Fendt 209 P - Profpessina.altervista.org

More documents

Recommendations

Info

ad indubbi vantaggi circa il comfort di guida, permette significativi aumenti della produttività del lavoro. Ma è meglio andare con ordine… Motore Il Fendt 209 P è uno specializzato con ambizioni da “grande”: monta un propulsore Deutz da 4300 cm 3 di cilindrata, che eroga ben 95 CV (70 kW) di Fig. 1 potenza massima e appartiene ad una nuova generazione di motori, equipaggiati con pompe di iniezione Bosch (che lavorano fino a 1000 bar di pressione), dotati di testate con inserzione degli iniettori meno inclinata (solo 10°) e cilindrata maggiorata rispetto alla serie precedente, e ovviamente il turbocompressore (fig. 1). Risultato: 15% di coppia in più e riduzione media dei consumi del 5%, rispetto alla serie precedente. Tutti i motori della serie sono predisposti per l’alimentazione a biodiesel (metilestere dell’olio di colza). La nota affidabilità dei motori Deutz è anche garantita dall’utilizzo di pompe di iniezione senza necessità di manutenzione, perché lubrificate direttamente tramite il circuito principale dell’olio motore. Oltre alla (ormai usuale) riserva di potenza (in questo caso di 4 CV, tra il regime nominale di 2300 giri/min e quello di potenza massima, a 2100 giri/min), il motore Deutz montato sul Fendt 209 P garantisce un’erogazione della potenza pressochè costante per un ampio intervallo del regime (tra 2300 e 1750 giri/min), una notevole riserva di coppia (24%) e un consumo specifico minimo decisamente basso per motori di pari cilindrata e potenza, pari a 210 g di gasolio per ogni kWh di energia fornita. Grazie all’insonorizzazione del coperchio valvole, della distribuzione e dei condotti di distribuzione, la rumorosità è molto contenuta. Cambio Sono disponibili diverse combinazioni, fino a 21+21 marce totalmente sincronizzate (anche in retromarcia, grazie all’inversore), per una gamma di velocità tra 1,4 e 40 km/h. Oltre ad una progressione logica e ben raccordata, il cambio montato sul 209 P è confortevole nel trasporto, permettendo di passare da 5 a 40 km/h agendo sulla sola leva principale. A richiesta, sono ovviamente a disposizione anche le marce superridotte (definite dalla Fendt “superrampanti”, perché adatte a lavori gravosi su elevate pendenze). Impianto idraulico e sollevatore Particolare attenzione è stata data all’impianto idraulico, che riveste un ruolo sempre più importante sui trattori specialistici: sono montate due pompe di tipo load-sensing, per una portata massima di 47+27=74 l/min, a 200 bar di pressione. Per mezzo di una consolle intuitiva, è possibile gestire elettronicamente fino a 6 distributori a doppio effetto, con posizione flottante (fig. 2); due distributori sono gestiti tramite una leva a croce e gli altri quattro con una serie di leve semplici, con una regolazione fine della portata da 0 a 40 l/min. Per favorire la massima versatilità di montaggio delle operatrici, sono disponibili numerosi combinazioni di prese idrauliche, collocate strategicamente in posizione posteriore, anteriore e ventrale, innestabili sotto pressione, con coperchio e vaschetta di recupero dell’olio idraulico (fig. 3). Una “chicca” presente sul Fendt 209 P (e sugli altri modelli della gamma) è il compensatore di Chi lo usa dice che... I fratelli Paolo e Giuliano Albertini conducono la loro azienda agricola ad Alpo di Villafranca (VR), dove realizzano produzioni sia frutticole (caki), sia cerealicole e foraggiere. Trovano quindi nel Fendt 209 P una macchina ottimale in termini di versatilità, in grado di adattarsi bene all’accoppiamento con numerose operatrici. Paolo Albertini ha partecipato alla prova in campo e spiega: “Tra le numerose operazioni che svolgo, ho trovato il 209 P ottimo anche per il traino di un rullo compattatore da ben 2500 kg, nonché per il trasporto su strada, anche di rimorchi di una certa dimensione”. Continua: “In pieno campo, la macchina si è dimostrata tranquillamente in grado di soddisfare le richieste di potenza di un erpice a denti verticali da 3 m di larghezza utile, seppur abbia un po’ sofferto in termini di stabilità, per via delle suedimensioni compatte, da trattore specialistico.” Riprende: “La sospensione anteriore mi piace, perché riesce ad assicurare un comfort decisamente