10.06.2013 Views

ABBAZIA MONTE OLIVETO MAGGIORE - Prodotti monastici

ABBAZIA MONTE OLIVETO MAGGIORE - Prodotti monastici

ABBAZIA MONTE OLIVETO MAGGIORE - Prodotti monastici

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>ABBAZIA</strong> <strong>MONTE</strong> <strong>OLIVETO</strong> <strong>MAGGIORE</strong><br />

I monaci di Monte Oliveto<br />

Abbazia Monte Oliveto Maggiore<br />

Loc. Chiusure<br />

53041 ASCIANO (SI)<br />

Italia<br />

Telefono 0577 707611<br />

Fax 0577 707670<br />

http://www.monteolivetomaggiore.it/<br />

abbazia@monteolivetomaggiore.it<br />

Ospitalità: contattare<br />

L' Abate (o il Priore) è il vero Padre del Monastero e, secondo la Regola di San Benedetto,<br />

fa le veci di Cristo.<br />

Nel Monastero sono ben viste tutte le attività che non intralciano la vita monastica e non<br />

impediscono al monaco di perseguire il suo ideale; eccelle anche l'ospitalità che per San<br />

Benedetto è scontata: Gli ospiti in monastero non mancano mai (Regola di San Benedetto).<br />

Agli ospiti, ricevuti come il Cristo (Regola di S. Benedetto), è facilitata la partecipazione<br />

alla vita comunitaria, sopratutto alla preghiera liturgica. I monaci, agganciati alle loro<br />

radici antiche, vogliono però essere vivi nell'oggi della storia.<br />

Vivono la spiritualità monastica della nostra Congregazione anche gli Oblati. Sono persone<br />

che, pur non emettendo voti, vivono in comunità, partecipando pienamente alla vita dei<br />

monaci, e danno il loro prezioso contributo, ciascuno secondo le proprie capacità. Per<br />

questo si impegnano con la comunità o con la Congregazione con un atto che si chiama<br />

oblazione, cioè "offerta".<br />

Attualmente la Congregazione benedettina di Monte Oliveto ha monasteri in Italia,<br />

Francia, Inghilterra, Brasile, Guatemala, Stati Uniti, Israele e nella Corea del Sud. Tutti<br />

questi monasteri sono talmente uniti all'Archicenobio di Monteoliveto in modo da formare<br />

una sola famiglia, un "unico corpo", sotto la guida dell'Abate di Monte Oliveto, che perciò è<br />

anche Abate Generale della Congregazione.<br />

La storia<br />

La Congregazione di Monte Oliveto Maggiore ha la sua origine nella vocazione, eremitica e<br />

poi cenobitica, di alcuni nobili senesi: Bernardo Tolomei (1272-1348), Patrizio Patrizi ed<br />

1


Ambrogio Piccolomini; si ritirarono in luogo solitario, detto Accona, poi Monte Oliveto, a<br />

circa trenta km.da Siena, desiderosi di istituire "una scuola del servizio divino" (Regola<br />

Benedettina).<br />

La "Charta fundationis" del monastero Sancta Mariae de<br />

Oliveto in Acona porta la data del 26 marzo1319; tre giorni<br />

dopo, i fondatori ricevettero l'abito monastico bianco dal<br />

delegato del vescovo di Arezzo, professando la Regola di San<br />

Benedetto.<br />

Il Beato Bernardo Tolomei, dopo aver dato prova di santità<br />

eroica nel luogo di Accona, coronò la sua vita con un atto di eroismo caritativo, morendo<br />

con ottanta altri suoi monaci durante la peste del 1348, nel monastero olivetano di Siena.<br />

In breve tempo, nella nostra penisola, sorsero monasteri della Congregazione di Monte<br />

Oliveto. La santità fu vissuta nei monasteri: oltre il Fondatore, molti monaci raggiunsero la<br />

perfezione evangelica e furono maestri ad altri. A questi si deve riallacciare la figura di<br />

Santa Francesca Romana (1384 - 1440), che fu figlia devotissima della Congregazione di<br />

