n°6, giugno 2012 - CIA Trentino

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I lavori, la cultura, le tradizioni che hanno segnato il nostro passato IL TUO PAESE E’ANCORA SENZA LA BANDA LARGA? BEATI I TEMPI QUANDO C’ERAUNA BANDA DIETRO A OGNI ANGOLO. Museo degli USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA San Michele all’ Adige - Trento LE NOSTRE USANZE CAMBIANO RITROVIAMO QUELLE CHE ABBIAMO LAS<strong>CIA</strong>TO ALLE SPALLE via Mach, 2 - 38010 San Michele all’Adige (TN) - Tel. 0461 650314 - 650556 - Fax 0461 650703 - info@museosanmichele.it Orario: 9.00-12.30; 14.30-18.00 - Chiuso il lunedì, il 1°novembre, il 25 dicembre, il 1°gennaio www.museosanmichele.it / www.carnivalkingofeurope.it STUDIO BI QUATTRO
INTERVISTA AL NEO PRESIDENTE DIEGO SCHELFI Questo quarto mandato è forse il più difficile perché ha promesso un forte rinnovamento della Federazione: quali saranno le linee guida? “Sì, sarà sicuramente un mandato difficile, soprattutto per la situazione generale e per le grandi incognite che tutti i mercati presentano. Sarà faticoso perché la priorità del movimento cooperativo è il lavoro e sotto questo punto di vista le criticità aumentano di giorno in giorno. Certo dobbiamo ricordare sempre che complessivamente la cooperazione trentina è riuscita ad aumentare i livelli occupazionali. E questo ci rende ottimisti anche per il futuro. Per quanto riguarda il rinnovamento della Federazione, ho chiesto ed ottenuto il consenso dei cooperatori parlando di ‘cammino che deve proseguire nel solco segnato’. Questo evidentemente non significa immobilismo ma neanche discontinuità. Avremo quindi bisogno di riflettere sempre sulle radici e sugli scopi fondativi per individuare le strategie future. E a proposito del rinnovamento nell’ultimo anno e mezzo abbiamo registrato cambiamenti profondi nella composizione dei CdA a livello dei principali consorzi di secondo grado e anche nelle cooperative. Com- di Michele Zacchi plessivamente i gruppi dirigenti del movimento si sono fortemente rinnovati. E sono cambiati anche i settori di lavoro: negli ultimi anni sono nate molte cooperative nell’innovation technology e sono tutte formate da giovani. Anche la Federazione ha innovato con decisione per quanto riguarda i servizi alle cooperative, separando la vigilanza dalla consulenza e aumentando i servizi di supporto. Quindi non abbiamo nulla da ‘inventare’. Siamo un bel gruppo di imprese sane e socialmente utili, che deve tenacemente seguire l’obiettivo: favorire la crescita dell’occupazione ed essere motore di sviluppo del <strong>Trentino</strong>.” Si è chiesta chiarezza sul ruolo della Federazione e sulle modalità di voto: intende dare segnali precisi in questa direzione? “Tutte le questioni sono sempre discutibili e se si ritiene necessario vanno affrontate ed approfondite. Devo però ricordare che queste regole di votazione sono presenti nel movimento cooperativo trentino da molto prima del mio arrivo e che nessuno ha sollevato questo problema fino ad ora. Certo, nel momento in cui per la prima volta nella storia della cooperazione trentina ci sono diverse candidature, allora il pensiero va anche alle modalità di 7 Il presidente della Federazione trentina della cooperazione voto. È senza dubbio un tema che si potrà affrontare. Del resto in questi ultimi sette anni lo statuto è stato modificato più volte e proprio nella direzione di ampliare e di rendere maggiormente efficaci la Federazione e tutte le cooperative. Ricordo il cambiamento del nome da ‘Federazione trentina delle Cooperative’ a ‘Federazione trentina della Cooperazione’, l’allargamento della possibilità di associarsi alle imprese sociali e alle associazioni. E ancora l’inserimento nello statuto dei riferimenti specifici ai valori e, da ultimo, il nuovo patto di sistema anche attraverso la formazione obbligatoria. Una modifica quest’ultima, che ci ha impegnato per due anni. Questo movimento è sempre in discussione ed è sempre in divenire. Il problema è quello di chiedersi il fine delle nostre eterne e giuste discussioni, che deve essere il bene comune e il sistema e non altro.” intervista
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