op mn medica n°2 - Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della ...
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SPAZIO LIBERO<br />
IN MEMORIA<br />
DEL DR. ALBERTO HANNÜSS<br />
Il 29 Maggio scorso, a 55 anni d’età, si<br />
è conclusa la vita terrena del nostro collega<br />
Alberto Hannüss. Un finale in<br />
punta di piedi, in linea con la riservatezza<br />
che aveva contraddistinto tutta la<br />
sua esistenza e che era diventata assoluta<br />
negli ultimi 15 anni, quelli che Alberto<br />
ha trascorso con una compagna<br />
crudele e assassina: la sclerosi laterale<br />
amiotrofica. Una malattia che gli ha<br />
progressivamente tolto il respiro <strong>della</strong><br />
vita ma che non è riuscita a sottrargli<br />
mai, neppure alla fine, il coraggio e la<br />
fierezza di lottare con lei ad armi pari, a<br />
mani nude, senza il sostegno degli strumenti<br />
più moderni <strong>della</strong> medicina.<br />
Alberto ha sempre vissuto con l’inquietudine<br />
di chi vuole vivere compiutamente,<br />
cercando ogni tipo di sensazione<br />
ed esperienza. Ha studiato e praticato<br />
la medicina senza sacrificare ad essa<br />
la ricerca per la conoscenza di tutto il<br />
resto: la letteratura, le arti figurative, il<br />
teatro, il cinema, la musica, le persone,<br />
il mondo. Per questo ha svolto per lunghi<br />
anni la sua attività di medico sulle<br />
navi, affascinato dallo spostarsi da un<br />
posto all’altro, dal vedere luoghi e persone<br />
sempre diversi.<br />
Alberto non è mai stato sazio di quello<br />
che aveva fatto e visto, voleva sempre<br />
qualcosa di nuovo e voleva averne<br />
un’esperienza diretta, appagante e che<br />
generasse in lui una moltitudine di ricordi<br />
di cui godere in seguito. Per que-<br />
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sto, come lui stesso mi ha scritto un anno<br />
fa, ha chiuso senza rimpianti e nella<br />
convinzione di aver trascorso una vita<br />
meravigliosa e piena. Per questo, al suo<br />
biglietto, essenziale perché la malattia<br />
gli impediva di esprimere senza una fatica<br />
intollerabile gli infiniti pensieri che<br />
avrebbe voluto trasmettere, ha allegato<br />
una riproduzione fotografica di una statua<br />
di Amore e Psiche del Canova. Per<br />
testimoniare l’immensa voglia di vita<br />
che ancora aveva dentro e la gioia che<br />
provava nel rievocare quanto aveva fatto<br />
e visto negli anni in cui era l’Alberto<br />
che avevamo conosciuto: pieno di vivacità<br />
intellettuale e sempre alla ricerca di<br />
qualcosa di bello.<br />
E la cosa più bella che ha trovato è stata<br />
Laura, che ha condiviso con lui la bellezza<br />
<strong>della</strong> vita e la cattiveria <strong>della</strong> malattia<br />
che glielo ha portato via. Laura<br />
che fino al momento estremo gli ha donato<br />
tutta sé stessa.<br />
Ciao Alberto, da moltissimi anni non ti<br />
incontravamo perché non volevamo<br />
violare la tua riservatezza e il tuo orgoglio<br />
nell’affrontare il male senza alcun<br />
aiuto da parte nostra, ma abbiamo sempre<br />
pensato a te e pregato per te. Ora<br />
sei in giro senza più alcun impedimento<br />
fisico.<br />
Ora sei libero di andare dove vuoi. Da<br />
qualche parte ci incontreremo.<br />
Enzo Bonora