10.06.2013 Views

il recupero sostenibile dell'edilizia dei primi decenni - Precedente ...

il recupero sostenibile dell'edilizia dei primi decenni - Precedente ...

il recupero sostenibile dell'edilizia dei primi decenni - Precedente ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Il Manuale dell’Architetto 72 di Daniele Donghi 73 presenta la stessa<br />

completezza del Trattato del Breymann, anche se è maggiormente incentrato<br />

sull’aspetto tipologico degli edifici piuttosto che su quello tecnologico.<br />

Verso la fine dell’Ottocento comincia a sv<strong>il</strong>upparsi anche la pubblicistica<br />

periodica a carattere tecnico: tali pubblicazioni si interessano, in particolare,<br />

dell’applicazione <strong>dei</strong> nuovi materiali da costruzione, <strong>dei</strong> vantaggi di tipo<br />

costruttivo ed economico derivanti dal loro impiego e presentano le ultime<br />

produzioni in campo tecnologico. In questo modo le riviste si pongono<br />

sempre più come strumento di aggiornamento privando i manuali della<br />

loro funzione storica di presentazione delle innovazioni, rendendo sempre<br />

meno ut<strong>il</strong>i i lavori a carattere generale, basati su saperi di tipo consolidato<br />

e, dunque, non trasformab<strong>il</strong>i nel tempo.<br />

Pertanto, tra <strong>il</strong> 1890 e <strong>il</strong> 1930, dopo i grandi manuali del Musso e del<br />

Copperi, del Formenti e del Breymann, all’interno delle nuove pubblicazioni<br />

si assiste ad una progressiva specializzazione: vengono pubblicati una serie<br />

di nuovi manuali sul cemento armato, sulla produzione <strong>dei</strong> laterizi, sugli<br />

impianti, accanto a lavori di carattere prettamente tipologico. 74<br />

Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali (1920 – 1940) <strong>il</strong> carattere<br />

di specializzazione si afferma sempre di più ed <strong>il</strong> tema che suscita maggiore<br />

interesse è quello <strong>dei</strong> componenti tecnologici: si è alla ricerca di alta<br />

standardizzazione, cosa che comporterà un progressivo interessarsi alle<br />

singole parti dell’edificio disgiuntamente dal tipo ed<strong>il</strong>izio ed, inoltre, si<br />

verificherà un allontanamento sempre maggiore dalle tradizioni costruttive<br />

ed<strong>il</strong>izie <strong>dei</strong> vari paesi. Tra queste opere vi è <strong>il</strong> Bau – entwurfslehre di Neufert<br />

pubblicato a Berlino nel 1936 e poi tradotto ed edito in Italia dalla Hoepli<br />

nel 1949 con <strong>il</strong> titolo Enciclopedia pratica per progettare e costruire. 75<br />

In Italia, in questi anni, vengono pubblicati i testi di Griffini, Samonà,<br />

Diotallevi e Marescotti, i lavori di Cattaneo sulla normazione ed <strong>il</strong> Manuale<br />

72 Donghi D., Manuale dell’architetto, Torino, UTET, 1905, voll. 8; ultima edizione,<br />

Torino, UTET, 1935, voll. 10.<br />

73 Architetto, Ingegnere, professore di Architettura nella Regia Scuola di ingegneria e di<br />

Architettura di Padova.<br />

74 L’arte di edificare – Manuali in Italia 1750 – 1950, ‘a cura di’ Guenzi C., M<strong>il</strong>ano, BE-<br />

MA, 1981, p. 227.<br />

75 Neufert E., Enciclopedia pratica per progettare e costruire, M<strong>il</strong>ano, Hoepli, 1949;<br />

prima edizione Bauwelt, Berlin, 1936); ultima edizione M<strong>il</strong>ano, Hoepli, 1975.<br />

32

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!