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Confederazione italiana agricoltori<br />
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Trento<br />
<strong>2012</strong><br />
ANNO<br />
INTERNAZIONALE<br />
DELLA COOPERAZIONE<br />
In Germania nel 1996 erano<br />
presenti 10.320 cooperative<br />
con 22.322.050 soci<br />
(il 27,9% della popolazione).<br />
MENSILE DELLA <strong>CIA</strong> DEL TRENTINO<br />
agricoltura<br />
trentina<br />
Assemblea elettiva della Federazione<br />
della Cooperazione Trentina<br />
Speciale biologico<br />
Al via l'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli<br />
Anno XXXI - Numero 6/<strong>2012</strong><br />
Lotte Contadine - Sped. in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96<br />
Filiale di Trento - Direttore Responsabile: Michele Zacchi
Direttore<br />
Massimo Tomasi<br />
Direzione e Redazione<br />
Michele Zacchi<br />
Trento - Via Maccani, 199<br />
Tel. 0461 420969 - Fax 0461 422259<br />
e-mail: redazione@cia.tn.it<br />
In Redazione:<br />
Ivonne Chistè, Gabriele Dalprà, Francesca<br />
Eccher, Stefano Gasperi, Sabrina Grillo,<br />
Nicola Guella, Francesca Tonetti, Gianluca<br />
Turrina, Andrea Tondini, Michel Mattivi<br />
Iscrizione n. 150 del Tribunale di Trento<br />
30 ottobre 1970<br />
A cura della<br />
T.C.S. srl - Trento - Via Maccani 199<br />
Realizzazione grafica e stampa:<br />
Studio Bi Quattro - Trento<br />
Concessionaria esclusiva per la pubblicità<br />
Publimedia snc - Tel. 0461 238913<br />
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Le nostre sedi<br />
VAL D’ADIGE<br />
TRENTO - UFFICIO PROVIN<strong>CIA</strong>LE<br />
via Maccani 199<br />
Tel. 0461.420969 - 0461.421230<br />
Fax 0461.422259<br />
Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.45<br />
e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle<br />
8.00 alle 13.00<br />
E-mail: segreteria@cia.tn.it<br />
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VERLA DI GIOVO<br />
venerdì dalle 8.30 alle10.00 c/o<br />
Cassa Rurale di Giovo<br />
SOMMARIO<br />
La Coop al giro di boa<br />
Intervista al neo presidente Diego Schelfi<br />
La cooperazione trentina<br />
Le Piazze del bio <strong>2012</strong><br />
La Coop di Caldonazzo<br />
Il mercato del bio<br />
Il Biologico: consumo consapevole e solidale<br />
Graziadei e Latte Trento<br />
Legale<br />
CAA<br />
Al via l’Associazione Giovani Imprenditori<br />
Agricoli - AGIA<br />
Itinerario etnografico del <strong>Trentino</strong><br />
Rete degli Ecomusei del <strong>Trentino</strong><br />
Giovani imprenditori agricoli<br />
<strong>CIA</strong> DIXIT<br />
Fondazione Edmund Mach<br />
Notizie brevi<br />
Vendo&Compro<br />
VAL DI NON<br />
CLES - UFFICIO DI ZONA<br />
via Dallafior 40 - Tel. 0463.422140<br />
Fax 0463.423205<br />
Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.15<br />
e dalle 14.00 alle 18.00, il venerdì dalle<br />
8.00 alle 12.15<br />
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Il 1° giovedì del mese dalle 10.00 alle<br />
11.45, gli altri giovedì dalle ore 8.30 alle<br />
9.30, presso il Municipio<br />
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Il 1° giovedì del mese dalle 8.45 alle 9.30,<br />
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MARTEDÌ 10/07/<strong>2012</strong><br />
ALLE ORE 20:30<br />
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via Roma, 53 - Tel. 0461.421230<br />
Tieniti aggiornato sugli adempimenti e le scadenze consultando il nostro sito internet www.cia.tn.it
S<br />
ull’assemblea della<br />
Federazione Trentina<br />
della Cooperazione si<br />
è detto e scritto molto.<br />
Questo giornale ha seguito<br />
con grande attenzione tutto il<br />
percorso che si è concluso venerdì<br />
15 <strong>giugno</strong> e crediamo che alcune<br />
considerazioni siano necessarie.<br />
Si è trattato di un’assemblea che<br />
ha fatto voltare pagina a tutta la<br />
cooperazione trentina. E’ proba-<br />
Abbiamo visto tutti che non si può<br />
più limitare ad un ruolo notarile, è<br />
chiaro a tutti che la crisi che stiamo<br />
vivendo impone comportamenti<br />
nuovi. Ma è altrettanto vero che<br />
uscire dalle consolidate abitudini<br />
non sarà per niente facile.<br />
Diego Schelfi ha vinto in maniera<br />
autorevole.<br />
Questo quarto mandato gli dà<br />
forza, gli consente di prendere<br />
decisioni coraggiose e di rilan-<br />
LA COOP<br />
AL GIRO DI BOA<br />
bilmente finito il tempo delle unanimità<br />
costruite a tavolino e da ora<br />
in avanti sarà necessario un confronto<br />
meno velato e più esplicito<br />
su tutte le questioni.<br />
E il nodo da sciogliere non mancano<br />
di certo.<br />
Che ruolo dovrà avere la cooperazione?<br />
Quale strada deve prendere<br />
il sistema delle casse rurali?<br />
Con quali elementi di forza il movimento<br />
cooperativo può entrare nei<br />
nuovi settori?<br />
E, per cominciare, quale sarà il<br />
ruolo della Federazione?<br />
di Michele Zacchi<br />
ciare quei valori cooperativi che<br />
hanno costituito la base del suo<br />
progetto.<br />
Proprio perché i valori sono il sale<br />
di questo comparto economico,<br />
vanno dunque evitati tutti quei<br />
passaggi bizantini, quelle astuzie<br />
elettorali che possono aver caratterizzato<br />
il recente passato; se<br />
vogliamo una cooperazione adulta<br />
servono modalità e persone capaci<br />
di confrontarsi fra di loro in maniera<br />
esplicita perché animati da<br />
un elemento comune, che è quello<br />
di dare vita ad imprese democrati-<br />
5<br />
che al loro interno e capaci di creare<br />
ricchezza e cultura solidale nella<br />
società.<br />
Diego Schelfi è chiamato a guidare<br />
una fase molto delicata, perché<br />
il movimento cooperativo dovrà<br />
uscire dalle consolidate abitudini:<br />
c’è sempre meno spazio per chi<br />
pensa di affidare il proprio futuro<br />
ad una ristretta élite di dirigenti.<br />
Sarà invece necessario far crescere<br />
in fretta una grande senso<br />
di responsabilità dei soci, perché<br />
se loro sono i padroni del proprio<br />
destino devono avere gli strumenti<br />
per farlo nel modo migliore.<br />
Diego Schelfi ha dunque vinto, ma<br />
i concorrenti non escono umiliati<br />
dal confronto. Hanno dato voce al<br />
disagio (probabilmente più ampio<br />
di quello espresso dai voti) e hanno<br />
saputo segnalare con determinazione<br />
i punti più critici.<br />
Sono stati probabilmente danneggiati<br />
da un meccanismo che non<br />
hanno saputo controllare: sembrava,<br />
a volte, di assistere ad una<br />
competizione elettorale più che ad<br />
un dibattito aziendale (come deve<br />
essere in ultima istanza).<br />
Tutti i presenti hanno seguito con<br />
estrema attenzione il dibattito, ma<br />
non era difficile percepire un’atmosfera<br />
di disagio e di preoccupazione;<br />
ora che Diego Schelfi è tornato<br />
a fare il timoniere tocca a lui ridare<br />
slancio e fiducia ad un movimento<br />
che, in ogni caso, vuole essere rimotivato.<br />
cooperazione
I lavori, la cultura, le tradizioni<br />
che hanno segnato il nostro passato<br />
IL TUO PAESE<br />
E’ANCORA SENZA<br />
LA BANDA LARGA?<br />
BEATI I TEMPI<br />
QUANDO C’ERAUNA<br />
BANDA DIETRO<br />
A OGNI ANGOLO.<br />
Museo degli<br />
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DELLA GENTE TRENTINA<br />
San Michele all’ Adige - Trento<br />
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STUDIO BI QUATTRO
INTERVISTA<br />
AL NEO PRESIDENTE<br />
DIEGO SCHELFI<br />
Questo quarto mandato<br />
è forse il più<br />
difficile perché ha<br />
promesso un forte<br />
rinnovamento della<br />
Federazione: quali saranno<br />
le linee guida?<br />
“Sì, sarà sicuramente un mandato<br />
difficile, soprattutto per la situazione<br />
generale e per le grandi<br />
incognite che tutti i mercati presentano.<br />
Sarà faticoso perché la<br />
priorità del movimento cooperativo<br />
è il lavoro e sotto questo punto<br />
di vista le criticità aumentano di<br />
giorno in giorno. Certo dobbiamo<br />
ricordare sempre che complessivamente<br />
la cooperazione trentina<br />
è riuscita ad aumentare i livelli<br />
occupazionali. E questo ci rende<br />
ottimisti anche per il futuro.<br />
Per quanto riguarda il rinnovamento<br />
della Federazione, ho<br />
chiesto ed ottenuto il consenso<br />
dei cooperatori parlando di ‘cammino<br />
che deve proseguire nel<br />
solco segnato’. Questo evidentemente<br />
non significa immobilismo<br />
ma neanche discontinuità.<br />
Avremo quindi bisogno di riflettere<br />
sempre sulle radici e sugli<br />
scopi fondativi per individuare le<br />
strategie future. E a proposito del<br />
rinnovamento nell’ultimo anno e<br />
mezzo abbiamo registrato cambiamenti<br />
profondi nella composizione<br />
dei CdA a livello dei principali<br />
consorzi di secondo grado<br />
e anche nelle cooperative. Com-<br />
di Michele Zacchi<br />
plessivamente i gruppi dirigenti<br />
del movimento si sono fortemente<br />
rinnovati. E sono cambiati anche<br />
i settori di lavoro: negli ultimi<br />
anni sono nate molte cooperative<br />
nell’innovation technology e sono<br />
tutte formate da giovani. Anche<br />
la Federazione ha innovato con<br />
decisione per quanto riguarda i<br />
servizi alle cooperative, separando<br />
la vigilanza dalla consulenza e<br />
aumentando i servizi di supporto.<br />
Quindi non abbiamo nulla da ‘inventare’.<br />
Siamo un bel gruppo di<br />
imprese sane e socialmente utili,<br />
che deve tenacemente seguire<br />
l’obiettivo: favorire la crescita dell’occupazione<br />
ed essere motore<br />
di sviluppo del <strong>Trentino</strong>.”<br />
Si è chiesta chiarezza sul ruolo<br />
della Federazione e sulle<br />
modalità di voto: intende dare<br />
segnali precisi in questa direzione?<br />
“Tutte le questioni sono sempre<br />
discutibili e se si ritiene necessario<br />
vanno affrontate ed approfondite.<br />
Devo però ricordare che<br />
queste regole di votazione sono<br />
