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n°6, giugno 2012 - CIA Trentino

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Confederazione italiana agricoltori<br />

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Trento<br />

<strong>2012</strong><br />

ANNO<br />

INTERNAZIONALE<br />

DELLA COOPERAZIONE<br />

In Germania nel 1996 erano<br />

presenti 10.320 cooperative<br />

con 22.322.050 soci<br />

(il 27,9% della popolazione).<br />

MENSILE DELLA <strong>CIA</strong> DEL TRENTINO<br />

agricoltura<br />

trentina<br />

Assemblea elettiva della Federazione<br />

della Cooperazione Trentina<br />

Speciale biologico<br />

Al via l'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli<br />

Anno XXXI - Numero 6/<strong>2012</strong><br />

Lotte Contadine - Sped. in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96<br />

Filiale di Trento - Direttore Responsabile: Michele Zacchi


Direttore<br />

Massimo Tomasi<br />

Direzione e Redazione<br />

Michele Zacchi<br />

Trento - Via Maccani, 199<br />

Tel. 0461 420969 - Fax 0461 422259<br />

e-mail: redazione@cia.tn.it<br />

In Redazione:<br />

Ivonne Chistè, Gabriele Dalprà, Francesca<br />

Eccher, Stefano Gasperi, Sabrina Grillo,<br />

Nicola Guella, Francesca Tonetti, Gianluca<br />

Turrina, Andrea Tondini, Michel Mattivi<br />

Iscrizione n. 150 del Tribunale di Trento<br />

30 ottobre 1970<br />

A cura della<br />

T.C.S. srl - Trento - Via Maccani 199<br />

Realizzazione grafica e stampa:<br />

Studio Bi Quattro - Trento<br />

Concessionaria esclusiva per la pubblicità<br />

Publimedia snc - Tel. 0461 238913<br />

5<br />

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30<br />

Le nostre sedi<br />

VAL D’ADIGE<br />

TRENTO - UFFICIO PROVIN<strong>CIA</strong>LE<br />

via Maccani 199<br />

Tel. 0461.420969 - 0461.421230<br />

Fax 0461.422259<br />

Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.45<br />

e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle<br />

8.00 alle 13.00<br />

E-mail: segreteria@cia.tn.it<br />

ALDENO<br />

mercoledì dalle 8.15 alle 10.00<br />

c/o Studio Maistri via Giacometti 9/2<br />

Tel. 0461.842636<br />

MEZZOLOMBARDO<br />

via Degasperi 41/b<br />

c/o Studio Degasperi Martinelli<br />

giovedì dalle 8.30 alle 10.30<br />

Tel. 0461.211451<br />

VERLA DI GIOVO<br />

venerdì dalle 8.30 alle10.00 c/o<br />

Cassa Rurale di Giovo<br />

SOMMARIO<br />

La Coop al giro di boa<br />

Intervista al neo presidente Diego Schelfi<br />

La cooperazione trentina<br />

Le Piazze del bio <strong>2012</strong><br />

La Coop di Caldonazzo<br />

Il mercato del bio<br />

Il Biologico: consumo consapevole e solidale<br />

Graziadei e Latte Trento<br />

Legale<br />

CAA<br />

Al via l’Associazione Giovani Imprenditori<br />

Agricoli - AGIA<br />

Itinerario etnografico del <strong>Trentino</strong><br />

Rete degli Ecomusei del <strong>Trentino</strong><br />

Giovani imprenditori agricoli<br />

<strong>CIA</strong> DIXIT<br />

Fondazione Edmund Mach<br />

Notizie brevi<br />

Vendo&Compro<br />

VAL DI NON<br />

CLES - UFFICIO DI ZONA<br />

via Dallafior 40 - Tel. 0463.422140<br />

Fax 0463.423205<br />

Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.15<br />

e dalle 14.00 alle 18.00, il venerdì dalle<br />

8.00 alle 12.15<br />

E-mail: cles@cia.tn.it<br />

VAL DI SOLE<br />

MALÈ<br />

Il 1° giovedì del mese dalle 10.00 alle<br />

11.45, gli altri giovedì dalle ore 8.30 alle<br />

9.30, presso il Municipio<br />

VERMIGLIO<br />

Il 1° giovedì del mese dalle 8.45 alle 9.30,<br />

presso il Municipio<br />

VALSUGANA<br />

BORGO VALSUGANA<br />

Il mercoledì e il venerdì dalle 8.00 alle<br />

13.00, via Gozzer, 6<br />

AGIA<br />

FAI PARTE ANCHE TU<br />

DELL’ASSO<strong>CIA</strong>ZIONE<br />

GIOVANI IMPRENDITORI<br />

AGRICOLI!<br />

PROSSIMO INCONTRO<br />

MARTEDÌ 10/07/<strong>2012</strong><br />

ALLE ORE 20:30<br />

PRESSO LA SEDE <strong>CIA</strong><br />

IN VIA MACCANI 199, TRENTO<br />

Tel. 0461.757417<br />

E-mail: caa.borgo@cia.tn.it<br />

FIEROZZO<br />

il 1° e il 3° mercoledì del mese dalle 14.30<br />

alle 16.30 presso Municipio (Maso Ronca)<br />

VALLAGARINA<br />

ROVERETO<br />

martedì: 8.30-13.30, giovedì: 8.30-13.00<br />

e 14.00-16.30,<br />

piazza Achille Leoni, 33 (Follone)<br />

c/o Confesercenti (3° piano).<br />

Tel. 0464.424931 - Fax 0464.400457<br />

E-mail: caa.rovereto@cia.tn.it<br />

ALTO GARDA E GIUDICARIE<br />

ARCO<br />

martedì dalle 14.30 alle 16.00,<br />

via Galas, 13<br />

TIONE<br />

mercoledì dalle 9.00 alle 12.00,<br />

via Roma, 53 - Tel. 0461.421230<br />

Tieniti aggiornato sugli adempimenti e le scadenze consultando il nostro sito internet www.cia.tn.it


S<br />

ull’assemblea della<br />

Federazione Trentina<br />

della Cooperazione si<br />

è detto e scritto molto.<br />

Questo giornale ha seguito<br />

con grande attenzione tutto il<br />

percorso che si è concluso venerdì<br />

15 <strong>giugno</strong> e crediamo che alcune<br />

considerazioni siano necessarie.<br />

Si è trattato di un’assemblea che<br />

ha fatto voltare pagina a tutta la<br />

cooperazione trentina. E’ proba-<br />

Abbiamo visto tutti che non si può<br />

più limitare ad un ruolo notarile, è<br />

chiaro a tutti che la crisi che stiamo<br />

vivendo impone comportamenti<br />

nuovi. Ma è altrettanto vero che<br />

uscire dalle consolidate abitudini<br />

non sarà per niente facile.<br />

Diego Schelfi ha vinto in maniera<br />

autorevole.<br />

Questo quarto mandato gli dà<br />

forza, gli consente di prendere<br />

decisioni coraggiose e di rilan-<br />

LA COOP<br />

AL GIRO DI BOA<br />

bilmente finito il tempo delle unanimità<br />

costruite a tavolino e da ora<br />

in avanti sarà necessario un confronto<br />

meno velato e più esplicito<br />

su tutte le questioni.<br />

E il nodo da sciogliere non mancano<br />

di certo.<br />

Che ruolo dovrà avere la cooperazione?<br />

Quale strada deve prendere<br />

il sistema delle casse rurali?<br />

Con quali elementi di forza il movimento<br />

cooperativo può entrare nei<br />

nuovi settori?<br />

E, per cominciare, quale sarà il<br />

ruolo della Federazione?<br />

di Michele Zacchi<br />

ciare quei valori cooperativi che<br />

hanno costituito la base del suo<br />

progetto.<br />

Proprio perché i valori sono il sale<br />

di questo comparto economico,<br />

vanno dunque evitati tutti quei<br />

passaggi bizantini, quelle astuzie<br />

elettorali che possono aver caratterizzato<br />

il recente passato; se<br />

vogliamo una cooperazione adulta<br />

servono modalità e persone capaci<br />

di confrontarsi fra di loro in maniera<br />

esplicita perché animati da<br />

un elemento comune, che è quello<br />

di dare vita ad imprese democrati-<br />

5<br />

che al loro interno e capaci di creare<br />

ricchezza e cultura solidale nella<br />

società.<br />

Diego Schelfi è chiamato a guidare<br />

una fase molto delicata, perché<br />

il movimento cooperativo dovrà<br />

uscire dalle consolidate abitudini:<br />

c’è sempre meno spazio per chi<br />

pensa di affidare il proprio futuro<br />

ad una ristretta élite di dirigenti.<br />

Sarà invece necessario far crescere<br />

in fretta una grande senso<br />

di responsabilità dei soci, perché<br />

se loro sono i padroni del proprio<br />

destino devono avere gli strumenti<br />

per farlo nel modo migliore.<br />

Diego Schelfi ha dunque vinto, ma<br />

i concorrenti non escono umiliati<br />

dal confronto. Hanno dato voce al<br />

disagio (probabilmente più ampio<br />

di quello espresso dai voti) e hanno<br />

saputo segnalare con determinazione<br />

i punti più critici.<br />

Sono stati probabilmente danneggiati<br />

da un meccanismo che non<br />

hanno saputo controllare: sembrava,<br />

a volte, di assistere ad una<br />

competizione elettorale più che ad<br />

un dibattito aziendale (come deve<br />

essere in ultima istanza).<br />

Tutti i presenti hanno seguito con<br />

estrema attenzione il dibattito, ma<br />

non era difficile percepire un’atmosfera<br />

di disagio e di preoccupazione;<br />

ora che Diego Schelfi è tornato<br />

a fare il timoniere tocca a lui ridare<br />

slancio e fiducia ad un movimento<br />

che, in ogni caso, vuole essere rimotivato.<br />

cooperazione


I lavori, la cultura, le tradizioni<br />

che hanno segnato il nostro passato<br />

IL TUO PAESE<br />

E’ANCORA SENZA<br />

LA BANDA LARGA?<br />

BEATI I TEMPI<br />

QUANDO C’ERAUNA<br />

BANDA DIETRO<br />

A OGNI ANGOLO.<br />

Museo degli<br />

USI E COSTUMI<br />

DELLA GENTE TRENTINA<br />

San Michele all’ Adige - Trento<br />

LE NOSTRE USANZE CAMBIANO RITROVIAMO QUELLE CHE ABBIAMO LAS<strong>CIA</strong>TO ALLE SPALLE<br />

via Mach, 2 - 38010 San Michele all’Adige (TN) - Tel. 0461 650314 - 650556 - Fax 0461 650703 - info@museosanmichele.it<br />

