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Rassegna_stampa_files/archiovio 2012.pdf - Liberi e cittadini

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Non è passata inosservata l’intervista<br />

pubblicata ieri all’imprenditore acese<br />

Fabio D’Agata che dopo aver subito danni<br />

e denunciato il racket, a oltre un anno<br />

dai fatti (avvenuti in Calabria e che hanno<br />

originato il blitz anti ‘ndrangheta<br />

«Alba di Scilla») non è stato ancora risarcito<br />

dallo Stato. Hanno detto la propria<br />

in proposito il presidente dell’Ance Nicola<br />

Colombrita; l’assessore regionale<br />

Andrea Vecchio (anche lui a suo tempo<br />

si ritrovò a subire attentati e a denunciare<br />

il racket) e l’architetto Salvo Patanè,<br />

consigliere provinciale Pd.<br />

«Fabio D’Agata - sostiene Colombrita<br />

- rappresenta degnamente la nuova ge-<br />

Fenomeno<br />

dilagante<br />

Indumenti usati, dietro la dubbia solidarietà<br />

gli «affari» al mercato abusivo della domenica<br />

CESARE LA MARCA<br />

Si fa presto a dire “solidarietà”, spesso troppo<br />

presto, senza pensare a quante zone d’ombra<br />

possono formarsi dietro e accanto al vero e disinteressato<br />

impegno per gli ultimi, che non è<br />

poi così diffuso come sembrerebbe, penalizzando<br />

alla fine proprio questo.<br />

Una di queste zone d’ombra si è ampliata,<br />

ponendo nuovi problemi e interrogativi, attorno<br />

a un fenomeno già trattato<br />

da “La Sicilia”, quello<br />

della raccolta di indumenti<br />

usati, per una presunta<br />

solidarietà di cui difficilmente<br />

chi ha davvero bisogno<br />

potrà mai giovarsi.<br />

Troppi segni, osservando<br />

quello che accade in<br />

città attorno a questa sorta<br />

di “filiera” in cui c’è chi<br />

chiede, chi raccoglie, chi<br />

scambia e chi rivende fuori<br />

e lontano da ogni controllo,<br />

convergono nella<br />

stessa direzione e indicano<br />

come ben altra sia la destinazione<br />

finale degli indumenti<br />

lasciati dai <strong>cittadini</strong><br />

davanti al portone, nella<br />

convinzione di compiere una buona azione.<br />

In questo fenomeno semisommerso - che<br />

dopo aver per mesi galleggiato sulla scia di<br />

una presunta solidarietà ora sta dilagando da<br />

un quartiere all’altro, per emergere poi la domenica<br />

come un’emergenza per la raccolta<br />

dei rifiuti nell’area del mercato senza regole di<br />

via Ventimiglia - pure le “tecniche” di raccolta<br />

degli indumenti usati lasciano spazio a più<br />

di qualche ragionevole dubbio.<br />

Una raccolta efficiente, simile nel suo mec-<br />

In breve<br />

VIGILI DEL FUOCO<br />

In dodici ore domati 40 roghi uno<br />

più vasto a S. Giuseppe la Rena<br />

Anche ieri gli incendi di sterpaglia<br />

hanno tenuto impegnati i vigili del<br />

fuoco da mattina a sera, ma<br />

soprattutto nelle ore centrali della<br />

giornata, quando la colonnina di<br />

mercurio ha toccato i 38 gradi. Le<br />

zone cittadine maggiormente<br />

colpite sono state quelle di Nesima e<br />

San Giovanni Galermo, in particolare<br />

le vie Filippo Eredia, via Vigne<br />

Nuove, via dei Piccioni e aree<br />

limitrofe, ma anche nen’hinterlan c’è<br />

stato un gran dafare. Le operazioni di<br />

spegnimento sono state<br />

particolarmente ostiche a causa<br />

delle frequenti folate di vento che<br />

all’argavano continuamente i fronti<br />

di fuoco da spegnere. Nel tardo<br />

pomeriggio di ieri si sono contati<br />

oltre 40 incendi domati nell’arco di<br />

12 ore dai vigili del fuoco. E verso le<br />

19,30, quando la situazione<br />

sembrava essersi calmata, è<br />

divampato invece un vasto rogo nel<br />

piazzale dove fino a non molto<br />