presenti nel movimento cooperativo<br />
trentino da molto prima<br />
del mio arrivo e che nessuno ha<br />
sollevato questo problema fino<br />
ad ora. Certo, nel momento in cui<br />
per la prima volta nella storia della<br />
cooperazione trentina ci sono<br />
diverse candidature, allora il pensiero<br />
va anche alle modalità di<br />
7<br />
Il presidente della Federazione<br />
trentina della cooperazione<br />
voto. È senza dubbio un tema che<br />
si potrà affrontare. Del resto in<br />
questi ultimi sette anni lo statuto<br />
è stato modificato più volte e proprio<br />
nella direzione di ampliare e<br />
di rendere maggiormente efficaci<br />
la Federazione e tutte le cooperative.<br />
Ricordo il cambiamento del<br />
nome da ‘Federazione trentina<br />
delle Cooperative’ a ‘Federazione<br />
trentina della Cooperazione’,<br />
l’allargamento della possibilità<br />
di associarsi alle imprese sociali<br />
e alle associazioni. E ancora<br />
l’inserimento nello statuto dei riferimenti<br />
specifici ai valori e, da<br />
ultimo, il nuovo patto di sistema<br />
anche attraverso la formazione<br />
obbligatoria. Una modifica quest’ultima,<br />
che ci ha impegnato per<br />
due anni. Questo movimento è<br />
sempre in discussione ed è sempre<br />
in divenire. Il problema è quello<br />
di chiedersi il fine delle nostre<br />
eterne e giuste discussioni, che<br />
deve essere il bene comune e il<br />
sistema e non altro.”<br />
intervista
intervista<br />
LA COOPERAZIONE<br />
TRENTINA MOTORE<br />
PER ECONOMIA E<br />
RICCHEZZA<br />
intervista a Carlo Borzaga, presidente di Euricse<br />
Sulla copertina del numero di febbraio<br />
avevamo segnalato i numeri<br />
della cooperazione trentina (18000<br />
dipendenti fissi e 6000 lavoratori<br />
stagionali). Si tratta di una forza<br />
rilevante all’interno della nostra società,<br />
ma quelle cifre non ci dicono<br />
tutto. Manca, insomma, quello che<br />
possiamo definire l’indotto del mondo<br />
cooperativo, e per chiarire questo<br />
aspetto ci siamo rivolti a Carlo Borzaga,<br />
il presidente di Euricse, che da<br />
tempo studia questi problemi.<br />
È<br />
possibile calcolare<br />
quanta ricchezza sanno<br />
creare le cooperative<br />
oltre al quella<br />
prodotta dalle singole<br />
aziende?<br />
“Si e come Euricse lo abbiamo già<br />
fatto. Si chiama conto satellite e si<br />
può fare per qualsiasi settore. Esi-<br />
EURICSE<br />
Euricse (European Research Institute on<br />
Cooperative and Social Enterprises) è una<br />
fondazione di ricerca creata per favorire la<br />
crescita e la diffusione di conoscenze e<br />
processi di innovazione delle cooperative,<br />
delle imprese sociali, delle organizzazioni<br />
nonprofit e dei commons. In particolare<br />
l’oggetto dello studio di Euricse sono le<br />
imprese e le organizzazioni private che<br />
di Michele Zacchi<br />
ste un meccanismo matematico, in<br />
buona sostanza, per verificare tutti<br />
gli scambi economici che ogni settore<br />
ha con tutti gli altri.<br />
In questo modo quando osservo i<br />
dati sulla cooperazione si può verificare<br />
cosa e quanto ogni cooperativa<br />
mette in moto, con la propria<br />
attività, negli altri settori.<br />
A titolo di esempio: se esamino Melinda<br />
posso capire quanta ricchezza<br />
viene indotta nel settore dell’autotrasporto<br />
(partendo dal presupposto che<br />
l’azienda non sia proprietaria di tutti<br />
camion). Così possiamo vedere quanta<br />
attività privata nasce e cresce proprio<br />
perché c’è il consorzio Melinda.<br />
Questo viene definito effetto indiretto<br />
che abbiamo calcolato per ogni<br />
cooperativa e per ogni impresa non<br />
cooperativa ma di proprietà del mondo<br />
cooperativo (ad esempio la Cassa<br />
Centrale delle Casse Rurali, una spa di<br />
proprietà delle banche cooperative).<br />
C’è poi un secondo aspetto da considerare,<br />
quello che definiamo indotto.<br />
privilegiano forme di gestione partecipata,<br />
adottano una concezione dello sviluppo<br />
che considera inseparabili benessere socialeedeconomicoeperseguonoobiettivi<br />
diversi dal profitto.<br />
Euricseadottaunapprocciomultidisciplinare<br />
e innovativo nella selezione dei<br />
temi di ricerca e nelle attività di formazioneeconsulenza,conloscopodisviluppare<br />
e promuovere non solo una più<br />
approfondita conoscenza delle forme im-<br />
8<br />
Mi spiego meglio: si tratta della attivazione<br />
di produzione che viene messa<br />
in moto dai consumatori che ricevono<br />
un reddito grazie al lavoro che svolgono<br />
nel settore cooperativo.<br />
In questo modo abbiamo verificato<br />
che l’effetto economico della cooperazione<br />
sul territorio non raddoppia ma<br />
aumenta significativamente (dal 9% al<br />
14%) e in termini occupazionali si passa<br />
dal 9% degli occupati al 15%.<br />
E si può dedurre che, tendenzialmente,<br />
la forma cooperativa distribuisce di più<br />
al lavoro rispetto alle altre forme societarie,<br />
cioè tende ad occupare di più.”<br />
Esistono altri strumenti per verificare<br />
gli effetti positivi della forma<br />
cooperative in un determinato territorio?<br />
“La presenza di forme cooperative,<br />
nel nostro tessuto economico<br />
(ricordandoci che le coop hanno<br />
obbiettivi diversi da quelli delle altre<br />
imprese) genera comportamenti<br />
economici diversi.<br />
La compresenza di società cooperative<br />
e società di capitali genere, ad<br />
esempio, più concorrenza. Ed è un<br />
tema di cui si parla troppo poco.<br />
Stiamo anche facendo delle verifiche<br />
precise e abbiamo già alcune stime.<br />
Abbiamo esaminato il caso delle<br />
banche e abbiamo scoperto qualcosa<br />
di molto interessante. Quanto<br />
più è forte la presenza delle casse<br />
rurali (o delle banche di credito cooperativo)<br />
in un territorio tanto maggiori<br />
sono i benefici per i cittadini e<br />
le imprese sia sul versante dei prestiti<br />
(a tassi migliori) che sul versante<br />
del rendimento dei conti correnti.<br />
Verifichiamo, infatti, che la situazione<br />
trentina è la migliore del paese, mentre<br />
la Calabria si colloca all’ultimo<br />
posto (e lì troviamo massimi tassi sui<br />
prestiti, minimi tassi sui depositi).”<br />
prenditoriali e di associazione ma anche<br />
di sviluppare proposte di modelli proprietari,<br />
di governo e di gestione coerenti con<br />
le loro specificità e caratteristiche.<br />
Euricse è una fondazione costituita nel<br />
2008 per iniziativa di Cooperatives Europe,<br />
della Federazione Trentina della Cooperazione,<br />
della Fondazione Cassa di RisparmiodiTrentoeRovereto,dellaProvincia<br />
Autonoma di Trento e dell’Università degli<br />
StudidiTrento.
Comunità<br />
online<br />
La Camera di Commercio I.A.A di Trent<br />
Autonoma di Trento e in collaborazione<br />
imprenditoriali di categoria, promuove, t<br />
Azienda speciale Accademia d’Impresa,<br />
Elettronica Certificata (PEC) e Firma d<br />
un servizio gratuito di formazione a distan<br />
CONTENUTI FORMATIVI DISPONIBILI:<br />
FIRMA DIGITALE<br />
cos’è la Firma digitale?<br />
perché utilizzare la Firma digitale?<br />
come si fa ad ottenere la Firma digitale?<br />
come si fa ad apporre la Firma digitale?<br />
quali sono i dispositivi di Firma digitale?<br />
in quali occasioni si utilizza la Firma digitale?<br />
quali sono le responsabilità derivanti dall’uso<br />
della Firma digitale?<br />
Contesto normativo e tecnologico<br />
vincoli normativi, sanzioni e vantaggi<br />
Dimostrazioni dell’utilizzo pratico<br />
lettura e preparazione documenti PDF<br />
apposizione della Firma digitale<br />
apposizione della marca temporale<br />
verifica della Firma digitale<br />
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA<br />
cos’è la PEC?<br />
come si fa ad acquistare la PEC?<br />
come si fa ad utilizzare una casella PEC?<br />
come comporre un messaggio PEC?<br />
quando utilizzare la PEC?<br />
Contesto normativo e tecnologico<br />
vincoli normativi, sanzioni e vantaggi<br />
Dimostrazioni dell’utilizzo pratico<br />
Utilizzo della webmail PEC (servizio online)<br />
accesso, interfaccia, composizione, ricevute<br />
ricezione dei messaggi, verifica degli allegati<br />
organizzazione dei messaggi<br />
Utilizzo PEC con client di posta<br />
(programma installato su computer):<br />
riconoscere messaggi PEC, composizione, ricevute<br />
ricezione dei messaggi e verifica degli allegati<br />
organizzazione e backup dei messaggi PEC<br />
I contenuti, suddivisi per argomento, sono disponibili in formato video e presentati da una voce guida.<br />
Per aderire è sufficiente segnalare l’interesse compilando l’apposito modulo online disponibile sulla pagina del corso PEC<br />
e Firma digitale del sito di Accademia d’Impresa www.accademiadimpresa.it<br />
IL SERVIZIO È GRATUITO
le piazze del bio<br />
A<br />
nche per il <strong>2012</strong> si è rinnovata<br />
la collaborazione<br />
tra <strong>Trentino</strong> Cipa.At<br />
Servizi – Confederazione<br />
Italiana Agricoltori e<br />
l’Ufficio per le produzioni biologiche<br />
della PAT per la realizzazione della<br />
manifestazione “Le Piazze del bio”,<br />
evento di caratura nazionale e che<br />
per il <strong>Trentino</strong> si è svolto nel rinnovato<br />
quartiere di Piedicastello, Trento, il 19<br />
e 20 maggio.<br />
Un’opportunità per promuovere<br />
l’agricoltura biologica sia come<br />
metodo produttivo ma anche come<br />
stile di vita e di alimentazione, oltre<br />
che come modo per tutelare il territorio<br />
e rispettare le stagioni, sposando<br />
la tradizione e le biodiversità<br />
storicamente legate allo spazio rurale<br />
trentino.<br />
Alla manifestazione hanno partecipato<br />
15 espositori, tra aziende agricole<br />
e aziende di trasformazione,<br />
che hanno potuto promuovere la<br />
loro attività e vendere i loro prodotti.<br />
La sensibilizzazione sul biologico<br />
è stato il focus sia di organizzatori<br />
che operatori, ponendo l’attenzione<br />