Orario: 9.00-12.30; 14.30-18.00 - Chiuso il lunedì, il 1°novembre, il 25 dicembre, il 1°gennaio<br />

www.museosanmichele.it / www.carnivalkingofeurope.it<br />

STUDIO BI QUATTRO


INTERVISTA<br />

AL NEO PRESIDENTE<br />

DIEGO SCHELFI<br />

Questo quarto mandato<br />

è forse il più<br />

difficile perché ha<br />

promesso un forte<br />

rinnovamento della<br />

Federazione: quali saranno<br />

le linee guida?<br />

“Sì, sarà sicuramente un mandato<br />

difficile, soprattutto per la situazione<br />

generale e per le grandi<br />

incognite che tutti i mercati presentano.<br />

Sarà faticoso perché la<br />

priorità del movimento cooperativo<br />

è il lavoro e sotto questo punto<br />

di vista le criticità aumentano di<br />

giorno in giorno. Certo dobbiamo<br />

ricordare sempre che complessivamente<br />

la cooperazione trentina<br />

è riuscita ad aumentare i livelli<br />

occupazionali. E questo ci rende<br />

ottimisti anche per il futuro.<br />

Per quanto riguarda il rinnovamento<br />

della Federazione, ho<br />

chiesto ed ottenuto il consenso<br />

dei cooperatori parlando di ‘cammino<br />

che deve proseguire nel<br />

solco segnato’. Questo evidentemente<br />

non significa immobilismo<br />

ma neanche discontinuità.<br />

Avremo quindi bisogno di riflettere<br />

sempre sulle radici e sugli<br />

scopi fondativi per individuare le<br />

strategie future. E a proposito del<br />

rinnovamento nell’ultimo anno e<br />

mezzo abbiamo registrato cambiamenti<br />

profondi nella composizione<br />

dei CdA a livello dei principali<br />

consorzi di secondo grado<br />

e anche nelle cooperative. Com-<br />

di Michele Zacchi<br />

plessivamente i gruppi dirigenti<br />

del movimento si sono fortemente<br />

rinnovati. E sono cambiati anche<br />

i settori di lavoro: negli ultimi<br />

anni sono nate molte cooperative<br />

nell’innovation technology e sono<br />

tutte formate da giovani. Anche<br />

la Federazione ha innovato con<br />

decisione per quanto riguarda i<br />

servizi alle cooperative, separando<br />

la vigilanza dalla consulenza e<br />

aumentando i servizi di supporto.<br />

Quindi non abbiamo nulla da ‘inventare’.<br />

Siamo un bel gruppo di<br />

imprese sane e socialmente utili,<br />

che deve tenacemente seguire<br />

l’obiettivo: favorire la crescita dell’occupazione<br />

ed essere motore<br />

di sviluppo del <strong>Trentino</strong>.”<br />

Si è chiesta chiarezza sul ruolo<br />

della Federazione e sulle<br />

modalità di voto: intende dare<br />

segnali precisi in questa direzione?<br />

“Tutte le questioni sono sempre<br />

discutibili e se si ritiene necessario<br />

vanno affrontate ed approfondite.<br />

Devo però ricordare che<br />

queste regole di votazione sono<br />

presenti nel movimento cooperativo<br />

trentino da molto prima<br />

del mio arrivo e che nessuno ha<br />

sollevato questo problema fino<br />

ad ora. Certo, nel momento in cui<br />

per la prima volta nella storia della<br />

cooperazione trentina ci sono<br />

diverse candidature, allora il pensiero<br />

va anche alle modalità di<br />

7<br />

Il presidente della Federazione<br />

trentina della cooperazione<br />

voto. È senza dubbio un tema che<br />

si potrà affrontare. Del resto in<br />

questi ultimi sette anni lo statuto<br />

è stato modificato più volte e proprio<br />

nella direzione di ampliare e<br />

di rendere maggiormente efficaci<br />

la Federazione e tutte le cooperative.<br />

Ricordo il cambiamento del<br />

nome da ‘Federazione trentina<br />

delle Cooperative’ a ‘Federazione<br />

trentina della Cooperazione’,<br />

l’allargamento della possibilità<br />

di associarsi alle imprese sociali<br />

e alle associazioni. E ancora<br />

l’inserimento nello statuto dei riferimenti<br />

specifici ai valori e, da<br />

ultimo, il nuovo patto di sistema<br />

anche attraverso la formazione<br />

obbligatoria. Una modifica quest’ultima,<br />

che ci ha impegnato per<br />

due anni. Questo movimento è<br />

sempre in discussione ed è sempre<br />

in divenire. Il problema è quello<br />

di chiedersi il fine delle nostre<br />

eterne e giuste discussioni, che<br />

deve essere il bene comune e il<br />

sistema e non altro.”<br />

intervista


intervista<br />

LA COOPERAZIONE<br />

TRENTINA MOTORE<br />

PER ECONOMIA E<br />

RICCHEZZA<br />

intervista a Carlo Borzaga, presidente di Euricse<br />

Sulla copertina del numero di febbraio<br />

avevamo segnalato i numeri<br />

della cooperazione trentina (18000<br />

dipendenti fissi e 6000 lavoratori<br />

stagionali). Si tratta di una forza<br />

rilevante all’interno della nostra società,<br />

ma quelle cifre non ci dicono<br />

tutto. Manca, insomma, quello che<br />

possiamo definire l’indotto del mondo<br />

cooperativo, e per chiarire questo<br />

aspetto ci siamo rivolti a Carlo Borzaga,<br />

il presidente di Euricse, che da<br />

tempo studia questi problemi.<br />

È<br />

possibile calcolare<br />

quanta ricchezza sanno<br />

creare le cooperative<br />

oltre al quella<br />

prodotta dalle singole<br />

aziende?<br />

“Si e come Euricse lo abbiamo già<br />

fatto. Si chiama conto satellite e si<br />

può fare per qualsiasi settore. Esi-<br />

EURICSE<br />

Euricse (European Research Institute on<br />

Cooperative and Social Enterprises) è una<br />

fondazione di ricerca creata per favorire la<br />

crescita e la diffusione di conoscenze e<br />

processi di innovazione delle cooperative,<br />

delle imprese sociali, delle organizzazioni<br />

nonprofit e dei commons. In particolare<br />

l’oggetto dello studio di Euricse sono le<br />

imprese e le organizzazioni private che<br />

di Michele Zacchi<br />

ste un meccanismo matematico, in<br />

buona sostanza, per verificare tutti<br />

gli scambi economici che ogni settore<br />

ha con tutti gli altri.<br />

In questo modo quando osservo i<br />

dati sulla cooperazione si può verificare<br />

cosa e quanto ogni cooperativa<br />

mette in moto, con la propria<br />

attività, negli altri settori.<br />

A titolo di esempio: se esamino Melinda<br />

posso capire quanta ricchezza<br />

viene indotta nel settore dell’autotrasporto<br />

(partendo dal presupposto che<br />

l’azienda non sia proprietaria di tutti<br />

camion). Così possiamo vedere quanta<br />

attività privata nasce e cresce proprio<br />

perché c’è il consorzio Melinda.<br />

Questo viene definito effetto indiretto<br />

che abbiamo calcolato per ogni<br />

cooperativa e per ogni impresa non<br />

cooperativa ma di proprietà del mondo<br />

cooperativo (ad esempio la Cassa<br />

Centrale delle Casse Rurali, una spa di<br />

proprietà delle banche cooperative).<br />

C’è poi un secondo aspetto da considerare,<br />

quello che definiamo indotto.<br />

privilegiano forme di gestione partecipata,<br />

adottano una concezione dello sviluppo<br />

che considera inseparabili benessere socialeedeconomicoeperseguonoobiettivi<br />

diversi dal profitto.<br />

Euricseadottaunapprocciomultidisciplinare<br />

e innovativo nella selezione dei<br />

temi di ricerca e nelle attività di formazioneeconsulenza,conloscopodisviluppare<br />

e promuovere non solo una più<br />

approfondita conoscenza delle forme im-<br />

8<br />

Mi spiego meglio: si tratta della attivazione<br />

di produzione che viene messa<br />

in moto dai consumatori che ricevono<br />

un reddito grazie al lavoro che svolgono<br />

nel settore cooperativo.<br />

In questo modo abbiamo verificato<br />

che l’effetto economico della cooperazione<br />

sul territorio non raddoppia ma<br />

aumenta significativamente (dal 9% al<br />

14%) e in termini occupazionali si passa<br />

dal 9% degli occupati al 15%.<br />

E si può dedurre che, tendenzialmente,<br />

la forma cooperativa distribuisce di più<br />

al lavoro rispetto alle altre forme societarie,<br />

cioè tende ad occupare di più.”<br />

Esistono altri strumenti per verificare<br />

gli effetti positivi della forma<br />

cooperative in un determinato territorio?<br />

“La presenza di forme cooperative,<br />

nel nostro tessuto economico<br />

(ricordandoci che le coop hanno<br />

obbiettivi diversi da quelli delle altre<br />

imprese) genera comportamenti<br />

economici diversi.<br />

La compresenza di società cooperative<br />

e società di capitali genere, ad<br />

esempio, più concorrenza. Ed è un<br />

tema di cui si parla troppo poco.<br />

Stiamo anche facendo delle verifiche<br />

precise e abbiamo già alcune stime.<br />

Abbiamo esaminato il caso delle<br />

banche e abbiamo scoperto qualcosa<br />

di molto interessante. Quanto<br />

più è forte la presenza delle casse<br />

rurali (o delle banche di credito cooperativo)<br />

in un territorio tanto maggiori<br />

sono i benefici per i cittadini e<br />

le imprese sia sul versante dei prestiti<br />

(a tassi migliori) che sul versante<br />

del rendimento dei conti correnti.<br />

Verifichiamo, infatti, che la situazione<br />

trentina è la migliore del paese, mentre<br />

la Calabria si colloca all’ultimo<br />

posto (e lì troviamo massimi tassi sui<br />

prestiti, minimi tassi sui depositi).”<br />

prenditoriali e di associazione ma anche<br />

di sviluppare proposte di modelli proprietari,<br />

di governo e di gestione coerenti con<br />

le loro specificità e caratteristiche.<br />

Euricse è una fondazione costituita nel<br />

2008 per iniziativa di Cooperatives Europe,<br />

della Federazione Trentina della Cooperazione,<br />

della Fondazione Cassa di RisparmiodiTrentoeRovereto,dellaProvincia<br />

Autonoma di Trento e dell’Università degli<br />

StudidiTrento.


Comunità<br />

online<br />

La Camera di Commercio I.A.A di Trent<br />

Autonoma di Trento e in collaborazione<br />

imprenditoriali di categoria, promuove, t<br />

Azienda speciale Accademia d’Impresa,<br />

Elettronica Certificata (PEC) e Firma d<br />

un servizio gratuito di formazione a distan<br />

CONTENUTI FORMATIVI DISPONIBILI:<br />

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Contesto normativo e tecnologico<br />

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Dimostrazioni dell’utilizzo pratico<br />

lettura e preparazione documenti PDF<br />

apposizione della Firma digitale<br />

apposizione della marca temporale<br />

verifica della Firma digitale<br />

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA<br />

cos’è la PEC?<br />

come si fa ad acquistare la PEC?<br />

come si fa ad utilizzare una casella PEC?<br />

come comporre un messaggio PEC?<br />

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Contesto normativo e tecnologico<br />

vincoli normativi, sanzioni e vantaggi<br />

Dimostrazioni dell’utilizzo pratico<br />

Utilizzo della webmail PEC (servizio online)<br />

accesso, interfaccia, composizione, ricevute<br />

ricezione dei messaggi, verifica degli allegati<br />

organizzazione dei messaggi<br />

Utilizzo PEC con client di posta<br />

(programma installato su computer):<br />

riconoscere messaggi PEC, composizione, ricevute<br />

ricezione dei messaggi e verifica degli allegati<br />

organizzazione e backup dei messaggi PEC<br />

I contenuti, suddivisi per argomento, sono disponibili in formato video e presentati da una voce guida.<br />

