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INTERVISTA<br />
AL NEO PRESIDENTE<br />
DIEGO SCHELFI<br />
Questo quarto mandato<br />
è forse il più<br />
difficile perché ha<br />
promesso un forte<br />
rinnovamento della<br />
Federazione: quali saranno<br />
le linee guida?<br />
“Sì, sarà sicuramente un mandato<br />
difficile, soprattutto per la situazione<br />
generale e per le grandi<br />
incognite che tutti i mercati presentano.<br />
Sarà faticoso perché la<br />
priorità del movimento cooperativo<br />
è il lavoro e sotto questo punto<br />
di vista le criticità aumentano di<br />
giorno in giorno. Certo dobbiamo<br />
ricordare sempre che complessivamente<br />
la cooperazione trentina<br />
è riuscita ad aumentare i livelli<br />
occupazionali. E questo ci rende<br />
ottimisti anche per il futuro.<br />
Per quanto riguarda il rinnovamento<br />
della Federazione, ho<br />
chiesto ed ottenuto il consenso<br />
dei cooperatori parlando di ‘cammino<br />
che deve proseguire nel<br />
solco segnato’. Questo evidentemente<br />
non significa immobilismo<br />
ma neanche discontinuità.<br />
Avremo quindi bisogno di riflettere<br />
sempre sulle radici e sugli<br />
scopi fondativi per individuare le<br />
strategie future. E a proposito del<br />
rinnovamento nell’ultimo anno e<br />
mezzo abbiamo registrato cambiamenti<br />
profondi nella composizione<br />
dei CdA a livello dei principali<br />
consorzi di secondo grado<br />
e anche nelle cooperative. Com-<br />
di Michele Zacchi<br />
plessivamente i gruppi dirigenti<br />
del movimento si sono fortemente<br />
rinnovati. E sono cambiati anche<br />
i settori di lavoro: negli ultimi<br />
anni sono nate molte cooperative<br />
nell’innovation technology e sono<br />
tutte formate da giovani. Anche<br />
la Federazione ha innovato con<br />
decisione per quanto riguarda i<br />
servizi alle cooperative, separando<br />
la vigilanza dalla consulenza e<br />
aumentando i servizi di supporto.<br />
Quindi non abbiamo nulla da ‘inventare’.<br />
Siamo un bel gruppo di<br />
imprese sane e socialmente utili,<br />
che deve tenacemente seguire<br />
l’obiettivo: favorire la crescita dell’occupazione<br />
ed essere motore<br />
di sviluppo del <strong>Trentino</strong>.”<br />
Si è chiesta chiarezza sul ruolo<br />
della Federazione e sulle<br />
modalità di voto: intende dare<br />
segnali precisi in questa direzione?<br />
“Tutte le questioni sono sempre<br />
discutibili e se si ritiene necessario<br />
vanno affrontate ed approfondite.<br />
Devo però ricordare che<br />
queste regole di votazione sono<br />
presenti nel movimento cooperativo<br />
trentino da molto prima<br />
del mio arrivo e che nessuno ha<br />
sollevato questo problema fino<br />
ad ora. Certo, nel momento in cui<br />
per la prima volta nella storia della<br />
cooperazione trentina ci sono<br />
diverse candidature, allora il pensiero<br />
va anche alle modalità di<br />
7<br />
Il presidente della Federazione<br />
trentina della cooperazione<br />
voto. È senza dubbio un tema che<br />
si potrà affrontare. Del resto in<br />
questi ultimi sette anni lo statuto<br />
è stato modificato più volte e proprio<br />
nella direzione di ampliare e<br />
di rendere maggiormente efficaci<br />
la Federazione e tutte le cooperative.<br />
Ricordo il cambiamento del<br />
nome da ‘Federazione trentina<br />
delle Cooperative’ a ‘Federazione<br />
trentina della Cooperazione’,<br />
l’allargamento della possibilità<br />
di associarsi alle imprese sociali<br />
e alle associazioni. E ancora<br />
l’inserimento nello statuto dei riferimenti<br />
specifici ai valori e, da<br />
ultimo, il nuovo patto di sistema<br />
anche attraverso la formazione<br />
obbligatoria. Una modifica quest’ultima,<br />
che ci ha impegnato per<br />
due anni. Questo movimento è<br />
sempre in discussione ed è sempre<br />
in divenire. Il problema è quello<br />
di chiedersi il fine delle nostre<br />
eterne e giuste discussioni, che<br />
deve essere il bene comune e il<br />
sistema e non altro.”<br />
intervista