Monte Oliveto e fondò le Oblate.<br />

Nel '400, secolo d'oro per gli Olivetani, il numero<br />

dei monaci superò le 900 unità con 53 monasteri;<br />

nel '500, continuando l'espansione in tutta<br />

l'Italia, costruirono altri 30 monasteri; nel<br />

Seicento altri 10, sempre tutti in Italia.<br />

L'Archicenobio di Monteoliveto, che già alla fine<br />

del '400 era un edificio come si presenta oggi,<br />

non solo è un abbazia celebre per storia ed arte,<br />

ma è anche, quale inizio e centro spirituale della<br />

famiglia olivetana, il monastero cui si riferisce e<br />

fanno capo tutti gli altri monasteri della<br />

Congregazione, reso vivo da una numerosa<br />

comunità fervida in molteplici attività<br />

monastiche.<br />

Nei secoli XVII e XIX, dopo un lungo periodo di<br />

grande splendore, per santità e opere<br />

meravigliose di significato culturale e artistico,<br />

anche la nostra Congregazione fu vittima di<br />

persecuzioni da parte di diversi governi e cadde sotto il capestro delle Leggi eversive e della<br />

soppressione, ma non estinse; riprese vita verso la fine del secolo scorso in un piccolo<br />

monastero a Settignano, vicino a Firenze (1876) e si è sviluppata in modo tale da diventare<br />

internazionale.<br />

Oggi, dopo il Concilio Vaticano II, che ha invitato tutti gli Ordini a<br />

riscoprire il proprio carisma e a viverlo secondo le più autentiche<br />

tradizioni, le comunità olivetane, fedeli al carisma originario del loro<br />

Fondatore, si danno sempre più una fisionomia specificatamente<br />

monastica<br />

Il Beato Bernardo Tolomei è stato canonizzato da SS.Benedetto XVI nel<br />

2009<br />

vedi il sito dedicato: http://www.sanbernardotolomei.org/default.asp<br />

2


Il carisma<br />

La Congregazione Monastica di Santa Maria di Monte Oliveto è una Congregazione<br />

Benedettina cenobitica, che per volontà del suo Fondatore, il Beato Bernardo Tolomei,<br />

segue la Regola di san Benedetto come norma di vita. Pertanto la sua denominazione<br />

ufficiale e completa è: Congregazione Benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto. E' una<br />

Congregazione divenuta internazionale. Essa raduna monaci, monache, monache-oblate,<br />

suore, oblati ed oblate laici.<br />

In origine, il Beato Bernardo, e i suoi primi compagni, ispirati dallo Spirito Santo, hanno<br />

cercato Dio nel deserto. Hanno scelto la Regola di San Benedetto nella radicalità dei suoi<br />

valori <strong>monastici</strong> per rispondere alla vocazione che essi avevano ricevuto e si sono posti<br />

sotto il patrocinio della Beata Vergine Maria. Fedele figlio della Chiesa, il Beato Bernardo<br />

ha adottato una struttura istituzionale centralizzata che rispondeva ai desideri dei Sommi<br />

Pontefici della sua epoca; mano a mano che nascevano delle fondazioni Olivetane, si<br />

realizzava così un'unità intorno a Monte Oliveto. Questa stretta unità delle comunità tra<br />

loro e con la Casa Madre di Monte Oliveto garantiva lo stesso slancio spirituale nelle<br />

diverse case; grazie al Capitolo Generale e al ministero dell'Abate Generale, sviluppava un<br />

Unum Corpus che faceva crescere la carità fraterna aldilà dei limiti di ogni monastero; essa<br />

rendeva così le comunità profondamente solidali le une con le altre. Si esprimeva così,<br />

teologicamente e istituzionalmente, il carisma olivetano dato ai Padri fondatori dallo<br />

Spirito Santo. Esso è sempre attuale nella sua intuizione essenziale. Richiede però a ogni<br />

epoca alcuni adattamenti per restare vivo e fecondo. Oggi, una più ampia autonomia delle<br />

case, richiesta dal principio di sussidiarietà, e una stabilità ordinaria nel monastero di<br />

professione rispondono alle esigenze del nostro tempo.<br />

Nel monastero, come in ogni famiglia, si seguono delle regole che permettono lo<br />

svolgimento ordinato della vita di tutti i giorni; la nostra è la Regola di San Benedetto,<br />

come è stata vissuta dal Fondatore il Beato Bernardo Tolomei. Dalla carità verso tutti, i<br />

monaci si sentono sollecitati a pregare per la salvezza dei fratelli e delle sorelle, e accolgono<br />

perciò tutti coloro che si avvicinano al monastero per cercare la pace e la grazia divina<br />

attraverso il ministero della riconciliazione e della direzione spirituale.<br />

