11.06.2013 Views

Scarica in formato PDF (6,15 Mb) - Distretto 2090

Scarica in formato PDF (6,15 Mb) - Distretto 2090

Scarica in formato PDF (6,15 Mb) - Distretto 2090

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

S<br />

ul buonsenso sono vari e profondamente<br />

diversi i pareri di pensatori<br />

e scrittori che contano. Vale la pena<br />

di ricordarne alcuni per <strong>in</strong>durre anche noi<br />

a una riflessione che mi auguro non <strong>in</strong>utile.<br />

Incom<strong>in</strong>cerei da Dostoevskij, grande <strong>in</strong>dagatore<br />

dell'animo umano e scrittore da me<br />

amatissimo, che nel suo<br />

romanzo I demoni trova<br />

modo di precisare che<br />

“per essere veramente un<br />

grand'uomo bisogna saper<br />

resistere anche al<br />

buonsenso”, affermazione<br />

ardita ma pericolosa, utile<br />

forse all'economia di un<br />

racconto <strong>in</strong>teso a sottol<strong>in</strong>eare<br />

la grandezza nel<br />

male. Diverso il parere di<br />

un altro grande conoscitore<br />

dei caratteri umani,<br />

La Bruyère, che nel suo<br />

capolavoro, Les caractères<br />

appunto, afferma decisamente<br />

che “ridere degli<br />

uom<strong>in</strong>i di buonsenso è<br />

privilegio degli sciocchi”,<br />

evidente risposta a chi<br />

neanche troppo velatamente<br />

<strong>in</strong>s<strong>in</strong>ua il sospetto<br />

che il buonsenso sia <strong>in</strong><br />

fondo appannaggio di<br />

uom<strong>in</strong>i molto semplici e<br />

forse un po' sempliciotti.<br />

Sulla stessa l<strong>in</strong>ea si colloca<br />

lo scrittore tedesco Lichtenberg,<br />

che fu anche<br />

scienziato, professore di<br />

fisica all'Università di<br />

Gott<strong>in</strong>ga, il quale senza peli sulla l<strong>in</strong>gua<br />

afferma che “senza il buonsenso non c'è<br />

vera virtù”. Anticonformista e nemico dei<br />

luoghi comuni, Lichtenberg era però motivato<br />

da un'<strong>in</strong>tensa passione morale e civile.<br />

Ma chi mi sembra più attento e sottile nella<br />

sua <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sociologica della realtà umana<br />

(<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e che calza a meraviglia anche alla<br />

società attuale), è il nostro Manzoni, scrittore<br />

- guarda caso - ormai quasi dimenticato nei<br />

Urbano Urb<strong>in</strong>ati<br />

L’OPINIONE<br />

ELOGIO DEL BUONSENSO<br />

programmi della nostra scuola, che <strong>in</strong> una<br />

delle sue tante sentenze epigrammatiche a<br />

commento dello sviluppo narrativo del suo<br />

romanzo ebbe modo di osservare che “il<br />

buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,<br />

per paura del senso comune”. Siamo al cap.<br />

XXXII dei Promessi Sposi, a conclusione di<br />

una penetrante analisi storica dell'immane<br />

tragedia abbattutasi nel milanese: la peste.<br />

Si sviluppò <strong>in</strong> quel periodo il fenomeno<br />

degli untori o, meglio, la credenza popolare<br />

che esistessero dei colpevoli nella diffusione<br />

della funesta epidemia, gli untori appunto,<br />

che diffondevano il morbo con polver<strong>in</strong>e<br />

velenose e unguenti pestiferi. E non era solo<br />

una credenza popolare, ci credevano anche<br />

settori dell'<strong>in</strong>tellighentia (oggi diremmo), o<br />

f<strong>in</strong>gevano di crederci, il che aggravava la<br />

situazione. Una vera e propria trahison des<br />

clercs <strong>in</strong> anticipo sul capolavoro di Julien<br />

Benda. Da par suo Manzoni spiega perché.<br />

Si era dimenticato il buonsenso, celato sotto<br />

la coltre del senso comune, <strong>in</strong>teso come il<br />

condensato di op<strong>in</strong>ioni e credenze così<br />

capillarmente diffuse <strong>in</strong><br />

società, da togliere ogni<br />

coraggio di opposizione<br />

anche a chi fosse conv<strong>in</strong>to<br />

del contrario, sp<strong>in</strong>to<br />

da più ragionevoli deduzioni.<br />

Il senso comune può<br />

essere paragonato al<br />

concetto di politicamente<br />

corretto, pane quotidiano<br />

di chi si occupa di politica.<br />

Può accadere, e di<br />

tutta evidenza accade, che<br />

il senso comune politico<br />

si scontri duramente con<br />

il buonsenso dei s<strong>in</strong>goli,<br />

gl'impolitici, non sempre<br />

disposti ad avallare luoghi<br />

comuni e pregiudizi, sia<br />

pure politicamente corretti.<br />

Ho la sensazione che<br />

esista, a volte, un politicamente<br />

corretto anche nel<br />

Rotary. Lo avverto nell'<strong>in</strong>sistenza<br />

di chi declama<br />

ore rotundo i sacri pr<strong>in</strong>cipi<br />

del servizio e del dis<strong>in</strong>teresse<br />

personale. Penso<br />

sia meglio attuarli che<br />

declamarli. E' più efficace<br />

e sicuramente più elegante. Lo avverto anche<br />

nella richiesta <strong>in</strong>sistente di <strong>in</strong>tegrale applicazione<br />

di regole e consuetud<strong>in</strong>i che meriterebbero<br />

ormai qualche aggiornamento.<br />

Per non lasciare equivoci, penso, per esempio,<br />

che <strong>in</strong>sistere sulla regola stretta di<br />

<strong>in</strong>contri settimanali sia consuetud<strong>in</strong>e politicamente<br />

corretta, ma appartenga al senso<br />

comune rotariano, non al buonsenso dei<br />

soci e, qu<strong>in</strong>di, dei Club.<br />

19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!