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<strong>L'Azione</strong> 19 GENNAIO 2<strong>01</strong>3 >FABRIANO<<br />

9<br />

Nella vigna buona<br />

Pinacoteca: l'esempio fruttuoso di Fano<br />

di GIAMPIERO DONNINI<br />

La vigna buona dà sempre<br />

buoni frutti. E’ il<br />

caso di scomodare<br />

il vecchio adagio<br />

contadino per aprire il discorso<br />

sulla città di Fano<br />

(la vigna) e la bella mostra<br />

dell’opera pittorica di Simone<br />

Cantarini (il vino), che per tutta<br />

la scorsa estate ha dato lustro alla<br />

Pinacoteca di San Domenico.<br />

Il Cantarini, detto il Pesarese, ha<br />

lasciato a Fano alcune notevoli<br />

prove della sua vocazione artistica,<br />

alimentando in esse l’antica<br />

tradizione critica che indicava<br />

le Marche quale terra di origine<br />

della sua formazione culturale<br />

e stilistica. E il progredire degli<br />

studi ha dato forza a quella che, in<br />

addietro, sembrava solo essere una<br />

sparata campanilistica dei soliti<br />

eruditi locali.<br />

Il prologo fanese vuole<br />

semplicemente sottolineare<br />

la tendenza intelligente<br />

di recente perseguita da<br />

tanti direttori di pinacoteche e<br />

di musei italiani, che è quella di<br />

mostrare i gioielli di casa.<br />

Di esporre e di valorizzare, cioè,<br />

per mezzo di appositi eventi, la<br />

varietà e la ricchezza dei beni artistici<br />

esistenti nel territorio. Spesso<br />

si tratta di una ricchezza e di una<br />

varietà di opere per lo più neglette,<br />

la cui colpa è stata quella di essere<br />

rimaste appese allo stesso chiodo<br />

per troppi decenni. Il fatto di averle<br />

rimosse ed esposte in un diverso e<br />

più mirato contesto gurativo ne<br />

ha provocato automaticamente la<br />

rivalutazione e una più affettuosa<br />

attenzione.<br />

Il gioco è semplice e comporta<br />

spese facilmente sostenibili.<br />

Difronte alla latitanza dello Stato<br />

e degli enti pubblici, le amministrazioni<br />

locali stanno aguzzando<br />

l’ingegno per trovare l’aiuto indispensabile<br />

di collaboratori informati<br />

e, soprattutto, svincolati dai<br />

fardelli suicidi della burocrazia e<br />

della politica.<br />

Con loro sarà più facile stilare un<br />

elenco di iniziative che risollevino<br />

le sorti di organismi inerti come<br />

pinacoteche e musei, al ne di riportare<br />

su di loro l’interesse di un<br />

pubblico ampio, compreso quello<br />

studentesco.<br />

Adesso un comitato scientifi co<br />

La nostra Pinacoteca<br />

civica, ricca<br />

di preziose opere<br />

del 300/400, che<br />

documentano un<br />

fulgido passato di storia e di<br />

arte, rispecchia e vive la crisi della<br />

globalizzazione capitalista, che si<br />

fonda platealmente sul disprezzo<br />

della storia e della cultura. Non<br />

si spiega altrimenti, a livello di<br />

scelte politiche ed economiche,<br />

perché l’unica risorsa di cui è<br />

fornita 1’Italia, quella artistica e<br />

paesaggistica, che tutto il mondo<br />

ci invidia, non riesca a generare<br />

una industria culturale, capace di<br />

attrarre investimenti e dare lavoro,<br />

in primis ai giovani formati in tale<br />

direzione, oltre ad artigiani del<br />

vasto settore dei beni culturali.<br />

Di fronte a tali cecità così diffuse<br />

e diseducative, in una società per<br />

la quale la cultura, non è altro che<br />

evasione e divertimento ed il museo<br />

un magazzino, come muoversi<br />

per dare un senso ad un dibattito<br />

delle idee utili e partecipate?<br />

