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i protagonisti - Mese Sport

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mariociani da outsider<br />

a protagonista<br />

2004<br />

2007<br />

C’erano tanti modi per festeggiare adeguatamente i primi 25 anni<br />

di vita di <strong>Mese</strong>sport, ma bisogna convenire che quello scelto per<br />

noi dalla squadra di Pianigiani è stato sicuramente il più gradito,<br />

oltre che il più originale. Di certo il più inaspettato. Perché uscire<br />

con l’ennesimo numero speciale di una collana fatta di tante perle<br />

(l’ultima, quella sulle 500 vittorie in serie A, nel dicembre 2005),<br />

non solo ci gratifica come osservatori, ma ci riempie anche di immensa<br />

soddisfazione personale.<br />

Chi come noi segue le alterne vicende della squadra biancoverde<br />

fin dal lontano 23 aprile 1969 (primo spareggio per la serie A contro<br />

la Gamma Varese), ritrovarsi qui a festeggiare insieme un traguardo<br />

importante come il quarto di secolo di questa testata e la<br />

conquista del secondo tricolore in tre anni, è qualcosa che mette i<br />

brividi. Senza retorica.<br />

Un successo tanto più coinvolgente perché più nostro, più intimo.<br />

Fa bene dunque Minucci, il Priore plurivittorioso, come lo definisce<br />

qualcuno, a ribadire il concetto di senesità che sta dietro all’impresa<br />

della Montepaschi, perché questo termine è stato spesso usato in<br />

modo sbagliato e per dire tutto e niente. Invece la senesità è qualcosa<br />

di palpabile, che c’era, c’è e ci sarà ancora, ma prima d’ora non si era<br />

mai materializzata in modo così eclatante. Insomma vincere è bello,<br />

farlo sotto la regia e la guida di persone che soffrono e gioiscono in<br />

Piazza come noi e che calpestano le stesse pietre che calpestiamo noi,<br />

beh un po’ di differenza c’è. E pazienza se qualcuno non l’avverte.<br />

In occasione del numero unico edito nel 2004 dopo la conquista<br />

del primo scudetto, scrivevamo: “Oggi che il progetto perseguito<br />

da Minucci, sposato da Morrocchi e realizzato da Recalcati conferma<br />

in pieno tutta la sua bontà e lascia intravedere sviluppi altrettanto<br />

positivi, tutti gli sforzi devono essere indirizzati verso il<br />

consolidamento di una struttura che in tempi relativamente brevi è<br />

riuscita a garantire a questa piccola città il più alto traguardo sportivo<br />

della sua storia…”<br />

Ecco, ci fa piacere annotare che quell’augurio e quella speranza<br />

non sono caduti nel vuoto. Oggi la Montepaschi Mens Sana Basket<br />

è un esempio di managerialità ed organizzazione per tutte le società<br />

di basket. Ma non solo di basket. Ed i risultati si vedono. Il problema<br />

sarà migliorarsi, visto che fare meglio appare obiettivamente difficile,<br />

ma a parlare di irripetibilità come fanno tanti aspetterei un pò…<br />

Intanto godiamoci questo momento speciale, anche nell’esaltante<br />

prospettiva di ritornare presto in Eurolega con ambizioni nient’affatto<br />

nascoste. In quella occasione penderà già dalle austere volte<br />

del PalaMensSana un altro scudetto, e qui qualcuno già paventa il<br />

rischio che tra poco non ci sarà più spazio. Ma come si dice in contrada,<br />

un posto per l’ultimo Palio si trova sempre…Fosse anche in<br />

un cantuccio.<br />

specialescudetto due<br />

1<br />

€uro 2,00<br />

www.mesesport.it<br />

Mensile di critica e attualità sportiva - 222 - ottobre 2006<br />

Spedizione in A.P. 70% - Art. 2 comma 20/D - L. 662/96 - Filiale di Siena<br />

La MPS si cuce addosso il ruolo dell’outsider

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