n°6, giugno 2012 - CIA Trentino

Confederazione italiana agricoltori
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Trento
2012
ANNO
INTERNAZIONALE
DELLA COOPERAZIONE
In Germania nel 1996 erano
presenti 10.320 cooperative
con 22.322.050 soci
(il 27,9% della popolazione).
MENSILE DELLA CIA DEL TRENTINO
agricoltura
trentina
Assemblea elettiva della Federazione
della Cooperazione Trentina
Speciale biologico
Al via l'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
Anno XXXI - Numero 6/2012
Lotte Contadine - Sped. in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96
Filiale di Trento - Direttore Responsabile: Michele Zacchi

Direttore
Massimo Tomasi
Direzione e Redazione
Michele Zacchi
Trento - Via Maccani, 199
Tel. 0461 420969 - Fax 0461 422259
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In Redazione:
Ivonne Chistè, Gabriele Dalprà, Francesca
Eccher, Stefano Gasperi, Sabrina Grillo,
Nicola Guella, Francesca Tonetti, Gianluca
Turrina, Andrea Tondini, Michel Mattivi
Iscrizione n. 150 del Tribunale di Trento
30 ottobre 1970
A cura della
T.C.S. srl - Trento - Via Maccani 199
Realizzazione grafica e stampa:
Studio Bi Quattro - Trento
Concessionaria esclusiva per la pubblicità
Publimedia snc - Tel. 0461 238913
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Le nostre sedi
VAL D’ADIGE
TRENTO - UFFICIO PROVINCIALE
via Maccani 199
Tel. 0461.420969 - 0461.421230
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e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle
8.00 alle 13.00
E-mail: segreteria@cia.tn.it
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mercoledì dalle 8.15 alle 10.00
c/o Studio Maistri via Giacometti 9/2
Tel. 0461.842636
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via Degasperi 41/b
c/o Studio Degasperi Martinelli
giovedì dalle 8.30 alle 10.30
Tel. 0461.211451
VERLA DI GIOVO
venerdì dalle 8.30 alle10.00 c/o
Cassa Rurale di Giovo
SOMMARIO
La Coop al giro di boa
Intervista al neo presidente Diego Schelfi
La cooperazione trentina
Le Piazze del bio 2012
La Coop di Caldonazzo
Il mercato del bio
Il Biologico: consumo consapevole e solidale
Graziadei e Latte Trento
Legale
CAA
Al via l’Associazione Giovani Imprenditori
Agricoli - AGIA
Itinerario etnografico del Trentino
Rete degli Ecomusei del Trentino
Giovani imprenditori agricoli
CIA DIXIT
Fondazione Edmund Mach
Notizie brevi
Vendo&Compro
VAL DI NON
CLES - UFFICIO DI ZONA
via Dallafior 40 - Tel. 0463.422140
Fax 0463.423205
Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.15
e dalle 14.00 alle 18.00, il venerdì dalle
8.00 alle 12.15
E-mail: cles@cia.tn.it
VAL DI SOLE
MALÈ
Il 1° giovedì del mese dalle 10.00 alle
11.45, gli altri giovedì dalle ore 8.30 alle
9.30, presso il Municipio
VERMIGLIO
Il 1° giovedì del mese dalle 8.45 alle 9.30,
presso il Municipio
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il 1° e il 3° mercoledì del mese dalle 14.30
alle 16.30 presso Municipio (Maso Ronca)
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martedì: 8.30-13.30, giovedì: 8.30-13.00
e 14.00-16.30,
piazza Achille Leoni, 33 (Follone)
c/o Confesercenti (3° piano).
Tel. 0464.424931 - Fax 0464.400457
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martedì dalle 14.30 alle 16.00,
via Galas, 13
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mercoledì dalle 9.00 alle 12.00,
via Roma, 53 - Tel. 0461.421230
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S
ull’assemblea della
Federazione Trentina
della Cooperazione si
è detto e scritto molto.
Questo giornale ha seguito
con grande attenzione tutto il
percorso che si è concluso venerdì
15 giugno e crediamo che alcune
considerazioni siano necessarie.
Si è trattato di un’assemblea che
ha fatto voltare pagina a tutta la
cooperazione trentina. E’ proba-
Abbiamo visto tutti che non si può
più limitare ad un ruolo notarile, è
chiaro a tutti che la crisi che stiamo
vivendo impone comportamenti
nuovi. Ma è altrettanto vero che
uscire dalle consolidate abitudini
non sarà per niente facile.
Diego Schelfi ha vinto in maniera
autorevole.
Questo quarto mandato gli dà
forza, gli consente di prendere
decisioni coraggiose e di rilan-
LA COOP
AL GIRO DI BOA
bilmente finito il tempo delle unanimità
costruite a tavolino e da ora
in avanti sarà necessario un confronto
meno velato e più esplicito
su tutte le questioni.
E il nodo da sciogliere non mancano
di certo.
Che ruolo dovrà avere la cooperazione?
Quale strada deve prendere
il sistema delle casse rurali?
Con quali elementi di forza il movimento
cooperativo può entrare nei
nuovi settori?
E, per cominciare, quale sarà il
ruolo della Federazione?
di Michele Zacchi
ciare quei valori cooperativi che
hanno costituito la base del suo
progetto.
Proprio perché i valori sono il sale
di questo comparto economico,
vanno dunque evitati tutti quei
passaggi bizantini, quelle astuzie
elettorali che possono aver caratterizzato
il recente passato; se
vogliamo una cooperazione adulta
servono modalità e persone capaci
di confrontarsi fra di loro in maniera
esplicita perché animati da
un elemento comune, che è quello
di dare vita ad imprese democrati-
5
che al loro interno e capaci di creare
ricchezza e cultura solidale nella
società.
Diego Schelfi è chiamato a guidare
una fase molto delicata, perché
il movimento cooperativo dovrà
uscire dalle consolidate abitudini:
c’è sempre meno spazio per chi
pensa di affidare il proprio futuro
ad una ristretta élite di dirigenti.
Sarà invece necessario far crescere
in fretta una grande senso
di responsabilità dei soci, perché
se loro sono i padroni del proprio
destino devono avere gli strumenti
per farlo nel modo migliore.
Diego Schelfi ha dunque vinto, ma
i concorrenti non escono umiliati
dal confronto. Hanno dato voce al
disagio (probabilmente più ampio
di quello espresso dai voti) e hanno
saputo segnalare con determinazione
i punti più critici.
Sono stati probabilmente danneggiati
da un meccanismo che non
hanno saputo controllare: sembrava,
a volte, di assistere ad una
competizione elettorale più che ad
un dibattito aziendale (come deve
essere in ultima istanza).
Tutti i presenti hanno seguito con
estrema attenzione il dibattito, ma
non era difficile percepire un’atmosfera
di disagio e di preoccupazione;
ora che Diego Schelfi è tornato
a fare il timoniere tocca a lui ridare
slancio e fiducia ad un movimento
che, in ogni caso, vuole essere rimotivato.
cooperazione

I lavori, la cultura, le tradizioni
che hanno segnato il nostro passato
IL TUO PAESE
E’ANCORA SENZA
LA BANDA LARGA?
BEATI I TEMPI
QUANDO C’ERAUNA
BANDA DIETRO
A OGNI ANGOLO.
Museo degli
USI E COSTUMI
DELLA GENTE TRENTINA
San Michele all’ Adige - Trento
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STUDIO BI QUATTRO

INTERVISTA
AL NEO PRESIDENTE
DIEGO SCHELFI
Questo quarto mandato
è forse il più
difficile perché ha
promesso un forte
rinnovamento della
Federazione: quali saranno
le linee guida?
“Sì, sarà sicuramente un mandato
difficile, soprattutto per la situazione
generale e per le grandi
incognite che tutti i mercati presentano.
Sarà faticoso perché la
priorità del movimento cooperativo
è il lavoro e sotto questo punto
di vista le criticità aumentano di
giorno in giorno. Certo dobbiamo
ricordare sempre che complessivamente
la cooperazione trentina
è riuscita ad aumentare i livelli
occupazionali. E questo ci rende
ottimisti anche per il futuro.
Per quanto riguarda il rinnovamento
della Federazione, ho
chiesto ed ottenuto il consenso
dei cooperatori parlando di ‘cammino
che deve proseguire nel
solco segnato’. Questo evidentemente
non significa immobilismo
ma neanche discontinuità.
Avremo quindi bisogno di riflettere
sempre sulle radici e sugli
scopi fondativi per individuare le
strategie future. E a proposito del
rinnovamento nell’ultimo anno e
mezzo abbiamo registrato cambiamenti
profondi nella composizione
dei CdA a livello dei principali
consorzi di secondo grado
e anche nelle cooperative. Com-
di Michele Zacchi
plessivamente i gruppi dirigenti
del movimento si sono fortemente
rinnovati. E sono cambiati anche
i settori di lavoro: negli ultimi
anni sono nate molte cooperative
nell’innovation technology e sono
tutte formate da giovani. Anche
la Federazione ha innovato con
decisione per quanto riguarda i
servizi alle cooperative, separando
la vigilanza dalla consulenza e
aumentando i servizi di supporto.
Quindi non abbiamo nulla da ‘inventare’.
Siamo un bel gruppo di
imprese sane e socialmente utili,
che deve tenacemente seguire
l’obiettivo: favorire la crescita dell’occupazione
ed essere motore
di sviluppo del Trentino.”
Si è chiesta chiarezza sul ruolo
della Federazione e sulle
modalità di voto: intende dare
segnali precisi in questa direzione?
“Tutte le questioni sono sempre
discutibili e se si ritiene necessario
vanno affrontate ed approfondite.
Devo però ricordare che
queste regole di votazione sono
presenti nel movimento cooperativo
trentino da molto prima
del mio arrivo e che nessuno ha
sollevato questo problema fino
ad ora. Certo, nel momento in cui
per la prima volta nella storia della
cooperazione trentina ci sono
diverse candidature, allora il pensiero
va anche alle modalità di
7
Il presidente della Federazione
trentina della cooperazione
voto. È senza dubbio un tema che
si potrà affrontare. Del resto in
questi ultimi sette anni lo statuto
è stato modificato più volte e proprio
nella direzione di ampliare e
di rendere maggiormente efficaci
la Federazione e tutte le cooperative.
Ricordo il cambiamento del
nome da ‘Federazione trentina
delle Cooperative’ a ‘Federazione
trentina della Cooperazione’,
l’allargamento della possibilità
di associarsi alle imprese sociali
e alle associazioni. E ancora
l’inserimento nello statuto dei riferimenti
specifici ai valori e, da
ultimo, il nuovo patto di sistema
anche attraverso la formazione
obbligatoria. Una modifica quest’ultima,
che ci ha impegnato per
due anni. Questo movimento è
sempre in discussione ed è sempre
in divenire. Il problema è quello
di chiedersi il fine delle nostre
eterne e giuste discussioni, che
deve essere il bene comune e il
sistema e non altro.”
intervista