"A te dunque si volge ora la mia parola, chiunque tu sia, che rinunzi alle proprie voglie, e<br />

accingendoti a seguire Cristo Signore, prendi le validissime e splendide armi<br />

dell'obbedienza ... il Signore dice: chi è l'uomo che vuole la vita e brama di vedere giorni<br />

buoni? Che se tu rispondi: "io", Dio ti parla ancora: se vuoi possedere la vera ed eterna<br />

vita, allontanati dal male e fai il bene; cerca la pace e seguila... Ecco che nella sua<br />

paterna bontà il Signore ci indica la via della vita".<br />

(Dal Prologo alla Regola di S. Benedetto)<br />

Orario monastico<br />

06.00 Levata<br />

06.20 Ufficio delle letture<br />

08.00 Laudi,Terza; colazione<br />

09.00 Lavoro<br />

12.30 Ora media; rosario<br />

13.00 Pranzo<br />

14.00 Ritiro in cella<br />

15.30 Ora Nona; lavoro<br />

3


La vita comunitaria<br />

17.30 Lectio Divina<br />

18.15 Vespro; Messa<br />

19.30 Cena; ricreazione<br />

21.00 Compieta<br />

La vita cenobitica, secondo il significato originario della parola, è<br />

per sua natura comunitaria e, stando al nostro Santo Padre<br />

Benedetto e ai grandi maestri del monachesimo, ha il suo modello<br />

nella primitiva comunità cristiana, che ogni monastero e tutti i<br />

monaci della Congregazione devono imitare per formare un cuore<br />

solo e un'anima sola nell'attesa gioiosa del supremo incontro con il<br />

Signore.<br />

La vita comune allora, non comporta semplicemente che tutti i<br />

monaci vivono sotto lo stesso tetto, ma che tra di essi si instaura una<br />

comunione profonda, perché partecipano della stessa vita divina<br />

attraverso l'azione dello stesso Spirito. Ne deriva che i monaci<br />

hanno parità di diritti e di doveri, pur nella diversità dei carismi e<br />

delle mansioni nella casa di Dio.<br />

Lectio divina<br />

"I fratelli devono in alcune determinate ore occuparsi nel lavoro manuale e in altre allo<br />

studio di cose divine" (RB 48)<br />

La lectio divina, o lettura spirituale, ha grande importanza per il mondo benedettino. Essa<br />

è il rapporto quotidiano che il monaco stabilisce con la Parola di Dio, il quale non si<br />

esaurisce nella semplice lettura del testo ma si realizza anche negli altri momenti della<br />

giornata.<br />

In concreto, la lectio divina è la lettura lenta e "saporosa" del testo biblico, fatta con la<br />

consapevolezza che Colui che parla è Dio. Dio ci parla con la Sua Parola e noi gli<br />

rispondiamo con le Sue Parole. Questa risposta è giusta ed adeguata quando la Parola di<br />

Dio diventa nostra, sale a Lui come Parola Sua e nostra.<br />

Nell'incontro tra Dio e l'uomo, attore principale è Dio. Inoltre, fare lectio divina è leggere<br />

Cristo, la Sua storia e, nella sua luce, leggere la nostra storia, quella dei fratelli, quella del<br />

mondo. Incontrare Gesù, come per i discepoli di Emmaus, porta a lasciare le vie sbagliate e<br />

a tornare nella via della Volontà di Dio.<br />

I quattro momenti della Lectio<br />

L'antica tradizione cristiana e monastica di rapportarsi alla Parola di Dio, mediante la<br />

lectio, venne codificata dal monaco certosino Guido in quattro momenti: Lettura -<br />

Meditazione - Preghiera - Contemplazione.<br />

- Lettura: è il primo contatto con il testo, il quale viene sottoposto ad uno studio<br />

attento, fatto con lo spirito teso a comprenderlo.<br />

- Meditazione: è l'operazione dell'intelligenza che si concentra, con l'aiuto della<br />

ragione, nell'investigare le verità nascoste.<br />

- Preghiera: è il volgere con fervore il cuore a Dio, per evitare il male e compiere il<br />

bene.<br />

- Contemplazione: è l'innalzamento dell'anima al di sopra di se stessa verso Dio,<br />