tempo fa si affacciava il mercato<br />

ortofrutticolo e dove ancora, a<br />

distanza di circa due anni dalla<br />

dismissione del mercato, sono<br />

accatastate centinaia di cassette di<br />

legno, quelle stesse che hanno<br />

alimentato e rinvigorito le fiamme<br />

rendendo più difficoltosa l’azione di<br />

contrasto alle fiamme.<br />

«Imprese, ribellatevi allo strapotere mafioso»<br />

nerazione dei costruttori catanesi. Non<br />

sceglie la strada più facile pagando seimila<br />

euro alla ‘ndrangheta. Denuncia il<br />

tentativo di estorsione e subisce danni<br />

per quarantamila. Solo la sua determinazione<br />

ed il suo coraggio possono consentire<br />

un futuro migliore ai nostri figli.<br />

Fabio sceglie l’unica strada possibile:<br />

quella della libertà ottenuta con la denuncia.<br />

Ma Fabio non e’ più l’eccezione».<br />

«Dopo la vicenda di Mimmo Costanzo<br />

- prosegue il presidente Ance - quel-<br />

canismo al porta a porta per i rifiuti, con avvisi<br />

affissi su portoni e citofoni che indicano il<br />

giorno e l’ora in cui depositare vestiti, scarpe,<br />

borse, coperte, lenzuola, tende, tovaglie e giocattoli,<br />

specificando anche di «non accettare<br />

offerte in denaro e non rispondere di oggetti<br />

o valori erroneamente consegnati». Giusto,<br />

ma il problema è capire «chi» organizza in<br />

modo così capillare ed efficace la raccolta di<br />

indumenti, che tra la pia illusione di una buona<br />

azione e l’urgenza di alleggerire l’armadio<br />

VIOLAZIONE OBBLIGHI<br />

Arrestata donna di 33 anni<br />

L’altro ieri, in tarda serata, in piazza S.<br />

Domenico, è stata arrestata la 33enne<br />

Diletta Tropea per violazione delle<br />

prescrizioni della<br />

Sorveglianza<br />

Speciale di Ps.<br />

Una volante si era<br />

recata sul posto<br />

perché qualcuno<br />

aveva segnalato<br />

al 113 la presenza<br />

di persone<br />

sospette. Arrivati a destinazione i<br />

poliziotti hanno riconosciuto la donna<br />

in aperta violazione all’obbligo<br />

impostole di rincasare la sera entro le<br />

ore 21. La donna ha precedenti penali<br />

per piccoli furti e droga.<br />

POLIZIA STRADALE<br />

Oggi 150 posti mobili di controllo<br />

sulle strade della Sicilia orientale<br />

Per questa calda domenica di giugno è<br />

previsto aumento di traffico. Quindi,<br />

nella Sicilia orientale, considerati<br />

anche i tanti pullman in marcia, si<br />

potrebbero superare oggi i 2milioni di<br />

utenti fuori porta. La Stradale<br />

raccomanda di allacciare la cintura e<br />

di non superare il numero di<br />

passeggeri previsto. Sempre oggi la<br />

Polstrada attuerà non meno di 150<br />

posti mobili di controllo con l’impiego<br />

di oltre 65 equipaggi.<br />

La raccolta viene effettuata da<br />

presunte associazioni di<br />

volontariato che tappezzano<br />

i quartieri di avvisi anonimi<br />

Zona d’ombra<br />

A sinistra l’avviso<br />

su un portone, in<br />

alto un<br />

contenitore<br />

rovesciato in via<br />

Bernini, sotto un<br />

cassonetto con<br />

vestiario usato<br />

(foto G. D’Agata)<br />

arch. Salvo Patanè RASSEGNA STAMPA 2012<br />

la di D’Agata è l’ulteriore dimostrazione<br />

che anche dove l’arroganza degli estorsori<br />

potrebbe ancora oggi far ritenere<br />

normale pagare una percentuale alla<br />

malavita, la denuncia è l’unica scelta<br />

possibile per gli uomini liberi. Lo Stato<br />

ha mostrato di essere presente, ma ora<br />

risarcisca rapidamente il danno subito.<br />

E l’Anas onori i suoi debiti con un’impresa<br />

che produce economia legale».<br />

«Non posso che essere solidale con il<br />

giovane Fabio D’Agata - asserisce dal<br />

i <strong>cittadini</strong> depositano davanti al portone. Gli<br />