intervista
LA COOPERAZIONE
TRENTINA MOTORE
PER ECONOMIA E
RICCHEZZA
intervista a Carlo Borzaga, presidente di Euricse
Sulla copertina del numero di febbraio
avevamo segnalato i numeri
della cooperazione trentina (18000
dipendenti fissi e 6000 lavoratori
stagionali). Si tratta di una forza
rilevante all’interno della nostra società,
ma quelle cifre non ci dicono
tutto. Manca, insomma, quello che
possiamo definire l’indotto del mondo
cooperativo, e per chiarire questo
aspetto ci siamo rivolti a Carlo Borzaga,
il presidente di Euricse, che da
tempo studia questi problemi.
È
possibile calcolare
quanta ricchezza sanno
creare le cooperative
oltre al quella
prodotta dalle singole
aziende?
“Si e come Euricse lo abbiamo già
fatto. Si chiama conto satellite e si
può fare per qualsiasi settore. Esi-
EURICSE
Euricse (European Research Institute on
Cooperative and Social Enterprises) è una
fondazione di ricerca creata per favorire la
crescita e la diffusione di conoscenze e
processi di innovazione delle cooperative,
delle imprese sociali, delle organizzazioni
nonprofit e dei commons. In particolare
l’oggetto dello studio di Euricse sono le
imprese e le organizzazioni private che
di Michele Zacchi
ste un meccanismo matematico, in
buona sostanza, per verificare tutti
gli scambi economici che ogni settore
ha con tutti gli altri.
In questo modo quando osservo i
dati sulla cooperazione si può verificare
cosa e quanto ogni cooperativa
mette in moto, con la propria
attività, negli altri settori.
A titolo di esempio: se esamino Melinda
posso capire quanta ricchezza
viene indotta nel settore dell’autotrasporto
(partendo dal presupposto che
l’azienda non sia proprietaria di tutti
camion). Così possiamo vedere quanta
attività privata nasce e cresce proprio
perché c’è il consorzio Melinda.
Questo viene definito effetto indiretto
che abbiamo calcolato per ogni
cooperativa e per ogni impresa non
cooperativa ma di proprietà del mondo
cooperativo (ad esempio la Cassa
Centrale delle Casse Rurali, una spa di
proprietà delle banche cooperative).
C’è poi un secondo aspetto da considerare,
quello che definiamo indotto.
privilegiano forme di gestione partecipata,
adottano una concezione dello sviluppo
che considera inseparabili benessere socialeedeconomicoeperseguonoobiettivi
diversi dal profitto.
Euricseadottaunapprocciomultidisciplinare
e innovativo nella selezione dei
temi di ricerca e nelle attività di formazioneeconsulenza,conloscopodisviluppare
e promuovere non solo una più
approfondita conoscenza delle forme im-
8
Mi spiego meglio: si tratta della attivazione
di produzione che viene messa
in moto dai consumatori che ricevono
un reddito grazie al lavoro che svolgono
nel settore cooperativo.
In questo modo abbiamo verificato
che l’effetto economico della cooperazione
sul territorio non raddoppia ma
aumenta significativamente (dal 9% al
14%) e in termini occupazionali si passa
dal 9% degli occupati al 15%.
E si può dedurre che, tendenzialmente,
la forma cooperativa distribuisce di più
al lavoro rispetto alle altre forme societarie,
cioè tende ad occupare di più.”
Esistono altri strumenti per verificare
gli effetti positivi della forma
cooperative in un determinato territorio?
“La presenza di forme cooperative,
nel nostro tessuto economico
(ricordandoci che le coop hanno
obbiettivi diversi da quelli delle altre
imprese) genera comportamenti
economici diversi.
La compresenza di società cooperative
e società di capitali genere, ad
esempio, più concorrenza. Ed è un
tema di cui si parla troppo poco.
Stiamo anche facendo delle verifiche
precise e abbiamo già alcune stime.
Abbiamo esaminato il caso delle
banche e abbiamo scoperto qualcosa
di molto interessante. Quanto
più è forte la presenza delle casse
rurali (o delle banche di credito cooperativo)
in un territorio tanto maggiori
sono i benefici per i cittadini e
le imprese sia sul versante dei prestiti
(a tassi migliori) che sul versante
del rendimento dei conti correnti.
Verifichiamo, infatti, che la situazione
trentina è la migliore del paese, mentre
la Calabria si colloca all’ultimo
posto (e lì troviamo massimi tassi sui
prestiti, minimi tassi sui depositi).”
prenditoriali e di associazione ma anche
di sviluppare proposte di modelli proprietari,
di governo e di gestione coerenti con
le loro specificità e caratteristiche.
Euricse è una fondazione costituita nel
2008 per iniziativa di Cooperatives Europe,
della Federazione Trentina della Cooperazione,
della Fondazione Cassa di RisparmiodiTrentoeRovereto,dellaProvincia
Autonoma di Trento e dell’Università degli
StudidiTrento.

Comunità
online
La Camera di Commercio I.A.A di Trent
Autonoma di Trento e in collaborazione
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Azienda speciale Accademia d’Impresa,
Elettronica Certificata (PEC) e Firma d
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cos’è la Firma digitale?
perché utilizzare la Firma digitale?
come si fa ad ottenere la Firma digitale?
come si fa ad apporre la Firma digitale?
quali sono i dispositivi di Firma digitale?
in quali occasioni si utilizza la Firma digitale?
quali sono le responsabilità derivanti dall’uso
della Firma digitale?
Contesto normativo e tecnologico
vincoli normativi, sanzioni e vantaggi
Dimostrazioni dell’utilizzo pratico
lettura e preparazione documenti PDF
apposizione della Firma digitale
apposizione della marca temporale
verifica della Firma digitale
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
cos’è la PEC?
come si fa ad acquistare la PEC?
come si fa ad utilizzare una casella PEC?
come comporre un messaggio PEC?
quando utilizzare la PEC?
Contesto normativo e tecnologico
vincoli normativi, sanzioni e vantaggi
Dimostrazioni dell’utilizzo pratico
Utilizzo della webmail PEC (servizio online)
accesso, interfaccia, composizione, ricevute
ricezione dei messaggi, verifica degli allegati
organizzazione dei messaggi
Utilizzo PEC con client di posta
(programma installato su computer):
riconoscere messaggi PEC, composizione, ricevute
ricezione dei messaggi e verifica degli allegati
organizzazione e backup dei messaggi PEC
I contenuti, suddivisi per argomento, sono disponibili in formato video e presentati da una voce guida.
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le piazze del bio
A
nche per il 2012 si è rinnovata
la collaborazione
tra Trentino Cipa.At
Servizi – Confederazione
Italiana Agricoltori e
l’Ufficio per le produzioni biologiche
della PAT per la realizzazione della
manifestazione “Le Piazze del bio”,
evento di caratura nazionale e che
per il Trentino si è svolto nel rinnovato
quartiere di Piedicastello, Trento, il 19
e 20 maggio.
Un’opportunità per promuovere
l’agricoltura biologica sia come
metodo produttivo ma anche come
stile di vita e di alimentazione, oltre
che come modo per tutelare il territorio
e rispettare le stagioni, sposando
la tradizione e le biodiversità
storicamente legate allo spazio rurale
trentino.
Alla manifestazione hanno partecipato
15 espositori, tra aziende agricole
e aziende di trasformazione,
che hanno potuto promuovere la
loro attività e vendere i loro prodotti.
La sensibilizzazione sul biologico
è stato il focus sia di organizzatori
che operatori, ponendo l’attenzione
sui prodotti locali di qualità e, cosa
importante per una corretta educazione
alimentare, di stagione. E
proprio educare ed informare sono
tra i principali obiettivi: il rapporto diretto
tra produttore e consumatore,
con l’applicazione della cosiddetta
“filiera corta”, permette a quest’ultimo
di avvicinarsi ad un mercato
ancora di nicchia ma che sta gua-
dagnando grande diffusione. Questo
anche grazie ad iniziative come
il “Bio-aperitivo raccontato” durante
il quale l’agroattore Nicola Sordo ha
accompagnato i partecipanti attraverso
una degustazione durante la
quale le “primizie” venivano narrate
da coloro che ne conoscono la storia
e sanno quanta fatica, credo e
passione ci sia dietro un prodotto
agricolo, ovvero i produttori stessi.
Tra le attività che hanno fatto da co-
LE PIAZZE
DEL BIO 2012
Piedicastello teatro della “mostra mercato”
dedicata al biologico, organizzata da TCS - CIA.
di Michel Mattivi
rollario al mercato ci sono i numerosi
laboratori che si sono svolti in
entrambe le giornate. Sia quelli per
bambini, dedicati a come si “impasta
la pasta” o a come crearsi da sé
tante palline colorate da giocolieri,
fino a quello per strigliare l’asino o
ballare su musiche da tutto il mondo,
che quello dedicato agli adulti,
inerente cura del proprio piccolo
orto bio, hanno riscosso un successo
davvero inaspettato. Naturalmente
anche per questi i prodotti e
il materiale scelto è stato totalmente
biologico.
E alla fine sono d’obbligo i ringraziamenti
a tutti coloro che hanno
contribuito in maniera determinante
alla riuscita della manifestazione. In
particolar modo ringraziamo l’associazione
Donne in Campo per il contributo
nelle attività laboratoriali ma
non solo, gli organizzatori ed espositori
del Mercatino di Piedicastello. Un
grazie doveroso anche al Comitato
Feste Sant’Apollinare e ai loro volontari:
oltre ad un indispensabile aiuto
10

