preoccupati<br />

per la Casa<br />

di Riposo”<br />

Anche il Tribunale per i<br />

Diritti del Malato dice la<br />

sua in merito agli ultimi<br />

fatti accaduti alla Casa<br />

di Riposo. Lo fa con<br />

questa lettera che pubblichiamo<br />

qui sotto e indirizzata, oltre al<br />

Presidente della struttura Franco Calisti e<br />

a tutti i componenti del Consiglio di amministrazione,<br />

anche a sindaco e assessore ai<br />

Servizi sociali, al responsabile di Distretto<br />

della Asur, dott. Ranciaro e ai Mmg (Medici<br />

di Medicina Generale) interessati.<br />

Abbiamo ricevuto lamentele da parte dei<br />

parenti degli ospiti della Casa di Riposo di<br />

Matelica, contrari a cambiamenti in seno<br />

alla struttura, che modi cassero in peggio<br />

la qualità dei servizi erogati. A questo<br />

cambiamento, cioè alla non riconferma del<br />

coordinatore infermieristico, era contrario<br />

anche il coordinatore medico, tanto che,<br />

ritenendo la perdita rilevante per la gestione<br />

dell’aspetto sanitario, ha preferito dimettersi<br />

dall’incarico, dopo dieci anni di pro cua<br />

presenza nella struttura.<br />

Sulla ef cienza di questa compagine non<br />

abbiamo mai avuto lamentele e non ci risulta<br />

che ci siano state da parte dell’Asur. Anzi<br />

abbiamo rilevato segni di apprezzamento,<br />

oltre che dai parenti degli ospiti, anche da<br />

parte di sanitari, per i risultati lusinghieri<br />

ottenuti sulla gestione dei casi più complessi,<br />

vantando da tempo l’assenza di piaghe da<br />

decubito. Vogliamo ricordare al sindaco di<br />

Matelica, al presidente ed ai componenti<br />

del Consiglio di amministrazione che una<br />

Casa di Riposo gestita con nalità diverse<br />

dal volere la sanità e la piena soddisfazione<br />

degli ospiti è gestita male.<br />

E questa vicenda non depone a favore di<br />

una gestione trasparente che cerca il bene<br />

dei ricoverati. La protervia non è mai buona<br />

consigliera, è stato demolito un servizio<br />

funzionante ed apprezzato con estrema e<br />

preoccupante disinvoltura. L’incapacità di<br />

gestire problemi interpersonali non si dovrebbe<br />

risolvere con il depauperamento della<br />

struttura che un dirigente accorto dovrebbe<br />

sempre tutelare. Invece sulla stampa si rivendica<br />

la necessità di ridurre i costi di gestione<br />

e di avere padronanza dei processi organizzativi,<br />

il tutto in presenza di un incidente<br />

gravissimo! I processi organizzativi sanitari<br />

lasciamoli ai sanitari di provata esperienza<br />

ed avremo, oltre che un risparmio, anche i<br />

risultati che i pazienti si aspettano.<br />

Preghiamo i Mmg, che ci leggono per conoscenza<br />

e che hanno pazienti presso la<br />

struttura, di porre nelle visite periodiche ai<br />

propri assistiti attenzione particolare alle<br />

piaghe da decubito perché sono il segno<br />

incontrovertibile dello scadimento del servizio<br />

e segnalarlo ai parenti dei pazienti,<br />

perché chiamino l’attuale gestione che non<br />

ha saputo e/o voluto tutelare un patrimonio<br />

professionale di provata ef cienza, a rispondere<br />

del proprio operato. Il Tribunale per i<br />

Diritti del Malato intanto, avanza formale<br />

richiesta della Carta dei Servizi della Casa<br />

di Riposo E. Mattei.<br />

Dante Reale,<br />

CittadinanzAttiva Marche,<br />

coordinatore Assemblea Territoriale di Matelica<br />

16 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.14


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Gennaio di festa<br />

a Santa Maria<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Il più famoso è quello del<br />

grande Antonello da Messina,<br />

esposto alla Gemaelde Galerie<br />

a Dresda. Stiamo parlando di<br />

San Sebastiano, che si festeggia<br />

il 20 gennaio ed è, tra gli altri, il<br />

santo cui è dedicata la chiesa del<br />

Suffragio, in Piazza Enrico Mattei.<br />

E per questo don Lorenzo, parroco<br />

di Santa Maria, come consuetudine<br />

sposterà, domenica 20 gennaio, due<br />

Messe proprio nella chiesa delle<br />

Anime, quella delle 8 del mattino<br />

e quella solenne delle 17.30. Un<br />

invito ai vigili e agli atleti, due “categorie”<br />

che hanno il santo nato a<br />

Narbona come il proprio protettore.<br />

Ma le iniziative che vedono protagonista<br />

la parrocchia della Concattedrale<br />

non niscono certo qui.<br />

Due sono gli appuntamenti tradi-<br />

Si rompe il silenzio...<br />

alla Casa di Riposo<br />

Il Consiglio di Amministrazione<br />

della Fondazione della Casa di<br />

Riposo rompe il silenzio stampa e<br />

invia un comunicato con cui intende<br />

chiarire le scelte fatte, ribadire<br />

la volontà di recuperare il rapporto<br />

con il dottor Modesti e, in generale,<br />

tranquillizzare parenti e personale<br />

della struttura.<br />

I componenti del Cda della Fondazione<br />

“Tommaso De Luca - Enrico<br />

Mattei” intendono chiarire costruttivamente<br />

le recenti vicende d’interesse<br />

degli ospiti della struttura.<br />

Preliminarmente si rende necessario<br />

chiarire che le scelte fatte e<br />

quelle da fare sono improntate al<br />

benessere degli ospiti e la gestione<br />

ottimale della struttura. Inoltre si<br />

vogliono considerare le critiche<br />

ed il confronto come costruttivi e<br />

ben accetti.<br />

E’ necessario chiarire che nel<br />

precedente comunicato quando si<br />

è fatto riferimento ad eventuali<br />

decisioni che la magistratura potesse<br />

o dovesse prendere, si faceva<br />

riferimento ai fatti che taluni hanno<br />

ritenuto di riferire ed esporre<br />

all'autorità giudiziaria e non certamente<br />

alla raccolta di rme.<br />

Nessun malservizio o conseguenza<br />

disastrosa, come propinate ai<br />

cittadini e alle associazioni, si<br />

veri cherà in conseguenza di un<br />

avvicendamento aziendale nell’organico.<br />

La Casa di Riposo funziona<br />

24 ore al giorno per 365 all’anno e<br />

l’assistenza agli ospiti viene garantita<br />

da un’equipe multidisciplinare<br />

con professionalità e competenza.<br />

Nessun esperimento viene fatto<br />

sulla pelle degli assistiti, anzi in<br />

ogni scelta si cerca di attivare<br />

metodologie improntate alla continuità<br />

quantitativa e qualitativa<br />

dei servizi; cosi come difatti si sta<br />

dimostrando in questo primo mese<br />

di gennaio per quanto riguarda il<br />

servizio infermieristico.- Quanto al<br />

ruolo del coordinatore dei Medici<br />

di Medicina Generale (Mmg) con<br />

dispiacere si è preso atto delle dimissioni<br />

del dottor Modesti, al qua-<br />

le va l’attestato di stima dell’Ente.<br />

Nessuna preclusione esiste verso il<br />

dottor Modesti, tanto più che si spera,<br />

col tempo di ricucire il rapporto<br />

di ducia tra lo stesso e l’ente e tra<br />

lo stesso ed il servizio infermieristico.<br />

Nella Residenza Protetta - come<br />

da convenzione - valgono nell’assistenza<br />

<strong>prima</strong>ria tutte le norme<br />

riconducibili all’assistenza domiciliare<br />

dei cittadini. In particolare:<br />

a - il medico di Medicina Generale<br />

(Mmg) ha la responsabilità clinica<br />

del proprio paziente e si prende<br />

cura della continuità terapeutica;<br />

b - il Medico di Medicina Generale<br />

è tenuto inoltre ad assicurare visite<br />

e interventi anche in situazioni<br />

non programmate, come in caso<br />

di urgenza, con le stesse modalità<br />

previste a domicilio, dal vigente<br />

Accordo Collettivo per la Medicina<br />

Generale e relativi Accordi<br />

Integrativi Regionali; c - la continuità<br />

assistenziale e l’emergenza<br />

territoriale assicurano l’attività per<br />

i casi di loro competenza. I Mmg<br />

effettueranno ai propri assistiti,<br />

inseriti nella convezione, due visite<br />

al mese più eventuali visite urgenti.<br />

Sarà poi compito del direttore del<br />

Distretto, nell’ambito della contrattazione<br />

locale, attivare modalità di<br />

collaborazione con i medici di medicina<br />

generale che ne assicurino la<br />

presenza giornaliera programmata.<br />

Per quanto riguarda l’organizzazione<br />

dei servizi, è allo studio del<br />

Cda una soluzione ottimale – previa<br />

concertazione sindacale - che<br />

garantisce ai dipendenti di ruolo<br />

nessuna modi ca del loro status e<br />

trattamento economico.<br />

Quanto al comitato degli ospiti e/o<br />

dei familiari degli ospiti lo stesso<br />

ha compiti consultivi non vincolanti.<br />

E’ stata predisposta una bozza di<br />

regolamento per il funzionamento<br />

di questo organo, che sarà approvato<br />

dopo aver sentito suggerimenti<br />

dei familiari degli ospiti.<br />

Il Consiglio di amministrazione,<br />

Fondazione “Tommaso De Luca-Enrico<br />

Mattei”<br />

>MATELICA< 17<br />

A destra, i giovani battezzati del 2<strong>01</strong>2;<br />

a sinistra il San Sebastiano<br />

di Antonello da Messina<br />

zionali del calendario di gennaio<br />

della comunità parrocchiale. Domenica<br />

scorsa, 13 gennaio giorno<br />

della celebrazione del Battesimo di<br />

Gesù, sono stati invitati tutti i battezzati<br />

del 2<strong>01</strong>2 nella parrocchia, in<br />

occasione della Festa dei Battesimi.<br />

Venti sono stati i bambini presenti,<br />

con l’occasione “accompagnati”<br />

dai propri genitori (foto di gruppo).<br />

Numeri in controtendenza rispetto<br />

all’anno precedente, quando i<br />

battezzati erano stati più numerosi<br />

ma, si sa, c’è la crisi delle nascite.<br />

Ancora più caratteristica è la celebrazione<br />

che ci sarà domenica<br />

prossima, il 20 gennaio, sempre<br />

Il Barcellona? A Matelica, anche.<br />

No, non stiamo dicendo<br />

che Messi, Iniesta e compagni<br />

verranno a snocciolare calcio e<br />

numeri nella città del Verdicchio.<br />

Stiamo parlando invece di uno<br />

dei ori all’occhiello della Polisportiva<br />

calcio, il gruppo dei<br />

Giovanissimi (classe ’98, per<br />

intenderci).<br />

Qualche numero? Hanno appena<br />

chiuso il girone provinciale con<br />

14 vittorie su 14 gare disputate<br />

con 100 gol fatti e solo 3 subiti.<br />

Si sono quali cati per il girone<br />

regionale che si disputerà a partire<br />

dal 20 gennaio.<br />

In preparazione a questo importante<br />

appuntamento, la squadra<br />

ha disputato una amichevole con<br />

i pari età del Gubbio che militano<br />

nel campionato nazionale<br />

della categoria. Un confronto<br />

più che autorevole dunque, dove<br />

i nostri hanno dimostrato una<br />

certa superiorità, per gioco e<br />

concretezza.<br />

E’ stato un calcio tutto fraseggi<br />

e palla a terra. Il risultato vede<br />

la Polisportiva Junior Matelica<br />

prevalere sul Gubbio per 5-4.<br />

Ma quello che conta è stato, per<br />

il mister Mauro Amico e per il<br />

responsabile Tecnico Francesco<br />

Palombi, rendersi conto del<br />

reale valore e dalla condizione<br />

raggiunta dai ragazzi.<br />

E proprio con Francesco e<br />

Mauro abbiamo parlato, per<br />

capire come lavora sul campo la<br />

Polisportiva. Allora Francesco, il<br />

presidente Gambini è entusiasta<br />

di questa squadra, di questo<br />

gioco: “Ma guarda, ti dico, il<br />

discorso del gioco palla a terra<br />

è frutto di un lavoro che inizia<br />

già da bambini. Noi alla scuola<br />

calcio facciamo un discorso<br />

formativo, non di risultati. I<br />

ragazzini non devono imparare<br />

a vincere, devono <strong>prima</strong> imparare<br />

a giocare e quindi gli<br />

istruttori, e non gli allenatori,<br />

devono insegnare i fondamentali<br />

tecnici, anche senza palla. Ora<br />

parliamo dei ’98 che hanno una<br />

buona base di talento, ma i ’97<br />

durante la Messa delle 10.30.<br />

Questa volta protagoniste saranno<br />

le coppie sposate. Saranno invitati<br />

tutti coloro che si sono sposati nel<br />

2<strong>01</strong>2 e quelli che, nel 2<strong>01</strong>2, hanno<br />

festeggiato le nozze d’argento (i<br />

venticinque anni) e le nozze d’oro<br />

(i cinquanta anni). Saranno circa<br />

quaranta le coppie in totale che<br />

verranno a festeggiare. Un buon numero?<br />

Ma pensate, notizia negativa<br />

e positiva allo stesso tempo, che<br />

diciotto di queste sono quelle che<br />

hanno festeggiato le nozze d’oro,<br />

cioè mezzo secolo di vita percorsa<br />

insieme. Segno di solidità delle<br />

coppie di un tempo e di un…lavo-<br />

ro da svolgere per quelle di oggi.<br />

Non è un caso che don Lorenzo, a<br />

seguire, informa che il 25 gennaio<br />

cominciano i corsi per danzati,<br />

cioè per tutti coloro che vogliono<br />

sposarsi nel 2<strong>01</strong>3.<br />

Venerdì 25 sarà il primo di sei<br />

incontri, per coloro che risiedono<br />

nella parrocchia di Santa Maria.<br />

Per gli innamorati di Regina Pacis<br />

invece, l’appuntamento è per il<br />

giorno successivo, il 26 gennaio.<br />

E se i giovani promessi sposi<br />

vogliono…studiare come si fa,<br />

possono sempre andare a prendere<br />

appunti domenica prossima, dai<br />

trentasei giovani anziani d’oro.<br />

Il Barcellona a Matelica<br />

I Giovanissimi della Polisportiva<br />

ore all’occhiello dell’associazione<br />

sono i primi che hanno fatto tutto il<br />

percorso. E anche loro hanno fatto<br />

una bella gura, sia l’anno scorso<br />

che quest’anno. Solo ora Mauro<br />

inizia, con i suoi ragazzi, ad essere<br />

anche allenatore oltre che istruttore.<br />

Il gioco comincia ad essere quello<br />

dei grandi, ma non dimentica che<br />

noi siamo una scuola-calcio: quindi<br />

non viene mai dimenticata l’attività<br />

di base. Noi non abbiamo una <strong>prima</strong><br />

squadra e lavoriamo solo sui<br />

ragazzi. Non facciamo selezione e<br />

teniamo anche chi magari comincia<br />

a faticare un po’ di più. Ma a tutti<br />

richiediamo lo stesso sforzo, lo<br />

stesso impegno. E questo è importante<br />

per tutto l’ambiente. Questa<br />

crescita è la cosa più importante da<br />

quando, otto anni fa, una persona<br />

come Sigismondo Mosciatti si è inventato<br />

una cosa come questa”. Ma<br />

se l’è inventata o è uno schema che<br />

esiste già? “Ne esistono diverse, ma<br />

dipende cosa si vuole ottenere. Qui<br />

noi pensiamo ai ragazzi di Matelica,<br />

a dare loro le basi tecniche e<br />

comportamentali migliori, le quote<br />

richieste sono minime e non ci sono<br />

altre motivazioni.<br />

Diamo loro le armi per competere,<br />

poi sta a loro se e come utilizzarle<br />

nel futuro”.<br />

Un discorso, questo delle regole<br />

per tutti, del rispetto reciproco e<br />

dell’importanza dell’individuo più<br />

che del risultato ripreso anche dal<br />

mister Mauro Amico, entusiasta del<br />

proprio lavoro: fa l’allenatore<br />

già da cinque anni e potrebbe<br />

farlo anche in squadre senior,<br />

“ma adesso non ci penso, sinceramente.<br />

Potrei farlo ma mi realizza<br />

questo che sto facendo ora.<br />

Io tendo a considerare quello<br />

che faccio come una missione.<br />

Da ragazzo, anche se non dovrei<br />

dirlo, non sono mai stato tanto<br />

attratto dalla scuola. Ma ho imparato<br />

molto da questo ambiente,<br />

ho imparato il rispetto per il<br />

compagno, per l’autorità. Sono<br />

stati insegnamenti di vita e cerco<br />

a mia volta di ritrasmetterli.<br />

Vedo il ruolo dell’allenatore<br />

come quello di un educatore,<br />

che non può ovviamente occuparsi<br />

della crescita del ragazzo,<br />

ma può aiutare a completarne la<br />

formazione.<br />

E’ un qualcosa che va al di là<br />

del gioco stesso e devo dire che<br />

mi piace in particolare stare con<br />

ragazzi di questa fascia di età,<br />

quella dell’adolescenza”. Come<br />

sono questi ragazzi che hai ora?<br />

Di solito il talento va a braccetto<br />

con l’indisciplina. “No, sono<br />

molto disciplinati, si rispettano<br />

reciprocamente e questo li aiuta<br />

sicuramente anche in campo.<br />

Tanto la domenica è solo il<br />

frutto del lavoro fatto durante<br />

l’anno, con gli alti e bassi che<br />

ci stanno, devono starci!”.<br />

a.g.<br />

17 matelica.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.16


18 >SASSOFERRATO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Befana in festa<br />

Giochi e divertimento con la Caritas<br />

Sabato pomeriggio, 5 gennaio,<br />

è arrivata alla Caritas<br />

di Sassoferrato Genga la<br />

befana ed ha portato dolci,<br />

regali e un bel pomeriggio per 27<br />

bambini accompagnati dai loro<br />

genitori. Il pomeriggio di allegria,<br />

animato dai volontari della Caritas<br />

e della Protezione Civile di Sassoferrato,<br />

è iniziato con una serie di<br />

tombole con ricchi premi (foto),<br />

un piccolo rinfresco e, per tutti<br />

coloro che non sono stati fortunati<br />

al gioco della tombola, si è svolta<br />

una lotteria con altri premi, perché<br />

tutti fossero vincitori e nessuno perdente.Alla<br />

ne è avvivata la befana<br />

che ha portato ad ogni bambino un<br />

giocattolo. È stato un pomeriggio<br />

bellissimo dove sul volto dei bambini,<br />

e anche di tutti gli adulti, si è<br />

potuto leggere il vero signi cato<br />

delle feste natalizie, quello della<br />

condivisione e della gioia nella<br />

semplicità e nell’improvvisazione.<br />

Certo, improvvisazione, perché<br />

Il nostro amico<br />

simpatico<br />

e pieno di energia<br />

Per l'affi damento<br />

due appuntamenti<br />

promossi dall'Ambito<br />

Ciao Daniele, ti immaginiamo come un angelo<br />

“Meno male che arriva la ne del<br />

mondo – scriveva Daniele Ruggeri,<br />

14 anni, su facebook il 20 dicembre<br />

scorso – niente più aghi nel corpo,<br />

medicine per il fegato”.<br />

Una ri essione che ha condiviso<br />

a ridosso della mezzanotte tramite<br />

cellulare e che la dice lunga<br />

sulla battaglia contro la malattia<br />

che combatteva da tre anni. Una<br />

battaglia impari che diciotto giorni<br />

dopo, purtroppo, ha perso. Lunedì 7<br />

gennaio, Daniele è morto, stroncato<br />

dalla leucemia. Era stato ricoverato<br />

nel reparto rianimazione al Salesi.<br />

Per dirgli addio si sono mobilitate<br />

le comunità di Sassoferrato e Genga<br />

che hanno riempito la chiesa di San<br />

Facondino e voluto accompagnare,<br />

a piedi, il feretro portato in spalla,<br />

no al cimitero cittadino. Per essere<br />

un’ultima volta vicino al piccolo<br />

e, soprattutto, per far sapere alla<br />

mamma Maria Cristina, al papà<br />

Ruggero, a Nicolò suo fratello, alle<br />

due sorelline, ai nonni, che, af anco<br />

a loro, c’è tanta gente. Addii dolorosi,<br />

resi ancora più strazianti per<br />

la piccola bara bianca, adornata di<br />

ori candidi, sormontata dall’immagine<br />

di un Daniele sorridente<br />

vestito della maglia rossonera della<br />

sua squadra di calcio. Toccante<br />

l’omelia di don Giovanni Mosciatti,<br />

neo parroco di San Facondino che,<br />

af ancato dal parroco di Genga,<br />

da quello di Colleponi e da un<br />

il tutto è stato deciso poco <strong>prima</strong><br />

di Natale, quando i bambini del<br />

catechismo della parrocchia di San<br />

Pietro Apostolo hanno preparato i<br />

loro giocattoli più cari da donare<br />

ad altri bambini. La Caritas di<br />

vicaria ringrazia tutti coloro che<br />

hanno reso possibile il pomeriggio<br />

sacerdote venuto da Roma, amico<br />

di famiglia, ha spiegato quanto nel<br />

dolore si deve cercare speranza.<br />

Come toccante è stata la sua idea di<br />

parlare direttamente ai ragazzi della<br />

scuola media del loro compagno<br />

Daniele, della morte e della vita.<br />

“Al ritorno dalla settimana bianca,<br />

Daniele era febbricitante e si lamentava<br />

che si sentiva stanco - racconta<br />

un’insegnante. E’ così che si è<br />

scoperto che era malato”.<br />

Una malattia che vede la famiglia<br />

correre da Roma ad Ancona, da<br />

ospedale ad ospedale. Per accorgersi<br />

che questa è una malattia<br />

complessa, e che, crudele, sotto<br />

dolorose cure, sembra cedere ed<br />

invece ruba sempre più forze al loro<br />

piccolo. Una malattia che tutti sono<br />

convinti di poter debellare al punto<br />

che, per alcune settimane, l’anno<br />

scorso, Daniele era riuscito ad andare<br />

a scuola. Mentre quest’anno,<br />

sotto richiesta dei genitori, il ragazzo<br />

frequentava la sua classe via<br />

web tramite la lavagna interattiva.<br />

Un percorso di formazione a cui si<br />

aggiungevano lezioni - soprattutto<br />

di lingua - a tu per tu, sempre via<br />

internet, e corsi di sostegno a domicilio.<br />

“Ti abbiamo conosciuto<br />

poco - commenta Simona, l’alunna<br />

a cui la III media ha delegato il<br />

compito di parlare al funerale - ma<br />

ti immaginiamo come un angelo”.<br />

Un cammino troppo breve...<br />

L’Istituto, e soprattutto noi alunni della III A dell’IC Bartolo da Sassoferrato, vorremmo<br />

salutare un compagno di classe che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere meglio<br />

quest’anno. Abbiamo condiviso con Daniele un tratto, purtroppo breve, del nostro<br />

cammino, pochi momenti in cui ci ha rivelato le sue doti speciali; testimone di un<br />

impegno nell’affrontare il proprio dovere anche nella sofferenza, che resterà impresso<br />

nelle nostre menti. Ora che non possiamo più stringerti tra le nostre braccia, ma che<br />

ti pensiamo infi nitamente felice tra quelle del Signore, ti salutiamo con questa lettera.<br />

Caro Daniele,<br />

non abbiamo avuto molto tempo per conoscerti, ma quel poco ci è bastato per capire<br />

che bella persona sei.<br />

Dio aveva bisogno di un nuovo angelo, in quell’attimo ti trovavi in un prato, eri un fi ore<br />

dall’animo forte e coraggioso ed è proprio per questo che Dio ha scelto te.<br />

Chiunque ti conosceva ti ricorderà come una persona unica e indimenticabile.<br />

Ricorderemo sempre il tuo sorriso.<br />

Ti salutiamo con un grande e caloroso abbraccio.<br />

Ciao Dani<br />

di festa e le autorità che sono intervenute.<br />

In particolare i bambini<br />

del catechismo, la Protezione Civile<br />

di Sassoferrato, la San Vincenzo<br />

de’ Paoli e i supermercati Coop<br />

Adriatica di Fabriano, Sma e Coal<br />

di Sassoferrato.<br />

u.c.<br />

Due incontri pubblici per trattare un tema di valenza sociale, in particolare<br />

quello dei bambini e dei ragazzi minorenni dati in af damento alle famiglie.<br />

Entrambi gli appuntamenti, inseriti nel quadro dell’iniziativa “Af do:<br />

una famiglia per crescere”, si terranno nella sala convegni di Palazzo<br />

Oliva il 19 gennaio alle ore 17 e il 2 febbraio alla stessa ora. Promossa<br />

dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 di Fabriano, l’iniziativa è realizzata<br />

in collaborazione con il Comune di Sassoferrato, il Distretto Sanitario di<br />

Fabriano, l’Associazione “Famiglie per l’Accoglienza” e il Gruppo Af do<br />

(composto dai seguenti soggetti: Associazione Papa Giovanni XXII, Caritas<br />

Diocesana, Azione Cattolica Diocesana, Consultorio Familiare CIF, Centro<br />

Edimar Fabriano, Mosaico Coop.Soc., Associazione Genitori in Crescita).<br />

L’incontro di sabato 19 prevede un momento introduttivo e la proiezione del<br />

documentario “La mia casa è la tua”, di E. Exitu, incentrato sul racconto<br />

di sei storie di famiglie con esperienza di af do e accoglienza di bambini e<br />

ragazzi minorenni. Nel successivo appuntamento del 2 febbraio, dal titolo,<br />

“L’af do, un sostegno e una ricchezza per tutti”, si parlerà, attraverso le<br />

testimonianze di due nuclei familiari af datari, delle motivazioni e delle<br />

ragioni che spingono le famiglie a vivere l’esperienza dell’accoglienza ai<br />

minori. Ai citati incontri prenderanno parte il presidente dell’associazione<br />