“Ignorantes docere” è scritto su<br />

un riquadro ad affresco del nostro<br />

Oratorio della Carità ed è anche<br />

la definizione delle finalità del<br />

museo: “Esporre delle opere ai<br />

ni di studio, di educazione e di<br />

diletto”. Lo studio viene per primo,<br />

poi vengono l’educazione e<br />

per ultimo, solo per ultimo, questo<br />

bel termine usato da Poussin “il<br />

diletto”. “Docere et delectare” il<br />

motto è antico come l’arte, e ciò<br />

non signi ca fare di una pinacoteca<br />

una ludoteca, dove questa funzione<br />

nisce per occupare uno spazio<br />

eccessivo, che priva la bellezza<br />

dell’opera d’arte delle sue fondamenta<br />

e del suo senso profondo.<br />

E’ormai prassi consolidata di ogni<br />

museo quello di attivare laboratori<br />

didattici, che permettano appunto<br />

di far lezione in modo piacevole e<br />

pro cuo e di realizzare una “catena”<br />

di richiami intergenerazionali.<br />

La nostra pinacoteca può de nirsi<br />

un “museo locale” nel senso che la<br />

raccolta di opere emana da un certo<br />

contesto socio-culturale e nello<br />

stesso tempo lo ri ette: è quello<br />

che A. Mottola Mol no de nisce<br />

“il piccolo museo,che racconta<br />

e preserva la storia dei luoghi e<br />

permette di rivivere ogni speciale<br />

e particolare “genius loci”. Dove è<br />

il continuo aggiornamento dei suoi<br />

strumenti interpretativi che lo rende<br />

contemporaneo, cioè partecipe del<br />

proprio tempo. Quindi la creazione<br />

di un gruppo di persone dalle competenze<br />

certi cate nel settore artistico-museale<br />

potrebbe costituire<br />

quel comitato scienti co, in grado<br />

di indicare, nel modo più corretto,<br />

a scelte relative all’utilizzo e alla<br />

gestione dei nostri beni culturali,<br />

come pure alle varie destinazioni<br />

d’uso, all’interno di un progetto<br />

complessivo, che eviti dispendiosi<br />

ripensamenti o, peggio, soluzioni<br />

improvvisate insegne del dilettantismo<br />

e della super cialità pure<br />

malevole immotivate preclusioni.<br />

Marisa Bianchini<br />

Di eventi come quello di<br />

Fano sopra descritto ne<br />

accadono da tempo anche a<br />

Jesi, a Foligno, a Camerino.<br />

E tutti sono mirati a porre<br />

in luce il proprio patrimonio<br />

artistico, abbinandolo con<br />

altri esemplari locali e talvolta<br />

integrandolo con qualche<br />

prestito forestiero.<br />

A Foligno, ad esempio, è rimasta<br />

aperta sino all’Epifania<br />

una piccola rassegna d’arte<br />

medievale nel ricordo di una<br />

mistica locale, la Beata Angela.<br />

In mostra figurava anche la<br />

Croce dipinta della Pinacoteca di<br />

Camerino, che la Cassa di Rispar-<br />

A Fabriano esiste il Rotary da<br />

tanti anni e tutti lo sanno. Meno<br />

nota è invece l'esistenza di due<br />

clubs rotariani giovanili che, oltre<br />

a tanto divertimento ed amicizia,<br />

permettono ai "ragazzi" di condividere<br />

lo stesso spirito di Servizio<br />

dei "grandi". Con risultati di tutti<br />

rispetto per il Rotaract (giovani<br />

dai 18 ai 30 anni) che ha meritato<br />

negli scorsi anni i più alti rico-<br />

BREVI DA FABRIANO<br />

~ 93 ANNI DI ENERGIA<br />

Fabriano, giorni fa. Suona il telefono dei<br />

VdF: “Una vicina, anziana è caduta in casa,<br />

volevo aiutarla ma non riesco ad aprire la<br />

porta, accorrete”. I pompieri giungono,<br />

salgono sul balcone dove la fi nestra è<br />

aperta, entrano, la soccorrono e lei, che<br />

ha 93 anni, riprende vigore: infatti sembra<br />

che non fosse caduta per malore, ma per<br />

