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<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >SPAZIO LAVORO<<br />

13<br />

2<strong>01</strong>3: sarà un anno in salita<br />

Dalla Cna emergono numeri preoccupanti e... anche per il futuro<br />

di DANIELE GATTUCCI<br />

I<br />

dati del centro studi Sistema<br />

Cna Marche, che mettono a<br />

confronto il 2<strong>01</strong>1 e il 2<strong>01</strong>2 no<br />

al III trimestre 2<strong>01</strong>2, confermano<br />

un dato generale negativo per<br />

l’economia dell’area di Fabriano.<br />

Dell’argomento, particolarmente<br />

complesso, spinoso e non privo di<br />

elementi di grande preoccupazione<br />

per la tenuta socio economica della<br />

città, ne abbiamo discusso con il<br />

presidente ed il segretario della Cna<br />

di Fabriano, Mauro Cucco e Mirco<br />

Gaggiotti.<br />

La cosa che preoccupa maggiormente?<br />

“La grave crisi che<br />

interessa la zona perdura da troppo<br />

tempo ed è tra le più rilevanti nel<br />

panorama italiano se non europeo.<br />

A questa si è sommata la recessione<br />

dell’area euro che ha pesato in maniera<br />

particolare sul nostro Paese”.<br />

Nella vostra, esperienza quotidiana,<br />

quali sono i fattori e situazioni<br />

che emergono con più frequenza?<br />

“Notiamo che alla scomparsa consistente<br />

di aziende storiche di vari<br />

settori non segue più quel ricambio<br />

costituito da imprese giovani con<br />

una struttura in grado di garantire la<br />

Come diversifi care<br />

la realtà produttiva<br />

Proviamo a fare una sintesi: in un<br />

anno il tasso di sviluppo del Fabrianese<br />

ha perso una quota percentuale<br />

del -1,3%. Nel singolo Comune di<br />

Fabriano la curva, parimenti in discesa,<br />

si è assestata a -0,2%. Queste<br />

le evidenze che emergono dalla<br />

analisi congiunturale effettuata da<br />

Confartigianato aggiornata ai dati<br />

di III trimestre 2<strong>01</strong>2. “Il territorio”<br />

– risponde Simone Clementi,<br />

segretario Confartigianato Fabriano<br />

- soffre ancora per le dinamiche<br />

negative innescate dalla crisi e<br />

dalle conseguenze della caduta del<br />

colosso ex Ardo. Capitolazione che<br />

ha portato al cortocircuito di quello<br />

che era un indotto artigiano storico<br />

e orente. Con il crollo del gigante<br />

degli elettrodomestici – rileva -<br />

sono state spazzate via piccole e<br />

medie aziende che contribuivano<br />

con i loro prodotti e servizi al<br />

mantenimento di un tessuto econo-<br />

Mauro Cucco<br />

continuità nel corso degli anni: troppo<br />

spesso assistiamo alla chiusura<br />

di neo imprese dopo poco tempo”.<br />

Proviamo ad analizzare i dati<br />

nello speci co… “Alcuni comparti<br />

che un tempo trainavano l’economia<br />

del territorio sono sempre più<br />

ridimensionati. Il ramo della manifattura<br />

registra un saldo negativo<br />

di 18 posizioni con 11 iscrizioni e<br />

29 cessazioni nell’area fabrianese”.<br />

Per quanto concerne le categorie?<br />

“Il tessile abbigliamento rispetto al<br />

2<strong>01</strong>1 in termini percentuali segna<br />

un –15,1 % contro un trend provin-<br />

mico vitale e competitivo. Anche i<br />

piccoli centri dell’entroterra non si<br />

sono dimostrati immuni da queste<br />

dinamiche di recessione e non si<br />

arresta a oggi la scia di chiusure<br />

di attività. Purtroppo, e questo è<br />

noto – rileva ancora il segretario<br />

della Cgia - il Distretto vive una<br />

profonda crisi occupazionale, mese<br />

dopo mese, cresce il numero di chi<br />

è senza impiego o in cassa integrazione”.<br />

A dir poco, un quadro<br />

inquietante… “Sì ed è auspicabile,<br />

quanto necessario, mettere subito,<br />

in campo tutti gli strumenti per<br />

evitare un ulteriore e gravissimo<br />

peggioramento. Tuttavia è possibile<br />

apprezzare la volontà di reagire di<br />

chi a questa logica del declino non<br />

si piega e intende far forza su ogni<br />

risorsa disponibile pur di ricostruire<br />

il proprio futuro”. Cosa fare per<br />

rispondere alla stasi del mercato<br />

del lavoro? “Si ricorre all’auto<br />

ciale per lo stesso settore di –2,9%,<br />

da segnalare anche l’entrata in crisi<br />