Famiglie per l’Accoglienza, Massimo Orselli e gli operatori dell’Équipe<br />

Integrata Af do dell’ATS 10, ovvero la psicologa Laura Cascia e l’assistente<br />

sociale Maria So a Rossetti. Saranno presenti, inoltre, il sindaco di<br />

Sassoferrato Ugo Pesciarelli, l’assessore ai servizi sociali Lorena Varani<br />

e il consigliere comunale con delega al volontariato Daniela Donnini. In<br />

entrambi gli appuntamenti, che fanno parte dell’iniziativa culturale “Gli<br />

incontri di Palazzo Oliva”, è previsto uno spazio ludico per i bambini.<br />

Un bagno di folla per l'ultimo saluto<br />

La vicenda ha fatto riaf orare il ricordo della piccola So a<br />

Veronique Angeletti Straordinaria la risposta alla richiesta dei familiari di<br />

non inviare ori ma di sostenere la ricerca.<br />

“Nella mia esperienza quasi ventennale di imprenditore<br />

nelle onoranze funebri - commenta Sandro Belardinelli<br />

- non avevo mai visto una così lunga la di persone<br />

in attesa di fare una donazione e di rmare il registro.<br />

Contributi sono arrivati addirittura dai bimbi dell’asilo,<br />

dagli alunni della scuola <strong>prima</strong>ria e delle medie e dai<br />

liceali del Vito Volterra”.<br />

Una generosità che prova il profondo rispetto della<br />

gente per il dolore della famiglia ed attesta di come la<br />

collettività cerca di reagire con concretezza di fronte ad<br />

una morte che va contro il normale ordine delle cose.<br />

Un funerale che ha purtroppo fatto riaf orare il triste<br />

ricordo di un altro angelo sassoferratese, So a Piccioni,<br />

8 anni, che nel novembre 2007 se n’è andata, vinta da<br />

un'immunode cienza congenita.<br />

“Ho voluto scrivere un libro sulla storia della breve ed<br />

intensa vita della mia piccola <strong>prima</strong> di tutto per reagire<br />

al dolore - spiega la mamma Marina Ottavi - poi perché<br />

ho pensato che So a potrà continuare ad esistere nel<br />

cuore delle persone che leggeranno la sua storia, che è<br />

A 14 anni il pensiero della morte è troppo lontano, pensi<br />

che non ti debba mai riguardare. Ma poi un giorno succede<br />

che un tuo amico, un tuo coetaneo, si ammali e combatta<br />

per tre anni a testa alta una dura battaglia contro qualcosa<br />

di più grande di lui; e che, alla ne, nonostante tutto il suo<br />

coraggio, debba arrendersi e morire. E allora capisci che<br />

a volte la morte ti s ora nel pieno della vita, quando meno<br />

te lo aspetti. Daniele era (per noi amici “è”) un ragazzo<br />

simpatico, generoso e anche un po’ spericolato: non aveva<br />

paura di farsi male, per questo a volte combinava qualche “ragazzata”. All’apparenza si voleva dimostrare<br />

forte e spavaldo, ma chi lo conosceva bene come noi sapeva che aveva un animo buono e sensibile: quando<br />

poteva aiutare qualcuno, lo faceva. A Daniele piacevano molte cose, tra cui il lavoro del padre; infatti, a<br />

noi raccontava di quanto fosse bello e stimolante quel lavoro, tanto che aveva deciso nel suo piccolo di<br />

aiutare suo padre. Quando ha iniziato le scuole medie, Daniele era un ragazzo energico, pieno di sé; era<br />

“bello come il sole”, e non era dif cile immaginare che sarebbe diventato l’idolo delle ragazzine. Poi, <strong>prima</strong><br />

di Natale, è arrivata la settimana bianca e, al ritorno, Daniele era già ammalato. Una malattia dal nome<br />

terribile, un tunnel buio e doloroso da cui Daniele non è più riuscito ad uscire. Durante questi tre lunghi<br />

anni Daniele ha affrontato molte s de, tra cui la più dif cile, ma anche quella che ha riacceso in tutti noi un<br />

lampo di speranza, è stata il trapianto del midollo. Ma qualcosa è andato storto e il suo banco a scuola è<br />

rimasto ancora vuoto. Eppure lui ha continuato a lottare no alla ne e non si è vergognato di farsi vedere<br />

in pubblico, anche negli ultimi tempi, quando ormai era prigioniero del proprio corpo. Poi, durante le scorse<br />

vacanze di Natale, la situazione è precipitata: Daniele è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, ma ormai<br />

non c’era più niente da fare. Ma noi, gli amici della classe ’98, noi che lo conoscevamo bene, vogliamo<br />

ricordarci del “vero” Daniele: quello sano, pieno di energia, con la battuta sempre pronta, grande tifoso<br />

del Milan. Ciao, Daniele: hai dato a tutti noi una grande lezione di vita, che non dimenticheremo mai.<br />

Gli amici della classe ‘98<br />

quella di tanti bambini e genitori che lottano contro le<br />

malattie rare, spesso nell’indifferenza delle istituzioni.<br />

In ne perché quando So a era ancora in vita cercavo,<br />

disperatamente, nelle librerie storie e testimonianze<br />

che mi facessero sentire meno sola nella lotta contro la<br />

malattia. E’ così che ho autopubblicato il mio libro Il<br />

tempo dell’Arco Baleno sul sito www.ilmiolibro.it del<br />

circuito Feltrinelli per squarciare il velo pietoso che<br />

avvolge le cosiddette malattie orfane e la solitudine<br />

di tante famiglie, per far ri ettere il mondo scienti co<br />

sulla settorialità di una medicina iper-specializzata,<br />

per coinvolgere professionalmente ed emotivamente<br />

ricercatori, medici, neuropsichiatri, psicologi, educatori,<br />

insegnanti”.<br />

“Inoltre - conclude - poiché l’amore genera altro amore,<br />

il ricavato del mio libro mi aiuterà a sostenere l’Associazione<br />

Immunode cienze Primitive, l’Associazione<br />

Marchigiana Bambini con leucemie e tumori e il Baule<br />

dei Sogni, l’associazione di Clownterapia”.<br />

Per chi vuole leggere o comprare la storia di So a:<br />

www.ilmiolibro.it scheda libro 833996.<br />

v.a.<br />

18 sasso.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.18


<strong>L'Azione</strong> 19 gennaio 2<strong>01</strong>3 >CERRETO D'ESI<<br />

19<br />

"No alla delocalizzazione!"<br />

Forte preoccupazione per i 125 licenziamenti in arrivo alla Best<br />

Il Consiglio comunale di Cerreto<br />

d’Esi, riunito all’unanimità,<br />

esprime forte preoccupazione<br />

per la crisi che ha colpito<br />

la società Best s.p.a., crisi che<br />

si rifletterà sull’intero territorio<br />

con pesantissime ripercussioni di<br />

carattere occupazionale. Infatti, la<br />

società Best, di proprietà del gruppo<br />

americano Northek, procedeva già<br />

nel settembre 2<strong>01</strong>1, con metodi<br />

poco ortodossi, alla chiusura dello<br />

stabilimento di Montefano, trasferendo<br />

in modo “furtivo” le linee<br />

produttive in Polonia. La medesima<br />

società oggi ritorna alla cronaca con<br />

l’intenzione di inviare una lettera di<br />

licenziamento per mobilità a 125<br />

dipendenti dello stabilimento di<br />

Cerreto d’Esi, comunicando candidamente<br />

che i programmi aziendali<br />

non prevedono più il loro impiego,<br />

causa perdita di competitività del<br />

manufatto prodotto, la cui nuova<br />

Dal gruppo Scout<br />

grazie alla Fondazione<br />

Scriviamo queste poche righe per<br />

mettere nero su bianco tutta la<br />

nostra riconoscenza per la disponibilità,<br />

puntualità e appoggio che<br />

abbiamo potuto cogliere nel contributo,<br />

che la Fondazione Carifac ha<br />

dato per supportarci nel nostro percorso<br />

di crescita e di miglioramento<br />

delle ambiente destinato alle attività<br />

del gruppo scout di Cerreto d’Esi<br />

(foto). Un gruppo scout è l’insieme<br />

verticale di tre o più unità scout, ovvero<br />

branco/cerchio, reparti e Clan/<br />

Fuoco, oltre ad un certo numero<br />

di capi proporzionato al numero<br />

dei ragazzi iscritti, che si ritrovano<br />

settimanalmente e costantemente<br />

in una sede. La sede è un bene<br />

prezioso, custodisce le tradizioni<br />

del Gruppo, ne racconta la storia,<br />

educa al rispetto del bene comune.<br />

In sede ci piace sentirci come a<br />

casa, la vogliamo accogliente, la<br />

vogliamo sentire nostra. La “sede”<br />

è per gli scout il luogo in cui ci si<br />

incontra, si discute: «È un luogo per<br />

socializzare, laboratorio di manualità,<br />

rifugio per sognare e progettare<br />

imprese e campi. Il primo vero passo<br />

per l’educazione all’essenzialità<br />

parte dal rispetto della roba e dal<br />

non buttarla via, dalla capacità di<br />

utilizzare al meglio i materiali e<br />

da non accettare per troppo tempo<br />

l’incompetenza che porta allo spreco.<br />

I posti hanno sempre un valore<br />

educativo. Pensiamo che siamo<br />

influenzati dai luoghi! Ci danno<br />

le loro emozioni, che derivano da<br />

quello che sono e dalla storia che lì<br />

ci è passata. Cogliamo l’occasione<br />

anche per invitare tutti i bambini e<br />

i ragazzi che vogliono provare questa<br />

esperienza divertente ma nello<br />

stesso tempo formativa invitandoli<br />

a venire nella nostra sede, siamo<br />

presenti tutti i sabati per le riunioni<br />

settimanali. Ribadiamo il grazie<br />

all’appoggio della Fondazione, che<br />

ci ha permesso di inserire un bagno<br />

per diversamente abili nella nostra<br />

sede, ora possiamo vivere al meglio<br />

questo luogo e a nome di tutto il<br />

gruppo di ragazzi, dei capi e dei genitori,<br />

che con noi vivono le gioie e<br />

le problematiche delle attività scout,<br />

produzione verrà delocalizzata<br />

altrove. Alla luce di quanto sopra,<br />

nel confermare la nostra contrarietà<br />

al processo di delocalizzazione,<br />

invitiamo caldamente le organizzazioni<br />

sindacali e la proprietà<br />

aziendale a cercare un punto di<br />

incontro, mettendo al centro di<br />

tutto la persona umana, anteponendola<br />

alla logica del solo profitto<br />

immediato. Si sollecita altresì la<br />

Regione Marche nell’istituire un<br />

tavolo con la proprietà e le parti<br />

sindacali al fine di attivare tutte le<br />

procedure per la tutela dei posti di<br />

lavoro prendendo particolarmente<br />

in esame la possibilità di accordi di<br />

solidarietà che consentano a tutti i<br />

dipendenti di mantenere gli attuali<br />

livelli occupazionali pur nei limiti<br />

di ovvi sacrifici dal lato reddituale.<br />

Si richiede inoltre di mettere in<br />

atto qualunque iniziativa utile ad<br />

assicurare le dovute tutele ai lavo-<br />

vogliamo comunicare la nostra più<br />

viva riconoscenza. Inseriamo anche<br />

un foto dei ragazzi scout che dal 27<br />

al 29 dicembre 2<strong>01</strong>2 hanno vissuto<br />

insieme, all’interno dei locali del<br />

complesso del monastero di Santa<br />

Chiara a San Severino, l’esperienza<br />

del Campo Invernale. Stando insieme<br />

e giocando attraverso il metodo<br />

scout, si può capire quali sono i<br />

nostri talenti e capire che “non<br />

possiamo sotterrarli” ma cercare<br />

di svilupparli acquisendo nuove<br />

conoscenze ed imparando nuove attività:<br />

dalla catechesi alla preghiera,<br />

dai giochi ai “bans”, dalle attività<br />

creative di costruzione di ambientazioni<br />

fantastiche del mondo degli<br />

gnomi allo spostarsi e orientarsi<br />

attraverso una cartina vera, dai<br />

siparietti comici fino ai laboratori<br />

che hanno visto i capi nelle vesti<br />

di docenti di cucina. Ringraziamo il<br />

nostro assistente ecclesiastico Don<br />

Gabriele per la sua visita e per il<br />

tempo passato con noi: profondo,<br />

mai banale e con riflessioni adatte<br />

e appropriate ai nostri ragazzi. Durante<br />

la tre giorni tre nuovi ragazzi<br />

hanno fatto la “promessa”: essa<br />

consiste nell’impegno di fedeltà nei<br />

confronti dei princìpi del movimento.<br />

La promessa viene pronunciata<br />

dallo scout solitamente dopo un periodo<br />

iniziale in cui viene verificata<br />

la sua disponibilità ad appartenere<br />

al movimento scout. Tutti i ragazzi<br />

hanno dimostrato interesse, partecipazione,<br />

entusiasmo e, soprattutto,<br />

gioia nel vivere un’esperienza del<br />

genere e noi, capi, non possiamo<br />

che essere contenti e soddisfatti<br />

della riuscita di questo evento! Non<br />

possiamo concludere se non con un:<br />

“ci vediamo in sede ragazzi!”<br />

Comunità Capi scout Cerreto d’Esi 1<br />

La manifestazione di protesta degli operai della Best lunedì mattina<br />

ratori della Best, ivi compresa ove<br />

possibile l’estensione dei benefici<br />

relativi all’accordo di programma<br />

di cui godono i lavoratori della ex<br />

Antonio Merloni, nell’intento di<br />

Cerreto va<br />

in... pista<br />

La parrocchia di Cerreto d’Esi, capitanata<br />

dall’arciprete don Gabriele<br />

Trombetti, ha organizzato una giornata<br />

spettacolare sotto le vacanze<br />

scolastiche natalizie coinvolgendo i<br />

ragazzi delle medie, delle superiori,<br />

il coro dei giovani. Presenti anche<br />

il seminarista Ruben Bisognin e<br />

alcuni catechisti e genitori. L’escursione<br />

è iniziata con una bella<br />

scivolata al pala ghiaccio di Ussita.<br />

Chi alle prime armi, chi già esperto,<br />

i ragazzi hanno passato due ore di<br />

puro divertimento.<br />

La pausa pranzo ha portato il numeroso<br />

gruppo a Visso. La temperatura<br />

mite, il bel sole, il mercato settimanale<br />

in piazza, scherzi e giochi dopo<br />

mangiato hanno fatto da cornice a<br />

tante risate.<br />

Dopo pranzo siamo andati a visitare<br />

il castello di Caldarola, con una<br />

“bella” guida che ci spiegava la<br />

storia e gli arredi del castello. Tante<br />

curiosità del ’700, il ponte levatoio<br />

e un pino che ha 400 anni di storia.<br />

Ma don Gabriele ha voluto continuare:<br />

“E’ presto! Andiamo a<br />

Tolentino a vedere il Presepio della<br />

Basilica di San Nicola!”. Detto<br />

fatto eravamo a Tolentino e dopo<br />

aver visto il presepe, la Basilica<br />

e averci goduto il centro storico<br />

in libertà siamo tornati a Cerreto.<br />

Bella giornata! La domanda nasce<br />

spontanea: “Don Gabriè, quando ne<br />

organizzi un’altra d’uscita!”.<br />

Armando Ferrantino<br />

I pattinatori cerretesi ad Ussita<br />

superare questo momento di crisi<br />

e non perdere preziose capacità<br />

professionali ed occupazionali, ricordando<br />

il valore prodotto dal<br />

“made in Italy” nel mondo.<br />

Alessandroni<br />

convoca<br />

le istituzioni<br />

A seguire, il testo dell'Ordine del Giorno<br />

del Consiglio Comunale di Cerreto d'Esi<br />

inviato dal sindaco David Alessandroni<br />

al presidente della Regione Marche Gian<br />

Mario Spacca, all’assessore regionale<br />

Marco Luchetti, al sindaco del Comune<br />

di Fabriano Giancarlo Sagramola e alle<br />

organizzazioni sindacali: "Considerata<br />

la gravità occupazionale della nostra<br />

cittadina, si chiede la vostra disponibilità<br />

per una riunione urgente, qui a Cerreto<br />

d’Esi, per discutere dei problemi del<br />

lavoro in generale ed in particolare<br />

della situazione dei lavoratori della Best<br />

Spa. Certi della vostra disponibilità, la<br />

data utile può essere già individuata per<br />

sabato 19 gennaio alle ore 10".<br />

Accordo di programma:<br />

abbassare il "tetto"<br />

“L’accordo di programma andrebbe<br />

modificato in alcuni capitoli<br />

sostanziali, altrimenti rischia di<br />

essere poco attrattivo e di rivelarsi<br />

un flop”. Il sindaco di Cerreto<br />

d’Esi David Alessandroni scende<br />

in campo per chiedere apertamente<br />

una nuova rimodulazione del<br />

provvedimento destinato a fornire<br />

agevolazioni e sgravi agli imprenditori<br />

che decidono di investire sul<br />

territorio.<br />

Sindaco, che correttivi propone?<br />

“Il primo su tutti riguarda il tetto<br />

minimo di investimento per ricevere<br />

benefit. Attualmente è 300mila<br />

euro, ma credo che la cifra sia troppo<br />

alta specie per i piccoli artigiani<br />

che decidono di rischiare in proprio.<br />

Sarebbe più giusto e logico dimezzare<br />

il limite, in quanto 150mila<br />

euro potrebbero rivelarsi una quota<br />

più alla portata in un periodo difficile<br />

come questo”.<br />

Con gli animali<br />

Presso la parrocchia di S. Maria Assunta<br />

a Cerreto d’Esi giovedì 17, venerdì 18 e<br />

sabato 19 gennaio ci sarà la distribuzione<br />

del pane benedetto per le case ad opera<br />

della Confraternita di S. Antonio Abate.<br />

Giovedì 17 e venerdì 18 alle ore 18 nella<br />

chiesa Collegiata giorni di preghiera in<br />

preparazione festa del Santo. Sabato 19<br />

gennaio ore 17 nella chiesa Collegiata<br />

S. Messa prefestiva con i ragazzi. Domenica<br />

20 gennaio Ss. Messe ore 8.30<br />

– 11.15. Ore 12 davanti alla Collegiata<br />

la benedizione degli animali, nel piazzale<br />

della stazione, benedizione dei trattori ed<br />

esposizione dell’immagine del Santo alla<br />

chiesa di S. Maria della Porta.<br />

E sui settori?<br />

“Non capisco perché non sia stata<br />

inserita l’agricoltura. Giusto sostenere<br />

le industrie manifatturiere,<br />

ma non solo. In un periodo di crisi<br />

come quello attuale in tanti stanno<br />

riscoprendo l’antica vocazione<br />

agreste. Mettiamoci, poi, che la nostra<br />

è una zona ricca di terreni che<br />

possono essere adibiti alle colture<br />

e dunque sarebbe il caso di favorire<br />

anche la nascita di cooperative di<br />

settore”.<br />

Il sindaco di S. Severino ha scritto<br />

al Ministro per includere anche<br />

la sua città nei territori sostenuti<br />

dall’accordo di programma: lei<br />

che ne pensa?<br />

“Anche in questo caso mi sembra<br />

che non tutto è perfetto. Non capisco<br />

perché il perimetro dei Comuni<br />

in cui valgono i benefit sia stato<br />

allargato fino alla costa, quando,<br />

invece, le uniche zone realmente<br />

colpite dalla crisi dell’ex Ardo sono<br />

quelle dell’entroterra. Anche in<br />

termini di sussidi, insomma, l’area<br />

andava più circoscritta”.<br />

Intanto il 2<strong>01</strong>3 proprio a Cerreto<br />

d’Esi è iniziato con l’annuncio dei<br />

125 licenziamenti in arrivo alla<br />

Best: quanto la preoccupa?<br />

“Di sicuro le istituzioni devono<br />

fare squadra. Penso ad un compito<br />

dei sindaci dell’entroterra con Fabriano<br />

ovviamente capofila. Ormai<br />

sono tante le aziende in affanno e<br />

quando si devono tutelare i posti<br />

di lavoro un conto è il potere contrattuale<br />

di un singolo sindaco, un<br />

conto presentarsi con tutti i primi<br />

cittadini. Sono finiti i tempi in cui<br />

ognuno poteva permettersi di curare<br />

gelosamente solo il suo orticello”.<br />

19 cerreto.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.20


20 <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

>CHIESA<br />

Anche noi siamo con loro<br />

di FRANCESCO BONINI<br />

Comincia, dal cuore dell’Italia, la<br />

“visita ad limina” dell’episcopato<br />

italiano, la seconda a Benedetto<br />

XVI. È un appuntamento periodico,<br />

previsto dalle norme giuridiche della<br />

Chiesa, ma è anche un momento sostanziale,<br />

l’incontro dei vescovi e, attraverso di loro, di<br />

tutte le Chiese dell’Italia, con il Papa. Vuole<br />

innanzitutto testimoniare quanto gli italiani<br />

vogliono bene al Papa e, in particolare, a Benedetto,<br />

che ha pian piano, silenziosamente,<br />

macinato molti record di af usso di pellegrini,<br />

secondo i dati periodicamente diffusi dalla<br />

Prefettura apostolica. Gli italiani vogliono<br />

bene e si riconoscono spontaneamente nel<br />

Papa, che a sua volta li ricambia, sia pure<br />

nelle forme sobrie ma convincenti che gli<br />

sono consuete. Questo legame spontaneo, di<br />

popolo, è un legame profondo, che va al di<br />

là dell’attualità o della cronaca.<br />

Guarda alla sostanza e alla realtà della vita.<br />

Gli italiani guardano al Papa come a un<br />

riferimento appunto paterno, cioè sicuro,<br />

autorevole e comprensivo.<br />

I vescovi vanno dal Papa, con le loro comunità,<br />

in un momento signi cativo della vita<br />

pastorale della Chiesa. Sono ormai avviati<br />

da qualche anno gli Orientamenti pastorali<br />

Come ogni anno, le Chiese e comunità cristiane vivono un<br />

momento di unità nella preghiera per chiedere al comune<br />

Signore che si realizzi nalmente il suo desiderio espresso<br />

<strong>prima</strong> della sua passione: "..che [tutti i credenti in Lui]<br />

siano una sola cosa"(Gv 17,21), confessando con questo<br />

che solamente il Signore sarà in grado rimuovere tutta la<br />

polvere della storia, i pregiudizi, le incomprensioni che<br />

ostacolano nel concreto la realizzazione di questo obiettivo. Si tratta della "Settimana di<br />

preghiera per l'unità sei cristiani" che va, come ogni anno, dal 18 gennaio, festa della cattedra<br />

di San Pietro no al 25 gennaio, festa della conversione di San Paolo. Questa settimana di<br />

preghiera fu ideata, nel 1907/1908 da due ministri protestanti, l’anglicano Spencer Jones e il<br />

presbiteriano Francis Wattson, diventato poi cattolico, sacerdote e frate francescano. Oggi è<br />

una realtà per tutte le Chiese e comunità cristiane ed ogni anno viene scelto un tema biblico<br />

di ri essione e di stimolo alla preghiera scelto da un gruppo internazionale ecumenico composto<br />

da rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e del Ponti cio Consiglio per<br />

la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Quest'anno il tema scelto è tratto dal profeta Michea<br />

(Michea 6, 6-8): "Quel che il Signore esige da noi”. Il libro del profeta Michea esorta il<br />

popolo a camminare verso il Signore: “«Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del<br />

Dio di Giacobbe; egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri» (Michea<br />

4,2). Questa è infatti la sola strada praticabile perché si realizzi l'unità visibile di tutti i<br />

credenti in Cristo: un cammino di conversione, certamente dif cile, verso il Signore e la sua<br />

volontà, af nché sia Lui a dirci quale è la strada da percorrere per ritrovarci tutti insieme nel<br />

suo unico ovile e intorno all’unico Pastore. La ricerca dell'unità di tutti i credenti in Cristo<br />

è un impegno inderogabile di tutti i cristiani, perché questa è la volontà del Signore e af nché<br />

la testimonianza della nostra fede sia ef cace e senza contraddizioni, infatti il Signore<br />

nella preghiera nella sua ultima cena chiede al Padre che "che siano tutti una sola cosa ...<br />

af nché il mondo creda" (Gv. 17,21). Infatti come potremmo essere credibili nella nostra<br />

testimonianza della fede di fronte ad un mondo scettico e relativista se non siamo capaci<br />

da secoli di condividere tra noi la stessa fede? Talvolta i credenti non si rendono conto di<br />

VIVERE IL VANGELO<br />

di Don Aldo Buonaiuto<br />

Domenica 20 gennaio<br />

Dal Vangelo secondo Giovanni<br />

(Gv 2, 1-11)<br />

Una parola per tutti<br />

La trasformazione dell’acqua in vino a Cana di Galilea<br />

in occasione di uno sposalizio rappresenta il primo<br />

miracolo di Gesù di Nazareth. Il Vangelo di Giovanni<br />

per questo secondo decennio del secolo,<br />

“Educare alla vita buona del Vangelo”, e si<br />

sta lavorando al prossimo Convegno ecclesiale,<br />

il quinto dal 1976, che sarà sul tema<br />

della fede. Si tratta di riaffermare l’essenziale,<br />

nalizzandolo in concreto alla vita, e<br />

mostrando come la fede sia rilevante per la<br />

“vita buona” dei singoli e delle comunità.<br />

La Chiesa esiste per annunciare il Vangelo<br />

che, presentando gli Orientamenti pastorali,<br />

il cardinale Bagnasco giustamente de niva<br />

“fermento di crescita e germe di felicità<br />

vera”. Gli Orientamenti pastorali, infatti,<br />

riprendono l’intuizione e il pressante appello<br />

di papa Benedetto XVI a proposito<br />

Settimana di preghiera<br />

per l'unità dei cristiani<br />

specifi ca Cana “di Galilea” per distinguerla dall’omonima<br />

città situata in Fenicia.<br />

Il Messia si rivolge a Maria con il termine “donna”,<br />

parola comunemente usata nel linguaggio ebraico, corrispondente<br />

al nostro “signora”. Chiamandola con tale<br />

appellativo il Figlio di Dio indica così il ruolo redentivo<br />

della Vergine, madre non solo del Salvatore, ma di tutta la<br />

Chiesa. La Madonna, fi n dal concepimento, è nel regime<br />

della grazia vivendo nei “tempi nuovi” e sapendo che il<br />

suo ruolo la porta ad intervenire secondo “i tempi del<br />

Signore”. Maria precede costantemente il popolo di Dio<br />

sulle vie della fede.<br />

L’ora di Gesù è un momento ben preciso nel cammino<br />

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)<br />

La visita "ad limina"<br />

dei Vescovi italiani<br />

a Benedetto XVI<br />

dell’“emergenza educativa”. La vita buona<br />

del Vangelo, che la Chiesa in Italia ha affermato<br />

al centro della sua azione pastorale<br />

allora diventa un aiuto per tutti a rimettere<br />

le cose in ordine, a vincere le tentazioni alla<br />

frammentazione e all’individualismo, come<br />

pure a ri utare le seduzioni materialistiche,<br />

un materialismo che ormai è applicato alla<br />

vita e alla sessualità.<br />

Certo è un’Italia più povera quella che va<br />

dal Papa e i vescovi si sono fatti interpreti<br />

dei tanti problemi sociali che la crisi genera,<br />

della richiesta di lavoro, di giustizia, di solidarietà.<br />

Ma è anche un’Italia che deve credere<br />

nella propria identità e nelle proprie risorse.<br />

questo. Il profeta Michea, scelto quest’anno come guida<br />

per la nostra preghiera, ci dice che esiste un ecumenismo<br />

possibile e doveroso per tutti i credenti, quell’”ecumenismo<br />

spirituale” suggerito dal Card. Kasper, ex presidente<br />

del Ponti cio Consiglio per la promozione dell’Unità dei<br />

cristiani, fatto di preghiera e di sforzo di conoscenza di<br />

tutte le realtà dell’ecumene cristiano. L’ecumenismo, in<br />

questo modo va oltre il dialogo tra i teologi ed i responsabili delle varie Chiese e comunità<br />

cristiane, per diventare impegno concreto di ogni cristiano.<br />

Enrico Pierosara<br />

Il Papa ringrazia per gli auguri<br />

Il messaggio che è arrivato da parte del Papa per ringraziare il Vescovo Vecerrica<br />

degli auguri natalizi.<br />

"Eccellenza Reverendissima, il Sommo Ponte ce ha ricevuto con vivo compiacimento<br />

le fervide espressioni augurali, che Ella, anche a nome di codesta Comunità diocesana,<br />