AZIENDE PROTAGONISTE DE “LE PIAZZE DEL BIO 2012
APICOLTURA
BOLOGNANI
Cavedine - Masi di Sopra, 27
0461 85661 - 328 2824718
bolognani2@interfree.it
AZIENDA AGRICOLA
FRUTTI DI BOSCO
Loc. Cazzanelli s.n. Brentonico
328 1599502
azfruttidibosco@gmail.com
ECOIDEA SRL
Mori - via Battisti, 17
0464 910365 - 3482544960
ecoidea@cimonetti.it
AZIENDA AGRICOLA
MOLINO DEI LESSI
Lavis - Maso Rosabel, 5
0461 870275 - 349 4518930
emma.clauser@virgilio.it
COMUNITÀ
MURIALDO
Trento - via endrici 20
0461 985252 - 333 1119679
villarizzi@murialdo.taa.it
nella programmazione e organizzazione
dell’evento hanno garantito i
pasti (rigorosamente bio) per tutti i
partecipanti ed operatori. Ed infine
non possiamo non rivolgere un rin-
AZIENDA AGRICOLA
LA FONTE
Folgaria - Loc. Gruim - Mezzomonte
0464 720041
info@la-fonte.org
AZIENDA AGRICOLA
PAOLO PERLOT
Fai della Paganella - via Garibaldi 13
340 0765104
paoloperlot@yahoo.it
AZIENDA AGRICOLA
LA CONTADINA
Bondone - via Giusti 12
0465 299546
info@lacontadinabondone.it
AZIENDA AGRICOLA
SANTULIANA RENATO
Arco - via Fornaci 23/B
0464 510048 - 347 8558334
santuliana.renato@virgilio.it
AZIENDA AGRICOLA
SIMONINI FAUSTO
Serravalle di ALA - via Coni Zugna
0464 696471 - 334 5494584
profondoverde@alice.it
graziamento a tutte le aziende che
hanno partecipato a “Le Piazze del
bio” visto che proprio loro sono state
il fulcro dell’intera manifestazione.
Una dimostrazione di come, dalla si-
11
AZIENDA AGRICOLA
AL MASSAREN
Vanza di Trambileno
340 4277864
speri_luigina1952@yahoo.it
CANTINA
ALDENO SCA
Aldeno - via Roma, 76
0461 842511 - 338 7029831
direttore@cantina-aldeno.it
APICOLTURA
PETERLANA & ZAMBOTTI
Fiavè - Fraz. Stumiaga, 40
338 3963283 - info@cademel.it
LA VIS
Lavis via Carmine, 7
0461 440111
info@la-vis.com
AZIENDA AGRICOLA
PANGEA
Torcegno - via S. Giovanni Bosco 19
0461 763367 - 347 3013209
pangea_madreterra@yahoo.it
nergia di produttori e società civile,
possano nascere momenti di forte
propulsione per un movimento, quello
del biologico, che è prima di tutto
una filosofia.
le piazze del bio

iologico locale
COOP DI CALDONAZZO:
PIONIERE DELLA
DISTRIBUZIONE DI
PRODOTTI BIO
Il mercato del biologico in Trentino
ha avuto negli anni un’importante
crescita. Cartina di tornasole è
l’esperienza della Coop di Caldonazzo.
Abbiamo chiesto a Roberto
Curzel, responsabile del settore
biologico, di raccontarci quella
che, all’inizio, poteva sembrare
una avventura ardita
Cosa vi ha spinto alla
scelta del bio?
L’idea di mettere a disposizione
del pubblico
un vero e proprio
reparto biologico è maturata e diventata
realtà verso la fine degli anni ’80,
quando i primi “pionieri” lanciavano
dei messaggi di esigenza di tornare
ad un’agricoltura pulita e ad un mangiare
senza chimica nel piatto.
Abbiamo subito accolto l’invito ed
abbiamo iniziato un duro percorso di
propaganda verso la nostra clientela.
Punto vendita Coop di Caldonazzo
Intervista a Roberto Curzel,
responsabile del settore biologico
di Michel Mattivi
E’ stato un cammino difficile anche
perché i prezzi erano nettamente superiori
a quelli del convenzionale (le
ditte fornitrici erano relativamente poche
e la gamma di prodotti non era
molto ampia) e la gente si dimostrava
diffidente verso queste novità. Così
sono iniziati dei corsi di cucina gratuita,
delle ricette a tema, serate dedicate
ed i risultati ci hanno dato ragione.
La presenza di turisti stranieri nella
zona dei laghi non ha dato nessun
input a questa nostra scelta e anche
adesso nel periodo estivo le vendite
non subiscono degli incrementi
particolari dati appunto dalla clientela
straniera: la maggioranza degli
stranieri è olandese che a differenza
del tedesco non è particolarmente
attenta a questo tipo di alimentazione.
I nostri consumatori provengono
dal bacino della Valsugana, dalla
città di Trento, dalla Vallagarina ed
ultimamente si sono rivolti a noi anche
dei Gruppi di Acquisto Solidale
che si riforniscono all’ingrosso.
Come vanno le vendite e quali
risultati state ottenendo? La crisi
si sta facendo sentire sulla scelta
di questo prodotto?
Le vendite sono cresciute dagli inizi
ad oggi in maniera esponenziale.
Nel 2006 abbiamo incrementato del
100% rispetto all’anno 2000 e nel
2011 siamo cresciuti del 90% rispetto
al 2006. Siamo veramente soddisfatti
di questi risultati, che vanno si-
12
curamente a premiare queste nostre
scelte, frutto di impegno, preparazione
e cura che riserviamo a questo
reparto. Ora possiamo con orgoglio
offrire alla nostra esigente clientela
una realtà complementare, all’altezza
dell’offerta di tipo convenzionale.
La crisi economica ha intaccato
lievemente anche questo settore e
la clientela si fa sempre più attenta
nella scelta dei prodotti e nel prezzo,
diminuendo la quantità ma non
per questo rinunciando alla qualità.
Stiamo attenti anche alla provenienza
dei prodotti privilegiando l’acquisto
di merce da produttori locali
certificati. In quest’ottica abbiamo
organizzato delle trasferte a tema
presso ditte biologiche del Trentino
per mostrare che non serve uscire
necessariamente dal nostro territorio
per trovare dei prodotti d’eccellenza
e delle aziende trentine che soddisfano
appieno le nostre richieste.
È cambiata nel tempo l’attenzione
dei clienti verso i prodotti bio?
Nel rispondere a quest’ultima domanda
penso al poco spazio riservato al
biologico ed ai pochi prodotti esposti
sugli scaffali inizialmente e guardo
con orgoglio la situazione attuale. Da
un po’ di pasta, farina, olio e poco
altro, ora disponiamo di un reparto e
di un ‘offerta quasi completa. Questo
anche grazie alla continua crescente
domanda della nostra clientela che
nel tempo è cresciuta ed è altresì
aumentato il rapporto di fiducia e collaborazione
reciproca. Un aiuto involontario
è stato dato dall’esplosione di
intolleranze alimentari e dagli scandali
che hanno colpito il mercato alimentari.
La gente così si è orientata verso
i prodotti provenienti da agricoltura
biologica e biodinamica per trovare
quella garanzia che nel convenzionale
talvolta è venuta meno. Anche
Coop Italia, da sempre sensibile per
quanto riguarda la sicurezza alimentare,
ha inserito nella sua merceologia
la linea Vivi Verde.
Termino ringraziando il direttore Manlio
Tomaselli per averci creduto come
me fin dall’inizio, per avermi dato fiducia,
sostegno e stimolo e per far
si che la nostra Cooperativa sia non
solo un supermercato ma un luogo
dove il cliente si possa sentire sempre
a casa.

Sempre di più si parla
di prodotti biologici.
Quali sono le richieste
principali della clientela?
Quale pubblico
si delinea e quale tipo di domanda
avanza?
Per quello che vediamo dal nostro
osservatorio permanente dell’Ecosportello
Fa’ la Cosa Giusta!, e da
quello più sporatico della omonima
IL MERCATO
DEL BIO: DINAMICO,
IN ESPANSIONE
ED ECOSOSTENIBILE
Intervista a Dario Pedrotti,
coordinatore dell’Ecosportello Fa’ La Cosa Giusta!
Il biologico è una filosofia di produzione
e consumo sana e ed ecosostenibile.
Ne abbiamo parlato con
Dario Pedrotti, Coordinatore dell’Ecosportello
Fa’ la Cosa Giusta!
di Michel Mattivi
fiera, è indubbio che la richiesta di
prodotti alimentari biologici sia in
crescita, e che la clientela di questo
tipo di prodotti si stia modificando.
Molte persone cercano il prodotto
Sede dell’Ecosportello in via Torre Verde, Trento
13
biologico con l’obiettivo di mangiare
cose “sane”, più che non per ridurre
le conseguenze dell’agricoltura
convenzionale sui terreni coltivati.
Questa ricerca dell’alimento “sano”
è più accentuata fra i neo genitori,
che spesso ricorrono all’alimentazione
biologica per i loro figli, pur
non essendone loro stessi consumatori,
e in molti casi continunando
a non esserlo. Accanto ai negozi
specializzati, nascono settori dedicati
al biologico all’interno dei supermercati
tradizionali: si può dire che
attualmente in Trentino ogni catena
di supermercati ha una sua linea di
prodotti biologici freschi, che sono
sempre più segnalati all’interno del
punto vendita.
In un periodo di crisi come questo
come si sta evolvendo il mercato
bio?
Nonostante la crisi il mercato del biologico
appare in continua espansione:
calano gli acquisti ma aumentano
quelli di prodotti biologici. Ad esempio
nel mercato delle mele il convenzionale
stenta e il bio va bene. Si sta
assistendo anche ad un fenomeno
di agricoltori e allevatori “di ritorno”,
piccole realtà economiche che erano
state abbandonate e che ora vengono
recuperate, spesso adottando
il metodo biologico. Anche nel settore
vitivinicolo c’è un grande fermento
sul fronte del biologico.
Come vi muovete per recepire le
domande di questo pubblico? E
come riuscite a comunicare le vostre
scelte e a promuovere quello
che offrite?
Non abbiamo la funzione di recepire
le domande del pubblico e soddisfarle,
quanto piuttosto di segnalare
ai consumatori cosa esiste sul territorio,
o ai produttori se esiste una
domanda non soddisfatta. In passato
siamo stati promotori di progetti
che hanno ottenuto un grande
successo, alcuni dei quali hanno
poi avuto le forze per proseguire
con le loro gambe, come nel caso
del “progetto biocesta”, che non
solo è diventato una realtà economica
autonoma, ma è stato anche
copiato da altri soggetti.
biologico locale

