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Leggi il formato PDF - Ordine degli Avvocati di Lecco

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Giurisprudenza Deontologica<br />

E’ soggetto a sanzione <strong>di</strong>sciplinare l’avvocato che chiede al cliente<br />

due parcelle, senza giustificare le <strong>di</strong>verse attività svolte dal co<strong>di</strong>fensore<br />

nel presentare un ricorso identico in altra sede giuris<strong>di</strong>zionale.<br />

Lo hanno sancito le Sezioni unite civ<strong>il</strong>i della Cassazione che, con la sentenza n.<br />

19400 del 9 settembre 2009, hanno confermato la sanzione della censura nei confronti<br />

<strong>di</strong> un avvocato che aveva depositato due ricorsi identici, uno davanti al Tar e<br />

“uno rivolto al Capo dello Stato”, duplicando la parcella.<br />

Di seguito riportiamo la sentenza integrale.<br />

22<br />

Repubblica Italiana<br />

In nome del popolo italiano<br />

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE<br />

SEZIONI UNITE CIVILI<br />

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:<br />

Dott. VINCENZO CARBONE<br />

Primo Presidente<br />

Dott. SALVATORE SENESE<br />

Presidente <strong>di</strong> sezione<br />

Dott. ANTONIO ELEFANTE<br />

Presidente <strong>di</strong> sezione<br />

Dott. GUIDO VIDIRI<br />

Consigliere<br />

Dott. MASSIMO ODDO<br />

Consigliere<br />

Dott. GIOVANNI SETTIMJ<br />

Consigliere<br />

Dott. FRANCESCO FELICETTI<br />

Consigliere<br />

Dott. ANTONIO SEGRETO<br />

Consigliere<br />

Dott. GIACOMO TRAVAGLINO<br />

Rel. Consigliere<br />

ha pronunciato la seguente<br />

SENTENZA<br />

sul ricorso 4768-200à proposto da:<br />

……elettivamente domic<strong>il</strong>iata in ROMA,<br />

VIA F. CONFALONIERI, 5 presso lo stu<strong>di</strong>o<br />

dell’avvocato MANZI ANDREA, che la rappresenta<br />

e <strong>di</strong>fende unitamente all’avvocato<br />

MARRONE GIANNI, per procura in calce<br />

al ricorso;……ricorrente<br />

contro<br />

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVO-<br />

CATI DI VICENZA, PROCURA GENERALE<br />

DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE<br />

SUPREMA CASSAZIONE;<br />

- intimati -<br />

avverso la decisione n. 157/2008 della<br />

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE <strong>di</strong><br />

ROMA, depositata <strong>il</strong> 17/12/2008;<br />

u<strong>di</strong>ta la relazione della causa svolta<br />

nella pubblica u<strong>di</strong>enza del 09/06/2009 dal<br />

Consigliere Dott. GIACOMO TRAVAGLINO;<br />

u<strong>di</strong>to l’Avvocato Carlo ALBINI per delega<br />

dell’avvocato Andrea Manzi;<br />

u<strong>di</strong>to <strong>il</strong> P.M. in persona dell’Avvocato Generale<br />

Dott. DOMENICO IANNELLI, che ha<br />

concluso per l’accoglimento del ricorso.<br />

IN FATTO<br />

La s.r.l.……nel rivolgersi al consiglio<br />

dell’or<strong>di</strong>ne <strong>degli</strong> avvocati <strong>di</strong> Vicenza, lamentò<br />

che l’avv.……aveva chiesto <strong>il</strong> pagamento<br />

<strong>di</strong> due parcelle (riferib<strong>il</strong>i a due<br />

ricorsi, uno <strong>di</strong>nanzi al TAR, l’altro rivolto al<br />

capo dello Stato, con cui erano state impugnate<br />

alcune or<strong>di</strong>nanze <strong>di</strong> pagamento <strong>di</strong><br />

polizze fidejussorie) <strong>di</strong> importo eccessivo.<br />

L’or<strong>di</strong>ne professionale a<strong>di</strong>to deliberò, nel<br />

giugno del 2007, l’apertura del proce<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong>sciplinare nei confronti dell’avv.……<br />

irrogandole, all’esito dell’istruttoria, la<br />

sanzione della sospensione dell’esercizio<br />

della professione per 4 mesi, ritenendo<br />

che i due ricorsi fossero l’uno ripetizione<br />

dell’altro, e che per tale attività fosse stato,<br />

inoltre, preteso un doppio compenso,<br />

poiché <strong>il</strong> coniuge dell’incolpata, investito<br />

dalla medesima questione, aveva a sua<br />

volta chiesto ed ottenuto la liquidazione <strong>di</strong><br />

onorari relativi alla vicenda de qua, si che <strong>il</strong><br />

totale complessivo percepito dai due legali<br />

ammontava ad oltre 15.000 euro, a fronte<br />

<strong>di</strong> una spesa preventivata con <strong>il</strong> cliente <strong>di</strong><br />

5/6000 euro.<br />

La decisione fu in parte riformata dal<br />

consiglio nazionale forense che, escluso<br />

l’addebito <strong>di</strong> eccessività del compenso<br />

preteso, limitò l’incolpazione alla sola<br />

scorrettezza della condotta della ……<br />

(sanzionandola con la censura) la quale<br />

non aveva offerto al cliente ed al locale<br />

consiglio dell’or<strong>di</strong>ne compiuti elementi <strong>di</strong><br />

valutazione sull’attività svolta onde giustificare<br />

la duplicazione del compenso, stante<br />

l’apparenza <strong>di</strong> una medesima attività del<br />

co<strong>di</strong>fensore (peraltro, anche suo marito).<br />

La sentenza dell’organo <strong>di</strong>sciplinare forense<br />

è stata impugnata da……con ricorso<br />

per cassazione sorretto da due motivi <strong>di</strong><br />

gravame.<br />

L’intimato consiglio dell’or<strong>di</strong>ne non ha<br />

svolto in questa sede attività <strong>di</strong>fensiva.<br />

IN DIRITTO<br />

Il ricorso è infondato.<br />

Con <strong>il</strong> primo motivo, si denuncia (senza<br />

peraltro specificare le norme che si assumono<br />

violate, se non genericamente quella<br />

ex art. 360 n. 5 c.p.c.) violazione <strong>di</strong> legge e<br />

insufficiente e contrad<strong>di</strong>ttoria motivazione<br />

su <strong>di</strong> un fatto controverso e decisivo per <strong>il</strong><br />

giu<strong>di</strong>zio. Illogicità e irragionevolezza.<br />

Con <strong>il</strong> secondo motivo, si denuncia<br />

violazione <strong>di</strong> legge ex art. 360 n. 3 c.p.c.<br />

(artt. 48 comma 1 RD 37/1934); violazione<br />

del generale principio <strong>di</strong> corrispondenza tra<br />

addebito contestato e sentenza.<br />

I motivi, che possono essere congiunta-

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