un inciampo. Quindi il personale medico<br />

del 118 la cura, ma quando le propongono<br />

il Pronto Soccorso per controlli, rifi uta: “Ho<br />

solo un indolenzimento, non è niente, resto<br />

qui, grazie”. Telefonano ad un familiare<br />

che acconsente: “Lasciatela a casa con<br />

la signora che vi ha chiamato, passerò io<br />

da lei, con il medico di famiglia”; allora la<br />

energica 93enne, tra i rimbrotti a voce alta<br />

rivolti a se stessa per la caduta, sorride<br />

e ringrazia.<br />

~ BRONTOLONE<br />

Via Ciccacci. Chi percorre questa via<br />

corta e a senso unico, dopo 10 metri<br />

incrocia a destra via Valpovera dove<br />

sono presenti due segnali: senso unico<br />

e direzione obbligatoria; di fronte, a 5<br />

metri, incrocia a destra via Bosima - da<br />

mio della Provincia<br />

di Macerata acquistò<br />

direttamente dal<br />

conte Augusto Fornari,<br />

proprietario<br />

negli anni Trenta di<br />

cartiere a Fabriano.<br />

Maestro<br />

dei Crocefi ssi<br />

francescani,<br />

Croce dipinta,<br />

Camerino<br />

Pinacoteca<br />

(già a Fabriano<br />

collezione Fornari)<br />

Rotary sempre baby!<br />

noscimenti del Club e del Distretto<br />

2090 per le tante attività condotte<br />

con dedizione e passione. Con la<br />

tenerezza che ci ispira l'ancora più<br />

giovane Interact (ragazzi dai 13 ai<br />

18 anni), attualmente presieduto<br />

da Cecilia Pignati, specie quando,<br />

come in questo caso, si fanno<br />

promotori di una iniziativa della<br />

quale negli ultimi tempi si è persa<br />

quasi irrimediabilmente l'utilità<br />

sociale. Passare due ore al giorno<br />

alla Casa di Riposo Vittorio<br />

Emanuele II di Fabriano a “far<br />

sorridere” gli ospiti per quasi 2<br />

mesi in periodo natalizio, non si<br />

sentiva dagli anni della nostra<br />

(non vicinissima) giovinezza.<br />

E dire che quella volta si trattava<br />

di servizi “correzionali<br />

e coatti” per giovani socialmente<br />

… esuberanti. Bravi<br />

quindi i ragazzi dell’Interact<br />

di Fabriano. Siamo certi<br />

che i decori realizzati per<br />

le festività 2<strong>01</strong>2 saranno<br />

ricordati come i più belli<br />

di sempre. Senz’altro dagli<br />

anziani presenti ma anche<br />

dai giovani volontari che<br />

ne conserveranno, speriamo,<br />

il ricordo per molti anni.<br />

qui possono provenire i veicoli - ed a<br />

sinistra via Cavallotti; c’è una direzione<br />

obbligatoria verso via Cavallotti ma tale<br />

segnale non può essere seguito se si<br />

deve girare a destra.<br />

Necessità di togliere una direzione obbligatoria:<br />

o di Valpovera o di Cavallotti.<br />

~ RUBATI APPARECCHI PER MUSICA<br />

Via Veneto. Dal Centro di aggregazione<br />

giovanile Sant’Antonio fuori le Mura,<br />

rimasto chiuso dal 22 dicembre fi no al<br />

6 gennaio scorso, sono stati rubati un<br />

mixer e due casse, per un valore totale<br />

di 300 euro.<br />

I gestori se ne sono accorti alla riapertura,<br />

ma il locale non è stato fruibile dal<br />

pubblico per ulteriori verifi che. Indagini<br />

della Polizia.<br />

~ GRANDE CORDOGLIO<br />

Fabriano, 7 gennaio. Grande costernazione<br />

anche nella cittadinanza fabrianese<br />

e nella stampa locale per la morte<br />

a 14 anni del ragazzo sassoferratese<br />

Daniele Ruggeri, a causa della leucemia<br />

riscontratagli qualche anno fa. Ampio<br />

spazio sulla pagina di Sassoferrato.<br />

09 fabriano.<strong>indd</strong> 2 16/<strong>01</strong>/13 11.<strong>01</strong>

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