iologico locale
Uno dei canali che maggiormente
si stanno sviluppando nella promozione
del bio sono i GAS, i Gruppi di
Acquisto Solidale. Abbiamo chiesto
a Dario Micheloni, presidente di La
Credenza, uno dei GAS più importanti
e attivi, come questi gruppi
propongano il biologico e quali siano
le risposte dei loro associati.
Il GAS, nella sua forma più semplice,
èungruppodipersonechedecide
di unirsi per fare acquisti collettivi
presso un produttore risparmiandosuiricarichideivaripassaggie
controllando direttamente la qualità
dei prodotti acquistati. Ci sono GAS
che acquistano solo BIO, e quelli
che prediligono i Km zero, chi solo
alimentari e chi solo prodotti di base
(farine, olio, cereali) e quelli, come
La Credenza, che sono Associazioni
di promozione sociale che, oltre
agli acquisti, organizzano corsi,
convegni ed iniziative varie sui temi
dell’eco-compatibilità, della difesa
dell’ambiente e della salute sia per
isocichepergliesterni.
Per informazioni e per contattarci è
disponibile il sito:
www.lacredenzatn.it
IL BIOLOGICO:
CONSUMO
CONSAPEVOLE
ESOLIDALE
Dario Micheloni (La Credenza) ci racconta come
diffondono la cultura della sostenibilità alimentare
di Michel Mattivi
S
empre di più si parla
di prodotti biologici.
Quali sono le richieste
principali di
chi si rivolge a voi?
Quale pubblico si delinea e quale
tipo di domanda avanza?
I nostri soci sono molto attenti al
problema del trasporto (quindi privilegiamo
i km zero) ed il fatto che i
produttori siano il più possibile locali
in modo da sostenere attivamente le
produzioni biologiche del Trentino.
In un periodo di crisi come questo
come si sta evolvendo il mercato
bio?
L’aumento della domanda, e quindi
dell’offerta di prodotti BIO, ha portato
indubbiamente ad una riduzione dei
prezzi rispetto a qualche anno fa quando
i prodotti BIO erano molto più di
nicchia che non adesso; ormai in ogni
supermercato si trova un reparto BIO
(va molto di moda!). Il rovescio della
medaglia è che ormai si sono create
delle vere e proprie industrie del
biologico dove la ricerca del
profitto ha preso il sopravvento
sull’aspetto etico
che dovrebbe essere alla
base di tutta la catena
biologica (dei produttori
più grandi
o dei marchi BIO
cosa sappiamo
dell’uso etico del-
14
Dario Micheloni,
presidente di La Credenza
la manodopera? Del trattamento dei rifiuti
o delle fonti di energia utilizzate?).
Come vi muovete per recepire
le domande di questo pubblico?
E come riuscite a comunicare
le vostre scelte e a promuovere
quello che offrite?
La scelta di nuovi produttori da inserire
nel nostro listino parte da una
considerazione sulla reale utilità di
quello che andiamo a proporre (esiste
un Gruppo Acquisti che valuta il
prodotto ed il produttore sotto ogni
aspetto), in seguito il produttore viene
inserito nel nostro calendario ordini
ed i soci possono ordinare.
Quali verifiche effettuate rispetto
ai vostri fornitori per verificare che
un prodotto sia realmente Bio?
Proprio con la scelta di prediligere
piccoli produttori e locali ci consente
di avere un contatto diretto con il produttore,
di capire le motivazioni della
sua scelta di produrre biologico e di
sostenerlo con i nostri acquisti. Per
statuto tutti i nostri produttori
devono essere
certificati BIO,
ma più che fidarci
delle
carte, preferiamo
la conoscenza
personale
e la condivisione
delle
sue scelte; molti produttori
sono anche soci
della Credenza.

GRAZIADEI:
“LATTE TRENTO
HA BISOGNO DI FORTI
INVESTIMENTI”
C
arlo Graziadei è stato
appena riconfermato
alla presidenza di
Latte Trento, ma i suoi
problemi sono appena
cominciati. Mentre scriviamo non
è ancora chiaro se e quando (e, soprattutto,
se ci saranno i fondi ) per
costruire il nuovo (“indispensabile”
sottolinea) caseificio.
“Ma una cosa è certa, ci racconta il
presidente, il mercato è in ribasso,
come lo sono i consumi e in tutto il
paese, quindi anche in Trentino circola
molto latte, che viene principalmente
dalla Germania e dalla Slovenia.
Noi abbiamo alle spalle un anno
che ci ha permesso di liquidare ai
soci 45 centesimi al litro, ma sappiamo
anche che, con queste cifre, la
marginalità è davvero molto bassa.
Tutto quel che serve alla produzione
di latte, riferendoci alle materie prime
per la sua lavorazione, ha avuto
un’impennata verso l’alto, mentre il
valore del prodotto è in calo.
Abbiamo bisogno di una svolta de-
di Michele Zacchi
cisa verso la qualità dei prodotti,
l’innovazione, e l’integrazione della
base sociale, ora però la prima questione
riguarda la realizzazione del
nuovo caseificio accanto alla sede
di Spini. Il progetto è stato ridefinito
e ci dovrebbe costare sui 25 milioni
di euro. In questo modo sarà possibile
dismettere gli stabilimenti di Fiavé
e Rovereto che attualmente producono
prodotti con livelli qualitativi
non pienamente corrispondenti agli
standard della nostra azienda”.
Lasciamo un attimo il latte per
passare a chi lo produce. Ci riferiamo
alle stalle: ci sono state
novità rilevanti in questo settore?
“Abbiamo un calo fisiologico, ma il
numero complessivo è abbastanza
costante. Significa che esiste un
ricambio generazionale e questo è
molto importante nel nostro mondo
che tende ad invecchiare.”
Breve presentazione Latte Trento
15
Carlo Graziadei,
presidente di Latte Trento
Ma il latte di montagna è davvero
superiore agli altri?
“Dico di si con convinzione e dobbiamo
arrivare ad un riconoscimento
di questo dato di fatto.”
Quali sono i progetti di Latte Trento
per quel che riguarda i prodotti?
“Partiamo dalle stalle: la loro produzione
deve essere tracciabile e dobbiamo
diversificare la nostra attività:
c’è il latte per i formaggi lavorati (primo
fra tutti il grana trentino) e quello
per diventare latte fresco.
Dobbiamo separare poi la raccolta
del prodotto e definirne una terza
tipologia da dedicare al latte biologico
(come a Pinzolo), dobbiamo
inoltre certificare il nostro latte e infine
(ritorno allo stabilimento che mi
auguro sia pronto in un paio d’anni)
vanno pensati formaggi nuovi, e lavorati
in maniera da garantire la miglior
qualità.”
Il nuovo Consorzio Produttori Latte delle Valli Trentine, denominato più semplicemente
“Latte Trento”, nato dalla fusione tra la stessa Latte Trento e il Caseificio Pinzolo Fiavè
Rovereto, raggruppa circa 400 Soci, con una produzione media di circa 60.000.000 di
litri di latte trentino che rappresenta la quasi totalità del latte alimentare pastorizzato
o utilizzato per la produzione di yogurt e delle paste filate. Una parte viene utilizzata
per la produzione di formaggi nostrani tra cui l’unico D.O.P. Trentino, la Spressa delle
Giudicarie e una parte per la produzione del Grana Trentino.
Il Caseificio ha come fine la vendita e trasformazione del latte dei propri soci conferitori
attraverso la commercializzazione di prodotti di alta qualità, valorizzandoli attraverso
una adeguata azione di marketing territoriale, in grado di connotare le produzioni locali
sotto l’aspetto della qualità, salubrità e territorialità.
intervista