Gli ha fatto pervenire nella solenne ricorrenza delle Festività Natalizie, assicurando<br />

speciali preghiere per la Sua persona e il Suo ministero. Sua Santità desidera manifestare<br />

viva riconoscenza per la premurosa testimonianza di affetto ed auspica che<br />

la nascita di Gesù Cristo, “il Dio potente, apparso come bambino e mostratosi a noi<br />

come Colui che ci ama e mediante il quale l’amore vincerà” (Benedetto XVI, omelia,<br />

Notte di Natale 2<strong>01</strong>1), aiuti a riscoprire la vera gioia e la vera luce di Natale. Con tali<br />

voti il Santo Padre, mentre invoca la celeste intercessione dell’Immacolata Madre del<br />

Salvatore, è lieto di inviare a Vostra Eccellenza e a quanti sono af dati alle sue cure<br />

pastorali l’implorata Benedizione Apostolica. Pro tto della circostanza per confermarmi<br />

con sensi di distinto ossequio".<br />

della salvezza: è il Suo sacrifi cio, messo in atto per tutti<br />

gli uomini, con l’innalzamento in croce e poi in cielo.<br />

La morte e la resurrezione di Cristo sono anticipate dai<br />

miracoli, “segni” della potenza e dell’amore di Dio che<br />

salva l’uomo.<br />

Come la possiamo vivere<br />

Sono la fede e la speranza a guidare la nostra giornata o<br />

piuttosto l’incredulità e la sfi ducia? Affi diamo al Signore<br />

ogni nostra azione e non resteremo mai delusi!<br />

I cristiani attingono dal magistero della Chiesa Cattolica,<br />

fonte di insegnamento e modello di vita sicuro.<br />

Il miracolo operato da Gesù a Cana costituisce un segnale<br />

estremamente importante perché mostra l’azione di un<br />

Dio sempre presente ed attivo nella storia dell’uomo.<br />

La famiglia è il luogo dell’amore, della fedeltà, dell’accoglienza<br />

e dell’apertura alla vita. Il sacramento del matrimonio,<br />

basato sul principio di unità ed indissolubilità,<br />

è un modo mirabile per partecipare alla vita di Dio.<br />

E’ nella gratuità e nel dono di se stessi, senza riserve,<br />

che i cristiani possono testimoniare al mondo la novità<br />

di Cristo.<br />

Rivolgiamoci nella preghiera alla Madre di Dio che<br />

ci prende per mano guidandoci verso l’Onnipotente!<br />

Assieme a lei la festa e la gioia dell’incontro col Signore<br />

continua e non ha mai fi ne!<br />

20 chiesa.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.22


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

>CHIESA<<br />

Festa al Collegio Gentile<br />

Il 25 gennaio il 174° anniversario della Fondazione della Congregazione<br />

Il 25 gennaio, i fratelli di<br />

Nostra Signora della Misericordia,<br />

del Collegio Gentile<br />

celebrano l’anniversario di<br />

fondazione del loro Istituto. Nel<br />

lontano 1839, i primi religiosi furono<br />

accolti dal Vescovo di Malines<br />

(Belgio) per iniziare un cammino<br />

di testimonianza evangelica verso<br />

i detenuti, i ragazzi indigenti e<br />

bisognosi di istruzione e ancora<br />

verso le persone anziane e malate.<br />

Fondatore di simile iniziativa è<br />

stato un giovane sacerdote di 36<br />

anni: Vittore Scheppers, venuto da<br />

una famiglia nobile, ma educato<br />

in un’esperienza cristiana, provata<br />

dalla sofferenza e dalla scomparsa<br />

prematura di una madre e di due<br />

sorelle. Vittore Scheppers, al tempo<br />

del suo apostolato ha saputo capire<br />

la sofferenza delle persone e, con<br />

l’aiuto della Divina Provvidenza,<br />

ha teso la mano ai giovani in cerca<br />

di lavoro e di dignità, è entrato nelle<br />

carceri per rianimare persone ormai<br />

smarrite e senza speranza per il<br />

futuro, ha capito la solitudine degli<br />

anziani dando, ad ogni settore di<br />

opere sociali, soluzioni pratiche<br />

ed ef caci. Il campo d’azione era<br />

immenso e il sacerdote Vittore non<br />

era in grado di risolvere tutte le problematiche<br />

da solo e ha inteso trovare<br />

dei collaboratori che capissero<br />

il suo carisma: altre braccia, altri<br />

cuori ardenti di amore e disponibili<br />

al sacri cio per amore del Vangelo.<br />

Durante il tempo dedicato agli<br />

esercizi spirituali, Vittore, intese<br />

un impulso interiore di dare vita ad<br />

una Congregazione di persone che<br />

dessero aiuto nelle opere di carità<br />

che personalmente aveva iniziato.<br />

La data del 25 gennaio 1839 è una<br />

data storica, perchè con la gerarchia<br />

della Chiesa, il Vescovo di Malines<br />

e la sua paterna benedizione, è nata<br />

la Congregazione con tre giovani<br />

a cui Vittore stesso dette un nuovo<br />

Il venerabileVittore Scheppers<br />

e le opere di Misericordia vissute<br />

da lui e dai suoi religiosi<br />

nome. Al primo giovane dette il<br />

nome di Vincenzo, a ricordo di<br />

San Vincenzo de’ Paoli, particolare<br />

patrono dei poveri e dei carcerati.<br />

Al secondo diede il nome di Luigi,<br />

a ricordo di San Luigi Gonzaga, patrono<br />

della gioventù; al terzo dette<br />

il nome di Romoldo, patrono della<br />

città di Malines (San Rombaut), per<br />

indicare che un religioso doveva<br />

essere inserito nel territorio e nella<br />

Chiesa locale. I primi tre fratelli<br />

portavano insieme l’identità e il carisma<br />

della fondazione. Il maestro<br />

di formazione è stato il fondatore<br />

stesso: con il forgiare dei religiosi<br />

ricchi di spirito di fede, di spirito<br />

di sacri cio e capaci di una forte<br />

vita di comunità. Stare insieme ed<br />

in armonia di intenti e di spirito<br />

di famiglia, è il modo più adeguato<br />

per superare le prove della vita e<br />

stimolare gli altri cristiani ad agire<br />

nello stesso modo di vita fraterna.<br />

Con una forte preparazione, il<br />

Fondatore Vittore Scheppers, ha<br />

Catechisti, le linee<br />

Venerdì 4 gennaio si è svolto, presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore,<br />

un incontro a cui hanno preso parte i catechisti della diocesi per un<br />

momento di preghiera, di scambio di auguri per l’inizio del nuovo anno<br />

e per ricevere le linee guida riguardanti la seconda parte dell’itinerario<br />

catechistico diocesano incentrato sulla gura di Gesù Cristo. «Alle porte<br />

del secondo periodo dell’anno catechistico che riprenderà dopo la pausa<br />

natalizia - ha detto il direttore dell’Uf cio Catechistico Diocesano don Tonino<br />

Lasconi- chiediamo al Signore di aiutarci nel suscitare ed accrescere<br />

nei bambini e nei ragazzi la fede in Gesù e di sostenerci negli eventuali<br />

momenti di scoraggiamento durante questa “missione educativa”». Ma<br />

come far conoscere Gesù nella sua grandezza di uomo, nella novità del<br />

messaggio e nel suo essere glio di Dio? Punto di partenza è la storicità<br />

della gura di Cristo - quale uomo realmente esistito in un preciso periodo<br />

e in determinati luoghi - le cui informazioni possono essere reperite,<br />

grazie anche all’aiuto di internet, attraverso testimonianze extrabibliche<br />

(ad esempio storici dell’epoca) o prove archeologiche (come le immagini<br />

della casa di Pietro dove abitualmente si recava il Nazzareno). Messa a<br />

punto la storicità di Cristo - fondamentale perché il cristianesimo non è<br />

seguire una loso a ma una persona concreta - si può passare a trattare<br />

della sua vita (trascorsa ad ammaliare le folle con discorsi e segni miracolosi)<br />

e del suo messaggio (schematicamente e splendidamente riassunto<br />

dalle Beatitudini). Tra i modi più ef caci per parlare di Gesù la forma<br />

Pastorale giovanile-vocazionale<br />

· Incontro diocesano sul tema “Amore tossico” con la psicologa Laura Cascia: venerdì<br />

25 gennaio ore 21 - presso Scuola Teologica Diocesana.<br />

· Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro (Brasile), dal 23 al 28 luglio. Dalle<br />

Marche sono prenotati 350 giovani. Dalla nostra Diocesi 10 giovani.<br />

portato fratelli nelle prigioni, nelle<br />

case per anziani, e, soprattutto nel<br />

mondo della scuola e negli istituti<br />

per orfani e ragazzi poveri bisognosi<br />

di amore, di educazione e di<br />

istruzione, ricordando, che la maggiore<br />

povertà è la mancanza d’istruzione.<br />

Già al tempo del Fondatore,<br />

i fratelli di Nostra Signora della<br />

Misericordia erano stati richiesti in<br />

Italia, nello Stato Ponti cio: Roma,<br />

Perugia, Bologna e in Inghilterra a<br />

Londra in aiuto dei giovani irlandesi,<br />

in cerca di lavoro e di formazione<br />

umana e cristiana. Attualmente<br />

la Congregazione opera in Belgio,<br />

dove è nata, a Malines, a Bruxelles,<br />

Anversa, Herentals, Alsemberg. In<br />

Italia a Roma, Busnago (Milano),<br />

Jesi e Fabriano. In Canada nello<br />

Stato del Quebec. In Argentina:<br />

Buenos Aires, Santiago del Estero.<br />

Uruguay: Montevideo. In Africa,<br />

nel Burundi: Bujumbura, Kigali,<br />

(Mutwenzi). In India: Kerala,<br />

Neyyattinkara. A Fabriano nel Collegio<br />

Gentile si celebrerà un triduo<br />

di preghiera nei giorni: 22\23\24<br />

gennaio alle ore 8 del mattino. Il<br />

25 gennaio si celebrerà la Messa<br />

solenne alle ore 8. Alla sera del 25<br />

ci sarà l’Adorazione Eucaristica<br />

di ringraziamento alle ore 18. Si<br />

ricorda che l’invito a partecipare<br />

ai momenti di preghiera è aperto a<br />

tutti i fedeli. I quattro religiosi del<br />

Collegio Gentile: Fratel Luigi, Fratel<br />

Mauro, Fratel Riccardo e Fratel<br />

Lodovico ringraziano, n da ora, i<br />

fedeli e i preziosi collaboratori per<br />

Per Padre Pio<br />

Collegio Gentile, Fabriano<br />

In fondo alla cappella “Mater<br />

Misericordiae”, ingresso di<br />

via Cavour, 104 del Collegio<br />

Gentile di Fabriano, nei giorni:<br />

22-23-24-25 gennaio, sarà<br />

allestita una mostra di libri sul<br />

Fondatore, Monsignor Vittore<br />

Scheppers e sulla vita della<br />

Congregazione. Ci saranno<br />

opuscoli e libri adatti per<br />

i bambini delle classi elementari<br />

e per i ragazzi delle<br />

classi medie. Gli insegnanti<br />

potranno accompagnare i loro<br />

alunni dalle ore 9 alle ore 12<br />

nei giorni sopra indicati. Prenotarsi<br />

per visite guidate, tel.<br />

0732\3166.<br />

la presenza e per le loro preghiere<br />

a bene cio della Chiesa, dell’opera<br />

dei giovani e del Collegio Gentile<br />

e per le vocazioni della Congregazione<br />

dei fratelli di Nostra Signora<br />

della Misericordia.<br />

La Comunità dei Fratelli<br />

del Collegio Gentile<br />

Gruppo di preghiera di San Padre Pio: presso la Madonna<br />

del Buon Gesù, mercoledì 23 gennaio alle 8.30 S.<br />

Rosario, seguito alle 9 dalla S. Messa in onore di San<br />

Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito.<br />

più immediata è sicuramente il racconto a voce del catechista che, per<br />

avere un effetto più incisivo e suggestivo sui bambini, può avvalersi anche<br />

dell’aiuto di supporti visisvi (ad esempio cartelloni e video). Con i ragazzi<br />

più grandi si potrebbe inoltre tracciare un vero e proprio identikit di Gesù<br />

(studiandone carattere, personalità, comportamento, amici e nemici) in<br />

modo da poter poi ri ettere su cosa del suo messaggio è nei tempi odierni<br />

accettato e condiviso e cosa no. Basandosi poi sull’ampio utilizzo che<br />

le nuove generazioni fanno oggi dei social network (Facebook primo tra<br />

tutti) il catechista potrebbe anche creare e gestire un contatto di Gesù così<br />

che i ragazzi possano averlo come amico e interagire con Lui con post e<br />

messaggi in modo da poter vedere in quali occasioni si rivolgerebbero a<br />

Lui, cosa gli chiederebbero e se Lo scegliessero come modello da seguire.<br />

Per presentare Gesù nel migliore dei modi i catechisti devono quindi<br />

solo dare adito alla propria fantasia e creatività! Don Tonino e l’équipe<br />

dell‘Ucd informano i catechisti che le coordinate di supporto per questo<br />

secondo periodo di “lavoro” sono disponibili anche sul sito della diocesi<br />

(www.fabriano-matelica.it) e ricordano di preparare via via il materiale<br />

utile all’allestimento della mostra conclusiva “MOSTRAmo IL CREDO”.<br />

Antonella Bartolini e Antonella Spilli, Uffi cio Catechistico Diocesano<br />

AGENDA LITURGICA<br />

di Don Leopoldo Paloni<br />

~ IL VESCOVO PRESIEDE L’INCONTRO REGIONALE DEGLI ORATORI: sabato 19<br />

gennaio alle ore 10 a Montorso di Loreto.<br />

~ FESTA DI SAN SEBASTIANO DEI VIGILI URBANI: sabato 19 gennaio alle ore 11.45,<br />

presiede Mons. Vecerrica.<br />

~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A MARISCHIO: sabato 19 gennaio alle ore 20.30,<br />

presiede Mons. Vecerrica.<br />

~ FESTA DI SANT’ANTONIO A BRACCANO: domenica 20 gennaio alle ore 11, presiede<br />

Mons. Vecerrica.<br />

~ FESTA DI SANT’ANTONIO A CASTAGNA: domenica 20 gennaio alle ore 15, presiede<br />

Mons. Vecerrica.<br />

~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A PIEROSARA: domenica 20 gennaio alle ore 17,<br />

presiede Mons. Vecerrica.<br />

~ FESTA DI S. FRANCESCO DI SALES: giovedì 24 gennaio alle 18.30 presso S. Giuseppe<br />

Lavoratore S. Messa con don Tonino Lasconi. Sarà presente anche il Vescovo<br />

Vecerrica nella ricorrenza del patrono dei giornalisti.<br />

MESSE FERIALI<br />

7.30: - Regina Pacis<br />

8.00: - S.Teresa<br />

9.30: - Concattedrale S. Maria<br />

17.30: - Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />

MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa<br />

19.00: - Regina Pacis<br />

Messe FESTIVE<br />

7.30:- Beata Mattia<br />

8.00:- Concattedrale S. Maria<br />

8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />

9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />

9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />

10.30:- Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

11.00:- S. Teresa<br />

11.15:- S. Francesco<br />

11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />

12.00:- Concattedrale S. Maria<br />

17.30:- Concattedrale S. Maria<br />

18.30:- S. Teresa<br />

- Regina Pacis<br />

21<br />

FERIALI<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.20: - S. Silvestro<br />

ore 7.30: - M. della Misericordia<br />

- S. Margherita<br />

ore 7.45: - Cappuccine<br />

ore 8.00: - Casa di Riposo<br />

- Collegio Gentile<br />

- S. Luca<br />

ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />

ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />

- S. Caterina<br />

ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />

ore 17.30: - S. Venanzio<br />

- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />

- S. Nicolò - Centro Comun.<br />

(mart.-giov.-sab.)<br />

ore 18.00: - M. della Misericordia<br />

- Sacra Famiglia<br />

- Oratorio San Giovanni Bosco<br />

ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

FESTIVE DEL SABATO<br />

ore 17.30: - Collegiglioni<br />

- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

ore 18.00: - Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

- M. della Misericordia<br />

- S. Venanzio<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- Collegio Gentile<br />

FESTIVE<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.30: - Cappuccine<br />

ore 8.00: - M. della Misericordia<br />

- Casa di Riposo<br />

ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Famiglia<br />

- S. Margherita<br />

ore 8.45: - S. Luca<br />

- Cappella dell’ospedale<br />

ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

(cripta)<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

- Collegio Gentile<br />

- Cappuccine<br />

ore 9.30: - San Venanzio<br />

- Collepaganello<br />

ore 10.00: - M. della Misericordia<br />

- Nebbiano<br />

ore 10.15: - Attiggio<br />

ore 10.30: - S. Silvestro<br />

ore 11.00: - S. Nicolò<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

ore 11.15: - San Venanzio<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 11.30: - M. della Misericordia<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 11.45: - Argignano<br />

ore 15.00: - Bassano<br />

ore 16.30: - San Venanzio<br />

ore 17.00: - Chiesa S. Maria in Campo<br />

ore 18: - M. della Misericordia<br />

ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

21 chiesa.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.25


22 >DEFUNTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di ATTIGGIO<br />

Giovedì 24 gennaio<br />

ricorre l'8° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

IRENE RAIMONDI<br />

ved. PAOLETTI<br />

Il fi glio ed i parenti la ricordano con<br />

affetto. S.Messa domenica 20 gennaio<br />

alle ore 10.15. Si ringrazia chi<br />

si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

3.1.2008 3.1.2<strong>01</strong>3<br />

CHIESA di S.VENANZIO<br />

Nella ricorrenza<br />

del 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata,<br />

indimenticabile<br />

LIBERA LIBERATI<br />

ved. ROMAGNOLI<br />

I fi gli, i nipoti, i familiari tutti la<br />

ricordano con immenso affetto ed<br />

infi nito rimpianto. In suffragio della<br />

cara anima verrà celebrata una<br />

S.Messa lunedì 21 gennaio alle<br />

ore 17.30. Sarà ricordato anche<br />

il marito ORLANDO. Fin da ora si<br />

ringraziano quanti si uniranno alle<br />

preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di SAN NICOLO'<br />

Centro Comunitario<br />

Martedì 22 gennaio<br />

ricorre l'anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIUSEPPE PEROCCHI<br />

La sorella lo ricorda con affetto.<br />

S.Messa martedì 22 gennaio alle<br />

ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà<br />

alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Giovedì 10 gennaio, a 82 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

LUIGIA PICCHIO<br />

ved. MENCUCCI<br />

Lo comunicano il fi glio Maurizio, la<br />

nuora Luciana, i nipoti Emanuele e<br />

Simone, la pronipote Aurora, i fratelli<br />

Francesco, Giuseppe, Letterio,<br />

la sorella Rosa, i cognati, le cognate,<br />

i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Giovedì 10 gennaio, presso il PoliPoliclinico Gemelli di Roma, a 87 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

IRMA LIMONCELLI<br />

ved. LIMONCELLI<br />

Lo comunicano il marito Natale, i fi -<br />

gli Mimmo e Walter, la sorella Dina,<br />

le nuore, i nipoti ed i familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

ANNUNCIO<br />

Mercoledì 9 gennaio, a 72 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

MARIO CONTI<br />

Lo comunicano la moglie Ede, i fi gli<br />

Virgilio e Stefania, la sorelle Anna<br />

e Giuseppina, le nuore Emanuela<br />

e Nataliia, il cognato, i nipoti ed i<br />

familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

ANNUNCIO<br />

Domenica 13 gennaio, a 49 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

MARIELLA ANDREOLI<br />

in PIERSIMONI<br />

Lo comunicano il marito Giuseppe,<br />

la madre Serafi na, il fratello Massimo,<br />

Meri, Keti, Melissa, i suoceri, i<br />

cognati, i nipoti ed i familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di SAN NICOLO'<br />

(Centro Comunitario)<br />

"Non l'abbiamo perduto.<br />

Egli dimora <strong>prima</strong> di noi nella luce<br />

di Dio.Riposa nella pace dei giusti,<br />

rivive nella luce di Dio".<br />

Sabato 19 gennaio<br />

ricorre il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

UMBERTO MARINELLI<br />

La moglie, i fi gli, la nuora, i nipoti lo<br />

ricordano nella S. Messa di sabato<br />

19 gennaio alle ore 17.30.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.VENANZIO<br />

6.1.2<strong>01</strong>0 6.1.2<strong>01</strong>3<br />

Nella ricorrenza<br />

del 3° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

LUCIANO GATTI<br />

La moglie, i fi gli e i familiari tutti<br />

lo ricordano con profondo affetto<br />

e infi nito rimpianto. In suffragio<br />

della cara anima verrà celebrata<br />

una S.Messa lunedì 21 gennaio alle<br />

ore 17.30. Fin da ora si ringraziano<br />

quanti si uniranno alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

DOMENICO (Mimmo)<br />

MENGOTTI<br />

"Ti sei privato di tutto per non privare<br />

noi di niente, insostituibile,<br />

unico e importante sostegno di sicurezza<br />

nella nostra vita. Nessuno<br />

ha amore più grande di colui che<br />

sacrifi ca la vita per gli altri".<br />

Domenica 20 gennaio<br />

ricorre il 2° anniversario<br />

della scomparsa dell'adorato<br />

DOMENICO<br />

Le fi glie Simonetta ed Alessandra,<br />

i nipoti Francesca e Diego ed<br />

i parenti tutti lo ricordano con una<br />

S.Messa lunedì 21 gennaio alle ore<br />

18.30 nella chiesa di Santa Maria<br />

Maddalena. Si ringrazia chi si unirà<br />

alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Martedì 8 gennaio, a 82 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

ARNALDO AGOSTINELLI<br />

Lo comunicano la moglie Giannina<br />

Guerci, i fi gli Roberto e Giuseppina,<br />

la nuora Emanuela, il genero Mauro,<br />

i nipoti Chiara, Francesca, Federica,<br />

Giorgia e Matteo, i cognati, le<br />

cognate, gli altri nipoti ed i parenti<br />

tutti.<br />

Impresa Funebre Bondoni<br />

ANNUNCIO<br />

Martedì 15 gennaio, a 76 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

LAURA BELLUCCI<br />

ved. SPITONI<br />

Lo comunicano il fi glio Fabio, la<br />

nuora Angela Trombetti, la nipote<br />

Monica, la sorella Iride, i cognati,<br />

le cognate, i nipoti, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

GLI ANNUNCI VANNO PORTATI IN REDAZIONE,<br />

PIAZZA PAPA GIOVANNI PAOLO II, ENTRO<br />

IL MARTEDÌ MATTINA<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di SAN VENANZIO<br />

Venerdì 18 gennaio<br />

ricorre il 2° anniversario<br />

della scomparsa della cara<br />

TERESA BOLZONETTI<br />

ved. MEARELLI<br />

La fi glia Maria Antonietta con Franco,<br />

i nipoti Guido e Stefano con le<br />

rispettive famiglie, nel ricordarla<br />

con immenso affetto a quanti la<br />

conobbero, faranno celebrare una<br />

Santa Messa di suffragio alle ore<br />

17.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

TRIGESIMO<br />

CHIESA di S.GIUSEPPE LAV.<br />

Giovedì 24 gennaio<br />

ricorre il trigesimo<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIULIANO BARBAROSSA<br />

La moglie, i fi gli, i nipoti, la sorella<br />

lo ricordano con affetto. S.Messa<br />

giovedì 24 gennaio alle ore 18.30.<br />

Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.MARIA DELLA PORTA<br />

CERRETO D'ESI<br />

Venerdì 25 gennaio<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della morte dell'amato<br />

EMILIANO TERZONI<br />

4.3.1925 25.<strong>01</strong>.2<strong>01</strong>2<br />

La moglie Elena, i fi gli Roberto e<br />

Mariella, i nipoti, la nuora, il genero<br />

ed i parenti lo ricordano con affetto.<br />

S.Messa venerdì 25 gennaio alle<br />

ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

Le famiglie TIBERI-BROZZESI<br />

e zia MARISA commosse per la<br />

partecipazione e l'affetto dimostrato<br />

alla cara<br />

PATRIZIA<br />

ringraziano quanti si sono uniti al<br />

loro dolore<br />

Marchigiano<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.VENANZIO<br />

Nella ricorrenza del 22° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

NELITA ANIBALDI<br />

I familiari la ricordano con affetto. Durante la S.Messa di sabato 19 gennaio<br />

alle ore 18 saranno ricordati anche la mamma ORTENSIA RAVAZZINI ed<br />

il babbo AMLETO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

"...In pascoli erbosi<br />

mi fa riposare..."<br />

SANTUARIO della MADONNA<br />

DEL BUON GESU'<br />

Sabato 19 gennaio<br />

ricorre il 3° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

FABRIZIO PESCATORI<br />

La madre, le sorelle, il fratello, i<br />

cognati, i nipoti, gli zii ed i parenti<br />

lo ricordano con affetto. S.Messa<br />

lunedì 21 gennaio alle ore 9. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