sui prodotti locali di qualità e, cosa<br />
importante per una corretta educazione<br />
alimentare, di stagione. E<br />
proprio educare ed informare sono<br />
tra i principali obiettivi: il rapporto diretto<br />
tra produttore e consumatore,<br />
con l’applicazione della cosiddetta<br />
“filiera corta”, permette a quest’ultimo<br />
di avvicinarsi ad un mercato<br />
ancora di nicchia ma che sta gua-<br />
dagnando grande diffusione. Questo<br />
anche grazie ad iniziative come<br />
il “Bio-aperitivo raccontato” durante<br />
il quale l’agroattore Nicola Sordo ha<br />
accompagnato i partecipanti attraverso<br />
una degustazione durante la<br />
quale le “primizie” venivano narrate<br />
da coloro che ne conoscono la storia<br />
e sanno quanta fatica, credo e<br />
passione ci sia dietro un prodotto<br />
agricolo, ovvero i produttori stessi.<br />
Tra le attività che hanno fatto da co-<br />
LE PIAZZE<br />
DEL BIO <strong>2012</strong><br />
Piedicastello teatro della “mostra mercato”<br />
dedicata al biologico, organizzata da TCS - <strong>CIA</strong>.<br />
di Michel Mattivi<br />
rollario al mercato ci sono i numerosi<br />
laboratori che si sono svolti in<br />
entrambe le giornate. Sia quelli per<br />
bambini, dedicati a come si “impasta<br />
la pasta” o a come crearsi da sé<br />
tante palline colorate da giocolieri,<br />
fino a quello per strigliare l’asino o<br />
ballare su musiche da tutto il mondo,<br />
che quello dedicato agli adulti,<br />
inerente cura del proprio piccolo<br />
orto bio, hanno riscosso un successo<br />
davvero inaspettato. Naturalmente<br />
anche per questi i prodotti e<br />
il materiale scelto è stato totalmente<br />
biologico.<br />
E alla fine sono d’obbligo i ringraziamenti<br />
a tutti coloro che hanno<br />
contribuito in maniera determinante<br />
alla riuscita della manifestazione. In<br />
particolar modo ringraziamo l’associazione<br />
Donne in Campo per il contributo<br />
nelle attività laboratoriali ma<br />
non solo, gli organizzatori ed espositori<br />
del Mercatino di Piedicastello. Un<br />
grazie doveroso anche al Comitato<br />
Feste Sant’Apollinare e ai loro volontari:<br />
oltre ad un indispensabile aiuto<br />
10
AZIENDE PROTAGONISTE DE “LE PIAZZE DEL BIO <strong>2012</strong><br />
APICOLTURA<br />
BOLOGNANI<br />
Cavedine - Masi di Sopra, 27<br />
0461 85661 - 328 2824718<br />
bolognani2@interfree.it<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
FRUTTI DI BOSCO<br />
Loc. Cazzanelli s.n. Brentonico<br />
328 1599502<br />
azfruttidibosco@gmail.com<br />
ECOIDEA SRL<br />
Mori - via Battisti, 17<br />
0464 910365 - 3482544960<br />
ecoidea@cimonetti.it<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
MOLINO DEI LESSI<br />
Lavis - Maso Rosabel, 5<br />
0461 870275 - 349 4518930<br />
emma.clauser@virgilio.it<br />
COMUNITÀ<br />
MURIALDO<br />
Trento - via endrici 20<br />
0461 985252 - 333 1119679<br />
villarizzi@murialdo.taa.it<br />
nella programmazione e organizzazione<br />
dell’evento hanno garantito i<br />
pasti (rigorosamente bio) per tutti i<br />
partecipanti ed operatori. Ed infine<br />
non possiamo non rivolgere un rin-<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
LA FONTE<br />
Folgaria - Loc. Gruim - Mezzomonte<br />
0464 720041<br />
info@la-fonte.org<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
PAOLO PERLOT<br />
Fai della Paganella - via Garibaldi 13<br />
340 0765104<br />
paoloperlot@yahoo.it<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
LA CONTADINA<br />
Bondone - via Giusti 12<br />
0465 299546<br />
info@lacontadinabondone.it<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
SANTULIANA RENATO<br />
Arco - via Fornaci 23/B<br />
0464 510048 - 347 8558334<br />
santuliana.renato@virgilio.it<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
SIMONINI FAUSTO<br />
Serravalle di ALA - via Coni Zugna<br />
0464 696471 - 334 5494584<br />
profondoverde@alice.it<br />
graziamento a tutte le aziende che<br />
hanno partecipato a “Le Piazze del<br />
bio” visto che proprio loro sono state<br />
il fulcro dell’intera manifestazione.<br />
Una dimostrazione di come, dalla si-<br />
11<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
AL MASSAREN<br />
Vanza di Trambileno<br />
340 4277864<br />
speri_luigina1952@yahoo.it<br />
CANTINA<br />
ALDENO SCA<br />
Aldeno - via Roma, 76<br />
0461 842511 - 338 7029831<br />
direttore@cantina-aldeno.it<br />
APICOLTURA<br />
PETERLANA & ZAMBOTTI<br />
Fiavè - Fraz. Stumiaga, 40<br />
338 3963283 - info@cademel.it<br />
LA VIS<br />
Lavis via Carmine, 7<br />
0461 440111<br />
info@la-vis.com<br />
AZIENDA AGRICOLA<br />
PANGEA<br />
Torcegno - via S. Giovanni Bosco 19<br />
0461 763367 - 347 3013209<br />
pangea_madreterra@yahoo.it<br />
nergia di produttori e società civile,<br />
possano nascere momenti di forte<br />
propulsione per un movimento, quello<br />
del biologico, che è prima di tutto<br />
una filosofia.<br />
le piazze del bio
iologico locale<br />
COOP DI CALDONAZZO:<br />
PIONIERE DELLA<br />
DISTRIBUZIONE DI<br />
PRODOTTI BIO<br />
Il mercato del biologico in <strong>Trentino</strong><br />
ha avuto negli anni un’importante<br />
crescita. Cartina di tornasole è<br />
l’esperienza della Coop di Caldonazzo.<br />
Abbiamo chiesto a Roberto<br />
Curzel, responsabile del settore<br />
biologico, di raccontarci quella<br />
che, all’inizio, poteva sembrare<br />
una avventura ardita<br />
Cosa vi ha spinto alla<br />
scelta del bio?<br />
L’idea di mettere a disposizione<br />
del pubblico<br />
un vero e proprio<br />
reparto biologico è maturata e diventata<br />
realtà verso la fine degli anni ’80,<br />
quando i primi “pionieri” lanciavano<br />
dei messaggi di esigenza di tornare<br />
ad un’agricoltura pulita e ad un mangiare<br />
senza chimica nel piatto.<br />
Abbiamo subito accolto l’invito ed<br />
abbiamo iniziato un duro percorso di<br />
propaganda verso la nostra clientela.<br />
Punto vendita Coop di Caldonazzo<br />
Intervista a Roberto Curzel,<br />
responsabile del settore biologico<br />
di Michel Mattivi<br />
E’ stato un cammino difficile anche<br />
perché i prezzi erano nettamente superiori<br />
a quelli del convenzionale (le<br />
ditte fornitrici erano relativamente poche<br />
e la gamma di prodotti non era<br />
molto ampia) e la gente si dimostrava<br />
diffidente verso queste novità. Così<br />
sono iniziati dei corsi di cucina gratuita,<br />
delle ricette a tema, serate dedicate<br />
ed i risultati ci hanno dato ragione.<br />
La presenza di turisti stranieri nella<br />
zona dei laghi non ha dato nessun<br />
input a questa nostra scelta e anche<br />
adesso nel periodo estivo le vendite<br />
non subiscono degli incrementi<br />
particolari dati appunto dalla clientela<br />
straniera: la maggioranza degli<br />
stranieri è olandese che a differenza<br />
del tedesco non è particolarmente<br />
attenta a questo tipo di alimentazione.<br />
I nostri consumatori provengono<br />
dal bacino della Valsugana, dalla<br />
città di Trento, dalla Vallagarina ed<br />
ultimamente si sono rivolti a noi anche<br />
dei Gruppi di Acquisto Solidale<br />
che si riforniscono all’ingrosso.<br />
Come vanno le vendite e quali<br />
risultati state ottenendo? La crisi<br />
si sta facendo sentire sulla scelta<br />
di questo prodotto?<br />
Le vendite sono cresciute dagli inizi<br />
ad oggi in maniera esponenziale.<br />
Nel 2006 abbiamo incrementato del<br />
100% rispetto all’anno 2000 e nel<br />
2011 siamo cresciuti del 90% rispetto<br />
al 2006. Siamo veramente soddisfatti<br />
di questi risultati, che vanno si-<br />
12<br />
curamente a premiare queste nostre<br />
scelte, frutto di impegno, preparazione<br />
e cura che riserviamo a questo<br />
reparto. Ora possiamo con orgoglio<br />
offrire alla nostra esigente clientela<br />
una realtà complementare, all’altezza<br />
dell’offerta di tipo convenzionale.<br />
La crisi economica ha intaccato<br />
lievemente anche questo settore e<br />
la clientela si fa sempre più attenta<br />
nella scelta dei prodotti e nel prezzo,<br />
diminuendo la quantità ma non<br />
per questo rinunciando alla qualità.<br />
Stiamo attenti anche alla provenienza<br />
dei prodotti privilegiando l’acquisto<br />
di merce da produttori locali<br />
certificati. In quest’ottica abbiamo<br />
organizzato delle trasferte a tema<br />
presso ditte biologiche del <strong>Trentino</strong><br />
per mostrare che non serve uscire<br />
necessariamente dal nostro territorio<br />
per trovare dei prodotti d’eccellenza<br />
e delle aziende trentine che soddisfano<br />
appieno le nostre richieste.<br />
È cambiata nel tempo l’attenzione<br />
dei clienti verso i prodotti bio?<br />
Nel rispondere a quest’ultima domanda<br />
penso al poco spazio riservato al<br />
biologico ed ai pochi prodotti esposti<br />
sugli scaffali inizialmente e guardo<br />
con orgoglio la situazione attuale. Da<br />
un po’ di pasta, farina, olio e poco<br />
altro, ora disponiamo di un reparto e<br />
di un ‘offerta quasi completa. Questo<br />
anche grazie alla continua crescente<br />
domanda della nostra clientela che<br />
nel tempo è cresciuta ed è altresì<br />
aumentato il rapporto di fiducia e collaborazione<br />
reciproca. Un aiuto involontario<br />
è stato dato dall’esplosione di<br />
intolleranze alimentari e dagli scandali<br />
che hanno colpito il mercato alimentari.<br />
La gente così si è orientata verso<br />
i prodotti provenienti da agricoltura<br />
biologica e biodinamica per trovare<br />
quella garanzia che nel convenzionale<br />
talvolta è venuta meno. Anche<br />
Coop Italia, da sempre sensibile per<br />
quanto riguarda la sicurezza alimentare,<br />
ha inserito nella sua merceologia<br />
la linea Vivi Verde.<br />
Termino ringraziando il direttore Manlio<br />
Tomaselli per averci creduto come<br />
me fin dall’inizio, per avermi dato fiducia,<br />
sostegno e stimolo e per far<br />
si che la nostra Cooperativa sia non<br />
solo un supermercato ma un luogo<br />
dove il cliente si possa sentire sempre<br />
a casa.
