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28 >SPORT< L'Azione 19 gennaio 2013 ATLETICA La festa di Natale Un altro anno fantastico! Numeri record per l'Atletica Fabriano che è salita a 230 praticanti Ancora luci della ribalta per l’Atletica Fabriano che, come ogni anno, ha chiamato a sè tutti i suoi tantissimi associati, i loro genitori e nonni, tutti gli amici. Splendido contenitore della mega cerimonia di fine anno è stato l’Oratorio della Carità, messo a disposizione dall’assessorato allo Sport del Comune di Fabriano che ne ha condiviso idealmente l’organizzazione. In apertura, il presidente del’associazione biancorossa, Sandro Petrucci, ha ringraziato gli intervenuti che hanno gremito la sala, tutti gli atleti e le loro famiglie, sottolineando che senza il loro sostegno e la loro fiducia, l’impegno di dirigenza e tecnici non avrebbe successo. Graditissimi ospiti del pomeriggio sono stati il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, l’assessore allo Sport Giovanni Balducci, il presidente onorario e socio fondatore dell’Atletica Fabriano Roberto Del Brutto ed il presidente della Federazione Regionale di Atletica Leggera Giuseppe Scorzoso. Quattro delle migliori atlete Allieve, le graziosissime Benedetta Cecchini, Ilaria Bonafoni, Margherita Burattini e Jenny Bongiovanni, nei loro costumini da Babbo Natale, hanno garantito il giusto clima natalizio. Petrucci ha speso doverose parole per il dirigente biancorosso Giuseppe Agabiti Rosei, in società da meno di un decennio, ma già conosciuto in tutto l’ambiente marchigiano per la sua intraprendenza, per la sua passione, per la sua tenacia nel sostenere la pratica sportiva tra i giovanissimi e nelle scuole in particolare, tanto da essere eletto presidente provinciale prima e consigliere regionale poi (giusto qualche settimana fa). Una menzione particolare ovviamente non è mancata per gli altri dirigenti, Fabrizio Porcarelli, Fabio Faggeti, Massimiliano Poeta, Enrico Ghidetti, Anna Maria Traballoni, Enzo Tozzi e Luca Fiorani. A coronamento di una stagione encomiabile, l’Atletica Fabriano è stata insignita dal Coni, Comitato Olimpico Italiano, della stella d’argento al merito sportivo, tra le massime onorificenze che vengono assegnate a società, dirigenti ed atleti che si sono particolarmente contraddistinti in ambito nazionale. Il 2012 si è chiuso con 230 associati, una ventina di gloriosi master, gli altri tutti atleti giovanissimi a testimoniare come i dirigenti e gli istruttori dell’Atletica Fabriano siano decisamente vocati per l’attività giovanile, a partire da quella motoria di base. In effetti, i primi ad essere premiati, sono stati gli Esordienti (6-11 anni) del centro Coni, attivo da 40 anni, diretto spontaneamente con grande attenzione da Pino Rosei, recentemente rivitalizzato dalla presenza della prof. Serenella Boldrini, di Gabriele Archetti e di Massimiliano Poeta ed ora guidato in maniera encomiabile da Stefano Falcioni e dallo stesso Gabriele Archetti, giovanissimi e competenti istruttori, laureati in Scienze motorie e straordinaria attitudine nei confronti dei giovanissimi. Anche se voci di corridoio lo avevano già anticipato, l’encomio ricevuto dal Presidente sociale Sandro Petrucci da parte del presidente Fede- L'assessore Balducci, il presidente federale Scorzoso ed il socio fondatore Del Brutto rale Giuseppe Scorzoso, ossia la Quercia di primo grado, è stato salutato con sorpresa ed enorme soddisfazione da tutto l’ambiente. Ecco, ciò che ha impressionato particolarmente, è stato il clima di grande affetto che ha pervaso la sala in ogni momento della cerimonia, indice di serenità e cordialità assoluta. Del resto, come la dirigenza fabrianese non si stanca di affermare, ben vengano i campioni e le campionesse, ma ciò che conta è vivere esperienze agonistiche e di socializzazione, per crescere tutti insieme in un ambiente sano, coinvolgente ed amichevole. “Certo, viviamo anche di agonismo - ha affermato Petrucci - il nostro obiettivo è quello di partecipare alle gare con il numero maggiore di atleti possibile ed anche in questa angolatura i risultati non sono mancati. Vorrei sottolineare i risultati individuali dei lanciatori allenati da Pino Gagliardi, delle mezzofondiste di Antonio Gravante, dei velocisti di Massimiliano Poeta, delle ragazzine terribili di Gabriele Archetti e