20.<strong>01</strong>.2009 20.<strong>01</strong>.2<strong>01</strong>3<br />

CHIESA di VALLEREMITA<br />

Domenica 20 gennaio<br />

ricorre il 4° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

TERESA CAMPIONI<br />

in CAPORALI<br />

Il marito Ivan, i fi gli Ettore e Fabio,<br />

le nuore Tiziana ed Angela, i nipoti<br />

Simone, Flaviana, Marina e Jacopo,<br />

la sorella Vanda, il fratello Terzilio,<br />

la cognata Anna, il cognato Celeste,<br />

i parenti e gli amici la ricordano<br />

con immenso affetto. S. Messa<br />

lunedì 21 gennaio alle ore 15.30.Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

Le famiglie CANNETA e SPRECA<br />

ringraziano di cuore quanti si sono<br />

uniti al lutto per la scomparsa<br />

della loro cara<br />

ANNUNZIATA<br />

Marchigiano<br />

Concordia: una preghiera<br />

per vittime e soccorritori<br />

Una preghiera per le “vittime e<br />

per i soccorritori” è stata rivolta<br />

dal vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello,<br />

Mons. Gugliemo<br />

Borghetti, durante la celebrazione<br />

eucaristica all’Isola del Giglio,<br />

ad un anno esatto dalla tragedia<br />

della nave Costa Concordia che<br />

ha provocato 32 vittime e oltre<br />

100 feriti. Nella chiesa parrocchiale<br />

dell’Isola del Giglio erano<br />

presenti molti dei sopravvissuti<br />

oltre alle autorità civili e militari.<br />

Il presule, dopo aver ricordato<br />

quanti persero la vita in quel<br />

tragico incidente e quanti hanno<br />

messo a repentaglio la loro per<br />

salvare i naufraghi, ha sottolineato<br />

che “lo Spirito Santo si libra<br />

sulle acque sotto forma di colomba;<br />

come la colomba di Noè<br />

aveva annunziato che il diluvio<br />

universale era cessato, questa colomba<br />

annunzia adesso che il naufragio<br />

del mondo è fi nito, è arrivato<br />

il Liberatore solidale! Non la “tenera<br />

foglia di ulivo” (Gn 8,11) che<br />

aveva nel becco la colomba di Noè,<br />

bensì l’abbondanza dell’olio splendente<br />

sul corpo di carne del Figlio<br />

eterno diventato uno di noi”. “Un<br />

anno fa ‘il cielo si aprì’ sull’Isola del<br />

Giglio; in quella notte fredda del 13<br />

gennaio, il cielo si aprì commosso -<br />

ha aggiunto Mons. Borghetti - dalla<br />

solidarietà mite ed umile della gente<br />

isolana, dei tanti soccorritori coraggiosi<br />

e tenaci che si immersero<br />

in quello che stava accadendo condividendo<br />

tutto, rischiando grosso,<br />

dando il meglio di sé”. “L’Isola - ha<br />

aggiunto il presule - visse il suo<br />

Battesimo al Giordano; “il cielo si<br />

aprì”(Lc 3,21) e forte fu la presen-<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Domenica 20 gennaio<br />

ricorre il 13° anniversario<br />

della scomparsa di<br />

ENNIO GAONI<br />

In suo ricordo i familiari faranno<br />

celebrare una S.Messa alle ore 10.<br />

"Il tempo passa inesorabile con il<br />

suo carico di affanni e preoccupazioni;<br />

niente può lenire il dolore per<br />

la tua mancanza, non poter sentire<br />

la tua cara voce. La tua famiglia ti<br />

ricorderà per sempre con affetto e<br />

rimpianto immutati".<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.M.MADDALENA<br />

Sabato 26 gennaio<br />

ricorre il 3° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

IOLE FATTORINI<br />

ved. CARMENATI<br />

I fi gli Roberto e Carlo, le nuore, i nipoti<br />

ed i parenti la ricordano con affetto.<br />

Durante la S.Messa di mercoledì<br />

23 gennaio alle ore 18.30 sarà<br />

ricordato il marito FRANCESCO. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Martedì 15 gennaio, a 88 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

EDOARDO MARIANI<br />

Lo comunicano la moglie Maria Teresa<br />

Faedi, i fi gli Bruno e Laura,<br />

i nipoti Valerio e Lucilla, i parenti<br />

tutti.<br />

Marchigiano<br />

za di Maria, ‘colomba incorrotta’<br />

che impetrando il dono dello Spirito<br />

Santo, tutti fortifi cò, tutti incoraggiò,<br />

tutti consolò. E sempre<br />

Maria, ‘maris stella et felix caeli<br />

porta’, stella del mare e porta<br />

felice del cielo, accolse nell’alba<br />

del giorno senza tramonto coloro<br />

che non riuscirono a vedere l’alba<br />

terrena del 14 gennaio”. Ogni<br />

uomo in quella notte, - ha concluso<br />

il presule - vittima, soccorso<br />

o soccorritore, potè sentire su<br />

di sé le parole del Padre ‘Tu sei il<br />

Figlio mio, l’amato, in te ho posto<br />

il mio compiacimento’”.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.NICOLO'<br />

Venerdì 25 gennaio<br />

ricorre il 25° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

ERMINIA BALDINI<br />

in CARLUCCI<br />

Il marito, i fi gli ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. S.Messa venerdì<br />

25 gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

22 defunti.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.18


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

>CULTURA<br />

Come una poltrona per tre<br />

Riuscito il tris di concerti natalizi organizzato dall'Accademia dei Musici<br />

di CRISTINA GREGORI<br />

ha<br />

chiamato e la<br />

città di Fabriano<br />

L’Accademia<br />

ha risposto. L’esigenza<br />

era quella di dotare<br />

l’Accademia dei Musici di<br />

170 sedute per le tre splendide<br />

sale concerto all’interno<br />

del Museo allestito presso il<br />

Complesso Monumentale del<br />

San Benedetto. Con un contributo<br />

di 35 euro chiunque<br />

avrebbe potuto acquistare<br />

una poltrona per uno dei tre<br />

concerti organizzati sotto la<br />

direzione artistica del Maestro<br />

Claudio Veneri.<br />

Molte delle sedute sono state<br />

donate grazie alla sensibilità<br />

dei fabrianesi che hanno ben<br />

compreso lo spirito con il<br />

quale l’Accademia si presentava<br />

alla città.<br />

Primo appuntamento il 15<br />

dicembre con il Concerto del<br />

‘900 presso – la Sala Teatro<br />

da cento posti Accademia<br />

dei Musici. Atmosfera d’altri<br />

tempi quasi rarefatta, sala<br />

colma di cittadini attenti e<br />

curiosi.<br />

Alla presenza di numerose<br />

autorità civili e religiose, il<br />

Maestro Claudio Veneri ha<br />

incantato i presenti con brani<br />

di Claude Debussy e Maurice<br />

Ravel: dif cilissimi al vertice<br />

della padronanza tecnica ed<br />

interpretativa del repertorio<br />

pianistico. Veneri ha regalato<br />

emozioni forti nella sala<br />

allestita scenogra camente,<br />

così come tutto il Complesso,<br />

dall’architetto Valerio Veneri,<br />

fratello del Maestro e Presidente<br />

dell’Accademia.<br />

Per la <strong>prima</strong> volta, da quando<br />

l’Accademia ha trovato<br />

il giusto posto nel cuore di<br />

Fabriano, al di là delle visite<br />

guidate, i cittadini/sostenitori<br />

hanno potuto assaporare<br />

le magiche atmosfere che<br />

l’Accademia sa regalare.<br />

Il Maestro Veneri non si è<br />

risparmiato e con le note del<br />

suo pianoforte ha letteralmente<br />

strabiliato i presenti.<br />

Del resto il suo curriculum<br />

parla chiaro: attualmente è<br />

docente presso il Conservatorio<br />

di Musica di Perugia,<br />

della Cattedra di Pianoforte<br />

Storico e prossimamente<br />

anche presso il Conservatorio<br />

“G. Rossini” di Pesaro,<br />

che si rivolge al repertorio<br />

pianistico dal Classicismo al<br />

Decadentismo, su strumenti<br />

originali. Collezionista di<br />

pianoforti antichi originali,<br />

tra cui alcuni esemplari unici<br />

al mondo, Veneri li propone<br />

all’interno dei suoi concerti,<br />

disponendo di un repertorio<br />

solistico e cameristico che<br />

spazia dal ‘700 di Mozart al<br />

‘900 di Stravinskij e alternando,<br />

nel corso del medesimo<br />

programma, esecuzioni<br />

realizzate su antichi fortepiani<br />

e moderni gran coda. Nel<br />

concerto del ‘900 il Maestro<br />

ha mantenuto le promesse<br />

dando conferma, semmai ce<br />

ne fosse stato bisogno, di un<br />

talento e di una tecnica davvero<br />

notevoli. Nel concerto<br />

dell‘800 del primo gennaio,<br />

presso la “Sala Classico” da<br />

60 posti, Ashley Slater – Soprano<br />

e il Maestro Claudio<br />

Veneri – sul Grand Piano<br />

“Johann Schanz” – Vienna<br />

1810 e sullo Square Piano<br />

“Clementi & Co.” – Londra<br />

1813, hanno dato vita alle<br />

opere di Wolfgang Amadeus<br />

Mozart, Ludwig Van Beethoven,<br />

Franz Schubert, Clara<br />

Schumann. Un’occasione<br />

davvero unica: apprezzare<br />

la musica del repertorio<br />

liederestico-cameristico<br />

nella<br />

sua forma più<br />

“originale”,<br />

così come era<br />

stata concepita<br />

dai suoi<br />

autori. La giovane<br />

soprano<br />

statunitense<br />

si è diplomata<br />

in canto<br />

presso la<br />

Crane School<br />

of Music<br />

di Potsdam,<br />

New York.<br />

Al termine<br />

dei suoi studi è<br />

stata premiata con il “Presser<br />

Scholarship”, il titolo più<br />

prestigioso della sua Università<br />

e si è aggiudicata il<br />

primo premio nel “Concerto<br />

Competition”. L’amore per<br />

la musica ed il prezioso<br />

rapporto di collaborazione<br />

con l’Accademia dei Musici,<br />

l’hanno portata a Fabriano a<br />

titolo di amicizia ed i fabrianesi<br />

hanno accolto la sua performance<br />

con grande calore<br />

e simpatia. Dopo il concerto,<br />

infatti, si è brindato con gli<br />

artisti e nell’intervallo sono<br />

Il presepio parlante con gli artisti<br />

Un recital ha coinvolto 14 personaggi con una Natività particolare<br />

Durante le festività natalizie la tradizione del presepio ha<br />

letteralmente preso vita grazie alla performance teatrale curata<br />

da Cinzia Manna insieme agli artisti di InArte "Il presepio<br />

parlante". Nel giorno di Santo Stefano l'Oratorio del Gonfalone<br />

è stato animato da questo recital che ha coinvolto oltre 14<br />

artisti dell'associazione fabrianese, frutto di un breve percorso<br />

intrapreso con Cinzia Manna per trovare nuove forme di comunicazione.<br />

Ecco così che gli artisti, grazie anche al lavoro<br />

di Roberta Fratini che ha realizzato degli oggetti simbolici<br />

curando i "costumi", si sono cimentati nella lettura di un testo<br />

creando un presepe non solo vivente, ma anche parlante.<br />

Nonostante la pioggia l'evento ha riscosso un buon successo<br />

e in molti hanno assistito alla performance teatrale. Il recital<br />

ha rappresentato il completamento del percorso artistico di<br />

InArte dedicato al presepe, percorso costituito da "Il presepio<br />

dei giganti" e dalla mostra di presepi "Tu scendi dalle stelle",<br />

allestita proprio all'oratorio del Gonfalone.<br />

stati offerti dolcetti<br />

e bon bon. Un gesto gentile<br />

e gradito che si è ripetuto in<br />

tutti e tre i concerti. Ma arriviamo<br />

all’ultimo appuntamento,<br />

forse il più articolato:<br />

Concerto del 700, sala “Barocco”<br />

60 posti, domenica 6<br />

Gennaio 2<strong>01</strong>3. Giovanissimi<br />

gli interpreti: Nelita Maiolatesi<br />

- Oboe, Maria Sole<br />

Mosconi - Flauto, Lorenzo<br />

Antinori – Spinetta. Johann<br />

S. Bach, Antonio Vivaldi,<br />

Georg F. Haendel gli autori<br />

rappresentati dagli interpreti<br />

del Conservatorio di Pesaro,<br />

con il quale l’Accademia ha<br />

in essere una pro cua collaborazione.<br />

Il Conservatorio<br />

“G. Rossini”, come sappiamo,<br />

ha approvato per l’anno<br />

accademico 2<strong>01</strong>2 – 2<strong>01</strong>3 il<br />

Corso di Pianoforte Storico<br />

da realizzarsi nella sede del<br />

Conservatorio e nella sede<br />

distaccata dell’Accademia<br />

dei Musici di Fabriano. Ma<br />

torniamo al concerto del 700,<br />

alla platea numerosa (presenti<br />

tra gli altri il sindaco<br />

Sagramola) a quella sala allestita<br />

con grande raf natezza,<br />

a quell’aria di festa, a quei<br />

profumi di musica barocca<br />

eseguita secondo lo stile, la<br />

ricerca e la riproposizione<br />

delle atmosfere dei giardini,<br />

delle architetture, degli amori<br />

settecenteschi che hanno<br />

permesso di esaltare la decisa<br />

bravura degli interpreti.<br />

23<br />

Claudio Veneri al Suo pianoforte<br />

"Coda Bösendorfer"<br />

nel concerto del Novecento<br />

Gli interpreti del concerto<br />

Barocco: Nelita Maiolatesi -<br />

Oboe, Maria Sole Mosconi<br />

- Flauto, Lorenzo Antinori -<br />

Spinetta<br />

I tre concerti per le sedute e<br />

per la città sono stati davvero<br />

un successo per l’Accademia<br />

e dunque per la stessa città<br />

di Fabriano che si trova a<br />

respirare un’aria insolita fatta<br />

di musica preziosa, note, bellezza,<br />

qualità. L’Accademia<br />

dei Musici in Fabriano, una<br />

delle più importanti istituzioni<br />

europee interamente<br />

dedicate, tra l’altro, alla<br />

conservazione e al restauro di<br />

pianoforti d’epoca, di altissimo<br />

valore storico-artistico,<br />

ha in serbo per il 2<strong>01</strong>3 altri<br />

prestigiosi appuntamenti e<br />

sarebbe veramente importante<br />

che la città e i cittadini<br />

di Fabriano sostenessero le<br />

attività dell’Accademia che<br />

danno lustro all’intero territorio.<br />

A questo proposito<br />

l’Accademia dei Musici ha<br />

istituto un Albo degli Iscritti<br />

e sostenitori attraverso il<br />

quale tenere al corrente tutti<br />

gli interessati circa gli eventi,<br />

i concerti e gli spettacoli.<br />

L’iscrizione annuale all’Albo<br />

è di 35 euro, chiunque fosse<br />

interessato può visitare il sito<br />

www.accademiadeimusici.<br />

it o la pagina Facebook di<br />

Accademia dei Musici.<br />

23 cultura.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.16


24 >CULTURA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

Il romanzo di Nora<br />

con il Lions Club<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Fino a Mezzogiorno (Sometti 2<strong>01</strong>2) è un romanzo scritto da Nora De Giacomo, nata a Cittiglio,<br />

vissuta a Fabriano e residente a Mantova (dove attualmente insegna scrittura creativa e tipologia<br />

testuale). Un romanzo inusuale che si muove tra ideali e sogni, che è anche attestazione d’amore<br />

tra le pieghe di una scrittura morbida, frontale. Una narrazione ambientata a Trieste sullo sfondo<br />

di un mare aperto e suggestivo. Due vicende distanti tra loro niscono per intersecarsi: la <strong>prima</strong> inizia<br />

nel 1932, l’altra nel 2032. La storia di un’amicizia strettissima e rassicurante, nata e cresciuta nei dif dif cili<br />

anni della dittatura e della Seconda Guerra Mondiale, fa il paio con un’altra che attraversa di soppiatto<br />

la nostra età contemporanea. Due vicende che sembrano senza alcun legame ma che si riveleranno sorprendentemente<br />

unite dall’elemento viscerale della passione. Nora De Giacomo ha fatto proprio un pregio<br />

linguistico scrivendo Fino a mezzogiorno: : pur trattando una materia delicata<br />

come il sentimento non è scivolata nel sentimentalismo, perché i suoi<br />

ritratti e la caratterizzazione dei personaggi e dei co-protagonisti non<br />

si nutrono di retorica. L’amore c’è ma è detto con le parole meno<br />

consuete, meno sfruttate. Questo sentimento è costante e leggero<br />

anche quando non è felice. Oltre all’azione, al gesto (al cosiddetto<br />

plot) gura una costellazione di sensitività, di endogena percezione.<br />

Una sorta di amore cortese che si mantiene inalterato senza la sicità<br />

del corpo a corpo e del sesso. Il romanzo è frutto di un’elaborazione<br />

che nasce da una coscienza individuale e che si propaga nella piccola<br />

storia raccontata. Solitamente, invece, accade il contrario. Anche quando<br />

si tratta di difendere la provenienza e l’appartenenza, per cui gli ebrei<br />

non sarebbero una razza ma un popolo, scrive perentoriamente l’autrice,<br />

è il usso dell’anima e del buon senso che regge ogni convinzione. Si<br />

discute di confronti, attitudini, pregi. Nora De Giacomo fa prevalere i<br />

sentimenti forti tra famiglie, discendenti, persone che vogliono sopravvivere<br />

specie all’inautenticità sociale che contagia le relazioni. Fino a<br />

mezzogiorno è un romanzo impudico perché non nasconde le ragioni<br />

ultime sulle quali scommettere per tutta una vita. Ed è un po’ come lottare<br />