di diverse imprese locali strutturate<br />

della moda. La metalmeccanica<br />

segna un – 6,3% contro un 2,7 % a<br />

livello provinciale. Il settore edile<br />

non è da meno, venendo da anni di<br />

forti contrazioni anche nel corso<br />

del 2<strong>01</strong>2 segna il passo con un –<br />

1,1% rispetto all’anno precedente.<br />

Per trovare dati in controtendenza<br />

occorre andare sul settore terziario<br />

con un +1,2 % rispetto al 2<strong>01</strong>1, percentuale<br />

frutto un buon andamento<br />

del settore legato alla ristorazione<br />

che segna un +2,7 % rispetto al<br />

2<strong>01</strong>1 in questo caso stiamo parlando<br />

di nuove imprese che si sono<br />

costituite nel corso del 2<strong>01</strong>2”.<br />

Esempli chiamo con iscrizioni e<br />

cancellazioni nel corso del 2<strong>01</strong>2<br />

no a settembre, nei singoli campi…<br />

“L’edilizia vede la nascita di<br />

16 nuove imprese e la cancellazione<br />

di 28 posizioni con un dato di –12<br />

nel suo complesso. Il trasporto continua<br />

a soffrire una crisi strutturale<br />

e di settore con una sola attività avviata<br />

e 10 cessazioni. Il commercio<br />

all’ingrosso segna un differenziale<br />

negativo di 20 posizioni: 7 aperture<br />

contro 27 chiusure; il commercio al<br />

Simone Clementi<br />

imprenditorialità. Il territorio di<br />

fronte alla crisi si reinventa. Chi<br />

apre una attività investe sulla propria<br />

creatività per crearsi un lavoro<br />

e costruire un futuro per sé e per<br />

altri. Per questo è vitale che vi sia<br />

attenzione e supporto per le start up<br />

di impresa innovative che possono<br />

produrre nel territorio la tanto attesa<br />

rigenerazione del tessuto produttivo<br />

che a oggi necessita di idee nuove<br />

da spendere competitivamente su<br />

mercati in continua evoluzione. A<br />

tal ne è inoltre opportuno favorire<br />

la diversi cazione dell’economia<br />

con nuovi progetti”.<br />

d.g.<br />

dettaglio indica in 24 le aperture e<br />

40 le chiusure –20. In generale osserviamo<br />

la nascita di 211 attività e<br />

la chiusura di ben 255 imprese, con<br />

un –44 che pesa sull’intera sistema<br />

economico dell’entroterra”.<br />

Questo, dunque lo scenario:<br />

voi come Cna cosa proponete?<br />

“L’esigenza in primis di difendere<br />

e guidare la riconversione del sistema<br />

di piccole imprese locali che<br />

necessitano di aiuti per riproporsi<br />

a nuovi mercati non solo locali ma<br />

nazionali e perché no internazionali.<br />

Cercare di innovare il prodotto ed<br />

il processo produttivo. Dotarsi di<br />

reti commerciali in grado di assolvere<br />

al meglio la ricerca sempre più<br />

dif cile e necessaria di nuovi clienti.<br />

Per fare tutto questo occorrono<br />

risorse che vanno trovate da parte<br />

delle istituzioni politiche, economiche<br />

e nanziarie a tutti livelli. Serve<br />

incentivare e sorreggere al meglio<br />

la nascita di nuove imprese che<br />

abbiano un progetto sostenibile e<br />

molto spesso queste idee non si concretizzano<br />

per mancanza di risorse<br />

da parte di giovani che ci mettono<br />

impegno e testa ma non disponendo<br />

di risorse nanziarie non riescono<br />

senza l’ausilio delle banche ad<br />

SPAZIO LAVORO<br />

a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />

Mirco Gaggiotti<br />

avviare una attività. Segnaliamo,<br />

infine che per le nostre ditte il<br />

ricorso alla cassa integrazione ordinaria<br />

ed in deroga nel corso del<br />

2<strong>01</strong>2 è aumentata sensibilmente.<br />

Questi strumenti sono essenziali<br />

per tamponare un’emergenza ma, in<br />

mancanza di progetti per il futuro<br />

e per la ripresa, rischiano di essere<br />

soltanto strumenti di conservazione<br />

dell’esistente che una volta terminati<br />

lasceranno il territorio nel<br />

più grande disagio economico e<br />

sociale, occorre far presto”.<br />

~ TIROCINI PRESSO LA COMMISSIONE EUROPEA<br />

La Commissione Europea organizza due volte l’anno dei tirocini che<br />

durano dai tre ai cinque mesi per giovani laureati, senza escludere<br />

coloro che - nel quadro dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita<br />