Per aderire è sufficiente segnalare l’interesse compilando l’apposito modulo online disponibile sulla pagina del corso PEC<br />

e Firma digitale del sito di Accademia d’Impresa www.accademiadimpresa.it<br />

IL SERVIZIO È GRATUITO


le piazze del bio<br />

A<br />

nche per il <strong>2012</strong> si è rinnovata<br />

la collaborazione<br />

tra <strong>Trentino</strong> Cipa.At<br />

Servizi – Confederazione<br />

Italiana Agricoltori e<br />

l’Ufficio per le produzioni biologiche<br />

della PAT per la realizzazione della<br />

manifestazione “Le Piazze del bio”,<br />

evento di caratura nazionale e che<br />

per il <strong>Trentino</strong> si è svolto nel rinnovato<br />

quartiere di Piedicastello, Trento, il 19<br />

e 20 maggio.<br />

Un’opportunità per promuovere<br />

l’agricoltura biologica sia come<br />

metodo produttivo ma anche come<br />

stile di vita e di alimentazione, oltre<br />

che come modo per tutelare il territorio<br />

e rispettare le stagioni, sposando<br />

la tradizione e le biodiversità<br />

storicamente legate allo spazio rurale<br />

trentino.<br />

Alla manifestazione hanno partecipato<br />

15 espositori, tra aziende agricole<br />

e aziende di trasformazione,<br />

che hanno potuto promuovere la<br />

loro attività e vendere i loro prodotti.<br />

La sensibilizzazione sul biologico<br />

è stato il focus sia di organizzatori<br />

che operatori, ponendo l’attenzione<br />

sui prodotti locali di qualità e, cosa<br />

importante per una corretta educazione<br />

alimentare, di stagione. E<br />

proprio educare ed informare sono<br />

tra i principali obiettivi: il rapporto diretto<br />

tra produttore e consumatore,<br />

con l’applicazione della cosiddetta<br />

“filiera corta”, permette a quest’ultimo<br />

di avvicinarsi ad un mercato<br />

ancora di nicchia ma che sta gua-<br />

dagnando grande diffusione. Questo<br />

anche grazie ad iniziative come<br />

il “Bio-aperitivo raccontato” durante<br />

il quale l’agroattore Nicola Sordo ha<br />

accompagnato i partecipanti attraverso<br />

una degustazione durante la<br />

quale le “primizie” venivano narrate<br />

da coloro che ne conoscono la storia<br />

e sanno quanta fatica, credo e<br />

passione ci sia dietro un prodotto<br />

agricolo, ovvero i produttori stessi.<br />

Tra le attività che hanno fatto da co-<br />

LE PIAZZE<br />

DEL BIO <strong>2012</strong><br />

Piedicastello teatro della “mostra mercato”<br />

dedicata al biologico, organizzata da TCS - <strong>CIA</strong>.<br />

di Michel Mattivi<br />

rollario al mercato ci sono i numerosi<br />

laboratori che si sono svolti in<br />

entrambe le giornate. Sia quelli per<br />

bambini, dedicati a come si “impasta<br />

la pasta” o a come crearsi da sé<br />

tante palline colorate da giocolieri,<br />

fino a quello per strigliare l’asino o<br />

ballare su musiche da tutto il mondo,<br />

che quello dedicato agli adulti,<br />

inerente cura del proprio piccolo<br />

orto bio, hanno riscosso un successo<br />

davvero inaspettato. Naturalmente<br />

anche per questi i prodotti e<br />

il materiale scelto è stato totalmente<br />

biologico.<br />

E alla fine sono d’obbligo i ringraziamenti<br />

a tutti coloro che hanno<br />

contribuito in maniera determinante<br />

alla riuscita della manifestazione. In<br />

particolar modo ringraziamo l’associazione<br />

Donne in Campo per il contributo<br />

nelle attività laboratoriali ma<br />

non solo, gli organizzatori ed espositori<br />

del Mercatino di Piedicastello. Un<br />

grazie doveroso anche al Comitato<br />

Feste Sant’Apollinare e ai loro volontari:<br />

oltre ad un indispensabile aiuto<br />

10


AZIENDE PROTAGONISTE DE “LE PIAZZE DEL BIO <strong>2012</strong><br />

APICOLTURA<br />

BOLOGNANI<br />

Cavedine - Masi di Sopra, 27<br />

0461 85661 - 328 2824718<br />

bolognani2@interfree.it<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

FRUTTI DI BOSCO<br />

Loc. Cazzanelli s.n. Brentonico<br />

328 1599502<br />

azfruttidibosco@gmail.com<br />

ECOIDEA SRL<br />

Mori - via Battisti, 17<br />

0464 910365 - 3482544960<br />

ecoidea@cimonetti.it<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

MOLINO DEI LESSI<br />

Lavis - Maso Rosabel, 5<br />

0461 870275 - 349 4518930<br />

emma.clauser@virgilio.it<br />

COMUNITÀ<br />

MURIALDO<br />

Trento - via endrici 20<br />

0461 985252 - 333 1119679<br />

villarizzi@murialdo.taa.it<br />

nella programmazione e organizzazione<br />

dell’evento hanno garantito i<br />

pasti (rigorosamente bio) per tutti i<br />

partecipanti ed operatori. Ed infine<br />

non possiamo non rivolgere un rin-<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

LA FONTE<br />

Folgaria - Loc. Gruim - Mezzomonte<br />

0464 720041<br />

info@la-fonte.org<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

PAOLO PERLOT<br />

Fai della Paganella - via Garibaldi 13<br />

340 0765104<br />

paoloperlot@yahoo.it<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

LA CONTADINA<br />

Bondone - via Giusti 12<br />

0465 299546<br />

info@lacontadinabondone.it<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

SANTULIANA RENATO<br />

Arco - via Fornaci 23/B<br />

0464 510048 - 347 8558334<br />

santuliana.renato@virgilio.it<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

SIMONINI FAUSTO<br />

Serravalle di ALA - via Coni Zugna<br />

0464 696471 - 334 5494584<br />

profondoverde@alice.it<br />

graziamento a tutte le aziende che<br />

hanno partecipato a “Le Piazze del<br />

bio” visto che proprio loro sono state<br />

il fulcro dell’intera manifestazione.<br />

Una dimostrazione di come, dalla si-<br />

11<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

AL MASSAREN<br />

Vanza di Trambileno<br />

340 4277864<br />

speri_luigina1952@yahoo.it<br />

CANTINA<br />

ALDENO SCA<br />

Aldeno - via Roma, 76<br />

0461 842511 - 338 7029831<br />

direttore@cantina-aldeno.it<br />

APICOLTURA<br />

PETERLANA & ZAMBOTTI<br />

Fiavè - Fraz. Stumiaga, 40<br />

338 3963283 - info@cademel.it<br />

LA VIS<br />

Lavis via Carmine, 7<br />

0461 440111<br />

info@la-vis.com<br />

AZIENDA AGRICOLA<br />

PANGEA<br />

Torcegno - via S. Giovanni Bosco 19<br />

0461 763367 - 347 3013209<br />

pangea_madreterra@yahoo.it<br />

nergia di produttori e società civile,<br />

possano nascere momenti di forte<br />

propulsione per un movimento, quello<br />

del biologico, che è prima di tutto<br />

una filosofia.<br />

le piazze del bio


iologico locale<br />

COOP DI CALDONAZZO:<br />

PIONIERE DELLA<br />

DISTRIBUZIONE DI<br />

PRODOTTI BIO<br />

Il mercato del biologico in <strong>Trentino</strong><br />

ha avuto negli anni un’importante<br />

crescita. Cartina di tornasole è<br />

l’esperienza della Coop di Caldonazzo.<br />

Abbiamo chiesto a Roberto<br />

Curzel, responsabile del settore<br />

biologico, di raccontarci quella<br />

che, all’inizio, poteva sembrare<br />

una avventura ardita<br />

Cosa vi ha spinto alla<br />

scelta del bio?<br />

L’idea di mettere a disposizione<br />

del pubblico<br />

un vero e proprio<br />

reparto biologico è maturata e diventata<br />

realtà verso la fine degli anni ’80,<br />

quando i primi “pionieri” lanciavano<br />

dei messaggi di esigenza di tornare<br />

ad un’agricoltura pulita e ad un mangiare<br />

senza chimica nel piatto.<br />

Abbiamo subito accolto l’invito ed<br />

abbiamo iniziato un duro percorso di<br />

propaganda verso la nostra clientela.<br />

Punto vendita Coop di Caldonazzo<br />

Intervista a Roberto Curzel,<br />

responsabile del settore biologico<br />

di Michel Mattivi<br />

E’ stato un cammino difficile anche<br />

perché i prezzi erano nettamente superiori<br />

a quelli del convenzionale (le<br />

ditte fornitrici erano relativamente poche<br />

e la gamma di prodotti non era<br />

molto ampia) e la gente si dimostrava<br />

diffidente verso queste novità. Così<br />

sono iniziati dei corsi di cucina gratuita,<br />

delle ricette a tema, serate dedicate<br />

ed i risultati ci hanno dato ragione.<br />

La presenza di turisti stranieri nella<br />

zona dei laghi non ha dato nessun<br />

input a questa nostra scelta e anche<br />

adesso nel periodo estivo le vendite<br />

non subiscono degli incrementi<br />

particolari dati appunto dalla clientela<br />

straniera: la maggioranza degli<br />

stranieri è olandese che a differenza<br />

del tedesco non è particolarmente<br />

attenta a questo tipo di alimentazione.<br />

I nostri consumatori provengono<br />

dal bacino della Valsugana, dalla<br />

città di Trento, dalla Vallagarina ed<br />

ultimamente si sono rivolti a noi anche<br />

dei Gruppi di Acquisto Solidale<br />

che si riforniscono all’ingrosso.<br />

Come vanno le vendite e quali<br />

risultati state ottenendo? La crisi<br />

si sta facendo sentire sulla scelta<br />

di questo prodotto?<br />

Le vendite sono cresciute dagli inizi<br />

ad oggi in maniera esponenziale.<br />

Nel 2006 abbiamo incrementato del<br />

100% rispetto all’anno 2000 e nel<br />

2011 siamo cresciuti del 90% rispetto<br />

al 2006. Siamo veramente soddisfatti<br />

di questi risultati, che vanno si-<br />

12<br />

curamente a premiare queste nostre<br />

scelte, frutto di impegno, preparazione<br />

e cura che riserviamo a questo<br />

reparto. Ora possiamo con orgoglio<br />

offrire alla nostra esigente clientela<br />

una realtà complementare, all’altezza<br />

dell’offerta di tipo convenzionale.<br />

La crisi economica ha intaccato<br />

lievemente anche questo settore e<br />

la clientela si fa sempre più attenta<br />

nella scelta dei prodotti e nel prezzo,<br />

diminuendo la quantità ma non<br />

per questo rinunciando alla qualità.<br />

Stiamo attenti anche alla provenienza<br />

dei prodotti privilegiando l’acquisto<br />

di merce da produttori locali<br />

certificati. In quest’ottica abbiamo<br />

organizzato delle trasferte a tema<br />

presso ditte biologiche del <strong>Trentino</strong><br />

per mostrare che non serve uscire<br />

necessariamente dal nostro territorio<br />

per trovare dei prodotti d’eccellenza<br />

e delle aziende trentine che soddisfano<br />

appieno le nostre richieste.<br />

È cambiata nel tempo l’attenzione<br />

dei clienti verso i prodotti bio?<br />

Nel rispondere a quest’ultima domanda<br />

penso al poco spazio riservato al<br />

biologico ed ai pochi prodotti esposti<br />

sugli scaffali inizialmente e guardo<br />

con orgoglio la situazione attuale. Da<br />

un po’ di pasta, farina, olio e poco<br />

altro, ora disponiamo di un reparto e<br />

di un ‘offerta quasi completa. Questo<br />

anche grazie alla continua crescente<br />

domanda della nostra clientela che<br />

nel tempo è cresciuta ed è altresì<br />

aumentato il rapporto di fiducia e collaborazione<br />

reciproca. Un aiuto involontario<br />

è stato dato dall’esplosione di<br />

intolleranze alimentari e dagli scandali<br />

che hanno colpito il mercato alimentari.<br />

La gente così si è orientata verso<br />

i prodotti provenienti da agricoltura<br />

biologica e biodinamica per trovare<br />

quella garanzia che nel convenzionale<br />

talvolta è venuta meno. Anche<br />

Coop Italia, da sempre sensibile per<br />

quanto riguarda la sicurezza alimentare,<br />

ha inserito nella sua merceologia<br />

la linea Vivi Verde.<br />

Termino ringraziando il direttore Manlio<br />

Tomaselli per averci creduto come<br />

me fin dall’inizio, per avermi dato fiducia,<br />

sostegno e stimolo e per far<br />

si che la nostra Cooperativa sia non<br />

solo un supermercato ma un luogo<br />

dove il cliente si possa sentire sempre<br />

a casa.