avvisi che vengono affissi a centinaia, subito<br />

riaffissi con grande efficienza se rimossi da<br />

qualche condomino, sono infatti del tutto<br />

anonimi, senza specificare nemmeno il nome<br />

di una vera o presunta associazione di volontariato<br />

con relativo numero telefonico, meno<br />

che mai a chi sarebbero destinati gli indumenti.<br />

Ma è la stessa tecnica della raccolta ad allargare<br />

ulteriormente la zona d’ombra che rende<br />

opaca l’iniziativa di presunta solidarietà,<br />

canto suo Andrea Vecchio - che ha fatto<br />

tesoro dell’esperienza dei più anziani. Io<br />

stesso in prima persona ho vissuto queste<br />

vicende in tante occasioni. Esorto<br />

tutti gli imprenditori, siciliani e nazionali,<br />

a ribellarsi allo strapotere delle mafie.<br />

La legalità paga sempre, anche in termini<br />

di tranquillità psicologica perché se<br />

apparentemente può creare un danno<br />

economico poi si tramuta in qualità di<br />

vita, di rapporti, e dà credibilità non solo<br />

all’impresa che denuncia ma all’inte-<br />

Rovistati anche i contenitori<br />

del Comune, tutto finisce nel<br />

grande suk di via Ventimiglia<br />

e sulle bancarelle abusive<br />

nell’era in cui, dalle piazze virtuali alla strada<br />

sotto casa, ogni informazione su usi e abitudini<br />

può diventare improvvisamente e imprevedibilmente<br />

“sensibile” più di quanto non si<br />

creda. Perché mai, infatti - soprattutto nel periodo<br />

estivo - chi promuove nell’anonimato<br />

tali iniziative dovrebbe indirettamente essere<br />

a conoscenza del fatto che un condominio<br />

è più o meno abitato, in proporzione agli indumenti<br />

lasciati in un preciso giorno e orario<br />

davanti al portone?<br />

Ma non è tutto. In città vengono infatti regolarmente<br />

rovesciati e rovistati i contenitori<br />

per la raccolta di indumenti usati del Comune,<br />

alla ricerca di capi di vestiario da poter<br />

“scambiare” su questa sorta di mercato secondario,<br />

che essendo spesso di infima qualità più<br />

che vintage alla fine non fa altro<br />

che gravare pesantemente<br />

sulla raccolta dei rifiuti. «Invitiamo<br />

i <strong>cittadini</strong> a non aderire<br />

a queste fasulle iniziative di<br />

volontariato, anche perché la<br />

situazione che si crea ogni domenica<br />

nell’area di via Ventimiglia<br />

è divenuta insostenibile<br />

- conferma l’assessore all’Ecologia<br />

Claudio Torrisi - non<br />

possiamo continuare a bonificare<br />

ogni settimana quello<br />

che viene lasciato in questo mercato senza regole<br />

che si è allargato attorno a quello ufficiale».<br />

Dalla Caritas spiegano che chi vuole effettivamente<br />

compiere un gesto di solidarietà<br />

può consegnare i propri indumenti usati, se in<br />

buone condizioni e “stagionali”, ovvero estivi,<br />

all’Help center di viale Africa, ogni giorno dalle<br />

9 alle 12. In città sono si impegnano anche<br />

le suore di Madre Teresa e i Cavalieri della<br />

Mercede, le parrocchie e il «vero» volontariato,<br />

il resto è spazzatura, in ogni senso.<br />

DOMENICA 24 GIUGNO 2012<br />

ro mondo che noi costruttori rappresentiamo<br />

e che vuole essere elemento di<br />

crescita civile per questa società».<br />

L’architetto Patanè, già presidente<br />

della Commissione consiliare speciale<br />

Legalità e Trasparenza della Provincia,<br />

tra le altre cose, in una nota scrive: «Manifesto<br />

piena solidarietà all’imprenditore<br />

acese del quale dobbiamo esaltare il<br />

coraggio, la coscienza civile e il temperamento;<br />

il Presidente Castiglione che<br />

ha più volte sostenuto la centralità del<br />

PERSONALE SCOLASTICO<br />

651 pensionamenti<br />

previsti a settembre<br />