per non morire. Sarà presentato nella conviviale del Lions Club venerdì<br />

18 gennaio all’Hotel Janus. Alle 19 è previsto un aperitivo, alle 19.30 si<br />

terrà una discussione sul libro accompagnata da un’intervista, alle 20.30<br />

è prevista la cena organizzata dal Lions stesso.<br />

Wagner e Schubert<br />

per la stagione sinfonica<br />

L’anno 2<strong>01</strong>3, per la Stagione Sinfonica, sarà<br />

interamente appannaggio della Filarmonica<br />

Marchigiana ed inizierà con un concerto<br />

solidamente costruito su due autori centrali e<br />

sostanzialmente distanti nella storia musicale<br />

dell’Ottocento europeo.<br />

Sotto l’ormai collaudata e consueta direzione<br />

di Hubert Soudant, con un inversione cronologica<br />

rispetto alle date di composizione,<br />

saranno eseguiti due lavori caratterizzati da<br />

frequenze e destini esecutivi molto diversi<br />

fra loro: i “Wesendonk Lieder” (1857-58)<br />

di Richard Wagner (doveroso omaggio nel<br />

bicentenario della nascita) e la Sinfonia n.<br />

9 “La Grande” (1825) di Franz Schubert.<br />

Nel primo caso si assiste ad un’incursione<br />

di un autore come Wagner, tutto proteso<br />

all’affermazione di un progetto operistico<br />

totalizzante, in un repertorio intimistico<br />

sicuramente ritenuto, da lui stesso, signi-<br />

cativo per l’identità della musica tedesca<br />

ma riconoscibile come fondamentalmente<br />

periferico rispetto alla sua personalità, tutta<br />

protesa verso un’assoluta espansione artistica<br />

e culturale.<br />

Percorso formativo in biblioteca<br />

Dare stimoli e occasioni di confronto,<br />

scambio e sperimentazione,<br />

fornendo linee guida pratiche e<br />

sperimentando l’approccio ludico<br />

al libro e le storie per bambini da<br />

3 a 5 anni. Questo l’obiettivo del<br />

percorso formativo di letture ad alta<br />

voce, organizzato dalla Biblioteca<br />

pubblica “Romualdo Sassi”. Un<br />

laboratorio che offre ai partecipanti<br />

l’opportunità di sperimentare la<br />

piacevole abitudine di mettersi in<br />

gioco con il bambino attraverso<br />

libri e le storie. Il corso è gratuito<br />

e si rivolge a genitori, insegnanti<br />

del nido, della scuola dell’infanzia,<br />

bibliotecari e volontari, con la<br />

richiesta di svolgere alcune ore di<br />

lettura in biblioteca (circa 15 ore<br />

da utilizzare nel 2<strong>01</strong>3). Il numero<br />

massimo di partecipanti consentito<br />

è 30. Se le iscrizioni dovessero su-<br />

perare il limite si procederà a una<br />

selezione. L’iniziativa si inserisce<br />

nel progetto nazionale "Nati per<br />

Leggere", nato da una collaborazione<br />

tra bibliotecari e pediatri per<br />

favorire e sostenere la lettura ad alta<br />

voce ai bambini in età prescolare.<br />

L’attività proposta è costituita da<br />

3 incontri della durata di 4 ore<br />

ciascuno per un totale di 12 ore,<br />

secondo questo calendario: sabato<br />

Filarmonica<br />

Marchigiana<br />

al Gentile<br />

Sabato 19 gennaio alle 21.15 per la<br />

stagione sinfonica avrà luogo il nuovo<br />

appuntamento concertistico al Teatro<br />

Gentile con la Form – Orchestra Filarmonica<br />

Marchigiana con musiche di<br />

Wagner (in occasione del bicentenario<br />

della sua nascita) e Schubert. Direttore<br />

dell’Orchestra sarà Hubert Soudant con<br />

queste esecuzioni: Wagner - “Wesendonck<br />

Lieder” e Schubert - Sinfonia n.<br />

9 in do maggiore “La Grande” (andante,<br />

andante con moto, scherzo, nale).<br />

I cinque brani che costituiscono i “Wesendonk<br />

Lieder”, infatti, costituiscono<br />

soprattutto un incubatoio per alcuni dei<br />

materiali utilizzati nella stesura del “Tristan<br />

und Isolde” che vedeva la luce negli stessi<br />

anni. In particolare alcune cellule ritmicomotiviche<br />

del terzo e del quinto lied del<br />

breve ciclo saranno poi sviluppate nel duetto<br />

2 febbraio 15-19. Domenica 3<br />

febbraio 9-13. Sabato 9 febbraio<br />

15-19. Sede degli incontri sarà la<br />

Sala “Dalmazio Pilati” della Biblioteca<br />

pubblica “Romualdo Sassi”.<br />

Il laboratorio intende offrire ai<br />

partecipanti strumenti tecnici, idee<br />

e soprattutto stimoli per acquistare<br />

consapevolezza e scoprire il proprio<br />

stile di lettura attraverso esercizi<br />

pratici. Docente del corso sarà l’attore<br />

Alfonso Cuccurullo, formatore<br />

e narratore nell’ambito del progetto<br />

nazionale Nati per leggere.<br />

Il termine ultimo per la presenta-<br />

In alto e a lato la cover del romanzo<br />

di Nora De Giacomo e gli articoli<br />

usciti sulle testate di Mantova e Trieste<br />

d’amore che occupa gran parte del secondo<br />

atto. Sono comunque anche rinvenibili, nei<br />

cinque brani, spunti melodico-intervallari che<br />

caratterizzeranno la successiva produzione<br />

di Hugo Wolf, compositore quasi esclusivamente<br />

liederista e sostenitore, nell’agone<br />

musicologico della seconda metà dell’Ottocento,<br />

della causa wagneriana. Ben altro<br />

ruolo, invece, rivestì per la notorietà postuma<br />

di Schubert la sua Nona Sinfonia, detta “La<br />

Grande”. All’epoca della composizione essa<br />

venne di fatto ri utata, sia per le caratteristiche<br />

stilistiche che per le dif coltà tecniche,<br />

ritenute pressoché insormontabili per gli<br />

standard esecutivi contemporanei. Fu grazie<br />

all’iniziativa di Mendelssohn che nel 1839,<br />

dodici anni dopo la morte di Schubert, la<br />

Sinfonia ebbe la <strong>prima</strong> esecuzione assoluta<br />

presso la Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione<br />

dello stesso Mendelssohn.<br />

Ulteriore consacrazione avvenne poi con la<br />

successiva recensione di Robert Schumann<br />

che, nell’ambito di un’accorata esaltazione,<br />

coniò l’espressione “celestiale lunghezza”<br />

per nobilitare l’estensione e le dimensioni<br />

formali della Sinfonia.<br />

I quattro movimenti sono tutti connotati da<br />

reiterazioni di sequenze tematiche elementari<br />

nella struttura ma utili ad uno sviluppo<br />

complessivo di grande respiro ed invenzione<br />

con il quale Schubert afferma pienamente la<br />

propria identità sinfonica.<br />

Emilio Procaccini<br />

zione delle domande è il 24 gennaio<br />

2<strong>01</strong>3. Il bando e il modello di<br />

domanda sono disponibili presso la<br />

Biblioteca di Fabriano oppure scaricabili<br />

dal sito www.piazzalta.it. Le<br />

domande devono essere consegnate<br />

presso la Sezione ragazzi della<br />

Biblioteca (referente del progetto<br />

Laura Carnevali) o inviate via fax<br />

al numero 0732.779002. In programma<br />

inoltre per la mattina del 2<br />

febbraio un convegno che illustrerà<br />

nel dettaglio le attività della Biblioteca<br />

di Fabriano legate al progetto<br />

nazionale "Nati per leggere".<br />

24 cultura.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.10


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

>SPORT<br />

In questa immagine d'epoca, alcuni giovani fabrianesi<br />

impegnati in un torneo di scherma<br />

sulla rotonda dei Giardini Pubblici cittadini<br />

Fioretto, spada e sciabola!<br />

Al "Vivarelli" di Fabriano un altro sport rispolverato dal passato<br />

di MARCO ANTONINI<br />

vera, la saggia, la<br />

santa disciplina consiste<br />

nell’obbedienza “La<br />

anche quando l’obbedire<br />

dispiace e specialmente quando<br />

rappresenta sacri cio”. Quest’aforisma<br />

dell’epoca, ripreso fedelmente dalla<br />

scritta muraria impressa nella storica<br />

palestra di Scherma dell’Istituto Tecnico<br />

Agrario “G. Vivarelli” di Fabriano, è<br />

il motto del Club Scherma Fabriano<br />

che sta per riportare in città uno sport<br />

antico che in passato è stato molto<br />

praticato nel comprensorio.<br />

Ad illustrarci il progetto sperimentale,<br />

un gruppo di appassionati ed esperti<br />

che vogliono mettere in evidenza il<br />

ne societario, ovvero la promozione<br />

e la diffusione di una fra le più antiche<br />

e affascinanti discipline olimpiche: la<br />

scherma.<br />

“L’obiettivo principale e più ambizioso<br />

che si pre gge, risiede nella formazione<br />

del giovane atleta. In un clima altamente<br />

positivo e attraverso il movimento, ponendo<br />

tutta l’attenzione al ruolo che lo<br />

sport esercita nel condurre corretti stili<br />

di vita, si può educare al valore sociale<br />

dello sport”.<br />

Esso è basato sull’etica, sul rispetto<br />

delle regole e dell’avversario, contribuendo<br />

fattivamente all’educazione,<br />

alla convivenza democratica, all’abitudine<br />

e al confronto leale.<br />

“Non abbiamo tradizione schermistica<br />

– spiega Floriano Rossolini - quindi,<br />

con molta umiltà, ci avvaliamo dell’alta<br />

maestria tecnica del Club Scherma<br />

Jesi, che sicuramente non ha bisogno<br />

di presentazione”. La scherma è uno<br />

sport di combattimento individuale<br />

che implica, da parte dell’atleta, una<br />

preparazione strategica molto oculata,<br />

che detta in maniera ne gli assalti<br />

e le difese, nel quale due avversari<br />

si fronteggiano utilizzando un’arma:<br />

oretto, spada, sciabola. E’ uno sport<br />

con origini antichissime ed è presente ai<br />

Giochi Olimpici già da Atene 1896. Le<br />

regole e le tecniche alla base di questa<br />

disciplina dipendono direttamente dalla<br />

storica arte di maneggiare la spada in<br />

combattimento e in duello.<br />

“Oggi la scherma è uno sport altamente<br />

educativo – aggiungono dal Club Scherma<br />

Fabriano - E’ fondato su alti valori<br />

sportivi e la variabilità delle situazioni<br />

durante gli incontri stimola lo sviluppo<br />

delle capacità psico siche e percettive.<br />

Lo scopo è quello di avvicinare i bambini<br />

alla scherma, vivendo l’esperienza in<br />

forma ludica, attraverso il gioco. Si conquista,<br />

così, la possibilità di rendere più<br />

vivo ed armonico lo sviluppo integrale<br />

della persona, contribuendo contemporaneamente,<br />

attraverso il gioco-sport,<br />

all’acquisizione di capacità decisionali<br />

CALCIO a 5 Il punto della settimana<br />

Nuova Lif e Virtus fanno pari<br />

Le due squadre fabrianesi si dividono la posta nel derby<br />

SERIE C1 – E’ iniziato male il 2<strong>01</strong>3<br />

per il Real Fabriano di mister Francesco<br />

Rinaldi, scon tto a Torre San<br />

Patrizio dalla Torrese per 9-4. Il match<br />

è stato in equilibrio no all’intervallo,<br />

poi i padroni di casa hanno messo la<br />

freccia. Per il Real sono andati a segno<br />

Angeloni (2), Bartolini e Morelli. Formazione:<br />

Cesaroni, Angeloni, Baldoni,<br />

Salari, Pesce, Bartolini, Angelelli, Di<br />

Ronza, Mearelli, Morelli. Venerdì 18<br />

gennaio si torna a giocare in casa contro<br />

il Castelbellino (Palestra Fermi, ore 21).<br />

Classi ca: Tenax 37; Ascoli 36; Fano<br />

34; Corinaldo e Urbino 33; Castelbellino<br />

29; Real Fabriano 28; Sant’Angelo<br />

27; Fermo 24; San Crispino e Torrese<br />

20; Pianaccio, Bocastrum e Montegranaro<br />

15; Pietralacroce 12; Tre Colli 7.<br />

SERIE C2 – E’ terminato 2-2 il derby<br />

cittadino tra Nuova Lif Fabriano e<br />

Virtus Fabriano. I padroni di casa sono<br />

andati in rete con Pallotta e Romani, gli<br />

ospiti con Falcioni e Boncristiano. La<br />

formazione della Nuova Lif: Caporali,<br />

Pellicciari, Bertini, Ruggeri, Gentili,<br />

Cennini, Marzoli, Zamponi, Pallotta,<br />

Romani, Cennini, Lombardi. La formazione<br />

della Virtus: Pierantonietti,<br />

Stroppa William e Samuele, Leporoni,<br />

Armenise, Falcioni, Boncristiano,<br />

Altarocca, Spilli, Calussi. Giornata<br />

amara per il Cerreto di mister Kristian<br />

Giordani, sconfitto a domicilio dal<br />

Recanati per 1-3. Un gol di Innocenzi<br />

aveva regalato la parità ai cerretesi<br />

<strong>prima</strong> dell’intervallo, ma nella ripresa<br />

gli ospiti hanno rifatto loro l’incontro.<br />

La formazione del Cerreto: Balducci,<br />

Sampaolo, Orlando, Innocenzi, Trottini,<br />

Centocanti, Montuschi, Albini,<br />

Gubinelli, Orpello. Nel prossimo turno,<br />

venerdì 18 gennaio la Nuova Lif va in<br />

trasferta a Macerata contro la capolista<br />

Cus mentre il Cerreto viaggia alla volta<br />

di Filottrano per affrontare l’Imbrecciata,<br />

sabato 19 gennaio invece la Virtus<br />

gioca in casa contro il fanalino di coda<br />

San Severino (PalaGuerrieri, ore 15).<br />

Classi ca: Cus Macerata 46; Nuova<br />

Ottrano 38; Osimo 36; Futsal Macerata<br />

33; Montelupone 30; Virtus Fabriano<br />

e Recanati 28; Campocavallo 27; Gagliole<br />

26; Grottaccia 24; Castrum Lauri<br />

20; Cerreto 19; Nuova Lif Fabriano 9;<br />

Potentina 8; San Severino 3.<br />

JUNIORES - Il Real Fabriano di<br />

mister Caporali ha perso 4-0 sul campo<br />

della capolista Alma Juventus Fano. Sabato<br />

19 gennaio match casalingo contro<br />

il Falconara (palestra Fermi, ore 16.30).<br />

SERIE D FEMMINILE – Scon tta<br />

pesante per la Virtus Fabriano su campo<br />

del Gabicce Gradara: 6-2. Il match<br />

era già compromesso all’intervallo (5-0<br />

per le avversarie). Nella ripresa due<br />

reti di Gatti hanno reso meno pesante<br />

il passivo. La formazione fabrianese:<br />

Crocetti, Farneti, Marani, Monticelli,<br />

Ghel , Boccadoro, Notari, Bianchi,<br />

Gatti, Morichelli; all. Altarocca. Venerdì<br />

18 gennaio la Virtus torna a giocare<br />

in casa contro l’Alma Juventus Fano<br />

(PalaGuerrieri, ore 21.30). Classi ca:<br />

Gabicce Gradara 24; Flaminia 21;<br />

Marzocca 12; San Costanzo e Virtus<br />

Fabriano 6; Jesina 3.<br />

Ferruccio Cocco<br />

E' nato il Club Scherma Fabriano,<br />

attività al via presso la palestra<br />

dell'Istituto Agrario<br />

SCHERMA La rinascita<br />

soggettive e di abilità speci che come<br />

la manualità, la scelta dei tempi, la<br />

discriminazione spazio-temporale.<br />

Nell’attività concreta, insieme agli altri<br />

bambini, scatta poi il meccanismo del<br />

confronto, dell’osservazione e dell’imitazione<br />

dei diversi comportamenti.<br />

La scherma rafforza i ragazzi. E’ uno<br />

sport strategico, che porta ad acquisire<br />

grinta e determinazione, caratteristiche<br />

fondamentali per il raggiungimento di<br />

qualsiasi traguardo e obiettivo. Non<br />

solo nello sport, ma anche a scuola e<br />

nella vita. Il bambino è sempre protagonista:<br />

gli verranno proposte situazioni<br />

che lasciano ad ognuno la possibilità<br />

di trovare le soluzioni più idonee per<br />

raggiungere l’obiettivo pre ssato, stimolando<br />

l’osservazione attraverso un<br />

movimento di esplorazione”.<br />

“Dopo una lunga sosta – commenta lo<br />

storico fabrianese Federico Uncini - si<br />

vuole riaprire una palestra per l’at-<br />

25<br />

tività di scherma sportiva a Fabriano.<br />

Questo sport non risolverà i molteplici<br />

problemi causati dalla crisi economica<br />

e sociale, ma aiuterà molti giovani a<br />

ritrovare quei valori che il tempo ha<br />

fatto dimenticare ma sempre validi per<br />

nuove iniziative ed occasioni sportive.<br />

Con questo progetto si vuole tentare di<br />

riportare la città di Fabriano alla ribalta<br />

con una disciplina persa da tempo<br />

e, visti i grandi risultati sportivi dei<br />

nostri vicini di Jesi, ottenuti nei tempi<br />

recenti e alle Olimpiadi di Londra, si<br />

cercherà di riaccendere uno sport in<br />

cui un tempo i nostri atleti erano ad un<br />

livello eccellente”.<br />

Sono aperte le iscrizioni. Le lezioni si<br />

svolgeranno presso l’Istituto Tecnico<br />

Agrario “G. Vivarelli” di Fabriano,<br />

palestrina storica per la scherma nel<br />

fabrianese.<br />

Per informazioni ed iscrizioni: 0732<br />

880066/333, 8980902 (orario uf cio).<br />

RUGBY Trofeo del Cattìo<br />

E' buona la <strong>prima</strong>!<br />

Fabriano supera il Gualdo e Nocera<br />

Sfruttando gli ultimi giorni della sosta<br />

natalizia del campionato, si è tenuto<br />

il “Trofeo del Cattìo” tra il Fabriano<br />

Rugby ed il Gualdo e Nocera Rugby.<br />

Il trofeo prende il nome dal Passo Cattìo,<br />

valico montano che unisce i comuni<br />

di Fabriano e Gualdo, tra Valsorda e<br />

Serradica. Si tratta di una s da nata nel<br />

2<strong>01</strong>1 che fa scontrare le due formazioni<br />

nell’arco di due partite svincolate dai rispettivi<br />

campionati. Il "quindici" fabrianese<br />

si è imposto domenica scorsa nella<br />

<strong>prima</strong> partita, regolando in trasferta il<br />

Gualdo e Nocera per 0-10. Una partita<br />

dura nonostante il clima amichevole ed<br />

un campo ai limiti della praticabilità. Le<br />

due mete (una per tempo e non trasformate<br />

da Florentin Pirliteanu a causa del<br />

campo ridotto ad un pantano, vedi foto)<br />

sono state marcate da Germano Ragni<br />

e Roberto Santini.<br />

Una buona partita da parte di entrambe<br />

le formazioni, dimostrazione evidente<br />

della crescita del movimento a livello<br />

regionale e nazionale.Domenica<br />

20 gennaio il<br />

quindici di Sciamanna<br />

e Lombardi<br />

riprenderà<br />

regolarmente il<br />

proprio campionato<br />

di Serie C<br />

Marche, affrontando<br />

a Senigallia<br />

il Sena Rugby.<br />

Saverio<br />

Spadavecchia<br />

25 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.08


26 >SPORT<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

CALCIO Eccellenza<br />

Matelica, che tonfo!<br />

Il ko con l'Urbania costa la panchina a Spuri Forotti<br />

di SARA SANTACCHI<br />

Il "patatrac" interno contro l'ultima<br />

della classe è costato la panchina<br />

a mister Nicola Spuri Forotti. La<br />

società del Matelica, dopo un’attenta<br />

ri essione ha, infatti, preso molto a<br />

malincuore questa decisione nei confronti<br />

del tecnico. Una scelta tuttavia<br />

dovuta per dare una scossa all’ambiente<br />

e alla squadra.<br />

“Sicuramente non sono contento di ciò<br />

– è il primo commento del presidente<br />

Mauro Canil – e, anzi, non escludo<br />

che ci possano essere altri tipi di collaborazione<br />

con Nicola Spuri Forotti<br />

che, comunque, ringrazio per tutto ciò<br />

che ha fatto no a questo momento.<br />

Purtroppo, però, ci voleva una scossa<br />

forte – continua il presidente – e i<br />

ragazzi sapranno sicuramente fare il<br />

loro dovere”. A sostituirlo sarà Fabio<br />

Carucci, classe ’74, che gli era già<br />

stato af ancato a inizio stagione come<br />

allenatore in seconda. Un giovane di<br />

Matelica, lo scorso anno sulla panchina<br />

della Juniores, su cui la società crede<br />

molto e in cui ha riposto molta ducia.<br />

Una scelta, quella di Carucci, che anticipa<br />

di qualche mese l’intenzione di<br />

un progetto proiettato verso il futuro.<br />

Fatale a Spuri Forotti, dicevamo, è stata<br />

la <strong>prima</strong> s da casalinga del girone di<br />

ritorno in cui l'Urbania si è imposra per<br />

3-4 contro il Matelica. In una partita<br />

CALCIO Promozione<br />

Fortitudo ancora più giù<br />

Ma stavolta avrebbe meritato il pareggio...<br />

PIANDIMELETO 1<br />

FORTITUDO FABRIANO 0<br />

PIANDIMELETO - Spinaci; Fabbri, Nardini<br />

(45’ st Poggiaspalla), Ticchi, Dionigi;<br />

Amantini, Arcangeli, Giacomucci, Sacchi<br />

(37’ st Serafi ni); Gorgolini, Monaldi. All.<br />

Gianangeli<br />

FORTITUDO FABRIANO - Callimaci;<br />

Ruggeri, Ippolito, Cavalli, Bernardi;<br />

Porcarelli, (38’ st Fiori), Biocco, Alessandrini,<br />

Moretti (5’ st Mariani); Piccolini,<br />

Socci (1’ st Vincioni). All. Mariangeli.<br />

RETE - 35’ st MonaldI<br />

Non basta una buona Fortitudo Fabriano<br />

per uscire indenne da un campo<br />

ostico come quello di Piandimeleto.<br />

La squadra di Mariangeli era riuscita<br />

a conquistare due punticini negli ultimi<br />

due incontri mostrando segni di<br />

risveglio e, soprattutto, tanta voglia<br />

di emergere da una situazione molto<br />

incresciosa. La Fortitudo, fanalino di<br />

coda del campionato di Promozione,<br />

sicuramente per quello che ha fatto vedere<br />

no a questo punto, non merita la<br />

posizione che occupa, ma per ritornare<br />

in auge bisogna incominciare a vincere,<br />

anche perché ormai è iniziato il girone<br />

di ritorno e non si può più commettere<br />

errori. Nella trasferta di Piandimeleto,<br />

la squadra allenata da Mariangeli è<br />

Il nuovo allenatore Fabio Carucci<br />

in cui è impossibile non pensare che<br />

alcune decisioni della terna arbitrale<br />

abbiano cambiato volto al match, sono<br />

gli ospiti a sbloccare il risultato al 7’<br />

con Pagliardini. Il Matelica non sta a<br />

guardare e al 22’ ristabilisce la parità<br />

con un la rete di Lazzoni dal limite<br />

dell’area. I padroni di casa continuano<br />

a pressare l’avversario e al 33’ Colella<br />

verticalizza per Api che, in area, è atterrato<br />

da Patarchi che fa guadagnare<br />

al Matelica il calcio di rigore, mentre<br />

per sé è rosso diretto. Sul dischetto si<br />

presenta Api che non sbaglia e ribalta<br />

il risultato insaccando la rete del 2-1.<br />

Gli ospiti, però, reagiscono immediatamente<br />

e, in contropiede, al 34’<br />

Pagliardini taglia la difesa servendo<br />

Mounssif che sul secondo palo segna<br />

il 2-2. C’è ancora qualche minuto per<br />

la ne della <strong>prima</strong> frazione di gioco e,<br />

rimasta in dieci dopo il 30° per l’espulsione<br />

per doppia ammonizione<br />

del bomber Piccolini, ma, nonostante<br />

l’inferiorità numerica, ha cercato di<br />

limitare i danni barricandosi in difesa<br />

per poi ripartire in contropiede. I locali<br />

hanno approfittato della superiorità<br />

numerica per realizzare, nella ripresa,<br />

il gol vittoria con l’ottimo Monaldi<br />

su assist di Sacchi. Un’altra scon tta<br />

di misura, la decima su diciannove<br />

gare. Il tempo per recuperare ce ne è a<br />

suf cienza, ma bisogna cercare di non<br />

lasciare niente di intentato per raggiungere<br />

la salvezza in questo campionato.<br />

Due retrocessioni di seguito potrebbero<br />

essere letali per il calcio fabrianese, da<br />

un po’ di tempo caduto in disgrazia<br />

per troppe scelte sbagliate negli anni<br />

passati che hanno fatto sprofondare<br />

questo sport all’inferno. Per ritornare in<br />

paradiso è opportuno limitare i danni e,<br />

soprattutto, non scendere di categoria.<br />

Per far sì che questo non accada, in tempi<br />

brevi, bisognerà ritemprare lo spirito<br />

e il morale di questi baldi giovani che<br />

dovranno mettercela tutta per riportare<br />

il sorriso nella città della carta, una volta<br />

orente di grande calcio, ma ormai da<br />

molto tempo triste e senza risultati importanti<br />

in questa disciplina. Prossimo<br />

impegno domenica di fronte al pubblico<br />

amico contro la Passatempese, che in<br />

classi ca è al quintultimo posto con<br />

venti punti n qui conquistati.<br />

Angelo Campioni<br />

La formazione<br />

della Fortitudo<br />

Fabriano<br />

militante<br />

in Promozione<br />

attualmente<br />

ultima:<br />

nonostante<br />

l'impegno,<br />

quest'anno<br />

sembra andare<br />

tutto storto ai<br />

colori rossoblù<br />

MATELICA 3<br />

URBANIA 4<br />

MATELICA - Spitoni, Boria, Severini,<br />

Lazzoni, D’Addazio (79’Jachetta),<br />

Ercoli, Piciotti, Colella, Api, Trudo (62’<br />

Zepponi), Staffolani (55’ Rocchegiani).<br />

All. Spuri Forotti<br />

URBANIA - Celato, Renghi, Righi, Carpineti,<br />

Fraternali A., Patarchi, Pagliardini,<br />

Ricci, Mounssif (85’ Fraternali L.), Braccioni,<br />

Rossi N. All. Ceccarini<br />

RETI - 7’ Pagliardini, 22’ Lazzoni, 33’ Api,<br />

36’ Mounssif, 41’ Ercoli, 61’Braccioni,<br />

72' Pagliardini<br />

sullo sviluppo di un calcio d’angolo<br />

battuto da Severini, Ercoli in area, di<br />

testa, mette la rma sul 3-2. Proprio sul<br />

nale, a gioco fermo, Severini prende<br />

una pallonata in testa da Mounssif, nel<br />

tentativo di rimettere la palla al centro.<br />

Il guardalinee richiama, quindi, l’arbitro<br />

per una segnalazione al termine della<br />

quale il direttore di gara decide per<br />

l’espulsione dello stesso Severini per<br />

reazione. Si chiudono, dunque, i primi<br />

45 minuti con entrambe le squadre con<br />

un uomo in meno. Nella ripresa al 61’<br />

Pagliardini prova ad andare in avanti,<br />

ma, in area, è atterrato dall’intervento<br />

di Spitoni. Rosso diretto anche per lui<br />

e rigore per l’Urbania. Dal dischetto è<br />

CALCIO Prima e Seconda Categoria<br />

Fabriano Cerreto cresce<br />

Con un gol di Piaggesi l'Arcevia al tappeto<br />

La Mantia del Fabriano Cerreto<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

Il derby di zona tra il Fabriano Cerreto<br />

e l’Arcevia Cabernardi termina con il<br />

risultato di 1-0 in favore dei padroni che<br />

sbloccano il risultato al 78’ con Piaggesi<br />

abile a sfruttare l’assist di Baiocco e a<br />

superare il portiere con un diagonale. La<br />

formazione del Fabriano Cerreto: Frasconi,<br />

Orlando, Di Luca, Agostinelli, La<br />

Mantia, Lorenzetti, Mancini, Balducci<br />

(48’ Baiocco), Fede (88’ Arcangeli),<br />

Piaggesi (87’ Burzichelli), Aquilanti;<br />

all. Azzeri. La formazione dell’Arcevia<br />

Cabernardi: Giommetti, Fenucci, Galli,<br />

Tisba, Sagrati, Ciniello, Baldarelli, Pellegrini,<br />

Mizdrak, Sgreggia, Montalbini<br />

(90’ Gagliardi); all. Mariani. Scon tta<br />

in trasferta per il Sassoferrato Genga<br />

che contro il Cupramontana perde per<br />

2-0. La squadra di casa passa in vantaggio<br />

al 37’ grazie ad un tiro da fuori<br />

area di Mazzarini e raddoppia al 71’<br />

con Cimarelli che supera l’estremo difensore<br />

avversario con un colpo di testa<br />

su cross di Bediago. La formazione del<br />

Sassoferrato Genga: Ricci, Altarocca,<br />

Granci (23’ Conigli), Bruffa, Carletti,<br />

Tinti, Zucca (46’ Ezzine), Fioranelli,<br />

Piermattei, Pavoni, Roscini (78’ Sebastianelli);<br />

all. Luchetti. Prossimo turno<br />

(tra parentesi il risultato dell’andata):<br />

Nicola Spuri Forotti, esonerato<br />

Braccioni a insaccare il 3-3 alle spalle<br />

del neoentrato Zepponi. Piove sul bagnato<br />

per il Matelica, che rimasto in<br />

nove, subisce la rete del de nitivo 3-4<br />

al 72’ a opera di Pagliardini dal limite<br />

dell’area. Prima scon tta casalinga,<br />

dunque, per la compagine di mister<br />

Spuri Forotti, che non trattiene un certo<br />

rammarico per qualche decisione della<br />

terna arbitrale che ha completamente<br />

stravolto il match. “Dobbiamo comunque<br />

mantenere la calma – afferma<br />

l’allenatore – e continuare sulla nostra<br />

strada pensando partita per partita. È<br />

imporante riassettarci subito e ripartire<br />

prestando ancora più attenzione e<br />

tenendo sempre alta la concentrazione”.<br />

Il prossimo turno vedrà, infatti, il Matelica<br />

impegnato nella trasferta - non<br />

semplice - contro l’Atletico River<br />

Urbinelli.<br />

Ostra Vetere-Fabriano Cerreto (1-1),<br />

Sassoferrato Genga-Monserra (1-5),<br />

Arcevia Cabernardi-Osimana (0-1).<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

La Fabiani Matelica vince in casa<br />

contro l’Ankon Dorica per 4-0 e raggiunge<br />

al sesto posto in classi ca lo<br />

Staffolo a quota 26 punti. Ad aprire le<br />

marcature ci pensa Magnatti al 47’ che<br />

manda le squadre al riposo sul risultato<br />

di 1-0. Nella ripresa la Fabiani dilaga.<br />

La rete del raddoppio arriva al 76’ con<br />

Buldorini mentre il terzo e il quarto<br />

gol arrivano rispettivamente all’ 84’ e<br />

89’ con Vrioni che mette a segno una<br />

doppietta. La formazione della Fabiani<br />

Matelica: Dalipi, Milchiorri, Mariotti,<br />

Erasti, Mosconi, Bartilotta, Adili,<br />

Parcaroli (74’ Ilari), Buldorini (78’<br />

Shuaipi), Dolce Magnatti (80’ Vrioni);<br />

all. Rustichelli. Non va oltre il pari<br />

l’Albacina. Contro la Labor nisce 2-2.<br />

Neroverdi in vantaggio al 20’ grazie a<br />

Battistoni, abile a depositare in rete una<br />

palla respinta dalla traversa su tiro di<br />

Scipioni. Nel secondo tempo i padroni<br />

di casa riescono <strong>prima</strong> a trovare il pareggio<br />

al 60’ grazie ad un pallonetto di<br />

Lombardi e poi a passare in vantaggio<br />

al 70’ con Ruzzo che deposita in rete<br />

una respinta corta di Latini. Il gol del<br />

de nitivo 2-2 arriva all’85’ e porta<br />

la rma di Sentinelli. La formazione<br />

dell’Albacina: Latini, Sagramola,<br />

Censi, Battistoni, Zampetti, Stazi,<br />

Scipioni, Sentinelli, Pallotta, Mosconi,<br />

Mezzanotte; all. Perulli. Pareggia anche<br />

l’Argignano che torna a casa dalla trasferta<br />

contro il Borghetto con il risultato<br />

di 0-0. La formazione dell’Argignano:<br />

Pecci, Allko, Animobono, Mecella (32’<br />

Giannini), Arcangeli, Blasi, Jonuzi (81’<br />

Cofani), Lucernoni, Lattanzi, Cervigni<br />

(75’ Giorgino), Martellucci; all. Carsetti.<br />

Prossimo turno (tra parentesi il<br />

risultato dell’andata): Albacina-Ediartis<br />

(3-3), Spes Jesi-Fabiani Matelica (2-2),<br />

Argignano-Labor (1-5).<br />

Luca Antonio Somma<br />

CALCIO Il caso<br />

Razzismo:<br />

insultato<br />

Ezzine<br />

Proprio a pochi giorni di distanza dal<br />

caso di razzismo che ha visto come<br />

vittima Boateng, giocatore di calcio del<br />

Milan, uno spiacevole episodio ha riguardato<br />

anche il giocatore tunisino del<br />

Sassoferrato Genga, Iskander Ezzine.<br />

Il fatto è avvenuto due settimane fa,<br />

durante la partita tra Sassoferrato Genga<br />

ed Osimana (vinta dai sentinati per 2-0).<br />

Ebbene, ad un certo punto il giocatore<br />

osimano Niko Colletta si è rivolto al<br />

giocatore sassoferratese<br />

con la brutta<br />

frase “negro<br />

di …..”, dove<br />

i puntini lasciano<br />

intuire<br />

il prosieguo<br />

dell’insulto.<br />

L’arbitro ha<br />

sentito tutto,<br />

espellendo<br />

Colletta, al<br />

quale sono<br />

state comminate<br />

cinque giornate di squali ca.<br />

Dalla società Osimana sono arrivate le<br />

scuse per questo spiacevole episodio,<br />

che – ci auguriamo – non venga più<br />

ripetuto sui campi sportivi.<br />

Iskander Ezzine, il giocatore<br />

del Sassoferrato Genga vittima<br />

del caso di razzismo<br />

classifi che<br />

ECCELLENZA<br />

Matelica 41; Biagio Nazzaro<br />

36; Montegranaro<br />

31; Forsempronese e<br />

Fermana 29; River Urbinelli 28; Pagliare<br />

24; Tolentino e Grottammare 23; Monturanese<br />

20; Vigor Senigallia e Corridonia<br />

19; Cagliese 16; Urbania 12; Elpidiense<br />

Cascinare 11; Cingolana 9.<br />

PROMOZIONE<br />

Castelfi dardo e Vismara 36; Atletico<br />

Alma 33; Marotta e Gallo Colbordolo<br />

31; Valfoglia e San Marcello 30; Piandimeleto<br />

e Belvederese 26; Castelfrettese<br />

25; Real Metauro 24; Apiro 23; Vadese<br />

21; Passatempese 20; Real Montecchio<br />

18; Falconarese e Offagna 17; Fortitudo<br />

Fabriano 13.<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

Marina 43; Dorica Torrette 37; Barbara<br />

29; Camerano 28; Monserra e Osimana<br />

26; Arcevia Cabernardi e Cupramontana<br />

24; San Biagio e Filottrano 22; Real<br />

Cameranese 19; Sassoferrato Genga<br />

17; Fabriano Cerreto 16; Filottranese e<br />

Le Torri Castelplanio 14; Ostra Vetere 13.<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