del marciatore di Fabio Faggeti, dei miei saltatori, ma sono i risultati di squadra ad essere significativi, anche perchè in atletica è già difficile riuscire a presentare una squadra, tanto più farsi largo tra la concorrenza. Nelle Marche le società di atletica sono 77, in Italia 2400, e questo non dobbiamo dimenticarlo. Ebbene, le ragazze di Archetti hanno vinto il titolo regionale di prove multiple e sono state seconde nel campionato di società, i Cadetti hanno conquistato un brillante terzo posto nel campionato di società, vincendo nel campionato di specialità lanci, le Cadette sono state ottave, le Allieve quarte in regione e 67sime in Italia, le Ragazze della squadra Assoluta quarte in regione e 73sime in Italia. Le nostre presenze nei Campionati Italiani sono state 13, le convocazioni in rappresentativa marchigiana addirittura 25, mai come quest’anno. Insomma, ci siamo dati da fare. Con tutto il rispetto per i nostri bravissimi atleti, tutti, indistintamente meritevoli di essere ricordati, vorrei richiamare l’attenzione sui nostri istruttori. Faccio parte di questo gruppetto e so quanto sia un compito difficile e di Riconoscimenti e premi per tutti alla cerimonia svoltasi all'Oratorio della Carità: una società valida e in gran crescita Sandro Petrucci, presidente dell'Atletica Fabriano, con quattro Babbo Natale... speciali! (fotoservizio di Claudio Ercolani) grande responsabilità. Un ringraziamento particolare va a Giuseppe Gagliardi, Gabriele Archetti, Stefano Falcioni, Fabio Faggeti, Massimiliano Poeta, Antonio Gravante”. Non poteva mancare un riconoscimento per il medico sociale Pompeo D’Ambrosio. Petrucci ha sottolineato anche che la realtà agonistica della propria società trova spazio nel giornale cittadino, L’Azione, che ha migliaia di abbonati e lettori. Per dirigenza ed atleti è molto importante avere questa vetrina settimanale, che permette di divulgare alla città ed al suo circondario il proprio operato. Così è stato chiamato a ricevere un caloroso applauso Ferruccio Cocco, il giornalista che si prodiga per garantire visibilità nel consistente panorama cittadino, (non dimentichiamolo, vanta oltre 60 società agonistiche) e che è anche un appassionato podista. Ciò che viene chiesto ai ragazzi ed alle ragazze è innanzitutto la disponibilità ed in questi termini i primi riconoscimenti di questa stagione sono andati proprio a chi ha dimostrato passione ed attaccamento ai colori sociali disputando un gran numero di gare. Quest'anno è stata Elisa Maggi, con 37 gare disputate, seguita da Martina Ruggeri e Gabriele Tozzi con 32, Ilaria Bonafoni e Margherita Burattini con 31, ad aggiudicarsi il primo posto in questa speciale classifica societaria. Ci sono stati anche molti dei ragazzi che hanno conseguito risultati importanti durante la stagione, ai quali è stato consegnato un ricordo dal presidente federale Giuseppe Scorzoso: Marika Giacometti (primatista regionale stagionale 60 Indoor), Elisa Maggi (Campionessa regionale prove multiple-alto Indoor- 60hs-4x100- convocata in rappresentativa marchigiana-primatista regionale stagionale 60hs e 4x100), Martina Ruggeri (Campionessa regionale prove multiple-4x100-primatista regionale stagionale salto in lungo e 4x100), Sara Falcioni (Campionessa regionale prove multiple), Gaia Ruggeri (Campionessa regionale prove multiple-convocata in rappresentativa marchigiana), Sara Mazzuferi (Campionessa regionale prove multiple), Ludmylla Tavares (Campionessa regionale prove multiplesalto in alto-4x100-convocata in rappresentativa marchigiana-primatista regionale stagionale salto in alto e 4x100), Maria Nora Conti (Campionessa regionale e primatista stagionale 4x100), Noemi Mazzarini (convocata rappresentativa marchigiana), Giacomo Marini (Campione regionale e primatista stagionale Vortex), Giulia Riccioni (Campionessa regionale e primatista stagionale martello-convocata in rappresentativa marchigiana- Campionati Italiani Cadetti), Andrea Ballerini (Campione regionale e primatista stagionale disco-convocato in rappresentativa marchigiana-Campionati Italiani Cadetti), Giacomo Brandi (convocato rappresentativa marchigiana-Campionati Italiani Cadetti), Leonardo Chiodi (Campione regionale specialità lanci), Valerio Marini (Campione regionale specialità lanci), Riccardo Raggi (convocato rappresentativa marchigiana-Campionati Italiani