Sempre di più si parla<br />
di prodotti biologici.<br />
Quali sono le richieste<br />
principali della clientela?<br />
Quale pubblico<br />
si delinea e quale tipo di domanda<br />
avanza?<br />
Per quello che vediamo dal nostro<br />
osservatorio permanente dell’Ecosportello<br />
Fa’ la Cosa Giusta!, e da<br />
quello più sporatico della omonima<br />
IL MERCATO<br />
DEL BIO: DINAMICO,<br />
IN ESPANSIONE<br />
ED ECOSOSTENIBILE<br />
Intervista a Dario Pedrotti,<br />
coordinatore dell’Ecosportello Fa’ La Cosa Giusta!<br />
Il biologico è una filosofia di produzione<br />
e consumo sana e ed ecosostenibile.<br />
Ne abbiamo parlato con<br />
Dario Pedrotti, Coordinatore dell’Ecosportello<br />
Fa’ la Cosa Giusta!<br />
di Michel Mattivi<br />
fiera, è indubbio che la richiesta di<br />
prodotti alimentari biologici sia in<br />
crescita, e che la clientela di questo<br />
tipo di prodotti si stia modificando.<br />
Molte persone cercano il prodotto<br />
Sede dell’Ecosportello in via Torre Verde, Trento<br />
13<br />
biologico con l’obiettivo di mangiare<br />
cose “sane”, più che non per ridurre<br />
le conseguenze dell’agricoltura<br />
convenzionale sui terreni coltivati.<br />
Questa ricerca dell’alimento “sano”<br />
è più accentuata fra i neo genitori,<br />
che spesso ricorrono all’alimentazione<br />
biologica per i loro figli, pur<br />
non essendone loro stessi consumatori,<br />
e in molti casi continunando<br />
a non esserlo. Accanto ai negozi<br />
specializzati, nascono settori dedicati<br />
al biologico all’interno dei supermercati<br />
tradizionali: si può dire che<br />
attualmente in <strong>Trentino</strong> ogni catena<br />
di supermercati ha una sua linea di<br />
prodotti biologici freschi, che sono<br />
sempre più segnalati all’interno del<br />
punto vendita.<br />
In un periodo di crisi come questo<br />
come si sta evolvendo il mercato<br />
bio?<br />
Nonostante la crisi il mercato del biologico<br />
appare in continua espansione:<br />
calano gli acquisti ma aumentano<br />
quelli di prodotti biologici. Ad esempio<br />
nel mercato delle mele il convenzionale<br />
stenta e il bio va bene. Si sta<br />
assistendo anche ad un fenomeno<br />
di agricoltori e allevatori “di ritorno”,<br />
piccole realtà economiche che erano<br />
state abbandonate e che ora vengono<br />
recuperate, spesso adottando<br />
il metodo biologico. Anche nel settore<br />
vitivinicolo c’è un grande fermento<br />
sul fronte del biologico.<br />
Come vi muovete per recepire le<br />
domande di questo pubblico? E<br />
come riuscite a comunicare le vostre<br />
scelte e a promuovere quello<br />
che offrite?<br />
Non abbiamo la funzione di recepire<br />
le domande del pubblico e soddisfarle,<br />
quanto piuttosto di segnalare<br />
ai consumatori cosa esiste sul territorio,<br />
o ai produttori se esiste una<br />
domanda non soddisfatta. In passato<br />
siamo stati promotori di progetti<br />
che hanno ottenuto un grande<br />
successo, alcuni dei quali hanno<br />
poi avuto le forze per proseguire<br />
con le loro gambe, come nel caso<br />
del “progetto biocesta”, che non<br />
solo è diventato una realtà economica<br />
autonoma, ma è stato anche<br />
copiato da altri soggetti.<br />
biologico locale
iologico locale<br />
Uno dei canali che maggiormente<br />
si stanno sviluppando nella promozione<br />
del bio sono i GAS, i Gruppi di<br />
Acquisto Solidale. Abbiamo chiesto<br />
a Dario Micheloni, presidente di La<br />
Credenza, uno dei GAS più importanti<br />
e attivi, come questi gruppi<br />
propongano il biologico e quali siano<br />
le risposte dei loro associati.<br />
Il GAS, nella sua forma più semplice,<br />
èungruppodipersonechedecide<br />
di unirsi per fare acquisti collettivi<br />
presso un produttore risparmiandosuiricarichideivaripassaggie<br />
controllando direttamente la qualità<br />
dei prodotti acquistati. Ci sono GAS<br />
che acquistano solo BIO, e quelli<br />
che prediligono i Km zero, chi solo<br />
alimentari e chi solo prodotti di base<br />
(farine, olio, cereali) e quelli, come<br />
La Credenza, che sono Associazioni<br />
di promozione sociale che, oltre<br />
agli acquisti, organizzano corsi,<br />
convegni ed iniziative varie sui temi<br />
dell’eco-compatibilità, della difesa<br />
dell’ambiente e della salute sia per<br />
isocichepergliesterni.<br />
Per informazioni e per contattarci è<br />
disponibile il sito:<br />
www.lacredenzatn.it<br />
IL BIOLOGICO:<br />
CONSUMO<br />
CONSAPEVOLE<br />
ESOLIDALE<br />
Dario Micheloni (La Credenza) ci racconta come<br />
diffondono la cultura della sostenibilità alimentare<br />
di Michel Mattivi<br />
S<br />
empre di più si parla<br />
di prodotti biologici.<br />
Quali sono le richieste<br />
principali di<br />
chi si rivolge a voi?<br />
Quale pubblico si delinea e quale<br />
tipo di domanda avanza?<br />
I nostri soci sono molto attenti al<br />
problema del trasporto (quindi privilegiamo<br />
i km zero) ed il fatto che i<br />
produttori siano il più possibile locali<br />
in modo da sostenere attivamente le<br />
produzioni biologiche del <strong>Trentino</strong>.<br />
In un periodo di crisi come questo<br />
come si sta evolvendo il mercato<br />
bio?<br />
L’aumento della domanda, e quindi<br />
dell’offerta di prodotti BIO, ha portato<br />
indubbiamente ad una riduzione dei<br />
prezzi rispetto a qualche anno fa quando<br />
i prodotti BIO erano molto più di<br />
nicchia che non adesso; ormai in ogni<br />
supermercato si trova un reparto BIO<br />
(va molto di moda!). Il rovescio della<br />
medaglia è che ormai si sono create<br />
delle vere e proprie industrie del<br />
biologico dove la ricerca del<br />
profitto ha preso il sopravvento<br />
sull’aspetto etico<br />
che dovrebbe essere alla<br />
base di tutta la catena<br />
biologica (dei produttori<br />
più grandi<br />
o dei marchi BIO<br />
cosa sappiamo<br />
dell’uso etico del-<br />
14<br />
Dario Micheloni,<br />
presidente di La Credenza<br />
la manodopera? Del trattamento dei rifiuti<br />
o delle fonti di energia utilizzate?).<br />
Come vi muovete per recepire<br />
le domande di questo pubblico?<br />
E come riuscite a comunicare<br />
le vostre scelte e a promuovere<br />
quello che offrite?<br />
La scelta di nuovi produttori da inserire<br />
nel nostro listino parte da una<br />
considerazione sulla reale utilità di<br />
quello che andiamo a proporre (esiste<br />
un Gruppo Acquisti che valuta il<br />
prodotto ed il produttore sotto ogni<br />
aspetto), in seguito il produttore viene<br />
inserito nel nostro calendario ordini<br />
ed i soci possono ordinare.<br />
Quali verifiche effettuate rispetto<br />
ai vostri fornitori per verificare che<br />
un prodotto sia realmente Bio?<br />
Proprio con la scelta di prediligere<br />
piccoli produttori e locali ci consente<br />
di avere un contatto diretto con il produttore,<br />
di capire le motivazioni della<br />
sua scelta di produrre biologico e di<br />
sostenerlo con i nostri acquisti. Per<br />
statuto tutti i nostri produttori<br />
devono essere<br />
certificati BIO,<br />
ma più che fidarci<br />
delle<br />
carte, preferiamo<br />
la conoscenza<br />
personale<br />
e la condivisione<br />
delle<br />
sue scelte; molti produttori<br />
sono anche soci<br />
della Credenza.
GRAZIADEI:<br />
“LATTE TRENTO<br />
HA BISOGNO DI FORTI<br />
INVESTIMENTI”<br />
C<br />
arlo Graziadei è stato<br />
appena riconfermato<br />
alla presidenza di<br />
Latte Trento, ma i suoi<br />
problemi sono appena<br />
cominciati. Mentre scriviamo non<br />
è ancora chiaro se e quando (e, soprattutto,<br />
se ci saranno i fondi ) per<br />
costruire il nuovo (“indispensabile”<br />
sottolinea) caseificio.<br />
“Ma una cosa è certa, ci racconta il<br />
presidente, il mercato è in ribasso,<br />
come lo sono i consumi e in tutto il<br />
paese, quindi anche in <strong>Trentino</strong> circola<br />
molto latte, che viene principalmente<br />
dalla Germania e dalla Slovenia.<br />
Noi abbiamo alle spalle un anno<br />
che ci ha permesso di liquidare ai<br />
soci 45 centesimi al litro, ma sappiamo<br />
anche che, con queste cifre, la<br />
marginalità è davvero molto bassa.<br />
Tutto quel che serve alla produzione<br />
di latte, riferendoci alle materie prime<br />
per la sua lavorazione, ha avuto<br />
un’impennata verso l’alto, mentre il<br />
valore del prodotto è in calo.<br />
Abbiamo bisogno di una svolta de-<br />
di Michele Zacchi<br />
cisa verso la qualità dei prodotti,<br />
l’innovazione, e l’integrazione della<br />
base sociale, ora però la prima questione<br />
riguarda la realizzazione del<br />
nuovo caseificio accanto alla sede<br />
di Spini. Il progetto è stato ridefinito<br />
e ci dovrebbe costare sui 25 milioni<br />
di euro. In questo modo sarà possibile<br />
dismettere gli stabilimenti di Fiavé<br />
e Rovereto che attualmente producono<br />
prodotti con livelli qualitativi<br />
non pienamente corrispondenti agli<br />
standard della nostra azienda”.<br />
Lasciamo un attimo il latte per<br />
passare a chi lo produce. Ci riferiamo<br />
alle stalle: ci sono state<br />
novità rilevanti in questo settore?<br />
“Abbiamo un calo fisiologico, ma il<br />
numero complessivo è abbastanza<br />
costante. Significa che esiste un<br />
ricambio generazionale e questo è<br />
molto importante nel nostro mondo<br />
che tende ad invecchiare.”<br />
Breve presentazione Latte Trento<br />
15<br />
Carlo Graziadei,<br />
presidente di Latte Trento<br />
Ma il latte di montagna è davvero<br />
superiore agli altri?<br />
“Dico di si con convinzione e dobbiamo<br />
arrivare ad un riconoscimento<br />
di questo dato di fatto.”<br />
Quali sono i progetti di Latte Trento<br />
per quel che riguarda i prodotti?<br />
“Partiamo dalle stalle: la loro produzione<br />
deve essere tracciabile e dobbiamo<br />
diversificare la nostra attività:<br />
c’è il latte per i formaggi lavorati (primo<br />
fra tutti il grana trentino) e quello<br />
