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Settembre-Ottobre 2007 - Federazione Italiana Tradizioni Popolari

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ti e balli. Ci siamo esibiti cantando<br />

l’inno d’Italia in francoprovenzale, la<br />

seconda lingua del nostro paese, o<br />

frar d’Italiy, e poi la Pacchiana e Al<br />

fresco seduti, U’ frisché assutta’”.<br />

Tommaso Russo (G.F. “Sannicandrese”<br />

di San Nicandro Garganico,<br />

Foggia): “E la prima volta che partecipiamo<br />

a Italia e Regioni, un’emozione<br />

grande, che tutti dovrebbero<br />

provare. Ci siamo esibiti con una<br />

tarantella sannicandrese, un due<br />

parti e una nostra elaborazione,<br />

Bim bum bam”. Giuseppe Giambirtone<br />

(G.F. “A Musetta” di Troina,<br />

Enna): “Italia e Regioni è un’occasione<br />

per esibirsi e stare a contatto<br />

con altri gruppi, partecipiamo ogni<br />

anno. Oltre ad una classica tarantella<br />

siciliana, abbiamo messo in<br />

scena un ballo di origine medievale,<br />

A musetta, da cui deriva il nome<br />

del nostro gruppo”. Ivo Di Matteo<br />

(G.F. “U Rembombu” di Nemi,<br />

Roma): “A questa manifestazione<br />

siamo presenti da molto tempo e<br />

devo dire che la nuova giunta ha<br />

portato una ventata di novità, oltre<br />

le aspettative. La nostra esibizione<br />

è stata un saltarello locale, Decco e<br />

Dello, cioè di qua e di la, coreografie<br />

di gruppo che prevedono spostamenti<br />

a destra e sinistra. Si tratta<br />

di un ballo che si eseguiva la notte<br />

di San Silvestro”. Matteo Russo<br />

(G.F. “Eco del Gargano” di San Giovanni<br />

Rotondo, Foggia): “E’ stata<br />

un’esperienza molto bella con tanti<br />

momenti di aggregazione. Questo<br />

raduno permette di incontrare altre<br />

realtà e mettere in evidenza le varie<br />

culture del nostro Paese. Ci siamo<br />

esibiti con la Tarantola e la Cruciazza”.<br />

Maurizio Soldano (G.F. “I Calabriselli”<br />

di Limbadi, Vibo Valentia):<br />

“La manifestazione è sicuramente<br />

migliorata rispetto a prima. Siamo a<br />

Italia e Regioni da quattro anni, in<br />

questa edizione abbiamo portato tre<br />

trarantelle: i Calabriselli, Trappista e<br />

Caccia-attacci, che si fonda sui tal-<br />

loni”. Yari Saba (G.F. “San Simaco<br />

Simaxis” di Simaxis, Oristano): “E’<br />

la prima volta che partecipiamo a<br />

questa manifestazione. Davvero<br />

tutto molto bello, ci siamo divertiti.<br />

La nostra esibizione è consistita<br />

in un unico ballo comprendente<br />

Su ballu simaghesu, sa sassillada<br />

sa dansa”. Fidio Bianchi (Corale<br />

“Sirente” di Castelvecchio Subequo,<br />

L’Aquila): “Siamo presenti da<br />

sempre a Italia e Regioni, la prima<br />

volta negli anni ’80. Abbiamo voluto<br />

ricordare la memoria di Pavarotti<br />

con Panis Angelicus, inoltre ci siamo<br />

esibiti con T’aspetto alla funtana<br />

e L’amore mie che vò”. Carlo<br />

Giammarco (G.F. “Nuovo Folclore<br />

di Introdacqua”, L’Aquila): “Venire a<br />

Senigallia ci ha permesso di conoscere<br />

altre realtà. E’ la prima volta<br />

che siamo presenti a Italia e Regioni<br />

e il bilancio è sicuramente positivo.<br />

Il nostro repertorio è composto<br />

da canzoni e in terra marchigiana<br />

ci siamo esibiti con Mare Nostro,<br />

Maria Nicola e un mix tra l’Acquabella,<br />

l’Abruzzo mio, Campagnola<br />

bella”. Leonardo Bianco (G.F. “La<br />

Provenzana” di San Bartolomeo in<br />

Galdo, Benevento): “Il nostro unico<br />

obiettivo è divertirci. Per l’occasione<br />

abbiamo balato una tarantella<br />

e Umbicc, una sorta di scambio<br />

di coppie”. Giovannino Mammu<br />

(G.F. “ Città di Sennori” di Sennori,<br />

Sassari): “Senigallia ha segnato il<br />

nostro esordio a Italia e Regioni. E<br />

con un repertorio che comprendeva<br />

su Ballu Tubndu, accompagnato<br />

da un organetto diatonico accorda-<br />

to in sardo. I costumi? Risalgono<br />

all’800”. Michele Simonelli (“G.<br />

F. “Città di Tropea”, Vibo Valentia):<br />

“E’ il secondo anno che partecipiamo<br />

a questa rassegna. Bella<br />

Senigallia, bella la manifestazione,<br />

tutto positivo. La nostra esibizione<br />

è consistita in due tarantelle e un<br />

canto sui pescatori”. Mario Borroni<br />

(G.F. “Ortensia” di Ortezzano,<br />

Ascoli Piceno): “E’ la nostra prima<br />

volta e siamo soddisfatti. Sono stati<br />

tre giorni da favola, con scambio di<br />

idee culturali. Un’esperienza da ripetere”.<br />

Angelo Scampone (G.F.<br />

“Le Contrade” di Spigno Saturnia,<br />

Latina): “Partecipiamo per la prima<br />

volta a questo raduno. Ci è piaciuto<br />

lo spirito della manifestazione<br />

per cui pur non conoscendoci<br />

si è subito fatto amicizia. Ci siamo<br />

davvero divertiti”. Severino Pelucco<br />

(G.F. “El Paiar” di Bovolone,<br />

Verona): “Partecipiamo tutti gli anni,<br />

una manifestazione molto bella e<br />

interessante. Ci siamo esibiti con il<br />

Moletta, sarebbe l’arrotino, la Veneziana<br />

e lo Scottis”. Oreste Positano<br />

(G.F. “La Cilentana” di Novi<br />

Velia, Salerno): “Siamo a Italia e<br />

Regioni dal 2005, partecipiamo per<br />

ritrovarci con altre realtà. Le nostre<br />

sono canzoni popolari del Cilento”.<br />

Bruno Contessa (“Pro Loco San<br />

Severo”, Foggia): “E’ stata una bella<br />

esperienza, sicuramente da ripetere.<br />

La presenza qui a Senigallia ci<br />

ha dato degli input affinché anche<br />

la nostra associazione nelle prossime<br />

edizioni possa essere presente<br />

con un gruppo folklorico”.<br />

SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2007</strong> 17

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