Cadetti), Gianmarco Cecchini (convocato in rappresentativa marchigiana), Gian Marco Cacciamani (Campione regionale disco e peso- primatista stagionale disco-convocato in rappresentativa regionale-Campionati Italiani Allievi), Benedetta Cecchini (Campionessa regionale 3000 e 2000 siepi-primatista stagionale 2000 siepi e 2000 pianiconvocata in rappresentativa regionale- Campionati Italiani Allieve), Ilaria Bonafoni (Campionessa e primatista regionale stagionale 100-200-convocata in rappresentativa marchigiana- Campionati Italiani Allieve), Noemi Vocale (Campionati Italiani Cross Allieve), Jenny Bongiovanni (Campionato Italiano Cross Allieve), Giada Papi (convocata rappresentativa marchigiana), Margherita Burattini (primatista regionale stagionale Metri 80), Gabriele Tozzi (Campione regionale 4x100-4x400-Campionati Italiani Allievi), Luca Giuliani (Campionati Italiani Junior Di Cross), Davidh Stelluti (Campione regionale Allievi 100), Nicolò Marinelli (Campione regionale 400-primatista stagionale 200-convocato in rappresentativa marchigiana-Campionati Italiani Junior), Angelica Marinelli (primatista regionale stagionale 80 metri), Chiara Capezzone (primatista regionale stagionale 800-1500-3000-Campionati Italiani Universitari), Alessia Gatti (primatista regionale stagionale peso-discogiavellotto), Valentino Teodori (Campione regionale e primatista stagionale alto). Parlavamo di 230 associati nel corso del 2012. Venti di loro sono Master, atleti senza età, come amano definirli. Magari l'età i master ce l'hanno, ma serve soltanto ad aggiungere qualche acciacco in più e soprattutto tantissima passione in più a quella che avevano da ragazzi. Quest'anno hanno conquistato la loro sesta finale nazionale in questo ultimo decennio di attività. Il responsabile del gruppo, dirigente ed atleta master, è Enrico Ghidetti, che ha relazionato in merito, proclamando atleta Master rivelazione dell'anno Giorgio Tiberi, inarrivabile mezzofondista, mentre Petrucci ha ricordato i grandi meriti di Sandro Ballelli, sia come atleta che per il servizio logistico che offre all'ambiente insieme a Ilenia Rizzuto, Paolo Costanzi, Gianni Cecchini ed Otello Mariani. Quali sono i programmi per il 2013? Presto detto, una discreta attività con gli Esordienti che, pur piccoli, meritano di avere delle opportunità agonistiche. Poi, di certo, saranno schierate ancora squadre competitive con i Ragazzi e le Ragazze, i Cadetti e le Cadette, per non parlare delle Allieve che possono aspirare alla finale nazionale di serie B, senza dimenticare le ragazze del gruppo Assoluto, in grado di migliorare di 10-15 posizioni la loro classifica nel ranking nazionale. Pubblico numeroso all'Oratorio della Carità per la festa natalizia dell'Atletica 28 sport.indd 2 16/01/13 11.11
L'Azione 19 GENNAIO 2013 >DIALOGO< 29 La giornata della lebbra celebra modi, si impegnano per eli- il 27 gennaio minare la povertà e l’emar- la 60a Giornaginazione, vere cause del Il 27 gennaio L’Aifo ta mondiale dei permanere del contagio”. nel ricordo dei malati malati di lebbra, una ricorrenza istituita da Raoul Follereau e riconosciuta dall’ONU per indirizzare l’attenzione del mondo intero sul dramma della lebbra e dello stigma ad essa associato e per affermare con forza i diritti umani delle persone colpite dalla lebbra e dei loro familiari. “In questa domenica ricorre la Giornata mondiale dei malati di lebbra. Nel salutare l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, vorrei far giungere il mio incoraggiamento a tutte le persone affette da questa malattia, come pure a quanti li assistono e, in diversi (Benedetto XVI, 29 gennaio 2012). La Giornata mondiale dei malati di lebbra è un grande appuntamento di solidarietà che si rinnova da cinquant’anni. Capi di Stato, autorevoli ricercatori, persone semplici, offrono il proprio contributo alla celebrazione di questo evento. Fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu de nito “apostolo dei malati di lebbra”. Follereau inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio contro ogni forma di emarginazione e di ingiustizia. Costante è stato In un periodo storico non facile per i giornali diocesani, rappresenta una bella notizia il restlyling gra co di un settimanale marchigiano che si sta imponendo con sempre maggiore autorevolezza. Esattamente cinque anni dal suo esordio