per diventare latte fresco.<br />
Dobbiamo separare poi la raccolta<br />
del prodotto e definirne una terza<br />
tipologia da dedicare al latte biologico<br />
(come a Pinzolo), dobbiamo<br />
inoltre certificare il nostro latte e infine<br />
(ritorno allo stabilimento che mi<br />
auguro sia pronto in un paio d’anni)<br />
vanno pensati formaggi nuovi, e lavorati<br />
in maniera da garantire la miglior<br />
qualità.”<br />
Il nuovo Consorzio Produttori Latte delle Valli Trentine, denominato più semplicemente<br />
“Latte Trento”, nato dalla fusione tra la stessa Latte Trento e il Caseificio Pinzolo Fiavè<br />
Rovereto, raggruppa circa 400 Soci, con una produzione media di circa 60.000.000 di<br />
litri di latte trentino che rappresenta la quasi totalità del latte alimentare pastorizzato<br />
o utilizzato per la produzione di yogurt e delle paste filate. Una parte viene utilizzata<br />
per la produzione di formaggi nostrani tra cui l’unico D.O.P. <strong>Trentino</strong>, la Spressa delle<br />
Giudicarie e una parte per la produzione del Grana <strong>Trentino</strong>.<br />
Il Caseificio ha come fine la vendita e trasformazione del latte dei propri soci conferitori<br />
attraverso la commercializzazione di prodotti di alta qualità, valorizzandoli attraverso<br />
una adeguata azione di marketing territoriale, in grado di connotare le produzioni locali<br />
sotto l’aspetto della qualità, salubrità e territorialità.<br />
intervista
Il Codice Civile prevede agli<br />
articoli 950 e 951 rispettivamente<br />
l’azione di regolamento<br />
di confini e l’azione per<br />
l’apposizione di termini. Sono<br />
due procedure che possono essere<br />
azionate, rivolgendosi al Tribunale,<br />
per porre fine a situazioni di incertezza<br />
relative ai confini e per far apporre<br />
i termini tra due fondi.<br />
La prima è l’azione prevista quando<br />
il confine tra due fondi è incerto,<br />
quando non esiste chiarezza su<br />
dove si trovi la linea che divide due<br />
terreni vicini. L’art. 950 del Codice<br />
Civile stabilisce infatti che ciascuno<br />
dei proprietari può agire con l’azione<br />
di regolamento di confini “quando il<br />
confine tra due fondi è incerto”.<br />
La situazione d’incertezza può essere<br />
oggettiva, e cioè può essere obbiettivamente<br />
difficile da stabilire dove debba<br />
essere collocata la linea di confine<br />
(si pensi al caso in cui due fondi siano<br />
ad esempio divisi da una larga rampa<br />
che non è chiaro se appartenga<br />
al proprietario del fondo a monte o di<br />
quello a valle) o soggettiva nel caso<br />
invece in cui siano i proprietari dei due<br />
fondi a non essere d’accordo su dove<br />
L’AZIONE DI REGOLAMENTO<br />
EL’AZIONEPER<br />
L’APPOSIZIONE DI TERMINI<br />
avv. Andrea Callegari<br />
il confine si trovi, anche in presenza di<br />
un chiaro confine apparente (si pensi<br />
al caso di due fondi divisi da un muro:<br />
un proprietario sostiene che il confine<br />
si trovi in realtà due metri oltre questo<br />
muro, l’altro proprietario sostiene che<br />
il muro sia il confine).<br />
In questi casi la soluzione più auspicabile,<br />
per tempi e costi, sarebbe<br />
che i proprietari trovassero una accordo,<br />
magari affidando incarico di<br />
effettuare le misurazioni ad un tecnico<br />
di comune fiducia.<br />
Quando questo non è possibile ciascuno<br />
dei due proprietari può rivolgersi<br />
al Tribunale con l’azione di regolamento<br />
di confini. Chiede cioè al<br />
Giudice che sia lui a stabilire, dichiarandolo<br />
poi con sua sentenza, dove si<br />
trovi la linea di confine tra i due fondi.<br />
Nell’azione di regolamento di confini<br />
si può far ricorso a ogni mezzo<br />
di prova, compresi i testimoni e, in<br />
mancanza di altri elementi, dice il<br />
Codice, il Giudice si attiene al confine<br />
delineato dalle mappe catastali.<br />
Nella pratica il Giudice nominerà un<br />
suo Consulente Tecnico d’Ufficio al<br />
quale darà incarico di effettuare i rilievi<br />
e le ricerche utili e necessarie ad<br />
individuare la linea di confine tra i due<br />
fondi. L’accertamento del tecnico sarà<br />
recepito dal Giudice in sentenza.<br />
L’azione di regolamento di confini trova<br />
un limite nel caso in cui l’altra parte<br />
eccepisca l’avvenuta usucapione. Se<br />
cioè uno dei due proprietari confinanti<br />
vanti un utilizzo della “fetta” di campagna<br />
in contestazione che sia durato<br />
per più di quindici anni quella “fetta”<br />
di terreno potrebbe essere diventata<br />
a quel punto sua. Va però verificato<br />
caso per caso. La giurisprudenza<br />
della Corte di Cassazione ha infatti<br />
17<br />
di avv. Andrea Callegari<br />
chiarito che questa eccezione non è<br />
ammissibile nel caso in cui l’incertezza<br />
del confine abbia carattere oggettivo,<br />
quando, come detto sopra, sia<br />
obiettivamente incerta la zona confinaria<br />
in contestazione se non c’è un<br />
chiaro confine apparente.<br />
L’altra azione, quella per l’apposizione<br />
di termini, è prevista all’art. 951<br />
del Codice Civile.<br />
A differenza dell’azione per il regolamento<br />
dei confini presuppone che<br />
non vi siano incertezze circa l’esatta<br />
collocazione del confine tra fondi<br />
vicini. Può essere fatta valere se “i<br />
termini dei fondi contigui mancano<br />
o sono diventati irriconoscibili”. Con<br />
questa azione ciascuno dei proprietari<br />
dei fondi confinanti ha il diritto di<br />
agire perché i termini siano apposti<br />
o ristabiliti a spese di entrambi.<br />
Per riassumere, quindi, nel caso<br />
pratico:<br />
1. se due proprietari non sono d’accordo<br />
sulla linea di confine, dovranno<br />
ricorrere al Giudice: sarà<br />
lui a determinarla;<br />
2. se sono d’accordo su dove si trovi il<br />
confine ma mancano chiari termini,<br />
mancano cioè quegli elementi fisici<br />
infissi nel terreno (pali o pietre che<br />
siano) che rendano certa anche<br />
per il futuro la situazione, in questo<br />
secondo caso al Giudice si chiede<br />
solamente che sia lui a dar disposizione<br />
per la loro fisica apposizione.<br />
Ancor più che per l’azione di regolamento<br />
di confini (che presuppone un<br />
litigio circa la proprietà di terreni che<br />
possono avere anche un elevato valore)<br />
l’azione di apposizione di termini<br />
ha costi che, a al di là di questioni di<br />
principio, il più delle volte non giustificano<br />
il ricorso al Tribunale.<br />
legale
È BELLO SAPERE CHE TI ASPETTA UN DIVANO FALC DOPO IL LAVORO<br />
FABBRICA ARTIGIANA SALOTTI<br />
TRENTACINQUE ANNI DI MIGLIORAMENTO CONTINUO<br />
FR. CARES - COMANO TERME - TEL. 0465.701767<br />
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STUDIO BI QUATTRO<br />
www.falcsalotti.it
NOTIZIE DAL CAA<br />
45500<br />
IL TERREMOTO IN EMILIA<br />
Decine di casolari distrutti e moltissimi<br />
seriamente danneggiati,<br />
oltre a migliaia di forme di parmigiano<br />
cadute a terra dalle ‘scalere’<br />
dei magazzini di stagionatura<br />
sono la conseguenza del terremoto<br />
del 20 maggio scorso che<br />
ha colpito, in emilia romagna,<br />
prevalentemente le province di<br />
modena, ferrara e bologna.<br />
I danni più ingenti nei comuni di<br />
Finale Emilia, San Felice Sul Panaro,<br />
Camposanto, Cavezzo, San<br />
a cura di Stefano Gasperi<br />
Possidonio. Mirandola ed anche<br />
Carpi nel modenese, mentre nel<br />
territorio di Bologna è Crevalcore<br />
il comune più colpito. Anche<br />
a Sant’Agostino di Ferrara, dove<br />
il sisma ha mietuto vittime, sono<br />
stati registrati danni ingenti.<br />
È ancora prematuro fare una stima<br />
precisa dei danni di stalle, ricoveri<br />
attrezzi e abitazioni private,<br />
ma si parla di svariati milioni di<br />
euro a cui si aggiunge la perdita<br />
di prodotti ad alto valore aggiunto<br />
come l’Aceto balsamico che<br />
è fuoriuscito dalle botti e le for-<br />
19<br />
me di parmigiano che sono cadute<br />
dalle ‘scalere’. Inoltre sono<br />
andati irrimediabilmente perduti<br />
decine di mezzi agricoli sepolti<br />
sotto le macerie nonché prodotti<br />
agricoli pronti per essere alienati.<br />
Nell’area colpita operano numerose<br />
cantine vinicole specializzate<br />
nella produzione di lambrusco,<br />
anch’esse danneggiate.<br />
In alcuni allevamenti sono stati<br />
segnalati animali sepolti sotto le<br />
macerie.<br />
Da un primo sopralluogo svolto<br />
risulta che in due stabilimenti di<br />
stagionatura del ‘del re dei formaggi’,<br />
ovvero l’Albalat (Modena)<br />
e la Cappelletta del Duca<br />
(San Possidonio), siano andate<br />
perdute complessivamente 130<br />
mila forme, per un valore di oltre<br />
40 milioni di euro. “Oltre il danno<br />
la beffa – dice il presidente della<br />
Cia Emilia Romagna Antonio<br />
Dosi - perché gli agricoltori dovranno<br />
pagare l’Imu su immobili<br />
danneggiati e sui quali dovranno<br />
sostenere costi elevati per riportarli<br />
in sicurezza. Chiediamo pertanto<br />
che il governo, provveda a<br />
congelare le imposte, compresa,<br />
l’Imu, gravanti sugli immobili colpiti<br />
dal terremoto.”<br />
CAA
RISCHI DI DECURTAZIONI<br />
E SPESE INUTILI<br />
SULL’INSEDIAMENTO<br />
DEI GIOVANI<br />
<strong>CIA</strong> del trentino evidenzia in una<br />
nota al Servizio Agricoltura della<br />
P.A.T. le perplessità circa l’interpretazione<br />
di un paio di passi del testo<br />
del bando 2011 del PSR per la misura<br />
in oggetto, così come proposti da<br />
alcuni uffici periferici.<br />
I due passi sono i seguenti:<br />
• (pag. 55, punto D.12 - Importo del<br />
sostegno, modalità di erogazione,<br />
liquidazione - secondo capoverso)<br />
“L’indirizzo produttivo e il metodo<br />
biologico verranno verificati all’atto<br />
dell’adozione del provvedimento di<br />
concessione dell’aiuto”. Secondo<br />
alcuni funzionari periferici e non del<br />
Servizio l’interpretazione sarebbe<br />