Sempre di più si parla<br />

di prodotti biologici.<br />

Quali sono le richieste<br />

principali della clientela?<br />

Quale pubblico<br />

si delinea e quale tipo di domanda<br />

avanza?<br />

Per quello che vediamo dal nostro<br />

osservatorio permanente dell’Ecosportello<br />

Fa’ la Cosa Giusta!, e da<br />

quello più sporatico della omonima<br />

IL MERCATO<br />

DEL BIO: DINAMICO,<br />

IN ESPANSIONE<br />

ED ECOSOSTENIBILE<br />

Intervista a Dario Pedrotti,<br />

coordinatore dell’Ecosportello Fa’ La Cosa Giusta!<br />

Il biologico è una filosofia di produzione<br />

e consumo sana e ed ecosostenibile.<br />

Ne abbiamo parlato con<br />

Dario Pedrotti, Coordinatore dell’Ecosportello<br />

Fa’ la Cosa Giusta!<br />

di Michel Mattivi<br />

fiera, è indubbio che la richiesta di<br />

prodotti alimentari biologici sia in<br />

crescita, e che la clientela di questo<br />

tipo di prodotti si stia modificando.<br />

Molte persone cercano il prodotto<br />

Sede dell’Ecosportello in via Torre Verde, Trento<br />

13<br />

biologico con l’obiettivo di mangiare<br />

cose “sane”, più che non per ridurre<br />

le conseguenze dell’agricoltura<br />

convenzionale sui terreni coltivati.<br />

Questa ricerca dell’alimento “sano”<br />

è più accentuata fra i neo genitori,<br />

che spesso ricorrono all’alimentazione<br />

biologica per i loro figli, pur<br />

non essendone loro stessi consumatori,<br />

e in molti casi continunando<br />

a non esserlo. Accanto ai negozi<br />

specializzati, nascono settori dedicati<br />

al biologico all’interno dei supermercati<br />

tradizionali: si può dire che<br />

attualmente in <strong>Trentino</strong> ogni catena<br />

di supermercati ha una sua linea di<br />

prodotti biologici freschi, che sono<br />

sempre più segnalati all’interno del<br />

punto vendita.<br />

In un periodo di crisi come questo<br />

come si sta evolvendo il mercato<br />

bio?<br />

Nonostante la crisi il mercato del biologico<br />

appare in continua espansione:<br />

calano gli acquisti ma aumentano<br />

quelli di prodotti biologici. Ad esempio<br />

nel mercato delle mele il convenzionale<br />

stenta e il bio va bene. Si sta<br />

assistendo anche ad un fenomeno<br />

di agricoltori e allevatori “di ritorno”,<br />

piccole realtà economiche che erano<br />

state abbandonate e che ora vengono<br />

recuperate, spesso adottando<br />

il metodo biologico. Anche nel settore<br />

vitivinicolo c’è un grande fermento<br />

sul fronte del biologico.<br />

Come vi muovete per recepire le<br />

domande di questo pubblico? E<br />

come riuscite a comunicare le vostre<br />

scelte e a promuovere quello<br />

che offrite?<br />

Non abbiamo la funzione di recepire<br />

le domande del pubblico e soddisfarle,<br />

quanto piuttosto di segnalare<br />

ai consumatori cosa esiste sul territorio,<br />

o ai produttori se esiste una<br />

domanda non soddisfatta. In passato<br />

siamo stati promotori di progetti<br />

che hanno ottenuto un grande<br />

successo, alcuni dei quali hanno<br />

poi avuto le forze per proseguire<br />

con le loro gambe, come nel caso<br />

del “progetto biocesta”, che non<br />

solo è diventato una realtà economica<br />

autonoma, ma è stato anche<br />

copiato da altri soggetti.<br />

biologico locale


iologico locale<br />

Uno dei canali che maggiormente<br />

si stanno sviluppando nella promozione<br />

del bio sono i GAS, i Gruppi di<br />

Acquisto Solidale. Abbiamo chiesto<br />

a Dario Micheloni, presidente di La<br />

Credenza, uno dei GAS più importanti<br />

e attivi, come questi gruppi<br />

propongano il biologico e quali siano<br />

le risposte dei loro associati.<br />

Il GAS, nella sua forma più semplice,<br />

èungruppodipersonechedecide<br />

di unirsi per fare acquisti collettivi<br />

presso un produttore risparmiandosuiricarichideivaripassaggie<br />

controllando direttamente la qualità<br />

dei prodotti acquistati. Ci sono GAS<br />

che acquistano solo BIO, e quelli<br />

che prediligono i Km zero, chi solo<br />

alimentari e chi solo prodotti di base<br />

(farine, olio, cereali) e quelli, come<br />

La Credenza, che sono Associazioni<br />

di promozione sociale che, oltre<br />

agli acquisti, organizzano corsi,<br />

convegni ed iniziative varie sui temi<br />

dell’eco-compatibilità, della difesa<br />

dell’ambiente e della salute sia per<br />

isocichepergliesterni.<br />

Per informazioni e per contattarci è<br />

disponibile il sito:<br />

www.lacredenzatn.it<br />

IL BIOLOGICO:<br />

CONSUMO<br />

CONSAPEVOLE<br />

ESOLIDALE<br />

Dario Micheloni (La Credenza) ci racconta come<br />

diffondono la cultura della sostenibilità alimentare<br />

di Michel Mattivi<br />

S<br />

empre di più si parla<br />

di prodotti biologici.<br />

Quali sono le richieste<br />

principali di<br />

chi si rivolge a voi?<br />

Quale pubblico si delinea e quale<br />

tipo di domanda avanza?<br />

I nostri soci sono molto attenti al<br />

problema del trasporto (quindi privilegiamo<br />

i km zero) ed il fatto che i<br />

produttori siano il più possibile locali<br />

in modo da sostenere attivamente le<br />

produzioni biologiche del <strong>Trentino</strong>.<br />

In un periodo di crisi come questo<br />

come si sta evolvendo il mercato<br />

bio?<br />

L’aumento della domanda, e quindi<br />

dell’offerta di prodotti BIO, ha portato<br />

indubbiamente ad una riduzione dei<br />

prezzi rispetto a qualche anno fa quando<br />

i prodotti BIO erano molto più di<br />

nicchia che non adesso; ormai in ogni<br />

supermercato si trova un reparto BIO<br />

(va molto di moda!). Il rovescio della<br />

medaglia è che ormai si sono create<br />

delle vere e proprie industrie del<br />

biologico dove la ricerca del<br />

profitto ha preso il sopravvento<br />

sull’aspetto etico<br />

che dovrebbe essere alla<br />

base di tutta la catena<br />

biologica (dei produttori<br />

più grandi<br />

o dei marchi BIO<br />

cosa sappiamo<br />

dell’uso etico del-<br />

14<br />

Dario Micheloni,<br />

presidente di La Credenza<br />

la manodopera? Del trattamento dei rifiuti<br />

o delle fonti di energia utilizzate?).<br />

Come vi muovete per recepire<br />

le domande di questo pubblico?<br />

E come riuscite a comunicare<br />

le vostre scelte e a promuovere<br />

quello che offrite?<br />

La scelta di nuovi produttori da inserire<br />

nel nostro listino parte da una<br />

considerazione sulla reale utilità di<br />

quello che andiamo a proporre (esiste<br />

un Gruppo Acquisti che valuta il<br />

prodotto ed il produttore sotto ogni<br />

aspetto), in seguito il produttore viene<br />

inserito nel nostro calendario ordini<br />

ed i soci possono ordinare.<br />

Quali verifiche effettuate rispetto<br />

ai vostri fornitori per verificare che<br />

un prodotto sia realmente Bio?<br />

Proprio con la scelta di prediligere<br />

piccoli produttori e locali ci consente<br />

di avere un contatto diretto con il produttore,<br />

di capire le motivazioni della<br />

sua scelta di produrre biologico e di<br />

sostenerlo con i nostri acquisti. Per<br />

statuto tutti i nostri produttori<br />

devono essere<br />

certificati BIO,<br />

ma più che fidarci<br />

delle<br />

carte, preferiamo<br />

la conoscenza<br />

personale<br />

e la condivisione<br />

delle<br />

sue scelte; molti produttori<br />

sono anche soci<br />

della Credenza.


GRAZIADEI:<br />

“LATTE TRENTO<br />

HA BISOGNO DI FORTI<br />

INVESTIMENTI”<br />

C<br />

arlo Graziadei è stato<br />

appena riconfermato<br />

alla presidenza di<br />

Latte Trento, ma i suoi<br />

problemi sono appena<br />

cominciati. Mentre scriviamo non<br />

è ancora chiaro se e quando (e, soprattutto,<br />

se ci saranno i fondi ) per<br />

costruire il nuovo (“indispensabile”<br />

sottolinea) caseificio.<br />

“Ma una cosa è certa, ci racconta il<br />

presidente, il mercato è in ribasso,<br />

come lo sono i consumi e in tutto il<br />

paese, quindi anche in <strong>Trentino</strong> circola<br />

molto latte, che viene principalmente<br />

dalla Germania e dalla Slovenia.<br />

Noi abbiamo alle spalle un anno<br />

che ci ha permesso di liquidare ai<br />

soci 45 centesimi al litro, ma sappiamo<br />

anche che, con queste cifre, la<br />

marginalità è davvero molto bassa.<br />

Tutto quel che serve alla produzione<br />

di latte, riferendoci alle materie prime<br />

per la sua lavorazione, ha avuto<br />

un’impennata verso l’alto, mentre il<br />

valore del prodotto è in calo.<br />

Abbiamo bisogno di una svolta de-<br />

di Michele Zacchi<br />

cisa verso la qualità dei prodotti,<br />

l’innovazione, e l’integrazione della<br />

base sociale, ora però la prima questione<br />

riguarda la realizzazione del<br />

nuovo caseificio accanto alla sede<br />

di Spini. Il progetto è stato ridefinito<br />

e ci dovrebbe costare sui 25 milioni<br />

di euro. In questo modo sarà possibile<br />

dismettere gli stabilimenti di Fiavé<br />

e Rovereto che attualmente producono<br />

prodotti con livelli qualitativi<br />

non pienamente corrispondenti agli<br />

standard della nostra azienda”.<br />

Lasciamo un attimo il latte per<br />

passare a chi lo produce. Ci riferiamo<br />

alle stalle: ci sono state<br />

novità rilevanti in questo settore?<br />

“Abbiamo un calo fisiologico, ma il<br />

numero complessivo è abbastanza<br />

costante. Significa che esiste un<br />

ricambio generazionale e questo è<br />

molto importante nel nostro mondo<br />

che tende ad invecchiare.”<br />

Breve presentazione Latte Trento<br />

15<br />

Carlo Graziadei,<br />

presidente di Latte Trento<br />

Ma il latte di montagna è davvero<br />

superiore agli altri?<br />

“Dico di si con convinzione e dobbiamo<br />

arrivare ad un riconoscimento<br />

di questo dato di fatto.”<br />

Quali sono i progetti di Latte Trento<br />

per quel che riguarda i prodotti?<br />

“Partiamo dalle stalle: la loro produzione<br />

deve essere tracciabile e dobbiamo<br />

diversificare la nostra attività:<br />

c’è il latte per i formaggi lavorati (primo<br />

fra tutti il grana trentino) e quello<br />

per diventare latte fresco.<br />

Dobbiamo separare poi la raccolta<br />

del prodotto e definirne una terza<br />

tipologia da dedicare al latte biologico<br />

(come a Pinzolo), dobbiamo<br />

inoltre certificare il nostro latte e infine<br />

(ritorno allo stabilimento che mi<br />

auguro sia pronto in un paio d’anni)<br />

vanno pensati formaggi nuovi, e lavorati<br />

in maniera da garantire la miglior<br />

qualità.”<br />

Il nuovo Consorzio Produttori Latte delle Valli Trentine, denominato più semplicemente<br />

