13.06.2013 Views

Impaginato 2007 - Comune di Monza

Impaginato 2007 - Comune di Monza

Impaginato 2007 - Comune di Monza

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Il corteo storico<br />

per le vie della città<br />

A spasso nel tempo<br />

Squillano le chiarine, rullano i tamburi, sventolano le ban<strong>di</strong>ere:<br />

la città è subito avvolta dal fascino dell’atmosfera me<strong>di</strong>evale,<br />

densa <strong>di</strong> simbolismi.<br />

Aprono il Corteo i rappresentanti delle Corporazioni del<br />

Borgo <strong>di</strong> Modoetia, ognuno con la propria tavola identificativa. Divise<br />

in “arti maggiori” (mercanti e banchieri) e in “arti minori” (artigiani<br />

e commercianti), esse influenzarono profondamente l’organizzazione<br />

economica e politica <strong>di</strong> <strong>Monza</strong>, ora schierandosi dalla parte<br />

ghibellina, ora dalla parte guelfa.<br />

Seguono le famiglie agiate monzesi<br />

del primo Trecento. Tra queste, quelle più<br />

numerose e con maggiore potere decisionale<br />

nell’ambito comunale sfilano precedute<br />

da un araldo con il relativo stemma<br />

<strong>di</strong>pinto su uno scudo: sono le famiglie<br />

Cremosano, Pelucco, Lipran<strong>di</strong>, Scotis,<br />

Landriani, Cavaza.<br />

Un araldo con l’insegna monzese<br />

della luna rossa in campo bianco introduce<br />

il Podestà Niccolino de’ Sacchi.<br />

Prete Graziano Maggi <strong>di</strong> Arona, il procuratore Guidolo del<br />

Calice e un legato pontificio sono nelle vesti degli emissari <strong>di</strong><br />

<strong>Monza</strong> che riuscirono a farsi consegnare il Tesoro ad Avignone e a<br />

trasferirlo a Milano il 13 marzo 1345.<br />

Sei nobili cavalieri armati scortano una “cassa<br />

bene ferrata” in cui è deposto il Tesoro.<br />

Ai rappresentanti del Capitolo del Duomo e all’Arciprete<br />

Jacopo Archinto, annunciati da<br />

due stendar<strong>di</strong> con l’effigie <strong>di</strong> Teodolinda e San<br />

Giovanni Battista, è affidato il compito <strong>di</strong><br />

custo<strong>di</strong>re le sacre oreficerie restituite.<br />

Uno scriba e un servitore del notaio<br />

Pietro De Vercellis mostrano la<br />

pergamena con l’inventario dei pezzi<br />

tornati da Avignone, stilato il 21<br />

marzo 1345.<br />

La Corona Ferrea, la Chioccia con sette<br />

pulcini, due copertine <strong>di</strong> Vangelo, il reliquiario del dente <strong>di</strong><br />

– 20 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!