con frequenza settimanale, «Emmaus», il periodico d’opinione della Diocesi di Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli - Treia, si è appunto rinnovato, presentando ai lettori interessanti novità gra che e contenutistiche. Era infatti il 10 gennaio 2008 quando venne presentata la nuova “veste” della testata che diventava settimanale. Sorta nel 1986 come prezioso strumento di informazione legato al tessuto sociale, culturale ed ecclesiale dei 13 Comuni che compongono la realtà diocesana, essa è divenuta, nel tempo, un mezzo di comunicazione sempre più attento al territorio e a cogliere le «buone notizie» del panorama maceratese. Mantenendo la propria linea editoriale e il formato tabloid (29x44cm), il settimanale intende ora proporsi ai lettori con l’intento di coinvolgerli maggiormente valorizzando le DA UN MALATO DI SLA: è ora di fare chiarezza in Italia sia all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità sia all’interno dell’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, che rispetto alle analoghe strutture europee e statunitensi, è molto più lenta prima di decidere se passare a una sperimentazione di un farmaco o di trapianto di cellule staminali dal topo all’uomo, ovvero passa troppo tempo e muoiono nel frattempo troppi malati. Sui ricercatori poi ci sarebbe da scrivere un romanzo, Un’agenzia come sostegno loro vedono solo il danaro, ce ne sono pochissimi che si impegnano veramente per risolvere il problema e per dare una risposta concreta a noi malati. L’ultimo farmaco scoperto, risale al 1999 e le sue potenzialità sono quelle di allungare la vita di tre mesi di un malato, non c’è che dire. il suo impegno per la pace. In Italia l’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau – Aifo. L’Aifo, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di italiani, in 51 anni di attività, ha contribuito alla cura di oltre un milione di malati di lebbra, destinando 135 milioni di Euro a progetti nei paesi a basso reddito. Circa 700 persone si ammalano ogni giorno nel mondo. Si stima che siano almeno altrettanti, quotidianamente, i casi non identi cati. In realtà nessuno può dire esattamente quanti siano i malati nel mondo. Di fatto, quando si avviano piani di ricerca dei casi di lebbra in aree poco raggiungibili, si continuano a scoprire numerose persone affette dalla malattia. Tra loro la percentuale dei bambini rimane alta. Ciò indica un alto livello d’infezione. Emmaus cambia: restyling grafi co immagini e rendendo ancora più dinamiche le sezioni delle 24 pagine, con l’inserimento di ulteriori spazi dedicati alla cronaca e all’approfondimento, con un’attenzione speci ca ai temi e ai personaggi locali, con uno sguardo alle problematiche nazionali che hanno evidenti ricadute sul nostro territorio. Alla luce di una profonda convinzione, ossia che Dio parla nella storia di ogni uomo e di ogni società con il linguaggio concreto della quotidianità, in sinergia con i ritmi velocissimi con cui si sta innovando la comunicazione moderna, In Italia è partita la sperimentazione del professor Vescovi, ci sono voluti sei anni prima di avere tutte le autorizzazioni. C’è un’altra sperimentazione che dovrebbe partire non si sa quando, ideata e messa a punto dal dottor Melazzini che oggi collabora con la Regione Lombardia nel settore sanitario. I progressi da lui stesso raccontati in un articolo uscito nella primavera 2012 sul quotidiano Avvenire, dimostrano che la cura è ef cace. Adesso è giunto il momento che i malati si riprendano la loro vita e non stiano a passare il tempo o meglio a morire per la burocrazia che regna imperterrita all’interno delle due istituzioni italiane. Fortunatamente da qualche anno è nata la nostra agenzia, l’agenzia ARisLA che vede la partecipazione di molti soggetti privati e che con la raccolta di fondi e le donazioni, mette in piedi ogni anno delle borse di studio, per meglio dire dei bandi a cui possono partecipare ricercatori italiani ma con obiettivi concreti che diano risposte concrete ai malati e soprattutto che tutto ciò avvenga in un periodo di tempo prestabilito. È questo il punto debole della nostra ricerca: la meritocrazia. Il trapianto di cellule staminali cerebrali da feti abortiti reimpiantate nel midollo osseo dei malati, che in qualche caso sta dando dei risultati insperati, il professor Vescovi