Vallesina 36; Agugliano Polverigi 29;<br />

Ediartis Cingulum, Albacina e Monsano<br />

27; Fabiani Matelica e Staffolo 26; Borgo<br />

Minonna 23; Sampaolese 22; Ankon<br />

Dorica 21; Spes Jesi 20; Leonessa<br />

Montoro 19; Argignano 16; Borghetto<br />

15; Labor 14; Castelbellino 11.<br />

TERZA CATEGORIA girone D<br />

Victoria Strada 33; Castelferretti 27;<br />

Aurora Jesi 22; Pianello e Rosora Angeli<br />

21; Morro d'Alba e Poggio San Marcello<br />

19; Palombina 18; Maiolati e Cameratese<br />

17; Chiaravalle 13; Serradica e Real<br />

Borgo 10; Atletico 2008 e Serrana 8.<br />

TERZA CATEGORIA girone F<br />

Esanatoglia 34; Juve Club 29; Sefro<br />

28; Abbadiense 26; Pievebovigliana<br />

23; Castelraimondo 22; Visso 20;<br />

Pioraco, San Severino e Palombese<br />

15; Matelica2<strong>01</strong>2 14; Nova Camers<br />

12; Sforzacosta 6; Collevario 1.<br />

26 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.06


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >SPORT<<br />

27<br />

BASKET Divisione Nazionale C<br />

Sul fi lo di lana<br />

la Spes Fabriano<br />

si deve arrendere<br />

di LUCA CIAPPELLONI<br />

S ora il successo casalingo<br />

la Spes Fabriano, che si<br />

arrende solo all’ultimo<br />

tiro al Bertinoro (65-68). E’ stata<br />

una prestazione determinata da<br />

parte dei biancoblù (privi di Bartolozzi<br />

per una distorsione alla<br />

caviglia), bravi a reagire dopo un<br />

inizio sottotono in cui gli ospiti<br />

sembravano poter condurre una<br />

comoda gara di testa no al 40’.<br />

Bertinoro va subito in vantaggio:<br />

al 20’ è 25-38. Dopo la pausa,<br />

Fabriano infila un micidiale<br />

parziale di 20-2. Il baby Rossi<br />

mette la tripla del sorpasso allo<br />

scadere di frazione e manda i<br />

suoi all’ultima pausa in vantaggio<br />

(52-50 al 30’). Novatti<br />

e Azzaro hanno ancora birra in<br />

corpo per tenere il comando del<br />

match (57-54 al 35’). Torna però<br />

sulla scena il Bertinoro (59-64).<br />

Novatti riporta i suoi a -3 e Fabriano<br />

recupera anche l’ultimo<br />

pallone, quello del possibile<br />

pareggio, che va proprio nelle<br />

mani di Novatti il cui tiro allo<br />

scadere, in precarie condizioni<br />

di equilibrio, trova solo il primo<br />

ferro. La Spes tornerà sul parquet<br />

del PalaGuerrieri domenica<br />

20 gennaio (ore 18) contro la<br />

BMR Reggio Emilia.<br />

GIOVANILI BASKET<br />

SCHOOL FABRIANO<br />

L’Under 19 d’Elite ha superato<br />

il Bramante Pesaro 69-63<br />

(Puggioni ne, Rossi 25, Pinzon<br />

13, Pierpaoli 4, Pasquini 2, Mosciatti<br />

G., Cerini 13, Bartolozzi<br />

SPES FABRIANO 65<br />

BERTINORO 68<br />

SPES FABRIANO – Rossi E. 7,<br />

Azzaro 11, Cerini, Livera A. 13,<br />

Spadini 2, Livera O. ne, Piermartiri<br />

2, Pinzon 2, Bartolozzi ne,<br />

Novatti 28. All. Cecchini<br />

BERTINORO – Montaguti, Solfrizzi<br />

9, Dal Seno, Piani 8, Manucci<br />

18, Merenda 9, Mambelli<br />

ne, Fabiani 16, Ravaioli 8, Chezzi.<br />

All. Serra<br />

ne, Piermartiri 8, Loretelli ne,<br />

Spadini 4, Berionni; all. Cerini).<br />

L’Under 17 d’Eccellenza ha battuto<br />

l’Aurora Jesi 65-59 (Braccini<br />

ne, Soldano, Ferretti 8,<br />

Nicolini, Loretelli J., Guerra<br />

19, Radichetti 8, Monacelli L.<br />

16, Di Fusco 9, Ciancamerla,<br />

Carsetti 2, Uf zialetti 3; all.<br />

Cecchini). L’Under 15 d’Eccellenza<br />

ha perso con l’Olimpia<br />

Pesaro 69-61 (Beltrami 2, Pellegrini,<br />

Patrizi 4, Giuseppetti 6,<br />

Monacelli 17, Ballelli, Tozzi 3,<br />

Crivellaro, Cesauri 10, Zampetti<br />

9, Vitali 4, Donnini 6; all. Cutugno).<br />

L’Under 14 d’Elite ha<br />

perso a Senigallia 83-38 (Pinto<br />

2, Fanesi 10, Zannelli, Gnecchi<br />

6, Berionni 8, Patassi 2, Romagnoli,<br />

Carsetti 8, Gashi, Guerra<br />

2, Lupacchini; all. Staffaroni).<br />

L’Under 13 Regionale ha vinto<br />

a Sassoferrato 52-57 (Pepe, Farroni<br />

9, Bartoloni 8, Uf zialetti<br />

7, Marani, Treddenti 21, Rossi<br />

A., Battistoni 5, Giusti 5, Rossi<br />

M., Gatti 2; all. Jachetta).<br />

VOLLEY Serie B2 femminile<br />

Fabriano in diffi coltà:<br />

schiacciata a Moie<br />

EDILCECCACCI MOIE 3<br />

PALLAVOLO FABRIANO 0<br />

EDILCECCACCI MOIE - Campanile,<br />

Ceccacci, Cerioni, Cesaroni, Ferracci,<br />

Marcelloni, Fabbretti, Maurizi, Pieri,<br />

Ribichini, Spinsanti, Mercanti (L1),<br />

Borgiani (L2). All. Campanelli<br />

PALLAVOLO FABRIANO - Cacciamani,<br />

Capomagi, Cerini, Ciccolini, Lametti,<br />

Mancini Palamoni, Palazzi, Pellicciari,<br />

Santoni, Sonaglia, Vincenzi, Mazzoni<br />

(L). All. Rossini<br />

PARZIALI - 26-24, 25-8, 25-14<br />

CLASSIFICA - Pagliare 31, Moie e Ternana<br />

28, Recanati 24, Fabriano e Gabicce<br />

23, Perugia 18, Rieti 16, Marsciano e<br />

Jesi 15, Macerata 13, Montecchio 12,<br />

Roma 6, Amandola 0.<br />

Che non fosse il più roseo dei momenti<br />

non era certo un segreto, ma è dif cile<br />

trovare ragioni plausibili per spiegare<br />

cosa sia successo a Moie sabato scorso.<br />

La Pallavolo Fabriano è caduta 3-0<br />

sul terreno dell’Edilceccacci. I parziali<br />

offrono un’istantanea impietosa di<br />

un’autentica disfatta: le cartaie hanno<br />

lottato nella <strong>prima</strong> frazione cedendo<br />

solo nel nale, ma nei successivi due<br />

set hanno messo insieme le miseria di<br />

22 punti, incapaci di rispondere alle<br />

bordate del sestetto di Campanelli che<br />

metteva palloni a terra da ogni dove. Il<br />

progetto di coach Por rio Rossini era<br />

provare a vincerla al servizio. Ma la<br />

peggior ricezione<br />

fabrianese<br />

che si ricordi<br />

nell’epoca recente<br />

ha mandato<br />

in fumo<br />

ogni piano. Fabriano,superata<br />

da Recanati,<br />

è scivolata in<br />

quinta posizione,<br />

a 5 punti dal<br />

terzo posto ed<br />

appaiata a Gabicce.<br />

La quarta<br />

sconfitta stagionale, stavolta, lascia<br />

dietro di sé scorie pesanti.<br />

Disastro. La scon tta di Moie, per<br />

come si è palesata, è un brutto colpo<br />

per le ambizioni di Sonaglia (foto) e<br />

compagne. Che l’attesa e la pressione<br />

per un derby già da molti etichettato<br />

come decisivo abbiano giocato un<br />

brutto scherzo? Possibile. Ma non si<br />

spiegherebbe il buon primo set delle<br />

cartaie, piegate solo 26-24 al termine di<br />

una frazione che lasciava presagire ben<br />

altra battaglia. Moie, pur priva del faro<br />

De Dominicis, ha fatto quadrato attorno<br />

alla classe di Fabbretti e socie, facendo<br />

perdere la bussola alla ricezione fabrianese<br />

che è letteralmente saltata in aria.<br />

Sabato 19 gennaio (PalaGuerrieri di<br />

Fabriano, ore 21), ultima tornata del<br />

girone d’andata contro l’Helvia Recina<br />

Macerata. Obbligatorio conservare<br />

l’imbattibilità interna per non perdere<br />

il treno.<br />

Lorenzo Carsetti<br />

BASKET Serie C regionale<br />

L'Halley Matelica<br />

sbanca S.Severino<br />

e aspetta Pedaso<br />

L’Halley Matelica affronta il<br />

derby con qualche cerotto di<br />

troppo e la testa, forse, troppo<br />

rivolta al prossimo match con la<br />

capolista Pedaso. Ne appro tta<br />

la formazione settempedana, che<br />

alla consueta determinazione<br />

aggiunge, soprattutto nei primi<br />

due quarti, una precisione “al<br />

laser”. L’Halley invece deve fare<br />

i conti con la giornata nera al tiro<br />

di Quercia e Sorci, vale a dire<br />

delle sue due principali bocche<br />

da fuoco. La partita è punto a<br />

punto n dalla palla a due. Matelica<br />

non parte male, grazie anche<br />

ad un buon Porcarelli, ma la<br />

difesa è annichilita da Graciotti<br />

all’inizio e poi, soprattutto, da<br />

un incontenibile Vissani (che<br />

ha trascorsi giovanili, per ironia<br />

della sorte, proprio a Matelica).<br />

Il primo quarto si chiude 24-<br />

24. Stesso copione anche nel<br />

secondo quarto: all’intervallo<br />

Il play Dimitri Porcarelli<br />

SAN SEVERINO 73<br />

HALLEY MATELICA 82<br />

SAN SEVERINO – Vignati 12,<br />

Ercoli 9, Vissani 23, Rucoli 6,<br />

Barone, Uncini 14, Severini ne,<br />

Graciotti 7, Lupo 2, Cruciani. All.<br />

Formentini<br />

HALLEY MATELICA – Porcarelli<br />

14, Sorci 13, Boni ne, Bracchetti<br />

4, Montanari 2, Gatti 5, Quercia<br />

13, Agabiti Rosei 5, Pecchia 4,<br />

Usberti 22. All. Sonaglia<br />

lungo si va sul 49-47 per San<br />

Severino, ma nel terzo quarto<br />

comincia un’altra musica. Per<br />

i settempedani le percentuali<br />

cominciano a calare, mentre<br />

Matelica martella con (un po’)<br />

più continuità, di nuovo con<br />

Usberti (8 punti sui 17 della sua<br />

squadra nel quarto). Per la svolta<br />

vera, tuttavia, serve arrivare a<br />

metà del quarto periodo, quando<br />

Sonaglia chiama una zona 2-3<br />

che San Severino non riesce<br />

assolutamente ad attaccare.<br />

Coach Formentini tenta la stessa<br />

mossa, ma Usberti, dal vertice<br />

del pitturato, ne appro tta per<br />

smazzare assist. Il tabellone<br />

recita 73-82, ma il capitano<br />

Alessio Sorci dice: “Da salvare<br />

solo i due punti in classi ca”.<br />

E ora c’è la partita più delicata:<br />

sabato 19 gennaio al palasport<br />

matelicese arriva la capolista<br />

Pedaso, che all’andata ebbe<br />

ragione dell'Halley solo negli<br />

ultimi secondi.<br />

Antonio Gentilucci<br />

BASKET Promozione<br />

Brown Sugar e 53rd<br />

verso i quartieri alti<br />

Dopo una lunga sosta per le festività<br />

natalizie, è ripreso anche il campionato<br />

di Promozione. Nel girone anconetano,<br />

giunto alla decima giornata, in bella<br />

evidenza c’è la vittoria esterna dei<br />

Brown Sugar Fabriano a Jesi contro<br />

i Temmates per 49-60. Il tabellino<br />

fabrianese: Mariani 2, Bugionovo 16,<br />

Bongiovanni 10, Mearelli E., Sacco<br />

12, Moscatelli 2, Guerci 2, Ceresani 4,<br />

Mearelli M., Taruschio 12; all. Rapanotti.<br />

I 53rd Fabriano si sono imposti<br />

di misura nel derby con il Cerreto per<br />

47-46 al termine di un incontro molto<br />

tirato. Il tabellino dei 53rd: Costantini<br />

BASKET Serie D<br />

Janus Fabriano<br />

implacabile:<br />

Aquarius svuotato<br />

Anche nel 2<strong>01</strong>3, la Janus Fabriano<br />

prosegue la sua marcia<br />

vincente. I ragazzi di coach<br />

Lupacchini, nel primo match<br />

del nuovo anno solare, si sono<br />

imposti senza problemi sull’Aquarius<br />

Pesaro per 91-63. Si<br />

tratta della quattordicesima<br />

vittoria stagionale su altrettante<br />

partite giocate, numeri che<br />

ovviamente fanno rima con il<br />

primo posto solitario in classi-<br />

ca. Ulteriore notizia positiva<br />

per i fabrianesi, il ritorno sul<br />

parquet di Gabriele Nizi, dopo<br />

tre mesi di “stop”. L’avvio del<br />

match è contraddistinto da un<br />

sostanziale equilibrio nei primi<br />

cinque minuti di gara, dopodiché<br />

la Janus produce il primo<br />

strappo soprattutto grazie alla<br />

vena realizzativa di Paolo Silvi<br />

che in la la retina avversaria con<br />

continuità, sfruttando una buona<br />

circolazione di palla contro la<br />

zona pesarese. Grazie anche al<br />

contributo di Venturi e Sifford,<br />

la <strong>prima</strong> frazione si conclude<br />

con un incoraggiante +13 per<br />

i padroni di casa (29-16). Il<br />

secondo quarto vede salire sugli<br />

scudi il maggior terminale offensivo<br />

pesarese, Alessandrelli,<br />

che trova il canestro con una<br />

certa continuità. La Janus sembra<br />

incontrare qualche dif coltà,<br />

ma ci pensa Bugionovo con<br />

una serie di triple a scardinare<br />

di nuovo la zona dell’Aquarius<br />

(47-35 al 20’). Al ritorno dagli<br />

spogliatoi, la Janus è più grintosa,<br />

così Venturi, ben coadiuvato<br />

da Carnevali e Sifford, aumenta<br />

il divario alla terza sirena (73-<br />

2, Pietrini 2, Fabrianesi 4, Pallotta 9,<br />

Narcisi 2, Carmenati, Mosciatti, Cecchini<br />

9, Rossini 11, Carnevali 9; all.<br />

Gentili. Il tabellino del Cerreto: Sordi 4,<br />

Galantini 3, Spuri Capesciotti 2, Liendo<br />

1, Cecchetelli, Prato, Giorgino 11,<br />

Mosciatti 3, Chiucchi 12, Cimarra 10;<br />

all. D’Innocenzo. In ne, il Lallobasket<br />

Sassoferrato non ha avuto scampo a<br />

Jesi sul parquet della capolista Taurus:<br />

81-32. Il tabellino sentinate: Rossi 7,<br />

Monaldi 7, Rossini 7, Falconetti 4, Mariani<br />

3, Corvino 2, Quaglia 2, Checchi,<br />

Bonucci, Orazi; all Riccitelli.<br />

f.c.<br />

BASKET Serie C femminile<br />

La Thunder Matelica<br />

si inchina all'Adriatico<br />

Sono ricominciati anche i campionati femminili di basket, dopo il lungo stop per le<br />

festività natalizie. Domenica 13 gennaio la Thunder Matelica ha s orato la vittoria<br />

contro il GS Adriatico Ancona. Le doriche si sono portate a casa il successo per<br />

un sof o: 54-58. E’ risaputo che la squadra anconetana è esperta e ben attrezzata,<br />

quindi la partita si presentava sin dall’inizio molto dif cile per le ragazze della<br />

Thunder. Invece l’incontro è stato sempre molto equilibrato e giocato con una buona<br />

intensità dalle ragazze matelicesi e la vittoria è sfumata soltanto nel nale. Solito<br />

apporto positivo di tutte le atlete, Lucia Granini su tutte. Il tabellino: Gubinelli 10,<br />

Bonacci 11, Granini 21, Stronati 6, Nwafor 2, Ricciutelli 2, Stopponi 2. Prossimo<br />