Grandi movimenti nella scuola catanese a partire dal<br />

prossimo primo settembre. Sono stati resi noti i dati<br />

riguardanti il personale docente ed ata che viene<br />

collocato in pensione per età, per dimissioni volontarie<br />

o per aver compiuto quaranta anni di contributi. Si<br />

tratta complessivamente, per la provincia di Catania, di<br />

651 operatori scolastici, che permetteranno assunzioni<br />

o supplenze annuali per almeno 500 posti. Nello<br />

specifico registriamo 151 pensionamenti tra insegnanti<br />

di scuola dell’infanzia e primaria, di cui 50 per limiti di<br />

età, 6 per compiuto quarantennio di servizio e 95 per<br />

dimissioni. Nella scuola secondaria di primo e secondo<br />

grado andranno via 354 professori, anche qui la<br />

maggioranza per limiti di età e dimissioni. Per quanto<br />

concerne il personale ata, lasciano l’attività 82<br />

collaboratori scolastici, 43 tra assistenti amministrativi<br />

e tecnici e 9 direttori amministrativi.<br />

505<br />

insegnanti<br />

32 capi<br />

di istituto<br />

e 134<br />

nel<br />

personale ata<br />

LA SICILIA<br />

CATANIA<br />

LE REAZIONI ALLA DENUNCIA DELL’IMPRENDITORE FABIO D’AGATA, NON RISARCITO DALLO STATO DOPO AVERE DENUNCIATO I PROPRI ESTORTORI<br />

.35<br />

rispetto della legalità, assuma su di sé la<br />

responsabilità che il momento richiede<br />

e trovi con il Prefetto e la Commissione<br />

ministeriale, un modo condiviso di disciplinare<br />

l’accesso al Fondo provinciale<br />

di rotazione per chi con coraggio, per<br />

amore di giustizia e legalità, come l’imprenditore<br />

D’Agata, sfida, a proprie spese,<br />

inaudite lentezze e inaccettabili pastoie<br />

burocratiche».<br />

«Il Presidente Castiglione - propone<br />

infine Patané - se necessario, attinga<br />

anche ai propri fondi di riserva che potrà<br />

reintegrare con quelli assegnati all’imprenditore<br />

D’Agata dalla Commissione<br />

ministeriale, quando disponibili».<br />

Sul fronte dei dirigenti scolastici sono<br />

32 i capi di istituto che cesseranno il<br />

servizio a seguito di provvedimento<br />

dell’USR. Tra questi i presidi: Rosa<br />

Barresi di Paternò, Emanuela<br />

Deganello della “Recupero” di<br />

Catania, Marcello Reina di Mascalucia,<br />

Pasqualino Cassia dell’IPSIA “Fermi” di<br />

Catania, Sebastiano Ciraldo di Adrano,<br />

Romeo Franco del “Galilei” di Acireale,<br />

Enzo Renda della “Pizzigoni” di<br />

Catania, Giovanni Torrisi del “Boggio<br />

Lera” di Catania, Buscemi Alda della “Capuana” di<br />

Catania, Buscemi Maria della “Giuffrida” di Catania, D’<br />

Urso a S. Venerina, Maria Russo a Riposto, Carmelo<br />

Torrisi a Giarre, Angela Schillasa, “Don Bosco” Catania,<br />

Rosetta Camilleri, “Cutelli” Catania, Ignazio Campo a<br />

Catania, Giuseppe Crescì a Randazzo. Giuseppe Di<br />

Stefano a Riposto, Nino Carraro a Zafferana, Vittorio<br />

Galvani a Paternò, G. Battista Gioemi a Castiglione, G.<br />

Scribano a Caltagirone, Rosario Branciforti a<br />

Catagirone, Corra Caruso Midol a Misterbianco, Agata<br />

Di Luca a S. Gregorio, Santo Li Gresti, “Cavour” Catania,<br />

Savatore Giota, “Principe Umberto” Catania, Lombardo<br />

a Licodia Eubea, S. Musumeci ad Aci S. Antonio,<br />

Scardigno a Catagirone, Smario a Maletto, Spataro a<br />

Caltagirone, G. Vascone, “Brancati” Catania, S.<br />

Comparato ad Acireale, F. Zacchia a Gravina.<br />

Vi è da rilevare che vi sono buone possibilità per nuove<br />

assunzioni, considerato che il Miur ha in programma di<br />

coprire almeno 20mila posti, per metà con un concorso<br />

pubblico per docenti abilitati, l’altra metà attraverso le<br />

graduatorie ad esaurimento.<br />

MARIO CASTRO

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