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il recupero sostenibile dell'edilizia dei primi decenni - Precedente ...

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3.4. La valutazione della qualità ambientale <strong>dei</strong> prodotti ed<strong>il</strong>i<br />

Il World Watch Institute, l’Istituto di ricerche economico-ambientali con<br />

sede a Washington, che annualmente pubblica <strong>il</strong> Rapporto sullo Stato del<br />

Pianeta, ha individuato, in relazione ai materiali ed<strong>il</strong>i, una serie di questioni<br />

sulle quali riflettere: “Sono stati usati più metalli, più vetro, più legno, più<br />

cemento e prodotti chimici dall’inizio di questo secolo che in ogni epoca<br />

passata. (…) I materiali diventano sempre più complessi: i beni attuali,<br />

per esempio, usano tutti i 92 elementi reperib<strong>il</strong>i in natura compresi nella<br />

tavola periodica, a differenza <strong>dei</strong> 20 o poco più ut<strong>il</strong>izzati alla fine del<br />

secolo scorso. (…) Il boom dell’ed<strong>il</strong>izia ha portato tra <strong>il</strong> 1957 e <strong>il</strong> 1995<br />

alla crescita della produzione di cemento di circa otto volte e dal 1950<br />

ha triplicato l’uso dell’asfalto nel mondo. (…) Nel corso di questo secolo<br />

l’attività industriale ha immesso m<strong>il</strong>ioni di tonnellate di piombo, zinco e<br />

rame nell’ambiente. (…) La chimica moderna ha sparso nuove sostanze<br />

di sintesi negli angoli più remoti del pianeta, spesso con conseguenze<br />

ignote. (…) Montagne di materiali sono state smaltite in questo secolo nel<br />

modo meno costoso possib<strong>il</strong>e. (…) Nei paesi industrializzati <strong>il</strong> materiale di<br />

solito è smaltito in discariche o incenerito, ma entrambe le opzioni hanno<br />

conseguenze ambientali. (…)”. 302<br />

Dal Rapporto sullo Stato del Pianeta, appare chiaro <strong>il</strong> ruolo fondamentale<br />

che assumono i materiali ed<strong>il</strong>i in termini di consumo di risorse rinnovab<strong>il</strong>i,<br />

di ut<strong>il</strong>izzo smodato di risorse non rinnovab<strong>il</strong>i, di produzione di nuovi<br />

materiali e componenti poco conosciuti e di emissioni nell’ambiente<br />

durante le fasi di estrazione, produzione, posa in opera e dismissione degli<br />

stessi. A questo si aggiunge che <strong>il</strong> mondo delle costruzioni influisce per <strong>il</strong><br />

40% sul consumo delle risorse, tra materie prime e materiali, per <strong>il</strong> 40%<br />

sul consumo di energia ed, inoltre, produce <strong>il</strong> 25% <strong>dei</strong> rifiuti per le fasi di<br />

costruzione e demolizione degli edifici: 303 i materiali ed<strong>il</strong>i, nel determinare<br />

queste alte percentuali, hanno una grossa influenza a causa del consumo<br />

di materia prima e di energia ut<strong>il</strong>izzata nella fase di estrazione, trasporto e<br />

lavorazione.<br />

302 Dati contenuti nell’edizione italiana dello State of the World ‘98 redatto dal World<br />

Watch Institute, l’Istituto di ricerche economico-ambientali con sede a Washington che<br />

annualmente pubblica <strong>il</strong> Rapporto sullo Stato del Pianeta.<br />

303 AA.VV., Per un abitare sostenib<strong>il</strong>e Verso un Codice Concordato ANCab, Monfalcone,<br />

Edicom Edizioni, 2003, p. 47.<br />

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