“Latte Trento”, nato dalla fusione tra la stessa Latte Trento e il Caseificio Pinzolo Fiavè<br />

Rovereto, raggruppa circa 400 Soci, con una produzione media di circa 60.000.000 di<br />

litri di latte trentino che rappresenta la quasi totalità del latte alimentare pastorizzato<br />

o utilizzato per la produzione di yogurt e delle paste filate. Una parte viene utilizzata<br />

per la produzione di formaggi nostrani tra cui l’unico D.O.P. <strong>Trentino</strong>, la Spressa delle<br />

Giudicarie e una parte per la produzione del Grana <strong>Trentino</strong>.<br />

Il Caseificio ha come fine la vendita e trasformazione del latte dei propri soci conferitori<br />

attraverso la commercializzazione di prodotti di alta qualità, valorizzandoli attraverso<br />

una adeguata azione di marketing territoriale, in grado di connotare le produzioni locali<br />

sotto l’aspetto della qualità, salubrità e territorialità.<br />

intervista


Il Codice Civile prevede agli<br />

articoli 950 e 951 rispettivamente<br />

l’azione di regolamento<br />

di confini e l’azione per<br />

l’apposizione di termini. Sono<br />

due procedure che possono essere<br />

azionate, rivolgendosi al Tribunale,<br />

per porre fine a situazioni di incertezza<br />

relative ai confini e per far apporre<br />

i termini tra due fondi.<br />

La prima è l’azione prevista quando<br />

il confine tra due fondi è incerto,<br />

quando non esiste chiarezza su<br />

dove si trovi la linea che divide due<br />

terreni vicini. L’art. 950 del Codice<br />

Civile stabilisce infatti che ciascuno<br />

dei proprietari può agire con l’azione<br />

di regolamento di confini “quando il<br />

confine tra due fondi è incerto”.<br />

La situazione d’incertezza può essere<br />

oggettiva, e cioè può essere obbiettivamente<br />

difficile da stabilire dove debba<br />

essere collocata la linea di confine<br />

(si pensi al caso in cui due fondi siano<br />

ad esempio divisi da una larga rampa<br />

che non è chiaro se appartenga<br />

al proprietario del fondo a monte o di<br />

quello a valle) o soggettiva nel caso<br />

invece in cui siano i proprietari dei due<br />

fondi a non essere d’accordo su dove<br />

L’AZIONE DI REGOLAMENTO<br />

EL’AZIONEPER<br />

L’APPOSIZIONE DI TERMINI<br />

avv. Andrea Callegari<br />

il confine si trovi, anche in presenza di<br />

un chiaro confine apparente (si pensi<br />

al caso di due fondi divisi da un muro:<br />

un proprietario sostiene che il confine<br />

si trovi in realtà due metri oltre questo<br />

muro, l’altro proprietario sostiene che<br />

il muro sia il confine).<br />

In questi casi la soluzione più auspicabile,<br />

per tempi e costi, sarebbe<br />

che i proprietari trovassero una accordo,<br />

magari affidando incarico di<br />

effettuare le misurazioni ad un tecnico<br />

di comune fiducia.<br />

Quando questo non è possibile ciascuno<br />

dei due proprietari può rivolgersi<br />

al Tribunale con l’azione di regolamento<br />

di confini. Chiede cioè al<br />

Giudice che sia lui a stabilire, dichiarandolo<br />

poi con sua sentenza, dove si<br />

trovi la linea di confine tra i due fondi.<br />

Nell’azione di regolamento di confini<br />

si può far ricorso a ogni mezzo<br />

di prova, compresi i testimoni e, in<br />

mancanza di altri elementi, dice il<br />

Codice, il Giudice si attiene al confine<br />

delineato dalle mappe catastali.<br />

Nella pratica il Giudice nominerà un<br />

suo Consulente Tecnico d’Ufficio al<br />

quale darà incarico di effettuare i rilievi<br />

e le ricerche utili e necessarie ad<br />

individuare la linea di confine tra i due<br />

fondi. L’accertamento del tecnico sarà<br />

recepito dal Giudice in sentenza.<br />

L’azione di regolamento di confini trova<br />

un limite nel caso in cui l’altra parte<br />

eccepisca l’avvenuta usucapione. Se<br />

cioè uno dei due proprietari confinanti<br />

vanti un utilizzo della “fetta” di campagna<br />

in contestazione che sia durato<br />

per più di quindici anni quella “fetta”<br />

di terreno potrebbe essere diventata<br />

a quel punto sua. Va però verificato<br />

caso per caso. La giurisprudenza<br />

della Corte di Cassazione ha infatti<br />

17<br />

di avv. Andrea Callegari<br />

chiarito che questa eccezione non è<br />

ammissibile nel caso in cui l’incertezza<br />

del confine abbia carattere oggettivo,<br />

quando, come detto sopra, sia<br />

obiettivamente incerta la zona confinaria<br />

in contestazione se non c’è un<br />

chiaro confine apparente.<br />

L’altra azione, quella per l’apposizione<br />

di termini, è prevista all’art. 951<br />

del Codice Civile.<br />

A differenza dell’azione per il regolamento<br />

dei confini presuppone che<br />

non vi siano incertezze circa l’esatta<br />

collocazione del confine tra fondi<br />

vicini. Può essere fatta valere se “i<br />

termini dei fondi contigui mancano<br />

o sono diventati irriconoscibili”. Con<br />

questa azione ciascuno dei proprietari<br />

dei fondi confinanti ha il diritto di<br />

agire perché i termini siano apposti<br />

o ristabiliti a spese di entrambi.<br />

Per riassumere, quindi, nel caso<br />

pratico:<br />

1. se due proprietari non sono d’accordo<br />

sulla linea di confine, dovranno<br />

ricorrere al Giudice: sarà<br />

lui a determinarla;<br />

2. se sono d’accordo su dove si trovi il<br />

confine ma mancano chiari termini,<br />

mancano cioè quegli elementi fisici<br />

infissi nel terreno (pali o pietre che<br />

siano) che rendano certa anche<br />

per il futuro la situazione, in questo<br />

secondo caso al Giudice si chiede<br />

solamente che sia lui a dar disposizione<br />

per la loro fisica apposizione.<br />

Ancor più che per l’azione di regolamento<br />

di confini (che presuppone un<br />

litigio circa la proprietà di terreni che<br />

possono avere anche un elevato valore)<br />

l’azione di apposizione di termini<br />

ha costi che, a al di là di questioni di<br />

principio, il più delle volte non giustificano<br />

il ricorso al Tribunale.<br />

legale


È BELLO SAPERE CHE TI ASPETTA UN DIVANO FALC DOPO IL LAVORO<br />

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TRENTACINQUE ANNI DI MIGLIORAMENTO CONTINUO<br />

