Lacco Ameno e l'isola d'Ischia - Gli anni - La Rassegna d'Ischia
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Dai giornali d’epoca<br />
(...) - Le cronache mondane e turistiche si occuparono per la prima volta<br />
clamorosamente di Ischia quando, due <strong>anni</strong> fa, il regista Siodmak vi si trasferì con una<br />
imponente troupe per girare // corsaro dell’isola verde, interpretato da Burt <strong>La</strong>ncaster.<br />
Uomini dalle barbacce incolte, con bende nere sugli occhi e terribili sciabole ai fianchi,<br />
si aggirarono per due mesi nelle stradine dell’isola.<br />
Perché Siodmak ha scelto proprio Ischia per il suo film? Semplicemente -dicono<br />
i più informati - per fare dei sensazionali esperimenti sull’impiego del colore nel<br />
cinema. Si diceva che nell’atmosfera di Ischia fossero stati captati dei colori che fino<br />
allora non era mai stato possibile impressionare su una pellicola, e questa poteva<br />
essere addirittura una rivoluzione nella tecnica del film.<br />
<strong>Gli</strong> ischitani già sognavano carovane di turisti attratti dalla fama dell’ecce zionale<br />
fenomeno, già vedevano sorgere teatri di posa e stabilimenti -perché una cosa è certa:<br />
i cinematografari non avrebbero mai potuto portarsi l’aria a Hollywood o a Cinecittà<br />
imbottigliata come il vino bianco dell’Epomeo, ma i loro film avrebbero dovuto<br />
venirli a girare a Ischia, prendendosi i colori (tanto non costano niente), ma lasciando<br />
fama e quattrini.<br />
(...) .. A Sant’Angelo bisogna andare a piedi, percorrendo un sentiero scavato nel<br />
tufo, ma è una fatica che vale la pena di compiere. Il paesino è minuscolo, composto<br />
di poche dozzine di case a uno o due piani, dipinte di bianco, di rosa, di grigio perla.<br />
Da molti <strong>anni</strong> è feudo dei villeggianti tedeschi, che vi tornano puntualmente ogni<br />
anno, sempre più incantati ed entusiasti. Fu infatti un pittore tedesco, Werner Gilles,<br />
a scoprire e lanciare S. Angelo. Il pittore, allievo di Klee e di Kandiskji, nel 1933,<br />
quando i nazisti salirono al potere, abbandonò il suo paese e se ne venne verso il<br />
sud in cerca di sole e di ispirazione; e davvero si può dire che i suoi quadri, appena<br />
cominciarono a circolare in Germania, contribuirono in maniera decisiva alla fortuna<br />
turistica dell’isola.<br />
Gilles fissò in una serie di tele il “Ciclo delle stagioni a Ischia”; molti tedeschi,<br />
quando le videro esposte in un museo, decisero che al mondo non poteva esistere un<br />
posto più bello di Ischia e cominciarono a venirci in massa. - (da Settimana Incom<br />
Illustrata - Agosto 1954).<br />
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