Leggi il formato PDF - Ordine degli Avvocati di Lecco
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Palazzo <strong>di</strong> Giustizia: Comunicato Stampa<br />
In conformità alla deliberazione<br />
dell’Assemblea <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> <strong>Lecco</strong><br />
in data 09.10.2009, con riferimento al<br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia ed al suo ipotizzato<br />
trasferimento temporaneo o definitivo,<br />
è opportuno che la citta<strong>di</strong>nanza conosca<br />
alcuni fatti ed antefatti.<br />
La storia recente e meno recente<br />
dell’ubicazione del Palazzo <strong>di</strong> Giustizia,<br />
tralasciando la preistoria che vede avvocati<br />
e commercialisti lecchesi costituire<br />
una società che assunse a proprio carico<br />
gli oneri della progettazione e della costruzione<br />
dell’attuale Palazzo <strong>di</strong> Giustizia,<br />
prende le mosse dall’idea, mai sopita<br />
nell’Amministrazione Comunale, <strong>di</strong> trasferirne<br />
la sede.<br />
Così è che prima si convenne con l’allora<br />
Banca Popolare <strong>di</strong> <strong>Lecco</strong> la costruzione<br />
<strong>di</strong> un nuovo Palazzo <strong>di</strong> Giustizia, interamente<br />
a spese della banca, nell’area tra<br />
Piazza Manzoni, Via Trieste e Via Caprera<br />
(Cinema Lariano e aree limitrofe) con permuta<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> Via Cornelio; convenzione<br />
poi risolta, a richiesta della stessa<br />
Banca, con <strong>il</strong> solo indennizzo delle spese<br />
professionali subite dal Comune, per <strong>di</strong><br />
seguito immaginare variegate <strong>di</strong>verse<br />
collocazioni, sempre lontane dal centro<br />
citta<strong>di</strong>no, quali un’area a Sant’Ambrogio<br />
e l’area allora ex Sae. Ma non solo.<br />
Tutte tali successive ipotesi trovarono<br />
la ferma opposizione <strong>degli</strong> avvocati<br />
che, con varie me<strong>di</strong>tate argomentazioni,<br />
chiedevano <strong>il</strong> mantenimento in centro del<br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia, non solo e non tanto<br />
per personali interessi (solo in parte gli<br />
avvocati lecchesi sono proprietari <strong>di</strong> stu-<br />
<strong>di</strong> in centro città), ma anche per interessi<br />
della collettività.<br />
E’ storia recente quella che vede <strong>il</strong> Comune<br />
finalmente con<strong>di</strong>videre ed affermare<br />
l’ipotesi <strong>di</strong> ampliamento del Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia nello stesso luogo <strong>di</strong> storica<br />
ubicazione, deliberando la realizzazione<br />
del parcheggio interrato <strong>di</strong> Piazza Affari<br />
e la ricostruzione, con ampia elevazione,<br />
della palazzina a<strong>di</strong>acente <strong>il</strong> Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia.<br />
Proprio in considerazione <strong>di</strong> tale scelta<br />
definitiva del Comune si abbandonava<br />
una trattativa allora in corso tra l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> e la Deutsche Bank, proprietaria<br />
dell’immob<strong>il</strong>e sempre a<strong>di</strong>acente<br />
ma verso la piazza invece che verso <strong>il</strong><br />
lago, per procurare l’acquisto <strong>di</strong> una porzione<br />
<strong>di</strong> quello stab<strong>il</strong>e.<br />
Poi l’appalto delle opere alla Carena,<br />
le <strong>di</strong>fficoltà insorte con quest’ultima, <strong>il</strong><br />
fermo del cantiere, la risoluzione del contratto<br />
appunto con Carena, ed <strong>il</strong> nuovo<br />
appalto con la Nessi & Maiocchi.<br />
E’ storia <strong>di</strong> ieri: sembrerebbe tutto<br />
risolto come da ultimo progetto, ovvero<br />
si finisce la nuova palazzina, si trasferiscono<br />
qui temporaneamente gli uffici<br />
giu<strong>di</strong>ziari, si sistema <strong>il</strong> vecchio Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia e poi si collegano i due e<strong>di</strong>fici,<br />
ottenendo quanto tutti volevano e cioè <strong>il</strong><br />
nuovo ed ampliato Palazzo <strong>di</strong> Giustizia in<br />
centro città.<br />
Ma tra ieri ed oggi qualcosa va storto<br />
e quanto tutti volevano, e tutti gra<strong>di</strong>vano,<br />
e tutti ancora ieri confermavano, viene<br />
improvvisamente stravolto.<br />
I lavori relativi alla palazzina a<strong>di</strong>a-<br />
cente vengono riappaltati soltanto per<br />
<strong>il</strong> completamento della struttura, rendendo<br />
impossib<strong>il</strong>e ivi collocare gli uffici<br />
giu<strong>di</strong>ziari durante la ristrutturazione del<br />
Palazzo esistente; ritenendosi necessario<br />
<strong>il</strong> trasferimento altrove dei medesimi<br />
uffici, ecco che unica sede ut<strong>il</strong>e per la<br />
loro temporanea allocazione, non è dato<br />
sapere in base a quali raffronti con altre<br />
possib<strong>il</strong>ità, risulta essere un immob<strong>il</strong>e <strong>di</strong><br />
proprietà privata nell’area ex DB Macchine<br />
in Corso Promessi Sposi.<br />
Nessuno sembra considerare che tale<br />
immob<strong>il</strong>e è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente e scarsamente<br />
raggiungib<strong>il</strong>e per le parti, per i testimoni,<br />
per gli avvocati che giungono da fuori<br />
<strong>Lecco</strong> spesso con <strong>il</strong> treno, me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> trasporto<br />
pubblico.<br />
Nessuno sembra considerare che <strong>il</strong><br />
quoti<strong>di</strong>ano spostamento dal centro città,<br />
ove è ubicata gran parte <strong>degli</strong> uffici, <strong>di</strong><br />
avvocati, loro collaboratori e altri professionisti<br />
che per motivi <strong>di</strong> lavoro debbono<br />
accedere al Tribunale, originerà aggravio<br />
del traffico veicolare lungo <strong>di</strong>rettrici viarie<br />
già ampiamente congestionate.<br />
Nessuna sembra considerare che i parcheggi,<br />
pur esistenti nelle vicinanze della<br />
nuova ubicazione, non saranno comunque<br />
sufficienti a sopperire alle necessità<br />
<strong>di</strong> quanti dovranno recarsi presso <strong>il</strong> Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia, non più a pie<strong>di</strong> come<br />
sinora ma in auto.<br />
Nessuno sembra considerare che<br />
l’immagine complessiva della città sarà<br />
danneggiata, anche agli occhi dei frequentatori<br />
esterni, dalla collocazione <strong>di</strong><br />
un palazzo pubblico, quale <strong>il</strong> Tribunale,<br />
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