con tutta la burocrazia che c’é in Italia ha iniziato la fase I da qualche mese. Lo stesso trattamento messo a punto anche con la collaborazione del professor Vescovi, ma negli Stati Uniti precisamente ad Atlanta, ha già concluso la I fase ed ha iniziato la II fase, terminata la quale inizia l’arruolamento spontaneo per via compassionevole ma con un costo che si aggira attorno ai € 100.000. Tutto questo per noi malati rappresenta avere o non avere una prospettiva di vita e subire una discriminazione che proprio le Nazioni Unite nel 2006 hanno voluto in una dichiarazione universale al ne di sensibilizzare i vari Stati a non discriminare i disabili e i malati. Altro che i viaggi della speranza! Forse qualcuno ha pensato che facendo fuori alla svelta chi Ucsi a Fano con Occhetta “Comunicare è comunicarsi! Il caso serio e sconosciuto di Francesco di Sales” è il tema della giornata regionale Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) in programma a Fano domenica 20 gennaio, alle ore 9.30, presso la Sala Riunioni del Centro pastorale diocesano in occasione di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. La giornata regionale vuole essere un momento prezioso di confronto fra i vari settimanali cattolici presenti nel nostro territorio e non solo per favorire una maggiore collaborazione fra il mondo della professione, delle redazioni e quello dell’informazione ecclesiale. Programma della giornata: ore 9.30: saluto di S.E. Mons. Armando Trasarti, vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola; ore 10: Santa Messa presso la chiesa di San Cristoforo; ore 11: inizio lavori. Interverranno: - Andrea Melodia, presidente Ucsi; - Francesco Zanotti, presidente nazionale Fisc; Maurizio Socci, giornalista e presidente Ucsi Marche; - Padre Francesco Occhetta, gesuita e redattore della rivista “La Civiltà Cattolica”, relazionerà sul tema “Comunicare è comunicarsi! Il caso serio e sconosciuto di Francesco di Sales”; ore 13: pranzo; ore 15.30: visita guidata alla città di Fano. cercando di offrire delle utili chiavi di lettura per entrare in profondità nei fatti e superando quella confusione che spesso può derivare da un’informazione fluida e stereotipata, «Emmaus» inaugura l’anno con un’altra proposta: a breve, infatti, sarà possibile trovare il profilo del settimanale su Facebook, instaurando così, anche attraverso il social network, un “dialogo” costante e costruttivo con il pubblico. è malato come noi possa rappresentare un risparmio per la sanità pubblica. Non voglio esagerare, ma tra ciò che ha espresso la Corte di Cassazione, in riferimento alla legge 40, ciò che ha detto tempo fa il ministro del Lavoro che i disabili devono aprirsi una polizza privata che non pesi sulla spesa sanitaria nazionale, all’americana per intenderci. Poi ci sono tutte queste vicende che accadono attorno al trapianto di cellule staminali fatte in Italia, quindi come dicono i padroni ed i baroni della medicina, con tutte le garanzie, sempre che, dietro, a controllare ci siano i soliti noti. Ma se il trapianto di cellule staminali non passa per le forche caudine dell’istituto superiore di sanità ovvero dell’agenzia italiana del farmaco ove i padroni della salute italiana, ti si mettono di traverso, allora anche se c’è di mezzo una vita, vedi il caso di Celeste e di tutti gli altri bambini affetti da una grave forma di distro a guaribili con il trapianto, ciò che prevale sono la burocrazia, la procedura, il controllo della vita nelle mani di poche persone. Questo non è più accettabile anche perché questi signori si rivolgono addirittura alla magistratura per sospendere un trattamento vitale, il che equivale a commettere un omicidio. La burocrazia che prevale sulla vita è un aspetto aberrante. Mettendo insieme tutti questi fatti mi viene il sospetto, ma per il momento spero che sia solo un sospetto, ovvero che siamo entrati in una fase della nostra società che va verso la selezione della razza: ”Quelli dei disabili”. Il mio sogno più grande è quello di scon ggere la mia malattia, ma forse più grande è il sogno di vedere tutti gli ammalati non solo della mia malattia, ma scon ggere anche tutte le malattie devastanti che si impadroniscono della vita dei bambini, dei giovani e degli adulti. 29 fuori porta.indd 2 16/01/13 10.58
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