restrittiva (a danno del richiedente<br />
ovviamente) nel senso che sia gli<br />
5.000 di maggiorazione per le<br />
aziende biologiche che gli 10.000<br />
di differenziale fra aziende frutti-viticole<br />
e zootecniche verrebbero concessi<br />
solo se, all’atto dell’adozione<br />
le aziende dei richiedenti sono già<br />
, in prevalenza, bio o zootecniche.<br />
Tale interpretazione, che appare<br />
tutt’altro che evidente, ha un impatto<br />
pesante su quei richiedenti che<br />
stanno realizzando un impresa ex<br />
novo non avendo una pregressa<br />
attività genitoriale alle spalle. In tali<br />
casi è preminente il caso che alla<br />
data dell’adozione, il richiedente si<br />
sia attivato per realizzare una attività<br />
che copra almeno le 300 ore lavoro<br />
richieste nel modo più praticabile. E<br />
cioè con la messa a coltura o l’acquisizione<br />
di coltivazioni frutti-viticole,<br />
o comunque ad alto assorbimento<br />
di tempi lavoro. La attivazione del<br />
percorso per la certificazione bio o<br />
la realizzazione del progetto zootecnico<br />
avvengono, sensatamente e<br />
inevitabilmente, durante i concessi<br />
36 mesi successivi. Appare del tutto<br />
evidente a chi scrive e agli stessi<br />
vostri funzionari l’assurdità di una in-<br />
terpretazione che penalizza pesantemente<br />
chi dovrebbe (e vorrebbe)<br />
agevolare. E si ritiene che l’eventuale<br />
applicazione restrittiva della<br />
norma sia dovuta ad un eccesso di<br />
puntigliosità nella sua redazione che<br />
non ha previsto questo possibile effetto<br />
negativo. In sostanza un accidente<br />
non voluto. Appunto per tale<br />
motivo e considerato che la norma<br />
può essere interpretata nel senso<br />
dello spirito dell’agevolare la nascita<br />
di nuove imprese chiediamo che<br />
la difficoltà sia superata attraverso<br />
un indicazione di interpretazione<br />
nel senso corretto della ratio dell’intervento<br />
e come da noi auspicato.<br />
Nel solo ufficio nostro di Trento tale<br />
problema investe per il 2011 circa la<br />
metà degli interventi richiesti.<br />
• (pag. 53, punto D.6 - Piano aziendale<br />
- penultimo capoverso) “Il piano<br />
dovrà svilupparsi su un arco temporale<br />
di durata di almeno diciotto<br />
mesi a decorre dalla concessione<br />
del premio”. Secondo interpretazioni<br />
di Vs. funzionari di uffici periferici<br />
tale passo della norma implicherebbe<br />
l’obbligatorietà per il giovane che<br />
si insedia e cui è stato riconosciuto<br />
il relativo premio, di stipulare la polizza<br />
fideiussoria della durata di almeno<br />
18 mesi, indipendentemente<br />
dal possesso o meno dal possesso<br />
dei requisiti per la carenza dei quali<br />
la fideiussione è richiesta. Per essere<br />
più esplicito: ancorché il giovane<br />
possegga all’atto della presentazione<br />
della domanda di liquidazione i<br />
requisiti della capacità professionale,<br />
della qualifica di imprenditore<br />
professionale, della dimensione<br />
aziendale assolvente le 2080 ore di<br />
impegno lavorativo la fideiussione<br />
sarebbe obbligatoria per un periodo<br />
di almeno 18 mesi. Il fatto suscita<br />
in noi notevoli perplessità perché ci<br />
appare in contrasto con quanto previsto<br />
dalla stesso Bando al punto D.<br />
12 capoversoso iniziante con D.5<br />
– pag. 55) in cui testualmente si dice<br />
che “Nel caso il beneficiario fosse<br />
privo al momento della domanda<br />
21<br />
di liquidazione........(dei requisiti).....<br />
la liquidazione delle agevolazioni è<br />
subordinata alla presentazione da<br />
parte del richiedente di una garanzia<br />
fideiussoria, per l’intero premio<br />
erogabile. Ricordiamo che la fideiussione<br />
bancaria ha un costo di<br />
almeno il 2% annuo (= 800/anno<br />
per un premio di 40.000) ed è rilasciata<br />
di norma solo ai correntisti. La<br />
fideiussione assicurativa è rilasciata<br />
con difficoltà e talora è assolutamente<br />
negata. La motivazione è la<br />
seguente “abbiamo provveduto ad<br />
analizzare la documentazione inoltrataci<br />
e dobbiamo informarla che la<br />
garanzia richiestacii non è da noi rilasciabile<br />
poichè il testo che il Beneficiario<br />
richiede prevede lo svincolo<br />
della garanzia solo dietro rilascio di<br />
lettera liberatoria da parte dell’Ente<br />
Garantito e, tra gli obblighi contrattuali,<br />
è inserita la deroga all’art.<br />
1957 del C.C.” Il problema riguarda<br />
diversi richiedenti, specie della Valle<br />
di Non e nelle tipologia di imprese<br />
nate dal passaggio della gestione<br />
da genitori a figli o dalla costituzione<br />
di società fra genitori e figli.<br />
CAA
THE TASTE OF MOUNTAIN<br />
Largo Carducci Giosuè, 38 - 38100 Trento - tel. 0461 1740400<br />
STUDIO BI QUATTRO
M<br />
artedì 12 <strong>giugno</strong><br />
<strong>2012</strong>, presso la<br />
sede di Trento di<br />
<strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong>,<br />
si è tenuto il primo<br />
incontro dell’Associazione Giovani<br />
Imprenditori Agricoli (in sigla<br />
AGIA).<br />
Presenti 11 giovani imprenditori<br />
agricoli, insieme a Flavio Pezzi e<br />
Massimo Tomasi, rispettivamente<br />
Presidente e Direttore di <strong>CIA</strong> del<br />
<strong>Trentino</strong> e Francesca Tonetti, dipendente<br />
TCS-<strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong>.<br />
Obiettivo dell’incontro è stato<br />
quello di presentare l’Associazione<br />
Giovani Imprenditori Agricoli e<br />
di capire l’interesse dei presenti<br />
alla costituzione del Gruppo di<br />
Coordinamento dell’Associazione,<br />
che avrà il compito di incentivare<br />
la nascita dell’associazione di persone<br />
e del suo mantenimento nel<br />
tempo.<br />
Il desiderio di <strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong> è<br />
quello di costituire un’associazione<br />
“vera”, che risponda concretamente<br />
ai bisogni dei suoi componenti,<br />
che crei opportunità di<br />
crescita, oltre che di confronto e<br />
dibattito. Si vogliono creare le basi<br />
per un’associazione “viva” e “partecipata”.<br />
Per questo motivo, in preparazione<br />
della prossima Assemblea Elettiva<br />
di <strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong> che si terrà a<br />
inizio 2014, <strong>CIA</strong> ha dichiarato che<br />
è opportuno per AGIA dotarsi di<br />
una struttura organizzativa solida<br />
e di un gruppo di persone che si<br />
AL VIA L’ASSO<strong>CIA</strong>ZIONE<br />
GIOVANI IMPRENDITORI<br />
AGRICOLI - AGIA<br />
DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DEL TRENTINO<br />
impegnano per l’associazione. Per<br />
fare questo si intende costituire il<br />
Gruppo di Coordinamento di AGIA<br />
che avrà il compito<br />
• di diffondere i principi ed i valori<br />
dell’associazione,<br />
• di promuoverla sul territorio provinciale,<br />
• di raccogliere idee e fabbisogni<br />
ai quali si darà risposta con iniziative<br />
concrete,<br />
• ed, entro fine 2013, di organizzare<br />
la Prima Assemblea<br />
Elettiva di AGIA per eleggere il<br />
Presidente (ed eventualmente<br />
due Vicepresidenti) dell’Associazione.<br />
Il prossimo incontro si terrà<br />
martedì 31 luglio <strong>2012</strong> alle<br />
Le Scampagnate<br />
in fattoria di Luglio<br />
15 luglio<br />
Azienda Agricola Mirtilla<br />
da Mirta Giacomuzzi<br />
Fraz. Gaggio 17 Segonzano<br />
tel. 347 2500034<br />
mirtilla2005@libero.it<br />
29 luglio<br />
Azienda Agricola La Fonte<br />
da Elisabetta Monti<br />
Loc. Gruim Mezzomonte di<br />
Folgaria<br />
tel. 0464 720041<br />
info@la-fonte.org<br />
23<br />
di Francesca Tonetti<br />
ore 20:30 presso la sede della<br />
<strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong> a Trento in via<br />
Maccani 199. Durante il questo<br />
incontro si individueranno e nomineranno<br />
i componenti del Gruppo<br />
di Coordinamento di AGIA e si<br />
raccoglieranno le prime proposte<br />
e idee di progetto che l’associazione<br />
potrebbe realizzare.<br />
Per maggiori informazioni:<br />
Associazione Giovani Imprenditori<br />
Agricoli<br />
Confederazione Italiana Agricoltori<br />
del <strong>Trentino</strong><br />
via Maccani, 199 - Trento<br />
Tel. 0461.421214 - Fax 0461.422259<br />
mail agia@cia.tn.it<br />
referente dott.ssa Francesca Tonetti<br />
Assistenza legale<br />
Ricordiamo ai gentili lettori che la<br />
Confederazione Italiana Agricoltori<br />
mette gratuitamente a disposizione<br />
dei propri associati (in regola con il<br />
pagamento delle tessera associativa)<br />
un consulente legale secondo i seguenti<br />
orari e previo appuntamento:<br />
TRENTO -ViaMaccani,199<br />
tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.00<br />
Avv. Andrea Callegari<br />
CLES - Via Dallafior, 40<br />
il primo lunedì del mese dalle 14.00<br />
alle 15.30 - Avv. Piergiorgio Sandri<br />
il secondo giovedì del mese dalle 14.00<br />
alle 15.30 - Avv. Lorenzo Widmann<br />
AGIA
itinerari<br />
A<br />
Alambicchi, pestelli e macchine<br />
(Pieve di Ledro)<br />
partire da una raccolta minuta di erbe medicinali da sempre<br />
ampiamente praticata in tutta la valle, nel laboratorio farmaceutico<br />
Foletto si realizzavano grandi quantità di preparati e prodotti, molti dei<br />
quali propriamente registrati - fiale iniettabili, amari corroboranti, sciroppi<br />
di frutta… - e regolarmente distribuiti negli ospedali e nelle case di<br />
cura. Si tratta, in effetti, di un’attività che ha costituito, qui come altrove<br />
sull’arco alpino, una piccola ma significativa risorsa. L’odierna esposizione<br />
documenta l’evoluzione della tecnologia farmaceutica, da una serie<br />
di alambicchi e pestelli sei-settecenteschi, fino ai giorni nostri, con le<br />
attrezzature oggi utilizzate per la produzione di sciroppi, amari, liquori.<br />
Per informazioni:<br />
laboratorio Foletto 0464 / 591038<br />