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NOTIZIE DAL CAA<br />

45500<br />

IL TERREMOTO IN EMILIA<br />

Decine di casolari distrutti e moltissimi<br />

seriamente danneggiati,<br />

oltre a migliaia di forme di parmigiano<br />

cadute a terra dalle ‘scalere’<br />

dei magazzini di stagionatura<br />

sono la conseguenza del terremoto<br />

del 20 maggio scorso che<br />

ha colpito, in emilia romagna,<br />

prevalentemente le province di<br />

modena, ferrara e bologna.<br />

I danni più ingenti nei comuni di<br />

Finale Emilia, San Felice Sul Panaro,<br />

Camposanto, Cavezzo, San<br />

a cura di Stefano Gasperi<br />

Possidonio. Mirandola ed anche<br />

Carpi nel modenese, mentre nel<br />

territorio di Bologna è Crevalcore<br />

il comune più colpito. Anche<br />

a Sant’Agostino di Ferrara, dove<br />

il sisma ha mietuto vittime, sono<br />

stati registrati danni ingenti.<br />

È ancora prematuro fare una stima<br />

precisa dei danni di stalle, ricoveri<br />

attrezzi e abitazioni private,<br />

ma si parla di svariati milioni di<br />

euro a cui si aggiunge la perdita<br />

di prodotti ad alto valore aggiunto<br />

come l’Aceto balsamico che<br />

è fuoriuscito dalle botti e le for-<br />

19<br />

me di parmigiano che sono cadute<br />

dalle ‘scalere’. Inoltre sono<br />

andati irrimediabilmente perduti<br />

decine di mezzi agricoli sepolti<br />

sotto le macerie nonché prodotti<br />

agricoli pronti per essere alienati.<br />

Nell’area colpita operano numerose<br />

cantine vinicole specializzate<br />

nella produzione di lambrusco,<br />

anch’esse danneggiate.<br />

In alcuni allevamenti sono stati<br />

segnalati animali sepolti sotto le<br />

macerie.<br />

Da un primo sopralluogo svolto<br />

risulta che in due stabilimenti di<br />

stagionatura del ‘del re dei formaggi’,<br />

ovvero l’Albalat (Modena)<br />

e la Cappelletta del Duca<br />

(San Possidonio), siano andate<br />

perdute complessivamente 130<br />

mila forme, per un valore di oltre<br />

40 milioni di euro. “Oltre il danno<br />

la beffa – dice il presidente della<br />

Cia Emilia Romagna Antonio<br />

Dosi - perché gli agricoltori dovranno<br />

pagare l’Imu su immobili<br />

danneggiati e sui quali dovranno<br />

sostenere costi elevati per riportarli<br />

in sicurezza. Chiediamo pertanto<br />

che il governo, provveda a<br />

congelare le imposte, compresa,<br />

l’Imu, gravanti sugli immobili colpiti<br />

dal terremoto.”<br />

CAA


RISCHI DI DECURTAZIONI<br />

E SPESE INUTILI<br />

SULL’INSEDIAMENTO<br />

DEI GIOVANI<br />

<strong>CIA</strong> del trentino evidenzia in una<br />

nota al Servizio Agricoltura della<br />

P.A.T. le perplessità circa l’interpretazione<br />

di un paio di passi del testo<br />

del bando 2011 del PSR per la misura<br />

in oggetto, così come proposti da<br />

alcuni uffici periferici.<br />

I due passi sono i seguenti:<br />

• (pag. 55, punto D.12 - Importo del<br />

sostegno, modalità di erogazione,<br />

liquidazione - secondo capoverso)<br />

“L’indirizzo produttivo e il metodo<br />

biologico verranno verificati all’atto<br />

dell’adozione del provvedimento di<br />

concessione dell’aiuto”. Secondo<br />

alcuni funzionari periferici e non del<br />

Servizio l’interpretazione sarebbe<br />

restrittiva (a danno del richiedente<br />

ovviamente) nel senso che sia gli<br />

5.000 di maggiorazione per le<br />

aziende biologiche che gli 10.000<br />

di differenziale fra aziende frutti-viticole<br />

e zootecniche verrebbero concessi<br />

solo se, all’atto dell’adozione<br />

le aziende dei richiedenti sono già<br />

, in prevalenza, bio o zootecniche.<br />

Tale interpretazione, che appare<br />

tutt’altro che evidente, ha un impatto<br />

pesante su quei richiedenti che<br />

stanno realizzando un impresa ex<br />

novo non avendo una pregressa<br />

attività genitoriale alle spalle. In tali<br />

casi è preminente il caso che alla<br />

data dell’adozione, il richiedente si<br />

sia attivato per realizzare una attività<br />

che copra almeno le 300 ore lavoro<br />

richieste nel modo più praticabile. E<br />

cioè con la messa a coltura o l’acquisizione<br />

di coltivazioni frutti-viticole,<br />

o comunque ad alto assorbimento<br />

di tempi lavoro. La attivazione del<br />

percorso per la certificazione bio o<br />

la realizzazione del progetto zootecnico<br />

avvengono, sensatamente e<br />

inevitabilmente, durante i concessi<br />

36 mesi successivi. Appare del tutto<br />

evidente a chi scrive e agli stessi<br />

vostri funzionari l’assurdità di una in-<br />

terpretazione che penalizza pesantemente<br />

chi dovrebbe (e vorrebbe)<br />

agevolare. E si ritiene che l’eventuale<br />

applicazione restrittiva della<br />

norma sia dovuta ad un eccesso di<br />

puntigliosità nella sua redazione che<br />

non ha previsto questo possibile effetto<br />

negativo. In sostanza un accidente<br />

non voluto. Appunto per tale<br />

motivo e considerato che la norma<br />

può essere interpretata nel senso<br />

dello spirito dell’agevolare la nascita<br />

di nuove imprese chiediamo che<br />

la difficoltà sia superata attraverso<br />

un indicazione di interpretazione<br />

nel senso corretto della ratio dell’intervento<br />

e come da noi auspicato.<br />

Nel solo ufficio nostro di Trento tale<br />

problema investe per il 2011 circa la<br />

metà degli interventi richiesti.<br />

• (pag. 53, punto D.6 - Piano aziendale<br />

- penultimo capoverso) “Il piano<br />

dovrà svilupparsi su un arco temporale<br />

di durata di almeno diciotto<br />

mesi a decorre dalla concessione<br />

del premio”. Secondo interpretazioni<br />

di Vs. funzionari di uffici periferici<br />

tale passo della norma implicherebbe<br />

l’obbligatorietà per il giovane che<br />

si insedia e cui è stato riconosciuto<br />

il relativo premio, di stipulare la polizza<br />

fideiussoria della durata di almeno<br />

18 mesi, indipendentemente<br />

dal possesso o meno dal possesso<br />

dei requisiti per la carenza dei quali<br />

la fideiussione è richiesta. Per essere<br />

più esplicito: ancorché il giovane<br />

possegga all’atto della presentazione<br />

della domanda di liquidazione i<br />

requisiti della capacità professionale,<br />

della qualifica di imprenditore<br />

professionale, della dimensione<br />

aziendale assolvente le 2080 ore di<br />

impegno lavorativo la fideiussione<br />

sarebbe obbligatoria per un periodo<br />

di almeno 18 mesi. Il fatto suscita<br />

in noi notevoli perplessità perché ci<br />

appare in contrasto con quanto previsto<br />

dalla stesso Bando al punto D.<br />

12 capoversoso iniziante con D.5<br />

– pag. 55) in cui testualmente si dice<br />

che “Nel caso il beneficiario fosse<br />

privo al momento della domanda<br />

21<br />

di liquidazione........(dei requisiti).....<br />

la liquidazione delle agevolazioni è<br />

subordinata alla presentazione da<br />

parte del richiedente di una garanzia<br />

fideiussoria, per l’intero premio<br />

erogabile. Ricordiamo che la fideiussione<br />

bancaria ha un costo di<br />

almeno il 2% annuo (= 800/anno<br />

per un premio di 40.000) ed è rilasciata<br />

di norma solo ai correntisti. La<br />

fideiussione assicurativa è rilasciata<br />

con difficoltà e talora è assolutamente<br />

negata. La motivazione è la<br />

seguente “abbiamo provveduto ad<br />

analizzare la documentazione inoltrataci<br />

e dobbiamo informarla che la<br />

garanzia richiestacii non è da noi rilasciabile<br />

poichè il testo che il Beneficiario<br />

richiede prevede lo svincolo<br />

della garanzia solo dietro rilascio di<br />

lettera liberatoria da parte dell’Ente<br />

Garantito e, tra gli obblighi contrattuali,<br />

è inserita la deroga all’art.<br />

1957 del C.C.” Il problema riguarda<br />

diversi richiedenti, specie della Valle<br />

di Non e nelle tipologia di imprese<br />

nate dal passaggio della gestione<br />

da genitori a figli o dalla costituzione<br />

di società fra genitori e figli.<br />

CAA


THE TASTE OF MOUNTAIN<br />

Largo Carducci Giosuè, 38 - 38100 Trento - tel. 0461 1740400<br />

STUDIO BI QUATTRO


M<br />

artedì 12 <strong>giugno</strong><br />

<strong>2012</strong>, presso la<br />

sede di Trento di<br />

<strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong>,<br />

si è tenuto il primo<br />

incontro dell’Associazione Giovani<br />

Imprenditori Agricoli (in sigla<br />

AGIA).<br />

Presenti 11 giovani imprenditori<br />

agricoli, insieme a Flavio Pezzi e<br />

Massimo Tomasi, rispettivamente<br />

Presidente e Direttore di <strong>CIA</strong> del<br />

<strong>Trentino</strong> e Francesca Tonetti, dipendente<br />

TCS-<strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong>.<br />

Obiettivo dell’incontro è stato<br />

quello di presentare l’Associazione<br />

Giovani Imprenditori Agricoli e<br />

di capire l’interesse dei presenti<br />

alla costituzione del Gruppo di<br />

Coordinamento dell’Associazione,<br />

che avrà il compito di incentivare<br />

la nascita dell’associazione di persone<br />

e del suo mantenimento nel<br />

tempo.<br />

Il desiderio di <strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong> è<br />

quello di costituire un’associazione<br />

“vera”, che risponda concretamente<br />

ai bisogni dei suoi componenti,<br />

che crei opportunità di<br />

crescita, oltre che di confronto e<br />

dibattito. Si vogliono creare le basi<br />

per un’associazione “viva” e “partecipata”.<br />

Per questo motivo, in preparazione<br />

della prossima Assemblea Elettiva<br />

di <strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong> che si terrà a<br />

inizio 2014, <strong>CIA</strong> ha dichiarato che<br />

è opportuno per AGIA dotarsi di<br />

una struttura organizzativa solida<br />

e di un gruppo di persone che si<br />

AL VIA L’ASSO<strong>CIA</strong>ZIONE<br />

GIOVANI IMPRENDITORI<br />

AGRICOLI - AGIA<br />

DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DEL TRENTINO<br />

impegnano per l’associazione. Per<br />

fare questo si intende costituire il<br />

Gruppo di Coordinamento di AGIA<br />

che avrà il compito<br />

• di diffondere i principi ed i valori<br />

dell’associazione,<br />

• di promuoverla sul territorio provinciale,<br />

• di raccogliere idee e fabbisogni<br />

ai quali si darà risposta con iniziative<br />

concrete,<br />

• ed, entro fine 2013, di organizzare<br />

la Prima Assemblea<br />

Elettiva di AGIA per eleggere il<br />

Presidente (ed eventualmente<br />

due Vicepresidenti) dell’Associazione.<br />

Il prossimo incontro si terrà<br />

martedì 31 luglio <strong>2012</strong> alle<br />

Le Scampagnate<br />

in fattoria di Luglio<br />

15 luglio<br />

Azienda Agricola Mirtilla<br />

da Mirta Giacomuzzi<br />

Fraz. Gaggio 17 Segonzano<br />

tel. 347 2500034<br />

mirtilla2005@libero.it<br />

29 luglio<br />

Azienda Agricola La Fonte<br />

da Elisabetta Monti<br />

Loc. Gruim Mezzomonte di<br />

Folgaria<br />

tel. 0464 720041<br />

info@la-fonte.org<br />

23<br />

di Francesca Tonetti<br />

ore 20:30 presso la sede della<br />

<strong>CIA</strong> del <strong>Trentino</strong> a Trento in via<br />

Maccani 199. Durante il questo<br />

incontro si individueranno e nomineranno<br />

i componenti del Gruppo<br />

di Coordinamento di AGIA e si<br />

raccoglieranno le prime proposte<br />

e idee di progetto che l’associazione<br />

potrebbe realizzare.<br />

Per maggiori informazioni:<br />

Associazione Giovani Imprenditori<br />

Agricoli<br />

Confederazione Italiana Agricoltori<br />

del <strong>Trentino</strong><br />

via Maccani, 199 - Trento<br />

Tel. 0461.421214 - Fax 0461.422259<br />

mail agia@cia.tn.it<br />

referente dott.ssa Francesca Tonetti<br />

Assistenza legale<br />

Ricordiamo ai gentili lettori che la<br />

Confederazione Italiana Agricoltori<br />

mette gratuitamente a disposizione<br />

dei propri associati (in regola con il<br />

pagamento delle tessera associativa)<br />

un consulente legale secondo i seguenti<br />

orari e previo appuntamento:<br />

TRENTO -ViaMaccani,199<br />

tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.00<br />

Avv. Andrea Callegari<br />

CLES - Via Dallafior, 40<br />

il primo lunedì del mese dalle 14.00<br />

alle 15.30 - Avv. Piergiorgio Sandri<br />

il secondo giovedì del mese dalle 14.00<br />

alle 15.30 - Avv. Lorenzo Widmann<br />

AGIA


itinerari<br />

A<br />

Alambicchi, pestelli e macchine<br />

(Pieve di Ledro)<br />

partire da una raccolta minuta di erbe medicinali da sempre<br />

ampiamente praticata in tutta la valle, nel laboratorio farmaceutico<br />

Foletto si realizzavano grandi quantità di preparati e prodotti, molti dei<br />

quali propriamente registrati - fiale iniettabili, amari corroboranti, sciroppi<br />

di frutta… - e regolarmente distribuiti negli ospedali e nelle case di<br />

cura. Si tratta, in effetti, di un’attività che ha costituito, qui come altrove<br />

sull’arco alpino, una piccola ma significativa risorsa. L’odierna esposizione<br />

documenta l’evoluzione della tecnologia farmaceutica, da una serie<br />

di alambicchi e pestelli sei-settecenteschi, fino ai giorni nostri, con le<br />

attrezzature oggi utilizzate per la produzione di sciroppi, amari, liquori.<br />

Per informazioni:<br />

laboratorio Foletto 0464 / 591038<br />

museo.foletto@gmail.com - www.foletto.net - www.museofoletto.it<br />

ITINERARIO<br />

ETNOGRAFICO<br />

DEL TRENTINO<br />

MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA<br />

www.museosanmichele.it<br />

24<br />

a cura di Antonella Mott<br />

L’<br />

Albergo alla Corona - Museo del Turismo<br />

<strong>Trentino</strong> (Montagnaga di Piné)<br />

albergo, prospiciente il Santuario della Madonna di Caravaggio,<br />

è stato aperto nel 1883 da Carlo Tommasini e fino al 2002 ha accolto turisti e<br />

pellegrini in sosta sull’altipiano. Divenuto proprietà del Comune di Baselga di<br />