Il Codice Civile prevede agli
articoli 950 e 951 rispettivamente
l’azione di regolamento
di confini e l’azione per
l’apposizione di termini. Sono
due procedure che possono essere
azionate, rivolgendosi al Tribunale,
per porre fine a situazioni di incertezza
relative ai confini e per far apporre
i termini tra due fondi.
La prima è l’azione prevista quando
il confine tra due fondi è incerto,
quando non esiste chiarezza su
dove si trovi la linea che divide due
terreni vicini. L’art. 950 del Codice
Civile stabilisce infatti che ciascuno
dei proprietari può agire con l’azione
di regolamento di confini “quando il
confine tra due fondi è incerto”.
La situazione d’incertezza può essere
oggettiva, e cioè può essere obbiettivamente
difficile da stabilire dove debba
essere collocata la linea di confine
(si pensi al caso in cui due fondi siano
ad esempio divisi da una larga rampa
che non è chiaro se appartenga
al proprietario del fondo a monte o di
quello a valle) o soggettiva nel caso
invece in cui siano i proprietari dei due
fondi a non essere d’accordo su dove
L’AZIONE DI REGOLAMENTO
EL’AZIONEPER
L’APPOSIZIONE DI TERMINI
avv. Andrea Callegari
il confine si trovi, anche in presenza di
un chiaro confine apparente (si pensi
al caso di due fondi divisi da un muro:
un proprietario sostiene che il confine
si trovi in realtà due metri oltre questo
muro, l’altro proprietario sostiene che
il muro sia il confine).
In questi casi la soluzione più auspicabile,
per tempi e costi, sarebbe
che i proprietari trovassero una accordo,
magari affidando incarico di
effettuare le misurazioni ad un tecnico
di comune fiducia.
Quando questo non è possibile ciascuno
dei due proprietari può rivolgersi
al Tribunale con l’azione di regolamento
di confini. Chiede cioè al
Giudice che sia lui a stabilire, dichiarandolo
poi con sua sentenza, dove si
trovi la linea di confine tra i due fondi.
Nell’azione di regolamento di confini
si può far ricorso a ogni mezzo
di prova, compresi i testimoni e, in
mancanza di altri elementi, dice il
Codice, il Giudice si attiene al confine
delineato dalle mappe catastali.
Nella pratica il Giudice nominerà un
suo Consulente Tecnico d’Ufficio al
quale darà incarico di effettuare i rilievi
e le ricerche utili e necessarie ad
individuare la linea di confine tra i due
fondi. L’accertamento del tecnico sarà
recepito dal Giudice in sentenza.
L’azione di regolamento di confini trova
un limite nel caso in cui l’altra parte
eccepisca l’avvenuta usucapione. Se
cioè uno dei due proprietari confinanti
vanti un utilizzo della “fetta” di campagna
in contestazione che sia durato
per più di quindici anni quella “fetta”
di terreno potrebbe essere diventata
a quel punto sua. Va però verificato
caso per caso. La giurisprudenza
della Corte di Cassazione ha infatti
17
di avv. Andrea Callegari
chiarito che questa eccezione non è
ammissibile nel caso in cui l’incertezza
del confine abbia carattere oggettivo,
quando, come detto sopra, sia
obiettivamente incerta la zona confinaria
in contestazione se non c’è un
chiaro confine apparente.
L’altra azione, quella per l’apposizione
di termini, è prevista all’art. 951
del Codice Civile.
A differenza dell’azione per il regolamento
dei confini presuppone che
non vi siano incertezze circa l’esatta
collocazione del confine tra fondi
vicini. Può essere fatta valere se “i
termini dei fondi contigui mancano
o sono diventati irriconoscibili”. Con
questa azione ciascuno dei proprietari
dei fondi confinanti ha il diritto di
agire perché i termini siano apposti
o ristabiliti a spese di entrambi.
Per riassumere, quindi, nel caso
pratico:
1. se due proprietari non sono d’accordo
sulla linea di confine, dovranno
ricorrere al Giudice: sarà
lui a determinarla;
2. se sono d’accordo su dove si trovi il
confine ma mancano chiari termini,
mancano cioè quegli elementi fisici
infissi nel terreno (pali o pietre che
siano) che rendano certa anche
per il futuro la situazione, in questo
secondo caso al Giudice si chiede
solamente che sia lui a dar disposizione
per la loro fisica apposizione.
Ancor più che per l’azione di regolamento
di confini (che presuppone un
litigio circa la proprietà di terreni che
possono avere anche un elevato valore)
l’azione di apposizione di termini
ha costi che, a al di là di questioni di
principio, il più delle volte non giustificano
il ricorso al Tribunale.
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NOTIZIE DAL CAA
45500
IL TERREMOTO IN EMILIA
Decine di casolari distrutti e moltissimi
seriamente danneggiati,
oltre a migliaia di forme di parmigiano
cadute a terra dalle ‘scalere’
dei magazzini di stagionatura
sono la conseguenza del terremoto
del 20 maggio scorso che
ha colpito, in emilia romagna,
prevalentemente le province di
modena, ferrara e bologna.
I danni più ingenti nei comuni di
Finale Emilia, San Felice Sul Panaro,
Camposanto, Cavezzo, San
a cura di Stefano Gasperi
Possidonio. Mirandola ed anche
Carpi nel modenese, mentre nel
territorio di Bologna è Crevalcore
il comune più colpito. Anche
a Sant’Agostino di Ferrara, dove
il sisma ha mietuto vittime, sono
stati registrati danni ingenti.
È ancora prematuro fare una stima
precisa dei danni di stalle, ricoveri
attrezzi e abitazioni private,
ma si parla di svariati milioni di
euro a cui si aggiunge la perdita
di prodotti ad alto valore aggiunto
come l’Aceto balsamico che
è fuoriuscito dalle botti e le for-
19
me di parmigiano che sono cadute
dalle ‘scalere’. Inoltre sono
andati irrimediabilmente perduti
decine di mezzi agricoli sepolti
sotto le macerie nonché prodotti
agricoli pronti per essere alienati.
Nell’area colpita operano numerose
cantine vinicole specializzate
nella produzione di lambrusco,
anch’esse danneggiate.
In alcuni allevamenti sono stati
segnalati animali sepolti sotto le
macerie.
Da un primo sopralluogo svolto
risulta che in due stabilimenti di
stagionatura del ‘del re dei formaggi’,
ovvero l’Albalat (Modena)
e la Cappelletta del Duca
(San Possidonio), siano andate
perdute complessivamente 130
mila forme, per un valore di oltre
40 milioni di euro. “Oltre il danno
la beffa – dice il presidente della
Cia Emilia Romagna Antonio
Dosi - perché gli agricoltori dovranno
pagare l’Imu su immobili
danneggiati e sui quali dovranno
sostenere costi elevati per riportarli
in sicurezza. Chiediamo pertanto
che il governo, provveda a
congelare le imposte, compresa,
l’Imu, gravanti sugli immobili colpiti
dal terremoto.”
CAA

RISCHI DI DECURTAZIONI
E SPESE INUTILI
SULL’INSEDIAMENTO
DEI GIOVANI
CIA del trentino evidenzia in una
nota al Servizio Agricoltura della
P.A.T. le perplessità circa l’interpretazione
di un paio di passi del testo
del bando 2011 del PSR per la misura
in oggetto, così come proposti da
alcuni uffici periferici.
I due passi sono i seguenti:
• (pag. 55, punto D.12 - Importo del
sostegno, modalità di erogazione,
liquidazione - secondo capoverso)
“L’indirizzo produttivo e il metodo
biologico verranno verificati all’atto
dell’adozione del provvedimento di
concessione dell’aiuto”. Secondo
alcuni funzionari periferici e non del
Servizio l’interpretazione sarebbe
restrittiva (a danno del richiedente
ovviamente) nel senso che sia gli
5.000 di maggiorazione per le
aziende biologiche che gli 10.000
di differenziale fra aziende frutti-viticole
e zootecniche verrebbero concessi
solo se, all’atto dell’adozione
le aziende dei richiedenti sono già
, in prevalenza, bio o zootecniche.
Tale interpretazione, che appare
tutt’altro che evidente, ha un impatto
pesante su quei richiedenti che
stanno realizzando un impresa ex
novo non avendo una pregressa
attività genitoriale alle spalle. In tali
casi è preminente il caso che alla
data dell’adozione, il richiedente si
sia attivato per realizzare una attività
che copra almeno le 300 ore lavoro
richieste nel modo più praticabile. E
cioè con la messa a coltura o l’acquisizione
di coltivazioni frutti-viticole,
o comunque ad alto assorbimento
di tempi lavoro. La attivazione del
percorso per la certificazione bio o
la realizzazione del progetto zootecnico
avvengono, sensatamente e
inevitabilmente, durante i concessi
36 mesi successivi. Appare del tutto
evidente a chi scrive e agli stessi
vostri funzionari l’assurdità di una in-
terpretazione che penalizza pesantemente
chi dovrebbe (e vorrebbe)
agevolare. E si ritiene che l’eventuale
applicazione restrittiva della
norma sia dovuta ad un eccesso di
puntigliosità nella sua redazione che
non ha previsto questo possibile effetto
negativo. In sostanza un accidente
non voluto. Appunto per tale
motivo e considerato che la norma
può essere interpretata nel senso
dello spirito dell’agevolare la nascita
di nuove imprese chiediamo che
la difficoltà sia superata attraverso
un indicazione di interpretazione
nel senso corretto della ratio dell’intervento
e come da noi auspicato.
Nel solo ufficio nostro di Trento tale
problema investe per il 2011 circa la
metà degli interventi richiesti.
• (pag. 53, punto D.6 - Piano aziendale
- penultimo capoverso) “Il piano
dovrà svilupparsi su un arco temporale
di durata di almeno diciotto
mesi a decorre dalla concessione
del premio”. Secondo interpretazioni
di Vs. funzionari di uffici periferici
tale passo della norma implicherebbe
l’obbligatorietà per il giovane che
si insedia e cui è stato riconosciuto
il relativo premio, di stipulare la polizza
fideiussoria della durata di almeno
18 mesi, indipendentemente
dal possesso o meno dal possesso
dei requisiti per la carenza dei quali
la fideiussione è richiesta. Per essere
più esplicito: ancorché il giovane
possegga all’atto della presentazione
della domanda di liquidazione i
requisiti della capacità professionale,
della qualifica di imprenditore
professionale, della dimensione
aziendale assolvente le 2080 ore di
impegno lavorativo la fideiussione
sarebbe obbligatoria per un periodo
di almeno 18 mesi. Il fatto suscita
in noi notevoli perplessità perché ci
appare in contrasto con quanto previsto
dalla stesso Bando al punto D.
12 capoversoso iniziante con D.5
– pag. 55) in cui testualmente si dice
che “Nel caso il beneficiario fosse
privo al momento della domanda
21
di liquidazione........(dei requisiti).....
la liquidazione delle agevolazioni è
subordinata alla presentazione da
parte del richiedente di una garanzia
fideiussoria, per l’intero premio
erogabile. Ricordiamo che la fideiussione
bancaria ha un costo di
almeno il 2% annuo (= 800/anno
per un premio di 40.000) ed è rilasciata
di norma solo ai correntisti. La
fideiussione assicurativa è rilasciata
con difficoltà e talora è assolutamente
negata. La motivazione è la
seguente “abbiamo provveduto ad
analizzare la documentazione inoltrataci
e dobbiamo informarla che la
garanzia richiestacii non è da noi rilasciabile
poichè il testo che il Beneficiario
richiede prevede lo svincolo
della garanzia solo dietro rilascio di
lettera liberatoria da parte dell’Ente
Garantito e, tra gli obblighi contrattuali,
è inserita la deroga all’art.
1957 del C.C.” Il problema riguarda
diversi richiedenti, specie della Valle
di Non e nelle tipologia di imprese
nate dal passaggio della gestione
da genitori a figli o dalla costituzione
di società fra genitori e figli.
CAA