museo.foletto@gmail.com - www.foletto.net - www.museofoletto.it<br />
ITINERARIO<br />
ETNOGRAFICO<br />
DEL TRENTINO<br />
MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA<br />
www.museosanmichele.it<br />
24<br />
a cura di Antonella Mott<br />
L’<br />
Albergo alla Corona - Museo del Turismo<br />
<strong>Trentino</strong> (Montagnaga di Piné)<br />
albergo, prospiciente il Santuario della Madonna di Caravaggio,<br />
è stato aperto nel 1883 da Carlo Tommasini e fino al 2002 ha accolto turisti e<br />
pellegrini in sosta sull’altipiano. Divenuto proprietà del Comune di Baselga di<br />
Piné è oggi sede del Museo del Turismo <strong>Trentino</strong>, con il bar, la sala ristorante<br />
e le camere da letto arredate come un tempo. Dai sistemi di illuminazione<br />
agli imponenti letti con biancheria d’epoca, dai mobili da toeletta con catini e<br />
bacinelle di ceramica agli scrittoi ai quadri sacri e all’interessante catalogo dei<br />
decori effettuati sulle pareti con la tecnica dello stencil, ogni dettaglio illustra<br />
una cultura dell’accoglienza di raffinata sobrietà. Non mancano il pianoforte e<br />
una collezione di fotografie e giornali d’epoca. Alcide Degasperi è uno dei nomi<br />
famosi presenti nei registri dell’albergo.<br />
Per informazioni:<br />
Biblioteca Comunale 0461/557951-Amelia Tommasini 389/2741627<br />
pine@biblioinfotn.it
Rete degli Ecomusei del <strong>Trentino</strong><br />
Giornata del Paesaggio <strong>2012</strong><br />
“Il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e<br />
nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in<br />
quelle della vita quotidiana”. Convenzione europea del paesaggio, 2000<br />
La Rete degli Ecomusei del <strong>Trentino</strong>, assieme alla rete nazionale Mondi-Locali, festeggia la Giornata europea<br />
del Paesaggio, evento pubblico annuale per richiamare l’attenzione dei cittadini, dei media e delle autorità<br />
sul patrimonio paesaggistico collettivo. Un insieme di gesti diversi, ma coerenti nel raccontare le diversità e<br />
dimostrare che il Paesaggio è la somma di infinite azioni, piccole e grandi, materiali e immateriali.<br />
L’Ecomuseo della Val di Peio “Piccolo Mondo Alpino” propone<br />
Domenica 17 <strong>giugno</strong>: SAGRA DI STROMBIANO - COMPLEANNO DEL PAESAGGIO<br />
Al mattino passeggiata sul Percorso Etnografico Linum con interventi di manutenzione del sentiero. Pranzo comunitario<br />
in piazza con la carne di pecora per promuovere i prodotti locali.<br />
Ore 15,30 Inaugurazione della Sala della Tessitura “Gianni Rigotti” presso la Sede dell’Ecomuseo. Ore 17,00 SS.<br />
Messa seguita da processione. Ore 18,00 Concerto del Corpo Bandistico della Val di Peio<br />
www.linumpeio.it - ecomuseopeio@gmail.com<br />
L’Ecomuseo del Lagorai “Nell’antica giurisdizione di Castellalto” propone:<br />
Dal 21 <strong>giugno</strong> al 15 luglio, CONCORSO: TU SAI QUESTO POSTO DOV’E’?<br />
12 particolari fotografici di luoghi significativi, ma spesso poco conosciuti, situati nei comuni dell’ecomuseo da scoprire<br />
e riconoscere. In premio prodotti tipici locali, pranzi nei ristoranti del territorio e pubblicazioni dell’ecomuseo.<br />
Domenica 9 settembre, PASSEGGIATA SUL MONTE SALUBIO<br />
Passeggiata naturalistica da Musiera al monte Salubio con il custode forestale.<br />
Per info: www.ecomuseolagorai.eu - info@ecomuseolagorai.eu<br />
L’Ecomuseo Valle del Chiese “Porta del <strong>Trentino</strong>” propone:<br />
Domenica 22 luglio “Ritorno in Val di fumo – l’incontro fra uomo e natura” escursione in Valle di Fumo. Vallata ricca<br />
di risorse naturalistiche e geologiche, da sempre vissuta e profondamente rispettata dall’uomo. Escursione facile,<br />
adatta a tutti anche a famiglie con bambini (dislivello 210 m; tempo di salita ore 1.40).<br />
Ritrovo in Valle di Daone, presso il punto informativo del Parco Naturale Adamello Brenta alla diga di Malga Bissina,<br />
ore 9:00. Rientro previsto per le ore 16:30. Necessaria la prenotazione.<br />
Per info: www.ecomuseovalledelchiese.it info@ecomuseovalledelchiese.it<br />
L’Ecomuseo del Viaggio propone:<br />
L’ Ecomuseo del Viaggio festeggerà La Giornata del Paesaggio <strong>2012</strong> con le visite guidate gratuite<br />
al Giardino d’Europa e all’Arboreto del Tesino: tutti i mercoledì di luglio ed agosto, partenza ore 9,00 dal Centro<br />
visitatori dell’Arboreto a Pieve Tesino.<br />
Il percorso permette si scoprire i “variopinti paesaggi” offerti dalle varietà botaniche presenti nel giardino e di ammirare<br />
l’ampio paesaggio della conca del Tesino, di apprezzarne la bellezza, l’unicità e la sua fragilità.<br />
Per info: pievetesino@biblio.infotn.it<br />
L’Ecomuseo del Vanoi propone tre giornate di attività per invitare la comunità e i suoi ospiti a riflettere<br />
sullo stretto legame esistente tra patrimonio paesaggistico e popolazione:<br />
20 <strong>giugno</strong> Inaugurazione della mostra fotografica L’ULTIMA VALLE storie e volti del Vanoi di Giancarlo Rado a Canal<br />
San Bovo, Casa dell’Ecomuseo ore 20.30<br />
22 <strong>giugno</strong> Percepire i paesaggi: proiezione all’aperto di foto di paesaggi del Vanoi. Canal San Bovo, Casa dell’Ecomuseo<br />
ore 21.00<br />
23 <strong>giugno</strong> Il paesaggio vissuto e costruito: passeggiata nei dintorni di Caoria per osservare il paesaggio antropico.<br />
Caoria, Casa del Sentiero Etnografico ore 14.30<br />
“I segreti del bosco incantato. Narrando di un tempo che fu e che sarà”. Concerto/spettacolo open air con Giuseppe<br />
Festa sui prati del Lozen. Zortea, Pradi del Lozen, ore 21.00<br />
24 <strong>giugno</strong> Il paesaggio costruito, vissuto e abbandonato. Passeggiata guidata. Ronco Cainari, piazzale ore 10.30.<br />
La Festa del Sorc pranzo tipico e visita ai mulini. Mulini di Ronco Cainari dalle ore 12.00<br />
Per info: www.ecomuseo.vanoi.it ecomuseo@vanoi<br />
L’Ecomuseo della Judicaria “dalle Dolomiti al Garda” propone:<br />
Sabato 8 settembre Giornata del paesaggio <strong>2012</strong>: “Attraversando l’Ecomuseo della Judicaria”<br />
Passeggiate, escursioni e approfondimenti in compagnia di esperti e produttori locali, a partire dalla zona del Lomaso<br />
fino al Rifugio San Pietro (Tenno). Necessaria la prenotazione.<br />
Per info: www.dolomiti-garda.it ecomuseo@comune.comanoterme.tn.it<br />
L’Ecomuseo Argentario propone:<br />
Sabato 15 Settembre, un’escursione sul sentiero “Paesaggi Ameni” realizzato dall’ecomuseo con la collaborazione<br />
della Pro Loco “Cà Comuna”.<br />
Ritrovo ore 14.00 in piazza a Meano, visita dell’orto della proprietà della Fondazione Salvadori-Zanatta e degli annessi<br />
spazi agricoli, passeggiata lungo il sentiero che attraversa le frazioni della Circoscrizione di Meano.<br />
Per info: www.ecoarge.net - info@ecoarge.net 335.6514145<br />
25<br />
ecomusei
giovani<br />
Q<br />
uali sono le ragioni<br />
che ti hanno<br />
spinto a scegliere<br />
la professione di<br />
agricoltore?<br />
Non posso dire che la tradizione di<br />
famiglia non abbia influito sulla mia<br />
scelta. La passione per il mondo<br />
agricolo è nata quando ero bambino:<br />
già in quel periodo andavo<br />
ad aiutare mio papà in campagna,<br />
all’inizio solo per gioco, come la<br />
maggior parte dei bambini che piace<br />
stare in mezzo alla natura, ma<br />
poi è cresciuta sempre più, man<br />
mano che con l’età e l’esperienza<br />
andavo a conoscere e capire i tanti<br />
piccoli, e forse per questo, affascinati<br />
aspetti di questo mondo.<br />
Quali sono i maggiori problemi<br />
che hai incontrato nell’avvio del-<br />
GIOVANI<br />
IMPRENDITORI<br />
AGRICOLI<br />
SIMONE BRONZINI<br />
Mi chiamo Simone Bronzini, ho 24 anni e abito a Fiavè (Giudicarie<br />
esteriori), dove gestisco assieme a mio papa Flavio l’azienda zootecnica<br />
di famiglia. l’azienda è costituita da 140 capi di razza bruna<br />
e frisone di cui 70 in lattazione ed il restante rimonta. prima d’entrare<br />
in azienda come coadiuvante agricolo ho conseguito il diploma<br />
di perifo agrari presso la fondazione Edmund Mach ed il prossimo<br />
passo sarà a breve la domanda di primo insediamento.<br />
L’azienda produce latte alimentare conferito alla casearia monti<br />
trentini di Strigno e le varietà coltivate sono mais ceroso e prato<br />
stabile. Nei mesi estivi viene praticato l’alpeggio con le manze.<br />
la tua attività?<br />
Nessun problema vero e proprio.<br />
Parlerei più che altro di qualche<br />
rinuncia di carattere personale: i<br />
sacrifici sono certamente tanti, soprattutto<br />
all’inizio, da giovanissimo,<br />
quando ti paragoni con gli amici<br />
che, avendo intrapreso un’altra professione,<br />
possono avere il sabato<br />
e la domenica liberi, le ferie estive<br />
per andare in vacanza e si possono<br />
divertire di più, mentre tu sei a lavorare,<br />
spesso indipendentemente dal<br />
tempo e dalle ore.<br />
Quali sono gli aspetti di questa<br />
professione che ti danno maggiori<br />
soddisfazioni?<br />
Ci sono da fare delle rinunce ma<br />
ci sono anche molti aspetti belli.<br />
Quando ti addentri sempre più nel<br />
mondo agricolo e capisci quello<br />
26<br />
che fai e perché lo fai tutto passa<br />
in secondo piano e sei motivato<br />
a lavorare nel migliore dei modi<br />
per un risultato finale. Vedere la<br />
campagna coltivata e ben tenuta,<br />
i prati falciati l’estate, il mais che<br />
cresce ed esser sempre in mezzo<br />
alla natura, ma soprattutto il rapporto<br />
quotidiano con gli animali,<br />
mi dà enorme soddisfazione anche<br />
se richiede costanza, molte<br />
ore lavorative ed esser abituati<br />
all’imprevisto(quando va tutto liscio<br />
l’imprevisto è in agguato). nel<br />
settore zootecnico come in molti<br />
altri settori in questo periodo vi è<br />
un grande punto di domanda sul<br />
futuro ma resto fiducioso e spero<br />
di poter continuar la mia strada<br />
anche perché sarebbe un peccato<br />
dover lasciare tutto dopo anni di<br />
sogni e di sacrifici.