Piné è oggi sede del Museo del Turismo <strong>Trentino</strong>, con il bar, la sala ristorante<br />

e le camere da letto arredate come un tempo. Dai sistemi di illuminazione<br />

agli imponenti letti con biancheria d’epoca, dai mobili da toeletta con catini e<br />

bacinelle di ceramica agli scrittoi ai quadri sacri e all’interessante catalogo dei<br />

decori effettuati sulle pareti con la tecnica dello stencil, ogni dettaglio illustra<br />

una cultura dell’accoglienza di raffinata sobrietà. Non mancano il pianoforte e<br />

una collezione di fotografie e giornali d’epoca. Alcide Degasperi è uno dei nomi<br />

famosi presenti nei registri dell’albergo.<br />

Per informazioni:<br />

Biblioteca Comunale 0461/557951-Amelia Tommasini 389/2741627<br />

pine@biblioinfotn.it


Rete degli Ecomusei del <strong>Trentino</strong><br />

Giornata del Paesaggio <strong>2012</strong><br />

“Il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e<br />

nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in<br />

quelle della vita quotidiana”. Convenzione europea del paesaggio, 2000<br />

La Rete degli Ecomusei del <strong>Trentino</strong>, assieme alla rete nazionale Mondi-Locali, festeggia la Giornata europea<br />

del Paesaggio, evento pubblico annuale per richiamare l’attenzione dei cittadini, dei media e delle autorità<br />

sul patrimonio paesaggistico collettivo. Un insieme di gesti diversi, ma coerenti nel raccontare le diversità e<br />

dimostrare che il Paesaggio è la somma di infinite azioni, piccole e grandi, materiali e immateriali.<br />

L’Ecomuseo della Val di Peio “Piccolo Mondo Alpino” propone<br />

Domenica 17 <strong>giugno</strong>: SAGRA DI STROMBIANO - COMPLEANNO DEL PAESAGGIO<br />

Al mattino passeggiata sul Percorso Etnografico Linum con interventi di manutenzione del sentiero. Pranzo comunitario<br />

in piazza con la carne di pecora per promuovere i prodotti locali.<br />

Ore 15,30 Inaugurazione della Sala della Tessitura “Gianni Rigotti” presso la Sede dell’Ecomuseo. Ore 17,00 SS.<br />

Messa seguita da processione. Ore 18,00 Concerto del Corpo Bandistico della Val di Peio<br />

www.linumpeio.it - ecomuseopeio@gmail.com<br />

L’Ecomuseo del Lagorai “Nell’antica giurisdizione di Castellalto” propone:<br />

Dal 21 <strong>giugno</strong> al 15 luglio, CONCORSO: TU SAI QUESTO POSTO DOV’E’?<br />

12 particolari fotografici di luoghi significativi, ma spesso poco conosciuti, situati nei comuni dell’ecomuseo da scoprire<br />

e riconoscere. In premio prodotti tipici locali, pranzi nei ristoranti del territorio e pubblicazioni dell’ecomuseo.<br />

Domenica 9 settembre, PASSEGGIATA SUL MONTE SALUBIO<br />

Passeggiata naturalistica da Musiera al monte Salubio con il custode forestale.<br />

Per info: www.ecomuseolagorai.eu - info@ecomuseolagorai.eu<br />

L’Ecomuseo Valle del Chiese “Porta del <strong>Trentino</strong>” propone:<br />

Domenica 22 luglio “Ritorno in Val di fumo – l’incontro fra uomo e natura” escursione in Valle di Fumo. Vallata ricca<br />

di risorse naturalistiche e geologiche, da sempre vissuta e profondamente rispettata dall’uomo. Escursione facile,<br />

adatta a tutti anche a famiglie con bambini (dislivello 210 m; tempo di salita ore 1.40).<br />

Ritrovo in Valle di Daone, presso il punto informativo del Parco Naturale Adamello Brenta alla diga di Malga Bissina,<br />

ore 9:00. Rientro previsto per le ore 16:30. Necessaria la prenotazione.<br />

Per info: www.ecomuseovalledelchiese.it info@ecomuseovalledelchiese.it<br />

L’Ecomuseo del Viaggio propone:<br />

L’ Ecomuseo del Viaggio festeggerà La Giornata del Paesaggio <strong>2012</strong> con le visite guidate gratuite<br />

al Giardino d’Europa e all’Arboreto del Tesino: tutti i mercoledì di luglio ed agosto, partenza ore 9,00 dal Centro<br />

visitatori dell’Arboreto a Pieve Tesino.<br />

Il percorso permette si scoprire i “variopinti paesaggi” offerti dalle varietà botaniche presenti nel giardino e di ammirare<br />

l’ampio paesaggio della conca del Tesino, di apprezzarne la bellezza, l’unicità e la sua fragilità.<br />

Per info: pievetesino@biblio.infotn.it<br />

L’Ecomuseo del Vanoi propone tre giornate di attività per invitare la comunità e i suoi ospiti a riflettere<br />

sullo stretto legame esistente tra patrimonio paesaggistico e popolazione:<br />

20 <strong>giugno</strong> Inaugurazione della mostra fotografica L’ULTIMA VALLE storie e volti del Vanoi di Giancarlo Rado a Canal<br />

San Bovo, Casa dell’Ecomuseo ore 20.30<br />

22 <strong>giugno</strong> Percepire i paesaggi: proiezione all’aperto di foto di paesaggi del Vanoi. Canal San Bovo, Casa dell’Ecomuseo<br />

ore 21.00<br />

23 <strong>giugno</strong> Il paesaggio vissuto e costruito: passeggiata nei dintorni di Caoria per osservare il paesaggio antropico.<br />

Caoria, Casa del Sentiero Etnografico ore 14.30<br />

“I segreti del bosco incantato. Narrando di un tempo che fu e che sarà”. Concerto/spettacolo open air con Giuseppe<br />

Festa sui prati del Lozen. Zortea, Pradi del Lozen, ore 21.00<br />

24 <strong>giugno</strong> Il paesaggio costruito, vissuto e abbandonato. Passeggiata guidata. Ronco Cainari, piazzale ore 10.30.<br />

La Festa del Sorc pranzo tipico e visita ai mulini. Mulini di Ronco Cainari dalle ore 12.00<br />

Per info: www.ecomuseo.vanoi.it ecomuseo@vanoi<br />

L’Ecomuseo della Judicaria “dalle Dolomiti al Garda” propone:<br />

Sabato 8 settembre Giornata del paesaggio <strong>2012</strong>: “Attraversando l’Ecomuseo della Judicaria”<br />

Passeggiate, escursioni e approfondimenti in compagnia di esperti e produttori locali, a partire dalla zona del Lomaso<br />

fino al Rifugio San Pietro (Tenno). Necessaria la prenotazione.<br />

Per info: www.dolomiti-garda.it ecomuseo@comune.comanoterme.tn.it<br />

L’Ecomuseo Argentario propone:<br />

Sabato 15 Settembre, un’escursione sul sentiero “Paesaggi Ameni” realizzato dall’ecomuseo con la collaborazione<br />

della Pro Loco “Cà Comuna”.<br />

Ritrovo ore 14.00 in piazza a Meano, visita dell’orto della proprietà della Fondazione Salvadori-Zanatta e degli annessi<br />

spazi agricoli, passeggiata lungo il sentiero che attraversa le frazioni della Circoscrizione di Meano.<br />

Per info: www.ecoarge.net - info@ecoarge.net 335.6514145<br />

25<br />

ecomusei


giovani<br />

Q<br />

uali sono le ragioni<br />

che ti hanno<br />

spinto a scegliere<br />

la professione di<br />

agricoltore?<br />

Non posso dire che la tradizione di<br />

famiglia non abbia influito sulla mia<br />

scelta. La passione per il mondo<br />

agricolo è nata quando ero bambino:<br />

già in quel periodo andavo<br />

ad aiutare mio papà in campagna,<br />

all’inizio solo per gioco, come la<br />

maggior parte dei bambini che piace<br />

stare in mezzo alla natura, ma<br />

poi è cresciuta sempre più, man<br />

mano che con l’età e l’esperienza<br />

andavo a conoscere e capire i tanti<br />

piccoli, e forse per questo, affascinati<br />

aspetti di questo mondo.<br />

Quali sono i maggiori problemi<br />

che hai incontrato nell’avvio del-<br />

GIOVANI<br />

IMPRENDITORI<br />

AGRICOLI<br />

SIMONE BRONZINI<br />

Mi chiamo Simone Bronzini, ho 24 anni e abito a Fiavè (Giudicarie<br />

esteriori), dove gestisco assieme a mio papa Flavio l’azienda zootecnica<br />

di famiglia. l’azienda è costituita da 140 capi di razza bruna<br />

e frisone di cui 70 in lattazione ed il restante rimonta. prima d’entrare<br />

in azienda come coadiuvante agricolo ho conseguito il diploma<br />

di perifo agrari presso la fondazione Edmund Mach ed il prossimo<br />

passo sarà a breve la domanda di primo insediamento.<br />

L’azienda produce latte alimentare conferito alla casearia monti<br />

trentini di Strigno e le varietà coltivate sono mais ceroso e prato<br />

stabile. Nei mesi estivi viene praticato l’alpeggio con le manze.<br />

la tua attività?<br />

Nessun problema vero e proprio.<br />

Parlerei più che altro di qualche<br />

rinuncia di carattere personale: i<br />

sacrifici sono certamente tanti, soprattutto<br />

all’inizio, da giovanissimo,<br />

quando ti paragoni con gli amici<br />

che, avendo intrapreso un’altra professione,<br />

possono avere il sabato<br />

e la domenica liberi, le ferie estive<br />

per andare in vacanza e si possono<br />

divertire di più, mentre tu sei a lavorare,<br />

spesso indipendentemente dal<br />

tempo e dalle ore.<br />

Quali sono gli aspetti di questa<br />

professione che ti danno maggiori<br />

soddisfazioni?<br />

Ci sono da fare delle rinunce ma<br />

ci sono anche molti aspetti belli.<br />

Quando ti addentri sempre più nel<br />

mondo agricolo e capisci quello<br />

26<br />

che fai e perché lo fai tutto passa<br />

in secondo piano e sei motivato<br />

a lavorare nel migliore dei modi<br />

per un risultato finale. Vedere la<br />

campagna coltivata e ben tenuta,<br />

i prati falciati l’estate, il mais che<br />

cresce ed esser sempre in mezzo<br />

alla natura, ma soprattutto il rapporto<br />

quotidiano con gli animali,<br />

mi dà enorme soddisfazione anche<br />

se richiede costanza, molte<br />

ore lavorative ed esser abituati<br />

all’imprevisto(quando va tutto liscio<br />

l’imprevisto è in agguato). nel<br />

settore zootecnico come in molti<br />

altri settori in questo periodo vi è<br />

un grande punto di domanda sul<br />

futuro ma resto fiducioso e spero<br />

di poter continuar la mia strada<br />

anche perché sarebbe un peccato<br />

dover lasciare tutto dopo anni di<br />

sogni e di sacrifici.


