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i requisiti per l'accreditamento delle strutture sanitarie - Hospital ...

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- deposito materiale sporco.<br />

Le regioni recepiscono queste indicazioni, Piemonte, Marche e Campania inseriscono una<br />

sala gessi <strong>per</strong> le unità di ortopedia traumatologica.<br />

La regione Campania, sempre nel documento di rettifica chiarisce il significato della frase<br />

“devono essere garantiti <strong>per</strong>corsi interni differenziati <strong>per</strong> sporco e pulito…” all’interno del<br />

reparto o<strong>per</strong>atorio, intendendo che “..<strong>per</strong> le <strong>strutture</strong> esistenti i <strong>per</strong>corsi interni differenziati<br />

<strong>per</strong> sporco e pulito devono essere garantiti attraverso specifici interventi strutturali, ove<br />

possibile, ovvero tramite idonee procedure organizzative alternative”.<br />

E qui dobbiamo dire che rischiamo veramente di fare un passo indietro di cinquant’anni: la<br />

prescrizione continua a proporre come soluzione principale la separazione dei <strong>per</strong>corsi puliti<br />

e sporchi differenziati all’interno del gruppo o<strong>per</strong>atorio. Ciò non è più seguito in nessuna<br />

parte del mondo. Negli ultimi viaggi fatti dal CNETO in Germania, Spagna e Francia si è<br />

visto che nessuno di questi paesi adotta la differenziazione fra corridoio pulito e sporco e al<br />

contrario quelli più avanzati come la Germania, adotta la differenziazione fra corridoio<br />

pulito e corridoio sterile che <strong>per</strong> le alte specialità ha un valore ben maggiore.<br />

Punto nascita – blocco parto – [Tab.4]<br />

I <strong>requisiti</strong> vengono articolati rispetto gli spazi <strong>per</strong> degenza e al blocco parto vero e proprio.<br />

Per quanto riguarda la degenza, oltre agli spazi specifici individuati <strong>per</strong> l’area di degenza<br />

indifferenziata, il DPR 14/01/1997 richiede la dotazione dei seguenti ambienti:<br />

- area di assistenza neonatale in continuità con l’area di Ostetricia e Ginecologia,<br />

privilegiando il rooming-in;<br />

- il n° di culle rapportato al volume di attività svolta;<br />

- n°1 culla <strong>per</strong> patologia neonatale lieve;<br />

- n°1 incubatrice.<br />

La regione Piemonte e le Marche danno indicazione di uno spazio <strong>per</strong> ogni culla non<br />

inferiore a 2 mq, ogni locale inoltre deve contenere un numero di culle non su<strong>per</strong>iore a 20.<br />

Per la regione Toscana, la Calabria e la Campania devono essere assicurate 8 culle ogni<br />

500 parti e comunque, a prescindere dal volume di attività, devono essere garantite come<br />

minimo 8 culle <strong>per</strong> neonati sani, <strong>per</strong> la Lombardia devono essere assicurate 15 culle ogni<br />

1000 parti.<br />

La regione Piemonte e le Marche richiedono un’area dotata di locale <strong>per</strong> culle mobili. Il<br />

Piemonte richiede che l’area garantisca la recezione di un numero di culle 25% su<strong>per</strong>iore al<br />

numero di posti letto dell’Ostetricia; individua inoltre la necessità di un locale <strong>per</strong> visita<br />

neonati, un locale <strong>per</strong> allattamento e uno <strong>per</strong> preparazione biberon.<br />

ar-0207.doc 10

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