PAC: BENE IL LAVORO<br />
DEGLI EUROPARLAMENTARI,<br />
MA IL CAMMINO PER UNA VALIDA<br />
RIFORMA È ANCORA LUNGA<br />
Il presidente della Cia Giuseppe<br />
Politi apprezza quanto fatto dal<br />
Parlamento europeo con proposte<br />
interessanti per la nuova Politica<br />
agricola comune. Un ringraziamento<br />
particolare al presidente<br />
della Commissione Agricoltura<br />
Paolo De Castro. Molto, tuttavia,<br />
c’è ancora da fare. Serve un<br />
“gioco di squadra” per difendere<br />
gli interessi degli agricoltori italiani.<br />
“A<br />
pprezziamo il lavoro<br />
che hanno<br />
svolto gli europarlamentari.<br />
Molte delle proposte formulate<br />
vanno nella giusta direzione,<br />
ma c’è ancora molto da fare<br />
per una riforma della Politica<br />
agricola che sia realmente rispondente<br />
alle esigenze delle<br />
imprese agricole e che tuteli<br />
gli interessi degli agricoltori”.<br />
Lo ha affermato il presidente<br />
della Cia-Confederazione italiana<br />
agricoltori Giuseppe Politi<br />
commentando quanto avvenuto<br />
a Bruxelles nella “due giorni”<br />
di presentazione al Parlamento<br />
europeo delle controproposte<br />
di riforma della Pac post-2013<br />
rispetto al documento della<br />
Commissione europea.<br />
“I parlamentari -ha detto Politi-<br />
hanno svolto un egregio lavoro.<br />
Molte le indicazioni interessanti<br />
che vanno incontro alle necessità<br />
dei produttori agricoli, che<br />
oggi vivono una fase difficile<br />
contraddistinta da profonde incertezze.<br />
Dal confronto serrato<br />
e concreto in Commissione<br />
Agricoltura del Parlamento europeo<br />
è scaturito un contributo<br />
significativo che permette di<br />
guardare la situazione nei suoi<br />
aspetti particolari. Sono emerse<br />
numerose e importanti novità<br />
che accogliamo con soddisfazione”.<br />
“Per questo motivo ringraziamo<br />
il presidente della Commissione<br />
Agricoltura del Parlamento<br />
europeo Paolo De Castro per<br />
il suo impegno in questa delicata<br />
fase del negoziato per<br />
la riforma della Pac. E siamo<br />
d’accordo con lui -ha aggiunto<br />
il presidente della Cia- quando<br />
afferma che la nuova Politica<br />
agricola comune deve garantire<br />
maggiori certezze per il futuro<br />
degli agricoltori europei, tutelandone<br />
gli interessi”.<br />
“Il confronto a livello Ue sulla<br />
riforma resta, tuttavia, lungo e<br />
complesso. Il cammino -ha rimarcato<br />
Politi- per una valida riforma<br />
della Pac post <strong>2012</strong> è ancora<br />
tortuoso. Per la Cia la nuova<br />
Pac deve avere precisi obiettivi:<br />
27<br />
a cura di Massimo Tomasi<br />
l’efficienza del mercato; il rafforzamento<br />
delle organizzazioni<br />
di produttori; la diffusione dell’economia<br />
contrattuale; valide<br />
misure per favorire il ricambio<br />
generazionale; il sostegno degli<br />
strumenti (assicurazioni e fondi<br />
di mutualità) per contenere gli<br />
effetti della volatilità dei prezzi<br />
e delle crisi di mercato”.<br />
“La proposta formulata dalla<br />
Commissione Ue -ha ribadito il<br />
presidente della Cia- è penalizzante<br />
e, quindi, va necessariamente<br />
corretta. Per questo motivo<br />
ci batteremo con grande fermezza<br />
per tutelare il reddito e il lavoro<br />
dei veri agricoltori, di chi vive di<br />
agricoltura. Bisogna sviluppare<br />
un impegno determinato a favore<br />
dell’imprenditore, della sua impresa<br />
che, altrimenti, rischia di<br />
operare nella perenne difficoltà e<br />
nella completa incertezza”.<br />
“Ecco perché occorre un tenace<br />
‘gioco di squadra’. Contiamo,<br />
dunque, sulla sensibilità del premier<br />
Mario Monti. Oltre a governo,<br />
regioni e tutte le componenti<br />
della filiera agroalimentare, è<br />
fondamentale anche saldare -ha<br />
concluso Politi- l’azione con il<br />
Parlamento europeo e soprattutto<br />
con il presidente De Castro,<br />
che in più occasioni si è espresso<br />
per una riforma equilibrata ed<br />
efficiente per dare risposte chiare<br />
agli imprenditori agricoli”.<br />
<strong>CIA</strong> DIXIT
Edmund Mach<br />
GARA EUROPEA DEL VINO,<br />
FEM PRIMA CLASSIFICATA<br />
TRA 31 SCUOLE<br />
Umberto Pilati, studente della sesta<br />
classe del corso per enotecnici<br />
della Fondazione Edmund<br />
Mach di San Michele all’Adige si<br />
è classificato primo alla gara di<br />
viticoltura e terzo in tutte le altre<br />
prove alla settima edizione della<br />
“Europea Wine Championship”,<br />
la rassegna dedicata al vino<br />
che per una settimana ha visto<br />
sfidarsi all’interno dell’istituto<br />
agrario di Ascoli Piceno centinaia<br />
di studenti provenienti da<br />
tutto il continente.<br />
La competizione ha visto partecipare<br />
per la prima volta la Fonda-<br />
zione Mach e ha coinvolto quattordici<br />
nazioni europee tra cui<br />
Austria, Belgio, Estonia, Francia,<br />
Germania, Inghilterra, Italia, Ungheria,<br />
Lussemburgo, Romania,<br />
Slovenia, Spagna e Svizzera. In<br />
totale hanno partecipato 31 scuole<br />
enologiche, ognuna delle quali<br />
con due studenti dell’età compresa<br />
tra i 17 e i 25.<br />
LA RICERCA FEM 2011 E IL<br />
NUOVOCENTRODIBIOLOGIA<br />
COMPUTAZIONALE<br />
Trentacinque paesi rappresenta-<br />
NOTIZIE<br />
DALLA FONDAZIONE<br />
EDMUND MACH<br />
ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE<br />
a cura di Silvia Ceschini (Ufficio Stampa)<br />
ti, dopo Italia soprattutto India,<br />
Germania, Cina e Olanda,uno<br />
staff di 330 persone di cui oltre<br />
la metà inquadrata col ruolo di<br />
ricercatore, 113 pubblicazioni<br />
su riviste internazionali con fattore<br />
di impatto realizzate con<br />
ricercatori di 39 istituti operanti<br />
in tutti e cinque i continenti, 27<br />
borse di dottorato assegnate.<br />
28<br />
Sono alcuni numeri snocciolati<br />
alla Fondazione Edmund Mach<br />
di San Michele all’Adige nell’ambito<br />
della presentazione dei risultati<br />
2011 del Centro ricerca e<br />
innovazione.<br />
Roberto Viola, dirigente del Centro<br />
ricerca e innovazione, ha illustrato<br />
i principali risultati evidenziando<br />
che il Centro ricerca e<br />
innovazione ora si può collocare<br />
di diritto tra i principali Centri di<br />
ricerca internazionali nei settori di<br />
riferimento che sono l’agricoltura,<br />
l’alimentazione e l’ambiente.<br />
IN ARRIVO<br />
NEI VIGNETI TRENTINI<br />
VECCHIE E NUOVE VARIETÀ<br />
Alla Fondazione Edmund Mach<br />
di San Michele all’Adige prosegue<br />
in maniera parallela l’attività<br />
di realizzazione di nuovi incroci<br />
di vite e l’azione di recupero e valorizzazione<br />
delle antiche varietà<br />
coltivate un tempo.<br />
Per esaltare la qualità dei vini<br />
trentini quattro nuove varietà resistenti<br />
e aromatiche messe a<br />
punto dal Centro ricerca e innovazione<br />
sono in attesa di iscrizione<br />
presso il Ministero delle<br />
politiche agricole, mentre sul<br />
fronte dei recuperi, dopo Casetta,<br />
Lagarino, Verdealbara, Maor,<br />
Paolina e “Saint Laurent”, altre<br />
due vecchie varietà di vite sono<br />
in attesa di registrazione nel Catalogo<br />
nazionale delle varietà di<br />
vite idonee alla produzione di<br />
vino: la Biancaccia e la Rossetta<br />
di Montagna.
NOTIZIE BREVI<br />
tratte dal sito www.trentinoagricoltura.it<br />
PRODUZIONI ASSICURATE<br />
PER 280 MILIONI DI EURO<br />
Ammonta a 280 milioni di euro il valore<br />
dei prodotti agricoli assicurati in<br />
<strong>Trentino</strong> contro il rischio di danni da<br />
eventi meteorici e calo di reddito per<br />
la stagione <strong>2012</strong>. I contratti stipulati<br />
sono oltre 11.000. Nel 2011 il valore<br />
assicurato si era fermato a 230 milioni<br />
di euro. I dati del <strong>Trentino</strong> sono<br />
in controtendenza rispetto all´ambito<br />
nazionale.<br />
PRODUZIONE INTEGRATA<br />
MELE: CONTROLLI IN DUE<br />
FASI<br />
La commissione tecnica di gestione<br />
dei protocolli di produzione integrata di<br />
mele che fa capo ad Apot ha fissato il<br />
programma dei controlli che saranno<br />
eseguiti in due momenti della stagione<br />
vegeto-produttiva. Nella fase estiva<br />
saranno controllati 283 quaderni di<br />
campagna e raccolti 867 campioni di<br />
foglie e di frutti da sottoporre ad analisi<br />
per stabilire l´eventuale presenza di<br />
fitofarmaci vietati dal protocollo. Nella<br />
fase di conferimento saranno prelevati<br />
600 campioni di mele da sottoporre ad<br />
analisi per la ricerca di residui di fitofarmaci<br />
vietati e di fitofarmaci ammessi ma<br />
Assistenza<br />
notarile<br />
Informiamo i gentili lettori che la<br />
Confederazione Italiana Agricoltori<br />
mette gratuitamente a disposizione<br />
dei propri associati (in regola con il<br />
pagamento della tessera associativa)<br />
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successioni, testamenti,<br />
ecc.<br />
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presenti oltre il limite massimo previsto<br />
dalla legge.<br />
7.000 SCHEDE PER<br />
CLASSIFICARE I RISCHI<br />
AZIENDALI<br />
Sono circa 7000 le schede anagrafiche<br />
che i tecnici dell´Unità qualità e<br />
sicurezza delle filiere agroalimentari<br />
della Fondazione Edmund Mach-<br />
Istituto agrario di S. Michele hanno<br />
distribuito ad altrettanti conduttori di<br />
azienda ortofrutticola e/o viticola con<br />
l´invito a segnare macchine, attrezzature<br />
e operazioni tecnico-colturali normalmente<br />
eseguite nelle singole unità<br />
produttive. Basandosi sulla descrizione<br />
delle singole realtà aziendali, i<br />
tecnici elaboreranno mediante programma<br />
computerizzato lo schema<br />
individuale da seguire nella compilazione<br />
del documento di valutazione<br />
dei rischi e delle misure di prevenzione<br />
durante l´intero anno solare.<br />
ELEZIONI CONSORZIO<br />
DI BONIFICA:<br />
LISTE PRESENTATE<br />
Alla scadenza del 15 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> il<br />
Consorzio trentino di bonifica ha ricevuto<br />
una lista di candidati non agricoli<br />
29<br />
e due liste di candidati agricoli a loro<br />
volta suddivisi in agricoli di prima e<br />
di seconda fascia. La distinzione tra<br />
prima e seconda fascia è stabilita in<br />
base al canone annuale pagato: fino<br />
a 260 euro per la prima fascia, sopra<br />
i 260 euro per la seconda. Nella lista<br />
dei non agricoli sono indicati due<br />
nomi di persone eleggibili. Nelle liste<br />
degli agricoli i nominativi sono 8 per la<br />
prima fascia e altrettanti per la seconda.<br />
Il consiglio direttivo in base allo<br />
statuto sarà composto da 13 persone:<br />
8 agricoli, 1 extra agricolo, 3 rappresentanti<br />
dei comuni, 1 rappresentante<br />
della Provincia di Trento. La consulta<br />
riunita il 18 <strong>giugno</strong> ha proceduto alla<br />
ratifica delle liste presentate.<br />
AUMENTA LA DOMANDA DI<br />
MELE DAI PAESI DELL’EST<br />
Nel mese di <strong>giugno</strong> le cooperative<br />
frutticole del fondovalle trentino hanno<br />
registrato un aumento della domanda<br />
di mele Golden da parte dei mercati<br />
dell´Est. La domanda proviene<br />
in particolare da: Repubblica Ceca,<br />
Russia, Bulgaria, Romania, Ungheria.<br />
I prezzi rimangono purtroppo gli stessi<br />
dell´inizio campagna, cioè inferiori del<br />
15% rispetto all´esercizio 2010-2011.<br />
brevi pat
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AGRICOLE<br />
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