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Qui - Lions Palermo dei Vespri

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Scienze<br />

LA SCIENZA IN BLOG:<br />

mistero o certezza nel fenomeno degli<br />

spiaggiamenti <strong>dei</strong> cetacei?<br />

Da alcuni anni e soprattutto negli ultimi<br />

mesi gli episodi degli spiaggiamenti di<br />

cetacei sono molto aumentati. Uno degli<br />

ultimi in ordine di tempo avvenuto in<br />

Italia è stato, lo spiaggiamento <strong>dei</strong> capodogli in Puglia<br />

a dicembre 2009. Episodio che ha mi lasciato<br />

l’amaro in bocca per l’esito, la morte di tutti gli<br />

esemplari, e per l’atroce agonia di 48 ore a cui i soccorritori<br />

hanno dovuto assistere. Atroce e soprattutto<br />

inspegabile se pensiamo che la presenza di questi<br />

mammiferi non è molto frequente nello stretto mare<br />

Adriatico. In generale, balene e delfini sono più abbondanti<br />

nella porzione occidentale e centrale del<br />

bacino Mediterraneo, più vicine all'oceano Atlantico,<br />

mentre si fanno più rari nella porzione orientale<br />

e nel mar Nero. Per comprendere meglio questo fenomeno<br />

dobbiamo conoscere un po’ più da vicino<br />

questi straordinari animali che popolano il mare.<br />

I Cetacei sono mammiferi marini di grandi dimensioni<br />

al cui ordine appartengono balene, megattere,<br />

delfini, capodogli ed orche. Presenti nel mar Mediterraneo<br />

sono soprattutto capodogli, qualche specie<br />

di balenottera e diverse specie di delfini non sempre<br />

benvoluti dai nostri pescatori perché distruggono le<br />

reti e “ rubano “ il pesce. Sono animali longevi che<br />

occupano i livelli più alti della piramide alimentare<br />

marina e si riproducono con grande lentezza. Per<br />

questi motivi sono particolarmente vulnerabili ad<br />

una serie di minacce derivanti dalle più disparate attività<br />

umane. La situazione nel Mediterraneo è ancora<br />

più delicata trattandosi di un mare semi-chiuso<br />

sulle cui coste vivono centinaia di milioni di persone.<br />

Molti cetacei compiono delle migrazioni da zone in<br />

cui si cibano a quelle in cui si riproducono. È questo<br />

il caso delle megattere (Megaptera novaeangliae),<br />

che in estate nuotano e si nutrono nei mari delle regioni<br />

polari, abbondanti di krill, per poi migrare<br />

verso l'equatore in inverno, dove avviene l'accoppiamento<br />

e il parto delle femmine gravide.<br />

Non si conoscono ancora bene i meccanismi attraverso<br />

cui i Cetacei riescono a trovare le rotte migratorie.<br />

Si pensa che possano basarsi sul campo<br />

geomagnetico, sulla posizione del sole, sulle correnti<br />

marine o sulla localizzazione della provenienza di<br />

suoni a bassissima frequenza. I cetacei sono animali<br />

di Gabriella Notarbartolo<br />

48<br />

Australia 2 marzo 2009 : 200 balene e 7 delfini spiaggiati<br />

che comunicano e si relazionano con l’ambiente e i<br />

propri simili attraverso i suoni. Questi animali emettono<br />

<strong>dei</strong> suoni anche per cacciare infatti producono<br />

una serie di suoni ad alta frequenza, detti click, che<br />

vengono diretti nella direzione in cui punta la testa<br />

( ecolocalizzazione). Quando i click raggiungono<br />

una preda, rimbalzano e tornano indietro. L'eco di<br />

ritorno viene recepita dalla mandibola, che trasmette<br />

le vibrazioni all'orecchio per mezzo di una<br />

sostanza oleosa. I suoni vengono usati anche per<br />

stordire le prede, soprattutto pesci come le aringhe.<br />

Non solo, ma i capodogli e i delfini producono<br />

anche <strong>dei</strong> suoni a basse frequenze, i fischi (whistle) e<br />

i bark, che sono simili all'abbaiare di un cane, questi<br />

suoni svolgono un ruolo importante nella comunicazione.<br />

Le megattere invece producono suoni a<br />

frequenza variabile, che formano <strong>dei</strong> veri e propri<br />

canti.I rumori sottomarini prodotti dall'uomo possono<br />

quindi interferire con le attività <strong>dei</strong> Cetacei,<br />

che basano gran parte <strong>dei</strong> loro comportamenti riproduttivi<br />

e alimentari sui segnali acustici. I principali<br />

rumori in mare sono causati da test sismici,<br />

dragaggi <strong>dei</strong> fondali, perforazioni sottomarine e traffico<br />

marittimo. Spesso questi rumori viaggiano per<br />

chilometri sott'acqua e possono causare la perdita<br />

temporanea o permanente dell'udito <strong>dei</strong> Cetacei.<br />

Un problema di particolare importanza riguarda le<br />

operazioni militari svolte negli oceani dalla marina.

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