Lacco Ameno e l'isola d'Ischia - Gli anni - La Rassegna d'Ischia
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d’oro con Biancolella, Per’e Palummo, Ischia Bianco e Ischia Rosso, la Perrazzo Vini<br />
d’Ischia, nei saloni dell’Hotel Parco dei principi di Roma, alla presenza della “Famija<br />
Piemontese” presieduta dall’on. Giuseppe Pella, e di un folto pubblico di operatori<br />
economici, conquista il Bacco d’oro, massima onorificenza del settore vinicolo, per<br />
merito del suo Don Alfonso.<br />
Il movimento turistico verificatosi ad Ischia durante il 1969 ha raggiunto risultati<br />
lusinghieri, in confronto a quello verificatosi l’anno precedente. Negli esercizi<br />
alberghieri si sono avuti 44.014 arrivi e 509.571 presenze di turisti stranieri e 29.094<br />
arrivi e 266.905 presenze di turisti italiani.<br />
Rispetto al 1968 c’è stato un incremento, sempre negli esercizi alberghieri, di 8.262<br />
arrivi e 79.498 presenze per gli stranieri, mentre per gli italiani l’incremento è stato<br />
di 2628 arrivi e 42720 presenze. I dati complessivi del movimento turistico 1969<br />
ammontano a 115.456 arrivi e ad 1.765.755 presenze con un incremento di 14179 (di<br />
cui 9378 stranieri e 4801 italiani) arrivi e di 256838 presenze.<br />
Nel dicembre del 1969 il dott. Ludwig Kuttner, industriale di Monaco di Baviera,<br />
acquista i Giardini Poseidon di Forio e ne avvia una più ampia valorizzazione e una<br />
più massiccia propaganda, soprattutto in Germania.<br />
In una intervista apparsa sul periodico Ischia Oggi si legge: “Quando arrivai all’isola<br />
per la prima volta, per cercare una cura contro il mio reumatismo, come tutti gli altri<br />
turisti, facevo la cura dei bagni nelle vasche scavate nella roccia di Cava Scura. Lì<br />
i vecchi romani avevano cercato e trovato la salute. Tornai ogni anno a S. Angelo e<br />
cominciai a conoscere l’isola e la gente; presto mi sentivo bene qui e quasi a casa mia.<br />
Vidi subito le grandi possibilità, ma anche lo stato insufficiente nel quale si trovavano<br />
questi giardini termali allora. Quello che mancava era una iniziativa imprenditoriale<br />
responsabile che anche con il corag gio di accettare dei rischi e con la prontezza di<br />
investire il capitale necessario si proponeva di utilizzare nel miglior modo possibile<br />
le potenzialità esistenti, a vantaggio sia dei finanziatori che dell’economia dell’isola<br />
d’Ischia che ne avrebbe profittato e, non per ultimo, dei turisti e delle persone in cerca<br />
di salute. Devo dire che soltanto l’affetto per l’isola d’Ischia e la sua gente, nato e<br />
cresciuto in tutti quegli <strong>anni</strong>, mi dava il coraggio di acquistare i Giardini Poseidon”.<br />
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