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inventario dell'archivio salghetti-drioli - Direzione generale per gli ...

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Nei primi anni ’50 il comune di Livorno chiamò l’architetto Salghetti a far parte della<br />

commissione comunale edilizia 129 e, nella seconda metà de<strong>gli</strong> anni ’60, di quella urbanistica 130 .<br />

Fra i committenti pubblici ricordiamo, infine, l’UNRRA-CASAS, <strong>per</strong> la quale progettò, in<br />

collaborazione con l'ing. P.L. Razzauti, otto edifici nel quartiere C.E.P. “La Rosa” (1959) 131 , e<br />

l’Istituto Autonomo <strong>per</strong> le Case Popolari della provincia di Livorno, <strong>per</strong> il quale, nella sua qualità di<br />

capogruppo del “Gruppo Progettisti GES.CA.L. Livorno” 132 , progettò alloggi GES.CA.L. (Gestione<br />

Case <strong>per</strong> Lavoratori) in via Machiavelli (1966) 133 e in via Settembrini (1967) 134 , nel quartiere "La<br />

Rosa" 135 , e in loc. Stagno 136 .<br />

Oltre che a Volterra e a Livorno, l’architetto Salghetti ebbe numerose committenze,<br />

prevalentemente private, nelle città e località di seguito specificate: Rosignano M. (1934-65) 137 ,<br />

Casti<strong>gli</strong>oncello (1936-77) 138 , Pisa (1946-81) 139 , S. Giuliano T. (1946-73) 140 , Tirrenia (1946-<br />

129 Si veda in Carteggio n. 624, fasc. "Comune di Livorno: adunanze comitato <strong>per</strong> l'edilizia” (1949-1951).<br />

130 Si veda Atti relativi a commissioni edilizie e urbanistiche, n. 671.<br />

131 Si veda Progetti e atti relativi n. 60.<br />

132 Del "Gruppo Progettisti GES.CA.L. Livorno" facevano parte: l'architetto Salghetti, l'ingegnere Mario Vaccai,<br />

l'architetto Silvano Di Sacco, l'ingegnere Pier Luigi Razzauti, l'architetto Walter Marti<strong>gli</strong>, l'ingegnere Giorgio<br />

Gianfranceschi, l'ingegnere Leone Soldati, l'ingegnere Luciano Falleni e l'ingegnere Antonio Santarelli (si veda Progetti<br />

e atti relativi n. 133).<br />

133 Si veda Disegni su lucido n. 590.<br />

134 Si veda Progetti e atti relativi n. 133.<br />

135 Per altri edifici nel quartiere La Rosa v. anche Disegni su lucido n. 547.<br />

136 Per i lavori eseguiti <strong>per</strong> l’IACP in Livorno e provincia (Cecina, Portoferraio, Rosignano S.) si veda l’attestato<br />

rilasciato il 5 feb. 1970 da questo istituto e conservato in Diplomi e attestati n. 679.<br />

137 Come già detto, progettò, nella metà de<strong>gli</strong> anni ’30, la Villa dei conti D'Harcourt in località Campolecciano (v.<br />

Progetti e atti relativi n. 1), la restaurò ne<strong>gli</strong> anni 1954-56 (v. Progetti e atti relativi n. 53 e Disegni su lucido n. 359) e<br />

vi costruì, nel 1965, quando la villa fu acquistata da Carla Bissatini nei Gronchi, la casa del custode (v. Progetti e atti<br />

relativi n. 115 e Disegni su lucido n. 440); costruì, sempre <strong>per</strong> i conti D'Harcourt, una villetta in loc. "L'Arancino"<br />

(1956-57, v. Progetti e atti relativi n. 58 e Disegni su lucido nn. 372, 374 e 375). Ne<strong>gli</strong> anni ’60 fu chiamato a far parte<br />

della Commissione edilizia del comune di Rosignano M. (v. Atti relativi a commissioni edilizie e urbanistiche n. 670).<br />

138 Progettò una caserma <strong>per</strong> la Milizia Costiera (1936, v. Progetti e atti relativi n. 3), ripristinò e ampliò la Villa de<strong>gli</strong><br />