elevato; infatti posso andare un po’ più veloce senza problemi, aumentando così la produttività del mio lavoro. Tra l’altro, la sospensione si può bloccare: io lo faccio sempre quando utilizzo il caricatore frontale. In manovra, ho notato con piacere che l’inversore è molto rapido nell’attivarsi e il sistema di blocco e sblocco dei pedali del freno è semplice, ma molto efficace. Avevo qualche timore per la manutenzione su una macchina così compatta, ma mi sono dovuto ricredere, perché le soluzioni trovate sono decisamente intelligenti e l’accessibilità dei vari componenti è decisamente agevole.” Naturalmente, la macchina perfetta non è stata ancora inventata (e probabilmente non lo sarà mai…). “Lo sterzo ha una demoltiplicazione forse un po’ troppo accentuata: le manovre possono essere sì millimetriche, ma si pecca un po’ in velocità di esecuzione, quando invece ciò sarebbe molto utile”. Conclude: “Nonostante sia una macchina nel complesso molto confortevole, la leva delle gamme del cambio avrebbe potuto essere meglio collocata: specie nella posizione intermedia (quella che io uso maggiormente in campo) intralcia un po’ i movimenti.” maggio 2006 Macchine Agricole 49
BANCO DI PROVA TRATTORI Fig. 2 oscillazioni dell’operatrice collegata all’attacco a tre punti: si tratta di un ammortizzatore attivo nel trasporto degli attrezzi, che riduce sensibilmente il beccheggio, aumentando il comfort di conduzione. Un radiatore per l’olio idraulico generosamente dimensionato permette di 50 Macchine Agricole maggio 2006 lavorare in sicurezza anche richiedendo continuativamente all’impianto il massimo delle prestazioni. I circuiti degli impianti idraulici ausiliari e quello del cambio sono separati, per non inquinare l’olio della trasmissione con quello residuo presente nei diversi attrezzi che vengono collegati di Fig. 3 Fig. 4 volta in volta; utilizzando oli specifici, separati per ciascun impianto, è infatti possibile allungare ulteriormente gli intervalli di sostituzione, oltre a permettere l’utilizzo, per l’impianto idraulico, di olio biologico al 100%. Grazie alla disposizione delle prese idrauliche, oltre alla classica possibilità di collegamento posteriore e frontale delle operatrici, i Fendt della serie 200 offrono anche la possibilità di montaggio centrale (con uno spazio libero di ben 45 cm, fig. 4), utilissima per lavorazioni combinate: oltre ad un risparmio di tempo (e quindi di denaro), è diminuito il numero di passaggi in campo o nel filare, e quindi il compattamento del terreno, con molteplici vantaggi operativi e ambientali. A tale scopo, è disponibile a richiesta una specifica piastra per il montaggio delle attrezzature. Un accessorio sempre più utile in moltissime occasioni è il caricatore frontale, dotato di diversi attrezzi terminali; ovviamente, per la serie 200 Fendt offre come optional (non presente sul modello in prova) un caricatore frontale che solleva carichi fino a 3,25 m di altezza, garantendo comunque un’eccellente visibilità, anche verso l’alto, grazie ad un’ampia botola vetrata ricavata nel tetto della cabina. Valvola anticaduta (per mantenere costante la velocità di abbassamento) e valvola antishock (per limitare i picchi di pressione) sono le dotazioni di sicurezza, unitamente ad un’ulteriore valvola per l’immediato bloccaggio dei bracci, in caso di improvvisa perdita di pressione (es. per la rottura di una tubazione). Un’unica leva a croce comanda le diverse funzioni, di sollevamento/abbassamento del caricatore e di scarico/richiamo della pala. Una caratteristica estremamente utile del sollevatore posteriore è quella di poter attivare la funzione oscillante: una piastra con tiranti e due cilindri idraulici permettono agli attrezzi collegati all’attacco a tre punti di adattarsi al meglio al profilo del terreno, con continuità. Inoltre, i bracci inferiori possono essere traslati lateralmente, per un lavoro preciso tra i filari, senza danneggiare le piante, con innegabili vantaggi nell’utilizzo di frese, aratri, coltivatori.
Page 1: BANCO DI PROVA TRATTORI Fendt 209 P
Page 5 and 6: BANCO DI PROVA TRATTORI lateralment
Page 7 and 8: BANCO DI PROVA TRATTORI Tab. 1 Rumo
Page 9: BANCO DI PROVA TRATTORI Fig. 19 Vib

Fendt 209 P - Profpessina.altervista.org

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?