- hanno ottenuto di recente un diploma universitario e sono all’inizio<br />

della carriera professionale.<br />

I periodi di formazione iniziano il 1° marzo ed il 1° ottobre di ogni anno. L’obiettivo<br />

del tirocinio è di: offrire ai tirocinanti un’idea generale sugli obiettivi e i problemi legati<br />

al tema dell’integrazione europea; fornire una conoscenza pratica del lavoro che si<br />

svolge presso gli uffi ci della Commissione; offrire l’opportunità di acquisire esperienze<br />

personali attraverso i contatti presi nel corso del lavoro quotidiano; offrire l’opportunità<br />

di approfondire e mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi e in<br />

particolare in aree specifi che di competenza.<br />

I tirocinanti vengono selezionati generalmente tra i cittadini degli Stati membri delle<br />

Comunità Europee e dei paesi candidati che benefi ciano di una strategia di pre-accesso,<br />

tuttavia può essere accettato un numero limitato di cittadini degli stati non membri. I<br />

tirocinanti devono: aver completato il primo ciclo di un corso di istruzione superiore<br />

(istruzione universitaria) e ottenuto un diploma di laurea o il suo equivalente entro la<br />

data di scadenza per la presentazione delle domande; non aver portato a termine un<br />

tirocinio presso un’altra istituzione o organismo UE; possedere un’ottima conoscenza<br />

dell’inglese, del francese o del tedesco; per coloro che sono cittadini di uno Stato<br />

membro, possedere un’ottima conoscenza di una seconda lingua comunitaria.<br />

Il tirocinante potrà ricevere una borsa che è attualmente di 1071,19 euro mensili. I<br />

tirocinanti disabili riceveranno un supplemento alla borsa. Le domande per i tirocini di<br />

ottobre vanno presentate entro il 31 gennaio. Ulteriori info. sul sito www.ec.europa.eu,<br />

oppure sul nostro sito alla pagina ESTERO > LAVORARE ALL’ESTERO > LEONARDO<br />

E ALTRI STAGE.<br />

~ TIROCINIO PRESSO LA BANCA MONDIALE<br />

La Banca Mondiale offre due programmi di tirocinio ai giovani interessati ad approfondire<br />

temi di carattere economico e sociale che riguardano la vita di popoli intorno<br />

al mondo. I programmi offrono l’opportunità di acquisire esperienza pratica nei settori<br />

in questione. L’obiettivo del Programma di tirocinio è di offrire a studenti laureati<br />

l’opportunità di migliorare le proprie capacità e acquisire esperienza di lavoro in un<br />

contesto internazionale.<br />

I tirocini retribuiti sono disponibili per l’inverno e l’estate. I candidati devono essere<br />

cittadini di un paese membro, in possesso di un diploma di laurea o iscritti ad un<br />

corso di laurea, e devono aver approfondito le seguenti materie: economia, fi nanza,<br />

sviluppo delle risorse umane (salute pubblica, istruzione, nutrizione, popolazione),<br />

scienze sociali (antropologia, sociologia), agricoltura, ambiente, sviluppo del settore<br />

privato, altre discipline affi ni.<br />

Si richiede una buona conoscenza dell’inglese.<br />

La Banca provvede ad una paga oraria per tutti i tirocinanti e, se del caso, offre un’indennità<br />

per le spese di viaggio. I tirocinanti devono provvedere in maniera autonoma<br />

alle spese di alloggio.<br />

La maggior parte dei posti disponibili sono presso gli uffi ci di Washington, con una<br />

durata minima di quattro settimane. La domanda per effettuare il tirocinio in estete<br />

(giugno-settembre) va presentata entro il 31 gennaio. Ulteriori info. sul sito www.<br />

worldbank.org, oppure sul nostro sito alla pagina ESTERO > LAVORARE ALL’ESTERO<br />

> LEONARDO E ALTRI STAGE.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />

concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S.<br />

Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail:<br />

cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario<br />

di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00.<br />

13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.09

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