Ungaro (1937, v. curriculum in Diplomi e attestati n. 679), progettò una casa <strong>per</strong> Silvio Salghetti Drioli, suo zio (1949,<br />

v. Progetti e atti relativi n. 26 e Disegni su lucido n. 332), sistemò internamente la chiesa di S. Andrea (1959, v.<br />

progetti e atti relativi n. 62 e Disegni su lucido n. 394), progettò una casa di abitazione <strong>per</strong> i Vivaldi (1960, il progetto<br />

non è conservato, è conservato solo il contenitore etichettato, poi riutilizzato <strong>per</strong> Disegni su lucido n. 350) e un<br />

manufatto interrato in località “Il Sorriso” (1977, v. Progetti e atti relativi n. 317 e Disegni su lucido n. 515).<br />

139 Partecipò nel 1946 al Concorso Nazionale <strong>per</strong> il Ponte di Mezzo in collaborazione con <strong>gli</strong> architetti Sergio Aussant,<br />

Raffaello Trinci e Renzo Bellucci, l’ing. Luciano Morganti e lo scultore Mario Bertini, classificandosi 2° ex equo nella<br />

classifica <strong>generale</strong> e 1° <strong>per</strong> la soluzione dei ponti a una luce (soluzione poi adottata dal Ministero dei Lavori Pubblici)<br />

(v. Diplomi e attestati n. 679 e Carteggio n. 647), fu nominato direttore tecnico della Coo<strong>per</strong>ativa terrazieri edili ed<br />

affini di Oratoio II (1946, v. Carteggio nn. 624 e 629), progettò la variante al Piano Regolatore di Pisa, zona via Trentovia<br />

S. Maria, onde evitare la prevista parziale demolizione del Palazzo Corsi (1946, v. Carteggio n. 637), progettò il<br />

ripristino della pista di atterraggio dell’aeroporto di S. Giusto (espansione nord) (1947, v. curriculum conservato in<br />

Diplomi e attestati n. 679), progettò la sovraelevazione di un piano dello stabile sito in via della Faggiola 14 (1947, v.<br />

Progetti e atti relativi n. 11), ricostruì Palazzo ex Carmignani in Lungarno Galilei 12 (1947, v. Progetti e atti relativi n.<br />

12, Carteggio n. 630 e Diplomi e attestati n. 679), ricostruì i fabbricati posti in Lungarno Galilei 4-5 e in via della Tinta<br />

8 a sede dell'I.N.A.M.L. (1947, Carteggio n. 644), progettò lavori di restauro e riattamento della Clinica Ortopedica<br />

dell'Università di Pisa (1956-66, v. Progetti e atti relativi nn. 56 e 109, Disegni su lucido nn. 373, 404, 416, 420, 434 e<br />

Carteggio n. 649), costruì la Villa Mazzola sul viale delle Cascine (1963-66, v. Progetti e atti relativi n. 89 e Disegni su<br />

lucido n. 425), progettò una casa di abitazione in via Bonanno-via Rustichello da Pisa (1963, v. Progetti e atti relativi n.<br />

90), progettò il restauro del monastero di S. Benedetto in Lungarno Sonnino con destinazione eurocollegio (1964-73, v.<br />

Progetti e atti relativi nn 106 e 177 e Disegni su lucido n. 435 e n. 479bis), progettò una libreria <strong>per</strong> un appartamento in<br />

via Bonanno (1966, v. Progetti e atti relativi n. 125), progettò un edificio in via S. Maria (1966, v. Progetti e atti<br />

relativi n. 128), partecipò al Concorso nazionale <strong>per</strong> il progetto di ricostruzione del ponte Solferino (1969, v. Disegni su<br />

lucido n. 461), restaurò il piano terreno del Palazzo Salviati in via S. Martino (1973, v. Progetti e atti relativi n. 186),<br />

costruì un complesso edilizio destinato a Palazzo dei Congressi e a sede della Facoltà di Economia e Commercio<br />

dell'Università de<strong>gli</strong> Studi di Pisa (1975, v. Progetti e atti relativi n. 196), partecipò all’appalto concorso <strong>per</strong> la<br />

progettazione e costruzione della nuova tribuna co<strong>per</strong>ta al campo sportivo Arena Garibaldi (1981, v. Progetti e atti<br />

relativi n. 225), progettò l'Istituto di Fisica dell'Università de<strong>gli</strong> Studi di Pisa (s.d., v. Progetti e atti relativi n. 246).<br />

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