4


gustando la gioia di una inerrabile esperienza spirituale.<br />

Suggerimenti pratici<br />

- Immergersi in un clima interiore orante.<br />

- Creare un ambiente di silenzio ed eliminare ogni possibile distrazione.<br />

- Porsi in atteggiamento di accoglienza del testo sacro piuttosto che di aggressione;<br />

- Leggere il testo dandogli una certa sonorizzazione con la voce.<br />

L'Abbazia<br />

ai maggiori santi dell'Ordine, occhieggiano<br />

nell'immenso verde. Nel centro, rossigno e<br />

solenne sorge il monastero che è Abbazia<br />

territoriale e Archicenobio della<br />

Congregazione.<br />

Nel Chiostro Grande sono celebrate dal<br />

Signorelli e dal Sodoma le glorie di San<br />

Benedetto; su tele ed affreschi disseminati<br />

un pò dappertutto sono cantate le<br />

grandezze di Maria, Regina dei monaci. Il<br />

Coro di fra Giovanni da Verona e i Corali<br />

miniati da monaci, che umilmente<br />

5<br />

Nel centro delle crete senesi,<br />

nelle vicinanze dello splendido<br />

paese di Asciano, Monte Oliveto<br />

Maggiore ha l'aspetto delle<br />

grandi Abbazie Benedettine. Il<br />

luogo, di sua natura solitario e<br />

selvaggio, è uno stupendo<br />

esempio di bellezza artistica e<br />

spirituale.<br />

Sul colle, che è quasi epicentro<br />

della riarsa solitudine delle<br />

«crete senesi», svetta, nel<br />

perimetro di quasi un chilometro<br />

quadrato, una selva di cipressi<br />

che frammisti a pini, querce,<br />

olivi formano un parco<br />

meraviglioso.<br />

Da tre parti, borri e precipizi<br />

naturali circondano come una<br />

grande muraglia l'Abbazia alla<br />

quale si accede per il ponte<br />

levatoio nella torre merlata, dalla<br />

quale una bella Madonna<br />

robbiana sembra darti il<br />

benvenuto. Belle cappellette,<br />

dedicate dalla pietà dei monaci


tacquero i nomi, dicono il poema della preghiera; la biblioteca, anche se spoglia dei suoi<br />

antichi tesori, canta il poema dello studio e della scienza.<br />

Dal sagrato della chiesa, per la porta d'ingresso aperta nel centro della costruzione<br />

rinascimentale, ti troverai nel Chiostro Grande, centro e cuore del monumento artistico.<br />

Visitare il monastero<br />

Biblioteca:<br />

Il monastero è aperto tutti giorni:<br />

ore: 09.15 - 12.00<br />

ore: 15.15 - 17.00 (estate:18.00)<br />

Accompagnatori turistici per i gruppi (anche lingue straniere)<br />

prenotazioni: tel. 0577 - 71 85 67 (ora pasti)<br />

Chiesa :<br />

Crocifisso del Beato Bernardo (1313).<br />

Coro intarsiato da Fra Giovanni da Verona.<br />

Leggio da Fra Raffaelo da Brescia (1520).<br />

Dipinti da Jacopo Ligozzi (1598).<br />

Vetrate da Lino Dinetto (1972).<br />

Come tutte le Abbazie Benedettine, a Monte Oliveto<br />

Maggiore la biblioteca non fu trascurata ma costruita<br />

con linee monumentali, su disegno del monaco Fra<br />

Giovanni da Verona, fu resa capace di contenere una<br />

massa imponente di libri.<br />

L'antica massa libraria, tra cui i manoscritti e<br />

incunaboli di raro valore e una Divina Commedia<br />

tradotta in versi latini dall'olivetano Padre Matteo<br />

Ronto,è oggi sparsa per il mondo e i preziosi volumi,<br />

pergamene, documenti, che costarono ingenti fatiche<br />

e ricchezze ai monaci di Monte Oliveto ornano ed<br />

arricchiscono pubbliche e private biblioteche. I corali<br />

miniati, eseguiti appositamente dai monaci di Monte<br />

Oliveto, vennero asportati ed oggi sono nella<br />

cattedrale di Chiusi.<br />

Farmacia<br />

Nel XVI° secolo, l'Abate D.Barnaba Cevennini<br />

da Bologna, volle che venisse costruita a<br />

ridosso della torre una seconda costruzione,<br />

da destinare ad uso di infermeria, dotata di<br />

posti per offrire cure sia ai monaci<br />

6


dell'Abbazia che a chiunque secolare o non ne avesse fatto richiesta. In questo edificio, tra<br />

il 1564 ed il 1566, nacque a completamento dell'opera, l'antica farmacia di M.O.M. I<br />

farmaci prodotti a Monte Oliveto, vennero particolarmente apprezzati in più occasioni, dai<br />

