Attività Parrocchia Oratorio - Tagliuno

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dei giochi, lo scatenamento del
“ballo della coperta” e poi l’attimo
per tradurre in un disegno
ciò che l’allegra serata aveva
ispirato. Ringraziamo la scuola
materna per l’ennesima positiva
esperienza, che ha visto i genitori
per una volta giocare ,dove
i loro figli trascorrono serenamente
buona parte della giornata.
SARA,
LA MAMMA DI SOFIA
Quante volte, vedendo giocare
felici, i nostri bambini, vorremmo
tornare ad essere semplici
come loro per giocare e divertirsi
come solo loro sanno fare.
A volte abbiamo la possibilità
di realizzare questo desiderio,
magari grazie ad alcune iniziative
della scuola dell’infanzia. Tutti
gli anni, nel periodo compreso
fra la fine di aprile e l’inizio di
maggio, a conclusione del
corso di psicomotricità, la
scuola invita i genitori a trascorrere
un’ora insieme ai propri
figli, un’ora di assoluto divertimento.
Non si tratta né di un saggio,
né di uno spettacolo, né di una
esibizione, per dimostrare le
abilità che i bambini hanno raggiunto
durante l’anno. Si tratta
In Dialogo N. 179
Scuola Materna
bensì di GIOCARE , cioè non
di guardare i nostri figli che giocano,
ma giocare anche noi,
non di guardare i nostri figli che
si divertono, ma divertirci
anche noi ( forse più di loro).
E così per un’ora si accantonano
problemi e preoccupazioni e
si gioca per divertirsi, si gioca
per il gusto di giocare. È un’ora
che fa bene innanzitutto a noi,
si salta e ci si muove senza
troppe esibizioni, e già questo
fa bene a
noi… si ride e
poi ci si
accorge di
quanto siano
felici anche i
bambini, che
hanno finalmente
avuto
papà e
mamma e/o
papà solo per
loro, solo per
giocare e per
divertirsi e per questo poi ci
dimostrano la loro felicità con
baci e abbracci di un infinita
tenerezza. Io ogni volta che me
ne accorgo penso:” perché non
dedico almeno un’ora alla settimana
a giocare in questo
modo?”
E’ questo, secondo me l’aspetto
fondamentale del laboratorio
di psicomotricità: è un’esperienza
pratica.
All’inizio il prof. Gianfranco (della
Cooperativa Ludica di Brescia)
spiega lo spirito della serata,
poi con i bambini si fanno tre
giochi differenti a seconda
della loro età: piccoli, mezzani,
grandi, che rispecchiano il percorso
che i bambini hanno fatto
con l’insegnante di psicomotricità
e le abilità che hanno rag-
giunto. C’è poi il momento
dedicato al disegno, quindi l’atteso
e ormai famosissimo “
ballo della coperta”, si termina
poi con il saluto finale.
Peccato che la mia esperienza
si sia conclusa quest’anno…
GIOVANNA
Ritornare una volta tanto”
BAMBINI”
Sì, questo grazie alla scuola
materna di Tagliuno che il giorno
27 aprile, in collaborazione
con la “Ludica, cooperativa”,
ha cortesemente invitato noi
genitori al laboratorio di psicomotricità,
come momento di
incontro e scambio reciproco.
Ma più che momento di incontro
e scambio, io lo definirei di
COINVOLGIMENTO E RELAX.
Inizialmente guardando tutti
quanti, notavo facce stanche,
forse anche un po’ annoiate,
perplesse, imbarazzate, ma poi
come per incanto, man mano
che i minuti passavano avevo
la netta sensazione che tutti ( o
quasi) avessimo buttato alle
spalle la stanchezza ed i
problemi della giornata e fossimo
una volta tanto ritornati
“ BAMBINI”.
Sì, bambini come i nostri bambini,
lasciandoci guidare da
loro, giocando con loro, divertendoci!!!
con loro e, forse
anche più di loro!!! La cosa che
mi ha colpito è stato proprio
questo lasciarci guidare dai
nostri figli e dai professionisti, i
quali hanno avuto una grande
capacità, quella di coinvolgere
tanti genitori stanchi e stressati
e di farci ritornare una volta
tanto “ BAMBINI.”
PAOLA