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M
artedì 12 giugno
2012, presso la
sede di Trento di
CIA del Trentino,
si è tenuto il primo
incontro dell’Associazione Giovani
Imprenditori Agricoli (in sigla
AGIA).
Presenti 11 giovani imprenditori
agricoli, insieme a Flavio Pezzi e
Massimo Tomasi, rispettivamente
Presidente e Direttore di CIA del
Trentino e Francesca Tonetti, dipendente
TCS-CIA del Trentino.
Obiettivo dell’incontro è stato
quello di presentare l’Associazione
Giovani Imprenditori Agricoli e
di capire l’interesse dei presenti
alla costituzione del Gruppo di
Coordinamento dell’Associazione,
che avrà il compito di incentivare
la nascita dell’associazione di persone
e del suo mantenimento nel
tempo.
Il desiderio di CIA del Trentino è
quello di costituire un’associazione
“vera”, che risponda concretamente
ai bisogni dei suoi componenti,
che crei opportunità di
crescita, oltre che di confronto e
dibattito. Si vogliono creare le basi
per un’associazione “viva” e “partecipata”.
Per questo motivo, in preparazione
della prossima Assemblea Elettiva
di CIA del Trentino che si terrà a
inizio 2014, CIA ha dichiarato che
è opportuno per AGIA dotarsi di
una struttura organizzativa solida
e di un gruppo di persone che si
AL VIA L’ASSOCIAZIONE
GIOVANI IMPRENDITORI
AGRICOLI - AGIA
DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DEL TRENTINO
impegnano per l’associazione. Per
fare questo si intende costituire il
Gruppo di Coordinamento di AGIA
che avrà il compito
• di diffondere i principi ed i valori
dell’associazione,
• di promuoverla sul territorio provinciale,
• di raccogliere idee e fabbisogni
ai quali si darà risposta con iniziative
concrete,
• ed, entro fine 2013, di organizzare
la Prima Assemblea
Elettiva di AGIA per eleggere il
Presidente (ed eventualmente
due Vicepresidenti) dell’Associazione.
Il prossimo incontro si terrà
martedì 31 luglio 2012 alle
Le Scampagnate
in fattoria di Luglio
15 luglio
Azienda Agricola Mirtilla
da Mirta Giacomuzzi
Fraz. Gaggio 17 Segonzano
tel. 347 2500034
mirtilla2005@libero.it
29 luglio
Azienda Agricola La Fonte
da Elisabetta Monti
Loc. Gruim Mezzomonte di
Folgaria
tel. 0464 720041
info@la-fonte.org
23
di Francesca Tonetti
ore 20:30 presso la sede della
CIA del Trentino a Trento in via
Maccani 199. Durante il questo
incontro si individueranno e nomineranno
i componenti del Gruppo
di Coordinamento di AGIA e si
raccoglieranno le prime proposte
e idee di progetto che l’associazione
potrebbe realizzare.
Per maggiori informazioni:
Associazione Giovani Imprenditori
Agricoli
Confederazione Italiana Agricoltori
del Trentino
via Maccani, 199 - Trento
Tel. 0461.421214 - Fax 0461.422259
mail agia@cia.tn.it
referente dott.ssa Francesca Tonetti
Assistenza legale
Ricordiamo ai gentili lettori che la
Confederazione Italiana Agricoltori
mette gratuitamente a disposizione
dei propri associati (in regola con il
pagamento delle tessera associativa)
un consulente legale secondo i seguenti
orari e previo appuntamento:
TRENTO -ViaMaccani,199
tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.00
Avv. Andrea Callegari
CLES - Via Dallafior, 40
il primo lunedì del mese dalle 14.00
alle 15.30 - Avv. Piergiorgio Sandri
il secondo giovedì del mese dalle 14.00
alle 15.30 - Avv. Lorenzo Widmann
AGIA

itinerari
A
Alambicchi, pestelli e macchine
(Pieve di Ledro)
partire da una raccolta minuta di erbe medicinali da sempre
ampiamente praticata in tutta la valle, nel laboratorio farmaceutico
Foletto si realizzavano grandi quantità di preparati e prodotti, molti dei
quali propriamente registrati - fiale iniettabili, amari corroboranti, sciroppi
di frutta… - e regolarmente distribuiti negli ospedali e nelle case di
cura. Si tratta, in effetti, di un’attività che ha costituito, qui come altrove
sull’arco alpino, una piccola ma significativa risorsa. L’odierna esposizione
documenta l’evoluzione della tecnologia farmaceutica, da una serie
di alambicchi e pestelli sei-settecenteschi, fino ai giorni nostri, con le
attrezzature oggi utilizzate per la produzione di sciroppi, amari, liquori.
Per informazioni:
laboratorio Foletto 0464 / 591038
museo.foletto@gmail.com - www.foletto.net - www.museofoletto.it
ITINERARIO
ETNOGRAFICO
DEL TRENTINO
MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA
www.museosanmichele.it
24
a cura di Antonella Mott
L’
Albergo alla Corona - Museo del Turismo
Trentino (Montagnaga di Piné)
albergo, prospiciente il Santuario della Madonna di Caravaggio,
è stato aperto nel 1883 da Carlo Tommasini e fino al 2002 ha accolto turisti e
pellegrini in sosta sull’altipiano. Divenuto proprietà del Comune di Baselga di
Piné è oggi sede del Museo del Turismo Trentino, con il bar, la sala ristorante
e le camere da letto arredate come un tempo. Dai sistemi di illuminazione
agli imponenti letti con biancheria d’epoca, dai mobili da toeletta con catini e
bacinelle di ceramica agli scrittoi ai quadri sacri e all’interessante catalogo dei
decori effettuati sulle pareti con la tecnica dello stencil, ogni dettaglio illustra
una cultura dell’accoglienza di raffinata sobrietà. Non mancano il pianoforte e
una collezione di fotografie e giornali d’epoca. Alcide Degasperi è uno dei nomi
famosi presenti nei registri dell’albergo.
Per informazioni:
Biblioteca Comunale 0461/557951-Amelia Tommasini 389/2741627
pine@biblioinfotn.it

Rete degli Ecomusei del Trentino
Giornata del Paesaggio 2012
“Il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e
nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in
quelle della vita quotidiana”. Convenzione europea del paesaggio, 2000
La Rete degli Ecomusei del Trentino, assieme alla rete nazionale Mondi-Locali, festeggia la Giornata europea
del Paesaggio, evento pubblico annuale per richiamare l’attenzione dei cittadini, dei media e delle autorità
sul patrimonio paesaggistico collettivo. Un insieme di gesti diversi, ma coerenti nel raccontare le diversità e
dimostrare che il Paesaggio è la somma di infinite azioni, piccole e grandi, materiali e immateriali.
L’Ecomuseo della Val di Peio “Piccolo Mondo Alpino” propone
Domenica 17 giugno: SAGRA DI STROMBIANO - COMPLEANNO DEL PAESAGGIO
Al mattino passeggiata sul Percorso Etnografico Linum con interventi di manutenzione del sentiero. Pranzo comunitario
in piazza con la carne di pecora per promuovere i prodotti locali.
Ore 15,30 Inaugurazione della Sala della Tessitura “Gianni Rigotti” presso la Sede dell’Ecomuseo. Ore 17,00 SS.
Messa seguita da processione. Ore 18,00 Concerto del Corpo Bandistico della Val di Peio
www.linumpeio.it - ecomuseopeio@gmail.com
L’Ecomuseo del Lagorai “Nell’antica giurisdizione di Castellalto” propone:
Dal 21 giugno al 15 luglio, CONCORSO: TU SAI QUESTO POSTO DOV’E’?
12 particolari fotografici di luoghi significativi, ma spesso poco conosciuti, situati nei comuni dell’ecomuseo da scoprire
e riconoscere. In premio prodotti tipici locali, pranzi nei ristoranti del territorio e pubblicazioni dell’ecomuseo.
Domenica 9 settembre, PASSEGGIATA SUL MONTE SALUBIO
Passeggiata naturalistica da Musiera al monte Salubio con il custode forestale.
Per info: www.ecomuseolagorai.eu - info@ecomuseolagorai.eu
L’Ecomuseo Valle del Chiese “Porta del Trentino” propone:
Domenica 22 luglio “Ritorno in Val di fumo – l’incontro fra uomo e natura” escursione in Valle di Fumo. Vallata ricca
di risorse naturalistiche e geologiche, da sempre vissuta e profondamente rispettata dall’uomo. Escursione facile,
adatta a tutti anche a famiglie con bambini (dislivello 210 m; tempo di salita ore 1.40).
Ritrovo in Valle di Daone, presso il punto informativo del Parco Naturale Adamello Brenta alla diga di Malga Bissina,
ore 9:00. Rientro previsto per le ore 16:30. Necessaria la prenotazione.
Per info: www.ecomuseovalledelchiese.it info@ecomuseovalledelchiese.it
L’Ecomuseo del Viaggio propone:
L’ Ecomuseo del Viaggio festeggerà La Giornata del Paesaggio 2012 con le visite guidate gratuite
al Giardino d’Europa e all’Arboreto del Tesino: tutti i mercoledì di luglio ed agosto, partenza ore 9,00 dal Centro
visitatori dell’Arboreto a Pieve Tesino.
Il percorso permette si scoprire i “variopinti paesaggi” offerti dalle varietà botaniche presenti nel giardino e di ammirare
l’ampio paesaggio della conca del Tesino, di apprezzarne la bellezza, l’unicità e la sua fragilità.
Per info: pievetesino@biblio.infotn.it
L’Ecomuseo del Vanoi propone tre giornate di attività per invitare la comunità e i suoi ospiti a riflettere
sullo stretto legame esistente tra patrimonio paesaggistico e popolazione:
20 giugno Inaugurazione della mostra fotografica L’ULTIMA VALLE storie e volti del Vanoi di Giancarlo Rado a Canal
San Bovo, Casa dell’Ecomuseo ore 20.30
22 giugno Percepire i paesaggi: proiezione all’aperto di foto di paesaggi del Vanoi. Canal San Bovo, Casa dell’Ecomuseo
ore 21.00
23 giugno Il paesaggio vissuto e costruito: passeggiata nei dintorni di Caoria per osservare il paesaggio antropico.
Caoria, Casa del Sentiero Etnografico ore 14.30
“I segreti del bosco incantato. Narrando di un tempo che fu e che sarà”. Concerto/spettacolo open air con Giuseppe
Festa sui prati del Lozen. Zortea, Pradi del Lozen, ore 21.00
24 giugno Il paesaggio costruito, vissuto e abbandonato. Passeggiata guidata. Ronco Cainari, piazzale ore 10.30.
La Festa del Sorc pranzo tipico e visita ai mulini. Mulini di Ronco Cainari dalle ore 12.00
Per info: www.ecomuseo.vanoi.it ecomuseo@vanoi
L’Ecomuseo della Judicaria “dalle Dolomiti al Garda” propone:
Sabato 8 settembre Giornata del paesaggio 2012: “Attraversando l’Ecomuseo della Judicaria”
Passeggiate, escursioni e approfondimenti in compagnia di esperti e produttori locali, a partire dalla zona del Lomaso
fino al Rifugio San Pietro (Tenno). Necessaria la prenotazione.
Per info: www.dolomiti-garda.it ecomuseo@comune.comanoterme.tn.it
L’Ecomuseo Argentario propone:
Sabato 15 Settembre, un’escursione sul sentiero “Paesaggi Ameni” realizzato dall’ecomuseo con la collaborazione
della Pro Loco “Cà Comuna”.
Ritrovo ore 14.00 in piazza a Meano, visita dell’orto della proprietà della Fondazione Salvadori-Zanatta e degli annessi
spazi agricoli, passeggiata lungo il sentiero che attraversa le frazioni della Circoscrizione di Meano.
Per info: www.ecoarge.net - info@ecoarge.net 335.6514145
25
ecomusei