match ad Osimo sabato 19 gennaio, auspicando un diverso esito.<br />

c.c.<br />

JANUS FABRIANO 91<br />

AQUARIUS PESARO 63<br />

JANUS FABRIANO - Carnevali<br />

16, Iseini, Bugionovo 14, Silvi<br />

12, Moscatelli 13, Nizi 2, Chiarucci,<br />

Sifford 16, Venturi 15,<br />

Prioretti 3. All. Lupacchini<br />

AQUARIUS PESARO - Terenzi 1,<br />

Badioli 7, Carloni, Pettinari, Alessandrelli<br />

23, Tonti 11, Bozzelli 3,<br />

Sorcinelli 4, Fattori 10, Capodagli<br />

4. All. Spagnoli<br />

56). Ormai la resistenza dei pesaresi<br />

è allo stremo e il tabellone<br />

nale parla di una vittoria n<br />

troppo ampia per la Janus nelle<br />

proporzioni (+28). Il cammino<br />

della squadra fabrianese prosegue<br />

con il prossimo impegno in<br />

trasferta, venerdì 18 gennaio,<br />

in quel di Jesi dove affronterà<br />

la giovane squadra della Virtus<br />

che nel match di andata diede<br />

lo da torcere alla Janus.<br />

Ferruccio Cocco<br />

Il rientrante Gabriele Nizi<br />

classifi che<br />

DIVISIONE NAZIONALE C<br />

Lugo 24; Imola e San<br />

Lazzaro 18; Pisaurum,<br />

Bologna e Giulianova 16;<br />

Bertinoro e Porto Sant'Elpidio 14;<br />

San Marino e Porto San Giorgio 12;<br />

Recanati 8; Ascoli e Reggio Emilia 6;<br />

Spes Fabriano 2.<br />

SERIE C REGIONALE<br />

Pedaso 28; Aesis Jesi e Halley Matelica<br />

24; Robur Osimo 22; Tolentino<br />

20; Gualdo Tadino 18; Todi 16; Castelfi<br />

dardo 14; Spoleto 12; San Severino 8;<br />

San Benedetto 4; Cestistica Ascoli 0.<br />

SERIE D<br />

Janus Fabriano 28; Teste Matte<br />

Pesaro e Basket Giovane Pesaro 20;<br />

Urbino 16; Fossombrone e Maior<br />

Senigallia 14; Castelfi dardo e Virtus<br />

Jesi 12; Aquarius Pesaro, Vallesina e<br />

Montecchio 10; Vadese 2.<br />

PROMOZIONE (Ancona)<br />

Taurus Jesi 18; New Basket Jesi 16;<br />

53rd Fabriano e Brown Sugar Fabriano<br />

14; Chiaravalle e Dinamo Ancona<br />

12; P73 Ancona 10; Temmates Jesi 8;<br />

Adriatico Ancona e Cerreto 6; Futura<br />

Osimo 4; Sassoferrato 0.<br />

PROMOZIONE (Macerata)<br />

Civitanova 14; Tolentino '82 e Independiente<br />

Macerata 10; Acli Recanati, Camerino,<br />

Porto Recanati e Gladiatores<br />

Matelica 8; Porto Potenza 6; Pollenza<br />

4; Edera Macerata 0.<br />

SERIE C FEMMINILE<br />

Olimpia Pesaro 14; Girls Ancona e<br />

Porto San Giorgio 12; Offi da e Adriatico<br />

Ancona 10; Thunder Matelica<br />

e Highlander Pesaro 8; Osimo 4;<br />

Umbertide 2; Civitanova 0.<br />

27 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.13


28 >SPORT<<br />

<strong>L'Azione</strong> 19 gennaio 2<strong>01</strong>3<br />

ATLETICA La festa di Natale<br />

Un altro anno fantastico!<br />

Numeri record per l'Atletica Fabriano che è salita a 230 praticanti<br />

Ancora luci della ribalta per l’Atletica<br />

Fabriano che, come ogni<br />

anno, ha chiamato a sè tutti i<br />

suoi tantissimi associati, i loro genitori<br />

e nonni, tutti gli amici. Splendido contenitore<br />

della mega cerimonia di fine<br />

anno è stato l’Oratorio della Carità,<br />

messo a disposizione dall’assessorato<br />

allo Sport del Comune di Fabriano che<br />

ne ha condiviso idealmente l’organizzazione.<br />

In apertura, il presidente<br />

del’associazione biancorossa, Sandro<br />

Petrucci, ha ringraziato gli intervenuti<br />

che hanno gremito la sala, tutti gli atleti<br />

e le loro famiglie, sottolineando che<br />

senza il loro sostegno e la loro fiducia,<br />

l’impegno di dirigenza e tecnici non<br />

avrebbe successo. Graditissimi ospiti<br />

del pomeriggio sono stati il sindaco di<br />

Fabriano Giancarlo Sagramola, l’assessore<br />

allo Sport Giovanni Balducci,<br />

il presidente onorario e socio fondatore<br />

dell’Atletica Fabriano Roberto Del<br />

Brutto ed il presidente della Federazione<br />

Regionale di Atletica Leggera Giuseppe<br />

Scorzoso. Quattro delle migliori<br />

atlete Allieve, le graziosissime Benedetta<br />

Cecchini, Ilaria Bonafoni,<br />

Margherita Burattini e Jenny Bongiovanni,<br />

nei loro costumini da Babbo<br />

Natale, hanno garantito il giusto clima<br />

natalizio. Petrucci ha speso doverose<br />

parole per il dirigente biancorosso<br />

Giuseppe Agabiti Rosei, in società da<br />

meno di un decennio, ma già conosciuto<br />

in tutto l’ambiente marchigiano per<br />

la sua intraprendenza, per la sua passione,<br />

per la sua tenacia nel sostenere<br />

la pratica sportiva tra i giovanissimi e<br />

nelle scuole in particolare, tanto da<br />

essere eletto presidente provinciale<br />

<strong>prima</strong> e consigliere regionale poi (giusto<br />

qualche settimana fa). Una menzione<br />

particolare ovviamente non è mancata<br />

per gli altri dirigenti, Fabrizio<br />

Porcarelli, Fabio Faggeti, Massimiliano<br />

Poeta, Enrico Ghidetti, Anna<br />

Maria Traballoni, Enzo Tozzi e Luca<br />

Fiorani. A coronamento di una stagione<br />

encomiabile, l’Atletica Fabriano è<br />

stata insignita dal Coni, Comitato Olimpico<br />

Italiano, della stella d’argento al<br />

merito sportivo, tra le massime onorificenze<br />

che vengono assegnate a società,<br />

dirigenti ed atleti che si sono particolarmente<br />

contraddistinti in ambito<br />

nazionale. Il 2<strong>01</strong>2 si è chiuso con 230<br />

associati, una ventina di gloriosi master,<br />

gli altri tutti atleti giovanissimi a testimoniare<br />

come i dirigenti e gli istruttori<br />

dell’Atletica Fabriano siano decisamente<br />

vocati per l’attività giovanile, a partire<br />

da quella motoria di base. In effetti,<br />

i primi ad essere premiati, sono<br />

stati gli Esordienti (6-11 anni) del<br />

centro Coni, attivo da 40 anni, diretto<br />

spontaneamente con grande attenzione<br />

da Pino Rosei, recentemente rivitalizzato<br />

dalla presenza della prof. Serenella<br />

Boldrini, di Gabriele Archetti e di<br />

Massimiliano Poeta ed ora guidato in<br />

maniera encomiabile da Stefano Falcioni<br />

e dallo stesso Gabriele Archetti,<br />

giovanissimi e competenti istruttori,<br />

laureati in Scienze motorie e straordinaria<br />

attitudine nei confronti dei giovanissimi.<br />

Anche se voci di corridoio lo<br />

avevano già anticipato, l’encomio ricevuto<br />

dal Presidente sociale Sandro<br />

Petrucci da parte del presidente Fede-<br />

L'assessore Balducci,<br />

il presidente federale Scorzoso<br />

ed il socio fondatore Del Brutto<br />

rale Giuseppe Scorzoso, ossia la Quercia<br />

di primo grado, è stato salutato con<br />

sorpresa ed enorme soddisfazione da<br />

tutto l’ambiente. Ecco, ciò che ha impressionato<br />

particolarmente, è stato il<br />

clima di grande affetto che ha pervaso<br />

la sala in ogni momento della cerimonia,<br />

indice di serenità e cordialità assoluta.<br />

Del resto, come la dirigenza fabrianese<br />

non si stanca di affermare, ben<br />

vengano i campioni e le campionesse,<br />

ma ciò che conta è vivere esperienze<br />

agonistiche e di socializzazione, per<br />

crescere tutti insieme in un ambiente<br />

sano, coinvolgente ed amichevole.<br />

“Certo, viviamo anche di agonismo - ha<br />

affermato Petrucci - il nostro obiettivo<br />

è quello di partecipare alle gare con il<br />

numero maggiore di atleti possibile ed<br />

anche in questa angolatura i risultati<br />

non sono mancati. Vorrei sottolineare i<br />

risultati individuali dei lanciatori allenati<br />

da Pino Gagliardi, delle mezzofondiste<br />

di Antonio Gravante, dei<br />

velocisti di Massimiliano Poeta, delle<br />

ragazzine terribili di Gabriele Archetti<br />

e del marciatore di Fabio Faggeti, dei<br />

miei saltatori, ma sono i risultati di<br />

squadra ad essere significativi, anche<br />

perchè in atletica è già difficile riuscire<br />

a presentare una squadra, tanto più<br />

farsi largo tra la concorrenza. Nelle<br />

Marche le società di atletica sono 77,<br />

in Italia 2400, e questo non dobbiamo<br />

dimenticarlo. Ebbene, le ragazze di<br />

Archetti hanno vinto il titolo regionale<br />

di prove multiple e sono state seconde<br />

nel campionato di società, i Cadetti<br />

hanno conquistato un brillante terzo<br />

posto nel campionato di società, vincendo<br />

nel campionato di specialità<br />

lanci, le Cadette sono state ottave, le<br />

Allieve quarte in regione e 67sime in<br />

Italia, le Ragazze della squadra Assoluta<br />

quarte in regione e 73sime in Italia.<br />

Le nostre presenze nei Campionati<br />

Italiani sono state<br />

13, le convocazioni<br />

in rappresentativa<br />

marchigiana addirittura<br />

25, mai come<br />

quest’anno. Insomma,<br />

ci siamo dati da<br />

fare. Con tutto il rispetto<br />

per i nostri<br />

bravissimi atleti,<br />

tutti, indistintamente<br />

meritevoli di essere<br />

ricordati, vorrei richiamare<br />

l’attenzione sui nostri istruttori.<br />

Faccio parte di questo gruppetto e<br />

so quanto sia un compito difficile e di<br />

Riconoscimenti<br />

e premi per tutti<br />

alla cerimonia<br />

svoltasi all'Oratorio<br />

della Carità:<br />

una società valida<br />

e in gran crescita<br />

Sandro Petrucci, presidente<br />

dell'Atletica Fabriano, con quattro<br />

Babbo Natale... speciali!<br />

(fotoservizio di Claudio Ercolani)<br />

grande responsabilità. Un ringraziamento<br />

particolare va a Giuseppe Gagliardi,<br />

Gabriele Archetti, Stefano<br />

Falcioni, Fabio Faggeti, Massimiliano<br />

Poeta, Antonio Gravante”. Non poteva<br />

mancare un riconoscimento per il medico<br />

sociale Pompeo D’Ambrosio.<br />

Petrucci ha sottolineato anche che la<br />

realtà agonistica della propria società<br />

trova spazio nel giornale cittadino,<br />

L’Azione, che ha migliaia di abbonati<br />

e lettori. Per dirigenza ed atleti è molto<br />

importante avere questa vetrina settimanale,<br />

che permette di divulgare alla<br />

città ed al suo circondario il proprio<br />

operato. Così è stato chiamato a ricevere<br />

un caloroso applauso Ferruccio<br />

Cocco, il giornalista che si prodiga per<br />

garantire visibilità nel consistente panorama<br />

cittadino, (non dimentichiamolo,<br />

vanta oltre 60 società agonistiche) e<br />

che è anche un appassionato podista.<br />

Ciò che viene chiesto ai ragazzi ed alle<br />

ragazze è innanzitutto la disponibilità<br />

ed in questi termini i primi riconoscimenti<br />

di questa stagione sono andati<br />

proprio a chi ha dimostrato passione ed<br />

attaccamento ai colori sociali disputando<br />

un gran numero di gare. Quest'anno<br />

è stata Elisa Maggi, con 37 gare disputate,<br />

seguita da Martina Ruggeri e<br />

Gabriele Tozzi con 32, Ilaria Bonafoni<br />

e Margherita Burattini con 31, ad aggiudicarsi<br />

il primo posto in questa<br />

speciale classifica societaria. Ci sono<br />

stati anche molti dei ragazzi che hanno<br />

conseguito risultati importanti durante<br />

la stagione, ai quali è stato consegnato<br />

un ricordo dal presidente federale Giuseppe<br />

Scorzoso: Marika Giacometti<br />

(<strong>prima</strong>tista regionale stagionale 60 Indoor),<br />

Elisa Maggi (Campionessa regionale<br />

prove multiple-alto Indoor-<br />

60hs-4x100- convocata in rappresenta-<br />

tiva marchigiana-<strong>prima</strong>tista regionale<br />

stagionale 60hs e 4x100), Martina<br />

Ruggeri (Campionessa regionale prove<br />

multiple-4x100-<strong>prima</strong>tista regionale<br />

stagionale salto in lungo e 4x100), Sara<br />

Falcioni (Campionessa regionale prove<br />

multiple), Gaia Ruggeri (Campionessa<br />

regionale prove multiple-convocata in<br />

rappresentativa marchigiana), Sara<br />

Mazzuferi (Campionessa regionale<br />

prove multiple), Ludmylla Tavares<br />

(Campionessa regionale prove multiplesalto<br />

in alto-4x100-convocata in rappresentativa<br />

marchigiana-<strong>prima</strong>tista<br />

regionale stagionale salto in alto e<br />

4x100), Maria Nora Conti (Campionessa<br />

regionale e <strong>prima</strong>tista stagionale<br />

4x100), Noemi Mazzarini (convocata<br />

rappresentativa marchigiana), Giacomo<br />

Marini (Campione regionale e <strong>prima</strong>tista<br />

stagionale Vortex), Giulia Riccioni<br />

(Campionessa regionale e <strong>prima</strong>tista<br />

stagionale martello-convocata in rappresentativa<br />

marchigiana- Campionati<br />

Italiani Cadetti), Andrea Ballerini<br />

(Campione regionale e <strong>prima</strong>tista stagionale<br />

disco-convocato in rappresentativa<br />

marchigiana-Campionati Italiani<br />

Cadetti), Giacomo Brandi (convocato<br />

rappresentativa marchigiana-Campionati<br />

Italiani Cadetti), Leonardo Chiodi<br />

(Campione regionale specialità lanci),<br />

Valerio Marini (Campione regionale<br />

specialità lanci), Riccardo Raggi<br />

(convocato rappresentativa marchigiana-Campionati<br />

Italiani Cadetti),<br />

Gianmarco Cecchini (convocato in<br />

rappresentativa marchigiana), Gian<br />

Marco Cacciamani (Campione regionale<br />

disco e peso- <strong>prima</strong>tista stagionale<br />

disco-convocato in rappresentativa regionale-Campionati<br />

Italiani Allievi),<br />

Benedetta Cecchini (Campionessa regionale<br />

3000 e 2000 siepi-<strong>prima</strong>tista<br />

stagionale 2000 siepi e 2000 pianiconvocata<br />

in rappresentativa regionale-<br />

Campionati Italiani Allieve), Ilaria<br />

Bonafoni (Campionessa e <strong>prima</strong>tista<br />

regionale stagionale 100-200-convocata<br />

in rappresentativa marchigiana-<br />

Campionati Italiani Allieve), Noemi<br />

Vocale (Campionati Italiani Cross Allieve),<br />

Jenny Bongiovanni (Campionato<br />

Italiano Cross Allieve), Giada Papi<br />

(convocata rappresentativa marchigiana),<br />

Margherita Burattini (<strong>prima</strong>tista<br />

regionale stagionale Metri 80), Gabriele<br />

Tozzi (Campione regionale<br />

4x100-4x400-Campionati Italiani Allievi),<br />

Luca Giuliani (Campionati<br />

Italiani Junior Di Cross), Davidh<br />

Stelluti (Campione regionale Allievi<br />

100), Nicolò Marinelli (Campione<br />

regionale 400-<strong>prima</strong>tista stagionale<br />

200-convocato in rappresentativa marchigiana-Campionati<br />

Italiani Junior),<br />

Angelica Marinelli (<strong>prima</strong>tista regionale<br />

stagionale 80 metri), Chiara Capezzone<br />

(<strong>prima</strong>tista regionale stagionale<br />

800-1500-3000-Campionati Italiani<br />

Universitari), Alessia Gatti (<strong>prima</strong>tista<br />

regionale stagionale peso-discogiavellotto),<br />

Valentino Teodori (Campione<br />

regionale e <strong>prima</strong>tista stagionale<br />

alto). Parlavamo di 230 associati nel<br />

corso del 2<strong>01</strong>2. Venti di loro sono Master,<br />

atleti senza età, come amano definirli.<br />

Magari l'età i master ce l'hanno,<br />

ma serve soltanto ad aggiungere qualche<br />

acciacco in più e soprattutto tantissima<br />

passione in più a quella che avevano<br />

da ragazzi. Quest'anno hanno<br />

conquistato la loro sesta finale nazionale<br />

in questo ultimo decennio di attività.<br />

Il responsabile del gruppo, dirigente<br />

ed atleta master, è Enrico Ghidetti,<br />

che ha relazionato in merito,<br />

proclamando atleta Master rivelazione<br />

dell'anno Giorgio Tiberi, inarrivabile<br />

mezzofondista, mentre Petrucci ha ricordato<br />

i grandi meriti di Sandro<br />

Ballelli, sia come atleta che per il servizio<br />

logistico che offre all'ambiente<br />

insieme a Ilenia Rizzuto, Paolo Costanzi,<br />

Gianni Cecchini ed Otello<br />

Mariani. Quali sono i programmi per<br />

il 2<strong>01</strong>3? Presto detto, una discreta attività<br />

con gli Esordienti che, pur piccoli,<br />

meritano di avere delle opportunità<br />

agonistiche. Poi, di certo, saranno<br />

schierate ancora squadre competitive<br />

con i Ragazzi e le Ragazze, i Cadetti e<br />

le Cadette, per non parlare delle Allieve<br />

che possono aspirare alla finale nazionale<br />

di serie B, senza dimenticare le<br />

ragazze del gruppo Assoluto, in grado<br />

di migliorare di 10-15 posizioni la loro<br />

classifica nel ranking nazionale.<br />

Pubblico numeroso all'Oratorio della Carità per la festa natalizia dell'Atletica<br />

28 sport.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.11


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >DIALOGO<<br />

29<br />

La giornata<br />

della lebbra celebra modi, si impegnano per eli-<br />

il 27 gennaio minare la povertà e l’emar-<br />

la 60a Giornaginazione, vere cause del<br />

Il 27 gennaio<br />

L’Aifo<br />

ta mondiale dei permanere del contagio”.<br />

nel ricordo dei malati<br />

malati di lebbra, una ricorrenza<br />

istituita da Raoul<br />

Follereau e riconosciuta<br />

dall’ONU per indirizzare<br />

l’attenzione del mondo intero<br />

sul dramma della lebbra e<br />

dello stigma ad essa associato<br />

e per affermare con forza<br />

i diritti umani delle persone<br />

colpite dalla lebbra e dei loro<br />

familiari.<br />

“In questa domenica ricorre<br />

la Giornata mondiale dei<br />

malati di lebbra. Nel salutare<br />

l’Associazione Italiana<br />

Amici di Raoul Follereau,<br />

vorrei far giungere il mio<br />

incoraggiamento a tutte le<br />

persone affette da questa<br />

malattia, come pure a quanti<br />

li assistono e, in diversi<br />

(Benedetto XVI, 29 gennaio<br />

2<strong>01</strong>2).<br />

La Giornata mondiale dei<br />

malati di lebbra è un grande<br />

appuntamento di solidarietà<br />

che si rinnova da cinquant’anni.<br />

Capi di Stato, autorevoli<br />

ricercatori, persone<br />

semplici, offrono il proprio<br />

contributo alla celebrazione<br />

di questo evento. Fu istituita<br />

nel 1954 da Raoul Follereau,<br />

scrittore, poeta e giornalista<br />

francese che per il suo impegno<br />

nella lotta alla lebbra fu<br />

de nito “apostolo dei malati<br />

di lebbra”. Follereau inseriva<br />

la lotta alla lebbra in un impegno<br />

più ampio contro ogni<br />

forma di emarginazione e di<br />

ingiustizia. Costante è stato<br />

In un periodo storico non facile per i giornali diocesani, rappresenta<br />

una bella notizia il restlyling gra co di un settimanale<br />

marchigiano che si sta imponendo con sempre maggiore<br />

autorevolezza. Esattamente cinque anni dal suo esordio con<br />

frequenza settimanale, «Emmaus», il periodico d’opinione<br />

della Diocesi di Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli -<br />

Treia, si è appunto rinnovato, presentando ai lettori interessanti<br />

novità gra che e contenutistiche.<br />

Era infatti il 10 gennaio 2008 quando venne presentata la<br />

nuova “veste” della testata che diventava settimanale. Sorta<br />

nel 1986 come prezioso strumento di informazione legato al<br />

tessuto sociale, culturale ed ecclesiale dei 13 Comuni che<br />

compongono la realtà diocesana, essa è divenuta, nel tempo,<br />

un mezzo di comunicazione sempre più attento al territorio<br />

e a cogliere le «buone notizie» del panorama maceratese.<br />

Mantenendo la propria linea editoriale e il formato tabloid<br />

(29x44cm), il settimanale intende ora proporsi ai lettori<br />

con l’intento di coinvolgerli maggiormente valorizzando le<br />

DA UN MALATO<br />

DI SLA: è ora di fare<br />

chiarezza in Italia sia<br />

all’interno dell’Istituto<br />

Superiore di Sanità sia all’interno dell’Aifa, Agenzia<br />

Italiana del Farmaco, che rispetto alle analoghe strutture<br />

europee e statunitensi, è molto più lenta <strong>prima</strong> di decidere<br />

se passare a una sperimentazione di un farmaco o di<br />

trapianto di cellule staminali dal topo all’uomo, ovvero<br />

passa troppo tempo e muoiono nel frattempo troppi malati.<br />

Sui ricercatori poi ci sarebbe da scrivere un romanzo,<br />

Un’agenzia<br />

come sostegno<br />

loro vedono solo il danaro, ce ne sono pochissimi che<br />

si impegnano veramente per risolvere il problema e per<br />

dare una risposta concreta a noi malati. L’ultimo farmaco<br />

scoperto, risale al 1999 e le sue potenzialità sono quelle di<br />

allungare la vita di tre mesi di un malato, non c’è che dire.<br />

il suo impegno per la pace.<br />

In Italia l’iniziativa è promossa<br />

dall’Associazione<br />

italiana Amici di Raoul Follereau<br />

– Aifo. L’Aifo, grazie<br />

al sostegno di centinaia di<br />

migliaia di italiani, in 51 anni<br />

di attività, ha contribuito alla<br />

cura di oltre un milione di<br />

malati di lebbra, destinando<br />

135 milioni di Euro a progetti<br />

nei paesi a basso reddito.<br />

Circa 700 persone si ammalano<br />

ogni giorno nel mondo.<br />

Si stima che siano almeno<br />

altrettanti, quotidianamente,<br />

i casi non identi cati.<br />

In realtà nessuno può dire<br />

esattamente quanti siano i<br />

malati nel mondo. Di fatto,<br />

quando si avviano piani di<br />

ricerca dei casi di lebbra in<br />

aree poco raggiungibili, si<br />

continuano a scoprire numerose<br />

persone affette dalla<br />

malattia.<br />

Tra loro la percentuale dei<br />

bambini rimane alta. Ciò<br />

indica un alto livello d’infezione.<br />

Emmaus cambia:<br />

restyling grafi co<br />

immagini e rendendo ancora più dinamiche le sezioni delle<br />

24 pagine, con l’inserimento di ulteriori spazi dedicati alla<br />

cronaca e all’approfondimento, con un’attenzione speci ca ai<br />

temi e ai personaggi locali, con uno sguardo alle problematiche<br />

nazionali che hanno evidenti ricadute sul nostro territorio.<br />

Alla luce di una profonda convinzione, ossia che Dio parla<br />

nella storia di ogni uomo e di ogni società con il linguaggio<br />

concreto della quotidianità, in sinergia con i ritmi velocissimi<br />

con cui si sta innovando la comunicazione moderna,<br />

In Italia è partita la sperimentazione del professor Vescovi,<br />

ci sono voluti sei anni <strong>prima</strong> di avere tutte le autorizzazioni.<br />

C’è un’altra sperimentazione che dovrebbe partire non si sa<br />

quando, ideata e messa a punto dal dottor Melazzini che oggi<br />

collabora con la Regione Lombardia nel settore sanitario. I<br />

progressi da lui stesso raccontati in un articolo uscito nella<br />

<strong>prima</strong>vera 2<strong>01</strong>2 sul quotidiano Avvenire, dimostrano che la<br />

cura è ef cace.<br />

Adesso è giunto il momento che i malati si riprendano la<br />

loro vita e non stiano a passare il tempo o meglio a morire<br />

per la burocrazia che regna imperterrita all’interno delle due<br />

istituzioni italiane. Fortunatamente da qualche anno è nata la<br />

nostra agenzia, l’agenzia ARisLA che vede la partecipazione<br />

di molti soggetti privati e che con la raccolta di fondi e le<br />

donazioni, mette in piedi ogni anno delle borse di studio, per<br />

meglio dire dei bandi a cui possono partecipare ricercatori<br />

italiani ma con obiettivi concreti che diano risposte concrete<br />

ai malati e soprattutto che tutto ciò avvenga in un periodo di<br />

tempo prestabilito. È questo il punto debole della nostra ricerca:<br />

la meritocrazia. Il trapianto di cellule staminali cerebrali da<br />

feti abortiti reimpiantate nel midollo osseo dei malati, che in<br />

qualche caso sta dando dei risultati insperati, il<br />

professor Vescovi con tutta la burocrazia che c’é<br />

in Italia ha iniziato la fase I da qualche mese.<br />

Lo stesso trattamento messo a punto anche<br />

con la collaborazione del professor Vescovi,<br />

ma negli Stati Uniti precisamente ad Atlanta,<br />

ha già concluso la I fase ed ha iniziato la II<br />

fase, terminata la quale inizia l’arruolamento<br />

spontaneo per via compassionevole ma con<br />

un costo che si aggira attorno ai € 100.000.<br />

Tutto questo per noi malati rappresenta avere<br />

o non avere una prospettiva di vita e subire una<br />

discriminazione che proprio le Nazioni Unite nel 2006 hanno<br />

voluto in una dichiarazione universale al ne di sensibilizzare<br />

i vari Stati a non discriminare i disabili e i malati. Altro che<br />

i viaggi della speranza!<br />

Forse qualcuno ha pensato che facendo fuori alla svelta chi<br />

Ucsi a Fano<br />

con Occhetta<br />

“Comunicare è comunicarsi! Il caso serio e sconosciuto<br />

di Francesco di Sales” è il tema della giornata<br />

regionale Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana)<br />

in programma a Fano domenica 20 gennaio, alle ore<br />

9.30, presso la Sala Riunioni del Centro pastorale<br />

diocesano in occasione di San Francesco di Sales,<br />

patrono dei giornalisti.<br />

La giornata regionale vuole essere un momento<br />

prezioso di confronto fra i vari settimanali cattolici<br />

presenti nel nostro territorio e non solo per favorire<br />

una maggiore collaborazione fra il mondo della professione,<br />

delle redazioni e quello dell’informazione<br />

ecclesiale.<br />

Programma della giornata:<br />

ore 9.30: saluto di S.E. Mons. Armando Trasarti,<br />

vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola;<br />

ore 10: Santa Messa presso la chiesa di San Cristoforo;<br />

ore 11: inizio lavori. Interverranno:<br />

- Andrea Melodia, presidente Ucsi;<br />

- Francesco Zanotti, presidente nazionale Fisc;<br />

Maurizio Socci, giornalista e presidente Ucsi Marche;<br />

- Padre Francesco Occhetta, gesuita e redattore della<br />

rivista “La Civiltà Cattolica”, relazionerà sul tema<br />

“Comunicare è comunicarsi! Il caso serio e sconosciuto<br />

di Francesco di Sales”;<br />

ore 13: pranzo;<br />

ore 15.30: visita guidata alla città di Fano.<br />

cercando di offrire delle<br />

utili chiavi di lettura per<br />

entrare in profondità<br />

nei fatti e superando<br />

quella confusione che<br />

spesso può derivare da<br />

un’informazione fluida<br />

e stereotipata, «Emmaus»<br />

inaugura l’anno<br />

con un’altra proposta: a<br />

breve, infatti, sarà possibile<br />

trovare il profilo<br />

del settimanale su Facebook,<br />

instaurando così,<br />

anche attraverso il social<br />

network, un “dialogo”<br />

costante e costruttivo con<br />

il pubblico.<br />

è malato come noi<br />

possa rappresentare<br />

un risparmio per la<br />

sanità pubblica. Non<br />

voglio esagerare, ma<br />

tra ciò che ha espresso<br />

la Corte di Cassazione,<br />

in riferimento<br />

alla legge 40, ciò<br />

che ha detto tempo<br />

fa il ministro del Lavoro che i disabili devono aprirsi<br />

una polizza privata che non pesi sulla spesa sanitaria<br />

nazionale, all’americana per intenderci. Poi ci sono tutte<br />

queste vicende che accadono attorno al trapianto di cellule<br />

staminali fatte in Italia, quindi come dicono i padroni ed i<br />

baroni della medicina, con tutte le garanzie, sempre che,<br />

dietro, a controllare ci siano i soliti noti. Ma se il trapianto<br />

di cellule staminali non passa per le forche caudine dell’istituto<br />

superiore di sanità ovvero dell’agenzia italiana del<br />

farmaco ove i padroni della salute italiana, ti si mettono<br />

di traverso, allora anche se c’è di mezzo una vita, vedi il<br />

caso di Celeste e di tutti gli altri bambini affetti da una<br />

grave forma di distro a guaribili con il trapianto, ciò che<br />

prevale sono la burocrazia, la procedura, il controllo della<br />

vita nelle mani di poche persone. Questo non è più accettabile<br />

anche perché questi signori si rivolgono addirittura<br />

alla magistratura per sospendere un trattamento vitale, il<br />

che equivale a commettere un omicidio. La burocrazia che<br />

prevale sulla vita è un aspetto aberrante. Mettendo insieme<br />

tutti questi fatti mi viene il sospetto, ma per il momento<br />

spero che sia solo un sospetto, ovvero che siamo entrati<br />

in una fase della nostra società che va verso la selezione<br />

della razza: ”Quelli dei disabili”.<br />

Il mio sogno più grande è quello di scon ggere la mia<br />

malattia, ma forse più grande è il sogno di vedere tutti<br />

gli ammalati non solo della mia malattia, ma scon ggere<br />

anche tutte le malattie devastanti che si impadroniscono<br />

della vita dei bambini, dei giovani e degli adulti.<br />

29 fuori porta.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.58


30<br />

Chiuso quel “sillabario dei tempi<br />

tristi” (per dirla con Ilvo Diamanti)<br />

che è stato il duemiladodici, si è<br />

aperto il libro del duemilatredici,<br />

tutto di pagine bianche. Ad oggi,<br />

almeno per quanto riguarda il<br />

nostro Paese, non si sa ancora chi<br />

le scriverà e, soprattutto, che cosa<br />

ci sarà scritto. Non sappiamo,<br />

per esempio, se si tratterà di un<br />

romanzo a lieto fine o se sarà una<br />

raccolta di novelle, ciascuna diversa<br />

dall’altra, dalle quali è difficile<br />

estrarre concetti riferiti ai problemi<br />

reali. O se la narrazione continuerà<br />

>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 19 gennaio 2<strong>01</strong>3<br />

