Aprile 2006 - Ispettoria Salesiana Meridionale - Via Don Bosco, 8 ...
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esprimersi e relazionarsi con gli altri e per la sua crescita integrale.<br />
Lo sport è scontatamente legato alla dinamica del gioco. Ma nei nostri ambienti<br />
il gioco non ha carattere produttivo. Il bello, la soddisfazione stanno nell’essersi<br />
espressi al meglio. Certo vincere è gratificante, ma ha la sua parte di fatica e attesa,<br />
perché ciascuno ha i suoi limiti. Non puntiamo troppo in alto, piuttosto lo<br />
scopo è che ogni ragazzo possa dire “ho fatto del mio meglio”. E se poi si raggiunge<br />
il traguardo ambito, allora dobbiamo far capire che è esaltante celebrare<br />
non la vittoria, ma la gioia di avercela fatta, perché imparino a provare ancora, a<br />
non arrendersi,a voler ripetere l’esperienza.<br />
E’ il segreto della gioia che ci ha lasciato don <strong>Bosco</strong> come dono:”Siate allegri –<br />
diceva – non lasciatevi andare a malinconie. […]Saltate, giocate, divertitevi.”<br />
E’ lo sport che noi vogliamo per loro, per i nostri ragazzi: un momento di festa<br />
che esprime e regala la voglia di vivere, e di vivere insieme. Cito a proposito le<br />
parole di Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo internazionale degli sportivi:”<br />
Lo sport è gioia di vivere, gioco, festa, e come tale va valorizzato e forse riscattato,<br />
oggi, dagli eccessi e dal tecnicismo e del professionismo mediante il recupero<br />
della sua gratuità,della sua capacità di stringere vincoli d’amicizia, di favorire il<br />
dialogo e l’apertura gli uni verso gli altri…”.<br />
I ragazzi hanno voglia e bisogno di gioia e di festa, di creatività e fantasia, di incontro<br />
con gli altri. Abbiamo pertanto ritenuto auspicabile “allargare gli orizzonti”<br />
inserendoci e collaborando con altri gruppi o associazioni sportive al di fuori<br />
del nostro ambiente salesiano. Non fosse altro per il fatto che la PGS( seguendo<br />
appunto l’esempio di don <strong>Bosco</strong>) prima che una struttura e un’associazione, è<br />
anche un’opera in dialogo con famiglie e territorio, e suo scopo è quindi anche<br />
quello di promuovere lo sport come partecipazione alla vita del territorio.<br />
Da tali attività ci aspettiamo proprio questo: che lo sport per i ragazzi abbia<br />
principalmente il significato di un’ occasione di incontro…anche quando non si<br />
ha un fisico particolare e doti eccezionali.<br />
D’altronde la PGS vuole e deve operare per uno sport per tutti.<br />
Guardando come vanno le cose, invece, ci si rende conto che il “protagonismo”<br />
assoluto spesso sembra inguaribile. E vicino a noi vediamo troppe volte ragazzi<br />
che vogliono prevalere. O ancora, quelli che dicono:”che noia, chi me lo fa fare…adesso<br />
non mi va!”. Ma siamo pronti a scommettere che nel loro cuore c’è<br />
voglia di fare il pieno, di fare centro.<br />
<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong>, pure lui, li aveva incontrati così i suoi ragazzi:discoli, un po’ ladri,<br />
sfaccendati per forza.<br />
Li aveva messi insieme e aveva scommesso che il tempo e il passatempo erano<br />
una strada per farli incontrare con le possibilità nascoste nel cuore.<br />
E noi? Qual è la nostra scommessa? Allenare, formare dei ragazzi che sappiano<br />
attrezzarsi in campo per giocare la partita più difficile, che è quella della vita. E’ il<br />
servizio più prezioso che possiamo e vogliamo rendere ai nostri ragazzi: che<br />
imparino a saper affrontare con coraggio la partita della vita!<br />
È la nostra scommessa. Da verificare tutti i giorni, un po’ per volta.<br />
Valentina de Tullio<br />
Salesiani<br />
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