giovani
Q
uali sono le ragioni
che ti hanno
spinto a scegliere
la professione di
agricoltore?
Non posso dire che la tradizione di
famiglia non abbia influito sulla mia
scelta. La passione per il mondo
agricolo è nata quando ero bambino:
già in quel periodo andavo
ad aiutare mio papà in campagna,
all’inizio solo per gioco, come la
maggior parte dei bambini che piace
stare in mezzo alla natura, ma
poi è cresciuta sempre più, man
mano che con l’età e l’esperienza
andavo a conoscere e capire i tanti
piccoli, e forse per questo, affascinati
aspetti di questo mondo.
Quali sono i maggiori problemi
che hai incontrato nell’avvio del-
GIOVANI
IMPRENDITORI
AGRICOLI
SIMONE BRONZINI
Mi chiamo Simone Bronzini, ho 24 anni e abito a Fiavè (Giudicarie
esteriori), dove gestisco assieme a mio papa Flavio l’azienda zootecnica
di famiglia. l’azienda è costituita da 140 capi di razza bruna
e frisone di cui 70 in lattazione ed il restante rimonta. prima d’entrare
in azienda come coadiuvante agricolo ho conseguito il diploma
di perifo agrari presso la fondazione Edmund Mach ed il prossimo
passo sarà a breve la domanda di primo insediamento.
L’azienda produce latte alimentare conferito alla casearia monti
trentini di Strigno e le varietà coltivate sono mais ceroso e prato
stabile. Nei mesi estivi viene praticato l’alpeggio con le manze.
la tua attività?
Nessun problema vero e proprio.
Parlerei più che altro di qualche
rinuncia di carattere personale: i
sacrifici sono certamente tanti, soprattutto
all’inizio, da giovanissimo,
quando ti paragoni con gli amici
che, avendo intrapreso un’altra professione,
possono avere il sabato
e la domenica liberi, le ferie estive
per andare in vacanza e si possono
divertire di più, mentre tu sei a lavorare,
spesso indipendentemente dal
tempo e dalle ore.
Quali sono gli aspetti di questa
professione che ti danno maggiori
soddisfazioni?
Ci sono da fare delle rinunce ma
ci sono anche molti aspetti belli.
Quando ti addentri sempre più nel
mondo agricolo e capisci quello
26
che fai e perché lo fai tutto passa
in secondo piano e sei motivato
a lavorare nel migliore dei modi
per un risultato finale. Vedere la
campagna coltivata e ben tenuta,
i prati falciati l’estate, il mais che
cresce ed esser sempre in mezzo
alla natura, ma soprattutto il rapporto
quotidiano con gli animali,
mi dà enorme soddisfazione anche
se richiede costanza, molte
ore lavorative ed esser abituati
all’imprevisto(quando va tutto liscio
l’imprevisto è in agguato). nel
settore zootecnico come in molti
altri settori in questo periodo vi è
un grande punto di domanda sul
futuro ma resto fiducioso e spero
di poter continuar la mia strada
anche perché sarebbe un peccato
dover lasciare tutto dopo anni di
sogni e di sacrifici.

PAC: BENE IL LAVORO
DEGLI EUROPARLAMENTARI,
MA IL CAMMINO PER UNA VALIDA
RIFORMA È ANCORA LUNGA
Il presidente della Cia Giuseppe
Politi apprezza quanto fatto dal
Parlamento europeo con proposte
interessanti per la nuova Politica
agricola comune. Un ringraziamento
particolare al presidente
della Commissione Agricoltura
Paolo De Castro. Molto, tuttavia,
c’è ancora da fare. Serve un
“gioco di squadra” per difendere
gli interessi degli agricoltori italiani.
“A
pprezziamo il lavoro
che hanno
svolto gli europarlamentari.
Molte delle proposte formulate
vanno nella giusta direzione,
ma c’è ancora molto da fare
per una riforma della Politica
agricola che sia realmente rispondente
alle esigenze delle
imprese agricole e che tuteli
gli interessi degli agricoltori”.
Lo ha affermato il presidente
della Cia-Confederazione italiana
agricoltori Giuseppe Politi
commentando quanto avvenuto
a Bruxelles nella “due giorni”
di presentazione al Parlamento
europeo delle controproposte
di riforma della Pac post-2013
rispetto al documento della
Commissione europea.
“I parlamentari -ha detto Politi-
hanno svolto un egregio lavoro.
Molte le indicazioni interessanti
che vanno incontro alle necessità
dei produttori agricoli, che
oggi vivono una fase difficile
contraddistinta da profonde incertezze.
Dal confronto serrato
e concreto in Commissione
Agricoltura del Parlamento europeo
è scaturito un contributo
significativo che permette di
guardare la situazione nei suoi
aspetti particolari. Sono emerse
numerose e importanti novità
che accogliamo con soddisfazione”.
“Per questo motivo ringraziamo
il presidente della Commissione
Agricoltura del Parlamento
europeo Paolo De Castro per
il suo impegno in questa delicata
fase del negoziato per
la riforma della Pac. E siamo
d’accordo con lui -ha aggiunto
il presidente della Cia- quando
afferma che la nuova Politica
agricola comune deve garantire
maggiori certezze per il futuro
degli agricoltori europei, tutelandone
gli interessi”.
“Il confronto a livello Ue sulla
riforma resta, tuttavia, lungo e
complesso. Il cammino -ha rimarcato
Politi- per una valida riforma
della Pac post 2012 è ancora
tortuoso. Per la Cia la nuova
Pac deve avere precisi obiettivi:
27
a cura di Massimo Tomasi
l’efficienza del mercato; il rafforzamento
delle organizzazioni
di produttori; la diffusione dell’economia
contrattuale; valide
misure per favorire il ricambio
generazionale; il sostegno degli
strumenti (assicurazioni e fondi
di mutualità) per contenere gli
effetti della volatilità dei prezzi
e delle crisi di mercato”.
“La proposta formulata dalla
Commissione Ue -ha ribadito il
presidente della Cia- è penalizzante
e, quindi, va necessariamente
corretta. Per questo motivo
ci batteremo con grande fermezza
per tutelare il reddito e il lavoro
dei veri agricoltori, di chi vive di
agricoltura. Bisogna sviluppare
un impegno determinato a favore
dell’imprenditore, della sua impresa
che, altrimenti, rischia di
operare nella perenne difficoltà e
nella completa incertezza”.
“Ecco perché occorre un tenace
‘gioco di squadra’. Contiamo,
dunque, sulla sensibilità del premier
Mario Monti. Oltre a governo,
regioni e tutte le componenti
della filiera agroalimentare, è
fondamentale anche saldare -ha
concluso Politi- l’azione con il
Parlamento europeo e soprattutto
con il presidente De Castro,
che in più occasioni si è espresso
per una riforma equilibrata ed
efficiente per dare risposte chiare
agli imprenditori agricoli”.
CIA DIXIT

Edmund Mach
GARA EUROPEA DEL VINO,
FEM PRIMA CLASSIFICATA
TRA 31 SCUOLE
Umberto Pilati, studente della sesta
classe del corso per enotecnici
della Fondazione Edmund
Mach di San Michele all’Adige si
è classificato primo alla gara di
viticoltura e terzo in tutte le altre
prove alla settima edizione della
“Europea Wine Championship”,
la rassegna dedicata al vino
che per una settimana ha visto
sfidarsi all’interno dell’istituto
agrario di Ascoli Piceno centinaia
di studenti provenienti da
tutto il continente.
La competizione ha visto partecipare
per la prima volta la Fonda-
zione Mach e ha coinvolto quattordici
nazioni europee tra cui
Austria, Belgio, Estonia, Francia,
Germania, Inghilterra, Italia, Ungheria,
Lussemburgo, Romania,
Slovenia, Spagna e Svizzera. In
totale hanno partecipato 31 scuole
enologiche, ognuna delle quali
con due studenti dell’età compresa
tra i 17 e i 25.
LA RICERCA FEM 2011 E IL
NUOVOCENTRODIBIOLOGIA
COMPUTAZIONALE
Trentacinque paesi rappresenta-
NOTIZIE
DALLA FONDAZIONE
EDMUND MACH
ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE
a cura di Silvia Ceschini (Ufficio Stampa)
ti, dopo Italia soprattutto India,
Germania, Cina e Olanda,uno
staff di 330 persone di cui oltre
la metà inquadrata col ruolo di
ricercatore, 113 pubblicazioni
su riviste internazionali con fattore
di impatto realizzate con
ricercatori di 39 istituti operanti
in tutti e cinque i continenti, 27
borse di dottorato assegnate.
28
Sono alcuni numeri snocciolati
alla Fondazione Edmund Mach
di San Michele all’Adige nell’ambito
della presentazione dei risultati
2011 del Centro ricerca e
innovazione.
Roberto Viola, dirigente del Centro
ricerca e innovazione, ha illustrato
i principali risultati evidenziando
che il Centro ricerca e
innovazione ora si può collocare
di diritto tra i principali Centri di
ricerca internazionali nei settori di
riferimento che sono l’agricoltura,
l’alimentazione e l’ambiente.
IN ARRIVO
NEI VIGNETI TRENTINI
VECCHIE E NUOVE VARIETÀ
Alla Fondazione Edmund Mach
di San Michele all’Adige prosegue
in maniera parallela l’attività
di realizzazione di nuovi incroci
di vite e l’azione di recupero e valorizzazione
delle antiche varietà
coltivate un tempo.
Per esaltare la qualità dei vini
trentini quattro nuove varietà resistenti
e aromatiche messe a
punto dal Centro ricerca e innovazione
sono in attesa di iscrizione
presso il Ministero delle
politiche agricole, mentre sul
fronte dei recuperi, dopo Casetta,
Lagarino, Verdealbara, Maor,
Paolina e “Saint Laurent”, altre
due vecchie varietà di vite sono
in attesa di registrazione nel Catalogo
nazionale delle varietà di
vite idonee alla produzione di
vino: la Biancaccia e la Rossetta
di Montagna.