Granduchi di Toscana, fino a raggiungere il massimo riconoscimento sotto l'Abate<br />

D.M.Capoani di Napoli (1714-1717) che introdusse nuove scoperte e sotto la crescente<br />

richiesta di molte autorità del tempo, fece aprire nuove e numerose farmacie in altre<br />

Abbazie dell'Ordine. Nel 1859, a causa delle soppressioni degli Ordini religiosi, attuate dai<br />

Savoia anche in Toscana, la farmacia di Monte Oliveto fu costretta a chiudere, cessando<br />

ogni attività fino alla metà del'900.<br />

La farmacia, vero gioiello d'arte testimoniante la promozione sociale altre che spirituale,<br />

resasi benemerita nella società rurale dei dintorni. L'occhio corre dal soffitto a volta allo<br />

splendido arredo ligneo che custodisce la preziosa collezione di vasi di ceramica bianca ed<br />

azzurra contrassegnati dallo stemma Olivetano.<br />

Tutt'oggi esiste una sortita di: Estratti, Sciroppi e Succhi freschi, Tisane ed Unguenti,<br />

che i monaci suggeriscono per le varie situazioni.<br />

Lavoro<br />

L'Abbazia di Monte Oliveto oltre ai capolavori pittorici e di intarsio, è circondata da un<br />

vasto territorio dove si intersecano boschi, olivi, calanchi e terreno coltivabile. Durante<br />

questi secoli il lavoro dei monaci, dei mezzadri, degli operai ha modificato di molto questo<br />

luogo. Oggi questa creta produce vino (circa 10 ettari di vigna), grano duro, farro, favino e<br />

olio (circa 5.000 piante di olivo). Tutto questo lavorio è realizzato in collaborazione con<br />

monaci e operai laici in una azienda agricola.<br />

Un'altra caratteristica di lavoro sono i distillati prodotti nell'Abbazia. Vecchie ricette che<br />

per secoli si sono tramandate da monaco a monaco, vengono usate per distillare gustosi<br />

liquori che aiutano il fisico umano a superare alcune sue difficoltà di fronte alla vita<br />

vertiginosa di oggi.<br />

Liquoreria<br />

I monaci producono un liquore preparato<br />

secondo una ricetta dell'antica farmacia<br />

dell'Abbazia: La Flora di Monteoliveto,<br />

infusione di 23 erbe; invecchiata per più di 6<br />

mesi.<br />

I prodotti del lavoro monastico sono venduti<br />

nel Negozio dell'Abbazia: olio, vino, liquori,<br />

libri, canto gregoriano, erboristeria, cosmetici<br />

ed altro ancora.<br />

7


Agriturismo<br />

Collocato nella cerchia del borgo medievale di Chiusure di Asciano nell'incantevole panorama che<br />

spazia da Siena al Casentino. Lì'Agriturismo è sito in un antico podere dell'Abbazia arredato<br />

secondo la tradizione e il gusto dei vecchi casali toscani. Ideale per una vacanza tranquilla ricca<br />

d'arte e paesaggi in contatto con la natura.<br />

Dispone di 6 camere con bagno, salone con camino, cucina (si possono aggiungere posti letto per<br />

bambini fino a 12 anni)<br />

TARIFFE 2009<br />

€ 30 a persona per notte, compresa la prima colazione, per permanenze superiori ad un giorno.<br />

€ 35 a persona per notte, compresa la prima colazione, per permanenze di un giorno.<br />

(metà prezzo per i bambini fino a 11 anni)<br />

per camera singola, maggiorazione di € 5<br />

Agriturismo di Monte Oliveto Maggiore<br />

via delle Piazze, 14<br />

53041 - CHIUSURE di ASCIANO(Siena)<br />

tel./fax 0577 70 72 69 - tel.no: 328 7192415<br />

e-mail: azienda.agricola@monteolivetomaggiore.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!