PAC: BENE IL LAVORO<br />

DEGLI EUROPARLAMENTARI,<br />

MA IL CAMMINO PER UNA VALIDA<br />

RIFORMA È ANCORA LUNGA<br />

Il presidente della Cia Giuseppe<br />

Politi apprezza quanto fatto dal<br />

Parlamento europeo con proposte<br />

interessanti per la nuova Politica<br />

agricola comune. Un ringraziamento<br />

particolare al presidente<br />

della Commissione Agricoltura<br />

Paolo De Castro. Molto, tuttavia,<br />

c’è ancora da fare. Serve un<br />

“gioco di squadra” per difendere<br />

gli interessi degli agricoltori italiani.<br />

“A<br />

pprezziamo il lavoro<br />

che hanno<br />

svolto gli europarlamentari.<br />

Molte delle proposte formulate<br />

vanno nella giusta direzione,<br />

ma c’è ancora molto da fare<br />

per una riforma della Politica<br />

agricola che sia realmente rispondente<br />

alle esigenze delle<br />

imprese agricole e che tuteli<br />

gli interessi degli agricoltori”.<br />

Lo ha affermato il presidente<br />

della Cia-Confederazione italiana<br />

agricoltori Giuseppe Politi<br />

commentando quanto avvenuto<br />

a Bruxelles nella “due giorni”<br />

di presentazione al Parlamento<br />

europeo delle controproposte<br />

di riforma della Pac post-2013<br />

rispetto al documento della<br />

Commissione europea.<br />

“I parlamentari -ha detto Politi-<br />

hanno svolto un egregio lavoro.<br />

Molte le indicazioni interessanti<br />

che vanno incontro alle necessità<br />

dei produttori agricoli, che<br />

oggi vivono una fase difficile<br />

contraddistinta da profonde incertezze.<br />

Dal confronto serrato<br />

e concreto in Commissione<br />

Agricoltura del Parlamento europeo<br />

è scaturito un contributo<br />

significativo che permette di<br />

guardare la situazione nei suoi<br />

aspetti particolari. Sono emerse<br />

numerose e importanti novità<br />

che accogliamo con soddisfazione”.<br />

“Per questo motivo ringraziamo<br />

il presidente della Commissione<br />

Agricoltura del Parlamento<br />

europeo Paolo De Castro per<br />

il suo impegno in questa delicata<br />

fase del negoziato per<br />

la riforma della Pac. E siamo<br />

d’accordo con lui -ha aggiunto<br />

il presidente della Cia- quando<br />

afferma che la nuova Politica<br />

agricola comune deve garantire<br />

maggiori certezze per il futuro<br />

degli agricoltori europei, tutelandone<br />

gli interessi”.<br />

“Il confronto a livello Ue sulla<br />

riforma resta, tuttavia, lungo e<br />

complesso. Il cammino -ha rimarcato<br />

Politi- per una valida riforma<br />

della Pac post <strong>2012</strong> è ancora<br />

tortuoso. Per la Cia la nuova<br />

Pac deve avere precisi obiettivi:<br />

27<br />

a cura di Massimo Tomasi<br />

l’efficienza del mercato; il rafforzamento<br />

delle organizzazioni<br />

di produttori; la diffusione dell’economia<br />

contrattuale; valide<br />

misure per favorire il ricambio<br />

generazionale; il sostegno degli<br />

strumenti (assicurazioni e fondi<br />

di mutualità) per contenere gli<br />

effetti della volatilità dei prezzi<br />

e delle crisi di mercato”.<br />

“La proposta formulata dalla<br />

Commissione Ue -ha ribadito il<br />

presidente della Cia- è penalizzante<br />

e, quindi, va necessariamente<br />

corretta. Per questo motivo<br />

ci batteremo con grande fermezza<br />

per tutelare il reddito e il lavoro<br />

dei veri agricoltori, di chi vive di<br />

agricoltura. Bisogna sviluppare<br />

un impegno determinato a favore<br />

dell’imprenditore, della sua impresa<br />

che, altrimenti, rischia di<br />

operare nella perenne difficoltà e<br />

nella completa incertezza”.<br />

“Ecco perché occorre un tenace<br />

‘gioco di squadra’. Contiamo,<br />

dunque, sulla sensibilità del premier<br />

Mario Monti. Oltre a governo,<br />

regioni e tutte le componenti<br />

della filiera agroalimentare, è<br />

fondamentale anche saldare -ha<br />

concluso Politi- l’azione con il<br />

Parlamento europeo e soprattutto<br />

con il presidente De Castro,<br />

che in più occasioni si è espresso<br />

per una riforma equilibrata ed<br />

efficiente per dare risposte chiare<br />

agli imprenditori agricoli”.<br />

<strong>CIA</strong> DIXIT


Edmund Mach<br />

GARA EUROPEA DEL VINO,<br />

FEM PRIMA CLASSIFICATA<br />

TRA 31 SCUOLE<br />

Umberto Pilati, studente della sesta<br />

classe del corso per enotecnici<br />

della Fondazione Edmund<br />

Mach di San Michele all’Adige si<br />

è classificato primo alla gara di<br />

viticoltura e terzo in tutte le altre<br />

prove alla settima edizione della<br />

“Europea Wine Championship”,<br />

la rassegna dedicata al vino<br />

che per una settimana ha visto<br />

sfidarsi all’interno dell’istituto<br />

agrario di Ascoli Piceno centinaia<br />

di studenti provenienti da<br />

tutto il continente.<br />

La competizione ha visto partecipare<br />

per la prima volta la Fonda-<br />

zione Mach e ha coinvolto quattordici<br />

nazioni europee tra cui<br />

Austria, Belgio, Estonia, Francia,<br />

Germania, Inghilterra, Italia, Ungheria,<br />

Lussemburgo, Romania,<br />

Slovenia, Spagna e Svizzera. In<br />

totale hanno partecipato 31 scuole<br />

enologiche, ognuna delle quali<br />

con due studenti dell’età compresa<br />

tra i 17 e i 25.<br />

LA RICERCA FEM 2011 E IL<br />

NUOVOCENTRODIBIOLOGIA<br />

COMPUTAZIONALE<br />

Trentacinque paesi rappresenta-<br />

NOTIZIE<br />

DALLA FONDAZIONE<br />

EDMUND MACH<br />

ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE<br />

a cura di Silvia Ceschini (Ufficio Stampa)<br />

ti, dopo Italia soprattutto India,<br />

Germania, Cina e Olanda,uno<br />

staff di 330 persone di cui oltre<br />

la metà inquadrata col ruolo di<br />

ricercatore, 113 pubblicazioni<br />

su riviste internazionali con fattore<br />

di impatto realizzate con<br />

ricercatori di 39 istituti operanti<br />

in tutti e cinque i continenti, 27<br />

borse di dottorato assegnate.<br />

28<br />

Sono alcuni numeri snocciolati<br />

alla Fondazione Edmund Mach<br />

di San Michele all’Adige nell’ambito<br />

della presentazione dei risultati<br />

2011 del Centro ricerca e<br />

innovazione.<br />

Roberto Viola, dirigente del Centro<br />

ricerca e innovazione, ha illustrato<br />

i principali risultati evidenziando<br />

che il Centro ricerca e<br />

innovazione ora si può collocare<br />

di diritto tra i principali Centri di<br />

ricerca internazionali nei settori di<br />

riferimento che sono l’agricoltura,<br />

l’alimentazione e l’ambiente.<br />

IN ARRIVO<br />

NEI VIGNETI TRENTINI<br />

VECCHIE E NUOVE VARIETÀ<br />

Alla Fondazione Edmund Mach<br />

di San Michele all’Adige prosegue<br />

in maniera parallela l’attività<br />

di realizzazione di nuovi incroci<br />

di vite e l’azione di recupero e valorizzazione<br />

delle antiche varietà<br />

coltivate un tempo.<br />

Per esaltare la qualità dei vini<br />

trentini quattro nuove varietà resistenti<br />

e aromatiche messe a<br />

punto dal Centro ricerca e innovazione<br />

sono in attesa di iscrizione<br />

presso il Ministero delle<br />

politiche agricole, mentre sul<br />

fronte dei recuperi, dopo Casetta,<br />

Lagarino, Verdealbara, Maor,<br />

Paolina e “Saint Laurent”, altre<br />

due vecchie varietà di vite sono<br />

in attesa di registrazione nel Catalogo<br />

nazionale delle varietà di<br />

vite idonee alla produzione di<br />

vino: la Biancaccia e la Rossetta<br />

di Montagna.


NOTIZIE BREVI<br />

tratte dal sito www.trentinoagricoltura.it<br />

PRODUZIONI ASSICURATE<br />

PER 280 MILIONI DI EURO<br />

Ammonta a 280 milioni di euro il valore<br />

dei prodotti agricoli assicurati in<br />

<strong>Trentino</strong> contro il rischio di danni da<br />

eventi meteorici e calo di reddito per<br />

la stagione <strong>2012</strong>. I contratti stipulati<br />

sono oltre 11.000. Nel 2011 il valore<br />

assicurato si era fermato a 230 milioni<br />

di euro. I dati del <strong>Trentino</strong> sono<br />

in controtendenza rispetto all´ambito<br />

nazionale.<br />

PRODUZIONE INTEGRATA<br />

MELE: CONTROLLI IN DUE<br />

FASI<br />

La commissione tecnica di gestione<br />

dei protocolli di produzione integrata di<br />

mele che fa capo ad Apot ha fissato il<br />

programma dei controlli che saranno<br />

eseguiti in due momenti della stagione<br />

vegeto-produttiva. Nella fase estiva<br />

saranno controllati 283 quaderni di<br />

campagna e raccolti 867 campioni di<br />

foglie e di frutti da sottoporre ad analisi<br />

per stabilire l´eventuale presenza di<br />

fitofarmaci vietati dal protocollo. Nella<br />

fase di conferimento saranno prelevati<br />

600 campioni di mele da sottoporre ad<br />

analisi per la ricerca di residui di fitofarmaci<br />

vietati e di fitofarmaci ammessi ma<br />

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Informiamo i gentili lettori che la<br />

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CLASSIFICARE I RISCHI<br />

AZIENDALI<br />

Sono circa 7000 le schede anagrafiche<br />

che i tecnici dell´Unità qualità e<br />

sicurezza delle filiere agroalimentari<br />

della Fondazione Edmund Mach-<br />

Istituto agrario di S. Michele hanno<br />

distribuito ad altrettanti conduttori di<br />

azienda ortofrutticola e/o viticola con<br />

l´invito a segnare macchine, attrezzature<br />

e operazioni tecnico-colturali normalmente<br />

eseguite nelle singole unità<br />

produttive. Basandosi sulla descrizione<br />

delle singole realtà aziendali, i<br />

tecnici elaboreranno mediante programma<br />

computerizzato lo schema<br />

individuale da seguire nella compilazione<br />

del documento di valutazione<br />

dei rischi e delle misure di prevenzione<br />

durante l´intero anno solare.<br />

ELEZIONI CONSORZIO<br />

DI BONIFICA:<br />

LISTE PRESENTATE<br />

Alla scadenza del 15 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> il<br />

Consorzio trentino di bonifica ha ricevuto<br />

una lista di candidati non agricoli<br />

29<br />

e due liste di candidati agricoli a loro<br />

volta suddivisi in agricoli di prima e<br />

di seconda fascia. La distinzione tra<br />

prima e seconda fascia è stabilita in<br />

base al canone annuale pagato: fino<br />

a 260 euro per la prima fascia, sopra<br />

i 260 euro per la seconda. Nella lista<br />

dei non agricoli sono indicati due<br />

nomi di persone eleggibili. Nelle liste<br />

degli agricoli i nominativi sono 8 per la<br />

prima fascia e altrettanti per la seconda.<br />

Il consiglio direttivo in base allo<br />

statuto sarà composto da 13 persone:<br />

8 agricoli, 1 extra agricolo, 3 rappresentanti<br />

dei comuni, 1 rappresentante<br />

della Provincia di Trento. La consulta<br />

riunita il 18 <strong>giugno</strong> ha proceduto alla<br />

ratifica delle liste presentate.<br />

AUMENTA LA DOMANDA DI<br />

MELE DAI PAESI DELL’EST<br />

Nel mese di <strong>giugno</strong> le cooperative<br />

frutticole del fondovalle trentino hanno<br />

registrato un aumento della domanda<br />

di mele Golden da parte dei mercati<br />

dell´Est. La domanda proviene<br />

in particolare da: Repubblica Ceca,<br />

Russia, Bulgaria, Romania, Ungheria.<br />

I prezzi rimangono purtroppo gli stessi<br />

dell´inizio campagna, cioè inferiori del<br />

15% rispetto all´esercizio 2010-2011.<br />

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