La tinteggiatura fa discutere<br />

I lavori a S. Biagio presentano una tonalità difforme dall'originale<br />

di AndreA CArAnCini<br />

Di tutti gli scempi che si<br />

sono abbattuti sulla città<br />

di Fabriano in seguito<br />

alla cosiddetta “ricostruzione”<br />

del post-terremoto, quello<br />

della storica chiesa di S. Biagio è sicuramente<br />

uno dei più appariscenti.<br />

Ecco cosa scrisse a suo tempo su S.<br />

Biagio il Molajoli nella sua famosa<br />

guida: “L’interno è il migliore esempio<br />

di tarda architettura barocca che<br />

si abbia a Fabriano: non manca di<br />

eleganza nella garbata varietà degli<br />

effetti pittorici e scenografici ricavati<br />

dalla struttura per se stessa più<br />

che dalla sobria ornamentazione di<br />

stucchi”. Bene, questa descrizione<br />

parla di una chiesa che non c’è più,<br />

di un equilibrio stilistico totalmente<br />

stravolto e compromesso dagli ultimi<br />

interventi di “restauro”.<br />

Sto parlando delle nuove tinteggiature<br />

che sono state apposte al soffitto<br />

e alle pareti. Coloro che conoscono<br />

la chiesa quale si presentava da<br />

diversi decenni ricorderanno sicuramente<br />

che le tinteggiature risalenti<br />

a <strong>prima</strong> del 1997 erano color<br />

“avana”: non erano originali ma si<br />

armonizzavano con discrezione alle<br />

imponenti pitture<br />

barocche del coro,<br />

che costituiscono il<br />

fulcro estetico della<br />

chiesa. Adesso<br />

lo scenario che si<br />

presenta al malcapitato<br />

visitatore è il<br />

seguente: il soffitto<br />

è stato ridipinto con<br />

una tonalità di un<br />

celestino chiarissimo,<br />

che nelle intenzioni<br />

dei tecnici<br />

(!) vorrebbe eviden-<br />

Interno<br />

della chiesa<br />

di S. Biagio<br />

Dubbi e speranze<br />

per il nuovo anno<br />

Nella notte di San Silvestro, Washington<br />

ricordava paurosamente<br />

Roma centro: nella mia mente come<br />

in un incubo, di quelli in cui un luogo<br />

familiare a mo’ di simulazione al<br />

computer si trasforma, senza motivo,<br />

in un altro, Pennsylvania Avenue<br />

(quella che va dal Capitol alla Casa<br />

Bianca) diventava via del Corso e<br />

lo Washington Monument (l’obelisco<br />

al centro del grande prato) si<br />

scioglieva in quello più piccolo e<br />

ornato di piazza Colonna. Motivo<br />

di quest’allucinazione transoceanica<br />

notturna, ahimè non è stato né<br />

un cenone troppo abbondante, né<br />

qualche brindisi di troppo (all’uno e<br />

agli altri, devo dire, sono abbastanza<br />

abituato). Molto più difficile da digerire,<br />

per me che dell’America da<br />

anni vado tessendo le lodi, è stato<br />

lo squallido teatrino di repubblicani<br />

e democratici che aspettano la sera<br />

dell’ultimo dell’anno per mettersi<br />

d’accordo su una cosa importante<br />

come il fiscal cliff (il precipizio<br />

fiscale). In soldoni (anzi in soldi!)<br />

si trattava degli aggiustamenti alle<br />

tasse e alla spesa pubblica che per<br />

legge dovevano essere fatti entro il<br />

31 dicembre, appunto, per evitare<br />

a essere costretta a indugiare su<br />

vicende nere di corruzione spesso<br />

impunite, di appropriazioni illegali<br />

di denaro pubblico, di sfacciata evasione<br />

fiscale. O, ancora, se saremo<br />

ancora costretti a meditare sull’impermeabilità<br />

del variegato mondo<br />

delle corporazioni a ogni tentativo<br />

di riforma. O se, infine, concetti<br />

come “equità”, “sicurezza sociale”,<br />

“crescita”, debbano continuare a essere<br />

considerati, in buona sostanza,<br />

illustrazioni fuori testo in un libro<br />

che parla d’altro. Non siamo “apolitici”,<br />

né pratichiamo l’ipocrisia di<br />

Precipizio fiscale,<br />

ogni mondo è paese<br />

che alla scadenza degli sgravi varati<br />

da Bush si aggiungessero i tagli,<br />

inevitabili in tempi di crisi come<br />

questi, spingendo in un colpo solo<br />

l’America delle famiglie e della<br />

classe media ancora più in basso<br />

nella china, più ripida e scivolosa<br />

del previsto, della recessione.<br />

Come in quei film degli anni ’50 in<br />

cui due ragazzotti a bordo di macchine<br />

scassate si lanciano verso un<br />

precipizio (vero) giocando a chi si<br />

butta più tardi per dimostrare il proprio<br />

coraggio, gli esponenti dei due<br />

schieramenti hanno fatto il muso<br />

duro fino all’ultimo, rischiando di<br />

caderci tutti nel precipizio, insieme<br />

ai risparmi, i servizi, le pensioni,<br />

i sussidi di disoccupazione di<br />

milioni di americani (compreso<br />

chi scrive), i quali di tutto hanno<br />

bisogno – o voglia - tranne che di<br />

gare di coraggio politico. Il bello<br />

(anzi il brutto) è che la scadenza era<br />

nota a tutti, da un anno e mezzo,<br />

da quando nell’estate del 2<strong>01</strong>1 lo<br />

stato federale era arrivato a un passo<br />

dalla bancarotta - sempre per il<br />

muro contro muro partitico sul tetto<br />

del debito pubblico – problema<br />

che tra due mesi si ripresenterà,<br />

temente replicare il famoso “color<br />

dell’aria” che veniva spesso apposto<br />

sui palazzi romani del 1700. La parete<br />

di sinistra è stata ridipinta con<br />

un celestino più scuro, steso a campiture<br />

uniformi. La parete di destra,<br />

invece, presenta come tonalità di<br />

definirci tali; abbiamo i nostri principi<br />

e le nostre idee, che intendiamo<br />

tradurre nelle nostre scelte elettorali;<br />

ma vorremmo anche, qualunque<br />

sia il colore del prossimo governo,<br />

non essere obbligati a rileggere le<br />

stesse vicende che abbiamo letto,<br />

con amarezza e preoccupazione, nel<br />

libro del duemiladodici; o, quanto<br />

meno, poterne leggerne qualcuna<br />

un po’ più confortante. Magari si<br />

osserverà che, a leggerlo tutto, il libro<br />

del duemiladodici non è poi così<br />

negativo; e questo è vero, soprattutto<br />

se si confrontano le ultime pagine<br />

con le prime. Magari si dirà che più<br />

di quanto è stato fatto non si poteva<br />

fare e che il nostro libro del nuovo<br />

anno è soltanto un libro dei sogni;<br />

e certo, così come stanno le cose,<br />

non è un’osservazione infondata.<br />

Ma il sogno può diventare qualcosa<br />

di meno evanescente se, a scrivere<br />

questo libro, ci mettiamo un po’ tutti<br />

tale e quale, visto che nell’accordo<br />

in extremis di capodanno l’unica<br />

cosa su cui un accordo si è trovato<br />

e stato aumentare le tasse (neanche<br />

di tanto, in realtà, meno del 5%) a<br />

chi guadagna più di 400,000 dollari<br />

l’anno. E c’è da scommettere che,<br />

anche in quel caso, questi James<br />

Dean riesumati (Repubblicani o<br />

Democratici che siano) aspetteranno<br />

l’ultima ora dell’ultimo giorno<br />

utile per guadagnare chissà quali<br />

consensi da chissà quali elettori.<br />

Il tutto mentre in Italia si svolgerà<br />

una delle elezioni politiche più<br />

demenziali della nostra storia Repubblicana:<br />

e come sono lesti ora i<br />

James Dean nostrani, nel comporre<br />

le liste con un sistema che nessuno<br />

a parole voleva più e che invece<br />

tutti, in pratica hanno contribuito,<br />

cincischiando per un anno intero, a<br />

mantenere. E’ triste, cari concittadini,<br />

guardare la politica di entrambe<br />

le nazioni che chiamo casa, e vedere<br />

lo stesso schifo.<br />

Dopo una laurea in scienze politiche,<br />

un master in giornalismo e 15<br />

anni di reportage e corrispondenze<br />

l’unica che riesco a dire è “…<br />

andassero tutti a casa, sti buffoni!”<br />

… ah, dimenticavo, in Italia ormai<br />

non si può dire più nemmeno questo<br />

senza essere schedati: dopo il tifo<br />

per la nazionale di calcio, la politica<br />

è riuscita anche ad appropriarsi del<br />

caro, vecchio e più che mai attuale,<br />

qualunquismo da bar.<br />

Stefano Salimbeni<br />

base il medesimo celestino della parete<br />

di sinistra, solo accompagnato<br />

da strane marezzature “nero fumo”,<br />

il cui scopo mi è ignoto. E’ forse un<br />

(maldestro) tentativo di “antichizzazione”<br />

del celestino suddetto? In<br />

ogni caso, l’effetto per l’integrità<br />

estetica della chiesa<br />

è devastante. E’<br />

chiaro che non di<br />

restauro si tratta,<br />

ma di gratuito e arbitrariorifacimento,<br />

doppiamente<br />

ingiustificabile in<br />

quanto sulla parete<br />

di destra è stata a<br />

suo tempo – e per<br />

breve tempo - visibile<br />

una “prova di<br />

colore” che aveva<br />

fatto intravedere<br />

quale fosse la tinteggiatura<br />

originale<br />

della chiesa, ben<br />

noi, e non solo quelli che ne hanno<br />

la responsabilità principale.<br />

Per esempio, e fuor di metafora,<br />

cercando di uscire dallo steccato dei<br />

nostri particolarismi e sforzandoci,<br />

senza sbavature retoriche, di sentirci<br />

appartenenti a una comune realtà.<br />

Per esempio, evitando di gabellare<br />

come democrazia il diritto di<br />

fare il proprio sporco comodo, o<br />

di concepire il denaro pubblico<br />

come proprietà privata di chi deve<br />

amministrarlo, o di spacciare bassi<br />

interessi per alti e sublimi ideali.<br />

E, anche, lasciando stare l’idea<br />

che lo sviluppo si possa creare per<br />

decreti e per provvidenze e non,<br />

anche, come risultato complessivo<br />

dell’impegno responsabile di ciascuno<br />

a far bene la sua parte. Nei<br />

difficili mesi dell’anno passato,<br />

abbiamo cercato di scaricare la<br />

causa dei nostri mali su una vasta<br />

gamma di capri espiatori: la Ger-<br />

diversa da quella ormai “storica”,<br />

ma ancor più da quella attuale,<br />

in quanto di una delicata tonalità<br />

dorata. Per completare lo scempio,<br />

le colonne sono state tinteggiate di<br />

bianco, a coprire una più antica tonalità<br />

di grigio, che era sicuramente<br />

più efficace e discreta dell’attuale.<br />

Attorno all’altare, infine, sono state<br />

riportate alla luce delle decorazioni<br />

floreali che fanno letteralmente a<br />

pugni con le pitture barocche cui<br />

dovrebbero accompagnarsi. La<br />

domanda è: con quale diritto questi<br />

presunti “esperti” hanno effettuato<br />

un intervento di tale pesantezza? Mi<br />

è stato detto che queste tinteggiature<br />

sono state apposte su indicazione<br />

di tecnici diversi, in assenza di un<br />

progetto unitario. Come è stato<br />

possibile?<br />

Tutto questo merita sicuramente<br />

un’ispezione, quantomeno della<br />

Regione, ma direi soprattutto del<br />

Ministero.<br />

mania, l’Europa, l’euro, i poteri<br />

forti, la spietatezza dei mercati.<br />

Tutto ciò, certo, non senza molte e<br />

fondate ragioni; non è, infatti, che<br />

non ci siano pagliuzze, o paglioni,<br />

negli occhi dei nostri critici, ma<br />

cerchiamo pure di guardare la trave<br />

che è nel nostro; per esempio, i<br />

decenni di sprechi incontrollati, di<br />

abusi vestiti da diritti, di privilegi<br />

sfacciati, accettati passivamente,<br />

se non collusivamente: tutta roba<br />

di cui oggi paghiamo il conto tutti,<br />

ma soprattutto quelli che meno ne<br />

hanno tratto vantaggio. E allora, un<br />

po’ di esame di coscienza, anche<br />

nei nostri modesti comportamenti<br />

quotidiani, può essere un piccolo<br />

contributo ad allontanare il rischio,<br />

ormai reale, di un’irreparabile decadenza<br />

e per scrivere il libro del<br />

duemilatredici con i rosei caratteri<br />

della speranza.<br />

Mario Bartocci<br />

Oggi i corsi d'acqua<br />

non si tombano più<br />

Caro direttore, tramite lei, vorrei consigliare all’autore della foto a pag.<br />

6 del numero de L’Azione di qualche settimana fa di modificare la quantità<br />

d’acqua che si vorrebbe far passare sotto il ponte all’inizio di piazza<br />

Garibaldi. Se dovesse passarci la quantità d’acqua in essa indicata, via<br />

Cialdini verrebbe allagata proprio all’incrocio di via Filzi. Ormai a Fabriano<br />

si è diventati tutti interessati allo scoprimento del “fiumiciattolo” Giano.<br />

Tale si è ridotto con il progredire della richiesta di acqua per le moderne<br />

necessità. Quanti ricordano i motivi della tombatura del fiume? Allora si<br />

parlava di motivi igienici. Oggi i fiumi non si tombano più, si costringono<br />

a fluire in argini sempre più stretti. Non sto a ricordare le portate estive<br />

ed invernali del Giano, gli esperti le conoscono (spero). Vorrei solo citare<br />

un verso del Pascarella da “La scoperta dell’America”: “il foco, se te ce<br />

sforzi, con le pompe ce ‘rivi tu a smorzallo, ma l’acqua, dimme ‘n po’,<br />

con che la smorzi?”. Cementifichiamo, tombiamo, regimentiamo, poi non<br />

lamentiamoci delle “disgrazie naturali”. La saggezza degli antichi diceva:<br />

“inutile piangere<br />

sul latte versato”.<br />

Sono del parere di<br />

controllare, scoprendolo,<br />

lo stato<br />

del suo letto. Il<br />

resto lo lascio agli<br />

esperti ed ai posteri.Scommettiamo<br />

però che dopo<br />

averlo “scoperchiato”,<br />

dovranno<br />

ricoprirlo perché<br />

emanerà cattivi<br />

odori?<br />

Francesco Frigio<br />

30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 10.59


<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />

31<br />

Sentire Cristian presente<br />

Uno spettacolo pienamente riuscito al Gentile per ricordare la sua persona<br />

Provo a scrivere due righe come mi ero ripromesso a<br />

fari spenti, dopo diversi giorni dal magni co ricordo<br />

fatto il 28 dicembre scorso nell'ottima ubicazione del<br />

Teatro Gentile di Fabriano, dove quasi 800 persone<br />

hanno potuto salutare con fortissima emozione ma anche<br />

spensieratezza, Cristian ad un anno dalla sua partenza.<br />

Un allontanamento deciso da un destino che non curandosi<br />

delle nostre preghiere e senza chiedere assolutamente il nostro<br />

parere, lo ha tolto da dove stava benissimo, per portarlo via<br />

con sè, senza dare una minima spiegazione.<br />

Da un anno continuo a ripetere dentro me, che sentir dire<br />

che dove è ora sta bene e ci guarda con occhio benevolo,<br />

non allevia minimamente il dolore di non averlo più con noi,<br />

facendomi provare una forte rabbia.<br />

Fortunatamente però mi sono sentito alleviato nell’aver<br />

aiutato, anzi appoggiato in piccola parte, l’amico Cosimo<br />

ad organizzare lo spettacolo, che lo h a portato per quattro<br />

lunghi mesi a girare attivamente senza sosta, vari uf ci e<br />

contattando diverse persone.<br />

Vederlo giornalmente studiare, o chiedermi consigli per ogni<br />

piccolo particolare, al ne di creare una serata perfetta, come<br />

poi effettivamente è stata, mi ha fatto un immenso piacere.<br />

Durante tutto questo periodo ho sentito di nuovo Cristian<br />

presente, così si è sciolta la nostra malinconia, l’ho sentito<br />

dotare di grande forza suo padre, incitarlo e suggerirgli tutto<br />

quello che lui avrebbe desiderato per la sua serata. Cosimo<br />

con grande forza e pazienza ha fatto tutto per far sì che il suo<br />

anniversario non diventasse solo un momento di tristezza,<br />

ma anche di gioia e di divertimento, senza però dimenticare<br />

Signor Direttore, mi permetta con questa nota tecnica di contribuire<br />

al dibattito sulla produzione di energia elettrica con<br />

impianti eolici. Nell’articolo del Comitato di Difesa di Campodiegoli<br />

dal titolo “Contro l’eolico selvaggio” pubblicato da<br />

L’Azione il 5 gennaio scorso si legge: “Non condividiamo con<br />

lei quando dice che la nostra Regione ha un grave de cit energetico,<br />

non é assolutamente vero é falsa informazione basta<br />

andare a vedere i dati del Gse”. Tengo a precisare quanto segue.<br />

Le Marche svettano per il<br />

de cit di energia elettrica<br />

e si collocano al secondo<br />

posto dopo il Veneto. Nel<br />

2<strong>01</strong>1 la domanda di energia<br />

elettrica nelle Marche<br />

è stata di 8.1<strong>01</strong>,2 GWh a<br />

fronte di una produzione<br />

di 3.692,4 GWh con un<br />

de cit di 4.448,7 GWh<br />

pari al 54,9%. Nel 2<strong>01</strong>0<br />

il de cit è stato del 47,3%<br />

rispetto alla domanda.<br />

Nel biennio 2<strong>01</strong>0-2<strong>01</strong>1<br />

il de cit è aumentato del<br />

7,6%. Per ciò che riguarda<br />

le fonti utilizzate nel<br />

2<strong>01</strong>1, nelle Marche si<br />

registra ancora una forte<br />

dipendenza dalle fonti<br />

fossili (che sono rappresentate<br />

in larga misura<br />

dalla parte pesante della<br />

distillazione del petrolio<br />

il cosiddetto Tar e dal gas) pari al 65%, mentre le rinnovabili rinnovabili<br />

si attestano al 35% circa . Gran parte della quota deriva dalla<br />

L’ideologia è il tuo essere,<br />

il tuo credere, il tuo<br />

pensare, il tuo concepire<br />

il mondo e se sentita e<br />

consapevole è legata indissolubilmente<br />

al coraggio<br />

e alla passione nel volerla<br />

affermare. “Io vi dico<br />

di amare la politica, è la<br />

cosa più alta del pensiero<br />

umano, per costruire la<br />

nostra vita insieme. Per<br />

organizzare la pace, la<br />

serenità e il lavoro c’è solo<br />

la politica […] Non avere<br />

interesse per la politica è<br />

come non avere interesse<br />

per la vita”. Questo ha<br />

sostenuto Roberto Benigni<br />

nella sua lezione<br />

magistrale sulla Nostra<br />

Costituzione; perciò io<br />

momenti di ri essione e di forte emozione per quello che era<br />

stato appena 12 mesi addietro.<br />

Frequentare per organizzare i tanti suoi amici, l’amicosuocero<br />

Achille, i componenti dei due gruppi musicali di<br />

cui lui era anima e corpo, mi ha fatto conoscere il Cristian<br />

che conoscevo solo tramite i racconti che faceva lui durante<br />

pranzi o cene consumati insieme in famiglia. Ho toccato<br />

con mano quanto era amato e apprezzato da tutti e non solo<br />

da noi parenti, ma da amici di band, colleghi, compagni di<br />

rugby, amici del Club della Vespa, e quanti altri l’avevano<br />

avvicinato nelle tantissime attività che amava portare avanti<br />

da sempre. Qui non ho potuto non fare una ri essione che<br />

mi da un po’ di orgoglio, l’impegno costante di Cristian nel<br />

grande sentimento che è l’amicizia, che lui ha coltivato e<br />

emanato su quanti l’hanno conosciuto e avvicinato, sono certo<br />

Deciso impiego<br />

delle energie<br />

rinnovabili<br />

fonte fotovoltaica che raggiunge il 18% superando l’idroelettrica<br />

che si attesta nel 2<strong>01</strong>1 al 12%, mentre le biomasse<br />

raggiungono il 5%. Praticamente assente l’eolico. Il Piano<br />

Energetico Ambientale Regionale (Pear) approvato nel 2005<br />

prevede un contributo di 320 GWh da impianti eolici per una<br />

potenza complessiva di 160 MW. A anco si riporta la produzione<br />

di energia elettrica per fonti nella Regione Marche nel<br />

2<strong>01</strong>0 e nel 2<strong>01</strong>1 su dati Terna in GWh.<br />

Si segnala il forte sviluppo del fotovoltaico<br />

che nel 2<strong>01</strong>1 ha prodotto<br />

658,4 GWh con una potenza istallata<br />

di 786,6 MW. Contrariamente a<br />

quanto previsto dal Pear, molti degli<br />

impianti fotovoltaici installati negli<br />

ultimi anni non hanno riguardato il<br />

settore edilizio, ma sono impianti di<br />

una certa potenza (media degli impianti<br />

registrata nel 2<strong>01</strong>1 di 65 kW)<br />

istallati a terra. Ciò ha indotto la regione<br />

ad emanare la Legge Regionale<br />

12/2<strong>01</strong>0 con cui si identi cano le zone<br />

non idonee per l’installazione di im-<br />

Quando l'ideologia diventa necessità<br />

mi domando, come si può,<br />

come spesso si sente dire,<br />

far uscire l’ideologia dalla<br />

politica? Credo con forza<br />

che ciò non sia possibile. La<br />

politica, nella sua autentica<br />

accezione di bene comune,<br />

non può prescindere dal confronto<br />

delle ideologie, e se<br />

oggi si è perso il valore e la<br />

necessità proprio della politica<br />

signi ca, che lei, Signora<br />

Politica, è avulsa dall’ideologia,<br />

ed è espressione ora di<br />

semplice accordo e interesse<br />

personale.<br />

A seguito di questa ri essione,<br />

provo delusione unita<br />

a rabbia, vedere come oggi<br />

l’ideologia sia purtroppo<br />

fuori dalla politica. Il sistema<br />

elettorale, seppure con le<br />

varie forme di parlamentarie,<br />

attuate dal Pd, da Sel e dal<br />

Movimento Cinque Stelle,<br />

consentirà comunque l’ingresso<br />

al Parlamento a persone<br />

che ci rappresenteranno<br />

senza aver avuto la nostra<br />

diretta approvazione. Se ciò<br />

non bastasse è all’ordine del<br />

giorno il trasferimento di<br />

parlamentari da un partito<br />

all’altro. Il passaggio che<br />

nella nostra Fabriano ha<br />

suscitato più clamore è stato<br />

quello dell’Onorevole che ha<br />

un importante cognome nella<br />

nostra terra, e che proprio da<br />

questa terra e dalle persone<br />

che ci vivono ha avuto un<br />

ampio sostegno colorato di<br />

speranza, speranza che oggi<br />

però deve confrontarsi con<br />

la realtà dei fatti; mi sto riferendo<br />

ovviamente all’Onorevole<br />

Maria Paola Merloni,<br />

che è appena passata dal Pd<br />

alla lista di Monti.<br />

Norberto Bobbio sosteneva<br />

come destra e sinistra fossero<br />

due categorie incancellabili,<br />

per il grande losofo<br />

e giurista, la <strong>prima</strong> valorizza<br />

che ad averglielo trasmesso, facendolo nascere e crescere in<br />

un ambiente dove tale sentimento ha avuto da sempre valore<br />

<strong>prima</strong>rio è stato Cosimo e tutti noi del suo storico gruppo.<br />

Ora le luci si sono spente, il sipario è calato, tutti i partecipanti<br />

certi di avere fatto quanto lui avrebbe desiderato, hanno salutato<br />

tutti con un velo di emozione e soddisfazione, Cristian<br />

sarà sempre con loro, o dietro il suo basso, o a cavallo di una<br />

vespa, o a rincorrere il pallone ovale da rugby.<br />

Per quanto mi riguarda, la rabbia si è leggermente af evolita,<br />

ora il triste ricordo di quando andavo a trovarlo in Ancona più<br />

di un anno fa si è un po’ allontanato, ora riesco a rivederlo<br />

nalmente tra di noi, ed è ciò che ho avvertito nella bella<br />

serata del 28 dicembre scorso.<br />

Ciao Cristian, un bacione da…<br />

Zio Sandro Barocci<br />

pianti fotovoltaici a terra. Comunque, nonostante l’impennata<br />

del fotovoltaico e l’aumento signi cativo delle biomasse, nel<br />

2<strong>01</strong>3 lo scenario elettrico regionale è destinato a peggiorare<br />

per la chiusura della raf neria Api di Falconara. Il fermo della<br />

raf neria di Falconara, previsto per un anno, determinerà<br />

la mancata produzione di circa tre milioni di tonnellate di<br />

carburanti e di circa 2.000 GWh di energia elettrica per la<br />

conseguente fermata dell’impianto di Gassi cazione a Ciclo<br />

Combinato (Igcc). Oggi la Igcc soddisfa il 27% della domanda<br />

regionale di energia elettrica ed è alimentata con la frazione<br />

pesante della distillazione del petrolio. Nel 2<strong>01</strong>3 la Igcc verrà<br />

convertita a metano.<br />

Per fermare il declino energetico-tecnologico e quindi non<br />

solo elettrico di questa Regione è necessario proporre con<br />

forza alcuni assi portanti contenuti anche nel Pear: ripresa<br />

dell’attività della raf neria Api anche con riduzione della<br />

raf nazione e massima protezione ambientale e della sicurezza;<br />

risparmio nei consumi di energia elettrica e carburanti in<br />

tutti i settori con campagne informative anche per migliorare<br />

la qualità dell’aria delle aree<br />

urbane delle Marche; impiego<br />

delle energie rinnovabili con<br />

particolare riferimento all’energia<br />

eolica ed alle biomasse<br />

di origine agro-forestale nei<br />

tetti stabiliti dal Pear.<br />

L’utilizzo dell’energia solare<br />

dovrà essere esclusivo in<br />

campo edilizio; produzione<br />

distribuita di energia elettrica<br />

e termica con particolare riferimento<br />

ai sistemi distrettuali<br />

delle imprese. Distinti saluti<br />

Walter Vignaroli<br />

l’io mentre la seconda il noi.<br />

Ebbene, anche io, credo che<br />

queste due categorie non<br />

potranno mai morire, perché<br />

sono state disegnate per accogliere<br />

il pensiero umano<br />

proprio con i suoi valori e<br />

ideali. Il compromesso esiste<br />

ma non può essere la vita<br />

della nostra politica, e anche<br />

per questo che provo sdegno<br />

nel sentire possibili governi<br />

costituiti da partiti che invece<br />

in campagna elettorale si pongono<br />

come alternativi. “Come<br />

non ti interessa la politica,<br />

non solo non ti interessa<br />

della tua vita ma neanche<br />

della vita di tuo glio, se<br />

andrà a scuola, se avrà un<br />

buon insegnamento, se si<br />

ammala sarà curato, se si<br />

sposerà, se troverà un lavoro,<br />

no non mi interessa<br />

fate voi! Fate voi! La vita<br />

di tuo glio e della tua.<br />

Questa è la politica, organizzare<br />

la nostra vita, la<br />

costruzione della nostra<br />

vita”. Tutto non può restare<br />

così fermo, bisogna<br />

uccidere l’indifferenza<br />

alla politica, bisogna<br />

uscire dal torpore dei politici<br />

più o meno potenti<br />

e in uenti, e affermare il<br />

nostro credo di ideali per<br />

avere una buona politica;<br />

quindi una buona vita.<br />

Andrea Giombi<br />

31 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.00


32 <strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3<br />

IL SETTIMANALE DEL TUO TERRITORIO: CAMPAGNA ABBONAMENTI 2<strong>01</strong>3<br />

Qui sotto trovate elencata una parte degli abbonati<br />

de L’Azione di quest’anno… e non sono niti. Il nostro<br />

grazie va a chi ci ha accordato di nuovo la ducia<br />

e la nostra riconoscenza anche agli altri che lo<br />

stanno facendo (o lo vorranno fare) di legarsi a noi<br />

per un nuovo grande anno. Vi aspettiamo in redazione!<br />

Oppure vi invitiamo ad utilizzare il bollettino che<br />

abbiamo allegato nel numero scorso. Perché, come<br />

lo slogan della campagna pubblicitaria, vogliamo andare<br />

insieme a voi alla… carica dei 1<strong>01</strong> (anni).<br />

Il direttore<br />

Sabato 19 gennaio la redazione di Fabriano<br />

sarà aperta dalle ore 9 alle ore 12<br />

per abbonamenti, inserzioni, annunci<br />

32 ultima.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.02

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!