NOTIZIE BREVI
tratte dal sito www.trentinoagricoltura.it
PRODUZIONI ASSICURATE
PER 280 MILIONI DI EURO
Ammonta a 280 milioni di euro il valore
dei prodotti agricoli assicurati in
Trentino contro il rischio di danni da
eventi meteorici e calo di reddito per
la stagione 2012. I contratti stipulati
sono oltre 11.000. Nel 2011 il valore
assicurato si era fermato a 230 milioni
di euro. I dati del Trentino sono
in controtendenza rispetto all´ambito
nazionale.
PRODUZIONE INTEGRATA
MELE: CONTROLLI IN DUE
FASI
La commissione tecnica di gestione
dei protocolli di produzione integrata di
mele che fa capo ad Apot ha fissato il
programma dei controlli che saranno
eseguiti in due momenti della stagione
vegeto-produttiva. Nella fase estiva
saranno controllati 283 quaderni di
campagna e raccolti 867 campioni di
foglie e di frutti da sottoporre ad analisi
per stabilire l´eventuale presenza di
fitofarmaci vietati dal protocollo. Nella
fase di conferimento saranno prelevati
600 campioni di mele da sottoporre ad
analisi per la ricerca di residui di fitofarmaci
vietati e di fitofarmaci ammessi ma
Assistenza
notarile
Informiamo i gentili lettori che la
Confederazione Italiana Agricoltori
mette gratuitamente a disposizione
dei propri associati (in regola con il
pagamento della tessera associativa)
un consulente notarile per atti immobiliari,
successioni, testamenti,
ecc.
TRENTO -ViaMaccani199
su appuntamento
Dott. Arcadio Vangelisti
presenti oltre il limite massimo previsto
dalla legge.
7.000 SCHEDE PER
CLASSIFICARE I RISCHI
AZIENDALI
Sono circa 7000 le schede anagrafiche
che i tecnici dell´Unità qualità e
sicurezza delle filiere agroalimentari
della Fondazione Edmund Mach-
Istituto agrario di S. Michele hanno
distribuito ad altrettanti conduttori di
azienda ortofrutticola e/o viticola con
l´invito a segnare macchine, attrezzature
e operazioni tecnico-colturali normalmente
eseguite nelle singole unità
produttive. Basandosi sulla descrizione
delle singole realtà aziendali, i
tecnici elaboreranno mediante programma
computerizzato lo schema
individuale da seguire nella compilazione
del documento di valutazione
dei rischi e delle misure di prevenzione
durante l´intero anno solare.
ELEZIONI CONSORZIO
DI BONIFICA:
LISTE PRESENTATE
Alla scadenza del 15 giugno 2012 il
Consorzio trentino di bonifica ha ricevuto
una lista di candidati non agricoli
29
e due liste di candidati agricoli a loro
volta suddivisi in agricoli di prima e
di seconda fascia. La distinzione tra
prima e seconda fascia è stabilita in
base al canone annuale pagato: fino
a 260 euro per la prima fascia, sopra
i 260 euro per la seconda. Nella lista
dei non agricoli sono indicati due
nomi di persone eleggibili. Nelle liste
degli agricoli i nominativi sono 8 per la
prima fascia e altrettanti per la seconda.
Il consiglio direttivo in base allo
statuto sarà composto da 13 persone:
8 agricoli, 1 extra agricolo, 3 rappresentanti
dei comuni, 1 rappresentante
della Provincia di Trento. La consulta
riunita il 18 giugno ha proceduto alla
ratifica delle liste presentate.
AUMENTA LA DOMANDA DI
MELE DAI PAESI DELL’EST
Nel mese di giugno le cooperative
frutticole del fondovalle trentino hanno
registrato un aumento della domanda
di mele Golden da parte dei mercati
dell´Est. La domanda proviene
in particolare da: Repubblica Ceca,
Russia, Bulgaria, Romania, Ungheria.
I prezzi rimangono purtroppo gli stessi
dell´inizio campagna, cioè inferiori del
15% rispetto all´esercizio 2010-2011.
brevi pat

MACCHINE
AGRICOLE
M.01.1 VENDO CISTERNA PER
GASOLIO “STRATO SINGOLO”
CON CAPACITÀ DI 10 HL VEN-
DO A EURO 100,00 ZONA VAL
DI NON E ATOMIZZATORE MO-
DELLO PAOLI DA 15 HL A EURO
500,00 ZONA VAL DI NON. TEL.
347/5982304
M.01.2 VENDO A PREZZO SIM-
BOLICO CARRO CON PIANA-
LE IN LEGNO E STRUTTURA
IN FERRO, 2 ASSALI, TIMONE
STERZANTE, MISURA LUN-
GHEZZA M 3,00 LARGHEZZA M
1,40. TEL. 339 4316185.
M.02.1 VENDO SPANDILETAME
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TRATTABILI. PER INFORMA-
ZIONI: 338.6709078
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LARGHEZZA 180 CM, POSTE-
RIORE PER TRATTORE, LAME E
CUSCINETTI NUOVI. VENDO A
PREZZO DA CONCORDARE. PER
INFORMAZIONI: 338.6709078
M.03.4 VENDO PEDANA DA
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POSTERIORE DEL TRATTORE,
COMPLETA DI PISTONI SULLE
PEDANE E AVANZAMENTO
IDRAUILICO. USATA POCO.
VENDO A PREZZO DA CONCOR-
DARE. PER INFORMAZIONI:
338.6709078
M.03.5VENDOARATROMONO-
VOMERE VOLTAORECCHIO
IDRAULICO MARCA GUERRINI.
PER INFORMAZIONI
340.1005000
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MATTEDI 40 Q RIBALTABILE
E TRAINO DEL 92 PERFETTO,
ROTANTE ILMER CM 180
SPOSTAMENTO IDRAULICO,
PEDANA CON AVANZAMENTO
OLEODINAMICO E ATOMIZZA-
TORE TONINI 10 HL COMPLETO
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PISTONE DEL CINGOLATI E`
100.00 MM, POMPA A.C 1930/5
7J, FILTRI OLIO, GASOLIO E
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COSTRUZIONE DEPOSITO
ATTREZZI CON VERANDA E
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DRENA. EURO 45.000. CELL.
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T.11.1 VENDO PRATO, SUPER-
FICIE CIRCA 6.200 MQ, NEL
COMUNE DI CIVEZZANO (ZONA
PENEDALLO - SEREGANO) TEL.
348.2943912
T.11.01 VENDO 2500 M2 DI VI-
GNETO COLTIVATO A MULLER
THURGAU (ZONA DOC) IN PIENA
PRODUZIONE. TEL. 3471030211
T.11.3 SIAMO UNA FAMIGLIA
DI 6 PERSONE STIAMO CER-
CANDO UN TERRENO AGRICO-
LO, PER COLTIVAZIONE E PER
ALLEVAMENTO ANIMALI, CON
ANNESSO RUSTICO DA RE-
CUPERARE, SAREMMO INTE-
RESSATI SIA ALL’ACQUISTO
CHE ALL’AFFITTO. MORENA
3339957778
T.12.1 A TUENNO, NEL CUORE
DELLA VALLE DI NON, PROPO-
NIAMO IN VENDITA TERRENO
AGRICOLO PIANEGGIANTE,
COLTIVATO A MELETI IN PIE-
NA PRODUZIONE. ZONA SO-
LEGGIATA E BEN SERVITA DA
STRADE FACILMENTE PRATI-
CABILI CON QUALSIASI MEZ-
ZO. SUPERFICIE MQ 4200. PER
INFORMAZIONI CHIEDERE DI
LORENA 335/1250957
T.12.2 A TRES, IN ZONA PIANEG-
GIANTE E SOLEGGIATA PROPO-
NIAMO IN VENDITA TERRENO
AGRICOLO, RAGGIUNGIBILECON
QUALSIASI MEZZO. IDEALE PER
LA COLTIVAZIONE DI MELI E/O
CILIEGI. SUPERFICIE MQ 13.000.
PER INFORMAZIONI CHIEDERE
DI LORENA 335/1250957
VARIE
V.01.1 VENDO FORAGGIO, PRI-
MO SECONDO TAGLIO, IMBAL-
LATO IN BALLE CILINDRICHE
120 X 120. CONSERVATO IN
FIENILE COPERTO. TEL. ORE
PASTI. 328-9370709.
V.01.2 VENDO 3000 VASI NERI
DA 10 LITRI PER PRODUZIONE
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Località Indirizzo
Borgo Valsugana Corso Ausugum, 34
Cavalese Via Bronzetti, 8/A
Cles Via C.A. Martini, 28
Fiera di Primiero Via Fiume, 10
Malè Piazza Regina Elena, 17
Mezzolombardo Via Filos, 2
Pergine Valsugana Viale Venezia, 2/F
Pozza di Fassa Strada de Meida, 23
Riva del Garda Via Vannetti, 2
Rovereto Viale Trento, 31 c/o Centro Intercity
Tione Via Circonvallazione, 63
Trento Via Maccani, 80
Orario: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00
e il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.00

Dal 23giugno
I nuoviorariextraurbani
I nuovi orari delle linee extraurbane sono a disposizione della Gentile Clientela presso le biglietterie
delle autostazioni e presso il punto informazioni della Trentino trasporti esercizio all’interno della
stazione FFSS di Trento oppure potranno essere consultati sul sito www.ttesercizio.it
UNA GRANDE RETE DI
ECOSOSTENIBILITÀ. OVUNQUE IN TRENTINO.
STUDIO BI QUATTRO

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